Tavolo Nazionale per la Governance nello Sport

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Tavolo Nazionale per la Governance nello Sport"

Transcript

1 Tavolo Nazionale per la Governance nello Sport Roma, 7 marzo 2012 Dipartimento per gli affari regionali 1

2 Contenuti della presentazione Parte 1: Tavolo Nazionale per la Governance nello sport (TANGOS) Struttura e finalità del TANGOS Aree e temi di interesse Metodologie di lavoro Parte 2 : Piano Nazionale per la promozione dell attività sportiva (PNAPAS) Linee Guida per la redazione del Piano Pianificazione delle attività 2

3 Riferimenti normativi DPCM 28 ottobre 2011 Nell ambito della Presidenza del Consiglio dei Ministri è istituito il Tavolo Nazionale per la Governance nello sport (TANGOS), quale organismo di supporto tecnico scientifico a livello nazionale sul tema della governance nel settore dello sport. (Art. 1) DPCM 3 novembre 2011 Linee Guida del Piano Nazionale per la promozione dell attività sportiva la redazione del Piano nazionale per la promozione dell attività sportiva è affidata al Tavolo Nazionale per la Governance nello Sport (Art. 1) 3

4 Struttura del TANGOS Presidente TANGOS (Ministro per lo sport) Segreteria di Coordinamento ( * ) È assicurata dall È diretta dal Coordinatore dell Ufficio per lo sport * Il Coordinatore dell è anche Vice-presidente del Tavolo (DPCM 28/10/11, Art. 3). Dal 15/2/2012 l è un Ufficio del Dipartimento per gli affari regionali. 4

5 Le finalità del TANGOS Il TANGOS è un organo consultivo permanente in materia di sport per la pianificazione e la programmazione strategica, per le attività di indirizzo in ambito politiconormativo nei consessi nazionali e internazionali, nonché per contribuire al recepimento a livello nazionale delle normative europee in materia di governance dello sport. (Art. 1) 5

6 Il TANGOS e gli altri Organismi Il TANGOS è stato istituito per sviluppare un azione organica di indirizzo nel mondo dello sport, nel rispetto delle competenze già previste in capo ad Amministrazioni centrali e territoriali dello Stato e agli Organismi sportivi. Il TANGOS non duplica le attività ma è luogo di confronto, foro di sintesi e motore di una visione unitaria dello sport. Favorisce lo sviluppo di iniziative già intraprese da altre Amministrazioni centrali e territoriali dello Stato e dagli Organismi sportivi. 6

7 Composizione del TANGOS I componenti del TANGOS sono indicati all Art. 3 del DPCM 28/10/2011. Il TANGOS è un organismo a geometria variabile composto da rappresentanti permanenti e rappresentanti non permanenti (individuati in base al tema trattato). 7

8 Aree e Temi d interesse Dall esame del DPCM 28/10/2011 si evince che le attività del TANGOS possono essere suddivise in quattro Aree di intervento che raccolgono al proprio interno diversi Temi. Il Presidente del TANGOS può, su propria iniziativa o su proposta dei componenti del Tavolo, introdurre ulteriori Aree e Temi. 8

9 SPORT, SICUREZZA E LEGALITA Le Aree della governance SPORT E SOCIETA SPORT, SALUTE E ANTIDOPING SPORT E ECONOMIA 9

10 Area 1 - Sport e società Proposte tematiche: Promozione dell attività sportiva (Piano Nazionale) Scuola: iniziative volte a garantire la massima diffusione della pratica sportiva nelle scuole di ogni ordine e grado e nelle università Benessere fisico attraverso la diffusione della pratica sportiva e motoria Volontariato/associazionismo: iniziative a favore dell associazionismo sportivo e del volontariato Inclusione sociale: iniziative volte a sviluppare la valenza dello sport quale motore di inclusione sociale Formazione: discussione delle problematiche legate alla formazione degli atleti e delle altre figure professionali nel mondo dello sport (dual careers) 10

11 Area 2 - Sport e economia Proposte tematiche: Impatto economico: analisi statistica dell impatto dello sport sull economia del Paese, impatto sul bilancio sanitario di iniziative sport e salute per la prevenzione di alcune patologie Finanziamento: nuove modalità di finanziamento dello sport, benefici fiscali, sburocratizzazione, partecipazione a bandi europei Turismo: sinergie tra il mondo dello sport e quello del turismo Impiantistica sportiva: il TANGOS farà riferimento alle attività svolte nell ambito dell Osservatorio Nazionale sull Impiantistica Sportiva (ONIS) 11

12 Area 3 - Sport, salute e antidoping Proposte tematiche: Salute: attività fisica e sportiva quale strumento terapeutico e di medicina preventiva Lotta al Doping: ferme restando le competenze istituzionalmente assegnate, definizione delle posizioni comuni con riferimento al contesto internazionale ed europeo 12

13 Area 4 - Sport, sicurezza e legalità Proposte tematiche: Sicurezza: iniziative finalizzate a garantire la sicurezza delle competizioni fuori e dentro gli impianti sportivi Partite truccate: azioni finalizzate a contrastare il fenomeno delle partite truccate 13

14 Relazioni Istituzionali Nazionali Osservatorio Nazionale sulla condizione delle persone con disabilità (Min. Lavoro) ONIS - Osservatorio Nazionale Impiantistica Sportiva (PCM-DAR-UxS) UISS Unità Informativa sulle Scommesse Sportive (Min. Interno) Osservatorio Nazionale sulle manifestazioni sportive (Min. Interno) ONT Osservatorio Nazionale del Turismo (PCM-DSCT) ONIS - Osservatorio Nazionale Impiantistica Sportiva (PCM-DAR- UxS) Commissione per la vigilanza ed il controllo sul doping e per la tutela della salute nelle attività sportive (Min. Salute) 14

15 Il TANGOS e il contesto internazionale Le discussioni svolte all interno del TANGOS concorreranno a definire la posizione nazionale che, per quanto di propria competenza, l rappresenterà nei consessi internazionali e, segnatamente, europei. Nel contempo il TANGOS costituirà la sede per meglio divulgare, a livello nazionale, le attività svolte in ambito internazionale ed europeo. 15

16 Relazioni Istituzionali Internazionali UE - Working party on sport UE - Expert Group on Health and Participation UE - Expert Group on Education and Training Consiglio d Europa T-RV UE - Working party on sport UE - Expert Group on Good Governance UE - Working party on sport UE - Expert Group on Statistics UE - Expert Group on Sustainable Financing of Sport Consiglio d Europa T-DO, CAHAMA UNESCO Antidoping UE - Working party on sport UE - Expert Group on Anti-Doping UE - Expert Group on Health and Participation WADA 16

17 Ipotesi di lavoro TANGOS: ipotesi di distribuzione dei rappresentanti e delle aree tematiche 17

18 Metodologie Per condurre le proprie attività il TANGOS adotta i seguenti strumenti: Riunioni in presenza Posta elettronica Sezione web dedicata al TANGOS sul sito già esistente Video-conferenze 18

19 Utilizzo di strumenti informatici In un ottica di ottimizzazione delle risorse, incremento dell efficacia e dematerializzazione dei flussi informativi: le convocazioni (plenarie, limitate ai componenti permanenti, di Area) saranno trasmesse via (PEC o tradizionale) i documenti saranno scambiati in formato elettronico il sito conterrà una sezione dedicata al TANGOS che sarà utilizzata per le informazioni generali, come archivio della documentazione prodotta e, dove necessario, con funzionalità di area protetta per lo scambio di dati. 19

20 Contenuti della presentazione Parte 1: Tavolo Nazionale per la Governance nello sport (TANGOS) Struttura e finalità del TANGOS Aree e temi di interesse Metodologie di lavoro Parte 2 : Piano Nazionale per la promozione dell attività sportiva (PNAPAS) Linee Guida per la redazione del Piano Pianificazione delle attività 20

21 Gli obiettivi del PNAPAS (1/3) Il Piano Nazionale per la Promozione dell Attività Sportiva (PNAPAS) dovrà, secondo il DPCM del 3 novembre 2011, Art. 1, contenere gli interventi di promozione che meglio rispondono all obiettivo strategico di avvicinare i cittadini alla pratica dello sport e dell attività motoria 21

22 Gli obiettivi del PNAPAS (2/3) Sono enunciati (Art. 1) sei obiettivi specifici: 1. promuovere e programmare iniziative in ambito nazionale che avvicinino i cittadini alla pratica dello sport e dell attività motoria; 2. favorire i processi associativi in ambito sportivo; 3. promuovere attraverso la pratica dello sport e dell attività motoria la tutela della salute; 22

23 Gli obiettivi del PNAPAS (3/3) 4. promuovere attraverso lo sport l inclusione sociale delle persone diversamente abili e delle categorie deboli; 5. ottimizzare il processo di utilizzo delle risorse finanziarie destinate per la promozione dell attività sportiva; 6. ottimizzare l'uso delle risorse umane e strumentali attraverso il coordinamento di tutti i soggetti operanti nel medesimo territorio, ivi comprese le Regioni, le Province, i Comuni, il CONI, il CIP e gli Organismi aventi quale finalità l'incremento della pratica dello sport. 23

24 Il PNAPAS e l impiantistica sportiva Per quanto attiene ai temi legati all impiantistica sportiva il PNAPAS farà riferimento alle attività e alle pianificazioni che verranno definite dall Osservatorio Nazionale sull Impiantistica Sportiva (ONIS) di cui al DPCM del 8 novembre 2011 (Art. 1). 24

25 I criteri di priorità (1/2) Le Linee Guida enunciano i criteri di priorità ai fini della selezione degli interventi da inserire nel Piano (Art. 2): 1. promozione, nella fascia di età della scuola primaria, dell'educazione motoria, materia indispensabile per la corretta formazione e crescita dei bambini, privilegiando i progetti già avviati con successo comprovato su scala nazionale; 2. massima diffusione delle attività sportive nella fascia di età della scuola secondaria inferiore e superiore, al fine di promuovere l integrazione sociale, la lotta all obesità, il rispetto per gli altri e per le diversità e di ridurre il fenomeno dell abbandono dell attività sportiva in età adolescenziale mediante azioni di sostegno mirato alla compatibilità tra attività di studio e sport; 25

26 I criteri di priorità (2/2) 3. promozione dell'attività motoria per le persone diversamente abili, come metodo di inclusione sociale, di prevenzione di patologie e di recupero di deficit funzionali; 4. recupero dell'esercizio fisico delle persone anziane come metodo di socializzazione e di prevenzione di patologie. 26

27 Caratterizzazione degli interventi Le Linee Guida specificano gli aspetti che dovranno essere evidenziati nella descrizione degli interventi che si propone di inserire nel Piano (Art. 3): 1. Obiettivo 2. Soggetto attuatore 3. Requisiti professionali del personale che realizza l intervento 4. Ambito di azione 5. Tipologia dei beneficiari 6. Bacino di utenza 7. Strutture presso cui è realizzato l intervento 8. Ambito geografico 9. Canali sociali di diffusione 10. Tipologia ed entità del finanziamento 11. Scala temporale di attuazione 12. Risultati attesi 13. Metodologia di valutazione dei risultati. 27

28 Attività operative Attività 1 Raccolta delle proposte di interventi Attività 2 Analisi delle proposte Attività 3 Redazione della bozza del PNAPAS Attività 4 Approvazione della bozza e iter dello strumento legislativo PNAPAS 28

29 Attività 0 A0 Predisposizione delle infrastrutture informatiche Prima dell avvio delle attività operative volte alla redazione del Piano Nazionale è necessario mettere a punto una serie di strumenti informatici e, in particolare, il portale web e la modulistica in formato elettronico. 29

30 Pianificazione delle attività Marzo 2012 Aprile 2012 Maggio 2012 Giugno /03 Prima riunione TANGOS A0 A0 - Predisposizione delle infrastrutture informatiche Attività intensive Attività preparatorie o follow up 30

31 Attività 1 A1 Raccolta delle proposte di interventi Nel corso della prima riunione del TANGOS (Area Sport e società, Tema Promozione) sarà proposto un primo Schema del PNAPAS; i partecipanti saranno invitati a formulare, per quanto di competenza, osservazioni e proposte, secondo il formato descritto nelle Linee Guida. L invio dei contributi avverrà per via telematica; l archiviazione sarà effettuata in un area riservata nell area TANGOS del sito web dell Ufficio per lo Sport, accessibile ai partecipanti al Tavolo tramite una apposita password. 31

32 Pianificazione delle attività Marzo 2012 Aprile 2012 Maggio 2012 Giugno /03 Prima riunione TANGOS A0 A1 6/04 Termine presentazione proposte A1 - Raccolta delle proposte di interventi Attività intensive Attività preparatorie o follow up 32

33 Attività 2 A2 Analisi delle proposte Le proposte pervenute saranno analizzate per verificarne la rispondenza agli obiettivi enunciati nelle Linee Guida. Il TANGOS dovrà pervenire ad un orientamento (approccio generale), da sottoporre al Ministro per lo Sport, sugli interventi da inserire nel Piano Nazionale. 33

34 Pianificazione delle attività Marzo 2012 Aprile 2012 Maggio 2012 Giugno /03 Prima riunione TANGOS A0 A1 A2 6/04 Termine presentazione proposte 7/05 Selezione interventi A2 Analisi delle proposte Attività intensive Attività preparatorie o follow up 34

35 Attività 3 A3 Redazione della Bozza di Piano Nazionale Sulla base dei contributi dei proponenti e della selezione operata dal Tavolo, la Segreteria di Coordinamento curerà una prima Bozza del Piano Nazionale per la promozione dell attività sportiva. Tale bozza sarà sottoposta al TANGOS per un ulteriore raccolta di commenti, prima dell elaborazione della versione finale da sottoporre al Ministro per lo Sport. 35

36 Pianificazione delle attività Marzo 2012 Aprile 2012 Maggio 2012 Giugno /03 Prima riunione TANGOS A0 A1 A2 A3 6/04 Termine presentazione proposte 7/05 Selezione interventi 21/05 Prima Bozza 8/06 Piano sottoposto al Ministro A3 Redazione della Bozza di Piano Nazionale Attività intensive Attività preparatorie o follow up 36

37 Attività 4 A4 Predisposizione e iter dello strumento normativo Il Piano Nazionale per la promozione dell attività sportiva proposto dal TANGOS sarà sottoposto al Ministro per l approvazione finale e l avvio delle procedure per la definizione dello strumento normativo di adozione del Piano. 37

38 Pianificazione delle attività Marzo 2012 Aprile 2012 Maggio 2012 Giugno /03 Prima riunione TANGOS A0 A1 A2 A3 A4 6/04 Termine presentazione proposte 7/05 Selezione interventi 21/05 Prima Bozza 8/06 Piano sottoposto al Ministro A4 Predisposizione e iter dello strumento normativo 30/06 Emissione Piano Attività intensive Attività preparatorie o follow up 38

39 Contatti Coordinatore dell Ufficio per lo Sport dott. Giovanni Panebianco Segreteria di Coordinamento TANGOS ing. Laura Gratta - l.gratta@governo.it, ing. Marco Carbonelli - m.carbonelli@governo.it,

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO

REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO 1 REGOLAMENTO DI FUNZIONAMENTO Partenariato del Programma Operativo FESR Basilicata 2014-2020 (art. 5 Regolamento UE n. 1303/2/13; Regolamento Delegato (UE) n. 240/2014; D.G.R. n. 906 del 21 luglio 2014)

Dettagli

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO

CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO CAPITOLO 20 AGGIORNAMENTO DEL CODICE DI STOCCAGGIO 20.1 PREMESSA... 255 20.2 COMITATO DI CONSULTAZIONE... 255 20.3 SOGGETTI TITOLATI A PRESENTARE RICHIESTE DI MODIFICA... 255 20.4 REQUISITI DI RICEVIBILITA

Dettagli

Programma Integrato Urbano PIU Europa CITTA di AVELLINO

Programma Integrato Urbano PIU Europa CITTA di AVELLINO Programma Integrato Urbano PIU Europa CITTA di AVELLINO Cabina di Regia del 26 gennaio 2009 Regolamento per l organizzazione ed il funzionamento della Cabina di Regia Città di Avellino Programma Integrato

Dettagli

REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE

REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 40 del 30 ottobre 2012 1 REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE

Dettagli

ENI AWARD 2016 REGOLAMENTO

ENI AWARD 2016 REGOLAMENTO ENI AWARD 2016 REGOLAMENTO Articolo 1 Caratteri generali Dal 2008 eni ha istituito eni award, per premiare e promuovere la ricerca e l innovazione tecnologica nel campo dell energia e dell ambiente. Articolo

Dettagli

SENATO DELLA REPUBBLICA XVII LEGISLATURA

SENATO DELLA REPUBBLICA XVII LEGISLATURA SENATO DELLA REPUBBLICA XVII LEGISLATURA BOZZA Doc. XVIII n. 95 RISOLUZIONE DELLA 6ª COMMISSIONE PERMANENTE (Finanze e tesoro) (Estensore SUSTA) approvata nella seduta del 2 luglio 2015 SULLA PROPOSTA

Dettagli

Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 Azioni da adottare per il coinvolgimento del partenariato

Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 Azioni da adottare per il coinvolgimento del partenariato D I R E Z I O N E R E G I O N A L E A G R I C O L T U R A E S V I L U P P O R U R A L E, C A C C I A E P E S C A Area Programmazione Comunitaria, Monitoraggio e Sviluppo Rurale Programma di Sviluppo Rurale

Dettagli

in collaborazione con PROGETTO

in collaborazione con PROGETTO in collaborazione con PROGETTO Edizione 2015-2016 Introduzione La Fondazione Cassa di Risparmio di Cuneo (di seguito abbreviata in Fondazione), persona giuridica privata senza fini di lucro con piena autonomia

Dettagli

AZIENDA PER IL DIRITTO AGLI STUDI UNIVERSITARI Viale Unità d'italia 32/A CHIETI SCALO

AZIENDA PER IL DIRITTO AGLI STUDI UNIVERSITARI Viale Unità d'italia 32/A CHIETI SCALO AZIENDA PER IL DIRITTO AGLI STUDI UNIVERTARI Viale Unità d'italia 32/A CHIETI SCALO Piano di informatizzazione delle procedure per la presentazione di istanze, dichiarazioni e segnalazioni Premesse Riferimenti

Dettagli

PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE. Avviso pubblico per le imprese nei settori Agroalimentare, ICT e Nautico

PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE. Avviso pubblico per le imprese nei settori Agroalimentare, ICT e Nautico PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE Avviso pubblico per le imprese nei settori Agroalimentare, ICT e Nautico PROGRAMMA ICO INTERVENTI COORDINATI PER L OCCUPAZIONE AVVISO PUBBLICO PER

Dettagli

REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI

REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI REGOLAMENTO ASSEGNAZIONE FONDI PER PROGETTI DI INTEGRAZIONE RIVOLTI A STUDENTI DISABILI 1 Art. 1 oggetto 1.1 - Il presente Regolamento disciplina l assegnazione, agli Istituti secondari di secondo grado

Dettagli

SOMMARIO. Art. 8 Conoscenza dei bisogni e valutazione del gradimento dei servizi

SOMMARIO. Art. 8 Conoscenza dei bisogni e valutazione del gradimento dei servizi Regolamento per il funzionamento dell Ufficio relazioni con il Pubblico Approvato con deliberazione della Giunta Provinciale N.128 del 15.09.2005 SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni

Dettagli

Rev.1 del 30 maggio 2013. Il modello organizzativo

Rev.1 del 30 maggio 2013. Il modello organizzativo Rev.1 del 30 maggio 2013 Il modello organizzativo INDICE 1. Premessa 2. Missione 3. Sistema di responsabilità 4. Mappa dei processi 5. Mansionario 1. Premessa Un laboratorio congiunto di ricerca sui temi

Dettagli

Avvio della programmazione 2007-13

Avvio della programmazione 2007-13 Avvio della programmazione 2007-13 Definizione dei criteri di selezione degli interventi per l attuazione delle strategie previste dal Programma Cagliari 9.11.2007 1 Le prossime scadenze Attività Definizione

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA ANCI E MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI

PROTOCOLLO D INTESA ANCI E MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI PROTOCOLLO D INTESA TRA ANCI E MINISTERO DELLE COMUNICAZIONI Per l installazione, il monitoraggio, il controllo e la razionalizzazione degli impianti di stazioni radio base Vista la legge del 22 febbraio

Dettagli

e dal quale emerga chiaramente:

e dal quale emerga chiaramente: LINEE GUIDA PER LA CONCESIONE DI CONTRIBUTI PER LE ATTIVITA SPORTIVE Art. 1: PRINCIPI Il Comune di Fabriano intende valorizzare la socializzazione attraverso lo sport e sostenere la crescita dei luoghi

Dettagli

Allegato 1 CRITERI E MODALITA PER IL FINANZIAMENTO DI PROCESSI DI PARTECIPAZIONE NELL AMBITO DEI PROGETTI DI FUSIONE DI COMUNI.

Allegato 1 CRITERI E MODALITA PER IL FINANZIAMENTO DI PROCESSI DI PARTECIPAZIONE NELL AMBITO DEI PROGETTI DI FUSIONE DI COMUNI. Allegato 1 CRITERI E MODALITA PER IL FINANZIAMENTO DI PROCESSI DI PARTECIPAZIONE NELL AMBITO DEI PROGETTI DI FUSIONE DI COMUNI. 1. BENEFICIARI Potranno accedere ai finanziamenti a sostegno dei processi

Dettagli

DIRETTORE AREA. Promocommercializzazione

DIRETTORE AREA. Promocommercializzazione ALLEGATO A - Organigramma delle strutture organizzative DIRETTORE Segreteria operativa del direttore AREA Contabile-amministrativa AREA Promocommercializzazione AREA Studi, Innovazione e Statistica ALLEGATO

Dettagli

Analisi delle forme di incentivi corrisposti alle donne nella fase di start-up e/o per lo sviluppo di attività imprenditoriali nella Regione Calabria

Analisi delle forme di incentivi corrisposti alle donne nella fase di start-up e/o per lo sviluppo di attività imprenditoriali nella Regione Calabria Analisi delle forme di incentivi corrisposti alle donne nella fase di start-up e/o per lo sviluppo di attività imprenditoriali nella Report di ricerca Rapporto realizzato da Viale della Resistenza 23 87036

Dettagli

U.O. Agenda 21 Servizio Pianificazione Territoriale Dipartimento Territorio e Ambiente COMUNE DI UDINE REGOLAMENTO DEL FORUM

U.O. Agenda 21 Servizio Pianificazione Territoriale Dipartimento Territorio e Ambiente COMUNE DI UDINE REGOLAMENTO DEL FORUM U.O. Agenda 21 Servizio Pianificazione Territoriale Dipartimento Territorio e Ambiente COMUNE DI UDINE REGOLAMENTO DEL FORUM Art. 1 Il Forum Il "Forum Agenda 21 Locale" di Udine si riconosce nelle raccomandazioni

Dettagli

Funzione Strumentale n. 1: P.O.F. / Diffusione della cultura della qualità

Funzione Strumentale n. 1: P.O.F. / Diffusione della cultura della qualità Circolare n. 31 del 24/09/2014 Inoltro telematico a fiis00300c@istruzione.it in data 24/09/2014 Pubblicazione sul sito web (sezione Circolari / Comunicazioni DS) in data 24/09/2014 OGGETTO: Presentazione

Dettagli

DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO

DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO DIPARTIMENTO INFORMATIVO e TECNOLOGICO ARTICOLAZIONE DEL DIPARTIMENTO Il Dipartimento Informativo e Tecnologico è composto dalle seguenti Strutture Complesse, Settori ed Uffici : Struttura Complessa Sistema

Dettagli

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI MANTOVA RELAZIONE ILLUSTRATIVA

CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI MANTOVA RELAZIONE ILLUSTRATIVA Allegato B) D.G. n. 45 del 17/04/2014 CODICE DI COMPORTAMENTO DEI DIPENDENTI DELLA CAMERA DI COMMERCIO DI MANTOVA RELAZIONE ILLUSTRATIVA (Delibera A.N.A.C. n. 75/2013) QUADRO NORMATIVO DI RIFERIMENTO Il

Dettagli

Protocollo di intesa tra il Comune di Rimini e le Associazioni e Organizzazioni non Governative per

Protocollo di intesa tra il Comune di Rimini e le Associazioni e Organizzazioni non Governative per 1 Comune di Rimini Protocollo di intesa tra il Comune di Rimini e le Associazioni e Organizzazioni non Governative per l'istituzione di un coordinamento delle iniziative rivolte alla cooperazione e solidarietà

Dettagli

Linee guida per la definizione dei progetti di Servizio Civile per l anno 2007/2008 di ANCI Lombardia

Linee guida per la definizione dei progetti di Servizio Civile per l anno 2007/2008 di ANCI Lombardia Sala Manzoni Palazzo delle Stelline Milano aprile ore 14.30.30 ATTI DEL SEMINARIO Linee guida per la definizione dei progetti di Servizio Civile per l anno 2007/2008 di ANCI Lombardia L Ufficio Servizio

Dettagli

AREA 5. RAPPORTI CON ENTI ESTERNI

AREA 5. RAPPORTI CON ENTI ESTERNI A.S. 2014/2015 AREA 1. REVISIONE E GESTIONE DEL POF REVISIONE E GESTIONE DEL POF ATTIVITA INTERNE PER IL POTENZIAMENTO E AMPLIAMENTO DELL OFFERTA FORMATIVA AREA 2. SERVIZI AL PERSONALE DOCENTE GESTIONE

Dettagli

PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA. Parte I

PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA. Parte I PROGETTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARI IN SERVIZIO CIVILE IN ITALIA Parte I 1) Ente proponente il progetto : Università degli Studi di Firenze-Polo Scientifico di Sesto Fiorentino 2) Indirizzo : viale delle

Dettagli

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera PROVINCIA DI MATERA Regolamento per il funzionamento dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni dell Ufficio Relazioni

Dettagli

STATO DI AVANZAMENTO PREVENZIONE DELL OBESITÀ NELLA REGIONE LAZIO SINTESI ATTIVITA GENNAIO 2007 - DICEMBRE 2007

STATO DI AVANZAMENTO PREVENZIONE DELL OBESITÀ NELLA REGIONE LAZIO SINTESI ATTIVITA GENNAIO 2007 - DICEMBRE 2007 STATO DI AVANZAMENTO PREVENZIONE DELL OBESITÀ NELLA REGIONE LAZIO SINTESI ATTIVITA GENNAIO 2007 - DICEMBRE 2007 REGIONE: Lazio TITOLO: Interventi par la Prevenzione dell Obesità nella Regione Lazio Il

Dettagli

RINNOVO PROTOCOLLO D INTESA tra REGIONE PIEMONTE e CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI

RINNOVO PROTOCOLLO D INTESA tra REGIONE PIEMONTE e CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI RINNOVO PROTOCOLLO D INTESA tra REGIONE PIEMONTE e CONSORZIO NAZIONALE IMBALLAGGI Il CONAI, Consorzio Nazionale Imballaggi, con sede in Roma, Via Tomacelli 132, in persona del Vice Direttore Generale,

Dettagli

AVVISO DI SELEZIONE PER IL SERVIZIO DI RICERCA ED ASSISTENZA PER L OTTENIMENTO DI CONTRIBUTI FINALIZZATI AL FINANZIAMENTO DI ATTIVITA COMUNALI

AVVISO DI SELEZIONE PER IL SERVIZIO DI RICERCA ED ASSISTENZA PER L OTTENIMENTO DI CONTRIBUTI FINALIZZATI AL FINANZIAMENTO DI ATTIVITA COMUNALI AVVISO DI SELEZIONE PER IL SERVIZIO DI RICERCA ED ASSISTENZA PER L OTTENIMENTO DI CONTRIBUTI FINALIZZATI AL FINANZIAMENTO DI ATTIVITA COMUNALI - - - o o o O o o o - - - IL COMUNE DI RIVALTA DI TORINO RENDE

Dettagli

Linee guida per le Scuole 2.0

Linee guida per le Scuole 2.0 Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione

Dettagli

Premesso tutto ciò. si conviene e si stipula quanto segue. Art.1 La premessa fa parte integrante del presente protocollo d intesa. Art.

Premesso tutto ciò. si conviene e si stipula quanto segue. Art.1 La premessa fa parte integrante del presente protocollo d intesa. Art. ACCORDO DI COOPERAZIONE TRA UNIVERSITA DEGLI STUDI DI PERUGIA - CORSO DI LAUREA IN SCIENZE MOTORIE E SPORTIVE E LA SCUOLA REGIONALE DELLO SPORT DELL UMBRIA C.O.N.I. UMBRIA Premesso che il Corso di Laurea

Dettagli

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016.

COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. COMUNE DI CASTELLAR (Provincia di Cuneo) PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA TRIENNIO 2014/2016. Indice: Premessa 1. FONTI NORMATIVE 2. STRUMENTI 3. DATI DA PUBBLICARE 4. INIZIATIVE DI

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2011-2013

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2011-2013 PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA 2011-2013 Adottato con deliberazione del Commissario Straordinario n. 14 in data 09 maggio 2011 1 1. OGGETTO E OBIETTIVI La trasparenza consiste nella

Dettagli

REGOLAMENTO Settore Giovanile, Minibasket e Scuola (SGMS) COSTITUZIONE, SCOPI E COMPITI

REGOLAMENTO Settore Giovanile, Minibasket e Scuola (SGMS) COSTITUZIONE, SCOPI E COMPITI REGOLAMENTO Settore Giovanile, Minibasket e Scuola (SGMS) COSTITUZIONE, SCOPI E COMPITI Art. 1 FUNZIONI E SEDE 1. Il Settore Giovanile Minibasket e Scuola (SGMS) costituisce un organismo tecnico di settore

Dettagli

Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03

Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03 Riunione del Comitato di gestione Monitoraggio APQ - 18/12/03 Roma, 18 dicembre 2003 Agenda dell'incontro Approvazione del regolamento interno Stato di avanzamento del "Progetto Monitoraggio" Prossimi

Dettagli

Disposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici

Disposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici Disposizioni per favorire l accesso dei soggetti disabili agli strumenti informatici DISEGNO DI LEGGE Art. 1. (Obiettivi e finalità) 1. La Repubblica riconosce e tutela il diritto di ogni persona ad accedere

Dettagli

AVVISO PUBBLICO Sub 1

AVVISO PUBBLICO Sub 1 AVVISO PUBBLICO Sub 1 Per l'assegnazione di un contributo agli Istituti di Istruzione Secondaria di 2 grado della provincia di Pordenone per la realizzazione di progetti al supporto di giovani studenti

Dettagli

LEGGE SPORT VENETO. In ogni diapositiva di questa presentazione, si cita inizialmente l articolo 2, per poi parlare dell articolo specifico

LEGGE SPORT VENETO. In ogni diapositiva di questa presentazione, si cita inizialmente l articolo 2, per poi parlare dell articolo specifico LEGGE SPORT VENETO COME LEGGERLA? La legge sullo sport da poco approvata è di facile consultazione se ne si conosce la struttura : l articolo 2 infatti è come un indice, che rimanda agli articoli successivi

Dettagli

PROGETTO TAVOLO GIOVANI

PROGETTO TAVOLO GIOVANI PROGETTO TAVOLO GIOVANI Costituzione di un Tavolo di coordinamento con le associazioni di giovani di Cinisello Balsamo e le organizzazioni sociali che compongono il mondo delle realtà giovanili locali

Dettagli

L'Istituto nazionale di statistica (di seguito denominato ISTAT) con sede in Roma, Via Cesare Balbo, n. 16, C.F. 80111810588, rappresentato da

L'Istituto nazionale di statistica (di seguito denominato ISTAT) con sede in Roma, Via Cesare Balbo, n. 16, C.F. 80111810588, rappresentato da PROTOCOLLO D'INTESA TRA L ISTITUTO NAZIONALE DI STATISTICA E L ISTITUTO NAZIONALE PER L ASSICURAZIONE CONTRO GLI INFORTUNI SUL LAVORO PER LA COLLABORAZIONE IN AMBITO STATISTICO L'Istituto nazionale di

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 1329 DEL 02/12/2015

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 1329 DEL 02/12/2015 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA AZIENDA SANITARIA LOCALE N. 2 OLBIA DELIBERAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO N. 1329 DEL 02/12/2015 OGGETTO: APPROVAZIONE REGOLAMENTO SULLE PROCEDURE OPERATIVE DI SUPPORTO

Dettagli

2) Entro Novembre. 6) Entro Marzo 2004

2) Entro Novembre. 6) Entro Marzo 2004 Documento di programmazione del progetto denominato: Realizzazione della seconda fase di sviluppo di intranet: Dall Intranet istituzionale all Intranet per la gestione e condivisione delle conoscenze.

Dettagli

ALIMENTAZIONE, MOVIMENTO, STILI DI VITA: ISTRUZIONI PER L USO

ALIMENTAZIONE, MOVIMENTO, STILI DI VITA: ISTRUZIONI PER L USO ALIMENTAZIONE, MOVIMENTO, STILI DI VITA: ISTRUZIONI PER L USO la scuola che aderisce progetta ed organizza l attività dei propri studenti in modo da garantire una pratica quotidiana e/o iniziative ed attività

Dettagli

ATENEO TELEMATICO LEONARDO DA VINCI FACOLTÀ DI PSICOLOGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE PSICOLOGICHE

ATENEO TELEMATICO LEONARDO DA VINCI FACOLTÀ DI PSICOLOGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE PSICOLOGICHE ATENEO TELEMATICO LEONARDO DA VINCI FACOLTÀ DI PSICOLOGIA REGOLAMENTO DIDATTICO DEL CORSO DI LAUREA IN SCIENZE PSICOLOGICHE 1. Denominazione del corso di studi Scienze psicologiche 2. Classe di appartenenza

Dettagli

REGOLAMENTO GLHI. Gruppo di Lavoro sull'handicap d Istituto

REGOLAMENTO GLHI. Gruppo di Lavoro sull'handicap d Istituto REGOLAMENTO GLHI Gruppo di Lavoro sull'handicap d Istituto 1.- I Gruppi di Lavoro per l Handicap I gruppi di lavoro per l handicap sono istituiti per contribuire a garantire il diritto allo studio degli

Dettagli

Legge accesso disabili agli strumenti informatici

Legge accesso disabili agli strumenti informatici Legge accesso disabili agli strumenti informatici da Newsletter Giuridica: Numero 81-26 gennaio 2004 Pubblicata sulla Gazzetta la Legge in materia di accesso dei disabili agli strumenti informatici, approvata

Dettagli

PREMESSA UNI CEI EN ISO/IEC 17020 e UNI CEI EN ISO/IEC 17025, l Istituto Guglielmo Tagliacarne Roma marzo e aprile 2014 UNI EN ISO 9001:2008

PREMESSA UNI CEI EN ISO/IEC 17020 e UNI CEI EN ISO/IEC 17025,  l Istituto Guglielmo Tagliacarne Roma marzo e aprile 2014 UNI EN ISO 9001:2008 CORSO PER VALUTATORI DEI SISTEMI DI GESTIONE PER LA QUALITÀ RIVOLTO AL PERSONALE DEGLI UFFICI METRICI E L ACCREDITAMENTO DEI LABORATORI ROMA, MARZO APRILE 2014 1 PREMESSA I recenti decreti ministeriali

Dettagli

DELLA CONSULTA COMUNALE PER LO SPORT

DELLA CONSULTA COMUNALE PER LO SPORT COMUNE di BRUGHERIO Provincia di Monza e della Brianza REGOLAMENTO DELLA CONSULTA COMUNALE PER LO SPORT Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 6 del 04/02/2005 Modificato con Deliberazione

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

LINEE GUIDA PER LA COMPOSIZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELL OSSERVATORIO REGIONALE SUL TURISMO.

LINEE GUIDA PER LA COMPOSIZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELL OSSERVATORIO REGIONALE SUL TURISMO. LINEE GUIDA PER LA COMPOSIZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELL OSSERVATORIO REGIONALE SUL TURISMO. Art. 1 (Oggetto) 1. In attuazione dell art. 2, comma 1, lettera d) della Legge Regionale n. 1 del 11 02 2002

Dettagli

R E G I O N E U M B R I A GIUNTA REGIONALE. Direzione Affari Generali della Presidenza e della Giunta regionale. Servizio Segreteria della Giunta

R E G I O N E U M B R I A GIUNTA REGIONALE. Direzione Affari Generali della Presidenza e della Giunta regionale. Servizio Segreteria della Giunta R E G I O N E U M B R I A GIUNTA REGIONALE Direzione Affari Generali della Presidenza e della Giunta regionale Servizio Segreteria della Giunta Disciplinare sull utilizzo della posta elettronica certificata

Dettagli

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it

Bandi 2015 ARTE E CULTURA. Protagonismo culturale dei cittadini. www.fondazionecariplo.it Bandi 2015 ARTE E CULTURA Protagonismo culturale dei cittadini BENESSERE COMUNITÀ www.fondazionecariplo.it BANDI 2015 1 Bando senza scadenza Protagonismo culturale dei cittadini Il problema La partecipazione

Dettagli

Allegato 2 Avviso per l individuazione degli alloggi sfitti di edilizia residenziale pubblica da recuperare gestiti dalle A.R.T.E.

Allegato 2 Avviso per l individuazione degli alloggi sfitti di edilizia residenziale pubblica da recuperare gestiti dalle A.R.T.E. Allegato 2 Avviso per l individuazione degli alloggi sfitti di edilizia residenziale pubblica da recuperare gestiti dalle A.R.T.E. 1. Premesse In attuazione del Piano nazionale di edilizia abitativa di

Dettagli

Direzione Centrale Audit e Sicurezza IL SISTEMA DELL INTERNAL AUDIT NELL AGENZIA DELLE ENTRATE

Direzione Centrale Audit e Sicurezza IL SISTEMA DELL INTERNAL AUDIT NELL AGENZIA DELLE ENTRATE IL SISTEMA DELL INTERNAL AUDIT NELL AGENZIA DELLE ENTRATE Maggio 2006 1 La costituzione dell Audit Interno La rivisitazione del modello per i controlli di regolarità amministrativa e contabile è stata

Dettagli

ISMENE TRAMONTANO Le iniziative per la diffusione della qualità

ISMENE TRAMONTANO Le iniziative per la diffusione della qualità ISMENE TRAMONTANO Le iniziative per la diffusione della qualità Il Reference Point italiano sulla qualità dei Sistemi di Istruzione e Formazione professionale A cura di Ismene Tramontano Ricercatrice Isfol

Dettagli

Allegato A Guida ai Diritti Guida al sito dell Autorità

Allegato A Guida ai Diritti Guida al sito dell Autorità Criteri per la selezione e il finanziamento di progetti da realizzare nell ambito del Protocollo di intesa tra l Autorità per l energia elettrica e il gas e il Consiglio nazionale dei consumatori e degli

Dettagli

AGGIORNAMENTO DEL PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ

AGGIORNAMENTO DEL PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ Agenzia Regionale per la Protezione dell Ambiente Ligure AGGIORNAMENTO DEL PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ TRIENNIO 2014-2016 Febbraio 2014 1 Sommario 1 Stato d attuazione del Programma 2013-2015...

Dettagli

REGOLAMENTO AZIENDALE PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI ALLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO

REGOLAMENTO AZIENDALE PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI ALLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO Regione Autonoma Friuli - Venezia Giulia AZIENDA PER I SERVIZI SANITARI N. 5 BASSA FRIULANA REGOLAMENTO AZIENDALE PER LA CONCESSIONE DEI CONTRIBUTI ALLE ORGANIZZAZIONI DI VOLONTARIATO Art.1: Principi e

Dettagli

Regolamento interno del Comitato di Sorveglianza del Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013

Regolamento interno del Comitato di Sorveglianza del Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013 Regolamento interno del Comitato di Sorveglianza del Programma di Sviluppo Rurale 2007/2013 Roma, 4 aprile 2008 1 COMITATO DI SORVEGLIANZA REGOLAMENTO INTERNO Art. 1 Composizione Il Comitato di Sorveglianza

Dettagli

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE

CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLE ATTIVITA' DI PROMOZIONE E SOSTEGNO DELLA RICERCA DEL CONSIGLIO NAZIONALE DELLE RICERCHE Approvato dal Consiglio direttivo nella seduta

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.

PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E. PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DEL PROGETTO: "MANTENIMENTO E SVILUPPO DELL ATTIVITA DEL LABORATORIO TERRITORIALE PROVINCIALE NODO IN.F.E.A. DELLA PROVINCIA DI ROVIGO E IL POTENZIAMENTO DELLA

Dettagli

TAURUS INFORMATICA S.R.L. Area Consulenza

TAURUS INFORMATICA S.R.L. Area Consulenza TAURUS INFORMATICA S.R.L. Area Consulenza LA CONSULENZA Consulenza per Taurus è conciliare le esigenze di adeguamento normativo con l organizzazione dei processi aziendali, per aiutare i propri clienti

Dettagli

Disposizioni generali.

Disposizioni generali. L.R. 14 marzo 1994, n. 17 Norme per la formazione della cartografia regionale di informazione territoriale. Pubblicata nel B.U. Basilicata 19 marzo 1994, n. 15. Art. 1 Disposizioni generali. La Regione

Dettagli

Organizzazioni di volontariato: quadro sintetico degli adempimenti in materia di salute e sicurezza dei lavoratori.

Organizzazioni di volontariato: quadro sintetico degli adempimenti in materia di salute e sicurezza dei lavoratori. Sede operativa via Ricasoli, 9-50122 Firenze Sede Legale via de' Martelli 8-50129 Firenze Tel. 055 271731 - Fax 055 214720 http://www.cesvot.it Organizzazioni di volontariato: quadro sintetico degli adempimenti

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A

PROTOCOLLO D'INTESA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE. DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO PUBBLICA ISTRUZIONE (di seguito denominato Ministero) E DE AGOSTINI SCUOLA S.p.A (di seguito denominata Casa Editrice) VISTO il decreto legislativo 16 aprile 1994, n.

Dettagli

Concorso per gli studenti delle scuole secondarie di I e II grado per la realizzazione della Campagna di comunicazione: SCUOLA, AMBIENTE E LEGALITÀ

Concorso per gli studenti delle scuole secondarie di I e II grado per la realizzazione della Campagna di comunicazione: SCUOLA, AMBIENTE E LEGALITÀ Concorso per gli studenti delle scuole secondarie di I e II grado per la realizzazione della Campagna di comunicazione: SCUOLA, AMBIENTE E LEGALITÀ Art. 1 Finalità Il Ministero dell Istruzione, e il Ministero

Dettagli

MODALITA DI FUNZIONAMENTO E CONSULTAZIONE DEL TAVOLO PERMANENTE DEI SOGGETI DEL TERZO SETTORE DEL DISTRETTO SOCIALE EST MILANO

MODALITA DI FUNZIONAMENTO E CONSULTAZIONE DEL TAVOLO PERMANENTE DEI SOGGETI DEL TERZO SETTORE DEL DISTRETTO SOCIALE EST MILANO Allegato A alla deliberazione n. 11 dell 08/06/2012 MODALITA DI FUNZIONAMENTO E CONSULTAZIONE DEL TAVOLO PERMANENTE DEI SOGGETI DEL TERZO SETTORE DEL DISTRETTO SOCIALE EST MILANO 1. COMPITI E FINALITA

Dettagli

PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT

PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT PSR CAMPANIA 2007/2013 FONDO FEASR MANUALE OPERATIVO DELLE ATTIVITA DI CONTROLLO DELL AUDIT INDICE - Premessa Pag 1 1 Tipologia dei controlli 1 1a Controlli di gestione 1 1b Controlli di ammissibilità

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2

Dettagli

Articolo 1 Composizione

Articolo 1 Composizione Regolamento interno di organizzazione per il funzionamento della Conferenza nazionale per la garanzia dei diritti dell infanzia e dell adolescenza Istituita dall art. 3, comma 7, della legge 12 luglio

Dettagli

REGOLAMENTO DELLE ASSUNZIONI ALER MILANO

REGOLAMENTO DELLE ASSUNZIONI ALER MILANO REGOLAMENTO DELLE ASSUNZIONI ALER MILANO Ind Pagina 1 di 7 Indice Art. 1 Oggetto...3 Art. 2 Esclusioni...3 Art. 3 Documenti di riferimento...3 Art. 4 Finalità...4 Art. 5 Programmazione delle attività di

Dettagli

trasversali Gestione corpi di reato progetti operativi gestione delle risorse rapporto con gli utenti innovazione organizzazione logistica

trasversali Gestione corpi di reato progetti operativi gestione delle risorse rapporto con gli utenti innovazione organizzazione logistica Gestione corpi di reato Miglioramento della gestione dei beni sequestrati al fine di controllare e ridurne le relative spese. L intervento si pone l obiettivo di assicurare la rilevazione della presenza

Dettagli

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti

Dettagli

2. DOCUMENTAZIONE DA INVIARE A CURA DEI SOGGETTI PROPONENTI

2. DOCUMENTAZIONE DA INVIARE A CURA DEI SOGGETTI PROPONENTI Modalità di presentazione dei Piani di intervento relativi al primo riparto finanziario del Programma Servizi di cura del Piano d Azione per la Coesione 1. PREMESSA Il primo riparto delle risorse finanziarie

Dettagli

Assemblea ASSOCOSTIERI. Roma, 4 Luglio 2012

Assemblea ASSOCOSTIERI. Roma, 4 Luglio 2012 Codice di Comportamento ASSOCOSTIERI per la predisposizione dei modelli di organizzazione e gestione ex. Art. 6 comma 3 del D.Lgs. 231/2001 Avv. Dario Soria Assocostieri Servizi Attività Assocostieri Servizi

Dettagli

Il sistema di governo della programmazione. Ruoli, compiti, responsabilità e funzioni dei soggetti coinvolti nel processo programmatorio

Il sistema di governo della programmazione. Ruoli, compiti, responsabilità e funzioni dei soggetti coinvolti nel processo programmatorio Il sistema di governo della programmazione Ruoli, compiti, responsabilità e funzioni dei soggetti coinvolti nel processo programmatorio Gli organismi coinvolti nel processo programmatorio Assemblea Distrettuale

Dettagli

Emanato con D.R. n. 170 del 26 marzo 2009

Emanato con D.R. n. 170 del 26 marzo 2009 Regolamento per l'utilizzazione dei fondi destinati alle iniziative e alle attività culturali e sociali degli studenti dell Università degli Studi della Basilicata Emanato con D.R. n. 170 del 26 marzo

Dettagli

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia

PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia PROGETTO SCUOLA 150 anni Grande Italia Nel mondo ci sono 150 milioni di Italici: sono i cittadini italiani d origine, gli immigrati di prima e seconda generazione, i nuovi e vecchi emigrati e i loro discendenti,

Dettagli

Le Raccomandazioni ministeriali per la prevenzione dei rischi in chirurgia: linee di indirizzo regionali di implementazione a livello aziendale

Le Raccomandazioni ministeriali per la prevenzione dei rischi in chirurgia: linee di indirizzo regionali di implementazione a livello aziendale Le Raccomandazioni ministeriali per la prevenzione dei rischi in chirurgia: linee di indirizzo regionali di implementazione a livello aziendale PREMESSA Il Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche

Dettagli

Micro Azioni Partecipate 2013 per il sostegno indiretto ad attività co-progettate e co-realizzate con le ODV della provincia di Vibo Valentia

Micro Azioni Partecipate 2013 per il sostegno indiretto ad attività co-progettate e co-realizzate con le ODV della provincia di Vibo Valentia CENTRO SERVIZI PER IL VOLONTARIATO DELLA PROVINCIA DI VIBO VALENTIA Micro Azioni Partecipate 2013 per il sostegno indiretto ad attività co-progettate e co-realizzate con le ODV della provincia di Vibo

Dettagli

Città di Minerbio Provincia di Bologna. CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio 2011-2013

Città di Minerbio Provincia di Bologna. CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio 2011-2013 Città di Minerbio Provincia di Bologna CICLO DELLA PERFORMANCE Indirizzi per il triennio 2011-2013 Approvato con deliberazione di Giunta Comunale n. 78 del 27/07/2011 Premessa Le amministrazioni pubbliche

Dettagli

A.O. MELLINO MELLINI CHIARI (BS) GESTIONE DELLE RISORSE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 3. INFRASTRUTTURE...

A.O. MELLINO MELLINI CHIARI (BS) GESTIONE DELLE RISORSE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 3. INFRASTRUTTURE... Pagina 1 di 6 INDICE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 2.1. GENERALITÀ... 2 2.2. COMPETENZA, CONSAPEVOLEZZA E ADDESTRAMENTO... 2 3. INFRASTRUTTURE...3 4. AMBIENTE DI LAVORO...6

Dettagli

Descrizione sintetica delle attività da svolgere

Descrizione sintetica delle attività da svolgere Regione Puglia Ufficio Parchi e Tutela Biodiversità Avviso pubblico di manifestazione di interesse per le associazioni di volontariato in campo ambientale. Nell ambito del progetto BIG - Migliorare governance

Dettagli

Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI

Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI PREMESSA L art. 3, II comma della Costituzione Italiana recita: è compito

Dettagli

Presidenza del Consiglio dei Ministri

Presidenza del Consiglio dei Ministri Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le politiche della famiglia BANDO DI PARTECIPAZIONE Premi per iniziative di promozione dell invecchiamento attivo e della solidarietà tra le generazioni

Dettagli

IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR

IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR E LA SOCIETA DANTE ALIGHIERI Protocollo d'intesa Tra

Dettagli

Protocollo d Intesa. tra

Protocollo d Intesa. tra Allegato 1 delib. As n. 2_2015 Protocollo d Intesa tra l Associazione ONLUS La vita oltre lo specchio, il Comune di Pisa, la Società della Salute di Pisa e l Azienda USL 5 di Pisa. PREMESSO - che nel Gennaio

Dettagli

Salute e sicurezza sul lavoro per il volontariato di protezione civile la formazione gli standard minimi il collegamento con l elenco territoriale

Salute e sicurezza sul lavoro per il volontariato di protezione civile la formazione gli standard minimi il collegamento con l elenco territoriale Salute e sicurezza sul lavoro per il volontariato di protezione civile la formazione gli standard minimi il collegamento con l elenco territoriale Il decreto del Capo Dipartimento della Protezione Civile

Dettagli

REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEL VOLONTARIATO

REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEL VOLONTARIATO REGOLAMENTO CONSULTA COMUNALE DEL VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del C.C. n. 25 del 29/05/2013 Foglio 2/6 L Amministrazione Comunale di Settimo Milanese, al fine di riconoscere e valorizzare

Dettagli

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 39/ 15 DEL 5.8.2005

REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA DELIBERAZIONE N. 39/ 15 DEL 5.8.2005 DELIBERAZIONE N. 39/ 15 Oggetto: Attuazione degli interventi finalizzati alla definizione del Piano Regionale di Sviluppo Turistico Sostenibile (PRSTS). L Assessore della Programmazione, Bilancio, Credito

Dettagli

IL RESPONABILE DEL SERVIZIO

IL RESPONABILE DEL SERVIZIO AVVISO PUBBLICO PER LA PRESENTAZIONE DI PROGETTI DI PROMOZIONE, TURISTICA, CULTURALE, SPORTIVA PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI DA PARTE DEL COMUNE DI LERICI ANNO 2016 IL RESPONABILE DEL SERVIZIO - Ritenuto

Dettagli

Non è richiesto un gettone di partecipazione per i membri della commissione.

Non è richiesto un gettone di partecipazione per i membri della commissione. Procedura ristretta per la progettazione del concorso nazionale a premi Che Gusto C è (nell ambito del programma di comunicazione ed educazione alimentare) destinato alle classi del II Ciclo della scuola

Dettagli

Progetto ICF Dal modello ICF dell OMS alla progettazione per l inclusione

Progetto ICF Dal modello ICF dell OMS alla progettazione per l inclusione Progetto ICF Dal modello ICF dell OMS alla progettazione per l inclusione Bando per la presentazione di progetti finalizzati all applicazione del modello ICF nella scuola Progetto ICF Dal progetto ICF

Dettagli

REGIONE DEL VENETO PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE (POR) OBIETTIVO COMPETITIVITA REGIONALE E OCCUPAZIONE PARTE FESR (2007-2013)

REGIONE DEL VENETO PROGRAMMA OPERATIVO REGIONALE (POR) OBIETTIVO COMPETITIVITA REGIONALE E OCCUPAZIONE PARTE FESR (2007-2013) REGOLAMENTO INTERNO DEL COMITATO DI SORVEGLIANZA POR OBIETTIVO COMPETITIVITÀ REGIONALE E OCCUPAZIONE PARTE FESR (2007-2013) Comitato di Sorveglianza 13 maggio 2011 REGIONE DEL VENETO PROGRAMMA OPERATIVO

Dettagli

Il protocollo informatico

Il protocollo informatico La dematerializzazione dei documenti amministrativi Il protocollo informatico Notaio Gea Arcella garcella@notariato.it Udine 22 novembre 2012 1 1.1 L'obbligo di registrazione dei documenti amministrativi

Dettagli

Protocollo di intesa. tra. L Istituto Nazionale per l Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL) REGIONE LAZIO.

Protocollo di intesa. tra. L Istituto Nazionale per l Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL) REGIONE LAZIO. Protocollo di intesa L Istituto Nazionale per l Assicurazione contro gli Infortuni sul Lavoro (INAIL) tra e REGIONE LAZIO per l erogazione di prestazioni di assistenza sanitaria da parte dell istituto

Dettagli

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE COMUNE DI MONTECCHIO MAGGIORE Provincia di Vicenza REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE COMITATO VOLONTARIO PROTEZIONE CIVILE MONTECCHIO MAGGIORE Via del Vigo 336075 Montecchio Maggiore

Dettagli