COMUNE DI STEZZANO PROVINCIA DI BERGAMO

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1 COMUNE DI STEZZANO PROVINCIA DI BERGAMO PIANO DELLE ALIENAZIONI E VALORIZZAZIONI IMMOBILIARI ARTICOLO 58 DEL DECRETO LEGGE 25 GIUGNO 2008, N. 112, CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA LEGGE 6 AGOSTO 2008, N ARTICOLO 33-BIS, COMMA 7, LEGGE N. 111 DEL 2011, COME INTRODOTTO DALL'ARTICOLO 27, COMMA 1, LEGGE N. 214 DEL 2011 RICOGNIZIONE E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DI REGIONI, COMUNI ED ALTRI ENTI LOCALI RELAZIONE Gruppo d lavoro geom. Lizzola Carlo archi. Terzi Roberto geom. Marcandelli Claudio Sig. Palone Salvatore 1

2 PIANO DELLE ALIENAZIONI E VALORIZZAZIONI ARTICOLO 58 DEL DECRETO LEGGE 25 GIUGNO 2008, N. 112, CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA LEGGE 6 AGOSTO 2008, N ARTICOLO 33- BIS, COMMA 7, LEGGE N. 111 DEL 2011, COME INTRODOTTO DALL'ARTICOLO 27, COMMA 1, LEGGE N. 214 DEL 2011 RICOGNIZIONE E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DI REGIONI, COMUNI ED ALTRI ENTI LOCALI. RELAZIONE PREMESSA IL PIANO DELLE ALIENAZIONI Il Decreto Legge 25 giugno 2008 n.112 convertito in Legge n.133 in data 5 agosto 2008 recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria" ha introdotto alcuni adempimenti a carico di regioni, province, comuni ed altri enti locali volti al riordino, gestione e valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare. Il Consiglio Comunale è l organo istituzionale chiamato ad approvare il Piano che può costituire, ai sensi dell art.58 comma 2, variante allo strumento urbanistico generale e in tale ipotesi di variante, in quanto relativa a singoli immobili, non necessita di verifiche di conformità agli eventuali atti di pianificazione sovraordinata di competenza delle province e delle regioni e le varianti urbanistiche qualora rientrino nelle previsioni di cui al comma 3 e all articolo 3 della direttiva 2001/42/CE e del comma 4 dell articolo 7 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i. non sono soggette a valutazione ambientale strategica. Alla legge nazionale 22 dicembre 2011 n. 214 che recepisce l art. 27, comma 1, del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201 (Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici) si inserisce un compendio regionale affidato all articolo 95-bis nella l.r. 12/2005. Disposizioni per agevolare la valorizzazione di immobili comunali. Detto articolo recita: «Art. 95-bis. (Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari). 1. Il presente articolo, in attuazione dell'articolo 27, comma 1, del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201 (Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici), convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, disciplina i profili urbanistici connessi all'approvazione ad opera dei comuni del piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari. 2. Relativamente agli immobili per i quali sono indicate destinazioni d'uso urbanistiche in contrasto con il PGT, la deliberazione del consiglio comunale di approvazione del piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari equivale ad automatica approvazione di variante allo stesso PGT, nei soli casi in cui oggetto di variante sono previsioni del piano dei servizi ovvero previsioni del piano delle regole riferite agli ambiti del tessuto urbano consolidato. 3. Nel piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari non possono essere compresi immobili per i quali siano indicate destinazioni d'uso urbanistiche in contrasto con previsioni prevalenti del PTCP o del PTR. 4. Le varianti urbanistiche di cui al comma 2 che determinano l'uso di piccole aree a livello locale ovvero modifiche minori del piano dei servizi e del piano delle regole non sono soggette a valutazione ambientale strategica.». La normativa in oggetto prevede che il Comune individua, redigendo apposito elenco sulla base e nei limiti della documentazione esistente presso i propri archivi e uffici, i singoli beni immobili ricadenti nel territorio di competenza, non strumentali all'esercizio delle proprie funzioni istituzionali, suscettibili di valorizzazione, ovvero di dismissione. 2

3 Il Piano della alienazioni e Valorizzazioni, oltre a consentire una programmazione e razionalizzazione dell utilizzo del patrimonio tesa a recuperare economicamente l utilità dei beni che non rivestono importanza strategica per l attività dell Ente, attraverso la dismissione dei medesimi, ovvero attraverso il ricorso a forme di valorizzazione finanziaria, comporta numerose rilevanti conseguenze accessorie. La redazione del Piano delle Alienazioni e Valorizzazione importa che: 1. i Comuni, con delibera dell'organo di Governo, individuano, redigendo apposito elenco, i singoli beni immobili ricadenti nel territorio di competenza, non strumentali all'esercizio delle proprie funzioni istituzionali, suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione; viene così redatto il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari allegato al bilancio di previsione; 2. l'inserimento degli immobili nel piano ne determina la conseguente classificazione come patrimonio disponibile e ne dispone espressamente la destinazione urbanistica; 3. tali elenchi, da pubblicare mediante le forme previste, hanno effetto dichiarativo della proprietà, in assenza di precedenti trascrizioni, e producono gli effetti previsti dall'articolo 2644 del codice civile, nonché effetti sostitutivi dell'iscrizione del bene in catasto; 4. contro l'iscrizione del bene negli elenchi è ammesso ricorso amministrativo entro sessanta giorni dalla pubblicazione, fermi gli altri rimedi di legge. La valorizzazione, nel caso di specie, non può prescindere dall attribuzione di una nuova destinazione urbanistica delle aree. Le aree inserite nel Piano delle Alienazioni sono libere pur se destinate a servizi per l istruzione dal Piano dei Servizi del PGT vigente. Si tratta di aree comprese nel perimetro del tessuto urbano consolidato la cui configurazione geografica, localizzazione e utilizzazione e per la loro modesta dimensione risulta, almeno in parte, non strumentali all'esercizio delle proprie funzioni istituzionali tali da poter essere suscettibile di valorizzazione, ovvero di dismissione per una possibile alienazione. Le destinazioni funzionale impressa su detta area è residenziale secondo la declinazione contenuta nell allegato L e nelle schede allegate che costituiscono la disciplina per la trasformazione di dette aree. Le destinazione e le funzioni impresse alle suddette aree per effetto della proposta variante urbanistica connessa con il Piano delle Alienazioni: a) non pregiudicano il conseguimento degli obiettivi fissati nel PTCP, ne compromette i limiti di sostenibilità, ai sensi dell articolo 18, comma 1, della legge regionale n. 12 del 2005, b) non incidono sulle previsioni prescrittive contenute nel predetto PTCP ai sensi dell articolo 18, comma 2, della predetta legge regionale n. 12 del c) non incidono sulle previsioni prescrittive contenute nel PTR. Il comma 1 dell articolo 58, della legge n. 133 del 2008, cosi come sostituito dall articolo 27, comma 7, della legge n. 214 del 2011, prevede che il PIANO delle Alienazioni è redatto sulla base e nei limiti della documentazione esistente presso i propri archivi e uffici, pertanto anche a prescindere dalle pregresse attività formali di trascrizione nei pubblici registri immobiliari e di voltura nei registri catastali. La mera pubblicazione dell elenco, ai sensi dei commi 3 e 4 della norma citata, ha effetto dichiarativo della proprietà, in assenza di precedenti trascrizioni, e produce gli effetti previsti dall articolo 2644 del codice civile (effetti della trascrizione), nonché gli effetti sostitutivi dell iscrizione del bene nei registri catastali provvedendo, qualora, necessari, alle conseguenti attività di trascrizione e voltura. Contro l iscrizione del bene negli elenchi e ammesso ricorso amministrativo entro sessanta giorni dalla pubblicazione, fermi restando li altri rimedi di legge. Nel caso di specie i beni in elenco oggetto di alienazione sono regolarmente intestati al Comune, pertanto gli effetti conformativi della proprietà derivano dalla predetta documentazione e non discendono dal presente PIANO. 3

4 ALIENAZIONE E VALORIZZAZIONE LA VALORIZZAZIONE DI BENI IMMOBILI COMUNALI Sono oggetto del presente Piano i seguenti immobili indicati nell allegato A : 1) area pubblica in via Gerole di circa mq (salvo più precisa misurazione) che costituisce variante al PGT. 2) alloggio ERS in Piazza Libertà n 11 3) concessione area verde ex art.9 legge Nazionale 122/89. Il Piano delle Alienazioni prevede la cessione di un alloggio di edilizia residenziale Pubblica (ERS). A tal fine la Giunta Regionale ha approvato la delibera (d.g.r.) n. X/3737 del 19 giugno 2015 "Definizione dei criteri regionali per l'assenso ai programmi di alienazione di alloggi di Edilizia residenziale pubblica predisposti ai sensi del Decreto Interministeriale 24 febbraio 2015 (art.1, c.1), in coerenza con quanto stabilito dal D.I., dalle leggi regionali n. 27 del 4 dicembre 2009, n. 24 del 5 agosto 2014, dalla d.c.r. del 30 luglio 2014, n. 456 Programma Regionale per l'edilizia Residenziale Pubblica (PRERP) ; e dalla d.g.r. del 6 febbraio 2015, n. X/3122 Direttive alle Aziende Lombarde per l Edilizia residenziale (ALER) per l anno L alienazione è, dunque, subordinata alla prescritta autorizzazione regionale. L alienazione ha come scopo di destinare i proventi ad un programma di reinvestimento per la manutenzione ed il recupero del patrimonio pubblico esistente. Il presente Piano prevede altresì la possibilità della retrocessione delle aree per la sosta in uso pubblico comprese nel sistema residenziale e produttivo cd di completamento. CONTENUTI DELLA VARIANTE AL PGT La variante al PGT che accompagna il PIANO DELLE ALIENAZIONI E VALORIZZAZIONI comprende nel dettaglio l area di proprietà comunale indicate nell allegato elenco. L oggetto della variante al PGT riguarda la modifica azzonativa dell area comunale contraddistinta con il mappale n.5075 da stralciare in via gerole da classificare ad AMBITI SOGGETTI A PROGETTAZIONE UNITARIA CON VOLUMETRIA DEFINITA definito come Ambito H. La variante integra l articolo delle norme del Piano delle Regole. St indicativa mq Volume edificabile mc H max m 7,50 (2 piani fuori terra) Prescrizioni: l intervento prevede la sistemazione e l asservimento ad uso pubblico delle aree individuate a parcheggio nella tavola di azzonamento dell ambito. Le aree sono ubicate in zona urbanizzata, già servita dalle infrastrutture a rete e dalla viabilità pubblica esistente, per le quali è prevista una media densità fondiaria a completamento degli insediamenti esistenti. Sia per lo stato di fatto in cui si trovano le aree oggetto di alienazione che per la loro posizione le medesime possono essere meglio utilizzate per dare impulso ad iniziative private. La variante al PGT fatta oggetto dell odierno PIANO delle Alienazioni si inserisce a valle di un percorso pianificatorio già in corso (variante generale al PGT). La variante e le modifiche proposte alle vigenti previsioni urbanistiche non produrranno un incremento rilevabile delle pressioni indotte sulle componenti ambientali. Le variazioni urbanistiche non producono alcun carico urbanistico aggiuntivo tenuto conto di una equivalente riduzione di volume edificabile proveniente dall operazione urbanistica Ambito 14 così come previsto dalla convenzione che verrà sottoscritta, si tratta di trasferire al Comune gratuitamente una volumetria pari a circa m ,00 da ricollocare sul territorio. La presente variante riveste una finalità prettamente operativa, legata principalmente alla gestione e valorizzazione del patrimonio immobiliare comunale e si inserisce nel quadro della Legge 133/2008, che dispone la redazione, da parte degli enti pubblici, di un apposito Piano, contenente singoli beni immobili, ricadenti nel territorio di competenza, non strumentali all esercizio delle proprie funzioni istituzionali, suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione. 4

5 Si ritiene che la variante non influenzi significativamente altri piani e programmi dell Ente in quanto, interviene puntualmente su alcune aree marginali di proprietà comunale, ed è finalizzata a rendere coerente la loro destinazione urbanistica per l inserimento nel Piano delle Alienazioni. Le modifiche apportate dalla variante, risultano talmente modeste in termini di superficie e di variazione di destinazioni d uso, da risultare difficilmente relazionabili con temi generali di livello comunale in materia ambientale e di sviluppo sostenibile. Non si rilevano problemi ambientali connessi con l attuazione della variante in esame. La variante in esame non ha rilevanza per l attuazione delle principali normative comunitarie nel settore dell ambiente (rifiuti, acque, ecc). DIMESIONAMENTO DELLA VARIANTE E VERIFICA DEI SERVIZI E DELLE ATTREZZATURE COLLETTIVE Il dimensionamento della variante si deduce dagli elaborati allegati alla presente relazione. Per quanto attiene la dotazione di servizi, la variante non introduce modifiche di rilevo, né appare sottrarre effettività alla originaria impostazione del Piano dei Servizi. La parziale riduzione dell are destinata a servizi per l istruzione non vanifica l obiettivo del Piano dei Servizi, né sottrae la possibilità di conseguire il risultato atteso. Il PGT garantisce un adeguata complessiva dotazione di servizi ed aree pubbliche. CONTENUTI GEOLOGICI Le aree oggetto della presente Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni non offrono elementi di approfondimento dello studio geologico a corredo del vigente PGT. Si conferma, perciò, quanto indicato nel predetto studio in conformità al parere geologico che lo presidia. ASPETTI PAESAGGISTICI Le aree non sono soggette nè al vincolo paesaggistico, ai sensi della parte terza del decreto legislativo n. 42 del 2004, nè a vincolo idrogeologico. Il processo di edificazione frutto della odierna variante al PGT deve prestare attenzione alla esteriorità degli edifici ed all inserimento ambientale al fine di armonizzare il contesto urbano. Nel territorio del Comune di Stezzano non sono presenti zone di protezione speciale, né siti di importanza comunitari. ENTITÀ ED ESTENSIONE NELLO SPAZIO DEGLI EFFETTI (AREA GEOGRAFICA) L area e la popolazione potenzialmente interessata dagli effetti derivanti dall attuazione delle previsioni della variante sono circoscritte all immediato intorno delle zone oggetto di variazione urbanistica, ovvero i cittadini e le attività presenti nel contesto urbano in esame. L ambito coinvolto presenta una superficie di mq che rappresenta complessivamente lo 0,0004 rispetto alla superficie comunale di 9,25 kmq. Il limitato contenuto della variante non introduce elementi o azioni in grado di produrre inquinamento e disturbi ambientali, o alterare, in senso negativo, il sistema ecologico e ambientale inerente la geografia della variante urbanistica. GLI EFFETTI E LE VALUTAZIONI AMBIENTALI Il processo di VAS ha il ruolo fondamentale di integrare le considerazioni ambientali durante il processo di formazione del piano, e non dopo, per garantire che l attività pianificatoria si mantenga entro una piena sostenibilità ambientale. L ottica è quella di integrare i due aspetti pianificatorio e ambientale attraverso due processi che si sviluppano parallelamente ma in modo strettamente connesso. L intero processo di VAS ha il compito importante di guidare la pianificazione/programmazione territoriale verso la sostenibilità ambientale delle scelte del piano, entrando in azione fin dall inizio e proseguendo nella fase attuativa del piano stesso attraverso il sistema di monitoraggio.. In termini di probabilità, durata, carattere cumulativo, frequenza e reversibilità, i potenziali effetti derivanti dall attuazione della presente variante, quali l aumento del consumo di suolo, l incremento delle emissioni inquinanti atmosferiche e acustiche, l alterazione del paesaggio, l aumento di consumi idrici ed energetici risultano pressoché irrilevanti. Si ritengono non significativi gli effetti ambientali prodotti direttamente dalla variante in esame. 5

6 Alla luce delle considerazioni sopra effettuate si ritiene che per la variante al vigente PGT relativa alla modifica dell azzonamento di due aree di proprietà comunale connesse con il PIANO DI ALIENAZIONI E DELLE VALORIZZAZIONI non sia stato necessario procedere con l applicazione della procedura di Valutazione Ambientale Strategica (VAS) e/o di verifica di assoggettabilità a VAS, in quanto essa: 1. non determina effetti significativi sull ambiente, poiché interessa variazioni che si inseriscono all interno del quadro complessivo già strutturato del PGT e risulta ininfluente rispetto alla capacità insediativa del territorio comunale; 2. non rientra nel campo di applicazione di cui all art. 6 comma 2) lettere a) e b) del D. Lgs. 152/2006; 3. non è rilevante in termini di attuazione della normativa ambientale comunitaria. 4.le varianti parziali che interessano il Piano delle Regole ed il Piano dei Servizi a seguito della approvazione del Piano di Alienazione e che interessano modifiche minori o di scala locale non sono soggette a valutazione ambientale strategica. La disciplina dell articolo 95 bis pertanto è applicabile al caso della variante parziale al Piano delle Regole ed al Piano dei Servizi del comune di Stezzano in quanto le modifiche qui descritte dipendono dall approvazione attraverso delibera di Consiglio comunale del Piano di Alienazione. Ciò premesso, ritenendo che le varianti e le modifiche non avranno effetti significativi sull ambiente, pur potendo nel loro complesso contribuire in modo coerente alla promozione dello sviluppo sostenibile, il Comune si impegna a proseguire nel tutela e salvaguardia delle componenti ambientali, all interno dei processi di pianificazione dei propri strumenti urbanistici, generali e attuativi, in stretta sintonia con le disposizioni normative comunitarie in materia. RAPPORTI CON IL BILANCIO. STIMA DEL GETTITO Il PIANO DELLE ALIENAZIONI E DELLE VALORIZZAZIONI pur costituendo allegato al Bilancio di previsione è nella specie strumento propedeutico a misurare l efficacia delle possibili previsioni in entrata che il piano stesso può generare. La effettività delle previsioni del suddetto piano di alienazioni e valorizzazione richiede necessariamente una esplorazione del mercato e la verifica circa l attendibilità dello stesso. Gli effetti per il bilancio debbono, perciò, ottenere il riscontro del mercato al fine di assicurare l attendibilità del risultato contabile. La valutazione economica sommaria nell ipotesi che si realizzino gli effetti del PIANO, è la seguente: VALORIZZAZIONE AREE EDIFICABILI ambito H : ,00 L alienazione seguirà una procedura ad evidenza pubblica. Sono a carico del soggetto beneficiario del bene tutti i costi tecnici per la stima del bene e quelli inerenti l iter del procedimento di alienazione del bene, frazionamenti e rilievi, oltre ai costi notarili e le imposte e tasse che ne discendono, nulla escluso. Unità immobiliare ERS mapp.168sub. 23 cl A2 Vani SUP. M2 110 COM La procedura di alienazione verrà supportata da apposita perizia di stima utilizzando il criterio analitico del prezzo di trasformazione e/o sintetico comparativo. L alienazione seguirà una procedura ad evidenza pubblica. Sono a carico del soggetto assegnatario del titolo tutti i costi tecnici per la stima del bene e quelli inerenti l iter del procedimento di assegnazione del bene, il certificato energetico, l eventuale aggiornamento delle schede catastali, oltre ai costi notarili e le imposte e tasse che ne discendono, nulla escluso. Il programma prevede anche la possibilità di concedere in diritto di superficie di una modestissima area pubblica in via Aldo Moro destinata a verde pubblico connessa ad un complesso immobiliare ceduto in diritto di proprietà a diverse Cooperative di Edilizie RP, giusta la convenzione n di rep. e n di raccolta del 27 gennaio 2005; detta possibilità risponde ad una avanzata richiesta in relazione alla geografia delle autorimesse interrate private di pertinenza del complesso edilizio che costringono ad aprire un varco pedonale di sicurezza ai fini della prevenzione incendi direttamente sull area pubblica. Detta alienazione del diritto di superficie, estesa anche al sottosuolo, intende corrispondere alla verificata necessità di soddisfare la domanda commessa con la dotazione di parcheggi privati di pertinenza, ai sensi della legge nazionale 122/89. 6

7 La costituzione di detto diritto di superficie è subordinata alla stipula di una convenzione nella quale prevedere la durata della concessione di anni 99, nonché i termini di utilizzo di detta area e la relativa manutenzione e conservazione dei manufatti e degli spazi ad esso strettamente pertinenti, nonché idonee garanzie assicurative in ragione dell esercizio dell attività affinché l Amministrazione comunale sia mantenuta indenne da danni a cose e /o persone e le sanzioni in caso di inadempimento degli obblighi convenzionali. Il diritto di superficie è rinnovabile. A fronte della durata diritto illimitata del diritto superficiario lo stesso coincide con la piena proprietà dell immobile sicchè Vds=Vap dove Vds è il valore del diritto superficiario e Vap è il valore della piena proprietà di un area fabbricabile. Il valore del diritto di superficie è dato anche dall accumulazione all attualità del reddito ritraibile dal superficiario, utilizzando il saggio di interesse commerciale ne consegue che Vds = R*(qn -1)/ r qn q=(1+r). Sono a carico del soggetto assegnatario del titolo di superficie tutti i costi tecnici per la successiva stima del corrispettivo concessorio, oltre ai costi notarili e le imposte e tasse che ne discendono, nulla escluso. AREE DESTINATE ALL USO PUBBLICO LA RETROCESSIONE Il Piano delle Alienazione individua la possibilità di retrocedere le aree a servizi di uso pubblico per la sosta (e relative pertinenze: aiuole, piccolo spazi verdi ecc.) reperiti dai privati per effetto di atti abilitativi convenzionati connessi al rilascio di provvedimenti afferenti le costruzioni realizzate esclusivamente nel sistema residenziale di consolidato o produttivo secondario di completamento e/o ampliamento e non soggette a pianificazione attuativa. Si devono intendere le aree a servizio di uso pubblico esistenti che pur individuate nel Piano dei Servizi di fatto non erogano o non consentono di erogare servizi utili alla collettività e non ricoprono un ruolo fondamentale nell organizzazione dei servizi comunali. Dette dotazioni ad uso pubblico potranno essere restituite purché remunerate, dietro richiesta degli interessati e solo a seguito di ricognizione dei bisogni e che dette dotazioni siano riconosciute di esigua dimensione e di limitata o prive di valenza in ordine alla loro funzione e reale godimento per la collettività, tenuto conto del Piano dei Servizi e dei limiti delle dotazioni inderogabili per legge. Si escludono da detta possibilità di retrocessione del diritto di uso, quegli spazi e dotazioni afferenti ad attività produttive caratterizzate da una significativa domanda di sosta. La Giunta Comunale oltre a confermare la possibilità della retrocessione, avrà anche il compito di tenere un apposito registro delle aree di uso pubblico retrocesse. Il Piano dei Servizi dovrà nel prosieguo individuare le aree come standard impropri e la perdita dello specifico interesse pubblico. Una volta che le aree sono state retrocesse, le medesime potranno mantenere la medesima funzione come spazi per la sosta a servizio privato o accorpate alla destinazione d uso principale di riferimento per la zona purché siano garantiti gli spazi privati per la sosta pertinenziali l insediamento. La remunerazione corrispettiva è determinata come somma commisurata all utilità economica conseguita dal soggetto obbligato per effetto della mancata istituzione del diritto d uso e, comunque, non inferiore al costo di acquisizione di altre aree con caratteristiche similari prive di diritti edificatori ma utilizzabile per le trasformazioni nei limiti dei vincoli e delle disposizioni del PGT. Il valore minimo inderogabili del corrispettivo delle aree da retrocedere prive di edificabilità è determinato secondo le seguenti formule: Valore OMI max x Uf pari a 0,50 x % per il sistema produttivo Valore OMI max/3 x If pari a 1 x % per il sistema residenziale dove: Valore OMI medio fabbricati produttivi o residenziali a seconda della loro prevalente tipologia edilizia Uf indice di utilizzazione fondiaria fabbricabilità espresso in mq/mq If indice di fabbricabilità fondiaria espresso in mc/mq 18 % peso dell area, espresso in percentuale, inteso come corrispondente valore del diritto di uso pubblico su aree private. Tutti i costi dell atto di retrocessione del diritto di uso pubblico, inerenti e conseguenti, sono a carico del richiedente. 7

8 Nel caso di retrocessione di aree che hanno dato luogo alla realizzazione di opere a scomputo del contributo afferente la quota degli oneri di urbanizzazione, la cessione del diritto di uso pubblico comporterà anche la restituzione al Comune di detta quota determinata con riferimento agli oneri di urbanizzazione vigenti alla data della richiesta. In alternativa al corrispettivo di retrocessione del diritto di uso pubblico e/o alla corrispondente quota per oneri di urbanizzazione eventualmente dovuti a tale titolo, potrà essere consentita e autorizzata (previa convenzione), l esecuzione diretta di lavori e forniture in ragione dei programmi e delle priorità dell Amministrazione comunale. PROVENTI PER RIDURRE L'INDEBITAMENTO L'articolo 56-bis, comma 11 del DL 69/2013, convertito con modificazioni con la legge 98/2013, prevedeva l'obbligo per gli enti territoriali di destinare al «Fondo per l'ammortamento dei titoli di Stato» una quota pari al 10% delle risorse nette ricavabili dalla vendita del patrimonio immobiliare disponibile, salvo l'obbligo di utilizzo delle entrate per il ripristino dei limiti massimi di indebitamento consentiti dall'ordinamento contabile vigente. La norma prevedeva che la restante parte di risorse non destinabili al Fondo dovesse essere utilizzata per la copertura di spese di investimento oppure, per la parte eccedente, per la riduzione del debito (articolo 1, comma 443 della legge 228/2012). In assenza del decreto applicativo, gli Enti, in presenza di entrata da alienazione, avevano l obbligo di accantonamento della quota del 10% nei fondi vincolati dell'avanzo di amministrazione. Con il Dl 19 maggio 2015 n.78 si prevede che «Per i comuni la predetta quota del 10% è destinata prioritariamente all'estinzione anticipata dei mutui e per la restante quota secondo quanto stabilito dal comma 443 dell'articolo 1 della legge 24 dicembre 2012, n. 228». Analoga disposizione era stata già a suo tempo introdotta dalle norme sul Federalismo demaniale ove, all'articolo 9 del Dlgs n. 85/2010 veniva previsto che «Le risorse nette derivanti a ciascuna Regione ed ente locale dalla eventuale alienazione degli immobili del patrimonio disponibile loro attribuito ai sensi del presente decreto nonché quelle derivanti dalla eventuale cessione di quote di fondi immobiliari cui i medesimi beni siano stati conferiti sono acquisite dall'ente territoriale per un ammontare pari al settantacinque per cento delle stesse. Le predette risorse sono destinate alla riduzione del debito dell'ente e, solo in assenza del debito o comunque per la parte eventualmente eccedente, a spese di investimento». L applicazione delle disposizioni se da un lato consentono di ridurre il debito, gli stessi enti si trovano costretti a sostenere oneri aggiuntivi per l estinzione anticipata dei mutui di ammortamento, oneri che diversamente debbono essere finanziati con la parte corrente del bilancio. PIANO DELLE ALIENAZIONI COMPRENDE I SEGUENTI BENI IMMOBILI in attuazione a quanto disposto dall'articolo 58 del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n Articolo 33-bis, comma 7, legge n. 111 del 2011, come introdotto dall'articolo 27, comma 1, legge n. 214 del 2011 Ricognizione e valorizzazione del patrimonio immobiliare di regioni, comuni ed altri enti locali. Art. 95-bis (Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari) della legge regionale 11 marzo 2005, n. 12 e s.m.i. ALLEGATI A. Elenco dei beni immobili inclusi nel Piano delle Alienazioni e delle valorizzazioni B. Estratti catastale C. Relazione variante urbanistica articolo 95 bis L.R. 12/2005 ed allegati D,E,F e G Il responsabile dell Area Direzione Urbanistica e Territorio Geom. Carlo Lizzola 8

9 COMUNE DI STEZZANO PROVINCIA DI BERGAMO Allegato A PIANO DELLE ALIENAZIONI E VALORIZZAZIONI IMMOBILIARI ARTICOLO 58 DEL DECRETO LEGGE 25 GIUGNO 2008, N. 112, CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA LEGGE 6 AGOSTO 2008, N ARTICOLO 33-BIS, COMMA 7, LEGGE N. 111 DEL 2011, COME INTRODOTTO DALL'ARTICOLO 27, COMMA 1, LEGGE N. 214 DEL 2011 RICOGNIZIONE E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DI REGIONI, COMUNI ED ALTRI ENTI LOCALI ELENCO DEI BENI IMMOBILI INCLUSI NEL PIANO DELLE ALIENAZIONI E DELLE VALORIZZAZIONI Gruppo d lavoro geom. Lizzola Carlo archi. Terzi Roberto geom. Marcandelli Claudio Sig. Palone Salvatore 9

10 Allegato A COMUNE DI STEZZANO PIANO DELLE ALIENAZIONI E VALORIZZAZIONI IMMOBILIARI in attuazione a quanto disposto dall'articolo 58 del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n Articolo 33-bis, comma 7, legge n. 111 del 2011, come introdotto dall'articolo 27, comma 1, legge n. 214 del 2011 Ricognizione e valorizzazione del patrimonio immobiliare di regioni, comuni ed altri enti locali. IL PIANO DELLE ALIENAZIONI COMPRENDE I SEGUENTI BENI IMMOBILI N Descrizione del bene immobile e relativa ubicazione 1 Area libera all interno del perimetro del tessuto urbano consolidato Via Gerole Identificazione mappale 5075 da stralciare Destininazione Funzionale a PGT Aree per servizi per l istruzione Destinazione Funzionale in variante al PGT RESIDENZIALE Intervento previsto AMBITO H Permesso a costruire convenzionato Conformità Strumento Urbanistico Valore NO Fabbricato ERS Piazza Libertà sub 23 residenziale Nessuna variazione Nessun intervento previsto SI , Istituzione diritto di superficie porzione area verde pubblico pertinente il complesso residenziale di via Aldo Moro residenziale art. 9,c.4, L.N. 122/89 Convenzione Concessione diritto no Valore di mercato area fabbricabile Novembre

11 COMUNE DI STEZZANO PROVINCIA DI BERGAMO Allegato B PIANO DELLE ALIENAZIONI E VALORIZZAZIONI IMMOBILIARI ARTICOLO 58 DEL DECRETO LEGGE 25 GIUGNO 2008, N. 112, CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA LEGGE 6 AGOSTO 2008, N ARTICOLO 33-BIS, COMMA 7, LEGGE N. 111 DEL 2011, COME INTRODOTTO DALL'ARTICOLO 27, COMMA 1, LEGGE N. 214 DEL 2011 RICOGNIZIONE E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DI REGIONI, COMUNI ED ALTRI ENTI LOCALI ESTRATTI CATASTALI Gruppo d lavoro geom. Lizzola Carlo archi. Terzi Roberto geom. Marcandelli Claudio Sig. Palone Salvatore 11

12 COMUNE DI STEZZANO PROVINCIA DI BERGAMO Allegato C PIANO DELLE ALIENAZIONI E VALORIZZAZIONI IMMOBILIARI ARTICOLO 58 DEL DECRETO LEGGE 25 GIUGNO 2008, N. 112, CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA LEGGE 6 AGOSTO 2008, N ARTICOLO 33-BIS, COMMA 7, LEGGE N. 111 DEL 2011, COME INTRODOTTO DALL'ARTICOLO 27, COMMA 1, LEGGE N. 214 DEL 2011 RICOGNIZIONE E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DI REGIONI, COMUNI ED ALTRI ENTI LOCALI VARIANTE PIANO DELLE REGOLE E AL PIANO DEI SERVIZI Legge regionale 11 marzo 2005 n. 12 e s.m.i. articolo 95 bis Gruppo d lavoro geom. Lizzola Carlo archi. Terzi Roberto geom. Marcandelli Claudio Sig. Palone Salvatore 12

13 PREMESSO CHE: -con deliberazione di Consiglio Comunale n. 22 del 18/4/2009 è stato approvato il vigente Piano del Governo del Territorio (P.G.T.), pubblicato sul BURL Serie Inserzioni n. 21 del 27/5/2009; -con deliberazione di Consiglio Comunale n. 13 del è stata approvata la Variante n. 1 al PGT, attinente al Piano delle Regole e dei Servizi; ùcon delibera di Giunta Comunale recante Art.58 del decreto legge 25 giugno 2008, n. 112, convertito con modificazioni dalla legge 6 agosto 2008, n Articolo 33-bis, comma 7, legge n. 111 del 2011, come introdotto dall'articolo 27, comma 1, legge n. 214 del 2011 ricognizione e valorizzazione del patrimonio immobiliare di regioni, comuni ed altri enti locali. «ed art. 95-bis. (Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni Immobiliari) della legge regionale 11 marzo 2005, n. 12 e s.m.i. Piano delle Alienazioni. Avvio procedura. -con la medesima delibera è stato individuato il Responsabile dell Area Urbanistica e Territorio quale responsabile del procedimento inerente la formazione del Piano delle Alienazioni in Variante al PGT vigente. La predetta deliberazione della Giunta Comunale ha inteso dare impulso alla formazione/elaborazione di una proposta di PIANO delle Alienazioni, verificando preliminarmente il quadro delle possibili trasformazioni e degli effetti delle medesime in relazione al processo di pianificazione indicato dal PGT tenendo conto della necessità di un equilibrato ed armonico sviluppo del territorio secondo le regole e la disciplina di governo locale, dove le finalità ed obiettivi del Piano delle Alienazioni si devono confrontare con profili urbanistici, paesaggistici, ambientali e della viabilità e sosta di mobilità e più in generale di verificare la sostenibilità delle proposte anche in ordine al profilo economico tenuto conto della stringente congiuntura economica. Alla stregua di quanto sopra e delle esigenze manifestate dalla Amministrazione comunale, è stata anche autorizzata la costituzione di un gruppo di lavoro coordinato dal responsabile dell area Tecnica, con il compito di elaborare la proposta di Piano delle Alienazione le cui risultanze e determinazioni dovranno essere rese alla Giunta Comunale per le conseguenti decisioni nella prospettiva dell approvazione da parte del Consiglio Comunale. Il gruppo di lavoro è stato costituito utilizzando le risorse interne l Amministrazione comunale. La presente relazione e la connessa variante urbanistica al Piano delle Regole ed al Piano dei Servizi, rappresenta la conclusione del rapporto di valutazione e di individuazione di un area di proprietà pubblica che per volontà dell Amministrazione Comunale integra il Piano delle Alienazioni e Valorizzazioni Immobiliari. I RIFERIMENTI LEGISLATIVI L art. 58 del D.L. 25 giugno 2008, n. 112 (Disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria), convertito con modificazioni dalla Legge 6 agosto 2008, n. 133 recante disposizioni urgenti per lo sviluppo economico, la semplificazione, la competitività, la stabilizzazione della finanza pubblica e la perequazione tributaria" ha introdotto alcuni adempimenti a carico di regioni, province, comuni ed altri enti locali volti al riordino, gestione e valorizzazione del proprio patrimonio immobiliare. Il Consiglio Comunale e l organo istituzionale chiamato ad approvare il Piano che può costituire, ai sensi dell art.58 comma 2, variante allo strumento urbanistico generale e in tale ipotesi di variante, in quanto relativa a singoli immobili, non necessita di verifiche di conformità agli eventuali atti di pianificazione sovraordinata di competenza delle province e delle regioni e le varianti urbanistiche qualora rientrino nelle previsioni di cui al comma 3 e all articolo 3 della direttiva 2001/42/CE e del comma 4 dell articolo 7 del decreto legislativo 3 aprile 2006, n. 152 e s.m.i. non sono soggette a valutazione ambientale strategica; 13

14 La legge nazionale 22 dicembre 2011 n. 214 che recepisce l art. 27, comma 1, del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201 (Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici) si inserisce un compendio regionale affidato all articolo 95-bis nella l.r. 12/2005. Disposizioni per agevolare la valorizzazione di immobili comunali che recita quanto segue: «Art. 95-bis. (Piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari). 1. Il presente articolo, in attuazione dell'articolo 27, comma 1, del decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201 (Disposizioni urgenti per la crescita, l'equità e il consolidamento dei conti pubblici), convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, disciplina i profili urbanistici connessi all'approvazione ad opera dei comuni del piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari. 2. Relativamente agli immobili per i quali sono indicate destinazioni d'uso urbanistiche in contrasto con il PGT, la deliberazione del consiglio comunale di approvazione del piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari equivale ad automatica approvazione di variante allo stesso PGT, nei soli casi in cui oggetto di variante sono previsioni del piano dei servizi ovvero previsioni del piano delle regole riferite agli ambiti del tessuto urbano consolidato. 3. Nel piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari non possono essere compresi immobili per i quali siano indicate destinazioni d'uso urbanistiche in contrasto con previsioni prevalenti del PTCP o del PTR. 4. Le varianti urbanistiche di cui al comma 2 che determinano l'uso di piccole aree a livello locale ovvero modifiche minori del piano dei servizi e del piano delle regole non sono soggette a valutazione ambientale strategica.». La norma in oggetto prevede che il Comune individua, redigendo apposito elenco sulla base e nei limiti della documentazione esistente presso i propri archivi e uffici, i singoli beni immobili ricadenti nel territorio di competenza, non strumentali all'esercizio delle proprie funzioni istituzionali, suscettibili di valorizzazione, ovvero di dismissione. Viene così redatto il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari. 1) i Comuni, con delibera dell'organo di Governo, individuano, redigendo apposito elenco, i singoli beni immobili ricadenti nel territorio di competenza, non strumentali all'esercizio delle proprie funzioni istituzionali, suscettibili di valorizzazione ovvero di dismissione; viene così redatto il piano delle alienazioni e valorizzazioni immobiliari allegato al bilancio di previsione; 2) l'inserimento degli immobili nel piano ne determina la conseguente classificazione come patrimonio disponibile e ne dispone espressamente la destinazione urbanistica; 3) tali elenchi, da pubblicare mediante le forme previste, hanno effetto dichiarativo della proprietà, in assenza di precedenti trascrizioni, e producono gli effetti previsti dall'articolo 2644 del codice civile, nonché effetti sostitutivi dell'iscrizione del bene in catasto; 4) contro l'iscrizione del bene negli elenchi è ammesso ricorso amministrativo entro sessanta giorni dalla pubblicazione, fermi gli altri rimedi di legge; Si sottolinea come ll area interessata dalla variante di fatto non altera gli effetti sull ambiente rispetto alla strumento urbanistico vigente. LA VARIANTE AL PIANO DELLE REGOLE ED AL PIANO DEI SERVIZI L ambito oggetto della variante al Piano delle Regole ed al Piano dei Servizi è individuata all interno del perimetro del tessuto urbano consolidato e viene individuata tra gli ambiti soggetti a progettazione unitaria con volumetria definita all interno del sistema RESIDENZIALE secondo la disciplina di cui all articolo Si tratta di un area in via Gerole ubicata in zona urbanizzata, servita dalle infrastrutture a rete e dalla viabilità pubblica esistente. La variante proposta comporta la modificazione del perimetro dei cd Progetti Speciali individuati dal Piano dei Servizi In particolare la riperimetrazione dell ambito determina una parziale riduzione dell area destinata ad area a servizi per l istruzione ed un aumento della superficie residenziale con la specifica individuazione di un area soggetta a progettazione unitaria a volumetria definita con al declaratoria di ambito H. Sono allegati alla presente relazione gli estratti cartografici che identificano le modifiche apportate evidenziando le soluzioni grafiche che distinguono le variazione delle simbologie apportate. L ambito H è soggetto a disciplina particolare ed integra l articolo del Piano del Regole. 14

15 All articolo del Piano delle Regole, infine, è aggiunto: AMBITO H St indicativa mq Volume edificabile: mc H max 7,50 m (2 piani f.t.) Prescrizioni: l intervento prevede la sistemazione e l asservimento ad uso pubblico delle aree individuate a parcheggio nella tavola di azzonamento dell ambito. Modalità di intervento: Permesso a Costruire Convenzionato. Relativamente al Piano dei Servizi vigente l area è attualmente individuata nel suo complesso come area per servizi per l istruzione di progetto. Detta previsione resta confermata per la residuale porzione di area adeguata al suo sviluppo ed ha effetto diretto sul progetto speciale n. 2 PLESSO Scolastico OVEST di via Gerole ridefinendone il perimetro ma mantenendo ferme le prospettive di detto progetto in relazione all identificazione della Cittadella dell Infanzia. A seguito della presente variante sia ha una variazione delle aree per l istruzione di progetto da mq a mq ed un aumento degli abitanti teoricinell ordine di n. 44 ab. ( mc 6.500/150 mc/abitante teorico) tenuto conto che di fatto la variante acquisisce un volume già computato nella dimensione del PGT. Per quanto riguarda la dotazione pro capite di aree a servizi per l istruzione prevista dal PGT al 2017 di 3,93 mq/ab, la modesta riduzione conseguente la presente Variante, consente di fornire, comunque, un dato rassicurante di 3,68 mq/ab. Complessivamente la dotazione di servizi prevista dal PGT al 2017, resta di gran lunga superiore alla dotazione minima richiesta dalla legge regionale n.12/2005 e s.m.i. di 18 mq/ab. La tabella in basso riporta il dettaglio della variazione della popolazione residente rilevata al 31 dicembre di ogni anno, dal 2010 al 2014, in ragione delle proiezioni indicate dal PGT. Data rilevamento Anno Popolazione residente Stima PGT 31 dicembre dicembre dicembre dicembre dicembre VALUTAZIONE DEI POSSIBILI IMPATTI DETERMINATI DALLA VARIANTE PARZIALE Ai sensi dell articolo 95 bis della Legge Regionale 12/2005 le varianti parziali che interessano il Piano delle Regole ed il Piano dei Servizi a seguito della approvazione del Piano di Alienazione e che interessano modifiche minori o di scala locale non sono soggette a valutazione ambientale strategica. La disciplina dell articolo 95 bis pertanto è applicabile al caso della variante parziale al Piano delle Regole ed al Piano dei Servizi del comune di Stezzano in quanto le modifiche qui descritte dipendono dall approvazione attraverso delibera di consiglio comunale del Piano di Alienazione. Le modifiche apportate dalla variante riguardano inoltre un ambito di modeste dimensioni che non genera ripercussioni o interferenze con particolari componenti ambientali agendo infatti su una parte del territorio consolidata. 15

16 Il limitato contenuto della variante e il modesto incremento del volume (solo virtuale) ed il conseguente incremento degli abitanti teorici non introducono elementi o azioni in grado di produrre inquinamento e disturbi ambientali, o alterare, in senso negativo, il sistema ecologico e ambientale inerente la geografia della variante urbanistica. La variante risulta del tutto ininfluente rispetto alle possibili ricadute ambientali. Allegati: Estratto del Piano dei Servizi del PGT vigente allegato D Estratto del Piano delle Regole del PGT vigente allegato E Estratto del Piano dei Servizi del PGT per effetto della variante art. 95 bis L.R. 12/2005 allegato F Estratto del Piano delle Regole del PGT per effetto della variante art. 95 bis L.R.12/2005 allegato G 16

17 COMUNE DI STEZZANO PROVINCIA DI BERGAMO Allegato D PIANO DELLE ALIENAZIONI E VALORIZZAZIONI IMMOBILIARI ARTICOLO 58 DEL DECRETO LEGGE 25 GIUGNO 2008, N. 112, CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA LEGGE 6 AGOSTO 2008, N ARTICOLO 33-BIS, COMMA 7, LEGGE N. 111 DEL 2011, COME INTRODOTTO DALL'ARTICOLO 27, COMMA 1, LEGGE N. 214 DEL 2011 RICOGNIZIONE E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DI REGIONI, COMUNI ED ALTRI ENTI LOCALI VARIANTE PIANO DELLE REGOLE E AL PIANO DEI SERVIZI Legge regionale 11 marzo 2005 n. 12 e s.m.i. articolo 95 bis ESTRATTO DEL PIANO DEI SERVIZI DEL PGT VIGENTE Gruppo d lavoro geom. Lizzola Carlo archi. Terzi Roberto geom. Marcandelli Claudio Sig. Palone Salvatore 17

18 COMUNE DI STEZZANO PROVINCIA DI BERGAMO Allegato E PIANO DELLE ALIENAZIONI E VALORIZZAZIONI IMMOBILIARI ARTICOLO 58 DEL DECRETO LEGGE 25 GIUGNO 2008, N. 112, CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA LEGGE 6 AGOSTO 2008, N ARTICOLO 33-BIS, COMMA 7, LEGGE N. 111 DEL 2011, COME INTRODOTTO DALL'ARTICOLO 27, COMMA 1, LEGGE N. 214 DEL 2011 RICOGNIZIONE E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DI REGIONI, COMUNI ED ALTRI ENTI LOCALI VARIANTE PIANO DELLE REGOLE E AL PIANO DEI SERVIZI Legge regionale 11 marzo 2005 n. 12 e s.m.i. articolo 95 bis ESTRATTO DEL PIANO DELLE REGOLE DEL PGT VIGENTE Gruppo d lavoro geom. Lizzola Carlo archi. Terzi Roberto geom. Marcandelli Claudio Sig. Palone Salvatore 18

19 COMUNE DI STEZZANO PROVINCIA DI BERGAMO Allegato F PIANO DELLE ALIENAZIONI E VALORIZZAZIONI IMMOBILIARI ARTICOLO 58 DEL DECRETO LEGGE 25 GIUGNO 2008, N. 112, CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA LEGGE 6 AGOSTO 2008, N ARTICOLO 33-BIS, COMMA 7, LEGGE N. 111 DEL 2011, COME INTRODOTTO DALL'ARTICOLO 27, COMMA 1, LEGGE N. 214 DEL 2011 RICOGNIZIONE E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DI REGIONI, COMUNI ED ALTRI ENTI LOCALI VARIANTE PIANO DELLE REGOLE E AL PIANO DEI SERVIZI Legge regionale 11 marzo 2005 n. 12 e s.m.i. articolo 95 bis ESTRATTO DEL PIANO DEI SERVIZI DEL PGT PER EFFETTO DELLA VARIANTE ART. 95 BIS L.R. 12/2005 Gruppo d lavoro geom. Lizzola Carlo archi. Terzi Roberto geom. Marcandelli Claudio Sig. Palone Salvatore 19

20 COMUNE DI STEZZANO PROVINCIA DI BERGAMO Allegato G PIANO DELLE ALIENAZIONI E VALORIZZAZIONI IMMOBILIARI ARTICOLO 58 DEL DECRETO LEGGE 25 GIUGNO 2008, N. 112, CONVERTITO CON MODIFICAZIONI DALLA LEGGE 6 AGOSTO 2008, N ARTICOLO 33-BIS, COMMA 7, LEGGE N. 111 DEL 2011, COME INTRODOTTO DALL'ARTICOLO 27, COMMA 1, LEGGE N. 214 DEL 2011 RICOGNIZIONE E VALORIZZAZIONE DEL PATRIMONIO IMMOBILIARE DI REGIONI, COMUNI ED ALTRI ENTI LOCALI VARIANTE PIANO DELLE REGOLE E AL PIANO DEI SERVIZI Legge regionale 11 marzo 2005 n. 12 e s.m.i. articolo 95 bis ESTRATTO DEL PIANO DELLE REGOLE DEL PGT PER EFFETTO DELLA VARIANTE ART. 95 BIS L.R.12/2005 Gruppo d lavoro geom. Lizzola Carlo archi. Terzi Roberto geom. Marcandelli Claudio Sig. Palone Salvatore 20

21 Provincia: BERGAMO Comune: STEZZANO Fascia/zona: Periferica/SUD, CENTRO COMMERCIALE, ZONA INDUSTRIALE Codice di zona: D1 Microzona catastale n.: 0 Tipologia prevalente: Abitazioni civili Destinazione: Residenziale Valore Mercato ( /mq) Valori Locazione ( /mq x mese) Tipologia Stato conservativo Superficie (L/N) Superficie (L/N) Min Max Min Max Abitazioni civili NORMALE L 5,8 7,1 N Abitazioni di tipo economico NORMALE L 5 5,8 N 21

22 Box NORMALE L 2,5 3,3 N Posti auto scoperti NORMALE L 1,3 1,7 N Ville e Villini NORMALE L 6,2 7,4 N Ville e Villini Ottimo L 7 9,1 N 22

23 Provincia: BERGAMO Comune: STEZZANO Fascia/zona: Periferica/SUD, CENTRO COMMERCIALE, ZONA INDUSTRIALE Codice di zona: D1 Microzona catastale n.: 0 Tipologia prevalente: Abitazioni civili Destinazione: Produttiva Valore Mercato ( /mq) Valori Locazione ( /mq x mese) Tipologia Stato conservativo Superficie (L/N) Superficie (L/N) Min Max Min Max Capannoni industriali NORMALE L 3,6 5 N Capannoni tipici NORMALE L 3,6 5 N 23

24 Laboratori NORMALE L 3,6 5,2 N Lo STATO CONSERVATIVO indicato con lettere MAIUSCOLE si riferisce a quello più frequente di ZONA Il Valore di Mercato è espresso in Euro/mq riferito alla superficie Netta (N) ovvero Lorda (L) Il Valore di Locazione è espresso in Euro/mq per mese riferito alla superficie Netta (N) ovvero Lorda (L) La presenza del carattere asterisco (*) accanto alla tipologia segnala che i relativi Valori di Mercato o di Locazione sono stati oggetto di rettifica. Per le tipologie Box, Posti auto ed Autorimesse non risulta significativo il diverso apprezzamento del mercato secondo lo stato conservativo Per la tipologia Negozi il giudizio O/ N /S è da intendersi riferito alla posizione commerciale e non allo stato conservativo dell'unità immobiliare Legenda 24

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