Esperienze di wellfare aziendale nel comparto sanità. Ulss 20 di Verona Dott.a Laura Bonato Direttore del Servizio Gestione Risorse Umane

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Esperienze di wellfare aziendale nel comparto sanità. Ulss 20 di Verona Dott.a Laura Bonato Direttore del Servizio Gestione Risorse Umane"

Transcript

1 Esperienze di wellfare aziendale nel comparto sanità Ulss 20 di Verona Dott.a Laura Bonato Direttore del Servizio Gestione Risorse Umane

2 CONTESTO L Azienda è sostanzialmente suddivisa in due grandi ambiti Sanitario (48% impegnato assistenza ospedaliera 7% prevenzione 27% area distrettuale) Tecnico amministrativo MISSION = Promozione, mantenimento e sviluppo dello stato di salute della Comunità secondo i principi guida per la corretta gestione dell Azienda

3 CONTESTO Uomini 29,1% Donne 70,9% Età media del personale 46,1 anni

4 CONTESTO Personale in servizio dirigente medico 310 Altri dirigenti 109 Personale sanitario comparto Personale tecnico del comparto 451 Personale amministrativo/prof. 368

5 CAUSE DI ASSENZA Malattia 27% Maternità, congedi parentali 25% Altri permessi e assenze retribuite 17% Formazione 13% Legge 104/92 10% Altre assenze non retribuite 8%

6 STRUMENTI DI CONCILIAZIONE In una azienda sanitaria, che produce servizi, gli strumenti storicamente utilizzati come procedura di conciliazione tra lavoro e esigenze personali dei dipendente sono: il part time il telelavoro la flessibilità

7 Il part time In un primo momento il passaggio è stato a domanda del dipendente fino al raggiungimento della percentuale stabilita dall azienda per ogni profilo e posizione Dal 2010 sono stati stabiliti dei contingenti e le nuove assegnazioni vengono effettuate su avviso con valutazione delle motivazioni

8 Il part time Categorie che hanno saturato il contingente Infermieri professionali Operatori socio sanitari Educatori professionali Assistenti sanitarie

9 Il part time Percentuale pt n dipendenti 50% 71 70% % 121

10 Il part time Con la crisi economica vi èuna forte richiesta di rientro dal part time Nei primi 9 mesi del 2013 sono stati richiesti18 rientri a tempo pieno Negli anni prima del 2010 i rientri richiesti in un anno variavano da 5 a 7

11 Il telelavoro Progetto finanziato dal Ministero del lavoro Attivazione di n. 8 posti di telelavoro 5 in ambito amministrativo 2 in ambito tecnico 1 dirigente

12 Il telelavoro L azienda ha valutato positivamente l esperienza e conferma le 8 posizioni in telelavoro. Prevede la possibilità di accesso al personale dei servizi che hanno previsto la possibilità di effettuare attività in telelavoro su selezione per titoli (particolari condizioni familiari)

13 Il telelavoro L azienda conferma ancora la disponibilità ad attribuire posti telelavorabili Concorda con le OO.SS. un regolamento per l attribuzione, lo svolgimento e la cessazione del telelavoro

14 La flessibilità E un istituto riconosciuto già dal 1995 E lasciato alla discrezione del responsabile del servizio Sono esclusi i turnisti e il personale che ha diretto contatto con il pubblico nel caso di inizio dell attività lavorativa con l orario di apertura al pubblico

15 La formazione La legislazione vigente per il comparto sanitario prevede l obbligo dell acquisizione da parte di tutto il personale del ruolo sanitario (che costituisce sicuramente la maggioranza del personale in servizio) dei crediti formativi

16 La formazione ne consegue quindi la necessità da parte dell Azienda di procedere all organizzazione della formazione al fine di assicurare al proprio personale la formazione necessaria. Parte di questa formazione è direttamente scelta dal personale per crescere sia dal punto di vista professionale, delle competenze, che dal punto di vista delle conoscenze manageriali compresa la qualità.

17 ACCREDITATION CANADA Spirito di appartenenza e motivazione Una occasione come l accreditamento d eccellenza ha portato ad una presa di coscienza da parte del personale di tutti i profili e ruoli dell importanza della loro attività quotidiana per l azienda, per il gruppo di appartenenza e rispetto alle altre professionalità.

18 ACCREDITATION CANADA IL MANUALE DI AUTORIZZAZIONE E ACCREDITAMENTO Pianificazione del proprio servizio (mission, vision, organigramma, interfacce, piano delle attività e loro gestione in base agli obiettivi di budget, il catalogo dei prodotti e le modalità di accesso ai servizi, le modalità di gestione delle risorse umane)

19 ACCREDITATION CANADA IL MANUALE DI AUTORIZZAZIONE E ACCREDITAMENTO Modalità assistenziali Sono stati individuati i pazienti/servizi ad alto rischio ecc. sono stati sviluppati documenti di indirizzo clinico specifici per le diverse realtà, linee guida, procedure, istruzioni operative

20 ACCREDITATION CANADA IL MANUALE DI AUTORIZZAZIONE E ACCREDITAMENTO Sistema di monitoraggio e valutazione dell attività (modalità di pianificazione di conseguenti progetti di miglioramento)

21 ACCREDITATION CANADA Nel 2009, l organizzazione si èsottoposta alla prima visita di accreditamento con il programma AIM di Accreditation Canada focalizzandosi esclusivamente sui distretti socio sanitari territoriali. In occasione della seconda visita ispettiva, l Azienda ha deliberatamente deciso di includere tutte le strutture e i centri coinvolti nell erogazione di servizi e prestazioni. Le autovalutazioni hanno registrato un elevato grado di partecipazione e hanno portato all individuazione di aree di intervento prioritarie e alla definizione di un piano attuativo.

22 ACCREDITATION CANADA Obiettivi della 2^ visita di accreditamento: 1. utilizzo dello strumento di autovalutazione come occasione di crescita per l organizzazione; 2.creare un ambiente capace di promuovere la partecipazione attiva di tutto il personale allo scopo di definire dei piani d azione finalizzati al miglioramento della qualità; 3. migliorare la comunicazione trasversale tra i vari servizi presenti all interno dell organizzazione; 4. valutare l Azienda sulla base della conformità agli standard di eccellenza internazionalmente riconosciuti.

23 BENESSERE ORGANIZZATIVO Progetto con il Consigliere Provinciale di Fiducia Sono state esaminate 3 diverse realtà: 1.Pediatria 2.Dipartimento di salute mentale 3.Dipartimento interaziendale del personale

24 BENESSERE ORGANIZZATIVO DEFINIZIONE DI UN QUESTIONARIO PER LA VALUTAZIONE DEL BENESSERE OBBLIGO PER TUTTE LE UO DI ADERIRE ALLA COMPILAZIONE DEI QUESTIONARI PROGRAMMAZIONE DEGLIINTERVENTI MIGLIORATIVI

25 Formazione e reinserimento al rientro dalla maternità Le attività di formazione al rientro dalla maternità assumono forme e contenuti molto differenziati, a seconda dei cambiamenti avvenuti durante il periodo di assenza dei neo genitori. Le sedi di lavoro stabili sono n.76 (dall ospedale alla casa alloggio ). Le criticità più frequenti al rientro, sono classificabili nella seguente tipologia: aggiornamento tecnico (ad es. nuovo programma inserimento dati e nuove procedure di lavoro es.aviaria) e normativo. cambiamenti nell organizzazione del reparto/servizio relativamente all equipe interna di lavoro e alle prestazioni verso l utenza possibilità di aumento quantitativo e qualitativo del carico di lavoro (per es. acquisizione nuove competenze per pensionamento di un collega non sostituito). cambio del dirigente di area e/o dipartimento in caso di inserimento in una nuova Unità Operativa: nuove reti di relazioni professionali da attivare e nuove competenze da acquisire. Le nuove competenze risultano dall integrazione di tre tipologie di componenti : le conoscenze, le abilità ed I comportamenti, che sono integrati nell azione della persona in funzione dell'output da realizzare nella nuova Unità Operativa.

26 LA BANCA DELLE ORE La Banca delle Ore ha cinque finalità: a) la possibilità di utilizzare il recupero delle ore in tempi differenti, quindi più funzionali alle necessità sia dell azienda che del personale dipendente, rispetto a quanto disposto dal CC.N.L. Il contratto attuale infatti prevede che il recupero avvenga entro il trimestre successivo dal momento in cui è stato effettuato un orario di lavoro superiore a quello stabilito. b) Lavoratrici e lavoratori possono recuperare le ore di straordinario come tempo libero dal lavoro, piuttosto che avere un incremento in busta paga e questo specialmente nei reparti ospedalieri Le ore di straordinario pagate risultano essere ,per un costo di E per l anno200 c) Rendere codificate e disponibili per tutto il personale (in servizio ed entrante) tutte quelle pratiche informali e discrezionali che ogni dirigente individua per il proprio settore, ai fini autorizzativi del lavoro straordinario. d) Permettere al personale infermieristico di avere a disposizione un istituto che consenta loro una flessibilità per la conciliazione, visto che la percentuale di utilizzo del part time èchiusa per loro.rimangono ancora alcuni posti liberi per i giornalieri. e) La possibilità di rientro dal part time di alcuni dipendenti con il vantaggio, per loro, di avere uno stipendio più elevato o di non essere esclusi da alcuni processi aziendali significativi; per altre di liberare dei posti di part time.

27 Assegno nascita Bonus di 500 erogati ai dipendenti per la nascita di ogni figlio Finanziamento ottenuto da privato/fondazione

PIANO PER L UTILIZZO DEL TELELAVORO Stato di attuazione

PIANO PER L UTILIZZO DEL TELELAVORO Stato di attuazione PIANO PER L UTILIZZO DEL TELELAVORO Stato di attuazione (art.9, comma 7 del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179 recante Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese, convertito in Legge 17 dicembre 2012,

Dettagli

Introduzione. L evoluzione delle organizzazioni dall inizio del secolo a oggi 3 Il dirigente nei vari tipi di organizzazione 12

Introduzione. L evoluzione delle organizzazioni dall inizio del secolo a oggi 3 Il dirigente nei vari tipi di organizzazione 12 00 Calamandrei romane 16-07-2002 16:26 Pagina V Indice Introduzione XI PARTE PRIMA Il contesto: l ambiente organizzativo, la legislazione, i modelli 1 organizzativi CAPITOLO 1 Generalità sulle organizzazioni,

Dettagli

Piano Azioni Positive Triennio

Piano Azioni Positive Triennio Piano Azioni Positive Triennio 2010-2012 Comune di Modena PG 112901/2010 Assessorato Pari Opportunità del 21/09/2010 Comitato Pari Opportunità Fonti normative: - Legge n. 125 del 10 aprile 1991 Azioni

Dettagli

L'organizzazione dell'assistenza infermieristica nella Lungodegenza Post Acuzie Ospedaliera Geriatrica. Giovanna De Meo Gina Dragano

L'organizzazione dell'assistenza infermieristica nella Lungodegenza Post Acuzie Ospedaliera Geriatrica. Giovanna De Meo Gina Dragano L'organizzazione dell'assistenza infermieristica nella Lungodegenza Post Acuzie Ospedaliera Geriatrica Mission di U.O. La mission della U.O. di Lungodegenza Post Acuzie è: giungere ad una stabilizzazione

Dettagli

COMUNE DI CASOREZZO PIANO DI AZIONI POSITIVE DEL COMUNE DI CASOREZZO TRIENNIO

COMUNE DI CASOREZZO PIANO DI AZIONI POSITIVE DEL COMUNE DI CASOREZZO TRIENNIO COMUNE DI CASOREZZO Provincia di Milano PIANO DI AZIONI POSITIVE DEL COMUNE DI CASOREZZO TRIENNIO 2015 2017 Approvato con deliberazione G.C. n. 36 del 12/03/2015 PIANO DI AZIONI POSITIVE TRIENNIO 2015-2017

Dettagli

7. Descrizione delle attività e delle prestazioni erogate dal servizio

7. Descrizione delle attività e delle prestazioni erogate dal servizio SEGRETARIATO SOCIALE E P.U.A. PUNTO UNICO DI ACCESSO INTEGRATO 2. Progetto già avviato Sì No 3. Tipologia di servizio Istituzionale Servizi Essenziali Altro 4. Area tematica Multiarea 5. Macrotipologia

Dettagli

L'OCCUPAZIONE FEMMINILE. Isabella Speziali

L'OCCUPAZIONE FEMMINILE. Isabella Speziali L'OCCUPAZIONE FEMMINILE Isabella Speziali 1 INTERVENTI PER L'OCCUPAZIONE FEMMINILE Finalità Favorire l ingresso delle donne nel mercato del lavoro Intervento 5 per motivi di cura; Intervento 13; Intervento

Dettagli

PROGRAMMAZIONE PIANO DI AZIONI POSITIVE

PROGRAMMAZIONE PIANO DI AZIONI POSITIVE PROGRAMMAZIONE PIANO DI AZIONI POSITIVE ANNO 2017/2019 (D. LGS. 198/06 ART. 48) - APPROVATA CON DELIBERA DELLA GIUNTA COMUNALE N- 11 del 23.1.2017 PIANO DELLE AZIONI POSITIVE PER LE PARI OPPORTUNITA TRIENNIO

Dettagli

COMUNE DI SALERNO PIANO DI AZIONI POSITIVE ( 2015/2018 )

COMUNE DI SALERNO PIANO DI AZIONI POSITIVE ( 2015/2018 ) COMUNE DI SALERNO PIANO DI AZIONI POSITIVE ( 2015/2018 ) È vietata qualsiasi forma di discriminazione fondata, in particolare, sul sesso, la razza, il colore della pelle o l'origine etnica o sociale, le

Dettagli

MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA E INDIVIDUALE

MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA E INDIVIDUALE MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE ORGANIZZATIVA E INDIVIDUALE CAPITOLO 1 _ FINALITÀ E DEFINIZIONI 1) Finalità La performance è misurata e valutata con riferimento all Azienda nel suo complesso,

Dettagli

PARTE PRIMA Il contesto: i principali modelli organizzativi 1

PARTE PRIMA Il contesto: i principali modelli organizzativi 1 Indice Autori Introduzione XV XVII PARTE PRIMA Il contesto: i principali modelli organizzativi 1 CAPITOLO 1 Generalità sulle organizzazioni e principali teorie organizzative 3 Introduzione 3 L evoluzione

Dettagli

AVVISO PUBBLICO DIREZIONE DELLA STRUTTURA COMPLESSA OSPEDALIERA DI DIREZIONE OSPEDALIERA DELL ASSL DI ORISTANO

AVVISO PUBBLICO DIREZIONE DELLA STRUTTURA COMPLESSA OSPEDALIERA DI DIREZIONE OSPEDALIERA DELL ASSL DI ORISTANO Allegato A alla Deliberazione n.675_ del 02/08/2017 AVVISO PUBBLICO DIREZIONE DELLA STRUTTURA COMPLESSA OSPEDALIERA DI DIREZIONE OSPEDALIERA DELL ASSL DI ORISTANO DEFINIZIONE DEL FABBISOGNO/PROFILO OGGETTIVO

Dettagli

POLITICHE DI CONCILIAZIONE IN AZIENDA: RAPPORTO PIEMONTE Sarah Bovini Responsabile Ufficio Studi e Statistica Unioncamere Piemonte

POLITICHE DI CONCILIAZIONE IN AZIENDA: RAPPORTO PIEMONTE Sarah Bovini Responsabile Ufficio Studi e Statistica Unioncamere Piemonte POLITICHE DI CONCILIAZIONE IN AZIENDA: RAPPORTO PIEMONTE 2014 Sarah Bovini Responsabile Ufficio Studi e Statistica Unioncamere Piemonte Le politiche di conciliazione in azienda: il contesto e il ruolo

Dettagli

INDAGINE DI CLIMA ORGANIZZATIVO INCONTRO APERTO DI DISCUSSIONE DEI RISULTATI 19 DICEMBRE 2016 PRIME AZIONI DI MIGLIORAMENTO

INDAGINE DI CLIMA ORGANIZZATIVO INCONTRO APERTO DI DISCUSSIONE DEI RISULTATI 19 DICEMBRE 2016 PRIME AZIONI DI MIGLIORAMENTO INDAGINE DI CLIMA ORGANIZZATIVO INCONTRO APERTO DI DISCUSSIONE DEI RISULTATI 19 DICEMBRE 2016 PRIME AZIONI DI MIGLIORAMENTO PROMOSSE DALLA DIREZIONE AZIENDALE 1 I principali campi d azione LAVORARE IN

Dettagli

Conciliazione e flessibilità d'orario. Soluzioni per i genitori e per le imprese: l'art. 9 della l.53/00

Conciliazione e flessibilità d'orario. Soluzioni per i genitori e per le imprese: l'art. 9 della l.53/00 con il cofinanziamento della in collaborazione con Il Comune di Pordenone - Assessorato alle Pari Opportunità Lara La Rete Rosa Delle Pari Opportunita Consigliera di Parità Provincia di Pordenone Conciliazione

Dettagli

BANCA ETRURIA «PARI OPPORTUNITA E INTEGRAZIONE DELLA DIVERSITA» 26 settembre 2012

BANCA ETRURIA «PARI OPPORTUNITA E INTEGRAZIONE DELLA DIVERSITA» 26 settembre 2012 BANCA ETRURIA «PARI OPPORTUNITA E INTEGRAZIONE DELLA DIVERSITA» 26 settembre 2012 1 Assetto Istituzionale 100% 54,2% * 89,5% 100% 49% 46% 100% * 100% 100% * 90% 5% * In fase di incorporazione da parte

Dettagli

L adesione aziendale al progetto: motivazioni strategiche

L adesione aziendale al progetto: motivazioni strategiche I vantaggi strategici del sistema di gestione della sicurezza per le aziende U.L.S.S. e aziende ospedaliere del Veneto L adesione aziendale al progetto: motivazioni strategiche Dr. Bortolo Simoni Direttore

Dettagli

COMUNE DI SELARGIUS Provincia di Cagliari

COMUNE DI SELARGIUS Provincia di Cagliari ALLEGATO A ALLA Deliberazione di G.C. n. del COMUNE DI SELARGIUS Provincia di Cagliari Area 4 RISORSE UMANE - DEMOGRAFICI/ELETTORALE/STATISTICI Servizio Amministrazione Personale PIANO TRIENNALE DI AZIONI

Dettagli

DISCIPLINA DELL ORGANIZZAZIONE E DEGLI ASPETTI OPERATIVI DEL SERVIZIO DELLE PROFESSIONI SANITARIE

DISCIPLINA DELL ORGANIZZAZIONE E DEGLI ASPETTI OPERATIVI DEL SERVIZIO DELLE PROFESSIONI SANITARIE DISCIPLINA DELL ORGANIZZAZIONE E DEGLI ASPETTI OPERATIVI DEL SERVIZIO DELLE PROFESSIONI SANITARIE 5 Indice 1. Denominazione pag 2 2. Natura istituzionale e finalità pag 2 3. Personale afferente al Servizio

Dettagli

Le Cure Palliative erogate in Rete

Le Cure Palliative erogate in Rete Le Cure Palliative erogate in Rete La normativa nazionale e regionale Codigoro - 29 settembre 2012 Mauro Manfredini Focus sulla Rete No Terapia del dolore No Cure Palliative Pediatriche LEGGE n. 39 26

Dettagli

La struttura Centro Diurno Aurora 1 è un articolazione funzionale del Centro di Salute Mentale Nord, con sede a Valdagno.

La struttura Centro Diurno Aurora 1 è un articolazione funzionale del Centro di Salute Mentale Nord, con sede a Valdagno. CENTRO DIURNO AURORA 1 FINALITA E FUNZIONI GENERALI La struttura Centro Diurno Aurora 1 è un articolazione funzionale del Centro di Salute Mentale Nord, con sede a Valdagno. La struttura ha finalità riabilitative

Dettagli

PROGETTO DI INDAGINE SULLA CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO DEL PERSONALE DEL COMUNE DI CERVIA

PROGETTO DI INDAGINE SULLA CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO DEL PERSONALE DEL COMUNE DI CERVIA Comitato Unico di Garanzia Servizio Risorse Sportello Donna PROGETTO DI INDAGINE SULLA CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO DEL PERSONALE DEL COMUNE DI CERVIA Novembre 2012 / Maggio 2013 1 PREMESSA

Dettagli

Direttore: Dott.ssa Anna Urbani CARTA DEI SERVIZI

Direttore: Dott.ssa Anna Urbani CARTA DEI SERVIZI Direttore: Dott.ssa Anna Urbani CARTA DEI SERVIZI Via Miranese 18 30035 Mirano (VE) Tel: 041 5795501 Fax: 041 5795501 e-mail: csm.mirano@ulss13mirano.ven.it DIPARTIMENTO DI SALUTE MENTALE Direttore Dr.ssa

Dettagli

CODICE DELLE PARI OPPORTUNITÀ TRA UOMO E DONNA

CODICE DELLE PARI OPPORTUNITÀ TRA UOMO E DONNA Città di Ozieri Provincia di Sassari PIANO AZIONI POSITIVE TRIENNIO 2013-2015 Ex art. 48 D.Lgs. n. 198/2006 CODICE DELLE PARI OPPORTUNITÀ TRA UOMO E DONNA Allegato alla deliberazione della Giunta Comunale

Dettagli

Servizio Sanitario Nazionale - Regione Veneto AZIENDA ULSS N. 8 BERICA Viale F. Rodolfi n VICENZA DELIBERAZIONE. n.

Servizio Sanitario Nazionale - Regione Veneto AZIENDA ULSS N. 8 BERICA Viale F. Rodolfi n VICENZA DELIBERAZIONE. n. Servizio Sanitario Nazionale - Regione Veneto AZIENDA ULSS N. 8 BERICA Viale F. Rodolfi n. 37 36100 VICENZA DELIBERAZIONE n. 473 del 19-4-2017 O G G E T T O Servizio di Mediazione Culturale per l anno

Dettagli

Scheda per la progettazione di dettaglio degli Interventi e dei Servizi

Scheda per la progettazione di dettaglio degli Interventi e dei Servizi Scheda per la progettazione di dettaglio degli Interventi e dei Servizi PIANO DI ZONA I triennio Annualità: I ann. II ann. III ann. Progetto di durata triennale AMBITO TERRITORIALE N.6 PROV TA ASL TA 1.1

Dettagli

RIORGANIZZAZIONE PER INTENSITA DI CURE IN UNA MEDICINA: S.O.C. Medicina P.O. Gemona

RIORGANIZZAZIONE PER INTENSITA DI CURE IN UNA MEDICINA: S.O.C. Medicina P.O. Gemona RIORGANIZZAZIONE PER INTENSITA DI CURE IN UNA MEDICINA: S.O.C. Medicina P.O. Gemona Palmanova, 17 dicembre 2011 Dott.ssa Paola Zuliani ESEMPIO PRATICO- anno 2009- Obiettivo di Budget: Sperimentare un organizzazione

Dettagli

SISTEMA DI ASSICURAZIONE DELLA QUALITÀ (AQ) DELLA RICERCA E DELLA TERZA MISSIONE DELL UNIVERSITA DI FOGGIA

SISTEMA DI ASSICURAZIONE DELLA QUALITÀ (AQ) DELLA RICERCA E DELLA TERZA MISSIONE DELL UNIVERSITA DI FOGGIA UNIFGCLE - Prot. n. 0007783 - II/7 del 17/03/2017 - Delibera Consiglio di Amministrazione - 57/2017 SISTEMA DI ASSICURAZIONE DELLA QUALITÀ (AQ) DELLA RICERCA E DELLA TERZA MISSIONE DELL UNIVERSITA DI FOGGIA

Dettagli

INFORMAZIONI PERSONALI ROSANNA CAGNETTA

INFORMAZIONI PERSONALI ROSANNA CAGNETTA INFORMAZIONI PERSONALI Nome ROSANNA CAGNETTA Data di nascita 26/03/1961 Qualifica Incarico attuale E-mail Collaboratore Amministrativo Professionale Esperto PO Supporto Attività Territoriali r.cagnetta@usl6.toscana.it

Dettagli

PIANO PER L UTILIZZO DEL TELELAVORO Stato di attuazione

PIANO PER L UTILIZZO DEL TELELAVORO Stato di attuazione PIANO PER L UTILIZZO DEL TELELAVORO Stato di attuazione (art.9, comma 7 del D.L. 18 ottobre 2012, n. 179 recante Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese, convertito in Legge 17 dicembre 2012,

Dettagli

La Continuità Assistenziale nelle Cure Palliative

La Continuità Assistenziale nelle Cure Palliative Guia Castagnini Cure palliative e Terapia del Dolore La Continuità Assistenziale nelle Cure Palliative Regione Lombardia Modello di Ospedalizzazione Domiciliare DGR VIII/6410 del 27 /12/2008 DGR VIII/7180

Dettagli

Piano triennale di Azioni Positive 2009 / 2011

Piano triennale di Azioni Positive 2009 / 2011 PIANO TRIENNALE delle AZIONI POSITIVE 2009 / 2011 0 Premessa La legge n. 125/1991 Azioni positive per la realizzazione della parità uomo donna nel lavoro e i decreti legislativi 196/2000 e 165/2001 nonchè

Dettagli

è uno strumento per mettere a sistema il PUA distrettuale territoriale?

è uno strumento per mettere a sistema il PUA distrettuale territoriale? IL MANDATO DEL DISTRETTO E GLI STRUMENTI PROGRAMMATORI E GESTIONALI LA CENTRALE OPERATIVA TERRITORIALE è uno strumento per mettere a sistema il PUA distrettuale territoriale? il 2 agosto 2013 l Azienda

Dettagli

Convegno

Convegno Convegno Insieme per la prevenzione e la gestione dello stress lavoro-correlato Esperienze e Progetti Campagna Europea 2014-20152015 Valutazione del rischio stress lavoro correlato e i casi di disagio

Dettagli

MODELLO ECM DELLA REGIONE TOSCANA

MODELLO ECM DELLA REGIONE TOSCANA MODELLO ECM DELLA REGIONE TOSCANA Fase 1 Quando il Ministero della Salute ha avviato il programma di accreditamento degli eventi formativi la Regione Toscana ha pensato di cogliere questa occasione per

Dettagli

Strumenti per la programmazione integrata sociale e sanitaria

Strumenti per la programmazione integrata sociale e sanitaria Strumenti per la programmazione integrata sociale e sanitaria, Medicina Generale, Pianificazione e Sviluppo dei Servizi Sanitari Novembre 2008 PSSR e altri strumenti di programmazione regionali Piano Attuativo

Dettagli

La rete qualità e governo clinico dell'azienda USL di Bologna Dalla formazione ai progetti aziendali

La rete qualità e governo clinico dell'azienda USL di Bologna Dalla formazione ai progetti aziendali III Convention Nazionale GIMBE per le UU.OO. di Staff Dalla Formazione Continua alla Qualità dell'assistenza Sanitaria Bologna, 19 Novembre 2010 La rete qualità e governo clinico dell'azienda USL di Bologna

Dettagli

L infermiere Direttore Sociosanitario Royal Hotel Carlton Bologna, 19 gennaio 2016

L infermiere Direttore Sociosanitario Royal Hotel Carlton Bologna, 19 gennaio 2016 L infermiere Direttore Sociosanitario Royal Hotel Carlton Bologna, 19 gennaio 2016 La riorganizzazione sociosanitaria regionale Legge regionale 16 ottobre 2014, n. 17 Riordino dell'assetto istituzionale

Dettagli

Ambito Territoriale N 19 Afragola (Capofila) Caivano Cardito- Crispano - ASL Na2 Nord

Ambito Territoriale N 19 Afragola (Capofila) Caivano Cardito- Crispano - ASL Na2 Nord Regolamento per l'organizzazione e Funzionamento del Servizio di Segretariato Sociale Ambito Territoriale N 19 ART. 1 ISTITUZIONE DEL SERVIZIO DI SEGRETARIATO SOCIALE In conformità al quadro normativo

Dettagli

La trasformazione delle Cure Primarie nel Servizio sanitario italiano. Un analisi di progetti ed esperienze di Case della Salute in Emilia Romagna

La trasformazione delle Cure Primarie nel Servizio sanitario italiano. Un analisi di progetti ed esperienze di Case della Salute in Emilia Romagna Pierpaola Pierucci Laboratorio Paracelso Università degli Studi di Ferrara pierpaola.pierucci@unife.it La trasformazione delle Cure Primarie nel Servizio sanitario italiano. Un analisi di progetti ed esperienze

Dettagli

PIANO DI ZONA Annualità 2012 ASSISTENZA DOMICILIARE INDIRETTA

PIANO DI ZONA Annualità 2012 ASSISTENZA DOMICILIARE INDIRETTA PIANO DI ZONA 2012-2014 Annualità 2012 ASSISTENZA DOMICILIARE INDIRETTA 1. Titolo del progetto Assistenza domiciliare indiretta. 2. Nuovo progetto - No 3. Progetto già avviato - Sì 4. Se il progetto dà

Dettagli

AUSLRE Protocollo n 2015/ del 31/07/2015 (Allegato) Pagina 1 di 11 Focus group: stili di vita sani e conciliazione vita/lavoro

AUSLRE Protocollo n 2015/ del 31/07/2015 (Allegato) Pagina 1 di 11 Focus group: stili di vita sani e conciliazione vita/lavoro AUSLRE Protocollo n 2015/0068531 del 31/07/2015 (Allegato) Pagina 1 di 11 Focus group: stili di vita sani e conciliazione vita/lavoro Manuela Predieri, Benedetta Riboldi Comitato Unico di Garanzia 22 luglio

Dettagli

Dipartimenti di Salute Mentale del Veneto: utenza, attività e personale indicatori per la valutazione Area Sanità e Sociale

Dipartimenti di Salute Mentale del Veneto: utenza, attività e personale indicatori per la valutazione Area Sanità e Sociale Dipartimenti di Salute Mentale del Veneto: utenza, attività e personale indicatori per la valutazione 0 Area Sanità e Sociale Sezione Attuazione Programmazione Sanitaria SETTORE SALUTE MENTALE E SANITÀ

Dettagli

F O R M A T O E U R O P E O

F O R M A T O E U R O P E O F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo ROBERTA CHIESA Telefono 030/3998531 Fax 030/303300 E-mail direttore.sociosanitario@asst-spedalicivili.it

Dettagli

Parma 3 DICEMBRE 2015

Parma 3 DICEMBRE 2015 . LA DIMENSIONE DELLA CONCILIAZIONE VITA LAVORO NELLE ORGANIZZAZIONI PUBBLICHE Parma 3 DICEMBRE 2015 Mariantonietta Calasso Consigliera di Parità Provincia di Parma 1 Costruire una società democratica,

Dettagli

Piano triennale di Azioni Positive 2016/2018 PIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE 2016/2018

Piano triennale di Azioni Positive 2016/2018 PIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE 2016/2018 PIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE 2016/2018 Approvato con delibera G.C. n. 37 del 7.04.2016 PREMESSA Il Comune di Correzzana, nel rispetto della normativa vigente, intende garantire parità e pari opportunità

Dettagli

REQUISITI GENERALI PER L'ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE DELLE STRUTTURE SANITARIE

REQUISITI GENERALI PER L'ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE DELLE STRUTTURE SANITARIE REQUISITI GENERALI PER L'ACCREDITAMENTO ISTITUZIONALE DELLE STRUTTURE SANITARIE 1. Politica La Direzione Aziendale e le Politiche complessive dell'azienda 2. Pianificazione La Direzione Aziendale e l'organizzazione

Dettagli

Attività o settore SANITARIO E SOCIOSANITARIO Attività o settore SANITARIO E SOCIOSANITARIO

Attività o settore SANITARIO E SOCIOSANITARIO Attività o settore SANITARIO E SOCIOSANITARIO ! Curriculum Vitae INFORMAZIONI PERSONALI DAL BEN GIUSEPPE + 39 041 5795118 direzionegenerale.mirano@ulss13mirano.ven.it Nazionalità italiana ESPERIENZA PROFESSIONALE! 01/01/2016 alla data attuale COMMISSARIO

Dettagli

DEI LAVORATORI E DEI LUOGHI DI LAVORO) PAS

DEI LAVORATORI E DEI LUOGHI DI LAVORO) PAS PIANO AZIENDALE FORMAZIONE (ANTINCENDIO e SICUREZZA DEI LAVORATORI E DEI LUOGHI DI LAVORO) PAS AOU POLICLINICO GAETANO MARTINO MESSINA La formazione continua e l aggiornamento professionale rappresentano

Dettagli

Legge Regionale Toscana 28 dicembre 2005, n. 73

Legge Regionale Toscana 28 dicembre 2005, n. 73 Legge Regionale Toscana 28 dicembre 2005, n. 73 Norme per la promozione e lo sviluppo del sistema cooperativo della Toscana 04/01/2006 Bollettino Ufficiale della Regione Toscana - N. 1 Art. 1 (Principi

Dettagli

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI di MESSINA SCHEDA di VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO dei DIRIGENTI Rev. 2016

UNIVERSITÀ DEGLI STUDI di MESSINA SCHEDA di VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO dei DIRIGENTI Rev. 2016 SCHEDA di VALUTAZIONE DEL COMPORTAMENTO ORGANIZZATIVO dei DIRIGENTI Insieme al fattore sono indicati, a titolo di esempio, elementi che possono contribuire alla valutazione dello stesso. Capacità di pianificazione

Dettagli

PIANO DI AZIONI POSITIVE PER IL TRIENNIO 2017/2019

PIANO DI AZIONI POSITIVE PER IL TRIENNIO 2017/2019 COMUNE DI CASTELNUOVO DEL GARDA Provincia di Verona Area Economico Finanziaria www.comune.castelnuovodelgarda.vr.it personale@castelnuovodg.it TEL 045 6459942 FAX 045 6459921 Partita IVA 00667270235 Piazza

Dettagli

Il programma di Accreditation Canada nella Regione Veneto

Il programma di Accreditation Canada nella Regione Veneto Accreditamento e profili qualitativi nel S.S.N. Roma, 14 gennaio 2010 Auditorium Lungotevere Ripa, 1 in collaborazione con Il programma di Accreditation Canada nella Regione Veneto Cinzia Bon Agenzia Regionale

Dettagli

Programma di Interventi per l Accordo Territoriale di Genere CONCILIARE PER CRESCERE INSIEME

Programma di Interventi per l Accordo Territoriale di Genere CONCILIARE PER CRESCERE INSIEME PIANO DI LAVORO TERRITORIALE PER LA CONCILIAZIONE DEI TEMPI DI VITA E DI LAVORO NELLA PROVINCIA DI NAPOLI POR CAMPANIA FSE 2007-2013 Programma di Interventi per l Accordo Territoriale di Genere CONCILIARE

Dettagli

P R O P O S T A PIANO TRIENNALE AZIONI POSITIVE

P R O P O S T A PIANO TRIENNALE AZIONI POSITIVE COMITATO UNICO DI GARANZIA PER LA PARI OPPORTUNITA LA VALORIZZAZIONE DEL BENESSERE DI CHI LAVORA E CONTRO LE DISCRIMINAZIONI ******** **** ******** P R O P O S T A PIANO TRIENNALE AZIONI POSITIVE 2016-2018

Dettagli

AZIENDA ULSS 20 DI VERONA UOC SERVIZIO GESTIONE RISORSE UMANE Sede legale: via Valverde n Verona - tel. 045/ Fax 045/

AZIENDA ULSS 20 DI VERONA UOC SERVIZIO GESTIONE RISORSE UMANE Sede legale: via Valverde n Verona - tel. 045/ Fax 045/ AZIENDA ULSS 20 DI VERONA UOC SERVIZIO GESTIONE RISORSE UMANE Sede legale: via Valverde n. 42-37122 Verona - tel. 045/8075511 Fax 045/8075640 DETERMINAZIONE DIRIGENZIALE IN DATA 29/11/2016 Prot. n. DET-1244-2016

Dettagli

Redazione a cura della Commissione Tecnica Interaziendale Dimissioni Protette

Redazione a cura della Commissione Tecnica Interaziendale Dimissioni Protette PERCORSO CONDIVISO PER GARANTIRE LA CONTINUITA ASSISTENZIALE TRA OSPEDALE E TERRITORIO DEL PAZIENTE RICOVERATO (dimissioni protette) ELABORATO E CONDIVISO DA: ASL Provincia di Monza e Brianza A.O SAN GERARDO

Dettagli

Il Case Management in Psichiatria e in Riabilitazione

Il Case Management in Psichiatria e in Riabilitazione Il Case Management in Psichiatria e in Riabilitazione 06/12/07 Mario Paganessi e Angela Daniela Stabilini 1 Definizione Il Case Management è un metodo di gestione integrato per il quale viene assegnata

Dettagli

Scheda Progetto Sociale Individualizzato

Scheda Progetto Sociale Individualizzato Scheda Progetto Sociale Individualizzato Assistente sociale a cui è affidato il caso Data della presa in carico / / Soggetto inviante Cognome Nome Genere M F Data di nascita / / Codice Fiscale** Stato

Dettagli

Regione Lombardia Benvenuti INCONTRO DIRIGENTI/RESPONSABILI S.I.T.R.A.

Regione Lombardia Benvenuti INCONTRO DIRIGENTI/RESPONSABILI S.I.T.R.A. Benvenuti INCONTRO DIRIGENTI/RESPONSABILI S.I.T.R.A. Milano 14 Ottobre 2003 1 o.d.g. : Presentazione attività OPS Presentazione risultati questionario Febbraio 2003 2 D.G.R. 9490 21 Giugno 2002 Costituzione

Dettagli

11 novembre 2013 QUALITA DI VITA NELLA MALATTIA IN FASE TERMINALE

11 novembre 2013 QUALITA DI VITA NELLA MALATTIA IN FASE TERMINALE 11 novembre 2013 QUALITA DI VITA NELLA MALATTIA IN FASE TERMINALE La legge 38 del 2010 La rete delle cure palliative Il CeAD Il Dipartimento Interaziendale di Cure Palliative LEGGE 38 DEL 15 MARZO 2010

Dettagli

web:

web: Direzione regionale Attuazione Programmazione Sanitaria Servizio Tutela Salute Mentale e-mail: salutementale@regione.veneto.it web: www.regione.veneto.it/salutementale Il Contesto Nel 2007 sono stati trattati

Dettagli

ALLEGATO D 1. Scheda ii. Scheda descrittiva della funzione ORIENTAMENTO DI PRIMO LIVELLO per target

ALLEGATO D 1. Scheda ii. Scheda descrittiva della funzione ORIENTAMENTO DI PRIMO LIVELLO per target DIPARTIMENTO SOCIALE DIREZIONE REGIONALE LAVORO, PARI OPPORTUNITÀ E POLITICHE GIOVANILI ALLEGATO D 1 Scheda ii. Scheda descrittiva della funzione ORIENTAMENTO DI PRIMO LIVELLO per target PRESTAZIONI esigibili

Dettagli

Approcci innovativi per l inserimento di soggetti svantaggiati nel mercato del lavoro. Educare al lavoro

Approcci innovativi per l inserimento di soggetti svantaggiati nel mercato del lavoro. Educare al lavoro Approcci innovativi per l inserimento di soggetti svantaggiati nel mercato del lavoro Supervisione: Prof. Gaspare Carlo Lo Nigro A cura di: Avv. C. Boccadutri, Dott. S. Cantone, Dott. C. Castello, Avv.

Dettagli

CARTA DELLA QUALITÀ ORGANIGRAMMA AZIENDALE LE NOSTRE SEDI

CARTA DELLA QUALITÀ ORGANIGRAMMA AZIENDALE LE NOSTRE SEDI CARTA DELLA QUALITÀ La presente Carta della Qualità di ORIENTAS S.r.l. ha come obiettivo quello di esplicitare ai Clienti, agli Utenti ed a tutte le altre parti interessate le caratteristiche dei servizi

Dettagli

Azienda Policlinico Umberto I. Settore Formazione Provider Nazionale per la Formazione ECM n 545

Azienda Policlinico Umberto I. Settore Formazione Provider Nazionale per la Formazione ECM n 545 Azienda Policlinico Umberto I Settore Formazione Provider Nazionale per la Formazione ECM n 545 Roma, 17 giugno 2011 Azienda Policlinico Umberto I L Azienda Policlinico Umberto I, è volta alla programmazione

Dettagli

Dipartimenti di Salute Mentale del Veneto: utenza, attività e personale indicatori per la valutazione Area Sanità e Sociale

Dipartimenti di Salute Mentale del Veneto: utenza, attività e personale indicatori per la valutazione Area Sanità e Sociale Dipartimenti di Salute Mentale del Veneto: utenza, attività e personale indicatori per la valutazione Area Sanità e Sociale Sezione Attuazione Programmazione Sanitaria SETTORE TUTELA SALUTE MENTALE DIPARTIMENTI

Dettagli

COMUNE DI CALTANISSETTA

COMUNE DI CALTANISSETTA ALL. A COMUNE DI CALTANISSETTA PIANO TRIENNALE DELLE AZIONI POSITIVE TRIENNIO 2016/2018 Descrizione introduttiva Premesso che il D. Lgs. 11/04/2006 n. 198 e s.m.i., recante Codice delle pari opportunità

Dettagli

La salute riproduttiva delle Donne Aspetti sanitari, sociali e demografici. Centralità dei consultori e ruolo dell ostetrica nel percorso nascita

La salute riproduttiva delle Donne Aspetti sanitari, sociali e demografici. Centralità dei consultori e ruolo dell ostetrica nel percorso nascita La salute riproduttiva delle Donne Aspetti sanitari, sociali e demografici Centralità dei consultori e ruolo dell ostetrica nel percorso nascita Stefania Guidomei Responsabile DATeR Percorso Nascita e

Dettagli

I Gruppi Cicogna : l integrazione fra politiche e servizi sociali e sanitari

I Gruppi Cicogna : l integrazione fra politiche e servizi sociali e sanitari Il Percorso Nascita nella Regione Emilia Romagna. L esperienza del territorio forlivese: i Gruppi Cicogna e non solo Nadia Bertozzi Centro Famiglie Comune di Forlì Forlì 23-24 febbraio 2007 1 I Gruppi

Dettagli

SOSTEGNO DEL WELFARE AZIENDALE ED INTERAZIENDALE E DELLA CONCILIAZIONE FAMIGLIALAVORO IN LOMBARDIA. Milano, 7 febbraio 2013

SOSTEGNO DEL WELFARE AZIENDALE ED INTERAZIENDALE E DELLA CONCILIAZIONE FAMIGLIALAVORO IN LOMBARDIA. Milano, 7 febbraio 2013 SOSTEGNO DEL WELFARE AZIENDALE ED INTERAZIENDALE E DELLA CONCILIAZIONE FAMIGLIALAVORO IN LOMBARDIA Milano, 7 febbraio 2013 In attuazione della DGR 4221/2012 Emanazione del bando «SOSTEGNO DEL WELFARE AZIENDALE

Dettagli

L esperienza degli alloggi supportati nell ASLTO2

L esperienza degli alloggi supportati nell ASLTO2 A.S.L. TO2 Azienda Sanitaria Locale Torino nord Dipartimento di Salute Mentale Franco Basaglia ASL TO 2 Supporto in Ambito Psichiatrico L esperienza degli alloggi supportati nell ASLTO2 Appartamenti verso

Dettagli

I Disturbi dello Spettro Autistico

I Disturbi dello Spettro Autistico ASSESSORATO ALLA SANITA DIREZIONE SANITA Dott.ssa Maria MASPOLI I Disturbi dello Spettro Autistico dall Accordo Stato-Regioni ai Provvedimenti di indirizzo della Regione Piemonte L Accordo Stato Regioni

Dettagli

Indagine quantitativa e qualitativa sulla violenza alle donne. Scheda per i responsabili dei servizi

Indagine quantitativa e qualitativa sulla violenza alle donne. Scheda per i responsabili dei servizi Consigliera di Parità Ministero del Lavoro, della salute e delle Politiche Sociali Indagine quantitativa e qualitativa sulla violenza alle donne Scheda per i responsabili dei servizi Dati relativi alle

Dettagli

OPERATORI SOCIALI E TELELAVORO

OPERATORI SOCIALI E TELELAVORO OPERATORI SOCIALI E TELELAVORO IL CONTESTO: L IMPRESA La cooperativa sociale P.G. Frassati scs onlus è una cooperativa sociale di tipo A che progetta e gestisce servizi sociali, assistenziali, educativi,

Dettagli

PROTOCOLLO D'INTESA. Per l istituzione del Registro Provinciale degli Assistenti Familiari ( D.G.R.n 287 del 31/03/2006)

PROTOCOLLO D'INTESA. Per l istituzione del Registro Provinciale degli Assistenti Familiari ( D.G.R.n 287 del 31/03/2006) PROTOCOLLO D'INTESA Per l istituzione del Registro Provinciale degli Assistenti Familiari ( D.G.R.n 287 del 31/03/2006) L anno., il giorno del mese di, presso la Sede della Provincia della Spezia, sita

Dettagli

TRA. l AZIENDA ULSS 19, con sede legale in Adria (RO), Via.. Codice Fiscale/ Partita Iva

TRA. l AZIENDA ULSS 19, con sede legale in Adria (RO), Via.. Codice Fiscale/ Partita Iva Allegato A) CONVENZIONE TRA LA PROVINCIA DI ROVIGO E LE AZIENDE ULSS 18 E 19 PER LA GESTIONE IN COLLABORAZIONE DELLE ATTIVITÀ FINALIZZATE AD INSERIMENTI SOCIO-LAVORATIVI TRA la PROVINCIA DI ROVIGO, con

Dettagli

ALLEGATOA alla Dgr n del 26 settembre 2016

ALLEGATOA alla Dgr n del 26 settembre 2016 REGIONE DEL VENETO DISCIPLINA DEL DISTACCO ------------------------------------------------------------------------------------------------------------------------ INDICE Titolo I Parte Generale Art. 1

Dettagli

PIANO TRIENNALE di ATTIVITÀ del CNR

PIANO TRIENNALE di ATTIVITÀ del CNR PIANO TRIENNALE di ATTIVITÀ del CNR 2013 2015 Indice 1. STATO DELL ARTE E OBIETTIVI GENERALI STRATEGICI DA CONSEGUIRE NEL TRIENNIO... 1 1.1. IL CNR NEL PANORAMA ATTUALE...3 1.2. POSIZIONAMENTO DEL CNR

Dettagli

IL PENSIERO DEL VOLONTARIATO

IL PENSIERO DEL VOLONTARIATO IL PENSIERO DEL VOLONTARIATO Rispetto alle questioni sollevate lo scorso anno, le associazioni di volontariato richiamano nuovamente l attenzione su alcuni punti: TERRITORIO E INTEGRAZIONE FRA I SERVIZI

Dettagli

AZIENDA PUBBLICA DI SERVIZI ALLA PERSONA S. Spirito Fondazione Montel PERGINE VALSUGANA PROVINCIA DI TRENTO

AZIENDA PUBBLICA DI SERVIZI ALLA PERSONA S. Spirito Fondazione Montel PERGINE VALSUGANA PROVINCIA DI TRENTO Parte integrante e sostanziale della deliberazione n. 61 di data 30 dicembre 2013 AZIENDA PUBBLICA DI SERVIZI ALLA PERSONA PERGINE VALSUGANA PROVINCIA DI TRENTO ALLEGATO 5 SERVIZI DI SUPPORTO Pergine Valsugana,

Dettagli

Curriculum Vitae Europass

Curriculum Vitae Europass Curriculum Vitae Europass Inserire una fotografia (facoltativo, v. istruzioni) Informazioni personali Cognome(i/)/Nome(i) Aldegheri Patrizia Telefono(i) 045/6138507 Fax 045/6138508 E-mail paldegheri@ulss20.verona.it

Dettagli

ACCORDI SINDACALI IN TEMA DI LAVORO AGILE SINTESI

ACCORDI SINDACALI IN TEMA DI LAVORO AGILE SINTESI ACCORDI SINDACALI IN TEMA DI LAVORO AGILE SINTESI UNICREDIT, accordo 28 giugno 2014 e relativi accordi individuali. - Definizione: l accordo usa la definizione di smart working, intendendo come tale una

Dettagli

Il Tavolo congiunto sociale-lavoro

Il Tavolo congiunto sociale-lavoro Il Tavolo congiunto sociale-lavoro Tavolo di confronto e concertazione del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, delle Regioni e Province Autonome e dell ANCI, per l attuazione delle politiche

Dettagli

Allegato A) alla deliberazione di Giunta n del PROVINCIA DI COSENZA

Allegato A) alla deliberazione di Giunta n del PROVINCIA DI COSENZA Allegato A) alla deliberazione di Giunta n del PROVINCIA DI COSENZA Piano triennale 2012-2014 di azioni positive per la realizzazione di pari opportunità di lavoro e nel lavoro tra donne e uomini INTRODUZIONE

Dettagli

AREA PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO DIPARTIMENTO SANITÁ PUBBLICA

AREA PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO DIPARTIMENTO SANITÁ PUBBLICA AREA PREVENZIONE E SICUREZZA AMBIENTI DI LAVORO DIPARTIMENTO SANITÁ PUBBLICA 1/9 Premessa Il Dipartimento di Sanità Pubblica dell Azienda USL di Bologna ha la finalità di prevenire le malattie, promuovere,

Dettagli

Avvio del confronto su argomenti di negoziazione. Incontro con OO.SS. Milano, 30 giugno 2015

Avvio del confronto su argomenti di negoziazione. Incontro con OO.SS. Milano, 30 giugno 2015 Avvio del confronto su argomenti di negoziazione Incontro con OO.SS. Milano, 30 giugno 2015 Linee di Sviluppo e Progetti Obiettivi necessità di raggiungere gli obiettivi di produttività/reddititività del

Dettagli

L impatto organizzativo del progetto nell Azienda USL di Bologna. Dott.sa Francesca Raggi Dott.sa Monika Zackova

L impatto organizzativo del progetto nell Azienda USL di Bologna. Dott.sa Francesca Raggi Dott.sa Monika Zackova L impatto organizzativo del progetto nell Azienda USL di Bologna Dott.sa Francesca Raggi Dott.sa Monika Zackova L Unificazione Aziendale 2003 l avvio dell AUSL di Bologna: revisione degli assetti organizzativi

Dettagli

DIREZIONE SOCIALE. DGR 856 del 25/10/2013 in attuazione alla DGR X/116 del 14/05/2013

DIREZIONE SOCIALE. DGR 856 del 25/10/2013 in attuazione alla DGR X/116 del 14/05/2013 DIREZIONE SOCIALE DGR 856 del 25/10/2013 in attuazione alla DGR X/116 del 14/05/2013 Premessa Vista la normativa della Regione Lombardia: DGR X/116 del 14/05/2013: Determinazione in ordine all istituzione

Dettagli

INFORMAZIONI PERSONALI. Collaboratore Amministrativo Professionale Esperto Responsabile UFTA Zona Bassa Val di Cecina 0586/614277

INFORMAZIONI PERSONALI. Collaboratore Amministrativo Professionale Esperto Responsabile UFTA Zona Bassa Val di Cecina 0586/614277 INFORMAZIONI PERSONALI Nome CAGNETTA ROSANNA Data di nascita 26/03/1961 Qualifica Incarico attuale Numero telefonico dell ufficio Collaboratore Amministrativo Professionale Esperto Responsabile UFTA Zona

Dettagli

Relatore: Dott.ssa Piera Sau Napoli 19-21 Maggio 2016 XIV Congresso Nazionale CARD ITALIA

Relatore: Dott.ssa Piera Sau Napoli 19-21 Maggio 2016 XIV Congresso Nazionale CARD ITALIA Procedura di dimissione ed ammissione protetta e continuità delle cure a domicilio. Asl n.2 di Olbia Relatore: Dott.ssa Piera Sau Napoli 19-21 Maggio 2016 XIV Congresso Nazionale CARD ITALIA La dimissione

Dettagli

FORUM P.A. SANITA' 2001

FORUM P.A. SANITA' 2001 FORUM P.A. SANITA' 2001 Azienda Ulss n. 15 Alta Padovana Direzione servizi sociali - Direzione servizi sanitari Il distretto socio-sanitario al centro del sistema per la tutela della salute: le realizzazioni

Dettagli

Profilo di Ruolo Posizione Organizzativa Responsabile dell assistenza DSM

Profilo di Ruolo Posizione Organizzativa Responsabile dell assistenza DSM Profilo di Ruolo Posizione Organizzativa Responsabile dell assistenza DSM Cognome e Nome Posizione di Lavoro Dipendenza Gerarchica Posizione Organizzativa Sviluppo di processi socio-assistenziali integrati

Dettagli

Procedimenti amministrativi di competenza dell Ufficio dirigenziale per la gestione delle risorse umane Dirigente Anastasia Giuffrida

Procedimenti amministrativi di competenza dell Ufficio dirigenziale per la gestione delle risorse umane Dirigente Anastasia Giuffrida Procedimenti amministrativi di competenza dell Ufficio dirigenziale per la gestione delle risorse umane Dirigente Anastasia Giuffrida Periodo di riferimento 2013 Aggiornato il 16.04.2013 Tipologia procedimenti

Dettagli

F O R M A T O E U R O P E O P E R

F O R M A T O E U R O P E O P E R F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo FIORELLA CADORIA VIALE LANDI 5 SALÒ Telefono 0365 296611 Fax E-mail fiorella.cadoria@aslbrescia.it

Dettagli

PIANO TRIENNALE DI AZIONI POSITIVE IN MATERIA DI PARI OPPORTUNITA

PIANO TRIENNALE DI AZIONI POSITIVE IN MATERIA DI PARI OPPORTUNITA Allegato A) alla deliberazione di Giunta Comunale n. 119 del 21.12.2015 COMUNE DI PORTOPALO DI CAPO PASSERO PROVINCIA DI SIRACUSA PIANO TRIENNALE 2016-2018 DI AZIONI POSITIVE IN MATERIA DI PARI OPPORTUNITA

Dettagli

GRUPPO DI LAVORO FORMAZIONE

GRUPPO DI LAVORO FORMAZIONE GRUPPO DI LAVORO FORMAZIONE La valutazione dei bisogni formativi Genova, 26 Gennaio 2009 1 SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE SISTEMA ECM Documenti normativi Diretta correlazione Eccellenza del servizio Elevato

Dettagli

Università degli Studi di Bergamo. Corsi di Rivalidazione dei Certificati di Formazione Manageriale I.Re.F. Scuola di Direzione in Sanità

Università degli Studi di Bergamo. Corsi di Rivalidazione dei Certificati di Formazione Manageriale I.Re.F. Scuola di Direzione in Sanità Università degli Studi di Bergamo Corsi di Rivalidazione dei Certificati di Formazione Manageriale I.Re.F. Scuola di Direzione in Sanità Management e leadership delle strutture sanitarie: nuovi scenari

Dettagli

Parabiago 29/01/2014. Incontro Coordinatori CDD 1 La vigilanza. Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Milano 1

Parabiago 29/01/2014. Incontro Coordinatori CDD 1 La vigilanza. Azienda Sanitaria Locale della Provincia di Milano 1 Parabiago 29/01/2014 Incontro Coordinatori CDD 1 La vigilanza 1 Il documento organizzativo gestionale DGR 3540/2012 allegato B 1.5 In funzione dell attività (...) deve essere data evidenza: 2 - dell organizzazione

Dettagli

Progetto di analisi di clima e benessere organizzativo. Ing. Giuseppe Galvan

Progetto di analisi di clima e benessere organizzativo. Ing. Giuseppe Galvan Progetto di analisi di clima e benessere organizzativo Ing. Giuseppe Galvan Rischio Lavorativo R = M x P Probabilità Bassa Media Alta Magnitudo Lieve 1 2 3 Grave 2 4 6 Gravissima 3 6 9 Il Clima Organizzativo

Dettagli