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1 UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI TORINO MONITORAGGIO LINEE STRATEGICHE E PIANO PERFORMANCE Presentazione per la seduta del Nucleo di Valutazione Torino, 4 Settembre 2014 Direzione Programmazione, Qualità e Valutazione

2 LA DELIBERA DEL CDA Il CdA (Delibera 28/01/14) aveva richiesto di attuare il seguente monitoraggio entro luglio: AMBITO STRATEGICO Monitoraggio degli indicatori strategici a livello dell attuazione delle Linee strategiche AMBITO GESTIONALE Monitoraggio dello stato di avanzamento degli obiettivi del Direttore generale e dei Dirigenti. Il monitoraggio è avvenuto nei tempi richiesti e il Cda ha assunto le seguenti delibere nella seduta del 20/07: 1.presa d atto dello stato di avanzamento delle Linee strategiche [ ] nonché del monitoraggio intermedio degli indicatori strategici [ ]; 2.presa d atto della necessità che gli Organi di Governo avviino un iter istituzionale di revisione e semplificazione del sistema degli obiettivi strategici, gestionali e individuali di Ateneo [ ]; 3.approvazione, in prima applicazione, della scheda standard predisposta per il monitoraggio e la valutazione dei progetti ed obiettivi di Ateneo, [ ]; 4.presa d atto del monitoraggio svolto a livello intermedio sul Piano performance con riferimento ai progetti del Direttore generale e agli obiettivi comuni e specifici dei Dirigenti, [ ]; 5.approvazione delle le rimodulazioni ai progetti ed obiettivi del Piano performance descritte nell Allegato 3 della delibera, dando mandato alla Direzione Programmazione, Qualità e Valutazione di aggiornare d ufficio il suddetto Piano della performance Direzione Programmazione, Qualità e Valutazione 2

3 LINEE STRATEGICHE ANDAMENTO Rispetto alle 4 Linee strategiche sotto riportate si evidenzia che, dei 27 obiettivi strategici collegati, 15 hanno trovato una prima attuazione nel 2014 a livello di progetti del Direttore generale o obiettivi dei Dirigenti, nonché a livello di progetti della programmazione triennale. LINEE STRATEGICHE ATTUAZIONE 2014 Linee strategiche Numero Linee strategiche in corso di attuazione nel 2014, per mezzo di obiettivi derivanti da Programmazione triennale, obiettivi del Direttore Generale o dei Dirigenti (di cui al Piano perfornance). FINALITA' 1 FINALITA' 2 FINALITA' 3 FINALITA' 4 Riconoscere la responsabilità sociale dell Ateneo Sviluppare la qualità della Ricerca e la sua dimensione internazionale Aumentare la qualità e l efficacia della didattica e la sua dimensione internazionale Innovare e assicurare la qualità nell approccio al perseguimento degli obiettivi del Progetto Strategico dell Ateneo % % % % Totale: % Direzione Programmazione, Qualità e Valutazione 3

4 INDICATORI STRATEGICI FINALITA 1 SOSTENIBILITÀ Direzione Programmazione, Qualità e Valutazione 4

5 INDICATORI STRATEGICI FINALITA 2 RICERCA Direzione Programmazione, Qualità e Valutazione 5

6 INDICATORI STRATEGICI FINALITA 3 DIDATTICA Direzione Programmazione, Qualità e Valutazione 6

7 INDICATORI STRATEGICI FINALITA 3 DIDATTICA (2) Direzione Programmazione, Qualità e Valutazione 7

8 INDICATORI STRATEGICI FINALITA 4 INNOVAZIONE Direzione Programmazione, Qualità e Valutazione 8

9 LINEE INDICAZIONE PRIORITÀ Alla luce dell avanzamento delle Linee, considerato che la Linea 1 richiede un coinvolgimento dell Ateneo a livello centrale (essendo legata a iniziative da attuare con vari soggetti pubblici del territorio), e considerato che la Linea 4 ha già trovato un buon livello di attuazione, il CdA ha espresso l orientamento di dare priorità alle Linee 2 e 3 (Qualità e Internazionalità della Didattica e della Ricerca), al fine di calare maggiormente l attuazione del piano strategico a livello dei Dipartimenti, poiché specificamente competenti su tali Linee. Nello specifico il CdA ha richiesto di concentrare il coinvolgimento dei Dipartimenti su un ordine limitato di azioni strategiche, con un progressivo riordino e semplificazione degli indicatori strategici complessivi [ ]; nell ambito della predetta attività di coinvolgimento dei Dipartimenti e degli altri Cdr di 1 livello si ritiene utile raccomandare [ ] che l apporto di tali strutture sia focalizzato sugli ambiti descritti in tabella, per i quali si richiede una stretta integrazione con le procedure e gli adempimenti AVA (Scheda SUA CDS / SUA RD), [ ]. Dichiarazione degli obiettivi di ricerca da parte del Dipartimento (a partire dalle Linee strategiche di 1 Ateneo) Sviluppo qualità e internazionalità della Ricerca e della Didattica Linee Strategiche 2-3 e Piano triennale 2 (a fronte della conferma del Finanziamento) 3 Politiche della Qualità del Dipartimento / Struttura Direzione Programmazione, Qualità e Valutazione 9

10 SCHEDA STANDARD MONITORAGGIO PROGETTI E OBIETTIVI Scheda monitoraggio Progetti / obiettivi - Anno 2014 Autore:.. Torino,.. Progetto / Obiettivo: Sigla: Durata [anni]: Riferimento piano strategico Comitato guida / Direttore Gruppo di progetto / Unità Organizzativa Attività del progetto / obiettivo Persone Risorse economiche previste Sotto-progetto: sottoprogetto 1 / Attività obiettivo. Ciclo di. pianificazione di Indicare ciclo di pianificazione selezionando da menu. riferimento. Indicatore strategico.. Coordinatore. Inserire l'indicazione dei componenti del Gruppo di lavoro (GDL); nel caso di obiettivi che non prevedano un'articolazione in GDL inserire semplicemente la Direzione o l'ufficio preposto. Risultati attesi TEMPI / trimestri I II III IV SAL INTERMEDIO (I SEMESTRE) CONSUNTIVO (31/12) CONSUNTIVO RISORSE Attività 1.1 Direzione / Ufficio / Persone Indicare risorse stanziate, se applicabile Risultato atteso 1 Risultato atteso 2 Indicare i risultati raggiunti ed eventuali scostamenti Indicare i risultati raggiunti ed eventuali scostamenti Indicare risorse effettivamente utilizzate, se applicabile Se richiesto è possibile articolare in più attività. Direzione / Ufficio / Persone Indicare risorse stanziate, se applicabile.... Indicare i risultati raggiunti ed eventuali scostamenti Indicare i risultati raggiunti ed eventuali scostamenti Indicare risorse effettivamente utilizzate, se applicabile Sotto-progetto: sottoprogetto 1 / Attività obiettivo ( E' possibile inserire più sottoprogetti / attività inserendo nuove righe sulla base del format previsto).. Direzione / Ufficio / Persone Indicare risorse stanziate, se applicabile.. Indicare i risultati raggiunti ed eventuali scostamenti Indicare i risultati raggiunti ed eventuali scostamenti Indicare risorse effettivamente utilizzate, se applicabile Direzione Programmazione, Qualità e Valutazione 10

11 MONITORAGGIO OBIETTIVI PDP Per ciascun obiettivo / progetto del Piano, il monitoraggio e la futura rendicontazione viene resa per mezzo di una scheda standard sviluppata su raccomandazione del Nucleo di Valutazione (si veda slide precedente), che tiene traccia, tra le altre, delle seguenti informazioni: risultato atteso; risorse umane impegnate; risorse finanziarie stimate ed utilizzate a consuntivo; tempi; rilevazione esigenze di rimodulazione e soluzioni proposte. Nel dettaglio, all interno dell Allegato 3 della Delibera del CdA, è riportato lo stato di avanzamento del seguente ordine di obiettivi: progetti pluriennali del Direttore generale (anno 1) obiettivi comuni dei Dirigenti obiettivi specifici dei Dirigenti Il CdA è stato informato delle rimodulazioni di attività che si sono rese necessarie a livello degli obiettivi. In questo caso le rimodulazioni sono state espressamente indicate nella scheda progetto / obiettivo. Direzione Programmazione, Qualità e Valutazione 11

12 MONITORAGGIO OBIETTIVI UN ESEMPIO Progetto: 2 Sigla: Durata [anni]: 3 Riferimento obiettivo piano strategico Comitato guida / Direttore Scheda monitoraggio Progetti / obiettivi - Anno 2014 Evoluzione della comunicazione istituzionale e dei servizi attraverso l'innovazione delle modalità di comunicazione, degli strumenti operativi e collaborativi BPR Anno 1 di Valorizzazione della multidisciplinarità nell ottica dell interdisciplinarità 4.2 Sostegno alla creatività e all innovatività della Comunità dell Università di Torino 4.7 Sviluppo di approcci basati sulla Gestione in Qualità per il miglioramento continuo del supporto alla ricerca e alla didattica Responsabile: SEGRETO Loredana Ciclo di pianificazione di Piano performance riferimento Semplificazione delle procedure interne per la programmazione didattica al fine di favorire i corsi Riferimento interdipartimentali azione strategica Realizzare progetti di dematerializzazione dei processi amministrativi per i servizi agli studenti Baricco, Saccà, Segreto Coordinatore Fabio FORNERON - Sotto Progetto 2.1, 2.2; Mauro GIRAUDO - Sotto Progetto 2.3 T o r i Gruppo di progetto / Unità Organizzativa Voce in via di definzione Attività del progetto / obiettivo Sottoprogetto 2.1 Reingegnerizzazione dei processi Persone Risorse economiche Risultati attesi TEMPI / trimestri I II III IV SAL INTERMEDIO (I SEMESTRE) C O 1.1:Definizione del metodo, dei criteri e degli strumenti di analisi e di reingegnerizzazione Direzione SPO Metolodogia adottata, strumenti e criteri Condivisione con altri progetti del DG (progetto 1) Bozza documento di definizione metodo, criteri e strumenti per le attività 1.2:Definizione della lista dei processi critici Direzioni AC/Direttore Generale/Baricco Elenco dei processi sottoposti a BPR Elenco dei referenti di processo, per ogni processo e del team di lavoro per ogni processo (7 referenti, 7 gruppi) Incontri con i Direttori e prof. Baricco per la definizione dei processi da sottoporre a BRP e individuazione dei refereenti 1.3:Reingegnerizzazione di almeno 7 processi critici di Ateneo Direzione SPO/Referenti di processo/gruppi di supporto (AC e Documento di analisi as-is Documentio del to-be Attività prevista per il II Semestre Direzione Programmazione, Qualità e Valutazione 12

13 CICLO GESTIONE PERFORMANCE PUNTI DI MIGLIORAMENTO: Sviluppare nell organizzazione una maggiore competenza e sensibilità sul tema della pianificazione e controllo, ad oggi vista come adempimento, per trasformarla in strumento che guidi l azione del personale. Potenziare la struttura centrale di pianificazione e controllo al fine di poter attuare ulteriori azioni di sviluppo del sistema di P&C. Rafforzare i contatti e il coinvolgimento delle strutture autonome per rendere il processo integrato a livello dell Ateneo. Rivedere l impianto della performance organizzativa, affinché diventi strumento di monitoraggio dei servizi resi in via continuativa dalle strutture, e possa svolgere una funzione motivazionale nei confronti del personale delle strutture, integrandone l operato rispetto agli obiettivi strategici dell organizzazione. Migliorare la completezza delle informazioni inserite nelle schede di monitoraggio. PUNTI DI FORZA: Rafforzamento del collegamento tra la pianificazione strategica e il sistema degli obiettivi Definizione di strumenti standard di monitoraggio degli obiettivi e dei progetti di ateneo, in modo da consentire uniformità di rendicontazione tra le diverse strutture e trasparenza nei confronti dei vari portatori di interesse Direzione Programmazione, Qualità e Valutazione 13

14 OBIETTIVI INDIVIDUALI DEL MANAGEMENT Cosa è cambiato nel 2014 Riduzione/concentrazione degli obiettivi sulla base delle linee strategiche Focus: Gestione ordinaria Evoluzione sistema di pianificazione e controllo e in particolare sull individuazione / misurazione di indicatori Reingegnerizzazione dei processi Gestione economico finanziaria Progetti evolutivi Gestione per Competenze Agenzia formativa Programmazione triennale e progetti specifici Modalità di gestione: Costituzione di comitati di progetto (steering committee) gruppi di progetto «misti» AC/Dipartimento Maggior frequenza e puntualità del monitoraggio in itinere Direzione Programmazione, Qualità e Valutazione 14

15 OBIETTIVI INDIVIDUALI EP Cosa è cambiato nel 2014 Riduzione/concentrazione degli obiettivi sulla base delle linee strategiche e degli obiettivi del DG, integrata con obiettivi specifici per Aree non incluse nelle linee strategiche Progettazione delle attività a monte (non più attività «libere») Definizione a monte degli output Coordinamento delle attività comuni (Referente di obiettivo) Direzione Programmazione, Qualità e Valutazione 15

16 Evoluzione Università degli Studi di Torino OBIETTIVI INDIVIDUALI Maggior equilibrio fra obiettivi relativi ad attività ordinarie e straordinarie Revisione dei contenuti relativi alla dimensione «Performance organizzativa» Maggior aderenza alla specificità delle attività proprie delle strutture organizzative (modalità maggiormente partecipata nella definizione di obiettivi) Introduzione di indicatori oggettivi (in sostituzione del «SAL») Sempre maggior coordinamento nella gestione di attività comuni Innovazione delle modalità di valutazione (da responsabile del valutato a responsabile di progetto) Direzione Programmazione, Qualità e Valutazione 16

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