PARLAMENTO EUROPEO ***I RELAZIONE. Documento di seduta FINALE A5-0181/ maggio 2002

Transcript

1 PARLAMENTO EUROPEO 1999 Documento di seduta 2004 FINALE A5-0181/ maggio 2002 ***I RELAZIONE sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio recante venticinquesima modifica della direttiva 76/769/CEE del Consiglio concernente il ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative degli Stati membri relative alle restrizioni in materia di immissione sul mercato e d uso di talune sostanze e preparati pericolosi (sostanze classificate come cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione) (COM(2002) 70 C5-0063/ /0040(COD)) Commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la politica dei consumatori Relatrice: Inger Schörling RR\ doc PE

2 Significato dei simboli utilizzati * Procedura di consultazione maggioranza dei voti espressi **I Procedura di cooperazione (prima lettura) maggioranza dei voti espressi **II Procedura di cooperazione (seconda lettura) maggioranza dei voti espressi per approvare la posizione comune maggioranza dei deputati che compongono il Parlamento per respingere o emendare la posizione comune *** Parere conforme maggioranza dei deputati che compongono il Parlamento salvo nei casi contemplati dagli articoli 105, 107, 161 e 300 del trattato CE e dall'articolo 7 del trattato UE ***I Procedura di codecisione (prima lettura) maggioranza dei voti espressi ***II Procedura di codecisione (seconda lettura) maggioranza dei voti espressi per approvare la posizione comune maggioranza dei deputati che compongono il Parlamento per respingere o emendare la posizione comune ***III Procedura di codecisione (terza lettura) maggioranza dei voti espressi per approvare il progetto comune (La procedura indicata è fondata sulla base giuridica proposta dalla Commissione.) Emendamenti a un testo legislativo Negli emendamenti del Parlamento l'evidenziazione è effettuata in corsivo grassetto. L'evidenziazione in corsivo chiaro è un'indicazione destinata ai servizi tecnici, che concerne elementi del testo legislativo per i quali viene proposta una correzione in vista dell'elaborazione del testo finale (ad esempio, elementi manifestamente errati o mancanti in una versione linguistica). Le correzioni proposte sono subordinate all'accordo dei servizi tecnici interessati. PE /10 RR\ doc

3 INDICE Pagina PAGINA REGOLAMENTARE...4 PROGETTO DI RISOLUZIONE LEGISLATIVA...5 MOTIVAZIONE...9 RR\ doc 3/10 PE

4 PAGINA REGOLAMENTARE Con lettera del 12 febbraio 2002 la Commissione ha presentato al Parlamento, a norma dell'articolo 251, paragrafo 2 e dell'articolo 95 del trattato CE, la proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio recante venticinquesima modifica della direttiva 76/769/CEE del Consiglio concernente il ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative degli Stati membri relative alle restrizioni in materia di immissione sul mercato e d uso di talune sostanze e preparati pericolosi (sostanze classificate come cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione) (COM(2002) /0040 (COD)). Nella seduta del 27 febbraio 2002 il Presidente del Parlamento ha comunicato di aver deferito tale proposta alla commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la politica dei consumatori per l'esame di merito (C5-0063/2002). Nella riunione del 20 febbraio 2002 la commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la politica dei consumatori ha nominato relatrice Inger Schörling. Nelle riunioni del 23 aprile 2002 e 23 maggio 2002 ha esaminato la proposta della Commissione e il progetto di relazione. In quest'ultima riunione ha approvato la proposta di risoluzione con 43 voti favorevoli, 0 contrari e 1 astensione. Erano presenti al momento della votazione Caroline F. Jackson (presidente); Alexander de Roo e Anneli Hulthén (vicepresidenti); Inger Schörling (relatrice); María del Pilar Ayuso González, Hans Blokland, David Robert Bowe, John Bowis, Hiltrud Breyer, Hans Udo Bullmann (in sostituzione di Catherine Stihler, a norma dell'articolo 153, paragrafo 2, del regolamento), Philip Bushill-Matthews (in sostituzione di Per-Arne Arvidsson), Rosa M. Díez González (in sostituzione di María Sornosa Martínez, a norma dell'articolo 153, paragrafo 2, del regolamento), Avril Doyle, Jillian Evans (in sostituzione di Marie Anne Isler Béguin), Francesco Fiori (in sostituzione di Raffaele Costa, a norma dell'articolo 153, paragrafo 2, del regolamento), Karl-Heinz Florenz, Robert Goodwill, Cristina Gutiérrez Cortines, Jutta D. Haug (in sostituzione di Rosemarie Müller), Heidi Anneli Hautala (in sostituzione di Patricia McKenna), Hedwig Keppelhoff-Wiechert (in sostituzione di Marialiese Flemming), Christa Klaß, Bernd Lange, Peter Liese, Torben Lund, Jorge Moreira da Silva, Eluned Morgan (in sostituzione di Elena Valenciano Martínez-Orozco), Emilia Franziska Müller, Riitta Myller, Giuseppe Nisticò, Ria G.H.C. Oomen-Ruijten, Neil Parish (in sostituzione di Françoise Grossetête), Marit Paulsen, Frédérique Ries, Dagmar Roth-Behrendt, Guido Sacconi, Giacomo Santini (in sostituzione di Eija-Riitta Anneli Korhola), Karin Scheele, Horst Schnellhardt, Jonas Sjöstedt, Robert William Sturdy (in sostituzione di Martin Callanan), Astrid Thors, Antonios Trakatellis e Kathleen Van Brempt. La relazione è stata depositata il 24 maggio Il termine per la presentazione di emendamenti sarà indicato nel progetto di ordine del giorno della tornata nel corso della quale la relazione sarà esaminata. PE /10 RR\ doc

5 PROGETTO DI RISOLUZIONE LEGISLATIVA Risoluzione legislativa del Parlamento europeo sulla proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio concernente recante venticinquesima modifica della direttiva 76/769/CEE del Consiglio concernente il ravvicinamento delle disposizioni legislative, regolamentari ed amministrative degli Stati membri relative alle restrizioni in materia di immissione sul mercato e d uso di talune sostanze e preparati pericolosi (sostanze classificate come cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione) (COM(2002) 70 C5-0063/ /0040(COD)) (Procedura di codecisione: prima lettura) Il Parlamento europeo, vista la proposta della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio (COM(2002) 70 1 ), visti l'articolo 251, paragrafo 2, e l'articolo 95 del trattato CE, a norma dei quali la proposta gli è stata presentata dalla Commissione (C5-0063/2002), visto l'articolo 67 del suo regolamento, vista la relazione della commissione per l'ambiente, la sanità pubblica e la politica dei consumatori (A5-0181/2000), 1. approva la proposta della Commissione quale emendata; 2. chiede che la proposta gli venga nuovamente presentata qualora la Commissione intenda modificare sostanzialmente la proposta emendata o sostituirla con un nuovo testo; 3. incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio e alla Commissione. Testo della Commissione Emendamenti del Parlamento Emendamento 1 Considerando 3 bis (nuovo (3 bis) Il comitato scientifico dei prodotti cosmetici e dei prodotti non alimentari destinati ai consumatori, consultato dalla Commissione, ha dichiarato che le sostanze classificate ai sensi della direttiva 67/548/CEE del Consiglio come sostanze cancerogene di categoria 1 o 2 (tranne le sostanze cancerogene unicamente per 1 GU C non ancora pubblicata. RR\ doc 5/10 PE

6 inalazione), come sostanze mutagene di categoria 1 o 2, o come sostanze tossiche per la riproduzione di categoria 1 o 2, nonché le sostanze con effetti potenziali simili, non debbono essere aggiunte deliberatamente ai cosmetici. Motivazione Occorre fare riferimento al parere del comitato scientifico del 25 settembre Emendamento 2 Considerando 3 ter (nuovo) (3 ter) Per migliorare la protezione della salute e la sicurezza dei consumatori rispetto all'uso di preparati contenenti sostanze classificate come cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione, è opportuno sopprimere la deroga ai sensi della quale il divieto di vendita al pubblico di tali preparati non si applica ai prodotti cosmetici. Motivazione La direttiva 76/769/CEE esclude i prodotti cosmetici dal divieto di vendita al pubblico di sostanze e preparati classificati come cancerogeni, mutageni o tossici per la riproduzione. La deroga era stata introdotta per consentire di applicare ai cosmetici norme specifiche, il che sarebbe logico, in quanto si potrebbe presumere la volontà di contemplare norme ad hoc più rigorose per i cosmetici, tenuto conto dell'esposizione diretta, ripetuta e prolungata dei consumatori a tali prodotti. Tuttavia, è accaduto il contrario: le sostanze classificate come cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione non sono completamente vietate dall'attuale legislazione sui cosmetici. Per assurdo, in base alla deroga per i prodotti cosmetici contenuta nella direttiva 76/769/CEE, l'impiego di sostanze classificate come cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione è giustamente vietato in tutti i tipi di preparati, ad esempio le vernici o il lucido da scarpe, ma è tuttora possibile nei prodotti cosmetici. Occorre dunque sopprimere tale deroga, conformemente al recente parere del comitato scientifico. Emendamento 3 Articolo 1 PE /10 RR\ doc

7 Le sostanze di cui all'allegato della presente direttiva vanno aggiunte alle sostanze elencate nell'appendice relativa ai punti 29, 30 e 31 dell'allegato I della direttiva 76/769/CEE. Le sostanze di cui al punto 1(c) dell'allegato della presente direttiva vanno cancellate dal punto 29 dell'elenco 2 dell'allegato I della direttiva 76/769/CEE. L'allegato I della direttiva 76/769/CEE è modificato come segue: 2. Nella colonna intitolata "Restrizioni", dopo i punti 29, 30 e 31 è soppresso il testo seguente: "b) ai prodotti cosmetici definiti dalla direttiva 76/768/CEE". 3. Le sostanze di cui all'allegato della presente direttiva vanno aggiunte alle sostanze elencate nell'appendice relativa ai punti 29, 30 e 31 dell'allegato I della direttiva 76/769/CEE. Le sostanze di cui al punto 1(c) dell'allegato della presente direttiva vanno cancellate dal punto 29 dell'elenco 2 dell'allegato I della direttiva 76/769/CEE. Motivazione La direttiva 76/769/CEE esclude i prodotti cosmetici dal divieto di vendita al pubblico di sostanze e preparati classificati come cancerogeni, mutageni o tossici per la riproduzione. La deroga era stata introdotta per consentire di applicare ai cosmetici norme specifiche, il che sarebbe logico, in quanto si potrebbe presumere la volontà di contemplare norme ad hoc più rigorose per i cosmetici, tenuto conto dell'esposizione diretta, ripetuta e prolungata dei consumatori a tali prodotti. Tuttavia, è accaduto il contrario: le sostanze classificate come cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione non sono completamente vietate dall'attuale legislazione sui cosmetici. Per assurdo, in base alla deroga per i prodotti cosmetici contenuta nella direttiva 76/769/CEE, l'impiego di sostanze classificate come cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione è giustamente vietato in tutti i tipi di preparati, ad esempio le vernici o il lucido da scarpe, ma è tuttora possibile nei prodotti cosmetici. Occorre dunque sopprimere tale deroga, conformemente al recente parere del comitato scientifico. Emendamento 4 Progetto di risoluzione legislativa Paragrafo 2 bis (nuovo) 1 bis. invita la Commissione a mettere a disposizione del pubblico un elenco consolidato dell'allegato I della direttiva 76/769/CE, e degli allegati I della direttiva 67/548/CE e della direttiva 99/45/CE e ad aggiornare il testo dopo ogni modifica delle direttive. RR\ doc 7/10 PE

8 Motivazione La trasparenza dell'attuale legislazione in materia di prodotti chimici viene seriamente ostacolata dalla mancanza di allegati pubblicamente disponibili in forma consolidata nelle relative direttive PE /10 RR\ doc

9 MOTIVAZIONE Questa proposta di direttiva mira a modificare per la venticinquesima volta la direttiva 76/769/CE relativa alle restrizioni sulla commercializzazione e sull'uso di alcune sostanze e preparati pericolosi. In essa si propone di aggiungere un elenco di sostanze classificate come cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione (c/m/r) della categoria 1 o 2 all'allegato I della direttiva 76/769/CE. Con l'inclusione nell'allegato di queste sostanze o dei preparati che le contengono i relativi prodotti non potranno essere commercializzati e venduti al pubblico in generale. La proposta riguarda un totale di 44 sostanze. La Commissione giustifica la sua proposta affermando che "poiché risulta impossibile controllare l'impiego di sostanze chimiche da parte dei consumatori, la sicurezza può essere garantita solo vietando l'impiego da parte di questi ultimi di sostanze e preparati cancerogeni, mutageni o tossici per la riproduzione". Questo solleva il problema se il termine "sostanze e preparati" copre tutti gli usi da parte dei consumatori di sostanze CMR. Le sostanze sono definite come composti individuali e i preparati sono definiti come miscele o soluzioni di composti. In questa definizione non rientrano gli articoli, come ad esempio i giocattoli o i materiali per pavimenti. Sebbene attualmente non sia stata fornita una definizione di articolo, il gruppo di lavoro sulle sostanze e i prodotti che è stato istituito per rivedere la politica UE in materia di prodotti chimici ha stabilito la seguente definizione nel gennaio 2002: "Un articolo è un prodotto a cui durante il processo produttivo è stata data una forma, una superficie o una forma particolare che determina la sua funzione in modo maggiore della sua composizione chimica". L'Agenzia europea per l'ambiente e il Programma ambientale dell'onu hanno rilevato che i prodotti destinati al consumo possono essere uno dei principali sistemi di esposizione agli agenti chimici. Tutte le valutazioni di rischio esistenti che sono state pubblicate sulle sostanze c/m/r a norma delle legislazioni in vigore sui prodotti chimici hanno messo in evidenza la necessità di limitare il rischio nei casi in cui gli agenti siano impiegati nei prodotti destinati ai consumatori. Il Comitato scientifico per i cosmetici ha rilevato che le sostanze c/m/r della categoria 1 e 2 non dovrebbero essere aggiunte ai prodotti cosmetici. Poiché i consumatori entrano in contatto diretto con gli articoli, la loro sicurezza può soltanto essere assicurata se l'uso di queste sostanze viene proibito anche negli articoli. Questa conclusione è perfettamente in linea con la motivazione della proposta della Commissione. Il problema viene illustrato perfettamente da una delle sostanze che viene adesso proposta per essere inserita nell'allegato: il bis (2-ethilhexil) ftalato (DEHP). Il DEHP è stato classificato tossico per la riproduzione nell'ambito della categoria 2. Nel 1997 l'uso annuale di DEHP in Europa occidentale è stato quasi di tonnellate. Il DEHP è il principale plasticizzante impiegato per i PVC e viene utilizzato quasi esclusivamente come plasticizzante PVC (97%). Il rimanente 3% viene impiegato per applicazioni non polimere come, tra l'altro, gli adesivi e i sigillanti o gli inchiostri per la stampa. Mentre l'utilizzazione del DEHP per applicazioni diverse dai polimeri sarebbe coperta dalla presente proposta in quanto tali applicazioni vengono definite come "preparati" - l'utilizzazione del DEHP per i PVC flessibili non sarebbe coperto in quanto riguarda "articoli". RR\ doc 9/10 PE

10 I PVC flessibili vengono utilizzati per numerosi articoli come giocattoli, articoli per l'infanzia, pavimenti, cavi, tubi, e tessuti a imitazione del cuoio. La concentrazione tipica del DEHP nei PVC flessibili è di circa il 30%. È risaputo e non viene contestato che il DEHP fuoriesce dal PVC durante l'uso in quanto non è legato chimicamente al polimero PVC. Circa il 78% dei prodotti in PVC vengono utilizzati all'interno delle abitazioni. Alternative più sicure al PVC flessibile, che rendono inutile l'ammorbidente DEHP, sono disponibili per tutte le applicazioni. È assurdo che il divieto della vendita al pubblico in generale del DEHP debba soltanto riguardare la sostanza stessa e i preparati che lo contengono ma non gli articoli di uso comune di cui fa parte, sebbene tali articoli rappresentino la grande maggioranza degli impieghi del DEHP. I consumatori entrano in contatto con questi articoli e il DEHP viene utilizzato in concentrazioni elevatissime nella loro fabbricazione. Dalla vostra relatrice è stato proposto anche che il Parlamento europeo dovrebbe contribuire a illustrare il motivo per cui la vendita al pubblico in generale delle sostanze c/m/r non dovrebbe essere previsto soltanto per le sostanze e i preparati ma anche per gli articoli, se si desidera assicurare la sicurezza dei consumatori. Il 5 febbraio il Parlamento europeo ha adottato un considerando in prima lettura da inserire nella ventitreesima modifica di questa direttiva per colmare questa lacuna con cui invitava la Commissione a "presentare una proposta entro la fine del 2002 per proibire l'utilizzazione di tali sostanze nei prodotti utilizzati dal pubblico in generale". Questa proposta non è stata fatta propria dalla commissione. La vostra relatrice ha suggerito di migliorare la formulazione del considerando adottato nel contesto della prima lettura sulla ventitreesima modifica della direttiva e di aggiungere questa richiesta all'allegato della direttiva per darle più forza. PE /10 RR\ doc