Scuola di Calcolo Scientifico con MATLAB (SCSM) 2017 Palermo 31 Luglio 4 Agosto L.3.1. Elaborazione delle Immagini in MATLAB

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1 Scuola di Calcolo Scientifico con MATLAB (SCSM) 2017 Palermo 31 Luglio 4 Agosto Francesco Gugliuzza

2 L Image Processing Toolbox Da molti anni ormai MATLAB incorpora un toolbox per l elaborazione e il restauro delle immagini digitali, corredato da una serie di strumenti grafici utili per valutare la qualità delle stesse e tracciare i grafici di alcune caratteristiche, come ad es. l istogramma

3 Obiettivi di questa lezione Al termine di questa giornata, i partecipanti saranno in grado di: 1. caricare e salvare immagini in MATLAB 2. effettuare semplici elaborazioni dirette e statistiche sui valori dei pixel 3. applicare filtri lineari e non lineari alle immagini 4. effettuare il restauro di un immagine degradata

4 Alcune nozioni di base sulle immagini digitali Le immagini digitali possono essere sostanzialmente di due tipi: bitmap (dette anche "raster"), ovvero espresse come matrici di valori di intensità o pixel ATTENZIONE: da non confondere con il formato bitmap BMP vettoriali, in cui gli elementi sono basati su primitive geometriche istanziate con parametri diversi Le immagini bitmap possono essere a singolo canale, come quelle in scala di grigi, o multicanale come quelle a colori RGB. Esse possono essere memorizzate mediante formati compressi o non compressi utilizzando un certo numero di bit (solitamente 8 per canale) Ci occuperemo esclusivamente di immagini bitmap, che da qui in poi chiameremo semplicemente "immagini"

5 Alcune nozioni di base sulle immagini digitali Le immagini possono essere elaborate per vari scopi, come: correggere imperfezioni manifestatesi durante l'acquisizione o la trasmissione migliorarne la resa visiva introdurre effetti artistici Le elaborazioni di cui ci occuperemo saranno quelle del primo e del secondo tipo, e potranno essere eseguite sia indipendentemente delle caratteristiche dell'immagine (ad es. filtri a finestra scorrevole), sia utilizzando le informazioni a disposizione sulle modalità di acquisizione e sull'origine della degradazione Le elaborazioni applicate alle immagini sono spesso computazionalmente molto impegnative e, proprio per questo motivo, negli ultimi anni si è sviluppato un filone del GPU computing dedicato specificamente all'image processing

6 Rappresentazione delle immagini in MATLAB In MATLAB le immagini vengono rappresentate come matrici: bidimensionali MxN se in bianco e nero o in scala di grigi tridimensionali MxNx3 se a colori Le 3 sottomatrici delle immagini a colori contengono rispettivamente i canali rosso, verde e blu Tipi di dato: logico (0 o 1) per immagini in bianco e nero uint8 (range discreto 0-255) per immagini in scala di grigi o a colori double (range continuo [0, 1]) in alternativa ad uint8

7 Caricamento di un immagine Le funzioni fondamentali dell'image Processing Toolbox sono 3: 1. per caricare un immagine di uno qualsiasi dei formati supportati (BMP, PNG, JPEG, TIFF e tanti altri) è sufficiente posizionarsi nella directory corretta e scrivere >> im = imread('nomefile'); L'immagine dal nome nomefile verrà caricata nella matrice im Alcune immagini di esempio sono integrate in MATLAB e accessibili da qualsiasi directory: peppers.png cameraman.tif pout.tif moon.tif mri.tif 2. per visualizzare un'immagine precedentemente caricata in memoria nella variabile im, eseguire semplicemente: >> imshow(im);

8 Caricamento di un immagine 3. per salvare l'immagine contenuta nella variabile im, è sufficiente eseguire il seguente comando: >> imwrite(im, 'nomefile'); imwrite accetta anche parametri aggiuntivi, come ad es. il formato del file da generare (solitamente inferito dall'estensione) ed il livello di qualità nel caso del formato JPEG Nella documentazione di MATLAB è disponibile una descrizione molto estesa di tutti i parametri accettati: >> doc imwrite

9 Caricare e visualizzare la prima immagine In questa lezione, per semplicità, lavoreremo esclusivamente su immagini in scala di grigi. L elaborazione di immagini a colori è lasciata come esercizio per lo studente Carichiamo l immagine di esempio del cameraman: >> im = imread('cameraman.tif'); >> imshow(im); Il risultato ottenuto è quello mostrato nella prossima slide

10 Caricare e visualizzare la prima immagine

11 Caricare e visualizzare la prima immagine MATLAB carica le immagini usando il tipo uint8 (range 0-255). È sconsigliato lavorare in questa modalità in quanto è facile incorrere in errori numerici e over/underflow Trasformiamo l immagine nel tipo double >> imd = im2double(im); Supponiamo di voler ora ritagliare solo la parte con il cameraman. Il comando da usare è imcrop >> cameraman = imcrop(imd); Si aprirà una finestra molto simile a quella della slide precedente, in cui selezionare con il mouse la parte dell immagine da ritagliare

12 Caricare e visualizzare la prima immagine

13 Caricare e visualizzare la prima immagine Se invece volessimo ruotare l'immagine, possiamo utilizzare imrotate: >> im_out = imrotate(im_in, angle); angle va espresso in gradi. L'interpolazione di default è nearestneighbor, ma può essere specificata manualmente aggiungendo un terzo parametro Infine, se volessimo cambiarne le dimensioni: >> im_out = imresize(im_in, scale); scale è il fattore di scala da utilizzare per il ridimensionamento (< 1 rimpicciolimento, > 1 ingrandimento). In alternativa, qualora si volesse stabilire manualmente le nuove dimensioni: >> im_out = imresize(im_in, [m n]); m è il numero di righe e n il numero di colonne dell'immagine di output. L'interpolazione di default è bicubica, ma anche qui può essere specificata manualmente mediante un parametro aggiuntivo

14 Alcune funzioni utili Funzioni mat2gray(im) im2bw(im, level) Descrizione trasforma la matrice input in una matrice con valori compresi in [0,1] trasforma l immagine in immagine binaria im2double(im) imadd(im1, im2) effettua il casting della matrice dell immagine in una double effettua la somma* imsubtract(im1, im2) effettua la sottrazione* immultiply(im1, im2) effettua la moltiplicazione* imdivide(im1, im2) imabsdiff(im1, im2) effettua la divisione* effettua la differenza tra i valori assoluti* imcomplement(im) effettua il complemento dell immagine * Operazione tra gli elementi corrispondenti delle due immagini (oppure tra gli elementi dell immagine ed una costante)

15 Elaborazioni sui valori di grigio Le elaborazioni effettuabili sui valori in scala di grigi sono sostanzialmente di tre tipi: puntuali dipendono solo dal pixel locali coinvolgono l intorno di un pixel, ad es. convoluzione e filtraggio con maschere globali dipendono da tutti i pixel dell immagine e, spesso, sono di natura statistica (es. modifica dell istogramma)

16 Elaborazioni puntuali: negazione Cominciamo con l analizzare le elaborazioni puntuali Sia s il valore di output ed r quello di input La negazione di un'immagine in scala di grigi o a colori genera il suo esatto negativo; essa può essere utilizzata per ottenere un'immagine positiva a partire dalla scansione di pellicole negative oppure per evidenziare dettagli poco visibili nell'immagine di partenza La formula matematica è: s = MAXVAL - r dove MAXVAL è il massimo valore che può assumere il tipo di dato utilizzato (255 per uint8, 1 per float) In MATLAB: >> im_out = MAXVAL im_in; oppure: >> im_out = imcomplement(im_in);

17 Elaborazioni puntuali: negazione Negazione

18 Elaborazioni puntuali: correzione di gamma La correzione di gamma viene utilizzata per compensare non linearità nella resa della luminosità di una periferica di visualizzazione o per migliorare la qualità visiva di immagini sovraesposte o sottoesposte È stata inizialmente sviluppata per correggere gli effetti della relazione non lineare tra tensione e luminosità nei CRT La formula matematica è: s=c * r ɣ dove c e g sono delle costanti in funzione dei valori di ɣ si assumono diversi tipi di trasformazione (vedere grafico a fianco) In MATLAB: >> im_out = c * im_in.^ gamma;

19 Elaborazioni puntuali: negazione Correzione gamma

20 Elaborazioni puntuali: sogliatura La sogliatura trasforma un'immagine in scala di grigi in un'immagine binaria composta appunto da due soli livelli. Tutti i valori al di sopra di una certa soglia vengono convertiti in 1, tutti quelli al di sotto in 0 La formula matematica è: s = 0, x < thresh 1, x thresh In MATLAB: >> im_out = im_in >= thresh; oppure: >> im_out = im2bw(im_in, thresh); La soglia può essere calcolata automaticamente usando la funzione graythresh

21 Elaborazioni puntuali: trasformazione logaritmica La trasformazione logaritmica viene utilizzata per agevolare la visualizzazione di immagini aventi escursioni di intensità molto ampie La formula matematica è: s=c * log(r + 1) dove c è una costante In MATLAB: >> im_out = c * log(im_in + 1);

22 Elaborazioni puntuali Lo stretching di contrasto comprime i livelli di grigio che stanno al di fuori di un intorno di m in due gruppi di valori molto alti e molto bassi. Il caso limite di tale funzione è la sogliatura La formula matematica è: 1 s = 1 + m E r dove m è la soglia ed E la pendenza In MATLAB: >> im_out = 1./ (1 + (m./ im_in).^ E); Può essere realizzata anche in modo lineare a tratti (piecewise linear) con stretchlim(im_in, tol)

23 Elaborazioni locali Le elaborazioni locali si basano su finestre (solitamente quadrate) che scorrono sull intera immagine e lavorano di volta in volta su un intorno del pixel centrale: 1. la finestra viene fatta avanzare pixel per pixel sull'immagine e una funzione matematica viene applicata ai pixel coperti da essa 2. il valore risultante viene posizionato nella nuova immagine alle stesse coordinate del pixel coperto dal centro della finestra Esse si suddividono nei seguenti tipi: lineari convoluzione con una maschera lineare della stessa dimensione della finestra non lineari smoothing passa-basso sharpening passa-alto

24 Elaborazioni locali: filtri lineari In MATLAB l esecuzione di un filtraggio lineare su un immagine è molto semplice: 1. si genera la maschera filtrante, scegliendone il tipo da tra quelli mostrati sotto, con la funzione fspecial 2. si applica la maschera all'immagine con la funzione imfilter Filtro Descrizione average Filtro di media disk Filtro circolare di media (pillbox) gaussian Filtro passa-basso gaussiano laplacian Approssima l operatore laplaciano bidimensionale log motion prewitt sobel Filtro laplaciano del gaussiano Approssima il moto lineare di una fotocamera Filtro edge-emphasizing orizzontale di Prewitt Filtro edge-emphasizing orizzontale di Sobel

25 Elaborazioni locali: filtri lineari Sintassi di esempio: >> h = fspecial('nome_filtro', parametri); >> im_out = imfilter(im_in, h); Filtro motion

26 Problema 1: filtraggio di un immagine corrotta da rumore L immagine lena_noise.tif è stata corrotta con rumore gaussiano. Tentare di attenuare il rumore usando uno dei filtri di media messi a disposizione da fspecial Ignorare (entro ragionevoli limiti) l effetto di sfocatura generato da tali filtri

27 Elaborazioni locali: filtri non lineari I filtri non lineari non sono esprimibili mediante una legge lineare, bensì vengono solitamente formulati indicando la funzione non lineare che agisce sui pixel coperti ad ogni passo dalla finestra scorrevole Uno dei più noti filtri non lineari è sicuramente quello mediano che, ad ogni passo, seleziona il mediano tra i valori presenti nella finestra. Tale filtro è molto indicato per l attenuazione del rumore "sale e pepe" (pixel bianchi e neri distribuiti casualmente nell immagine) I filtri non lineari vengono implementati in MATLAB mediante la funzione nlfilter: >> im_out = nlfilter(im_in, [m n], fun); m e n rappresentano le dimensioni della finestra, mentre fun è la funzione anonima che specifica l azione da eseguire sulla stessa

28 Elaborazioni locali: filtri non lineari Ad esempio, per implementare un filtro mediano 3x3: >> fun median(x(:)); >> im_out = nlfilter(im_in, [3 3], fun); Filtro mediano 3x3

29 Elaborazioni globali: equalizzazione dell'istogramma L istogramma di un immagine rappresenta la distribuzione dei possibili valori di grigio all interno dell immagine In MATLAB esso viene mostrato con il comando: >> imhist(im);

30 Elaborazioni globali: equalizzazione dell'istogramma Una delle elaborazioni più semplici per migliorare la qualità dell immagine è l equalizzazione dell istogramma: in sostanza si cerca di renderlo il più piatto possibile In MATLAB l equalizzazione dell istogramma è effettuata tramite il comando histeq histeq Un elaborazione più complessa e che solitamente restituisce risultati migliori è implementata nel comando imadjust

31 Problema 2: correzione dell'intensità di un immagine Un immagine è stata acquisita da una sorgente corretta in gamma, ma essa è risultata esposta in modo non corretto. Equalizzare l immagine e correggerla per la visualizzazione su un monitor CRT con γ = 2.2. L esponente di correzione sarà γ = 1 γ Trovate l immagine Unequalized_Hawkes_Bay_NZ.jpg nella directory di lavoro dei vostri computer ATTENZIONE: l immagine viene caricata come RGB, ma in realtà è in scala di grigi. Trasformarla in matrice bidimensionale usando la funzione rgb2gray

32 Restauro delle immagini L obiettivo del restauro di un'immagine è (a differenza del semplice miglioramento) quello di incrementare la qualità della stessa in modo oggettivo, conoscendo a priori la causa della degradazione. Si cerca cioè di invertire il processo di degradazione in modo da attenuarne, per quanto possibile, gli effetti causati sull'immagine Intendendo nel modo seguente il modello del processo di degradazione dell immagine f(x,y): g x, y = H f x, y + η(x, y) essa è sottoposta all azione della funzione di degradazione H e all azione di rumore additivo η(x,y)

33 Restauro delle immagini Supponiamo, per semplicità, che il rumore sia indipendente e scorrelato rispetto all immagine stessa In questo modo possiamo cercare di modellarlo facendo riferimento alla PDF (funzione di distribuzione di probabilità) del livello di grigio del rumore stesso Rumore Gaussiano Rumore Rayleigh Rumore Erlang (gamma) Rumore esponenziale Rumore impulsivo bipolare

34 Restauro delle immagini Poiché il rumore è scorrelato, possiamo ritagliare una piccola area di intensità quasi uniforme con imcrop e inferirne tipo e varianza con imhist e var Eseguendo questi passaggi sull immagine di Lena del Problema 2, i risultati sono i seguenti: >> var(patch(:)) ans =

35 Restauro delle immagini Una volta inferito il tipo di degradazione (e quindi la maschera spaziale di fspecial che più lo approssima) e la varianza del rumore, è possibile stimare l NSR (noise to signal power ratio), il cui calcolo esula dagli obiettivi di questa lezione Ottenuti tutti i dati necessari, la stima f(x, y) dell immagine originale può essere calcolata utilizzando la deconvoluzione di Wiener, implementata nella funzione deconvwnr: >> im_out = deconvwnr(im_in, h, nsr) deconvwnr filtro motion

36 Restauro delle immagini: metriche oggettive di qualità La differenza di qualità di un immagine rispetto alla sua copia di riferimento non alterata da rumore e degradazione può essere espressa matematicamente da alcune funzioni, tra le quali MSE (mean squared error) e PSNR (peak signal to noise ratio) In MATLAB queste ed altre metriche sono implementate nella funzione measerr: >> [PSNR, MSE, MAXERR, L2RAT] = measerr(im_rif, im_app); ATTENZIONE: measerr va usato con variabili di tipo uint8!

37 Problema 3: stimare la perdita di qualità dovuta al rumore Utilizzando le metriche mostrate nella slide precedente, calcolare la perdita di qualità tra l immagine rumorosa lena_noise.tif e quella di riferimento lena_std.tif ATTENZIONE: l immagine viene caricata come RGB, ma in realtà è in scala di grigi. Trasformarla in matrice bidimensionale usando la funzione rgb2gray

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