l Eco della 2 a E Educazione Stradale Piccoli poeti Intervista alla Preside Pericoli del Web Noi e il Giornalismo

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1 l Eco della 2 a E Giornalino dell Istituto di Istruzione Secondaria di I grado Carelli - Forlani - Conversano (Ba) Numero unico a diffusione interna Maggio 2015 Intervista alla Preside Pericoli del Web Piccoli poeti Educazione Stradale Noi e il Giornalismo pg 2 pg 3 pg 6 pg 8-9 pg 15 Agricoltura Agroalimentare Turismo Rurale Ambiente Territorio

2 2 EDITORIALE Buona o no che sia, ministro che va, ministro che viene, la scuola non ha mai smesso di far discutere. Perché? Perché da lei ci passano tutti, come alunni prima, come genitori, docenti, dirigenti, esterni coinvolti nei progetti poi e la lista potrebbe continuare. È uno spaccato piuttosto fedele della società che educa a farne parte. E in quanto specchio della società è stata spesso oggetto di tentativi di riforma, idee nuove messe in campo e mai del tutto concretizzate, per renderla più funzionale al suo stesso ruolo di educatrice della società futura. Il risultato di questi tentativi, nati e abortiti con i loro ministri è stato quello di una gran confusione. Finalità o obiettivi generali? Obiettivi formativi o specifici? Conoscenze o competenze? È stata tale la confusione creata da una terminologia che non è mai stata in grado di spiegarne i metodi necessari e la sostanza, che molte scuole hanno fatto finta di niente, continuando a fare quello che sanno fare, cioè formare, termini a parte. Hanno continuato a progettare anche quando le risorse non erano sufficienti, con banchi e sedie rotte, con mezzi tecnologici inadeguati per la didattica che viene chiesta o in assenza di tecnici preposti alla loro manutenzione. E se la maggior parte dei docenti non ha partecipato agli scioperi era a scuola a far lezione, senza mai venir meno al ruolo di formatori. L Unione Europea chiede che la scuola fornisca competenze da spendere nella società e che i giovani abbiano una formazione il più possibile equivalente e Giornalino dell Istituto di Istruzione Secondaria di I grado Carelli - Forlani - Conversano (Ba) Progetto didattico di potenziamento di lingua italiana realizzato dalla classe 2 a E anno scolastico Dirigente Scolastico: Prof.ssa Alba Decataldo Docente: Prof.ssa Fonte Maria Campanella Redazione: Classe 2a E Impaginazione: Click On Studio - Bari Stampa: Grafica Modugno (Ba) MERITO Una chiacchierata con il dirigente scolastico La prof.ssa Decataldo si racconta titoli spendibili ovunque. Pare che i nostri politici se ne siano accorti, se stanno dicendo che al primo posto delle priorità governative c è la scuola. È seguito l eco di François Hollande, che l indomani dell attentato a Charlie Hebdo ha dichiarato La scuola non può fare tutto ma è un elemento essenziale, stanziando ben 250 milioni di euro in tre anni. È di questo che la scuola ha bisogno, di fatti concreti e di finanziamenti che servano alla formazione e aggiornamento dei docenti, perché possano essere all altezza delle richieste. Non ha invece bisogno che si inneschino scaramucce tra docenti o docenti e dirigenti per la definizione e l individuazione di chi sono i più meritevoli. È innegabile che non tutti si impegnano allo stesso modo, che non tutti sono aperti a rivedere il proprio ruolo e ad adeguarlo a quello che gli viene chiesto, che non tutti si cimentano con contenuti e metodi innovativi, ma questo succede in tutti i settori, è legato alla pluralità dell essere uomini. Il merito non può certo essere quantificato con la ricompensa di qualche euro in più, ma forse andrebbe stimolato con nuovi riconoscimenti ed una più adeguata collocazione dell insegnante nella società. Auguriamoci che molti abbiano il coraggio di sottrarsi a tale sistema e che il merito continui ad essere espressione del meglio che ciascuno di noi può dare. F. Maria Campanella La scuola Carelli-Forlani a partire dall anno scolastico è sotto la direzione della professoressa Alba De Cataldo che abbiamo avuto il piacere di intervistare mercoledì 1 aprile per conoscerla meglio e sapere cosa pensa della nostra scuola e di quello che si realizzerà nell immediato futuro. Da bambina, immaginando il suo futuro, quale lavoro sognava di fare? <<Sognavo di diventare una scienziata astronauta, mi sono laureata in scienze biologiche e ho iniziato a insegnare scienze e chimica.>> Perché ha deciso di diventare Dirigente Scolastica invece di continuare la sua carriera da insegnante? <<Ho voluto cambiare perché come docente spesso mi rendevo conto che c erano cose che non mi andavano bene e che avrei organizzato in maniera diversa. Perciò quando è uscito il concorso e ho avuto la possibilità di farlo ho pensato di provarci per organizzare la scuola a modo mio. E stato difficilissimo, ma mi è andata bene e sono soddisfatta.>> Che professoressa ritiene di essere stata? Che rapporto aveva con i suoi alunni? <<I miei alunni hanno detto che ero severa nel senso che pretendevo molto. E vero pretendevo che fossero sempre preparati e che mi seguissero nell insegnamento, ma avevo con loro rapporti di amicizia, infatti ancora oggi li sento attraverso internet e mi vengono a trovare.>> Come ha fatto ad affrontare le novità di un ruolo così impegnativo? C è stato qualcuno che l ha supportata? <<Sì. Soprattutto durante la preparazione al concorso andavo ogni giorno, quando mi sorgeva un dubbio, nella stanza del mio preside e lo mettevo sotto stress per le spiegazioni. Addirittura mi correggeva anche i temi che non ero più abituata a svolgere. Ora mi sento con altri neo-dirigenti attraverso gruppi facebook o whatsapp dove poniamo dei quesiti e chi li ha affrontati prima dà delle soluzioni.>> Come riesce a conciliare un lavoro così impegnativo con gli impegni familiari? continua in terza pagina <<Per il momento non riesco a conciliare perché il lavoro mi porta a stare a scuola fino a tardi. Quando torno a casa riesco a preparare la cena per i miei figli e la giornata è finita. Il primo anno prevede lavoro in più perché devi organizzare la scuola secondo quella che è la tua visione. Spero che il lavoro dell anno prossimo sia più leggero dato che, fatto il grosso, dovrò affrontare giusto qualcosa di nuovo e così potrò dedicare più tempo alla mia famiglia.>> Oltre agli impegni scolastici e familiari, ha qualche hobby? <<Non riesco proprio ad avere hobby. Prima avevo quello degli scacchi e quando ero professoressa ogni tanto partecipavo a dei tornei, ma da quando sono dirigente ho dovuto abbandonare completamente con la speranza di riprendere.>> Cosa ne pensa della scuola che ha trovato? Ritiene che sia all altezza di ciò che chiede il Ministero? <<C è molto lavoro da fare perché il Ministero chiede una didattica diversa e una scuola ad alti livelli da un punto di vista tecnologico. Noi stiamo cercando di andare avanti; infatti ho organizzato un sito che gestisco personalmente su cui metto tutte le comunicazioni per i docenti, i genitori, gli alunni. Ho aperto una pagina facebook per facilitare la comunicazione; ho attivato il registro elettronico e dall anno prossimo ci sarà il diario

3 dalla seconda pagina Molti, anzi troppi i pericoli da parte di Internet e i Social Network per i minori, che ormai li usano come giocattoli. Ai lati positivi della tecnologia, delle innegabili opportunità che offre, c è anche il risvolto della medaglia. Ma i ragazzi, purtroppo, non se ne rendono conto. Per questo il 27 Febbraio, presso il seminario diocesano di Conversano, si è tenuto un convegno sui pericoli di Internet e dei Social Network. L incontro ha coinvolto tutte le scuole di Conversano e ha visto la partecipazione della garante dei minori della Regione Puglia dottoressa Paparella, di funzionari della Polizia Postale dott. Andrea Carnimeo e Giuseppe Di Vagno e del sindaco avv. Giuseppe Lovascio. Si è parlato di quanto sia importante conoscere i mezzi tecnologici negli aspetti positivi e negativi per proteggere i ragazzi. È subito emerso che a farlo devono essere sia le famiglie che le scuole e che per avere come obiettivo comune la formazione, devono essere in rete a prescindere dal loro ordine. L ingresso della tecnologia nella vita di tutti rappresenta la nuova rivoluzione Copernicana in fatto di comunicazione. Ma molti, compresi gli adulti, non hanno consapevolezza dei rischi che si nascondono dietro ad un uso inconsapevole di questi strumenti. Bam- Whatsapp,Twitter, Facebook, Instagram sono I più diffusi tra i social network, alcuni dei quali hanno superato il miliardo di utenti. I social network rappresentano nelle vite di noi adolescenti il modo più semplice per comunicare, anche a distanza. Sembra che non possa più farne a meno nessuno e anche gli adulti li usano sul lavoro e nella vita privata. L uso di questi mezzi si sta radicando, infatti ultimamente anche le massime autorità ne fanno uso, è sempre più frequente vedere i politici che comunicano dai seggi delle camere. In questo periodo anche trasmissioni televisive e radiofoniche permettono di interagire in tempo reale o di iscriversi alla pagina Facebook o Twitter di tale trasmissione. Anche se sono sicuramente comodi, perché mettono in contatto più persone contemporaneamente, si tratta elettronico. Inoltre vedrò di mettere un tablet in ogni aula per il registro elettronico e poi farò portare il tablet ad ogni ragazzo.>> Con il passare del tempo anche il modo di comunicare è cambiato, infatti oggi si parla di comunicazione 2.0, una comunicazione per lo più indiretta. Lei si è adattata a questo cambiamento, coinvolgendo anche la nostra scuola, è soddisfatta di questa scelta? Ha tratto più effetti positivi o negativi? <<Gli effetti sono positivi perché io scrivo le circolari sul sito e la cosa che mi piace è che immediatamente i genitori rispondono, anche i docenti sono informati in tempo reale mentre con il cartaceo i tempi si allungano parecchio. Quindi sono favorevolissima a questo tipo di interazione e con lo staff della scuola abbiamo creato anche il gruppo di whatsapp per le comunicazioni urgenti. Quest anno la scuola ha permesso ai ragazzi di terza di migliorare e approfondire l inglese attraverso un viaggio a Malta, quanta importanza ha avuto per i ragazzi questa iniziativa? Ritiene di doverla riproporre il prossimo anno? <<E stata un iniziativa molto istruttiva che intendo riproporre rivedendo l aspetto logistico. A Malta c era un corso che hanno seguito ragazzi e docenti ai quali è stato rilasciato un certificato delle capacità raggiunte. Sono del parere che l inglese bisognerebbe conoscerlo come la lingua madre e questa è un iniziativa che arricchisce chi riesce a sfruttarla, ma che però non tutti possono accettare dato il costo elevato. A tal proposito penso che se ognuno facesse delle rinunce personali potrebbe investire sulla formazione della lingua.>> Su quali progetti pensa che la scuola dovrà concentrarsi nei prossimi anni? Ritiene di dare la priorità a qualche tema in particolare? <<Ritengo fondamentale sempre l approfondimento delle lingue. A differenza di quest anno vorrei che i progetti fossero collegati tra loro, magari, lo stesso obiettivo sotto diversi punti di vista così da rendere anche più unitario il POF.>> Sappiamo che questo è stato il suo primo anno da Dirigente, se dovesse esprimerlo con tre aggettivi quali sceglierebbe? <<Faticoso, entusiasmante e gratificante. >> Qual è il bilancio di quest anno che sta per concludersi? E soddisfatta degli obbiettivi raggiunti? <<Abbastanza nel senso che ho fatto tanto e il collegio docenti mi ha supportato veramente appieno in tutte le mie proposte, anche in quelle più invadenti come quella del registro elettronico, viste le difficoltà iniziali che comportava. Ritengo che il bilancio sia positivo.>> Angelo D Aloia Antonella Fanelli Ivan Pepe Social Network Dominio della comunicazione I pericoli del web Un incontro per imparare ad evitarli di una moda, che dura già da alcuni anni. E come per tutte le mode, nessuno sa e vuole farne a meno. Oggi molti ragazzi sono già dotati di un cellulare a 10 anni dal quale scaricano e utilizzano applicazioni che i genitori non sanno molto spesso neppure esistano e che permettono lo scambio d informazione, di contatti, di foto, di video, di messaggi, di appuntamenti e di tanto altro, per questo piacciono tanto ai ragazzi, per la difficoltà dei genitori di controllarli completamente. E gli adolescenti si sa che non amano il controllo degli adulti, ma pensano di poter vivere autonomamente. Molto spesso l uso eccessivo è causa dello scarso dialogo che c è in famiglia. A nostro parere, l utilità dei social network è indubbia: per esempio è possibile ritrovare vecchi compagni di scuola e persone con le quali da tempo si sono interrotti i rapporti; i social network specializzati hanno spesso una grande utilità da un punto di vista lavorativo, permettendo ad esempio di visualizzare i profili di persone che si desiderano contattare per motivi professionali. I social network offrono grandissime opportunità e vantaggi, ma è necessario non considerarlo un sostituto della realtà e un mondo in cui chiudersi, ma piuttosto come uno strumento per facilitare il contatto con persone fisicamente lontane da noi. Gianvito Cipollino Cristiano Mancini Gianvito Masi bini sempre più piccoli accedono alle tecnologie, secondo quel fenomeno detto del mobile born. I ragazzi non sono consapevoli dei rischi, usano i mezzi tecnologici investendo tutta la loro emotività, infatti la loro vita di relazione avviene tramite Internet e social network. I funzionari della polizia postale hanno spiegato come svolgono quotidianamente il loro lavoro, nel risolvere situazioni spiacevoli e molto rischiose, per quei ragazzi che vengono adescati da sconosciuti, o la cui intimità violata da compagni privi di scrupoli. Nel loro ufficio tutti i giorni arrivano richieste di aiuto da parte di genitori e ragazzi, che solo in ritardo si rendono conto di aver dato fiducia a chi non la meritava, tramite la rete. L età che corre più rischi è tra i 7 e i anni e spesso gli adulti non sanno quanti rischi si nascondono dietro a quei telefonini regalati ai compleanni, per le promozioni o le comunioni. Sia il dott. Carnimeo che Di Vagno hanno spiegato quali sono oggi i reati più frequenti legati all uso di internet. Il Sexing consiste nel mettere in rete, alla vista di tutti, foto dell intimità inviate ai fidanzati in altri momenti. Il Grooming è, invece, la tecnica usata dai pedofili per entrare in contatto con i propri interlocutori attraverso SMS, Social Network, dialoghi in chat, forum, giochi di ruolo. Il Cyber Bullismo, invece, consiste nel mettere in rete video e foto che contengono percosse ad un ragazzo. Sono stati forniti alcuni consigli per controllare tutto ciò. E importante che i mezzi tecnologici, come il PC, siano collocati in una stanza e su un mobile della casa ben visibili, in modo che i genitori conoscano l internauta che sta chattando con i propri figli. È importante che sia i cellulari che la rete di casa siano impostati in modalità protetta, perché a cadere in trappola possono essere anche gli adulti, da parte di coloro che sono intenzionati a danneggiarli. Dobbiamo usare la tecnologia, ma non farci usare da essa, è questo il messaggio chiaro e forte che è emerso dalla serata, cui hanno partecipato i genitori degli alunni porgendo domande ed esprimendo i propri timori. Bisogna insegnare ai giovani ad avere più rispetto per se stessi, recuperare la propria dignità, e non mettere la parte più intima della vita sul web. I dubbi, i timori o le richieste di aiuto possono essere espressi collegandosi al sito della Polizia di Stato. Ma soprattutto i genitori devono anche saper dire di no, qualche volta! Terry Prunella Martina Marangelli Paolo Vieli 3

4 4 Consiglio Comunale dei ragazzi Le istituzioni si fanno mini Tutti gli esseri umani hanno diritti ormai inviolabili. Lo stiamo imparando grazie allo studio della storia, che ci insegna quanto sia stato difficile giungere alla conquista del diritto alla libertà di opinione, associazione, partecipazione alla vita pubblica. La Convenzione ONU ha sancito, tra l altro, il diritto dei bambini ad esprimere un opinione, quando gli adulti prendono decisioni che li riguardano. È da tale principio che è nato il Consiglio Comunale dei Ragazzi. Sono ormai diciotto anni che il Consiglio Comunale dei Ragazzi, in collaborazione con il Consiglio Comunale degli Adulti, e con il sostegno dei docenti, organizza e crea progetti per migliorare la nostra città e farla diventare sempre più a misura di ragazzo. Alcuni di noi hanno avuto il privilegio di farvi parte e contribuire a far crescere il decoro della nostra amata Conversano. Ricordiamo soltanto alcuni dei traguardi da noi raggiunti, che ci fanno essere orgogliosi.è stato istituito il concorso fotografico intitolato Quante ciliegie,tenuto in occasione della Festa delle Ciliegie che ogni anno si svolge nella nostra città nel mese di maggio, al termine del quale sono state premiate le foto distintesi per la particolare bellezza e spontaneità. Con la collaborazione del Teatro Pubblico Pugliese si è realizziata una rassegna teatrale pomeridiana per bambini a costi ridotti. Si è conferita la cittadinanza onoraria a bambini e ragazzi stranieri, in occasione della Giornata Mondiale sui Diritti dell Infanzia. Ci siamo attivati perché aumentassero i cestini portarifiuti in tutta Conversano. Il Consiglio Comunale dei Ragazzi collabora anche con l AIL vendendo, nel periodo natalizio e pasquale, le stelle di Natale e le uova di cioccolata, parte del cui ricavato viene devoluto per la ricerca sulle leucemie. Proprio quest anno si è rinnovato il mandato biennale, ed il nuovo Consiglio dei ragazzi si è insediato il 20 novembre La cerimonia si è tenuta nella sala consiliare del Comune. La giornata si è aperta con il discorso del sindaco Giuseppe Lovascio, seguito da quello del sindaco dei ragazzi uscente Ester Storno che ha ceduto il tricolore al neosindaco Claudia Caputo, che come di consueto verrà affiancata dai vari assessori. Uno degli obbiettivi che il Consiglio Comunale dei Ragazzi si pone, è quello di far avvicinare i giovani alla vita pubblica e farli diventare cittadini consapevoli. Fino a questo momento l amministrazione degli adulti ha sempre tenuto conto delle proposte fatte dai ragazzi coinvolgendoli anche in diverse manifestazioni e progetti che li riguardavano. È una esperienza che fa crescere, dove ci si rende conto di avere una grande responsabilità, del dover essere un buon esempio per tutti i coetanei e dar voce ai loro pensieri e idee. Sicuramente sono molti gli impegni che possono derivare da questo incarico, ma con un po di buona volontà e organizzazione ci si può dedicare sia alla vita pubblica sia a quella scolastica Pierpaolo Montrone Isabella Totaro Ester Storno Il valore delle istituzioni La Boldrini a Conversano parla di libertà Come sarebbe il mondo senza istituzioni? Sarebbe nel caos, come lo era un tempo, perché vivremmo in un mondo senza regole. Le istituzioni rappresentano l applicazione della democrazia tra i popoli e spesso fanno avvertire la loro presenza, perché la gente le senta vicine e al loro servizio. È stato questo lo scopo della visita dell onorevole Laura Boldrini a Conversano, il 22 settembre L invito è giunto dalla Fondazione Di Vagno e ha consentito alla Presidente di partecipare al convegno organizzato dalla stessa Fondazione in occasione del primo centenario della I Guerra Mondiale. All evento, che si è svolto presso il cinema Norba, sono stati invitati anche gli studenti delle scuole di Conversano, perché siano portatori per il futuro del valore che le istituzioni rappresentano, cioè democrazia e libertà.<<abbiamo bisogno dello stile di Giuseppe Di Vagno in parlamento>>. è con questa espressione che la Boldrini ha cominciato il suo discorso, sottolineando il valore dei martiri vittime del fascismo, che hanno combattuto per la libertà. La Boldrini si è rivolta con molta cordialità e un linguaggio semplice ai giovani presenti in sala, perché capissero il ruolo che loro hanno nell accogliere i principi di una sana società democratica. L onorevole ha anche sottolineato che oggi i giovani hanno poca fiducia nelle istituzioni, molto probabilmente per gli scandali che si fanno vedere in tv e soprattutto per la corruzione politica. In particolare quelli del meridione hanno un motivo in più per esserlo: la mancanza di lavoro e il fatto che la loro terra non è stata valorizzata secondo le sue potenzialità. Si è rivolta ai docenti presenti in sala per ringraziarli del lavoro che svolgono come educatori delle future generazioni e un complimento è arrivato anche a noi ragazzi, per la partecipazione corretta e responsabile all evento. Isabel Di Mola Federica Ingrassia Halysia Orrù

5 EXPO MILANO 2015 Il cibo sotto gli occhi di tutti A Parigi il 31 marzo 2008 Milano, è stata scelta per ospitare uno dei più importanti eventi internazionali: Expo 2015, che avrà inizio il primo Maggio e terminerà il 31 ottobre di quest anno. Il tema sarà quello dell alimentazione e del cibo infatti il titolo dell esposizione universale è : Nutrire il Pianeta, Energia per la vita. Per sei mesi, il capoluogo della Lombardia, sarà una vetrina mondiale in cui i Paesi mostreranno le proprie tecnologie ed innovazioni per garantire cibo sano, sicuro e sufficiente per tutta la popolazione mondiale. È questo che ci ha incuriositi, dal momento che i nostri studi di storia, scienze, geografia e tecnologia ci insegnano che ancora per molti popoli il cibo non è garantito e che le tecniche per produrlo rimangono ancora molto diverse da paese a paese. Expo concederà a tutti la possibilità di conoscere e assaggiare i migliori cibi e piatti del mondo, espressione di cultura e socializzazione. Questo evento sarà l occasione in cui ogni Paese potrà comunicare le sue eccellenze alimentari legate ai propri territori, potrà discutere contemporaneamente sulla mancanza e sullo spreco di cibo, sull educazione alimentare e sulle tematiche legate agli OGM (Organismi geneticamente modificati). Parlare di mancanza di cibo vuol dire affrontare il tema della fame nel mondo e quindi durante l Expo verranno discusse idee e proposte per eliminare la causa di elevata mortalità infantile e malnutrizione in diversi stati africani o del sud-est asiatico. Allo stesso tempo durante l Esposizione Universale si discuterà dello spreco di cibo nel mondo, dell obesità infantile che colpisce invece gli Stati più ricchi del Pianeta per un eccesso di cibi non salutari e ricchi di zuccheri. Il problema delle difficoltà economiche è, purtroppo, molto vicino anche a noi poichè ci sono molti padri di famiglia che hanno perso il posto di lavoro e non riescono a garantire un futuro alle loro famiglie, molte volte nemmeno possono permettersi di fare una spesa alimentare soddisfacente. Infatti negli ultimi tempi i centri della Caritas, compreso il nostro, sono sempre più frequentati da famiglie conversanesi che chiedono aiuto. Ci auguriamo, per il nostro futuro e soprattutto per quello di coloro che sono in difficoltà, che queste differenze vengano annullate, si crei un modello di sviluppo equilibrato anche grazie ad iniziative come EXPO e ad una sana educazione alimentare e di lotta allo spreco avviata dalla scuola. Fanelli Antonella Tricase Miriana Candela Maria Chiara La salute, in buona parte, si costruisce a tavola con il cibo che mangiamo. E importante prestare attenzione ai principi nutritivi dei singoli alimenti e verificare che le entrate caloriche siano sempre proporzionate al dispendio energetico. Quando questo equilibro non è rispettato c è il rischio dell insorgere di situazioni di sovrappeso e di obesità che sono la causa, soprattutto negli adolescenti, di problemi conseguenti di natura psicologica. Spesso, infatti, i bambini obesi sono portati a sviluppare un rapporto difficile con il proprio corpo e con i coetanei, di conseguenza a isolarsi, con un inevitabile aumento delle abitudini sedentarie. Oggi allontanarsi dalle buone abitudini alimentari è facile sia perchè la TV propone continuamente novità di cibi ricchi di grassi e zuccheri, sia perchè nelle famiglie spesso lavorano entrambi i genitori e, per mancanza di tempo, per il pranzo, la cena e la merenda vengono serviti alimenti nutrizionalmente non adeguati, che andrebbero consumati solo in poche e selezionate occasioni. Ad esempio: risotto in busta pronto in 5 minuti al posto di un buon risotto preparato con cura; hot dog e patatine fritte al posto di una genuina pizza di patate; brioches al posto della ciambella della nonna. L educazione alimentare è importante che parta dalle scuole, con iniziative che stimolino gli alunni a riflettere sulle proprie abitudini alimentari. Per questo scopo la nostra scuola ha La salute vien mangiando accolto due laureande che, per la preparazione della tesi di laurea, hanno valutato lo stato nutrizionale e gli standard di crescita dei ragazzi rilevando la misura dell altezza, del peso, della circonferenza degli arti, delle pliche cutanee e proponendo un questionario per valutare lo stile di vita di ogni adolescente. I dati ottenuti saranno confrontati con quelli proposti dalle organizzazioni nazionali e internazionali di monitoraggio dello stato di salute. Mangiare bene vuol dire anche mangiare un pò di tutto perchè un alimentazione monotona e basata su uno stesso alimento può portare disturbi e malattie da carenza e/o squilibri. Ogni alimento ha delle caratteristiche nutrizionali proprie e può essere, in caso di intolleranze, cambiato con altri dalle proprietà simili. Per aiutare adulti e bambini a consumare cibi sani si potrebbero installare nei luoghi pubblici distributori automatici di frutta e merende a base di frutta in sostituzione di quelli di dolciumi e patatine. Mangiamo non per saziarci, ma per star bene! Angelo D Aloia Andrea Fanelli Paolo Vieli 5

6 6 Nel nostro percorso scolastico, fatto fino a questo momento, abbiamo studiato vari generi letterari tra cui la poesia. Siamo partiti riconoscendo la sua musicalità, A scuola Corri,corri, a scuola andiamo e la giornata cominciamo, è suonata la campanella mentre in cortile si fa comunella. In fila ci mettiamo e l aula raggiungiamo. Impaziente di interrogare c è la Scarfò ad aspettare. Il suo inglese noi studiamo, ma Latrofa preferiamo; con la squadra ed il compasso di teoria ci assegna un pò di ripasso. Entra poi tutta bella la professoressa Campanella che tra verbi, filastrocche e lettere è sempre in grado di farci riflettere. Un altra ora se ne va e la Fanizzi tra un po giungerà. Il compito in classe si farà e chissà come andrà! Bussa Paolo alla porta, per dire qualcosa che a noi importa: Domani Zivoli assente, l ultima ora non si fa per niente! Angelo D aloia Siam riuniti nel cortile della scuola, dal cielo grigio scendono un po di schizzi: ecco viene a prenderci la Fanizzi. Seguirà la Campanella che con le regole grammaticali ci insegna a scrivere anche i giornali, mentre con storia e la geografia ci indica la <<diritta via>>. D Aprile con la lezione di pittura ci regala una lezione simile a un avventura; con la Lestingi facciamo un viaggio nella religione, Filastrocche Con i professori Un giorno a scuola Non ha ancora cantato il gallo, quando siamo già tutti in ballo. La campana lancia un suo acuto che ci butta dentro in un minuto. Qualcuno ancora sonnecchia laggiù in fondo, mentre la prof. apre una finestra sul mondo. La prima ora ci sembra una tortura, durante la seconda cresce la paura Oggi sarem tutti interrogati sul Rinascimento, i triangoli e gli invertebrati! E ciascun di noi è ammutolito quando la prof. va su e giù con il dito Ed ecco arrivare una magica circolare che ci permette per un pò di respirare. Ma non è detta l ultima parola: interrogati Laruccia, Mancini e Di mola Valeria Laruccia scoprendo i diversi credo di ogni nazione. La Zivoli la diamonica ci ha insegnato a suonare ed è stato facile come giocare. Con la prof. di educazione fisica tante cose abbiamo imparato e tante volte ci ha accontentato. E stato bello studiare tecnologia: - il professor Latrofa com è bravo mam- mamia!- La Serripierri ci insegna francese da poco più di un mese. Paolo Vieli il ritmo e le figure retoriche, per poi riuscire a costruirle e ne siamo orgogliosi. C è stato un momento di resa dei conti nel compito in classe. Ve ne presentiamo alcune tra filastrocche e poesie: Il sole Canta sul ramo un picchio contento del Sole che sta arrivando. Guardo verso su ci sei tu. Guardo intorno e tutto si illumina di una calda luce. Sole sei amore. Sole sei calore che talvolta ci fai sentire come un brivido caldo. Esiste per tutti una cosa preziosa. Sole sei fonte meravigliosa! Angelo D Aloia 2^E Poesie Con te Con te l unica amica in ogni mia decisione. Con te che sei come un fiore sbocciato in primavera e che rallegra tutti con il suo colore. Con te che mi ascolti ogni volta quando ho bisogno di sfogarmi e che mi dai consigli per andare avanti. Con te che sei la perfezione, senza eccezione. Con te che sei la mia ancora e il mio ancora. Con te che mi hai fatto ridere e piangere. Con te che ci sei sempre stata nei momenti belli e e in quelli brutti. Con te che sei il mio unico, grande riferimento, crescerò. Ester Storno Sei fuoco, luce e vita Nessuno può non amare te, sole, solo tu illumini, riscaldi, tranquillizzi Rallegri con la tua presenza, rischiari con la lucentezza. Sei fuoco, luce e vita, la tua energia è infinita. Più tardi la tua luce buia sfilerà nel cielo e nei cuori, nuova attesa infonderà. Sereno spendi in cielo lassù come in un dolce prato i fiori. Solenne sei sole in cielo, imponente anche tra le nubi. Fonte di infinita felicità e festosità. Nicole Savino

7 Ho imparato a sognare Quando i sogni diventano realtà Ci siamo mai chiesti cosa sono i sogni? E, soprattutto, a cosa servono? Sia che si sogni ad occhi chiusi o aperti in entrami i casi i sogni sono particolarmente influenzati dalle nostre credenze e sono il riflesso dei nostri desideri. Tutti abbiamo un sogno nel cassetto che solo con impegno e determinazione si può realizzare. Potrà essere diventare un grande calciatore, un cantante, un attore o inseguire il proprio idolo, ma per portarlo avanti bisogna crederci davvero. Alcuni uomini hanno creduto profondamente nei loro tanto da riuscire a realizzarli. <<Andare nello spazio è realizzare il sogno di una vita, il punto di arrivo di una storia personale e professionale di decenni>>. Queste sono le parole di Samanta Cristoforetti, la prima donna italiana a viaggiare nello spazio, terza in assoluto. Alan Eustace, vicepresidente di Google, invece è partito alla volta della stratosfera su un pallone gonfiato ad elio dal deserto del New Mexico, negli Stati Uniti, per poi lanciarsi nel vuoto, da ben quaranta km. di altezza, progettando con un eccellente organizzazione il proprio volo da ben tre anni prima. Noi, classe 2 E, abbiamo iniziato il nostro percorso di scuola media dando appunto importanza alla capacità di sognare. Ci siamo ispirati soprattutto ad uno dei più grandi sognatori: Peter Pan. Con la sua storia, questo ragazzo ci ha trasmesso la voglia di allontanarci dal mondo reale pieno di preoccupazioni e viaggiare in un mondo fantastico dove ci si sente liberi e spensierati. E che dire della Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare. Abbiamo letto il capolavoro del grande autore cileno Sepulveda, e ci siamo accorti che non ci sono limiti alla fantasia, come quella di chi immagina un mondo migliore, che rispetti la natura e dove persino gli animali riescono tra di loro ad essere solidali e umani. Ci sono molte canzoni che trattano il tema dei sogni, in particolare Ho imparato a sognare di Fiorella Mannoia che ci ha fatto capire che quando si inizia a sognare non si ha intenzione di smettere di farlo perché il sogno ci regala quella libertà, che al contrario la realtà ci nega con la propria crudezza. È già un grande successo la canzone di Ligabue Sono sempre i sogni a dare forma al mondo. Luciano dice <<Sono sempre i sogni a dare forma al mondo, sono sempre i sogni a fare la realtà>>. Questo significa che a sognare sono coloro che non accettano passivamente la realtà che non gli piace e tentano di modificarla con le proprie ambizioni. E importante avere almeno un sogno da inseguire, perché stimola e rende partecipi della stessa vita. Sicuramente anche noi ne abbiamo uno: forza ragazzi perché possa realizzarsi! Martina Marangelli Ester Storno Nicole Savino Libriamoci per impararare Incontro con il comandante Di Capua Per l uomo la lettura è sempre stata uno dei principali mezzi di conoscenza, che gli ha permesso di svilupparsi ed evolversi. Infatti i libri permettono di crescere culturalmente e soddisfare le curiosità. Leggendo ci si può immergere in storie ed avventure, liberando la fantasia. La lettura dovrebbe essere quotidiana per ciascuno di noi, come svago, divertimento, per passare il tempo libero oppure anche un mezzo per evadere dal mondo degli adulti, che molto spesso non sanno ascoltarci e comprendere i nostri problemi. Dovrebbe essere la famiglia per prima a immergere i ragazzi nel mondo della lettura, facendo sì che in casa ci siano più libri che videogiochi, anche se questo a volte significa scontrarsi con le richieste dei propri figli. Per fortuna un grosso contributo, in tal senso, lo svolge la scuola, sia perché tutti i suoi insegnamenti avvengono tramite i libri, ma anche attraverso progetti che educano a leggere, per il piacere di farlo. È così che è cominciato il nostro percorso di scuola media, con la lettura di alcuni passi di Peter Pan in occasione della festa del libro a cui è seguito Gli altri ed io, un libro di Isabella Bossi Fedrigotti, scrittrice e giornalista, che ci ha portati a riflettere sul valore della famiglia e su ciò che succede intorno a noi ogni giorno. Nel corso dell estate scorsa abbiamo letto, dietro suggerimento della prof.ssa Campanella Storia di una gabbianella e del gatto che le insegnò a volare, di L.Sepùlveda, il libro che ha saputo conquistare milioni di lettori di ogni età. Con l esame dell opera è iniziato questo anno scolastico; abbiamo scoperto che per quanto scritto in chiave fiabesca, il romanzo contiene tanti elementi di riflessione, che riguardano proprio il mondo degli adulti, dal rispetto per la natura, per la diversità, all importanza della solidarietà, alla capacità di sognare, che i grandi non dovrebbero mai perdere. La storia si apre citando alcuni porti che sono la rotta fatta dai gabbiani e noi quella rotta l abbiamo tracciata sull atlante, poiché riguarda quei paesi d Europa che sono oggetto di studio in questo anno scolastico. È seguito Libriamoci, un progetto organizzato dal Ministero dei Beni e delle attività culturali, che ha visto la partecipazione di figure autorevoli del mondo della cultura e dell amministrazione, affinché portassero agli studenti la loro esperienza di lettori. La nostra classe ha ospitato Giovanni Di Capua, comandante della polizia municipale di Conversano, che ha partecipato non solo come lettore ma anche come autore di un libro, relativo alla sua attività. Il suo intervento si è soffermato sull importanza di una lettura chiara e comprensibile, soprattutto quando si tratta di applicare la legge, che deve essere uguale per tutti. La sua esperienza ci ha fatto capire che la lettura non è solo una passione, ma anche un modo per apprendere e capire cose che possono riguardare qualsiasi materia o mestiere. In questo caso, questo libro è importante per i Comandanti di tutta Italia, per fare in modo che ci sia equità nella stesura degli atti che derivano dalla violazione del codice della strada. Più in generale il comandante si è soffermato su quanto sia importante impegnarsi nello studio, per raggiungere quelli che sono i propri obiettivi. Gli adolescenti di oggi leggono soprattutto romanzi, libri fantasy e d avventura, storie coinvolgenti ed entusiasmanti, scorrevoli e piene di descrizioni. Auguriamoci che l interesse per la lettura aumenti sempre più, come anche la capacità di riflettere, poiché ogni libro ha qualcosa da insegnarci, che potrà servirci per la vita. Leggere non è noioso, ma è fonte di piacere e di avventure. Gianvito Masi Nicole Savino Gianvito Cipollino 7

8 Educazione stradale Il rispetto delle norme che salvano la vita èil terzo anno consecutivo, che la nostra scuola accoglie l educazione stradale tra le materie più importanti per la formazione dei futuri cittadini. L esperienza da poco conclusa è stata davvero interessante. Organizzata dall associazione Vivi la strada con il patrocinio del Comune di Conversano, l iniziativa ha coinvolto le scuole Primarie e la nostra, educando i futuri motociclisti e autisti ad una conoscenza concreta dei pericoli della strada, soprattutto quando non se ne rispettano le regole. la strada. A supportarlo sono intervenuti operatori del 118, Vigili del fuoco e associazioni di volontariato che si occupano di soccorso. Abbiamo appreso regole molto importanti da rispettare quando siamo sulla strada, tra cui allacciare la cintura di sicurezza e se si guida il ciclomotore indossare il casco che sia omologato. Il casco, perché mantenga le caratteristiche di protezione, ha una durata di tempo pari a cinque anni. Abbiamo appreso che il casco a scodella, che ancora si vede sulle nostre strade, è stato vietato possibili. I vigili del fuoco hanno simulato alcune delle operazioni di soccorso tra cui il l operazione roll over utilizzando una barella di ferro detta a cucchiaio e schio con comportamenti irresponsabili. Soprattutto non facciamo scherzi, usando in modo improprio le centraline di soccorso: potrebbe costare la vita a qual- Le lezioni sono state introdotte dal vice prefetto di Bari dott. Mario Volpe, dal comandante della polizia municipale dott. Giovanni Di Capua e dall assessore all ambiente Francesco Masi, che hanno sottolineato l importanza della formazione fatta nelle scuole sia sulla conoscenza del codice della strada, ma anche di come le forze dell ordine collaborano tra loro. Ma le lezioni, ricche di simulazioni e racconti di eventi realmente accaduti, sono state tenute dal sig. Tonio Coladonato presidente dell associazione no profit che coinvolge i parenti delle vittime del- il 12 ottobre 2010 perché non protegge a sufficienza. Importante l uso delle cinture di sicurezza non solo per i passeggeri anteriori, ma anche per gli altri, dal momento che l airbag scoppia solo alla velocità di 300 km/h. La conoscenza di queste norme è stata attiva, poiché alcuni nostri compagni sono stati invitati a simulare quello che può realmente accadere. Ci siamo anche chiariti le idee su come vengono effettuati i soccorsi. Per primi intervengono i vigili del fuoco, che hanno il compito di mettere in sicurezza l ambiente e poter salvare più persone coinvolgendo uno dei nostri compagni. Queste lezioni, hanno sicuramente indotto a riflettere parecchi di noi sull importanza della vita, che non va messa a ri- cuno. Ragazzi, prudenza! Halysia Orrù Ivan Pepe Terri Prunella 8

9 L importanza della vita La vita è il dono più importante che si possa ricevere. Arriva dopo la paziente attesa dei genitori, che ripongono nella vita dei propri figli tante aspettative e desideri. È con queste considerazioni che si sono aperte le giornate di riflessione sulla sicurezza stradale, organizzate dall associazione Vivi la strada con il patrocinio del comune di Conversano. Tonio Coladonato presidente dell associazione, che si occupa di promuovere l educazione e la sicurezza stradale, ci ha parlato, portandoci la propria esperienza di genitore, che spesso ha avuto difficoltà nel dialogare con sua figlia. Grazie a questi incontri abbiamo riflettuto sul fatto che la vita può essere una fantastica avventura, per chi la sa trascorrere nel migliore dei modi. La possiamo vivere a nostro piacimento e il modo in cui si svolge dipende totalmente da noi. Nella vita bisogna combattere il pessimismo e avere la speranza che ad ogni dolore farà seguito una gioia più grande. Una delle cose più importanti è la famiglia, che deve essere sana e unita e deve rappresentare per i ragazzi un rifugio, un luogo di conforto e di aiuto in modo da sfogarsi e condividere con i parenti tutto ciò che avviene. Molto spesso in famiglia, purtroppo, manca il dialogo poiché gli adulti sono presi dalla vita frenetica e i figli preferiscono chiudersi in se stessi.in questo modo i genitori non riescono ad educarli correttamente. La mancanza di dialogo può portare gli adolescenti a cercare rifugio in droghe e alcool facendosi del male e rovinandosi. Spesso, i giovani non si rendono neanche conto di quanto sia grave ciò che fanno. Parecchi incidenti stradali, come spesso ci insegna la tv, sono causati dallo stato di incoscienza in cui i giovani si trovano. Questo incontro ha contribuito a farci capire che la vita è unica e preziosa e che non bisogna in alcun modo sprecarla. Gli incidenti stradali bisogna fare in modo di evitarli, guidando qualsiasi mezzo con prudenza e responsabilità. Cari ragazzi vi invitiamo a vivere con il cuore e guidare con la testa! Angelica Giannuzzi Donato Lamontanara Nicole Savino Uno slogan per la vita Sii prudente, non ti giocare la vita stupidamente. (Paolo Vieli) Per la strada più si va piano più si è sicuri. (Miriana Tricase) Vivi con il cuore e guida con la testa! (Angelica Giannuzzi) Della strada ti puoi fidare solo se il suo codice impari a rispettare. (Isabella Pia Totaro) Usa la testa e salva la vita. (Matteo Locaputo) Quando sei in pista, non perdere il futuro di vista. (Valeria Laruccia) Se la vita ti vuoi salvare, il freno devi usare. (Martina Marangelli) Premi il freno, accellera la vita! (Federica Ingrassia) O bevi o guidi. (Maria Chiara Candela) Percorri la strada pensando alla vita (Halysia Orrù) La vita ha sempre la precedenza! (Angelo D Aloia) In strada l auto beve, io no! (Denny Lamontanara) 9

10 Quando la religione non c entra Il terrorismo che spaventa il mondo Papa Francesco Un rivoluzionario per la pace 10 ISIS o IS (Islamic State) è un movimento terroristico di cui giornali e televisioni parlano sempre più frequentemente, che ha colpito con sanguinosi attentati diverse città dell Oriente islamico, come Il Cairo, Damasco e Baghdad, ma anche Parigi, nel cuore dell Europa, Tunisi, il centro universitario in Kenia e auguriamoci che l elenco non continui. Come potevamo rimanere indifferenti? Da studenti abbiamo imparato che le religioni, qualunque sia il loro Dio, insegnano la pace e l amore per il raggiungimento della salvezza. L obiettivo di questo gruppo, conosciuto dal 2014 come Stato islamico dell Iraq e della Siria, è quello di creare un califfato nei territori conquistati che si estendono dall Iraq alla Libia, ma anche quello di minacciare l Occidente europeo. Si afferma con la strategia del terrore e della distruzione, che consiste in sanguinosi attentati, rapimenti e decapitazioni di soldati e giornalisti, oltre che nella distruzione di opere d arte e di antichi monumenti. E agghiacciante il fatto che essi si servano di video per mostrare queste atrocità, in cui sono coinvolti anche i bambini. In questa battaglia i più giovani e i più deboli vengono strumentalizzati perché non hanno una propria identità e una forte credo religioso. Si dice che dopo l attentato fatto alla redazione del giornale satirico francese, Charlie Hebdo, toccherebbe a Roma: nel mirino dell Isis ci sono il Vaticano e altri luoghi simbolici della cultura occidentale. Mentre l attentato di Parigi è spiegato dal fatto che i giornalisti offendevano la loro religione, adesso si passerebbe a qualcosa di più importante, infatti si entrerebbe nella terra del Cristianesimo. L assassinio di 147 studenti cristiani nel campus universitario del Kenia è purtroppo molto vicino a questo obiettivo. Abbiamo imparato che l uomo ha lottato tanto per i suoi diritti, soprattutto per la libertà di culto, ma quella dell Isis è una realtà molto lontana dal concetto di pace e di purezza che ciascuna religione divulga; nessuna religione incita alla guerra, perché le uniche sue armi sono le parole di pace e di tolleranza. L unica risposta a tanta violenza è uno sforzo comune che deve coinvolgere i politici delle Nazioni Unite oltre che dell Europa perché non basta l iniziativa di una sola nazione per combattere questa minaccia. Ancora più importante in questo momento è l educazione fatta dalle scuole alla tolleranza e al rispetto delle diversità, perché essere musulmano non porti a fare di tutta l erba un unico fascio. Sarebbe sbagliato attribuire a tutti coloro che seguono la religione islamica, questa violenza. Gli stessi musulmani stanno prendendo le distanze da atteggiamenti che condannano. Nel mondo c è posto per tutte le religioni purché insegnino la pace e la tolleranza. La nostra redazione vuole mandare attraverso questa riflessione un messaggio forte di pace, affermando la libertà di pensiero e di espressione, che sono le basi su cui poggia la civiltà. Valeria Laruccia Cristiano Mancini Luca Prunella Pregate per me! Questa è l espressione ricorrente che sentiamo spesso pronunciare da Papa Francesco. Il suo nome è perfetto, è quello del più grande predicatore di tutta la storia. San Francesco, patrono d Italia, è colui che si spogliò di tutte le ricchezze e optò per una vita semplice. Dal 13 marzo 2013, giorno della sua elezione, il nostro Papa ha seguito le sue orme, ha lasciato la croce d oro, la mozzetta, le scarpe rosse e persino la macchina ufficiale. Come San Francesco era circondato da tanta gente, allo stesso modo Lui chiede agli uomini della sicurezza di non impedire alla folla di abbracciarlo. Questo Papa è stato definito il rivoluzionario della Chiesa. Lui basa il suo pontificato sull esaltazione della povertà, di una vita fatta solo di cose essenziali. Spesso lo sentiamo condannare le situazioni in cui l uomo reagisce con indifferenza alla miseria altrui, perché le situazioni difficili le conosce personalmente, dato che il suo paese, l Argentina, vive di stenti e di miseria. Per questo vede la Chiesa come un ospedale da campo, dove accogliere tutte le persone bisognose, senza temere di avvicinarsi a chi ha fame e sete, a chi è malato, a chi non ha di che vestirsi, a chi conosce l amarezza della solitudine. Per i poveri di Roma ha fatto costruire docce in piazza San Pietro dietro il colonnato del Bernini e ha fatto arrivare per i clochard i barbieri, perché anche i senzatetto hanno l esigenza di soddisfare quelle esigenze che per noi sono scontate. La chiesa che ci insegna è quella che si apre ai gay, che nessuno può giudicare se cercano il signore. I suoi discorsi, i suoi gesti, i suoi messaggi che hanno come scopo la misericordia e la compassione inducono giovani e adulti a riflettere su una vita semplice, cristiana, autentica. Le sue parole colpiscono noi ragazzi e ci fanno riflettere su cosa significhi essere veri cristiani. Finalmente i giovani hanno un esempio concreto di umiltà e coerenza. Noi studenti non sentiamo parlare di una Chiesa assetata di potere e ricchezze, come la storia spesso ci insegna, ma che si sta impegnando per ritrovare la sua vera missione. L Anno Santo straordinario sarà un importantissima occasione di meditazione e riflessione per credenti e non credenti, cristiani e non cristiani. Andrea Fanelli Matteo Locaputo Ivan Pepe

11 Giornalino dell Istituto di Istruzione Secondaria di I grado Carelli - Forlani - Conversano (Ba) og lie.tv La solidarietà che aiuta a diventare migliori Iniziative tra i banchi di scuola è da parecchi anni che nella nostra scuola la solidarietà non è più un concetto astratto, letto e appreso dai libri, ma ci coinvolge attivamente. Essere solidali è molto importante, dato che nel mondo molti popoli non hanno abbastanza cibo, acqua e vestiti per riuscire a sopravvivere. Il problema sta purtroppo coinvolgendo molte famiglie, che vivono non distanti da noi, soprattutto da quando in Italia c è crisi. Compiere un atto di solidarietà soprattutto per i giovani è un valore importante più di altri, perché insegna ad affrontare la vita nel modo giusto e a considerare che i problemi degli altri potrebbero riguardare tutti. Il nostro percorso ci sta educando a questo, organizzando iniziative a favore di famiglie o enti cui devolvere il frutto dei nostri pensieri. Un esempio è l aiuto dato alla famiglia Locaputo, che si è trovata in difficoltà economiche a causa di un grave incidente subito da un nostro compagno, che ha costretto il padre ad abbandonare il suo lavoro. È stato bello vedere che quasi tutti i ragazzi della nostra scuola e i professori con grande convinzione e altruismo hanno contribuito nel donare quanto anno ritenuto, pur di non far sentire sola questa famiglia. In diversi momenti dell anno, con lo stesso scopo, è stato organizzato un mercatino di manufatti creati dagli alunni. Il Consiglio Comunale dei ragazzi non è da meno e partecipa ad iniziative per la raccolta di fondi a favore di enti di ricerca, mediate la vendita di stelle di natale e uova di cioccolata. Nuova è stata l iniziativa di quest anno a favore della missione PIAMARTA mediante l organizzazione di rassegne teatrali. Sicuramente dopo aver donato qualcosa, o dopo aver anche soltanto contribuito all organizzazione di queste iniziative, si prova soddisfazione, ci si sente in pace con se stessi. Non sarà perché così abbiamo centrato in pieno il senso della nostra vita? Ester Storno Pierpaolo Montrone per centrare in Solidarietà pieno il senso della vita. l informazione sul mondo agricolo e rurale a portata di click. I road show del sud-est barese La tappa di Polignano a Mare OASI alla Fiera del Levante Olivo, Ambiente, Salute e Innovazione Dalla visita all Abbazia, a quella al Porto Turistico, alla statua di Domenico Modugno, senza dimenticare Lama Monachile e il centro storico. La città ha accolto tour operator, agenti di incoming e organi di stampa per far vivere di persona l esperienza diretta nei luoghi e conoscere partner di lavoro, offrendo nuove opportunità per la programmazione turistica. Innumerevoli gli appuntamenti di questa tre giorni: incontri e seminari tematici, laboratori, corsi, assemblee, degustazioni, concerti e premi. Nella giornata inaugurale, infatti, sono stati premiati i migliori oli biologici al mondo e il grande evento BiolKids, il villaggio dei bambini, ha coinvolto oltre mille alunni delle scuole primarie pugliesi. Guarda il video Guarda il video Agrilevante 2015 Una fiera in espansione L esposizione delle macchine, degli impianti e delle tecnologie per la filiera agricola che si terrà alla Fiera di Bari dal 15 al 18 ottobre prossimo, consolida la sua dimensione internazionale e la sua leadership nell area mediterranea. L edizione di quest anno promette risultati ancora migliori. Guarda il video 11

12 Fair Play E sportività Un torneo che insegna a crescere Amici senza condizioni Un po di affetto e in cambio tanto di più Quest anno per la settima volta si è svolto il Trofeo Fair Play, il campionato di calcetto riservato agli alunni della scuola media di Conversano. Un importante torneo per favorire la socializzazione e trascorrere il pomeriggio domenicale facendo sport pulito con amici e genitori. I ragazzi sono scesi in campo con il proposito di rispettare le regole del gioco e l avversario. Ogni squadra comprendeva in media dieci ragazzi, scelti dal capitano, con la collaborazione dei compagni di terza media. Le squadre sono state formate da alunni di prima, seconda e terza classe. Alcuni genitori si sono offerti volontari come allenatori, per scegliere lo schieramento in campo e le sostituzioni durante la partita. Questo torneo è molto importante per noi alunni poiché ci permette di sviluppare valori basilari per la società quali lo spirito di gruppo, la lealtà e la sana competizione. Secondo il nostro parere a questo torneo dovrebbero poter par- tecipare tutti quelli che amano e praticano il calcio indipendentemente dalla bravura. Purtroppo, però, per inseguire la vittoria questo non avviene. Ci sono stati mister che non hanno fatto giocare parte della squadra, facendo sentire esclusi dal gioco molti ragazzi. Altre volte, durante le partite importanti, alcuni ragazzi non si sono comportati in modo corretto nei confronti degli avversari e hanno infranto le regole. Malgrado ciò, queste occasioni sono importanti e rappresentano una sana evasione dagli obblighi dei compiti quotidiani. E se finisce in bellezza ancora meglio : dopo un lungo e faticoso cammino di squadra, durato cinque mesi, noi della seconda E siamo riusciti ad aggiudicarci la coppa del primo posto di questa 7ª edizione del Fair Play, con grande orgoglio e soddisfazione. Denny Lamontanara Gianvito Masi Pierpaolo Montrone Il rapporto tra gli uomini e gli animali si è molto modificato nel corso del tempo. Mentre nell antichità gli animali erano considerati prevalentemente prede, utili per il sostentamento dell uomo, successivamente sono stati utilizzati come animali da lavoro soprattutto nell agricoltura e come mezzi di trasporto. Nei tempi più recenti si è invece sviluppato un più intenso rapporto di amicizia, un legame di affetto, a volte di vero amore, nei confronti degli animali cosiddetti da compagnia. Il legame che si crea è fatto d amore, divertimento e rispetto reciproco. Tanti sono i gesti di dedizione degli animali nei confronti dei loro padroni; commoventi sono le immagini di cani che ancora vegliano la tomba del loro padrone ormai morto. Cane, gatto, pappagallo, criceto e la lista potrebbe continuare: sembra che nessuno riesca più a fare a meno della compagnia di uno di questi amici, anche se piccolo. Sicuramente perché il rapporto con i propri simili per l uomo non è più soddisfacente. Oggi si vivono molti rapporti virtuali, che non riescono a scaldare il cuore, ma il vero affetto è un altra cosa e le coccole ancora di più. Per colpa della vita frenetica, gli esseri umani sono sempre più soli, incapaci di ascoltarsi ed ecco che si ricorre ad un piccolo amico, che ci aspetta paziente senza rimproverarci, senza giudicarci, in cambio solo di un po d affetto e qualche attenzione. Per questa ragione l uomo sembra dimenticare che si tratta di animali, esagerando con alcuni comportamenti. Vogliamo parlare dei vestitini, o degli accessori di moda che si fanno indossare agli animali facendoli assomigliare in modo ridicolo agli uomini? Anche per gli anziani gli animali svolgono un ruolo molto importante facendo loro compagnia, non facendoli sentire abbandonati, dandogli un motivo per uscire, per essere comunque ancora attivi. Alcuni animali da compagnia vengono anche utilizzati per scopi terapeutici in strutture sociali, ospedali, case di riposo. Questo rapporto, che lega milioni di persone al proprio animale, è diventato il motivo che sta alla base di tante battaglie svolte per la protezione degli animali, contro i maltrattamenti, o le adozioni di chi li confonde con i peluche. Ricordiamoci sempre che crescere con un animale è bello ma è anche un impegno costante, che dobbiamo valutare prima di accoglierlo nelle nostre case. Se saremo in grado di rispettare le sue esigenze ci regalerà compagnia, affetto e tutto quello che potrà. Gandhi ha detto: Grandezza e progresso morale di una nazione si possono giudicare dal modo in cui tratta gli animali. Maria Chiara Candela Elisabetta Cannone Terry Prunella Puoi conoscere il cuore di un uomo già dal modo in cui egli tratta gli animali. (Immanuel Kant) Si dice che gli animali non vadano nel Paradiso degli umani. Per questo, spero di andare io nel loro. (Nicola Brunialti) 12

13 Carelli-Forlani tra novità e progetti Ogni inizio di anno scolastico porta novità e cambiamenti, arrivano nuovi alunni, nuovi docenti, ci si apre a nuove attività. Ma quest anno di cambiamenti ce ne sono stati davvero tanti. Primo fra questi è stato l arrivo della nuova Preside, la prof. Alba De Cataldo, che ha portato nella nostra scuola l esperienza e il modo di lavorare delle scuole superiori, da dove lei proviene. Si è, infatti, subito posta il problema della comunicazione con docenti, genitori e alunni, vincendo lo scetticismo che nelle scuole di ordine inferiore esiste sull uso dei social. Per questo ha creato una pagina facebook, dove tutti possono finita la pacchia per molti alunni, poiché i genitori, adesso, possono vedere i voti dei propri figli in tempo reale ed intervenire prima che sia troppo tardi. Ci è stato spiegato che, con questo nuovo sistema, il voto finale non dipende solo dai compiti scritti o dalle interrogazioni, alla fine dell anno scolastico non sarà solo una media matematica, ma dipenderà anche da una serie di fattori, legati alla nostra crescita e al nostro impegno, che solo gli insegnanti conoscono. Inoltre si è provveduto anche ad alcuni interventi strutturali, come la sostituzione delle porte dei bagni in alcuni corsi, rotte o addirittura mancanti, il posizio- accedere per essere informati sulle decisioni che riguardano le attività scolastiche in tempo reale, leggere circolari, vedere foto e, se interessati, conservare. Quanto alle tecnologie anche i professori hanno fatto la loro parte.già dall inizio del secondo quadrimestre hanno cambiato qualche abitudine, dalla compilazione del registro cartaceo sono passati all utilizzo del registro elettronico personale. E namento di segnaletica adesiva gialla e nera sui pavimenti vicino alle finestre, per segnalare la distanza che tutti gli alunni devono rispettare. Ma non ci siamo limitati a soli cambiamenti materiali, hanno arricchito il nostro percorso anche alcune attività didattiche scelte dai docenti a seconda degli obiettivi che intendevano far raggiungere agli alunni delle proprie classi. Nel complesso la scuola quest anno non si è fatta mancare proprio niente. Ricche le occasioni per fare sport, dai GSS, appuntamento consueto, al progetto sci presso la stazione sciistica di Campitello Matese, al progetto un aula in mezzo al mare, presso il centro velico di Policoro. Alla vasta scelta di fare sport offerta da queste attività si è aggiunto il torneo fair play, che coinvolge molti alunni della nostra scuola e per questo è sentito come un attività scolastica, pur essendo organizzato al di fuori. La scuola si è aperta a professionisti esterni, che hanno portato un nuovo modo di fare didattica, anche molto divertente. È il caso del progetto Circo delle scienze, a cui ha partecipato la nostra classe, un incontro durante il quale un mago e uno scienziato hanno discusso sull attendibilità dei propri mezzi: la scienza e la magia. Alla fine di ogni esperimento dello scienziato, il mago ha dimostrato l esatto contrario, per essere successivamente smentito dallo scienziato. Come dialogano cinema e musica è stato il tema del progetto Letto-visto-ascoltato che ha mostrato spezzoni di due noti film tratti da celebri romanzi, con le colonne sonore suonate dal vivo. Chi era interessato ad approfondire alcuni momenti della storia conversanese, poteva aderire al progetto Io archeologo, per conoscere il sito archeologico di Castiglione e simulare alcune tecniche di ricostruzione dei reperti. Dopo un interruzione di alcuni anni la nostra scuola ha ripreso ad organizzare viaggi all estero a Londra e a Malta che sono state l occasione per gli studenti di conoscere altre culture e confrontarsi nel rispetto reciproco. Con diritti a scuola si è offerta la possibilità a chi ne aveva bisogno di recuperare in italiano e matematica e conseguire il diritto di essere al passo con gli altri. E se qualcuno non era sufficientemente soddisfatto della propria intelligenza, ha avuto modo di stimolarla e potenziarla, partecipando alle lezioni relative al Progetto scacchi, fortemente voluto dalla preside, ex campionessa nazionale. Quelle citate sono soltanto alcune delle attività che la scuola ha messo in campo, perché ciascuno potesse approfondire in base ai propri interessi. Denny Lamontanara Isabella Totaro 13

14 Essere alla moda Tendenze per far parte del gruppo L abito non fa il monaco, dice un antico proverbio. Significa che spesso le persone non sono come appaiono a prima vista e che non si deve giudicare dal modo di vestire e quello che conta è come siamo nella sostanza e non nell apparenza. Eppure ognuno di noi segue una sua moda, ha un suo stile di cui non riesce a fare a meno. Moda deriva dal latino Modus che ha significati vari: abitudine, costume ed usanza. Sin dall antichità l uomo ha avuto la necessità di comunicare la propria identità e di affermare la propria individualità, infatti nel corso dei secoli gli abiti e le abitudini hanno indicato simboli e sottolineato stati sociali. Oggi per fortuna non è più così, l uomo vive, si comporta e si veste a seconda di come si sente, ma di sicuro tutti seguono più di una moda. È moda il vestire, avere un certo telefonino, usare i social, viaggiare, avere un animale da compagnia in casa e potremmo citarne tanti altri. Si dice spesso che la moda è solo nelle nostre fantasie e chiunque può costruirsene una. Per esempio ciò che appassiona i giovani d oggi è il selfie, un autoscatto fatto con il telefonino. E una moda chiama l altra, infatti per il selfie perfetto le ragazze applicano sulle loro unghie particolari decorazioni che appartengono alla nail art, l arte di decorare le unghia a cui nessuna donna sembra voler più rinunciare. È moda divulgarle poi sui social e commentarle. È moda andare in palestra, avere in casa l elettrodomestico più diffuso e la lista potrebbe continuare. La verità è che nella società odierna, che ha perso molti dei sani valori di un tempo ci sentiamo soli, sperduti, indifesi. Per questo abbiamo bisogno di associarci ad un gruppo, di seguirne le abitudini per essere meno indifesi e sentirci parte di un gruppo. Se fossimo giudicati da questi comportamenti, risulteremmo tutti uguali, ma per fortuna l abito non fa il monaco e mode e somiglianze a parte, ognuno di noi ha il suo carattere e le sue qualità che lo rendono unico e inimitabile. Isabel Di Mola Federica Ingrassia Halysia Orrù Musica come farne a meno? Aciascuno il suo: rap, rock, hip-hop e house sono alcuni dei generi musicali ascoltati oggi dai giovani e che ne condizionano gusti e stili di vita. Per i ragazzi il concetto di musica è cambiato rispetto al passato, non è più arte, ma un modo di evadere dalle noie e dagli obblighi di tutti i giorni. È risaputo che i giovani cercano la via più breve in tutto quello che fanno e la musica è un rifugio immediato e sicuro. Il rap consiste nel parlare seguendo un ritmo determinato e veloce. Il rock nato inizialmente come musica da ballare, è il genere di coloro che sono allergici ai sentimentalismi. L hip-hop permette di ballare, e cantare contemporaneamente. L house è un genere musicale che piace a chi ama molto il ritmo. La musica, in qualunque genere, per i giovani è un momento di evasione, che permette di sentirsi parte di un gruppo, che crea dialogo e aiuta ad esprime emozioni, che le parole non saprebbero dire. Non è un caso se i reality televisivi sulla musica hanno sempre più successo. Pensiamo per esempio ad Amici e The Voice, che rappresentano per chi vuole fare musica, non solo ascoltarla, un occasione di mettersi in vista. Il programma televisivo Amici non riguarda solo il canto ma anche il ballo e possono partecipare giovani ragazzi che hanno voglia di studiarla seriamente. Nel reality The Voice, invece, i ragazzi che vi partecipano vengono giudicati dai coach che li scelgono in base alle loro abilità canore. Da alcuni anni, in molti paesi, sono sorte numerose associazioni musicali che permettono ai giovani di studiare musica, scegliendo il genere che più piace, trascorrendo così alcune ore in modo sano e sicuro. La scuola ha sempre fatto, in questo senso, la sua parte; nella nostra, da parecchi anni, esiste una sezione musicale che dà l opportunità di potenziare le capacità in campo musicale suonando strumenti classici come la chitarra, il pianoforte, la tromba e il flauto, nelle ore pomeridiane. Qualunque siano i gusti e la strada scelta una cosa è certa: la musica aiuta a vivere meglio, a vincere la noia, ad essere se stessi ed è come un amico che non ci fa mai sentire soli, anche nei momenti difficili. Gianvito Cipollino Luca Prunella Miriana Tricase Paolo Vieli La musica esprime ciò che è impossibile da dire e su cui è impossibile tacere. (Victor Hugo) 14

15 NOI E IL GIORNALISMO Un percorso didattico per le competenze Apartire da novembre, noi alunni della classe 2^E abbiamo intrapreso un nuovo percorso di studio: il Giornalismo. L attività voluta dalla prof.ssa Campanella, che la segue già da alcuni anni, ci ha coinvolti al punto che ora ci sentiamo redazione. Il nostro percorso è partito con alcune lezioni teoriche, sulle leggi che regolano il mondo dell informazione e le regole per dare le notizie nel modo più corretto. Abbiamo appreso che la legge sulla stampa è innanzitutto garantita dall articolo 21 della Costituzione Italiana, che attribuisce a ciascun cittadino, il diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con qualunque mezzo di diffusione. Abbiamo imparato che ci sono delle regole per pubblicare un giornale, come quella di essere iscritti al Tribunale di competenza e quello di avere un Direttore che si prenda la responsabilità di tutte le notizie pubblicate; nel nostro caso risponde per noi la nostra professoressa. L ordine dei giornalisti distingue il giornalista pubblicista e il giornalista professionista; ogni giornalista può esprimere il Diritto di cronaca e quello di commento. Ogni giornalista ha il dovere di verificare l attendibilità della notizia. Se la notizia viene contestata, ha il dovere di correggerla entro 48 ore, dando alla notizia correttiva la stessa collocazione che aveva la precedente. Ci ha molto incuriosito scoprire quali sono stati i primi giornali. Nella storia giornalistica i primi quotidiani sono stati gli Acta diurna ( Fatti del giorno), poi i notiziari scritti a mano; in seguito i bollettini stampati e infine le gazzette. Le due gazzette più antiche d Italia sono quella di Mantova della metà del 1600 e quella di Parma, seconda metà del Ogni redazione apprende le notizie dalle Agenzie d informazione, tra cui la Stefani, l Ansa, Adn-Kronos, l Asca e l Agi. La nostra redazione ha utilizzato agenzie di natura diversa, ricerche sui quotidiani principali e internet per le notizie di attualità, il sito della scuola, la pagina facebook e il POF per le attività scolastiche. Durante questo percorso abbiamo ricevuto un saluto dal Direttore di Repub- blica : Ezio Mauro, che ci ha dato alcuni consigli per scrivere articoli strutturalmente corretti. Abbiamo anche imparato a riconoscere le varie parti di un giornale tra cui la struttura della prima pagina e il menabò. La battuta, invece, è l unità di misura di un articolo e vi lasciamo immaginare la nostra gioia quando la professoressa ci ha detto che ogni articolo doveva essere non inferiore a 1500 battute spazi esclusi! All interno del giornale vi è la gerenza, nella quale vengono indicati il nome del Direttore, della tipografia, dell Editore, la registrazione al Tribunale e la Tiratura. Noi abbiamo creato la nostra di gerenza, senza registrazione al tribunale ovviamente, ma completamente inseriti nel percorso didattico della scuola. Infine abbiamo studiato i vari stili giornalistici tra cui l intervista e abbiamo colto l occasione per mettere in campo le nostre competenze e intervistare la nostra preside. Abbiamo respirato il clima di una vera redazione, lavorando in gruppi e contribuendo alla riuscita di tutti gli articoli, i cui contenuti sono stati scelti in base ai nostri interessi e con la guida della professoressa, che ci ha spiegato perché privilegiare un argomento anziché un altro. È stata anche un occasione per cimentarci con l uso del pc, visto che gli articoli li abbiamo scritti in formato elettronico e inviati alla prof. per la correzione attraverso posta elettronica. È stata una esperienza importantissima, ché ha arricchito il nostro bagaglio culturale e linguistico, rendendoci più responsabili e uniti. In lingua italiana le nostre competenze sono sempre più vicine a quello che l Unione Europea chiede! Valeria Laruccia Matteo Locaputo Cristiano Mancini Alla redazione di Telenorba Un pomeriggio da giornalisti Il nostro percorso di giornalismo si è concluso presso la redazione di Telenorba, l emittente più importante del meridione. La nostra guida è stata il giornalista Antonio Maiellaro, che ci ha guidato alla scoperta dei segreti del mestiere. Appena entrati, siamo andati in redazione dove erano a lavoro i giornalisti impegnati nella preparazione dei Tg che sarebbero andati in onda fino alla sera. Ci è stato spiegato come vengono scelte le notizie da trasmettere provenienti da tutto il mondo. Sui monitor dei pc, abbiamo visto che arrivano migliaia di notizie al giorno dalle agenzie di informazioni tra cui Ansa, Agi, Adn-kronos, oltre a quelle provenienti dalle sedi che Telenorba ha in diverse parti d Italia. Il criterio con il quale vengono scelte le notizie e la loro distribuzione nella scaletta dipende dal territorio in cui viviamo e dall interesse che possono suscitare negli spettatori. La tappa successiva è stata la regia, dove le più sofisticate tecnologie sono di casa e senza delle quali non si potrebbe raggiungere la qualità con cui le notizie vengono trasmesse. Mentre tutto questo ci veniva spiegato, abbiamo assistito alla registrazione di un Tg fatto con la lingua dei segni, per non udenti. Abbiamo visto come tecnici e giornalisti interagiscono per risolvere problemi di trasmissione. Al piano inferiore siamo entrati nello studio del Tg Norba 24, quello che ci è familiare e che entra nelle nostre case tutti i giorni. Che emozione trovarsi al suo interno! Tante le telecamere e i monitor; al centro c è la postazione del giornalista. Abbiamo anche scoperto il segreto del gobbo, un apparecchio, ormai elettronico, che consente ai giornalisti di leggere le notizie nella telecamera, senza mai abbassare lo sguardo, ma rivolgendolo sempre allo spettatore. Ci siamo soffermati ad osservare il touch screen, e a sentire come viene utilizzato per la rassegna stampa del mattino. Abbiamo avuto anche l opportunità di visitare lo studio del Graffio, la trasmissione di approfondimento condotta dallo stesso direttore Magistà. È a lui e al dott. Maiellaro che rivolgiamo il nostro ringraziamento per averci concesso di vivere un momento così importante per la nostra formazione. Angelica Giannuzzi 15

16 La povertà che diventa cultura Matera tra passato e presente Matera, fa passi da gigante! Da essere un tempo vergogna nazionale oggi è la prima città del sud nominata dall UNESCO Patrimonio dell Umanità, capitale europea della cultura. E una delle città d arte che non si può non conoscere. Noi, classe II E, l anno scorso abbiamo avuto il piacere di visitarla e possiamo dire che è una città bellissima. Abbiamo visitato, la Cattedrale, le chiese rupestri e la Casa grotta, tipica abitazione dei Sassi scavata nella roccia. Ci siamo resi conto di come la storia e la cultura contadine si siano evolute nel corso dei secoli. Quanta fatica è costata alle generazioni passate la conquista dell attuale civiltà! E i sassi conservano le tracce di questo cammino faticoso, tanto che registi cinematografici, sempre attenti a scegliere set esclusivi per i loro film, già da tempo ne hanno apprezzato il fascino. Ci siamo documentati e abbiamo imparato che tra i sassi sono state girate le scene di alcuni film, cortometraggi e documentari. Nel 1964 Pier Paolo Pasolini, scrittore e regista, scelse Matera per girare le scene del film Il Vangelo Secondo Matteo, per- ché in alcune zone dei sassi il fascino e la somiglianza con Gerusalemme sono innegabili. Il regista Alberto Lattuada la scelse, al posto della Sicilia, nel 1953 per girare il film La lupa tratto dall omonima novella di Giovanni Verga. Nel 1967 anche Sofia Loren è passata da Matera e li è stata protagonista del film diretto da Francesco Rosi C era una volta, storia ambientata nel regno di Napoli sotto la dominazione spagnola. Curiosamente, una seconda volta i Sassi nell 85 diventano Gerusalemme, con King David, storia dell antico re di Israele, diretto da Bruce Beresford con Richard Gere come attore protagonista Nel 2004, l occasione per Matera si è ripresentata, infatti è stata sede del film di successo The passion of the Christ diretto da Mel Gibson con Jim Caviezel nei panni di Cristo. Ed ora, ancora una volta Matera è sede del grande cinema. E qui che sono state fatte le prime riprese di Ben Hur diretto dal regista russo Timur Bekmambetov. Il film tratto dall omonimo romanzo storico di Lew Wallace, narra le vicende che si svolgono in Palestina ventuno anni dopo la nascita di Cristo. È la storia di un nobile ingiustamente accusato che vive da anni in schiavitù, maturando la sua vendetta nei confronti del miglior amico, che lo ha tradito e fatto condannare. Potremo guardare questo kolossal nei cinema dal 17 marzo 2016 ed emozionarci al pensiero che migliaia di persone apprezzeranno un territorio così vicino a noi, tanto da sentirlo nostro. Matera e tutto il sud stano dimostrando che sanno organizzarsi, se adeguatamente supportate. La produzione donerà al comune tutto il materiale di arredo usato, le scenografie del film, gli abiti di scena che andranno a far parte di un luogo dove poter raccontare la storia del cinema girato a Matera ed un filmato di circa cinque minuti che il sindaco intende usare per promuovere la città. Matera tutta, quindi non solo i Sassi, con nostro grande piacere è pietra che si fa arte, povertà che diventa ricchezza.matera rimarrà ancora più viva nei nostri ricordi di gitati scolastici. Ci auguriamo che opportunità come questa aumentino per il nostro amato sud. Elisabetta Cannone Angelo D Aloia Angelica Giannuzzi Dopo un intenso anno scolastico, finalmente, è arrivato il momento tanto atteso da noi alunni : il viaggio d istruzione. Tra le mete possibili è stata scelta Caserta. Con questa destinazione, il giorno 27 aprile 2015 siamo partiti con le classi 2^A,2^B, 2^C. L obiettivo era visitare la Reggia di Caserta, uno dei siti più visitati al mondo e il quarto in Italia,antica residenza del re di Napoli e di Sicilia, Carlo III di Borbone. Il re volle far costruire una reggia molto sontuosa, che potesse fare concorrenza alla Reggia di Versailles. Con questa intenzione all inizio della costruzione furono usati materiali molto pregiati tra cui marmi rari poi sostituiti, per mancanza di finanziamenti, da materiali meno pregiati come il cotto effetto marmo. I lavori durarono più di un secolo, incominciarono nel 1752 e terminarono nel Carlo III volle anche che la Reggia di Caserta fosse la più moderna dell epoca, infatti era Si parte destinazione Caserta Alla scoperta della dimora dei Borbone l unica che aveva a disposizione acqua corrente calda e fredda e un ascensore, ovviamente non elettrico, ma manuale e azionato dai servi. Fu progettata dall architetto Luigi Vanvitelli, uno dei più noti del tempo, che nella realizzazione di quest opera dimostrò tutto il suo talento. La reggia comprende stanze, finestre e 34 scaloni. È circondata da un parco, anch esso progettato dal Vanvitelli, ornato con fontane, statue e laghetti. Con l aiuto della guida e muniti di auricolari, ci siamo spostati attraverso alcune delle numerose sale dell ala ottocentesca e settecentesca. Abbiamo proseguito la visita nelle camere da letto, nella stanza del trono e nei corridoi riservati alla servitù. Ci siamo affacciati sulla Cappella Palatina costruita in stile barocco che si ispirò a quella di Versailles. Dopo la visita nelle numerose stanze della reggia abbiamo pranzato e proseguito la visita guidata a San Leucio, dimora di caccia, dove si trovavano le seterie, che un tempo producevano sete per il re e la nobiltà. Il re voleva fare di San Leucio una città industrializzata e specializzata sulla seta. I macchinari più piccoli sfruttavano l energia dell uomo e macchinari più grandi sfruttavano l energia dell acqua proveniente dalla cascata della Reggia. I suoi telai hanno continuato a produrre per la Casa Bianca e il Vaticano fino agli anni settanta del secolo scorso. Ora il palazzo è un museo dove si possono osservare i telai utilizzati un tempo per lavorare la seta e conoscere le fasi della lavorazione del pregiato tessuto. All esterno del palazzo ci sono gli appartamenti che il re donava agli operai e alle loro famiglie. Tra una sorpresa e l altra era giunta l ora di riprendere il pullman e fare rientro nelle nostre umili dimore! Antonella Fanelli Isabella Totaro Miriana Tricase

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