Economia dell'organizzazione

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Economia dell'organizzazione"

Transcript

1 Economia dell'organizzazione Capitolo 4 Il Coordinamento di Piani e Azioni Ennio Bilancini bilancini@unisi.it

2 Sommario Sitema di mercato vs sistema di piano Il sistema delle quantita' Il problema di Formulazione Il concetto di Fragility 4 tests per valutare mercato vs piano Con informazione perfetta Con informazione imperfetta Con Informazione imperfetta e rendimenti non decrescenti Numero di informazioni richieste per coordinare

3 La Realta' Smentisce la Teoria \Se un sistema basato sui prezzi quali strumenti di pianicazione presentasse veramente qualche vantaggio intrinseco, ci aspetteremmo che fosse adottato da molte imprese, in particolare da quelle multidivisionali che operano in condizioni di concorrenza. Cionondimeno, l'allocazione delle risorse all'interno delle imprese private (per non parlare delle organizzazioni governetive o di quelle che non hanno ni di lucro) non viene quasi mai controllata tramite la determinazione dei prezzi interni amministrati e lasciando che la massimizzazione dei protti faccia il resto. Il sistema dei prezzi come allocatore di risorse interne non supera il test del mercato" M. Weitzman, 1974, RES

4 La Realta' Smentisce la Teoria \Se un sistema basato sui prezzi quali strumenti di pianicazione presentasse veramente qualche vantaggio intrinseco, ci aspetteremmo che fosse adottato da molte imprese, in particolare da quelle multidivisionali che operano in condizioni di concorrenza. Cionondimeno, l'allocazione delle risorse all'interno delle imprese private (per non parlare delle organizzazioni governetive o di quelle che non hanno ni di lucro) non viene quasi mai controllata tramite la determinazione dei prezzi interni amministrati e lasciando che la massimizzazione dei protti faccia il resto. Il sistema dei prezzi come allocatore di risorse interne non supera il test del mercato" M. Weitzman, 1974, RES In questa parte ci occuperemo in primis di studiare i vantaggi della pianicazione per poi confrontare sistema dei prezzi e sistema dei piani per individuare in quali situazioni sia preferibile l'uno o l'altro

5 Coordinamento: Problemi e Soluzioni I Fallimenti del Mercato Quando qualche ipotesi (anche implicita) della Teoria Neoclassica non e' soddisfatta, allora il vettore dei prezzi dell'equilibrio di mercato non garantisce l'allocazione eciente e la pianicazione (cioe' l'organizzazione) puo' fornire risultati migliori. Ipotesi Semplicatrice In questa parte assumiamo che il mercato non e' soggetto a fallimenti se non a quelli esplicitamente ammessi. Questa ipotesi, seppur palesemente falsa, ci permette di concentrarci su cio' che rende il piano preferibile al mercato o viceversa

6 Coordinamento: Informazione Imperfetta I Problemi di Formulazione si vericano tipicamente quando 1. Esiste una quantita' di informazioni relativa alla natura maggiormente rilevante del problema 2. L'errore nel formulare il problema (nel ricevere e processare le informazioni) e' la tipogia di errore piu' costosa

7 Coordinamento: Informazione Imperfetta I Problemi di Formulazione si vericano tipicamente quando 1. Esiste una quantita' di informazioni relativa alla natura maggiormente rilevante del problema 2. L'errore nel formulare il problema (nel ricevere e processare le informazioni) e' la tipogia di errore piu' costosa Esempi tipici del problemi di formulazione: Problemi di Sincronizzazione (es. come funzionerebbero i prezzi nel canottaggio?) Problemi di Assegnazione (es. come funzionerebbero i prezzi nel pronto intervento?)

8 Implementazione di un'allocazione Un confronto Piano vs Prezzi Il confronto tra sistema basato sul piano e sistema basato sui prezzi si basa sul confronto dei costi e dei benifci ottenibili con l'applicazione di ognuno dei due sistemi Faremo 4 tests sulla performance dei due sistemi: 1 quale sistema permette di raggiungere l'ecienza in caso di informazione perfetta 2 quale e' il sistema piu' eciente in caso di informazione imperfetta (es. problema di formulazione) 3 quale e' il sistema piu' eciente in caso di informazione imperfetta e rendimenti costanti o crescenti di scala 4 quale sistema richiede il minor numero di informazioni per funzionare correttamente

9 Test 1: Informazione Perfetta Problema L'organizzazione (impresa, stato, etc.) deve decidere come allocare una propria risorsa q ed ha due scelte: stabilire le quantita' (piano) o i prezzi (mercato) La quantita' scelte sono ^q mentre i prezzi scelti ^p. Se si ssa la quantita' il prezzo e' stabilito liberamente dagli agenti, mentre se si ssa il prezzo poi sara' la quanita' ad essere stabilita dagli agenti Allocazione Eciente Quando costi mariganli sono crescenti e i beneci marginali sono decrescenti (e continui), l'allocazione eciente e' quella per cui beneci e costi marginali sono uguali Risultato Se le informazioni sono perfette, allora sia il sistema di piano che quello basato sui prezzi riescono a garantire il conseguimento dell'ecienza allocativa

10 Test 1: Informazione Perfetta p 6 MB MC ^p ^q - q

11 Test 2: Informazione Imperfetta p p(^q) 6 MB MC 0 MC p ^p q(^p) q ^q - q

12 Valutazione del test: Il criterio di Friabilita' o Fragility Fragility E' un criterio per valutare quale sistema (prezzi o quantita') sia il piu' eciente in caso di informazione imperfetta. E' denito come f perdite con ^p perdite con ^q = MB MC 2 Risultato Se f > 1 allora il sistema di piano e' quello piu' eciente, se f < 1 allora il sistema dei prezzi e' quello piu' eciente mentre se f = 1 allora i due sistemi sono egualmente ecienti

13 Valutazione del test: Il criterio di Friabilita' o Fragility Fragility E' un criterio per valutare quale sistema (prezzi o quantita') sia il piu' eciente in caso di informazione imperfetta. E' denito come f perdite con ^p perdite con ^q = MB MC 2 Risultato Se f > 1 allora il sistema di piano e' quello piu' eciente, se f < 1 allora il sistema dei prezzi e' quello piu' eciente mentre se f = 1 allora i due sistemi sono egualmente ecienti Riessione come sarebbero le curve nel caso di un ospedale che deve allocare ambulanze? E nel caso che debba allocare aspirine?

14 Test 3: Rendimenti di Scala Fino ad ora abbiamo assunto che i rendimenti di scala fossero decrescenti, ovvero che i costi marginali fossero crescenti (la curva MC inclinata positivamente) Questa non e' un'ipotesi molto realistica. In molti casi i rendimenti di scala sono, almeno per qualche intervallo di quantita' prodotte, crescenti. Inoltre, in molti casi e' possibile replicare la tecnica produzione di produzione (duplicare stabilimenti, materie prime, lavoratori) ed ottenere di fatto rendimenti costanti. Riessione Che risultati otteniamo con l'analisi della fragility con rendimenti crescenti? E con rendimenti costanti?

15 Test 4: I Costi delle Informazioni Fino ad ora abbiamo assunto che i costi di ottenimento, analisi e conservazione delle informazioni fossero nulli Anche questa non e' un'ipotesi molto realistica. Nella realta' ottenere, analizzare e conservare informazioni sono tutte operazioni costose (es. burocrazia scale, database telefonia)

16 Test 4: I Costi delle Informazioni Fino ad ora abbiamo assunto che i costi di ottenimento, analisi e conservazione delle informazioni fossero nulli Anche questa non e' un'ipotesi molto realistica. Nella realta' ottenere, analizzare e conservare informazioni sono tutte operazioni costose (es. burocrazia scale, database telefonia) Ipotesi Informazioni rilevanti per le decisioni di produzione detenute dal singolo produttore/consumatore (decentralizzate) costose da ottenere (non da analizzare/conservare) Problema Supposto che l'unica ipotesi neoclassica non soddisfatta sia la perfezione informativa, quale sistema necessita di una minor quanita' di informazioni per garantire un livello di produzione eciente, il mercato o l'organizzazione?

17 Test 4: Molteplicita' dei Criteri Anche restringendoci al solo costo di ottenimento delle informazioni, esiste una molteplicita' di criteri per giudicarne la portata e quindi in questo caso la risposta non e' univoca Per semplicare l'analisi ci concentriamo su due criteri (anche se non sono gli unici): il numero di informazioni necessarie per migliorare un'allocazione il numero di informazioni necessarie per valutare l'ecienza di un'allocazione Limiti Le informazioni in realta' non costano tutte allo stesso modo, ne' la capacita' di calcolo (scelta) e' uguale per tutti

18 Test 4: Migliorare un'allocazione Un modo per valutare un sistema dal punto di vista informativo e' contare il numero di informazioni (variabili) che richiede per attuare un processo iterativo di aggiustamento della produzione Procedura iterativa: 1. il sistema da' gli ordini necessari per l'implementazione di un'allocazione A a imprese e consumatori 2. imprese e consumatori rispondono rivelando in che situazione si troverebbero eseguendo gli ordini Risultato Nell'ipotesi semplicatrice di un solo bene ed N tra imprese e consumatori, il sistema basato sui prezzi necessita di N + 1 informazioni (1 prezzo + N risposte di domanda e oerta) mentre il sistema basato sul piano necessita di 2N informazioni (N quuantia' e N costi/utilita' marginali)

19 Test 4: Valutare un'allocazione Criterio di Hurwicz Un sistema e' eciente in senso informativo se non ne esiste un altro che richieda un minor numero di trasmissioni di informazioni per valutare l'ecienza di un allocazione Procedura di trasmissione: 1. il sistema seleziona un'allocazione A di cui vuole valutare l'ecienza 2. il sistema trasmette agli agenti le informazioni necessarie ad implementare A 3. il sistema trasmette ulteriori k informazioni (variabili) per permettere a consumatori e imprese di valutare se A massimizza protti e utilita' 4. produttori e consumatori rispondono al sistema \Si" se con A massimizzano protti e utilita', altrimenti rispondono \No" 5. se tutti rispondono \Si" l'allocazione A e' eciente

20 Test 4: Il Teorema di Hurwicz Teorema di Hurwicz Se tecnologia e preferenze sono informazioni private (cioe' possedute in modo esclusivo) di, rispettivamente, imprese e consumatori, allora per valutare l'ecienza di un'allocazione A e' necessario trasmettere almeno una variabile (informazione) addizionale per ogni singolo bene meno uno

21 Test 4: Il Teorema di Hurwicz Teorema di Hurwicz Se tecnologia e preferenze sono informazioni private (cioe' possedute in modo esclusivo) di, rispettivamente, imprese e consumatori, allora per valutare l'ecienza di un'allocazione A e' necessario trasmettere almeno una variabile (informazione) addizionale per ogni singolo bene meno uno Risultato Sotto le ipotesi neoclassiche (ma senza la necessita' di informazione perfetta) il sistema dei prezzi e' eciente in senso informativo mentre il piano non lo e' Discussione Qual e' il motivo intuitivo di tale risultato? Quante informazioni aggiuntive richiederebbe un sistema basato sul piano?

22 Risultati dei Tests Test Caratteristiche Prezzi vs Piano 1 Ecienza con Info.Perf. entrambi ok 2 Ecienza con Info.Imp. dipende da fragility 3 Ecienza con Info.Imp. e RnDS piano ok 4 Ecienza informativa prezzi ok

23 Un Esempio Istruttivo: Il Lancio di un Nuovo Prodotto Esempio Si consideri un'impresa che voglia lanciare un nuovo prodotto e debba coordinarsi con 10 fornitori che devono decidere, a loro volta, come e quando. Che sistema usare e perche'?

24 Un Esempio Istruttivo: Il Lancio di un Nuovo Prodotto Esempio Si consideri un'impresa che voglia lanciare un nuovo prodotto e debba coordinarsi con 10 fornitori che devono decidere, a loro volta, come e quando. Che sistema usare e perche'? Risposta Il sistema di piano e' piu' eciente di quello dei prezzi: Ci sono molti inputs (tempi diversi e caratteristiche diverse) percio' un sistema di coordinamento basato sui prezzi richiederebbe la trasmissione di moltissime informazioni La fragility e' molto elevata (piccoli errori nella compatitiblita' o nei tempi di consegna possono tradursi in enormi danni per l'impresa)

25 Casi tipici di Problemi di Formulazione Scelta della dimensione La dimensione implica anche scelte a livello di specializzazione Scelta delle competenze Generano economie di scala ma non sono semplicemente riconvertibili Produzione in casi di attivita' complementari Il livello di un'attivita' inuenza la prottabilita' di un'altra e quindi le decisioni non sono indipendenti

26 Il Problema Gestionale Quando il sistema dei prezzi non funziona ecientemente il problema di coordinamento si traduce in un problema organizzativo Il grado di centralizzazione/decentralizzazione dipende dalla natura del problema e la soluzione organizzativa ottima puo' essere ottenuta solo studiando a fondo le caratteristiche del problema In altre parole, non esiste un ricetta che vada bene per ogni occasione ma dei principi guida che ci aiutino ad identicare caso per caso quale sia il grado di centralizzazione piu' eciente

27 Approfondimenti & Esercizi Spunti di riessione 1, 2, 3 (pag. 187) Ogni convincente riessione scritta (non piu' di 1000 parole) su uno qualsiasi dei punti indicati vale un \+" se consegnata entro la prossima settimana (massimo 1 riessione scritta ciscuno) Esercizi 1, 2, 3 (pag. 188) Lo svolgimento scritto di un esercizio vale un \+" se consegnato entro la prossima settimana

I costi d impresa (R. Frank, Capitolo 10)

I costi d impresa (R. Frank, Capitolo 10) I costi d impresa (R. Frank, Capitolo 10) COSTI Per poter realizzare la produzione l impresa sostiene dei costi Si tratta di scegliere la combinazione ottimale dei fattori produttivi per l impresa È bene

Dettagli

Esercitazione 4 EQUILIBRIO. Elena Crivellaro 1. Corso di Economia Politica 1, 2012. 1 Università of Padova

Esercitazione 4 EQUILIBRIO. Elena Crivellaro 1. Corso di Economia Politica 1, 2012. 1 Università of Padova Esercitazione 4 EQUILIBRIO Elena Crivellaro 1 1 Università of Padova Corso di Economia Politica 1, 2012 Elena Crivellaro (Università di Padova ) Esercitazione 4 Economia Politica 1 1 / 31 Concorrenza perfetta:

Dettagli

Concorrenza perfetta (Frank - Capitolo 11)

Concorrenza perfetta (Frank - Capitolo 11) Concorrenza perfetta (Frank - Capitolo 11) MASSIMIZZAZIONE DEL PROFITTO In economia tradizionalmente si assume che l obiettivo principale dell impresa sia la massimizzazione del profitto Il profitto economico

Dettagli

Mercati dei fattori produttivi (Frank, Capitolo 14)

Mercati dei fattori produttivi (Frank, Capitolo 14) Mercati dei fattori produttivi (Frank, Capitolo 14) LA DOMANDA DI LAVORO DI BREVE PERIODO PER UN IMPRESA IN CONCORRENZA PERFETTA Si è visto in che modo la massimizzazione del profitto guidi le scelte dell

Dettagli

Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino, 2012 Capitolo I, lezione 1 Il problema e alcune premesse

Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino, 2012 Capitolo I, lezione 1 Il problema e alcune premesse Il problema e alcune premesse La costruzione della grande frontiera delle utilità e l ottimo l paretiano La scienza delle finanze studia le entrate e le uscite pubbliche con un approccio normativo e positivo

Dettagli

Le imprese nei mercati concorrenziali

Le imprese nei mercati concorrenziali Le imprese nei mercati concorrenziali Le decisioni di prezzo e di produzione delle imprese sono influenzate dalla forma di mercato. Un caso estremo di mercato è quello della concorrenza perfetta. Tre condizioni:

Dettagli

Offerta in concorrenza perfetta: Cap.6

Offerta in concorrenza perfetta: Cap.6 Offerta in concorrenza perfetta: il lato dei costi Cap.6 Curva di offerta Per capire meglio le origini della curva di offerta consideriamo ora una impresa che debba decidere quale livello di produzione

Dettagli

Capitolo 6. Il processo decisionale delle imprese: la massimizzazione del profitto

Capitolo 6. Il processo decisionale delle imprese: la massimizzazione del profitto Capitolo 6 Il processo decisionale delle imprese: la massimizzazione del profitto Per raggiungere l'obiettivo del massimo profitto, le imprese devono risolvere una serie di problemi. Dove produrre? Quanti

Dettagli

concorrenza perfetta vs. monopolio

concorrenza perfetta vs. monopolio Lezione di Giacomo Degli Antoni, 20-3- 13 concorrenza perfetta vs. monopolio (Cap. 3 e 4 Carlton - Perloff) Piano della lezione Caratteristiche principali della concorrenza perfetta Caratteristiche principali

Dettagli

Effetti distorsivi delle imposte

Effetti distorsivi delle imposte Capitolo III. Effetti distorsivi delle imposte Bosi (a cura di), Corso di scienza delle finanze, il Mulino, 2006 1 Effetti sul benessere dei contribuenti Tutte le imposte sottraggono risorse ai contribuenti,

Dettagli

Esercizi svolti per l esame di Microeconomia

Esercizi svolti per l esame di Microeconomia Esercizi svolti per l esame di Microeconomia Università di Bari aa. 015-16 Es. 3.1 Concorrenza perfetta In un mercato in concorrenza perfetta in equilibrio di lungo periodo il prezzo è P = 00, la quantità

Dettagli

Economia Politica (Mod I) Nota integrativa n. 4

Economia Politica (Mod I) Nota integrativa n. 4 Economia Politica (Mod I) Nota integrativa n. 4 Premessa Studiando la curva di offerta e di domanda di un bene abbiamo visto che venditori e consumatori hanno la necessità di incontrarsi per vendere e

Dettagli

Struttura della presentazione

Struttura della presentazione Economia Internazionale Alireza Naghavi Capitolo 6 (a) Economie di scala, concorrenza imperfetta e commercio internazionale 1 Struttura della presentazione Tipi di economie di scala Tipi di concorrenza

Dettagli

FILE E INDICI Architettura DBMS

FILE E INDICI Architettura DBMS FILE E INDICI Architettura DBMS Giorgio Giacinto 2010 Database 2 Dati su dispositivi di memorizzazione esterni! Dischi! si può leggere qualunque pagina a costo medio fisso! Nastri! si possono leggere le

Dettagli

OFFERTA DI LAVORO. p * C = M + w * L

OFFERTA DI LAVORO. p * C = M + w * L 1 OFFERTA DI LAVORO Supponiamo che il consumatore abbia inizialmente un reddito monetario M, sia che lavori o no: potrebbe trattarsi di un reddito da investimenti, di donazioni familiari, o altro. Definiamo

Dettagli

Sommario. Estrapolare la curva di domanda. Domanda individuale e di mercato. Domanda Individuale. Effetto Reddito e Effetto di Sostituzione

Sommario. Estrapolare la curva di domanda. Domanda individuale e di mercato. Domanda Individuale. Effetto Reddito e Effetto di Sostituzione Sommario Domanda individuale e di mercato Domanda Individuale Effetto Reddito e Effetto di Sostituzione Domanda di mercato Surplus o rendita del consumatore Estrapolare la curva di domanda Estrapolare

Dettagli

Lavoro Quantità. si determinino prodotto marginale e medio del fattore lavoro.

Lavoro Quantità. si determinino prodotto marginale e medio del fattore lavoro. Microeconomia, Esercitazione 3. A cura di Giuseppe Gori (giuseppe.gori@unibo.it) 1 Esercizi. 1.1 Produzione/1 Data una certa tecnologia di produzione definita solo nell input lavoro (o, in alternativa,

Dettagli

Concorrenza perfetta. Prof.ssa Talamo

Concorrenza perfetta. Prof.ssa Talamo Concorrenza perfetta Prof.ssa Talamo 1 Obiettivi di Apprendimento 1. Definire i mercati di Concorrenza Perfetta; 2. Spiegare la ragione per cui un impresa perfettamente concorrenziale sceglie di produrre

Dettagli

Efficienza secondo i criteri di first best

Efficienza secondo i criteri di first best Efficienza secondo i criteri di first best Ruolo del settore pubblico Intervento dello Stato L economia pubblica giustifica l intervento dello Stato nell economia in presenza di fallimenti del mercato

Dettagli

differiticerti.notebook November 25, 2010 nov 6 17.29 nov 6 17.36 nov 6 18.55 Problemi con effetti differiti

differiticerti.notebook November 25, 2010 nov 6 17.29 nov 6 17.36 nov 6 18.55 Problemi con effetti differiti Problemi con effetti differiti sono quelli per i quali tra il momento di sostentamento dei costi ed il momento di realizzo dei ricavi intercorre un certo lasso di tempo. Nei casi in cui il vantaggio è

Dettagli

percorso 4 Estensione on line lezione 2 I fattori della produzione e le forme di mercato La produttività La produzione

percorso 4 Estensione on line lezione 2 I fattori della produzione e le forme di mercato La produttività La produzione Estensione on line percorso 4 I fattori della produzione e le forme di mercato lezione 2 a produzione a produttività Una volta reperiti i fattori produttivi necessari l imprenditore dovrà decidere come

Dettagli

La funzione di domanda

La funzione di domanda La funzione di domanda Si consideri un certo bene scambiato nel mercato e sia p 0 il prezzo di tale bene La funzione di domanda è una funzione a valori reali f : + + che associa ad ogni livello di prezzo

Dettagli

Esercitazione 21 Aprile 2016 (Viki Nellas)

Esercitazione 21 Aprile 2016 (Viki Nellas) Esercitazione 21 Aprile 2016 (Viki Nellas) Esercizio 1 (Cellini Lambertini) Si consideri un mercato perfettamente concorrenziale in cui operano due imprese. La prima è caratterizzata da una funzione di

Dettagli

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La Pianificazione Ottobre 2013

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La Pianificazione Ottobre 2013 LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La Pianificazione Ottobre 2013 Università degli Studi di Bari Facoltà di Economia Esame di Revisione Aziendale CPA Anno Accademico 2013-2014 La Pianificazione del Lavoro di

Dettagli

Considerazioni di carattere ambientale e appalti pubblici nel diritto interno: TUTELA AMBIENTALE A LIVELLO NAZIONALE

Considerazioni di carattere ambientale e appalti pubblici nel diritto interno: TUTELA AMBIENTALE A LIVELLO NAZIONALE TUTELA AMBIENTALE A LIVELLO NAZIONALE L. n. 296/2006: art. 1, comma 1126: l attuazione e il monitoraggio di un Piano d azione per la sostenibilità ambientale dei consumi della pubblica amministrazione.

Dettagli

Segmentazione del mercato tramite menù di contratti nel settore del software

Segmentazione del mercato tramite menù di contratti nel settore del software Segmentazione del mercato tramite menù di contratti nel settore del software La segmentazione del mercato basata su differenze qualitative di prodotto è diffusa nel settore del software. Questa consiste

Dettagli

ECONOMIA DEI SISTEMI PRODUTTIVI

ECONOMIA DEI SISTEMI PRODUTTIVI FACOLTA DI INGEGNERIA ECONOMIA DEI SISTEMI PRODUTTIVI ESERCIZI SVOLTI IN AULA A.A. 2010-2011 DOCENTE: Francesca Iacobone ASSISTENTE ALLA DIDATTICA: Andrea Maresca RICHIAMI DI TEORIA I richiami di teoria

Dettagli

APPROPRIATEZZA EFFICACIA EFFICIENZA in Sanità

APPROPRIATEZZA EFFICACIA EFFICIENZA in Sanità Corso di Alta Formazione Modulo 2 APPROPRIATEZZA EFFICACIA EFFICIENZA in Sanità Dott.ssa F.Camilli Il Paradigma della gestione della qualità ECONOMICITA EFFICIENZA EFFICACIA Economicità Per ogni tipologia

Dettagli

Lezione 3: Gli altri teoremi del modello neoclassico

Lezione 3: Gli altri teoremi del modello neoclassico Politiche Economiche Europee stefano.papa@uniroma1.it Lezione 3: Gli altri teoremi del modello neoclassico Facoltà di Economia Università di Roma Sapienza Teorema pareggiamento del prezzo dei fattori Date

Dettagli

DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette)

DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette) In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio. DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non

Dettagli

La relazione sanitaria. Adriano Ossicini

La relazione sanitaria. Adriano Ossicini La relazione sanitaria Adriano Ossicini 1 2 3 Lo stato di salute dei lavoratori e il giudizio di idoneità: quale correlazione deriva dall all. 3 B Ottobre 2010 La relazione annuale sui risultati della

Dettagli

COMUNE di MONTALCINO REGOLAMENTO COMUNALE SUL CONTROLLO DELLE PARTECIPATE

COMUNE di MONTALCINO REGOLAMENTO COMUNALE SUL CONTROLLO DELLE PARTECIPATE COMUNE di MONTALCINO REGOLAMENTO COMUNALE SUL CONTROLLO DELLE PARTECIPATE INDICE: Art. 1 Art. 2 Art. 3 Art. 4 Art. 5 Art. 6 esterni) Art. 7 Ambito di applicazione Controllo sulle società partecipate Adempimenti

Dettagli

Il mercato e i modelli microeconomici

Il mercato e i modelli microeconomici Il mercato e i modelli microeconomici La microeconomia si preoccupa di spiegare gli equilibri di mercato partendo dal comportamento dei singoli consumatori ed imprese L analisi procede costruento MODELLI:

Dettagli

Il sistema di misurazione e di valutazione della Performance dell Università Parthenope del personale responsabile e non di Unità Organizzative

Il sistema di misurazione e di valutazione della Performance dell Università Parthenope del personale responsabile e non di Unità Organizzative Il sistema di misurazione e di valutazione della Performance dell Università Parthenope del personale responsabile e non di Unità Organizzative Analisi del contesto interno Personale diviso per area di

Dettagli

ARL WORKLAM CARPENTERIA INDUSTRIALE COMPETITIVA PROMOSSA DA LANTEK. Case Study:

ARL WORKLAM CARPENTERIA INDUSTRIALE COMPETITIVA PROMOSSA DA LANTEK. Case Study: Case Study: ARL WORKLAM CARPENTERIA INDUSTRIALE COMPETITIVA PROMOSSA DA LANTEK La società italiana ARL Worklam punta sulla tecnologia Lantek per migliorare la propria produttività e ridurre tempistiche

Dettagli

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani

Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani Corso di Valutazione Economica dei Progetti e dei Piani AA. 2006-2007 Il Comportamento Razionale: Razionalità assoluta Razionalità limitata Processo Decisionale Razionale 3 1. Noti: Obiettivi espliciti

Dettagli

Valutazione e Controllo Fornitori

Valutazione e Controllo Fornitori PROCEDURA PGSA 02 Valutazione e Controllo Rev. Data Oggetto Redatto da Approvato da 01 30/09/212 Prima emissione Resp. RSGSA Direzione Copia controllata n ( Questa copia è controllata, registrata e soggetta

Dettagli

Il calcolo economico. Le relazioni tra costi e prezzi.

Il calcolo economico. Le relazioni tra costi e prezzi. UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI PAVIA FACOLTÀ DI ECONOMIA Il calcolo economico. Le relazioni tra costi e prezzi. Capitolo 6 Chiara Demartini cdemartini@eco.unipv.it 1 RELAZIONI TRA COSTI E PREZZI Nel cap. 5

Dettagli

La filiera cosmetica: spunti per una corretta comunicazione. La comunicazione nella filiera cosmetica è efficace? I punti di debolezza

La filiera cosmetica: spunti per una corretta comunicazione. La comunicazione nella filiera cosmetica è efficace? I punti di debolezza Milano, 8 giugno 2016 La filiera cosmetica: spunti per una corretta comunicazione La comunicazione nella filiera cosmetica è efficace? I punti di debolezza relatore: Matteo Locatelli Pink Frogs Cosmetics

Dettagli

Economia del Lavoro 2010

Economia del Lavoro 2010 Economia del Lavoro 2010 Capitolo 5 I differenziali salariali compensativi - 1 Adesso vediamo un modello in cui non abbiamo più solo due tipologie di lavoro (uno rischioso e uno sicuro), ma esistono molte

Dettagli

Il comportamento del consumatore

Il comportamento del consumatore Il comportamento del consumatore Le preferenze del consumatore I vincoli di bilancio La scelta del consumatore Utilità marginale e scelta del consumatore 1 L obiettivo è quello di descrivere come i consumatori

Dettagli

I DIECI PRINCIPI DELL ECONOMIA

I DIECI PRINCIPI DELL ECONOMIA Università degli studi di MACERATA Facoltà di SCIENZE POLITICHE ECONOMIA POLITICA: MICROECONOMIA A.A. 2011/2012 I DIECI PRINCIPI Fabio CLEMENTI E-mail: fabio.clementi@unimc.it Web: http://docenti.unimc.it/docenti/fabio-clementi

Dettagli

Indirizzo: Relazioni internazionali per il marketing. Classe: 3. Disciplina: Relazioni internazionali. prof. Secondo biennio

Indirizzo: Relazioni internazionali per il marketing. Classe: 3. Disciplina: Relazioni internazionali. prof. Secondo biennio Indirizzo: Relazioni internazionali per il marketing Classe: 3 Disciplina: Relazioni internazionali prof. Secondo biennio 1 MOD. 07.15.01 Revisione 01-2012 Competenze disciplinari: Abilità 1. Riconoscere

Dettagli

1) I due teoremi fondamentali dell economia del benessere

1) I due teoremi fondamentali dell economia del benessere 1) I due teoremi fondamentali dell economia del benessere Esempio: Adamo ed Eva su un isola deserta L economia usa spesso le semplificazioni Un economia di puro scambio (=baratto) senza denaro Sull isola

Dettagli

Costi fissi, costi variabili, punto di pareggio e diagramma di redditività

Costi fissi, costi variabili, punto di pareggio e diagramma di redditività Cognome... Nome... Classe... Data... Costi fissi, costi variabili, punto di pareggio e diagramma di redditività Correlazione 1 Associa ciascun costo alla relativa tipologia. 1. Costo delle lavorazioni

Dettagli

L e Non No Te T c e h c n h ic i a c l a Sk S il i l l s n c o c nt n ri r but u o t all l l aff f i f da d bili l tà

L e Non No Te T c e h c n h ic i a c l a Sk S il i l l s n c o c nt n ri r but u o t all l l aff f i f da d bili l tà Le Non TechnicalSkills Un contributo all affidabilità nelle organizzazioni complesse Chiara Locatelli 1 Non-technicalSkills Abilità cognitive, comportamentali e interpersonali, complementari alle competenze

Dettagli

IL TIME MANAGEMENT: ORGANIZZARE IL TEMPO E GOVERNARLO

IL TIME MANAGEMENT: ORGANIZZARE IL TEMPO E GOVERNARLO Idee e metodologie per la direzione d impresa Giugno - Luglio 2003 Inserto di Missione Impresa dedicato allo sviluppo pratico di progetti finalizzati ad aumentare la competitività delle imprese. : ORGANIZZARE

Dettagli

IL CICLO PRODUTTIVO LA GESTIONE DEGLI ACQUISTI

IL CICLO PRODUTTIVO LA GESTIONE DEGLI ACQUISTI IL CICLO PRODUTTIVO LA GESTIONE DEGLI ACQUISTI 1 IL POTERE NEGOZIALE Il potere di acquisto èdirettamente proporzionale alle dimensioni del giro di affari. Sulla base di tale andamento èpossibile affermare

Dettagli

Intelligenza Artificiale. Cooperazione e coordinamento. Intelligenza Artificiale Daniele Nardi, 2003 Cooperazione e coordinamento 0

Intelligenza Artificiale. Cooperazione e coordinamento. Intelligenza Artificiale Daniele Nardi, 2003 Cooperazione e coordinamento 0 Intelligenza Artificiale Cooperazione e coordinamento Intelligenza Artificiale Daniele Nardi, 2003 Cooperazione e coordinamento 0 Sommario Cooperazione [Ferber - MAS, cap. 7.1-7.3] Coordinamento [Ferber

Dettagli

DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette)

DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non sono previste penalizzazioni in caso di risposte non corrette) In un ora rispondere alle dieci domande a risposta multipla, alla domanda a risposta aperta, e risolvere l esercizio. DOMANDE a risposta multipla (ogni risposta esatta riceve una valutazione di due; non

Dettagli

Potere di mercato: il Monopolio. G. Pignataro Microeconomia SPOSI

Potere di mercato: il Monopolio. G. Pignataro Microeconomia SPOSI Potere di mercato: il Monopolio 1 Monopolio Mercato con un solo venditore. Monopsonio Mercato con un solo acquirente. Potere di mercato prezzo di un bene. Capacità del venditore o dell acquirente di influire

Dettagli

Integrazioni al corso di Economia Politica (anno accademico ) Marianna Belloc

Integrazioni al corso di Economia Politica (anno accademico ) Marianna Belloc Integrazioni al corso di Economia Politica (anno accademico 2013-2014) Marianna Belloc 1 L elasticità Come è già noto, la funzione di domanda di mercato indica la quantità che il mercato è disposto ad

Dettagli

PROPOSTA REGOLATIVA DEL DIPARTIMENTO SVILUPPO ECONOMICO - SERVIZIO COMMERCIO E COOPERAZIONE

PROPOSTA REGOLATIVA DEL DIPARTIMENTO SVILUPPO ECONOMICO - SERVIZIO COMMERCIO E COOPERAZIONE PROPOSTA REGOLATIVA DEL DIPARTIMENTO SVILUPPO ECONOMICO - SERVIZIO COMMERCIO E COOPERAZIONE REGOLE DI AMMODERNAMENTO DELLA RETE DI DISTRIBUZIONE DEI CARBURANTI Il processo di razionalizzazione e di riqualificazione

Dettagli

C42-3. La gestione degli appalti a scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO B Unità didattica

C42-3. La gestione degli appalti a scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO B Unità didattica Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole La gestione degli appalti a scuola MODULO B Unità didattica C42-3 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03 D.Lgs. 81/08

Dettagli

Algoritmi. Pagina 1 di 5

Algoritmi. Pagina 1 di 5 Algoritmi Il termine algoritmo proviene dalla matematica e deriva dal nome di in algebrista arabo del IX secolo di nome Al-Khuwarizmi e sta ad indicare un procedimento basato su un numero finito operazioni

Dettagli

Il commercio internazionale

Il commercio internazionale Lezione 29 1 A prima vista l importazione di beni dall estero è un costo per un paese cui non corrisponde nessun guadagno in termini di salari e profitti generati per la sua produzione. Sulla base di questo

Dettagli

Metodi e Modelli per l Ottimizzazione Combinatoria Ripasso sulla Programmazione Lineare e il metodo del Simplesso (parte I)

Metodi e Modelli per l Ottimizzazione Combinatoria Ripasso sulla Programmazione Lineare e il metodo del Simplesso (parte I) Metodi e Modelli per l Ottimizzazione Combinatoria Ripasso sulla Programmazione Lineare e il metodo del Simplesso (parte I) Luigi De Giovanni Giacomo Zambelli 1 Problemi di programmazione lineare Un problema

Dettagli

Il termine, di origine anglosassone (letteralmente ufficio fronte), indica l insieme di quei reparti, o unità operative, che svolgono un attività di

Il termine, di origine anglosassone (letteralmente ufficio fronte), indica l insieme di quei reparti, o unità operative, che svolgono un attività di Il front office E, indubbiamente, il perno su cui ruota l intera attività di un albergo: grande o piccolo, di città o di stagione. Cercheremo ora di analizzare al meglio tutti i compiti che, indipendentemente

Dettagli

Università degli studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa Corso di Economia e gestione delle imprese A.A. 2014/2015.

Università degli studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa Corso di Economia e gestione delle imprese A.A. 2014/2015. Università degli studi di Catania Dipartimento di Economia e Impresa Corso di Economia e gestione delle imprese A.A. 2014/2015 Rosaria Ferlito INNOVAZIONE CHIUSA à INNOVAZIONE APERTA MODI PER GENERARE

Dettagli

Rischio Chimico. Definizioni

Rischio Chimico. Definizioni Rischio Chimico Definizioni a) agenti chimici: tutti gli elementi o composti chimici, sia da soli sia nei loro miscugli, allo stato naturale o ottenuti, utilizzati o smaltiti, compreso lo smaltimento come

Dettagli

Problemi di Flusso: Il modello del Trasporto

Problemi di Flusso: Il modello del Trasporto Problemi di Flusso: Il modello del rasporto Andrea Scozzari a.a. 2014-2015 April 27, 2015 Andrea Scozzari (a.a. 2014-2015) Problemi di Flusso: Il modello del rasporto April 27, 2015 1 / 25 Problemi su

Dettagli

Kick Off Gruppo di Lavoro AIIC. Cyber Insurance

Kick Off Gruppo di Lavoro AIIC. Cyber Insurance Kick Off Gruppo di Lavoro AIIC Cyber Insurance Roma 8 giugno2016 Coordinatori: Luisa Franchina, Fabrizio Loppini, Giuliano Merlo Agenda Obiettivi del gruppo di lavoro Approccio metodologico Attività proposte

Dettagli

Il progetto Portale della sicurezza nei sistemi informativi

Il progetto Portale della sicurezza nei sistemi informativi Il progetto Portale della sicurezza nei sistemi informativi Ing. Marcello Traversi La Gestione della Sicurezza Informatica nelle Aziende Firenze, 29 gennaio 2003 Il contesto Globalizzazione del mercato

Dettagli

CONSUMO. 3. Il Saggio Marginale di Sostituzione (SMS)

CONSUMO. 3. Il Saggio Marginale di Sostituzione (SMS) CONSUMO 1. Le Preferenze del Consumatore 2. Curve di Indifferenza 3. Il Saggio Marginale di Sostituzione (SMS) 4. La Funzione di Utilità Utilità Marginale e Utilità Marginale Decrescente Utilità Marginale

Dettagli

PROGETTO Censimento e monitoraggio degli impianti sportivi sul territorio

PROGETTO Censimento e monitoraggio degli impianti sportivi sul territorio PROGETTO Censimento e monitoraggio degli impianti sportivi sul territorio Obiettivi 1. Estendere il modello di censimento e le procedure di analisi e classificazione nazionali degli impianti sportivi per

Dettagli

Time-shift di energia

Time-shift di energia Sommario Le applicazioni dei sistemi di accumulo ed i benefici che possono apportare I costi dei sistemi di accumulo: valutazione per un applicazione di time-shift Time-shift di energia Acquistare energia

Dettagli

CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI Regione Lombardia

CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI Regione Lombardia CERTIFICAZIONE ENERGETICA DEGLI EDIFICI Regione Lombardia Introduzione al corso 1 Programma del corso Modulo I: Inquadramento legislativo 2 Programma del corso Modulo II: Bilancio energetico sistema edificio-impianto

Dettagli

LE RISORSE E LE COMPETENZE COME BASE DELLA STRATEGIA

LE RISORSE E LE COMPETENZE COME BASE DELLA STRATEGIA LE RISORSE E LE COMPETENZE COME BASE DELLA STRATEGIA CAPITOLO QUINTO Grant R. L analisi strategica per le decisioni aziendali, Il Mulino, Bologna, 1999 1 DAL SETTORE ALL IMPRESA Fino agli anni Novanta:

Dettagli

DESCRIZIONE SINTETICA

DESCRIZIONE SINTETICA TECNICO DEL MARKETING TURISTICO DESCRIZIONE SINTETICA Il Tecnico del marketing turistico è in grado di analizzare il mercato turistico, progettare un servizio sulla base della valutazione della domanda

Dettagli

Campo di Variazione Costituisce la misura di

Campo di Variazione Costituisce la misura di Statistica2 22/09/2015 I Parametri di dispersione Campo di Variazione Costituisce la misura di PESO ALLA NASCITA DEI BOVINI matricola PESO SESSO 7 38,00 F 8 38,00 F 1 40,00 F 2 40,00 F 5 40,00 F 10 42,00

Dettagli

SCADENZA FASE VALORE ECONOMICO DATA. Scadenza 0 Avviamento Progetto 900.000,00 02/12/2013. Scadenza 1 I SAL 150.000,00 28/02/2014

SCADENZA FASE VALORE ECONOMICO DATA. Scadenza 0 Avviamento Progetto 900.000,00 02/12/2013. Scadenza 1 I SAL 150.000,00 28/02/2014 Fraternità di Misericordia di Isola di Capo Rizzuto Realizziamo insieme il teatro cinema di Isola di Capo Rizzuto Linee Guida per la Rendicontazione dei Progetti Premessa Al fine di garantire la maggior

Dettagli

CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria della Gestione Industriale e della Integrazione di Impresa

CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria della Gestione Industriale e della Integrazione di Impresa CONTROLLI AUTOMATICI Ingegneria della Gestione Industriale e della Integrazione di Impresa http://www.automazione.ingre.unimore.it/pages/corsi/controlliautomaticigestionale.htm CRITERIO DI ROUTH-HURWITZ

Dettagli

La Qualità nel settore turistico

La Qualità nel settore turistico La Qualità nel settore turistico La Qualità nel settore turistico Il numero di viaggiatori internazionali è in continuo aumento. Questa progressiva e significativa crescita è da attribuire al fatto che

Dettagli

BANDO PUBBLICO APERTO PER L AMMISSIONE AI SERVIZI DELL INCUBATORE TECNOLOGICO DI FIRENZE E DELL INCUBATORE UNIVERSITARIO FIORENTINO

BANDO PUBBLICO APERTO PER L AMMISSIONE AI SERVIZI DELL INCUBATORE TECNOLOGICO DI FIRENZE E DELL INCUBATORE UNIVERSITARIO FIORENTINO BANDO PUBBLICO APERTO PER L AMMISSIONE AI SERVIZI DELL INCUBATORE TECNOLOGICO DI FIRENZE E DELL INCUBATORE UNIVERSITARIO FIORENTINO MODELLO DI BUSINESS PLAN 1 Analisi tecnica del Prodotto/Servizio e Identificazione

Dettagli

MICROECONOMIA Teoria dell impresa

MICROECONOMIA Teoria dell impresa MICROECONOMIA Teoria dell impresa Abbiamo delineato i tratti essenziali della Teoria del Consumatore e abbiamo definito la funzione di domanda Adesso prestiamo la nostra attenzione all impresa che produce

Dettagli

Backup e Disaster Recovery In Cloud. Basso impatto, elevato valore. 100% Cloud 100% Canale 100% Italia

Backup e Disaster Recovery In Cloud. Basso impatto, elevato valore. 100% Cloud 100% Canale 100% Italia Backup e Disaster Recovery In Cloud. Basso impatto, elevato valore. 100% Cloud 100% Canale 100% Italia Scenario. PERCHÉ PARLIAMO DI CONTINUITÀ DEL BUSINESS? I dati sono la nuova moneta del mondo digitale.

Dettagli

Incontro art. 106 TUB. Le società fiduciarie al bivio di una decisione

Incontro art. 106 TUB. Le società fiduciarie al bivio di una decisione Assosim Incontro art. 106 TUB Le società fiduciarie al bivio di una decisione Fabrizio Tedeschi Chi può decidere? Le società fiduciarie possedute da banche o intermediari italiani, comunitari ed extracomunitari

Dettagli

Esercitazione n 6 di Microeconomia

Esercitazione n 6 di Microeconomia Esercitazione n 6 di Microeconomia MONOPOLIO Esercizio 1 Supponiamo che la Rolls Royce sia un monopolista monoprezzo nel mercato delle auto sportive, e che abbia cinque potenziali clienti: Silvio, Flavio,

Dettagli

Introduzione. Il bene salute. La domanda di prestazioni sanitarie. Il modello di Grossman Critiche al modello di Grossman

Introduzione. Il bene salute. La domanda di prestazioni sanitarie. Il modello di Grossman Critiche al modello di Grossman Introduzione NB: Questi lucidi presentano solo parzialmente gli argomenti trattati ttati in classe. In particolare non contengono i modelli economici per i quali si rinvia direttamente te al libro di testo

Dettagli

I lavori in appalto CORSO DI FORMAZIONE REFERENTI DI PLESSO PER LA SICUREZZA. Unità didattica 2.3

I lavori in appalto CORSO DI FORMAZIONE REFERENTI DI PLESSO PER LA SICUREZZA. Unità didattica 2.3 I lavori in appalto Unità didattica CORSO DI FORMAZIONE REFERENTI DI PLESSO PER LA SICUREZZA 2.3 il DS deve Verificare l idoneità tecnico-professionale delle imprese o dei lavoratori autonomi in relazione

Dettagli

I criteri di valutazione qualitativa della KA 1 per il settore dell Istruzione sono indicati nella Guida al Programma (p.

I criteri di valutazione qualitativa della KA 1 per il settore dell Istruzione sono indicati nella Guida al Programma (p. Criteri di valutazione qualitativa I criteri di valutazione qualitativa della KA 1 per il settore dell Istruzione sono indicati nella Guida al Programma (p. 63 e seguente) Criteri di valutazione qualitativa

Dettagli

Test ingresso lauree magistrali_fin

Test ingresso lauree magistrali_fin Test ingresso lauree magistrali_fin 1. Determinare quale punto appartiene alla curva di equazione a. (4, 0) (2, 2) (1, 3) nessuna delle precedenti risposte è corretta 2. Il profitto economico: a. è dato

Dettagli

Giudizio di conformità sugli adempimenti richiesti BOZZA

Giudizio di conformità sugli adempimenti richiesti BOZZA Documento di Due-Diligence Il Garante nel provvedimento del 27 novembre 2008 sull amministratore di sistema usa per la prima volta l espressione "due diligence" per indicare "gli accorgimenti e misure,

Dettagli

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE LA FUNZIONE ORGANIZZATIVA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO

ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE LA FUNZIONE ORGANIZZATIVA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO ECONOMIA E GESTIONE DELLE IMPRESE LA FUNZIONE ORGANIZZATIVA PROF.SSA MIRELLA MIGLIACCIO Struttura della lezione - l organizzazione: una definizione -il processo di organizzazione: specializzazione e coordinamento

Dettagli

PROCEDURA PER DENUNCE, RECLAMI E CONTESTAZIONI AL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO

PROCEDURA PER DENUNCE, RECLAMI E CONTESTAZIONI AL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO PROCEDURA PER DENUNCE, RECLAMI E CONTESTAZIONI AL COMITATO PER IL CONTROLLO INTERNO PREMESSA a. La presente Procedura (di seguito la Procedura ) viene adottata dal Comitato per il Controllo Interno di

Dettagli

SURPLUS, EFFICIENZA E PERDITA NETTA (brevi richiami di teoria)

SURPLUS, EFFICIENZA E PERDITA NETTA (brevi richiami di teoria) Esercitazioni di Economia olitica (Microeconomia) gaetano.lisi@unicas.it SURLUS, EFFIIENZA E ERITA NETTA (brevi richiami di teoria) Il surplus totale è la somma del surplus del compratore e del surplus

Dettagli

REGOLA D ARTED. La tecnologia tradizionale si basa sul concetto di

REGOLA D ARTED. La tecnologia tradizionale si basa sul concetto di La tecnologia tradizionale si basa sul concetto di REGOLA D ARTED Cioè su soluzioni tecniche AFFIDABILI basate sull esperienza del COSTRUTTORE. Basso livello tecnologico e alto livello di sperimentazione.

Dettagli

Ricerca Operativa. Docente. 1. Introduzione

Ricerca Operativa. Docente. 1. Introduzione Ricerca Operativa 1. Introduzione Docente Luigi De Giovanni Dipartimento di Matematica Pura e Applicata (Torre Archimede) uff. 427 Tel. 049 827 1349 email: luigi@math.unipd.it www.math.unipd.it/~luigi

Dettagli

Probabilità. Ing. Ivano Coccorullo

Probabilità. Ing. Ivano Coccorullo Ing. Ivano Coccorullo PROBABILITA Teoria della Eventi certi, impossibili e casuali Nella scienza e nella tecnologia è fondamentale il principio secondo il quale ogni volta che si realizza un insieme di

Dettagli

Manutenzione ed Efficientamento

Manutenzione ed Efficientamento Manutenzione ed Efficientamento L'O&M su misura per il tuo impianto Lumen/Watt S.r.l. Chi Siamo CHI SIAMO? Lumen/Watt è una società che opera nel settore degli impianti elettrici da 15 anni e nel fotovoltaico

Dettagli

7 Disegni sperimentali ad un solo fattore. Giulio Vidotto Raffaele Cioffi

7 Disegni sperimentali ad un solo fattore. Giulio Vidotto Raffaele Cioffi 7 Disegni sperimentali ad un solo fattore Giulio Vidotto Raffaele Cioffi Indice: 7.1 Veri esperimenti 7.2 Fattori livelli condizioni e trattamenti 7.3 Alcuni disegni sperimentali da evitare 7.4 Elementi

Dettagli

PROPOSTE FORMATIVE LINEE ADA

PROPOSTE FORMATIVE LINEE ADA ANNO 2016 PROPOSTE FORMATIVE LINEE ADA CRESCITA DELL ADATTABILITÀ DEI LAVORATORI ATTRAVERSO LA FORMAZIONE CONTINUA - REGIONE LAZIO: ASSESSORATO FORMAZIONE, RICERCA, SCUOLA E UNIVERSITÀ ATTUAZIONE DEL PROGRAMMA

Dettagli

FIRMA ELETTRONICA. Il sistema di garanzia è stato individuato nella crittografia in quanto è in grado di assicurare:

FIRMA ELETTRONICA. Il sistema di garanzia è stato individuato nella crittografia in quanto è in grado di assicurare: Il sistema di garanzia è stato individuato nella crittografia in quanto è in grado di assicurare: Riservatezza (protezione delle informazioni da accessi non autorizzati) Integrità (garanzia che l'informazione

Dettagli

Concetti generali e introduzione alla norma UNI EN ISO 9001/2008

Concetti generali e introduzione alla norma UNI EN ISO 9001/2008 Concetti generali e introduzione alla norma UNI EN ISO 9001/2008 1 1. Qualità e SGQ 2 Cosa è la Qualità Qual è di qualità migliore? Una Fiat Panda Una Ferrari 3 Definizione di qualità: Il grado in cui

Dettagli

Graficazione qualitativa del luogo delle radici

Graficazione qualitativa del luogo delle radici .. 5.3 1 Graficazione qualitativa del luogo delle radici Esempio. Si faccia riferimento al seguente sistema retroazionato: d(t) G(s) r(t) e(t) K 1(s 1) s(s + 1)(s + 8s + 5) y(t) Per una graficazione qualitativa

Dettagli

ALLEGATO 2 MANTENIMENTO DEL VALORE DI MERCATO DELLA RETE DISTRIBUTIVA FISICA

ALLEGATO 2 MANTENIMENTO DEL VALORE DI MERCATO DELLA RETE DISTRIBUTIVA FISICA ALLEGATO 2 MANTENIMENTO DEL VALORE DI MERCATO DELLA RETE DISTRIBUTIVA FISICA INDICE PREMESSA 3 1. MANTENIMENTO DEL VALORE DI MERCATO DELLA RETE DISTRIBUTIVA FISICA 5 1.1. ALLINEAMENTO DELLA RETE DISTRIBUTIVA

Dettagli

PG-SGSL 03 Definizione degli obiettivi e dei programmi

PG-SGSL 03 Definizione degli obiettivi e dei programmi Redatta da Data Firma RSPP Verificata da Emissione autorizzata da DL / DG Aggiornamenti e Revisioni Revisione n Oggetto Data 1.0 Prima Stesura 15 aprile 2015 L'originale firmato del documento e la copia

Dettagli

Sistema per la valutazione delle posizioni per le Posizioni Organizzative

Sistema per la valutazione delle posizioni per le Posizioni Organizzative Sistema per la valutazione delle posizioni per le Posizioni Organizzative 1 La posizione organizzativa è intesa come rappresentazione della funzione e del ruolo del posto di lavoro all interno della struttura

Dettagli

Procedura operativa per la gestione della funzione di formazione classi prime

Procedura operativa per la gestione della funzione di formazione classi prime Procedura operativa per la gestione della funzione di formazione classi prime Questa funzione viene fornita allo scopo di effettuare la formazione delle classi prime nel rispetto dei parametri indicati

Dettagli

Esercizi sulla conversione tra unità di misura

Esercizi sulla conversione tra unità di misura Esercizi sulla conversione tra unità di misura Autore: Enrico Campanelli Prima stesura: Settembre 2013 Ultima revisione: Settembre 2013 Per segnalare errori o per osservazioni e suggerimenti di qualsiasi

Dettagli