Osservatorio Provinciale Rifiuti n. 18 Dicembre 2014 Periodico della Provincia di Reggio Emilia OSSERVATORIO PROVINCIALE RIFIUTI 18

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1 Osservatorio Provinciale Rifiuti n. 18 Dicembre 2014 Periodico della Provincia di Reggio Emilia OSSERVATORIO PROVINCIALE RIFIUTI 18

2 RAPPORTO ANNUALE SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI IN PROVINCIA DI REGGIO EMILIA n. 18 anno 2014 a cura di: Anna Campeol Dirigente Servizio Pianificazione Territoriale, Ambiente e Politiche Culturali Provincia Reggio Emilia Giuseppe Liuzzi Responsabile UO Gestione Rifiuti Provincia Reggio Emilia Paola Foroni Istruttore Tecnico UO Gestione Rifiuti Provincia Reggio Emilia Un ringraziamento particolare: ai Cittadini e alle Imprese che contribuiscono, nel nostro territorio, alla riuscita di una buona pratica urbana quale è quella della raccolta differenziata dei rifiuti. Si ringraziano per i contributi forniti: IREN S.p.A. S.A.BA.R S.p.A. I Comuni della Provincia di Reggio Emilia. Chiuso in redazione nel mese di Dicembre 2014 Il presente rapporto è disponibile sul sito della Provincia di Reggio Emilia: 1

3 INDICE INTRODUZIONE INDICATORI SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI LA PRODUZIONE DEI RIFIUTI URBANI LA RACCOLTA DIFFERENZIATA ANALISI DELLE SINGOLE FRAZIONI DELLA R.D I CENTRI DI RACCOLTA GLI IMPIANTI DI DESTINAZIONE DELLE FRAZIONI DELLA R.D LO SMALTIMENTO E IL RECUPERO MONITORAGGIO SMALTIMENTO ANNUALE RUB IN DISCARICA APPENDICE (TABELLE QUANTITATIVI RU E RD PER FRAZIONI). 61 2

4 INTRODUZIONE Il sistema reggiano della gestione dei rifiuti sta diventando un esempio per le realtà territoriali che, nel nostro Paese, puntano ad una politica orientata alla riduzione, al riuso ed al riciclaggio dei rifiuti. Prosegue, infatti, dopo lo spegnimento dell inceneritore a Reggio Emilia ed il rilascio dell autorizzazione alla realizzazione dell impianto di un TM a massimo recupero di materia, l itinerario verso un modello alternativo, in linea con le politiche europee e con le Nazioni che perseguono azioni avanzate nell ambito della tutela ambientale. Tutto ciò grazie alla condivisione di tale orientamento da parte dei Sindaci e con la collaborazione dei cittadini che, giorno per giorno, imparano a seguire le regole per una più efficace suddivisione dei rifiuti domestici. A riprova di ciò, il Rapporto annuale sulla produzione e gestione dei rifiuti urbani nell anno 2013 evidenzia tre importanti risultati: 1. Aumenta la raccolta differenziata. La percentuale di Raccolta differenziata dei rifiuti urbani cresce di circa tre punti rispetto al 2012, passando dal 60,5% al 63,2% a livello provinciale. L obiettivo del 65% di Raccolta differenziata, fissato dal D.Lgs n. 152/06, è stato superato in 18 Comuni, con punte che arrivano fino al 90% di RD. In particolare in cinque comuni è stato superato l 80% della RD e in otto comuni il 70%. Questi risultati sono frutto dell impegno dei cittadini, ma anche delle Amministrazioni Comunali che hanno sul proprio territorio sistemi di raccolta dei rifiuti, più efficienti rispetto al passato, in linea con quanto previsto dal Piano d Ambito. 2. Diminuisce la produzione e lo smaltimento dei rifiuti indifferenziati. Se da un lato aumenta la Raccolta differenziata dei rifiuti, dall altro diminuisce la produzione dei rifiuti indifferenziati, che passa da ton nel 2012 a ton nel Conseguentemente è diminuito lo smaltimento dei rifiuti in discarica. 3. Continua la riorganizzazione dei servizi di raccolta dei rifiuti urbani secondo quanto previsto dal Piano d Ambito, approvato dall'assemblea dell'autorità d'ambito ATO in data 16/12/2011 e aggiornato con Delibera del Consiglio Locale di Atersir del 26/3/2013. Il Piano d Ambito ha previsto la riorganizzazione dei servizi di raccolta dei rifiuti urbani potenziando i servizi porta a porta e di tipo capillarizzato, prevedendo per ogni Comune il tipo di raccolta e il relativo anno di attivazione. Al 31 dicembre 2013, 19 Comuni hanno riorganizzato i servizi di raccolta, secondo quanto previsto dal Piano. I risultati ottenuti dimostrano, quindi, come il sistema di gestione dei rifiuti urbani nella Provincia di Reggio Emilia si orienti sempre più verso sistemi di raccolta, finalizzati al recupero dei rifiuti e alla riduzione del loro smaltimento. Il Presidente Giammaria Manghi 3

5 1. INDICATORI SULLA GESTIONE DEI RIFIUTI URBANI Le conoscenze sul tema dei rifiuti ed i relativi dati di produzione e gestione vengono espressi utilizzando specifici indicatori che, rispetto ai semplici dati analitici, descrivono meglio la condizione generale del sistema, piuttosto che una delle numerose variabili di cui è composto. Ai fini di una rappresentazione reale del settore relativo alla gestione dei rifiuti, si utilizzano specifici indicatori secondo il modello DPSIR 1 sviluppato dall EEA (Agenzia Europea dell Ambiente). In particolare, già da diversi anni si è scelto di utilizzare l insieme degli indicatori riportati in Tabella 1.1, dove per ogni indicatore selezionato, vengono individuati la categoria dello schema DPSIR di appartenenza, la copertura spaziale dei dati, l unità di misura, l anno e la fonte dell indicatore stesso. Tabella 1.1: Indicatori di produzione e gestione rifiuti INDICATORE Produzione totale RU Produzione RU pro capite annua Raccolta Differenziata totale Raccolta Differenziata pro capite Raccolta Differenziata per frazioni: totale e pro capite Quantità RU smaltita in discarica N Impianti di smaltimento Quantità RU smaltita per incenerimento Quantità RU avviata a recupero Quantità RU avviata al compostaggio TIPO INDICATORE AREA GEOGRAFICA UNITA' DI MISURA Pressione Provincia, Comuni t/anno Pressione Provincia, Comuni Kg/ab*anno Risposta Provincia, Comuni t/anno Risposta Provincia, Comuni Kg/ab*anno Risposta Risposta Pressione Risposta Pressione Risposta Pressione Provincia, Comuni Provincia, Comuni t/anno Kg/ab*anno t/anno Provincia N Provincia t/anno Risposta Provincia, Comuni t/anno Risposta Provincia, Comuni t/anno ANNO FINALITA' FONTE Dal 1997 al 2013 Dal 1997 al 2013 Dal 1996 al 2013 Dal 1997 al 2013 Dal 1997 al 2013 Dal 1996 al 2013 Dal 1996 al 2013 Dal 1996 al 2013 Dal 1996 al 2013 Dal 1996 al 2013 Quantificazione a livello locale Quantificazione a livello locale Verifica conseguimento degli obiettivi fissati dalla normativa Verifica conseguimento degli obiettivi fissati dalla normativa Verifica conseguimento degli obiettivi fissati dalla normativa Analisi ex post dell applicazione della normativa Analisi ex post dell applicazione della normativa Analisi ex post dell applicazione della normativa Analisi ex post dell applicazione della normativa Analisi ex post dell applicazione della normativa OPR OPR OPR OPR OPR IREN, SABAR, OPR IREN, SABAR IREN OPR OPR 1 Modello DPSIR = Analisi di un problema con l utilizzo di indicatori che descrivono: - i Determinanti, sono le cause generatrici primarie legate a industria, agricoltura, trasporti ecc.; - le Pressioni cioè le attività che influenzano direttamente gli stati ambientali, come la quantità dei rifiuti prodotti per abitante; - lo Stato che equivale alla descrizione delle condizioni ambientali, soprattutto quelle influenzate dalle attività antropiche; - gli Impatti sulla salute, sugli ecosistemi ecc.; - le Risposte sono le azioni messe in campo per la soluzione e/o mitigazione di problemi ambientali, come la Raccolta Differenziata, i centri di raccolta, ecc. 4

6 Tabella Tabella sinottica sull'andamento dei principali indicatori confronto UNITA' DI VARIAZIONE % VALUTAZIONE INDICATORE ANNO 2013 MISURA SUL 2012 TREND Produzione totale RU t/anno ,3 Produzione RU pro capite Kg/ab/anno annua ,4 Raccolta Differenziata t/anno totale ,7 Raccolta Differenziata pro Kg/ab/anno capite ,9 RU Indifferenziato pro 269 Kg/ab/anno - 5,5 capite Percentuale di RD Totale % 63,2 + 2,7 Percentuale di RD Carta e Cartone % 18,3 Percentuale di RD Legno % 9,9 + 5,0 Percentuale di RD Abiti % usati 0,4 + 35,1 Percentuale di RD Forsu % 7,5 + 11,9 Percentuale di RD Sfalci e % potature 35,2 + 9,6 Quantità RU smaltita in discarica (compreso Ingombranti) t/anno ,0 Impianti di smaltimento N RU N 2 Quantità RU smaltita per t/anno incenerimento 0 _ Quantità RU avviata a t/anno + 3,0 recupero Quantità RU avviata al t/anno compostaggio ,0 (*) RU avviati a recupero = RD a recupero RD a compostaggio - 0,3 Tabella Confronto della popolazione INDICATORE UNITA' DI MISURA ANNO 2012 ANNO 2013 Variazione percentuale sul 2010 Popolazione Totale ab/anno % 5

7 DEFINIZIONI (RU) Rifiuti Urbani (domestici) (RS) Rifiuti Speciali (RA) Rifiuti Assimilati ai Rifiuti Urbani (RD) Raccolta differenziata dei RU domestici e Rifiuti Assimilati (RU TOT.) Rifiuti Urbani totali FORSU RAEE RUB PPGR PIANO RUB Centro di Raccolta (CDR) Rifiuti prodotti dai cittadini e le altre tipologie indicate dall art. 184 comma 2 del D. Lgs. 152/06, la cui raccolta è effettuata dal gestore del servizio pubblico (Iren Emilia Spa, S.a.ba.r. Servizi Spa). Rifiuti prodotti dalle attività produttive, commerciali e di servizio definite all art. 184 comma 3 del D. Lgs. 152/06. Rifiuti speciali non pericolosi assimilati, per qualità e quantità, dai comuni, ai rifiuti urbani, la cui raccolta segue le modalità dei Rifiuti urbani. La raccolta in cui un flusso di rifiuti è tenuto separato in base al tipo ed alla natura dei rifiuti al fine di facilitarne il trattamento specifico. Somma dei Rifiuti Urbani (domestici) e de Rifiuti Assimilati. Frazione organica da Rifiuti Urbani di origine domestica. Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche. Rifiuti Urbani Biodegradabili: rientrano in questa categoria rifiuti quali carta e cartone, FORSU, sfalci e potature, legno, alimenti, tessili. Piano Provinciale Gestione Rifiuti. Piano provinciale per la riduzione del conferimento dei Rifiuti Urbani Biodegradabili in discarica. Area presidiata ed allestita per l attività di raccolta mediante raggruppamento differenziato dei rifiuti urbani per frazioni omogenee conferiti dai detentori per il trasporto agli impianti di recupero e trattamento. 6

8 2. LA PRODUZIONE DEI RIFIUTI URBANI Con il termine produzione si intende la quantità complessiva di rifiuti urbani e assimilati raccolti e gestiti dal servizio pubblico. Le modalità di calcolo della produzione dei RU sono definite a livello nazionale e, per quanto riguarda il territorio regionale, secondo le specifiche indicate dalla D.G.R. (Delibera di Giunta Regionale) n. 1620/2001, modificata dalla D.G.R. (Delibera di Giunta Regionale) n. 2317/2009. In particolare, la citata D.G.R. n. 2317/2009 introduce al punto dell'allegato A il Metodo standard per la valutazione dei risultati della raccolta differenziata ai fini del raggiungimento degli obiettivi individuati dal D.Lgs. n. 152/06 e s.m.i.: in base alla definizione di raccolta differenziata e, ai fini del calcolo della percentuale di raccolta differenziata sul totale dei rifiuti prodotti, devono essere considerati i quantitativi di rifiuto che rispondono contemporaneamente ai seguenti due requisiti: essere classificati come rifiuti urbani o come rifiuti assimilati agli urbani; essere raccolti all origine in modo separato rispetto agli altri rifiuti urbani e raggruppati in frazioni merceologiche omogenee. Si ricorda che come stabilito dalla D.G.R. n. 2317/2009, nel valore complessivo della Raccolta Differenziata, sono computati, i rifiuti urbani che, pur se destinati a smaltimento, vengono raccolti separatamente al fine di una più corretta gestione. La produzione totale è quindi data da: Raccolta complessiva di RU = Rifiuto Differenziato (a recupero + a smaltimento) + Rifiuto Indifferenziato La produzione totale di rifiuti urbani e assimilati nella provincia di Reggio Emilia (Tab. 2.1 e Figura 2.1) ha registrato un significativo aumento dal 1997 al 2013, passando da tonnellate a tonnellate. Nello stesso periodo la produzione pro capite dei rifiuti è passata da 533 Kg/ab.*anno a 730 Kg/ab.*anno (Figura 2.2). 7

9 Tabella Produzione totale dei RU Anno RU differenziato RU indifferenziato RU totale RU pro capite t/anno t/anno t/anno Kg/ab.*anno Figura 2.1: Produzione Rifiuti urbani t/anno anni 8

10 Figura 2.2: Produzione Rifiuti urbani pro capite Kg/ab*anno Anni Se analizziamo l evoluzione della quantità di rifiuti raccolti in modo differenziato e indifferenziato (figura n. 2.3), si evidenzia un progressivo aumento dei rifiuti raccolti in modo differenziato, che dal 2008 risultano superiori a quelli indifferenziati Figura 2.3: Produzione Rifiuti urbani differenziati e indifferenziati t/anno Anni RU differenziato RU indifferenziato 9

11 Nella Tabella 2.2 sono riportati, per il periodo , la quantità annua dei rifiuti prodotti e la variazione rispetto all anno precedente Tabella 2.2 : Quantità RU e variazioni percentuali Anno Popolazione RU differenziato Var% RU indifferenziato Var% RU totale Var% Abitanti t/anno t/anno t/anno ,8% ,5% ,1% ,6% ,2% ,6% ,3% ,6% ,03% ,5% ,9% ,2% ,3% ,5% ,8% ,3% ,8% ,4% ,4% ,6% ,2% ,4% ,1% ,0% ,9% ,1% ,5% ,8% ,6% ,3% ,1% ,0% ,3% ,0% ,7% ,9% ,7% ,6% ,3% Nella Tabella 2.3 sono riportate, per il periodo , le quantità annue di produzione pro capite di RU e le variazioni rispetto all anno precedente Tabella 2.3 : Quantità RU pro capite e variazioni percentuale Anno Popolazione RU differenziato RU indifferenziato RU totale Abitanti t/anno Kg/ab*anno Var% t/anno Kg/ab*anno Var% t/anno Kg/ab*anno Var% ,0% ,1% ,4% ,0% ,8% ,3% ,6% ,2% ,7% ,3% ,9% ,1% ,8% ,0% ,8% ,8% ,2% ,1% ,6% ,3% ,5% ,4% ,8% ,2% ,7% ,1% ,6% ,7% ,5% ,4% ,4% ,7% ,4% ,3% ,0% ,2% ,9% ,5% ,4% 10

12 Confrontando i dati del 2013, relativi alla produzione e gestione dei RU, con i corrispondenti dati del 2012, si osserva che nel 2013: aumenta del 1,4% la quantità complessiva di RU raccolti, pari a tonnellate; aumenta del 5,7% la quantità di rifiuti raccolti in modo differenziato; diminuisce del 5,6% la quantità di rifiuti raccolti in modo indifferenziato; si conferma la forbice tra la quantità totale di rifiuti differenziati ( ton.) e quella dei rifiuti indifferenziati ( ton.); la produzione pro capite risulta pari a 730 Kg./ab.*anno, in aumento di 11 Kg/ab.*anno rispetto all anno precedente. Figura 2.4: Composizione procapite della raccolta dei rifiuti urbani Racc. Diff.; 461 Kg*ab/anno; (63,2%) RU Indiff.; 269 Kg *ab/anno ; (36,8%) Figura 2.5: Composizione procapite raccolta differenziata RD O rganico per compostaggio; 197 Kg*ab/anno RD a smaltimento; 24 Kg*ab/anno RD a recupero senza organico 240 Kg*ab/anno Nella seguente tabella 2.4 sono riportati i quantitativi di RU differenziati, indifferenziati e totale per singolo comune nel 2013, confrontati con quelli del 2012 e in tabella 2.5 i quantitativi di RU pro capite per comune. 11

13 Tabella 2.4: Quantitativi (Kg/anno) RU per Comune confronto 2012 e RU RU COMUNE RU DIFF RU DIFF RU INDIFF RU INDIFF COMPLESSIVO COMPLESSIVO Albinea Bagnolo in Piano Baiso Bibbiano Boretto Brescello Busana Cadelbosco Sopra Campagnola E Campegine Canossa Carpineti Casalgrande Casina Castellarano Castelnovo Sotto Castelnovo Monti Cavriago Collagna Correggio Fabbrico Gattatico Gualtieri Guastalla Ligonchio Luzzara Montecchio Emilia Novellara Poviglio Quattro Castella Ramiseto Reggio Emilia Reggiolo Rio Saliceto Rolo Rubiera San Martino in Rio San Polo d'enza Sant'Ilario d'enza Scandiano Toano Vetto Vezzano S/C Viano Villa Minozzo TOTALE

14 Tabella 2.5: Quantitativi (Kg/ab.*anno) RU pro capite per Comune confronto 2012 e COMUNE RU DIFF RU DIFF RU INDIFF RU INDIFF RU COMPLESSIVO RU COMPLESSIVO Albinea Bagnolo in Piano Baiso Bibbiano Boretto Brescello Busana Cadelbosco Sopra Campagnola E Campegine Canossa Carpineti Casalgrande Casina Castellarano Castelnovo Sotto Castelnovo Monti Cavriago Collagna Correggio Fabbrico Gattatico Gualtieri Guastalla Ligonchio Luzzara Montecchio E Novellara Poviglio Quattro Castella Ramiseto Reggio Emilia Reggiolo Rio Saliceto Rolo Rubiera San Martino in Rio San Polo d'enza Sant'Ilario d'enza Scandiano Toano Vetto Vezzano S/C Viano Villa Minozzo TOTALE

15 Nella successiva figura 2.6 viene riportato in grafico per ogni comune il quantitativo pro capite del rifiuto indifferenziato prodotto. Figura 2.6: Produzione pro capite di Rifiuto Urbano Indifferenziato per Comune (Kg/ab.*anno) P o viglio Bres cello Cadelbo s co di So pra Bagno lo in P iano Cas telno vo di So tto Viano Bo retto Fabbrico Campagno la Emilia Campegine Cas tellarano Vezzano s ul Cro s to lo Co rreggio San Martino in Rio Rio Saliceto Guas talla No vellara MEDIA P ROVINCIALE Sant'Ilario d'enza Quattro Cas tella Gualtieri Rubiera Albinea Cas ina Reggio Emilia Scandiano Cas algrande Bibbiano Ro lo San P o lo d'enza Cano s s a Gattatico Mo ntecchio Emilia Carpineti To ano Bais o Cas telno vo ne' Mo nti Luzzara Cavriago Vetto Villa Mino zzo Bus ana Reggio lo Ligo nchio Ramis eto Co llagna Dalla figura si può osservare che: I comuni con la minor produzione pro capite di RU indifferenziato sono Poviglio, Brescello, Cadelbosco Sopra, Bagnolo in Piano, Castelnovo di Sotto, Viano, Boretto, Fabbrico, Campagnola Emilia, Campegine, Castellarano, Vezzano sul Crostolo, Correggio, San Martino in Rio, Rio Saliceto, Guastalla, Novellara con valori inferiori o uguali alla produzione pro capite provinciale di rifiuti indifferenziati pari a 269 Kg./anno. Il dato sul rifiuto indifferenziato pro capite, assieme alla percentuale di RD raggiunta in ogni Comune, rappresenta un importante indicatore sull efficacia della raccolta differenziata e della relativa capacità di riduzione del rifiuto destinato allo smaltimento. 14

16 3. LA RACCOLTA DIFFERENZIATA La procedura di calcolo della quota di Raccolta Differenziata ha tenuto conto di quanto stabilito in proposito dalla D.G.R. n. 2317/2009 che ha modificato la D.G.R. n. 1620/2001, nonché delle indicazioni dell ISPRA e dell ONR che i diversi Osservatori Provinciali, in rete tra loro, hanno assunto e condiviso. Le elaborazioni sono basate inoltre sulla definizione di Raccolta Differenziata di cui all art. 183 comma 1 lettera p) del D.Lgs. 152/06 e s.m.i., che definisce la Raccolta Differenziata come: "la raccolta in cui un flusso di rifiuti è tenuto separato in base al tipo ed alla natura dei rifiuti al fine di facilitarne il trattamento specifico"; Rimangono esclusi dal computo di R.D. i seguenti rifiuti urbani, come previsto dall'allegato "A" punto della D.G.R. 2317/2009: i sovvalli derivanti dalle operazioni di separazione della raccolta multi-materiale. Qualora il dato non sia disponibile la raccolta differenziata multi-materiale sarà computata come rifiuto indifferenziato; la frazione organica destinata a compostaggio domestico che non viene conferita al servizio pubblico; le frazioni ottenute da selezione effettuata successivamente alla raccolta indifferenziata dei rifiuti urbani (frazioni da selezione post-raccolta di RU); i rifiuti derivanti dall attività di pulizia e spazzamento di strade ed aree pubbliche, di strade ed aree private comunque soggette ad uso pubblico, delle spiagge marittime e lacuali e delle rive dei corsi d acqua, ivi compresi quelli provenienti dalla pulizia di arenili; i rifiuti provenienti da esumazioni ed estumulazioni (cimiteriali). La Raccolta Differenziata (R.D.), iniziata in quasi tutti i comuni del territorio provinciale attorno alla metà del 1995, ha raggiunto nel 2013 il 63,2% come media della provincia (figura 3.1). Obiettivi previsti dal D.Lgs. n 152/2006 (Testo Unico Ambientale) almeno il 35% entro Dicembre 2006 il 45% 2008 il 65%

17 Figura 3.1: Percentuale R.D. Anno 2013 RU indifferenziato 36,8% RU differenziato 63,2% In tabella 3.1 sono riportati gli andamenti della percentuale di R.D. dal 1996 ad oggi, mentre in tabella 3.2 sono indicate le t/anno raccolte per ogni frazione merceologica dal 1997 (primo anno in cui sono disponibili dati analitici confrontabili) al Tabella 3.1: Percentuale Raccolta Differenziata Media Provinciale Anno %RD ,0% ,6% ,2% ,6% ,0% ,9% ,0% ,0% ,8% ,5% ,2% ,6% ,7% ,0% ,4% ,6% ,5% ,2% 16

18 Tabella 3.2: Raccolta Differenziata tonnellate/anno Anno abiti usati alluminio batterie carta inerti metalli RAEE legno (domestici) ferrosi e non t/anno t/anno t/anno t/anno t/anno t/anno t/anno t/anno Anno ingombranti olio motore olio vegetale organico plastica vetro cartucce e stampanti Varie tipologie rifiuti* Totale RD t/anno t/anno t/anno t/anno t/anno t/anno t/anno * Nella colonna varie tipologie rifiuti sono inserite le seguenti voci espresse in tonnellate/anno: filtri olio (10), pneumatici (79), fitofarmaci (1), farmaci scaduti (40), pile (55), pitture e vernici (86), "T" e/o "F" (15), imballaggi in materiali misti (1.310) e altro (12) che comprende miscele solventi (134 Kg/anno) miscele bituminose (791 Kg/anno) rifiuti oleosi (5.100 Kg/anno) rifiuti sanitari (916 Kg/anno) sostanze organiche (980 Kg/anno) rifiuti contenenti amianto (3.995 Kg/anno) mat. Filtrante (60 Kg/anno) 17

19 Nella figura 3.2 sono riportate le percentuali delle diverse frazioni merceologiche raccolte nel 2013 in modo differenziato avviate, sia a recupero che a smaltimento. Figura 3.2.B Composizione percentuale della Raccolta Differenziata Totale - Anno 2013 Altre raccolte totali 13,3% VETRO 8,0% CARTA 18,3% Metalli 1,3% PLASTICA 5,5% LEGNO 9.9% RAEE 1,0% O rganico 42,7% Sul totale dei rifiuti raccolti in modo differenziato si distinguono i seguenti come peso e percentuale di RD raccolta: l organico con il 42,7 % (comprendente la frazione domestica, il giro verde, gli sfalci e le potature di giardini e parchi); la carta con il 18,3%; il legno con il 9,9%; il vetro con il 8,0%. Nella voce altre raccolte sono comprese le altre tipologie di rifiuti raccolti separatamente e avviati a smaltimento in quanto non trovano collocazione sul mercato del recupero: fitofarmaci, pitture e vernici, farmaci scaduti, contenitori etichettati con i simboli T e/o F (teof), parte dei rifiuti ingombranti e altre micro raccolte che i cittadini consegnano ai centri di raccolta (isole ecologiche), indicate nella tabella

20 I COMUNI E LA RACCOLTA DIFFERENZIATA Tabella 3.3: Percentuale Raccolta Differenziata per comune - anno 2013 Comune % RD Comune % RD Comune % RD Albinea 68,1% Castelnovo di Sotto 83,5% Ramiseto 37,9% Bagnolo in Piano 81,1% Castelnovo ne' Monti 48,6% Reggio Emilia 59,3% Baiso 32,2% Cavriago 73,7% Reggiolo 61,3% Bibbiano 58,5% Collagna 40,8% Rio Saliceto 59,6% Boretto 74,0% Correggio 68,0% Rolo 62,8% Brescello 88,8% Fabbrico 62,8% Rubiera 70,5% Busana 49,8% Gattatico 65,3% San Martino in Rio 65,5% Cadelbosco di Sopra 81,5% Gualtieri 62,1% San Polo d'enza 65,5% Campagnola Emilia 65,6% Guastalla 66,3% Sant'Ilario d'enza 67,9% Campegine 65,0% Ligonchio 44,6% Scandiano 60.9% Canossa 57,7% Luzzara 58,9% Toano 45,1% Carpineti 53,2% Montecchio Emilia 59,0% Vetto 45,5% Casalgrande 60,9% Novellara 62,5% Vezzano sul Crostolo 60,4% Casina 48,6% Poviglio 90,5% Viano 67,6% Castellarano 59,0% Quattro Castella 60,8% Villa Minozzo 35,7% MEDIA PROVINCIALE 63.2% Confronto con gli obiettivi del D.Lgs 152/06 Inferiore al 35% Obiettivo % Obiettivo % Obiettivo % Nel 2013 la Raccolta Differenziata a livello provinciale è risultata pari al 63,2% (+ 2,7% di aumento rispetto al 2012). I Comuni che hanno raggiunto e superato l obiettivo del 65%, fissato per il 2013, sono diciotto (18) di cui tre (3) superano il 70% e cinque (5) superano l 80%.. L obiettivo previsto per il 2008 raccolta differenziata del 45%, dal D. Lgs. 152/2006, è stato ampiamente superato da 22 Comuni, altri 4 comuni raccolgono una percentuale compresa tra il 35 e 45% e solo un Comune non raggiunge l obiettivo 35%. 19

21 In tabella 3.4 e figura 3.3 seguenti, sono riportati i numeri dei comuni che hanno raggiunto le diverse classi di RD, il numero di abitanti e la percentuale sul totale della popolazione provinciale coinvolta nei diversi risultati di Raccolta Differenziata. Tabella 3.4: Classi di % RD, N e % di abitanti coinvolti Confronto Classi di %RD <35% 35-45% 45-65% >65% n. Comuni n. Abitanti n. Comuni n. Abitanti n. Comuni n. Abitanti n. Comuni n. Abitanti n. Comuni n. Abitanti Confrontando le classi di percentuali di RD raggiunte dai diversi comuni della provincia emerge in modo evidente, rispetto agli ultimi anni, la riduzione del numero dei comuni con percentuale di R.D. inferiore al 35%. Il 98%% della popolazione provinciale è compresa nella fascia di R.D. 45%-65%. 20

22 Nella figura 3.3 sono rappresentate le variazioni percentuali di RD dei singoli comuni nel 2013 rispetto al 2012 Figura 3.3: Variazione percentuale RD anni per comune Albinea Bibbiano Carpineti Cavriago Collagna Gattatico Gualtieri Guastalla Ligonchio Luzzara Montecchio Emilia Novellara Reggiolo Rio Saliceto Scandiano Baiso Campagnola Emilia Canossa Casalgrande Casina Castellarano Castelnovo ne' Monti Correggio Fabbrico PROVINCIA Busana Quattro Castella Ramiseto Reggio Emilia Rolo Rubiera San Martino in Rio San Polo d'enza Sant'Ilario d'enza Toano Vetto Vezzano sul Crostolo Viano Villa Minozzo Boretto Campegine Bagnolo in Piano Brescello Cadelbosco di Sopra Castelnovo di Sotto Poviglio -10,0% -5,0% 0,0% 5,0% 10,0% 15,0% 20,0% 25,0% 30,0% 35,0% <35% 35-45% 45-65% >65% Le colorazioni dei comuni sono definite in base alla percentuale di Raccolta Differenziata raggiunta nel 2013 (Tabella 3.3). I comuni con l incremento maggiore sulla percentuale di R.D. risultano: Brescello, Castelnovo Sotto, Cadelbosco Sopra, Poviglio, Boretto, Campegine, Rubiera, Viano, San Polo d Enza, San Martino in Rio e Sant Ilario d Enza. I Comuni di Gattatico, Cavriago, Albinea e Guatalla hanno subito un decremento nella raccolta differenziata rispetto al 2012 a fronte di una raccolta differenziata che rimane superiore al 65% nell anno

23 4. ANALISI DELLE SINGOLE FRAZIONI DI R. D. Di seguito vengono analizzate nel dettaglio le principali frazioni raccolte in modo differenziato è destinati a recupero. Le modalità di raccolta separata delle varie tipologie di rifiuti sono il risultato della gestione complessiva a livello provinciale. Le modalità operative possono variare da Comune a Comune a seconda degli indirizzi territoriali stabiliti autonomamente dagli Stessi. I rifiuti raccolti sono conferiti a impianti di recupero, autorizzati ai sensi del D.Lgs. 152/06. L elenco completo degli impianti a cui sono state conferite le singole frazioni di R.D., compresi quelli con sede fuori dal territorio Provinciale, è riportato alla sezione 6 Gli impianti di destinazione delle frazioni della R.D. 22

24 ABITI USATI I rifiuti costituiti da abiti e indumenti usati (Codici CER e ), sono raccolti con le seguenti modalità: - raccolta stradale con cassonetto/campane, - conferimento diretto ai centri di raccolta. La raccolta stradale è gestita dalle associazioni di volontariato. Le Associazioni stipulano apposite convenzioni i gestori del servizio pubblico di raccolta. I rifiuti raccolti sono conferiti a impianti di recupero autorizzati, ai sensi del D.Lgs. 152/06, per essere sottoposti a selezione ed igienizzazione. Dalle attività di recupero si possono ottenere indumenti, accessori ed altri manufatti tessili confezionati, utilizzabili direttamente in cicli di consumo o materie prime secondarie per l industria tessile. Nel 2013, sono stati raccolti sul territorio provinciale abiti e indumenti usati per un totale di oltre tonnellate, pari a circa 1,96 Kg pro capite. Rispetto al dato di raccolta del 2012 vi è un aumento di 0,50 Kg/ab.*anno, pari al 35%, (vedi tabella 9.1 in appendice). Figura 4.1: Andamento Raccolta Differenziata Abiti Usati tonnellate

25 ALLUMINIO I rifiuti di alluminio (Codici CER e ), costituiti da lattine, tappi, carta stagnola, vaschette per alimenti, e altri manufatti in alluminio, sono raccolti con le seguenti modalità: 1. con raccolta multi materiale, cioè insieme al vetro e alle scatolette in metallo con banda stagnata, attraverso: - raccolta stradale con cassonetto/campane, - raccolta stradale capillarizzata con contenitori (bidoni), - raccolta domiciliare PAP (porta a porta), - conferimento diretto ai centri di raccolta, - raccolta dedicata per le utenze non domestiche. 2. con conferimento diretto ai centri di raccolta, solo comuni serviti da IREN Emilia spa. I rifiuti raccolti sono conferiti a impianti di recupero, autorizzati ai sensi del D.Lgs. 152/06, per la produzione di materia prima secondaria per la industria metallurgica. Nel 2013 la raccolta dell alluminio pari a 200 tonnellate è aumentata del 30% (vedi tabella 9.2 in appendice) rispetto allo scorso anno, con una produzione procapite raccolta pari a 0,37 Kg/ab.*anno, con un aumento di 0,08 Kg/ab.*anno, rispetto al 2012 Figura 4.2: Andamento Raccolta Differenziata Alluminio tonnellate

26 CARTA E CARTONE I rifiuti di carta e cartone (Codice CER e ), costituiti da giornali, riviste, fogli, quaderni, libri, opuscoli, sacchi e sacchetti di carta, scatole e scatoloni, portauova, vassoi, rotoli cartoni per bevande in bric, cartoni per alimenti puliti, cartoni da imballaggio, sono raccolti con le seguenti modalità: - raccolta stradale con cassonetto/campane, - raccolta stradale capillarizzata con contenitori (bidoni), - raccolta domiciliare PAP (porta a porta), - conferimento diretto ai centri di raccolta, - raccolta dedicata per le utenze non domestiche. I rifiuti raccolti sono conferiti a impianti di recupero, autorizzati ai sensi del D.Lgs. 152/06, per la produzione di materia prima secondaria per l industria cartaria. La percentuale di raccolta differenziata tiene conto di quella parte di imballaggi non più riutilizzabili proveniente dalle aziende (Codice CER ). Nel 2013 la raccolta della carta e del cartone pari a tonnellate (che rappresenta il 18,3% del totale della raccolta differenziata) subisce una lieve flessione del - 0,3% (vedi tabella 9.3 in appendice) rispetto allo scorso anno. Figura 4.3: Andamento Raccolta Differenziata Carta e Cartone tonnellate

27 Figura 4.4: Percentuale delle diverse raccolte di Carta e Cartone Anno 2013 Raccolta Stradale 48% Raccolta imballaggi Aziende 38% Porta a Porta 8% Centro di Raccolta 6% Dall'analisi dei dati di raccolta (vedi tabelle 9.3 e 9.4 in appendice), si rileva che la media a livello provinciale è di 84,6 Kg pro capite (- 0,1 Kg/ab.*anno rispetto al 2012), La Figura 4.5 mette invece in evidenza le variazioni percentuali delle quantità raccolte nei singoli comuni rispetto all anno precedente. Nel dettaglio riscontriamo: - incrementi significativi sono registrati a Bagnolo in Piano, Brescello, Cadelbosco Sopra, Casalgrande, Castellarano, Cavriago, Poviglio, Ramiseto, Rubiera, Toano, - nei comuni di: Busana, Campegine, Canossa, Ligonchio, Rolo e San Polo D Enza, si registra un rilevante decremento di raccolta rispetto al

28 Figura 4.5 Variazione percentuale conferimenti Carta e Cartone presso i comuni anni Campegine Canossa Busana Ligonchio Rolo Albinea Carpineti Quattro Castella Bibbiano Campagnola Emilia Reggio Emilia Reggiolo Viano -0,3% Castelnovo ne' Monti Collagna Correggio MEDIA PROVINCIALE San Martino in Rio San Polo d'enza Sant'Ilario d'enza Scandiano Baiso Casina Castelnovo di Sotto Fabbrico Gattatico Gualtieri Guastalla Luzzara Montecchio Emilia Novellara Rio Saliceto Vetto Boretto Casalgrande Vezzano sul Crostolo Villa Minozzo Bagnolo in Piano Cadelbosco di Sopra Cavriago Brescello Toano Castellarano Poviglio Ramiseto Rubiera -40,0% -20,0% 0,0% 20,0% 40,0% 60,0% 80,0% 27

29 METALLI FERROSI E NON FERROSI I rifiuti di metalli ferrosi e non ferrosi (Codici CER e ) costituiti da barattoli, scatolette in metallo, sono raccolti con le seguenti modalità: 1. con raccolta multi materiale, cioè insieme al vetro e alle lattine, attraverso: - raccolta stradale con cassonetto/campane, - raccolta stradale capillarizzata con contenitori (bidoni), - raccolta domiciliare PAP (porta a porta), - raccolta dedicata per le utenze non domestiche. 2. con conferimento diretto ai centri di raccolta. I rifiuti raccolti, sono conferiti ad impianti di recupero, autorizzati ai sensi del D.Lgs. 152/06, per la produzione di materia prima secondaria per l industria metallurgica. Nel 2013 la raccolta dei materiali ferrosi e non, che rappresenta l 1,3% del totale della raccolta differenziata, ha registrato un calo pari a 11% rispetto al 2012, con una quantitativo procapite pari a 5,5 Kg/ab.*anno, era di 6,2 Kg/ab.*anno nel 2012, (vedi tabella 9.5 in appendice). Figura 4.6: Andamento Raccolta Differenziata Metalli Ferrosi e non Ferrosi tonnellate

30 LEGNO I rifiuti di legno (Codici CER e ), costituiti da cassette, pallets, imballaggi di legno non più utilizzabili, mobili rotti, grosse potature, sono raccolti con le seguenti modalità: - conferimento diretto ai centri di raccolta, - raccolta stradale con box, come (esclusi imballaggi) - Solo comuni serviti da S.a.ba.r. spa - raccolta dedicata per le utenze non domestiche. I rifiuti raccolti, sono conferiti a impianti, autorizzati ai sensi del D.Lgs. 152/06, per il successivo recupero con produzione di compost e materia prima secondaria per l industria del pannello in legno. Nel 2013 la raccolta del legno che rappresenta il 9,9% del totale della raccolta differenziata è aumentata del 5% rispetto al 2012, con una produzione procapite pari a 45,6 Kg/ab.*anno, aumento di 2,3 Kg/ab.*anno rispetto al 2012 (vedi tabella 9.6 in appendice). La percentuale di raccolta differenziata tiene conto di quella parte di imballaggi non più riutilizzabili proveniente dalle aziende (Codice CER ). Figura 4.7: Andamento Raccolta Differenziata Legno tonnellate

31 FRAZIONE ORGANICA La frazione organica è costituita da: - FORSU (frazione organica da RU domestici), con Codice CER ; - GIRO VERDE (piccoli sfalci e potature porta a porta) con Codice CER ; - VERDE conferito ai cassonetti stradali e/o ai centri di raccolta (sfalci da giardini e parchi) con Codice CER La raccolta della frazione organica dei rifiuti (Codici CER e ) sul territorio Provinciale è attuata con le seguenti modalità: CER raccolta stradale capillarizzata con contenitori (bidoni)/raccolta di prossimità - raccolta domiciliare PAP (porta a porta), - raccolta dedicata per le utenze non domestiche (es.: mense) CER raccolta domiciliare PAP (porta a porta) - sacchi giro verde - raccolta stradale capillarizzata con contenitori (bidoni) )/raccolta di prossimità, - conferimento diretto ai centri di raccolta, - raccolta dedicata per le utenze non domestiche. I rifiuti raccolti sono conferiti a impianti di recupero autorizzati ai sensi del D.Lgs. 152/06, per la produzione di compost. L organico raccolto nel 2013 rappresenta il 42,7% della raccolta differenziata totale, con un aumento del 10% rispetto al La quota che incide maggiormente è quella derivante dal verde di giardini e parchi, conferito nei cassonetti stradali o presso centri di raccolta presenti in ogni comune. Tale quota è pari al 66% dell organico totale. Il Giro Verde raccoglie porta a porta piccoli quantitativi di sfalci e potature ed incide sul totale della raccolta dell organico per il 16%.. Nel 2013 la FORSU ha inciso per il restante 18%, rispetto al totale dell'organico. Tab 4.1 Raccolta organico e percentuale frazioni - anno 2013 Giro Verde FORSU Verde Totale Organico CER CER CER t/anno % 16% 18% 66% 30

32 FIGURA 4.8: Percentuale diverse raccolte Frazione Organica - Anno 2013 FORSU 18% Verde CdR 66% Giro Verde 16% Tabella 4.2 Raccolta organico (t/anno) Confronto anni Anno Sfalci e potature FORSU Totale Organico CER Var% 10% 12% 10 % Nella figura 4.9 è riportato l'andamento della raccolta differenziata dell'intera Frazione Organica a partire dall'anno Figura 4.9: Andamento Raccolta Differenziata Frazione Organica tonnellate

33 In tabella 4.3 sono rappresentati i Comuni interessati dal servizio di porta a porta gestito da IREN denominato Giro Verde. Tabella 4.3: Comuni interessati dal "Giro Verde" e quantitativi raccolti GIRO VERDE 2013 Comune Kg./anno Comune Kg./anno Albinea Correggio Bagnolo in Piano Fabbrico Bibbiano Gattatico Cadelbosco di Sopra Montecchio Emilia Campagnola Emilia Quattro Castella Campegine Reggio Emilia Canossa Rubiera Carpineti San Martino in Rio Casalgrande San Polo d'enza Castellarano Sant'Ilario d'enza Castelnovo di Sotto Scandiano Castelnovo ne' Monti Vezzano sul Crostolo Cavriago Viano TOTALE Nella seguente tabella riportata in figura 4.10 viene riportata la percentuale di popolazione servita dalla raccolta della frazione organica domestica e la distribuzione sul territorio del servizio. 32

34 Figura 4.10: Comuni in cui avviene la RD dell'organico domestico Nel comune di Cavriago il servizio di raccolta FORSU è attivo solo per le grandi utenze (mense e centri commerciali) Ab. serviti raccolta FORSU da bidone stradale Comune Abitanti % Abitanti serviti Albinea % Campagnola % Carpineti % Fino al 10/2013 Carpineti % Da 11/2013 Casalgrande % Castelnovo M % Fino al 9/2013 Castelnovo M % Dal 10/2013 Correggio % Fino 8/2013 Ccorreggio % Dal 9/2013 Fabbrico % Gattatico % Gualtieri % Guastalla % Luzzara % Novellara % Quattro Caterlla % Dal 10/2013 Reggio Emilia % Reggiolo % Rio Saliceto % Rolo % Rubiera % S.Ilario D Enza % S. Martino in Rio % Fino 8/2013 S. Polo D Enza % Dal 6/2013 Scandiano % Toano % Dal 9/2012 Viano % Ab. serviti dalla raccolta FORSU da porta a porta Comune Abitanti % Abitanti serviti Bagnolo % Dal Boretto % 7/2013 Brescello % Cadelbosco Sopra % Campegine % Dal 6/2013 Carpineti % Dal 11/2013 Castelnovo Sotto % Castelnovo Monti % Dal 10/2013 Correggio % Fino al 8/2013 Correggio % Dal 9/2013 Guastalla % Novellara % Poviglio % Reggio Emilia % Rubiera % S. Martino in Rio % S. Martino in Rio % Dal 9/2013 AB SERVITI % 33

35 Nella figura 4.11 sono rappresentate le quantità pro capite di FORSU raccolte nei comuni dove è attivo il servizio. Si evidenzia come la resa pro capite sia alquanto diversificata: Bagnolo, Boretto, Brescello, Cadelbosco, Campegine, Castelnovo S., Gattatico, Luzzara, Novellara, Poviglio, Reggiolo superano i 50 Kg pro capite di frazione organica domestica. Campagnola Emilia, Correggio, Gualtieri, Guastalla, Reggio Emilia, Rolo, Rubiera, San Martino, Sant Ilario e Viano raccolgono oltre 30 Kg/ab.*anno, mentre gli altri comuni hanno valori pro capite inferiori. Figura 4.11: Quantità pro capite di FORSU per comune Anno 2013 (Kg/ab.*anno) Albinea Bagnolo in Piano Boretto Brescello Cadelbosco di Sopra Campagnola Emilia Campegine Carpineti Casalgrande Castelnovo di Sotto Castelnovo ne' Monti Cavriago Correggio Fabbrico Gattatico Gualtieri Guastalla Luzzara Novellara Poviglio Reggio Emilia Reggiolo Rio Saliceto Rolo Rubiera San Martino in Rio San Polo D'Enza Sant'Ilario D'Enza Scandiano Toano Viano - 20,0 40,0 60,0 80,0 100,0 120,0 34

36 PLASTICA I rifiuti in Plastica (Codice CER e ), costituiti da bottiglie, flaconi, borsine, contenitori per alimenti, reti da frutta e verdura, sacchetti per alimenti in genere, vaschette porta uova, vaschette per alimenti, vasetti di yogurt o latticini (lavati), sono raccolti con le seguenti modalità: - raccolta stradale con cassonetto/campane, - raccolta stradale capillarizzata con contenitori (bidoni), - raccolta domiciliare PAP (porta a porta), - conferimento diretto ai centri di raccolta, - raccolta dedicata per le utenze non domestiche. I rifiuti raccolti, sono conferiti a impianti di recupero, autorizzati ai sensi del D.Lgs. 152/06, per la produzione di materia prima secondaria per l industria delle materie plastiche. Nel 2013 la raccolta della Plastica (che rappresenta il 5,5% del totale della raccolta differenziata) è aumentata del 12 % (vedi tabella 9.10 in appendice) rispetto allo scorso anno, con una raccolta procapite pari a 25,3 Kg/ab.*anno. La percentuale di raccolta differenziata tiene anche conto degli imballaggi in plastica proveniente dalle aziende (identificata con il Codice CER ). Figura 4.12: Andamento Raccolta Differenziata Plastica tonnellate

37 VETRO I rifiuti di vetro (Codici CER e ), costituiti da bottiglie, vasi e vasetti, oggetti in vetro in generale, sono raccolti con le seguenti modalità: 1. con raccolta multi materiale, cioè insieme alle lattine e alle scatolette in metallo con banda stagnata, attraverso: - raccolta stradale con cassonetto/campane, - raccolta stradale capillarizzata con contenitori (bidoni), - raccolta domiciliare PAP (porta a porta), - conferimento diretto ai centri di raccolta, - raccolta dedicata per le utenze non domestiche. 2. con conferimento diretto ai centri di raccolta e raccolta dedicata per le utenze non domestiche. I rifiuti raccolti sono conferiti a impianti, autorizzati ai sensi del D.Lgs. 152/06, per il successivo recupero. Nel 2013, il vetro raccolto è stato conferito per la maggior parte a ditte aventi sede fuori dal territorio Provinciale. La raccolta del vetro che rappresenta il 8,0 % del totale della raccolta differenziata, ha registrato un incremento pari + 2%, con produzione pro capite di 37 Kg/ab.*anno, (vedi tabella 9.11 in appendice). Figura 4.13: Andamento Raccolta Differenziata Vetro tonnellate

38 RIFIUTI DA APPARECCHIATURE ELETTRICHE ED ELETTRONICHE (RAEE) I rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), (CER ) sono disciplinati dal Decreto Legislativo 25 luglio 2005 n. 151 che ha recepito due specifiche Direttive Comunitarie. (*) Sono costituiti da: grandi elettrodomestici (es. frigoriferi, congelatori, lavatrici, lavastoviglie, forni ); apparecchiature informatiche e per telecomunicazioni (es. personal computer, portatili, stampanti, copiatrici, fax, cellulari ); apparecchiature di illuminazione; strumenti elettrotecnici ed elettronici; giocattoli, apparecchiature sportive e del tempo libero; dispositivi medicali; strumenti di monitoraggio e controllo; distributori automatici e loro parti e componenti. I rifiuti derivanti da queste apparecchiature elettriche ed elettroniche dismesse, possono contenere sostanze pericolose per l ambiente come i CFC (Cloro-Fluoro-Carburi), gli olii, i condensatori con PCB (PoliCloroBifenili), gli inchiostri, le polveri con metalli pesanti. La gestione dei rifiuti tecnologici sta assumendo dimensioni rilevanti a causa della crescita esponenziale dei consumi di apparecchiature elettroniche, dell alto tasso di obsolescenza tecnologica di questi prodotti e del rapido processo di sostituzione da parte degli utenti. Gli apparecchi elettrici ed elettronici a fine vita rappresentano perciò uno dei flussi prioritari dei rifiuti sui quali intervenire, al fine di evitare che vengano smaltiti senza subire trattamenti finalizzati all eliminazione dei loro componenti pericolosi. I RAEE sono raccolti con le seguenti modalità: - conferimento diretto ai centri di raccolta, - ritiro a domicilio (servizio gratuito) per le apparecchiature di maggiori dimensioni all'interno del servizio di raccolta domiciliare istituito per i rifiuti ingombranti. I rifiuti raccolti sono conferiti a impianti autorizzati ai sensi del D.Lgs. 152/06, per il successivo recupero. La raccolta dei RAEE nel 2013 ha rappresentato il 1% del totale della raccolta differenziata. (*) Nel 2014 è entrato i vigore il D.Lgs. 14 Marzo 2014 n. 49 Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) - Attuazione Direttiva 2012/19/Ue 37

39 Figura 4.14: Andamento Raccolta Differenziata RAEE tonnellate Figura 4.15: Tipologie di RAEE raccolte nel 2012 in provincia di Reggio Emilia Altri Bianchi\ Tv/monitor Freddo/clima Apparecchiature Elettron. Sorgenti Luminose 38

40 Figura 4.16: Andamento raccolta pro capite di RAEE in provincia di Reggio Emilia Kg/ab.*anno 7,0 6,0 5,0 4,0 3,0 2,0 1,0 0, Per le apparecchiature elettriche ed elettroniche la normativa nazionale, rappresentata dal Decreto Legislativo 25 luglio 2005 n. 151, ha fissato un obiettivo di raccolta dei rifiuti provenienti dai nuclei domestici pari a 4 kg in media per abitante all anno, da raggiungersi entro il 31 dicembre L'obiettivo a livello provinciale è stato pienamente raggiunto nel 2008 con un quantitativo di raccolta procapite pari a kg. 4,7 che è ulteriormente aumentato nel corso del 2009 attestandosi a 5,6 kg/ab/anno, nel 2010 la raccolta pro capite è salita a 6,5 Kg/ab.*anno, nel 2011 si è attestata a 6,2 Kg/ab.*anno, nel 2012 la raccolta procapite pari a 5,1 Kg/ab*anno è diminuita del 18%. Nel 2013 la raccolta procapite è di 4,7 Kg/ab*anno e diminuisce del 7% rispetto al 2012 (vedi tabella 9.12 in appendice). La maggior parte dei comuni reggiani (39 comuni su 45) hanno raggiunto l'obiettivo fissato dal D.lgs. 151/

41 5. I CENTRI DI RACCOLTA I centri di raccolta comunali o intercomunali sono disciplinati dal presente decreto dal D.M. 08/04/2008, integrato dal D.M. 13/05/2009 e sono costituiti da aree presidiate ed allestite ove si svolge unicamente attività di raccolta, mediante raggruppamento per frazioni omogenee per il trasporto agli impianti di recupero, trattamento e, per le frazioni non recuperabili, di smaltimento, dei rifiuti urbani e assimilati conferiti in maniera differenziata rispettivamente dalle utenze domestiche e non domestiche anche attraverso il gestore del servizio pubblico, nonché dagli altri soggetti tenuti in base alle vigenti normative settoriali al ritiro di specifiche tipologie di rifiuti dalle utenze domestiche. Le tipologie di rifiuti che possono essere conferite ai centri di raccolta sono definite puntualmente al punto 4.2 dell allegato 1 al D.M. 08/04/2008 come integrato dai commi 6 e 7 dell art.1 del D.M. 13/05/2009: A titolo esemplificativo si riporta l elenco delle frazioni merceologiche raccolte presso i centri di raccolta della provincia: plastica alluminio abiti usati carta/cartone vetro sfalci d'erba potature/fogliame metalli legno batterie auto pile cartucce per stampanti/toner RAEE olio vegetale/minerale rifiuti etichettati "T" e/o "F" farmaci scaduti ingombranti (letti, materassi, mobilio) pile contenitori bonificati di fitofarmaci vernici e solventi La presenza dei centri di raccolta in tutti i comuni della Provincia, ubicati in zone facilmente raggiungibili, rispetto ai centri abitati, per essere fruibili da parte dei cittadini, ha permesso di incentivare notevolmente nel corso degli ultimi anni la raccolta differenziata. 40

42 Al 2013 i centri di raccolta sono così diffusi sul territorio provinciale: Figura 6.1: Centri di Raccolta in Provincia 2 o più impianti 1 impianto 41

43 6. GLI IMPIANTI DI DESTINAZIONE DELLE FRAZIONI DELLA R.D. I materiali raccolti in modo differenziato in provincia nel 2013 sono stati conferiti alle seguenti Ditte autorizzate ai sensi del D.Lgs n.152/06: MATERIALE DITTA COMUNE CONFERIMENTO AL CONAI Ass. AMICI DI REGGIO CHILDREN REGGIO EMILIA (RE) CENTOMIGLIA DI FERRARI SILVANO COLORNO (PR) ABITI USATI HUMANA PEOPLE ROVIGO (RO) L'OVILE COOP.VA SOCIALE REGGIO EMILIA (RE) LOSI RACCOLTA SCANDIANO (RE) EMILIANA ROTTAMI SRL S. CESARIO (MO) FURLOTTI LUIGI TORRILE (PR) COREVE ALLUMINIO LA VETRI SRL VILLA POMA (MN) COREVE IREN SPA MANCASALE REGGIO EMILIA (RE) IREN SPA PIAZZOLA A1 PARMA PARMA (PR) BATTERIE MOROTTI SPA SASSUOLO (MO) COBAT FILTRI OLIO RIMONDI PAOLO BOLOGNA (BO) COBAT ASS. AMICI DI REGGIO CHILDREN REGGIO EMILIA (RE) F.LLI LONGO INDUSTRIALE SRL RIO SALICETO (RE) CONAI CARTA E CARTONE IREN AMBIENTE MANCASALE REGGIO EMILIA (RE) MORI ALBA POVIGLIO (RE) COMIECO R.A.R. SRL RUBIERA (RE)/BIBBIANO (RE) COMIECO SABAR SPA NOVELLARA (RE) Ass. AMICI DI REGGIO CHILDREN REGGIO EMILIA (RE) BALASINI ROTTAMI LUZZARA (RE) EMILIANA ROTTAMI SRL S. CESARIO (MO) FURLOTTI LUIGI TORRILE (PR) METALLI FERROSI E NON GHEO SRL BRESCELLO(RE) LA VETRI SRL VILLA POMA (MN) IREN PIAZZOLA A1 PARMA (PR) IREN AMBIENTE SPA REGGIO EMILIA (RE) VETRO FORSU VERDE - SFALCI E POTATUIRE DA RACCOLTA STRADALE E/O CENTRI DI RACCOLTA E DA GIRO VERDE MONTECCHI PIETRO SRL MEDESANO (PR) Ass. AMICI DI REGGIO CHILDREN REGGIO EMILIA (RE) EMILIANA ROTTAMI SRL S. CESARIO (MO) FURLOTTI LUIGI TORRILE (PR) COREVE IREN PIAZZOLA A1 PARMA (PR) IREN AMBIENTE SPA REGGIO EMILIA (RE) LA VETRI SRL VILLA POMA (MN) COREVE SABAR SPA CONSORZIO AIMAG SPA CASALASCA SERVIZI AD COMPOST AGRICOLA ALLEVI SRL AZ AGR RAVARA AGRIFLOR SRL BIOCICLO IREN CENTRALE COMPOSTAGGIO IREN CENTRALE COMPOSTAGGIO CONSORZIO AIMAG DIVISION GREEN F.LLI DAVID FERRARI ENZO GTM L.E.A. RE SERGIO ROSSIKOLL SRL SABAR SPA NOVELLARA (RE) CARPI (MO) SAN GIOVANNI IN CROCE (CR) RAVENNA (RA) FERRERA ERBOGNONE (PV) CASTELVETRO PIACENTINO (PC) PERUGIA (PG) CASTIGLIONE STIVIERE (MN) REGGIO EMILIA (RE) CAVRIAGO (RE) CARPI (MO) BRESCIA (BS) BARBARIGA (BS) SALE (AL) GHISALBA (BG) TERAMO (TE) CORANA (PV) S.GIOVANNI TEATINO (CH) NOVELLARA (RE) 42

44 LEGNO SAN CARLO SERVIZI AMBIENTALI SRL SOVEA SRT SPA STAF Ass. AMICI DI REGGIO CHILDREN FRATI LUIGI FOSSANO (CN) SANT'ILARIO D'ENZA (RE) GHEDI (BS) NOVI LIGURE (AL) CHIARI (BS) REGGIO EMILIA (RE) BORGOFORTE (MN) FRATI LUIGI POMPONESCO (MN) GERC SPA CARPI (MO) GRUPPO SAVIOLA VIADANA (MN) RILEGNO IREN MANCASALE REGGIO EMILIA (RE) SABAR SPA NOVELLARA (RE) RILEGNO OLIO MOTORE RIMONDI PAOLO BOLOGNA (BO) COBAT OLIO VEGETALE GATTI SRL GHEO SRL SAPI SPA VENTURI BRUNO SRL CASTELNUOVO RANGONE (MO) BRESCELLO (RE) CASTELNUOVO RAQNGONE (MO) PNEUMATICI IREN SPA REGGIO EMILIA (RE) SABAR SPA NOVELLARA (RE) ASSOPLAST SRL REGGIO EMILIA ()RE) BLU AMBIENTE SRL S.GIULIANO M.SE (MI) B &T A SRL SALA BOLOGNESE (BO) DISMECO SAS BOLOGNA (BO) DISMECO SRL MARZABOTTO (BO) ESO RECYCLING SRL SANDRIGO (VI) EUROMETALLI RONCO ALL ADIGE (VR) NIAL NIZZOLI SRL CORREGGIO (RE) RAEE R.P.S. AMBIENTE SRL ANGIARI (VR) REACYCLE NORD SRL BRONI (PV) RELIGHT SRL RHO (MI) SEVAL SRL COLICO (LC) SEVAL SRL CASEI GEROLA (PV) STENA TECNOWORLD ANGIARI (VR) STENA TECNOWORLD FOSSO (VE) STENA TECNOWORLD CAVENAGO BRIANZA (MB) TRED CARPI S.R.L FOSSOLI DI CARPI (MO) ALEMAR CAMPAGNOLA EMILIA (RE) CARTUCCE STAMPANTI E TONER ASSOPLAST SNC GATTATICO (RE) ASSOPLAST SNC REGGIO EMILIA (RE) BENASSI SRL REGGIO EMILIA (RE) BITUMATI EMILIANI SRL SAN POLO D ENHZA(re) INERTI CCPL INERTI SPA SAN POLO D ENZA (RE) CHIMIN SPA CORREGGIO (RE) MORELLI E BENEVELLI SNC QUATTRO CASTELLA (RE) ROMITTI SRL LUZZARA (RE) MAT. CONT. AMIANTO NIAL NIZZOLI SRL CORREGGIO (RE) FARMACI SCADUTI IREN SPA REGGIO EMILIA (RE) FITOFARNACI BONIF. S.A.BA.R. SPA NOVELLARA (RE) RIFIUTI SANITARI IREN SPA REGGIO EMILIA (RE) PITTURE E VERNICI IREN SPA REGGIO EMILIA (RE) GHEO SRL BRESCELLO (RE) TEOF GHEO SRL BRESCELLO (RE) PILE IREN SPA REGGIO EMILIA (RE) NIAL NIZZOLI SRL CORREGGIO (RE) IMBALLAGGI IN MATERIALI MISTI Ass. AMICI DI REGGIO CHILDREN REGGIO EMILIA (RE) RIFIUTI OLEOSI IREN SPA REGGIO EMILIA (RE) RIFIUTI ORGANICI GHEO SRL BRESCELLO (RE) MISCELE SOLVENTI IREN SPA REGGIO EMILIA (RE) MISCELE BITUMINOSE IREN SPA REGGIO EMILIA (RE) INGOMBRANTI IREN SPA CARPINETI (RE) IREN SPA PIAZZOLA 2A PARMA (PR) 43

45 IREN SPA REGGIO EMILIA (RE) SABAR SPA NOVELLARA (RE) IREN SPA PIAZZOLA 2A PARMA (PR) Ass. AMICI DI REGGIO CHILDREN REGGIO EMILIA (RE) CA.RE SRL CARPI (MO) CASALASCA SERVIZI SAN GIOVANNI IN CROCE (CR) CSP GROUP SRL CADELBOSCO DI SOPRA (RE) COREPLA PLASTICA DE PAAUWER RECYCLIN ITALIA SRL ALBINEA (RE) ECOPOL DI DE CHECCHI WALTER MOZZECANE (VR) IDEALSERVICE CADELBOSCO SOPRA (RE) IREN SPA REGGIO EMILIA (RE) MORI SRL POVIGLIO (RE) COREPLA R.A.R. SRL RUBIERA (RE) S.A.BA.R. SPA NOVELLARA (RE) MATERIALI FILTRANTI GHEO SRL BRESCELLO (RE) 44

46 7. LO SMALTIMENTO E IL RECUPERO I rifiuti urbani indifferenziati sono smaltiti in provincia di Reggio Emilia presso i seguenti impianti, così localizzati in figura 7.1: Discarica di Novellara, gestita da S.A.BA.R. S.p.a. Discarica di Poiatica - Carpineti, gestita da Iren Ambiente S.p.a. Sul territorio Provinciale è presente anche la discarica di Rio Riazzone ubicata nel Comune di Castellarano, inattiva dal 31/12/2008, data in cui sono cessati i conferimenti di rifiuti. Figura 7.1: Gli impianti di smaltimento in Provincia 45

47 I rifiuti differenziati non recuperabili, in parte sono stati smaltiti nelle due discariche (rifiuti ingombranti) in parte sono stati conferiti ad altri impianti di gestione autorizzati. Nelle tabelle che seguono si riportano le quantità di rifiuti conferite nel 2013 alle discariche. Ricordiamo che l inceneritore sito in Comune di Reggio Emilia è stato definitivamente chiuso nel mese di Maggio del Tabella Smaltimento RU - anno 2013 Discarica di Novellara Discarica di Poiatica Altri impianti Totale smaltimento in discarica t/anno t/anno t/anno t/anno RU indifferenziati RU differenziati Totale Figura Smaltimento RU Anno Discarica di Novellara Discarica di Poiatica Altri impianti Totale smaltimento in discarica

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