I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE

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1 I DISPOSITIVI DI PROTEZIONE INDIVIDUALE La scelta e l uso dei dispositivi di protezione individuale Seminario d aggiornamento in materia di sicurezza sul lavoro INAIL - Confindustria Siracusa Siracusa, 31 ottobre Tipologie di DPI, norme tecniche specifiche, criteri di scelta, marcatura di riconoscimento Dott.ssa Daniela Bellomo Ing. Roberto Li Causi 1

2 udito occhi corpo (indumenti) DPI Specifici Seconda parte DPI ing. LI CAUSI INAIL 2

3 DPI DELL UDITO DPI ing. LI CAUSI INAIL 3

4 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DELL UDITO Norma di riferimento UNI EN 458 (2005) -Protettori dell udito. Raccomandazioni per la selezione, l uso, la cura e la manutenzione. Documento guida I DPI per l udito rientrano tra quelli di SECONDA CATEGORIA (D. Lgs. 475/92) addestramento uso e manutenzione: obbligatorio DPI ing. LI CAUSI INAIL 4

5 DPI DELL UDITO Norma di riferimento UNI EN 458 (2005) Tipologie: cuffie elmetti acustici inserti auricolari (preformati, modellati su misura o modellabili dall utilizzatore) inserti auricolari con archetto PRO CUFFIE Elevata attenuazione Attenuazione selettiva Possibilità di regolazione Indicate per esposizioni brevi e saltuarie INSERTI Leggerezza Nessuna manutenzione Indicati per esposizioni continue e prolungate CONTRO Peso Sensazione di calore Necessità di manutenzione Attenuazione poco selettiva Attenuazione dipendente dal corretto indossamento Problemi igienici ed irritabilità DPI ing. LI CAUSI INAIL 5

6 DPI DELL UDITO Norma di riferimento UNI EN 458 (2005) Modalità di funzionamento: passivi (non incorporano dispositivi meccanici o elettronici) non passivi (possono incorporare dispositivi di limitazione dei picchi impulsivi, sistemi attivi di riduzione del rumore, ecc.) DPI ing. LI CAUSI INAIL 6

7 DPI DELL UDITO Rischi da cui proteggono i dispositivi di protezione dell udito: rumore continuo, intermittente, impulsivo Rischi derivanti dall uso di DPI per l udito non adeguati o deteriorati: disagio, calore, infezioni dell orecchio protezione inadeguata mancata percezione di segnali sonori d avvertimento ecc DPI ing. LI CAUSI INAIL 7

8 Requisiti 1. di prodotto 2. di utilizzo DPI DELL UDITO DPI ing. LI CAUSI INAIL 8

9 Requisiti DPI DELL UDITO 1. di prodotto: EN Hearing protectors -General requirements -Part 1: Ear-muffs EN Hearing protectors -General requirements -Part 2: Ear-plugs EN Hearing protectors -General requirements -Part 3: Ear-muffs attached to an industrial safety helmet DPI ing. LI CAUSI INAIL 9

10 Requisiti 2. di utilizzo DPI DELL UDITO il DPI deve essere efficiente ed efficace(uni 9432:2011) efficiente: deve essere tale da garantire le prestazioni per le quali è stato selezionato (se indossato correttamente e correttamente manutenuto) efficace: deve garantire un attenuazione del rumore al di sotto del livello inferiore d azione (80 dba per il Leq dbc per il picco); inoltre deve garantire, se necessario, una comunicazione efficace e la percezione di segnali sonori di avvertimento DPI ing. LI CAUSI INAIL 10

11 DPI DELL UDITO Marcatura - marchio CE - dati di attenuazione espressi secondo 3 metodi: attenuazione in banda d ottava: l attenuazione fornita dal DPI è espressa da una serie di valori medi e dalle deviazioni standard per le bande d ottava che vanno da 125 a 8000 Hz, in db (opzionali i 63 Hz) attenuazione HML High - Medium- Low : l attenuazione fornita dal DPI è espressa da tre valori in db relativi alle alte, medie e basse frequenze attenuazione SNR Simplified Noise Rating: l attenuazione fornita dal DPI è espressa da un singolo valore semplificato in db DPI ing. LI CAUSI INAIL 11

12 DPI DELL UDITO Marcatura di certificazione I DPI per proteggere l udito recano una sigla in base alla frequenza che attenuano: L da 65 Hz a 250 Hz M da 250 Hz a 2000 Hz H da 2000 Hz a 8000 H z DPI ing. LI CAUSI INAIL 13

13 CRITERI DI SCELTA DEL DPI DELL UDITO Deve recare il marchio CE; - va scelto in base all attenuazione fornita; - va scelto in base alle condizioni dell ambiente di lavoro e a fattori ergonomici, come attività lavorativa e mansioni speciali; - deve essere compatibile con altri DPI portati dal lavoratore; - deve rispettare i parametri previsti in caso di disturbi della salute, essere sufficientemente comodo e accettato dal lavoratore DPI ing. LI CAUSI INAIL 14

14 DPI DELL UDITO Calcolo della protezione la norma UNI EN 458:2005 prevede 4 metodi di calcolo per il rumore non impulsivo: metodo per banda d ottava (il più preciso) è il più preciso richiede la misura del rumore con analisi in frequenza si utilizzano i valori dell attenuazione per banda d ottava metodo HML (non si usa) richiede la misura sia del livello pesato A (Leq,A) che di quello pesato C (Leq,C) si utilizzano i valori dell attenuazione HML metodo quasi mai utilizzato metodo SNR (il più usato) richiede la misura del livello pesato C (Leq,C) si utilizza il valore dell attenuazione SNR controllo HML (non si usa) richiede la misura del livello pesato A e l impressione del suono si utilizzano i valori dell attenuazione HML metodo molto impreciso e mai utilizzato in pratica DPI ing. LI CAUSI INAIL 15

15 DPI DELL UDITO Esempio di valori d attenuazione di un DPI per l udito Frequenza (Hz) Attenuazione media Mf (db) Deviazione standard sf (db) Protezione presunta Mf sf (db) per 84% del campione di misura SNR(dB) 34 H (db) 37 M (db) 31 L(dB) 27 i valori della banda d ottava permettono di capire in dettaglio il tipo di rumore che il DPI è in grado di attenuare al meglio i valori HML permettono di capire a grandi linee se il DPI è indicato per rumori ad alta o bassa frequenza il valore SNR non dà alcuna indicazione sulla prestazione spettrale del DPI DPI ing. LI CAUSI INAIL 17

16 DPI DELL UDITO risultato del calcolo una volta calcolato con uno dei metodi prima descritti il livello del rumore effettivo all orecchio col DPI indossato, va verificato che L A sia minore del livello d azione inferiore, ma che non ci sia iper protezione (L act = 80 dba) Livello effettivo all orecchio con uso DPI (L A in db) Stima della protezione L A > 80 db Insufficiente 75< L A < 80 db Accettabile 70< L A < 75 db Buona 65< L A < 70 db Accettabile L A < 65 db Iperprotezione DPI ing. LI CAUSI INAIL 18

17 ATTENUAZIONE REALE La UNI 9432 fornisce una tabella coi coefficienti ß che tengono conto delle reali prestazioni sul campo dei DPI (usurati, indossati male, non per tutto il tempo d esposizione, ecc.) Regola pratica: una cuffia nelle modalità di utilizzo realeincampoattenua10 15dB,uninserto5 10dB 19

18 SEGNALETICA DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DELL UDITO OBBLIGATORI DPI ing. LI CAUSI INAIL 20

19 DPI PROTEZIONE OCCHI DPI ing. LI CAUSI INAIL 21

20 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DEGLI OCCHI Norma nazionale di riferimento - UNI (2000) :Guida per la selezione, l uso e la manutenzione dei dispositivi di protezione individuale degli occhi e del viso per attività lavorative Norma nazionale specifica: - UNI EN 166 (2004): Protezione personale degli occhi Specifiche Possono rientrare nelle tre categorie Addestramento uso e manutenzione: obbligatorio DPI ing. LI CAUSI INAIL 22

21 DPI OCCHI Altre Normative Europee EN 167 Protezione personale degli occhi Metodi di prova ottici EN 168 Protezione personale degli occhi Metodi di prova non ottici EN 169 Protezione personale degli occhi Filtri per la saldatura e tecniche connesse EN 170 Protezione personale degli occhi Filtri ultravioletti (UV) EN 171 Protezione personale degli occhi Filtri infrarossi (IR) EN 172 Protezione personale degli occhi Filtri solari per uso industriale EN 175 Protezione personale - Equipaggiamenti di protezione degli occhi e del viso durante la saldatura e i procedimenti connessi EN 379 Protezione personale degli occhi Specifiche per filtri di saldatura automatici EN 1731Protezionepersonaledegliocchi-Protettoridegliocchiedelvisoarete DPI ing. LI CAUSI INAIL 23

22 Principali categorie di pericolo nelle attività lavorative UNI (2000) DPI OCCHI Pericoli di natura meccanica Pericoli di natura chimica Pericoli dovuti a radiazioni DPI ing. LI CAUSI INAIL 24

23 DPI OCCHI Pericoli di natura meccanica Lavorazioni meccaniche con lanci di detriti, collisione con oggetti statici, penetrazione di particelle fini, abrasione da materiale fibroso o fogliame, ustioni da liquidi bollenti e solidi fusi. Spruzzi di metallo fuso, nelle acciaierie. Cadute di oggetti e contatti accidentali con spigoli appuntiti collisioni, in tutte le lavorazioni. Lanci di trucioli e nuvole di polvere. Industria estrattiva ed edilizia ed anche scavi, lavorazione pietra, sculture e ristrutturazioni edilizie DPI ing. LI CAUSI INAIL 25

24 DPI OCCHI Pericoli di natura chimica Polveri molti fini, aerosol, liquidi, fumi, vapori e gas. Es. polveri fini di cemento, che determina rischi meccanici ma soprattutto di gravi ustioni corneali (alcalinità) Prodotti chimici per la verniciatura (aerosol, pericolo dai solventi chimici), insetticidi in attività agricole (aerosol), spruzzi e schizzi prodotti chimici durante decantazioni o miscelazioni, fumi di combustione, vapori e gas di sostanze come cloro, acetone, acido solfidrico, anidride solforosa, ecc. Agenti biologici in ambiente medico e odontoiatrico (spruzzi sangue e tessuto corporeo con virus) considerati come R. chimico. DPI ing. LI CAUSI INAIL 26

25 DPI OCCHI Pericoli dovuti a radiazioni L abbagliamento provocato da una forte luce naturale o artificiale. Fuori spettro visibile: radiazione UV e infrarosse e raggi laser. Le saldature a gas e ad arco costituiscono sorgente intensa di radiazioni UV, IR, così come di luce abbagliante. Calore, in lavorazioni e impianti quali forni, acciaierie, soffiatura vetro e processi saldatura che generano radiazioni infrarosse potenzialmente nocive. Ecc. DPI ing. LI CAUSI INAIL 27

26 DPI OCCHI Classificazione per attività lavorative Classificazione generale: UNI (2000) per categoria di utilizzo previsto, per es. protettori per laser per forma, per es. maschere/occhiali a visiera in funzione delle prestazioni dell'oculare. i tre sistemi integrati forniscono una classificazione complessiva dei protettori dell occhio per attività lavorative. Classificazione dettagliata: Per Categorie di prestazioni : per saldatura, radiazioni laser, altri usi DPI ing. LI CAUSI INAIL 28

27 DPI OCCHI Classificazione generale per categoria di utilizzo previsto UNI (2000) DPI ing. LI CAUSI INAIL 29

28 DPI OCCHI Classificazione generale per forma Occhiali Maschere Ripari facciali DPI ing. LI CAUSI INAIL 30

29 DPI OCCHI Classificazione generale per prestazioni dell oculare Esistono categorie di prestazioni per gli oculari correlate a: effetto correttivo: lenti di prescrizione o non correttive; classe ottica: classe 1, 2 o 3; ( uso continuo/discontinuo) effetto filtrante: numero di scala (numero di codice e numero di graduazione); resistenza ai danni superficiali; resistenza all'appannamento; riflettenza incrementata nell infrarosso

30 DPI OCCHI Classificazione dettagliata (per categorie di prestazioni) Per «altri usi» UNI EN 166 Per saldatura UNI EN 175 Contro le radiazioni laser UNI EN DPI ing. LI CAUSI INAIL 34

31 DPI OCCHI classificazione In Sintesi: Per classificare correttamente specificare sempre Utilizzo previsto Forma Categoria d uso DPI ing. LI CAUSI INAIL 35

32 Marcatura Le disposizioni si trovano nelle norme specifiche e riguardano: Oculari (lente) Montature DPI OCCHI Filtri (oculari con effetto filtrante) DPI ing. LI CAUSI INAIL 36

33 DPI OCCHI Marcatura-LENTE DPI ing. LI CAUSI INAIL 37

34 DPI OCCHI Marcatura-MONTATURA DPI ing. LI CAUSI INAIL 38

35 DPI OCCHI Marcatura- FILTRI DPI ing. LI CAUSI INAIL 39

36 DPI OCCHI Marcatura- Resistenza meccanica DPI ing. LI CAUSI INAIL 40

37 DPI OCCHI Marcatura Utilizzi specifici DPI ing. LI CAUSI INAIL 41

38 DPI OCCHI Marcatura - Requisiti supplementari DPI ing. LI CAUSI INAIL 42

39 DPI OCCHI ESEMPIO Marcatura per «altri usi» UNI EN 166 e EN1731 OCULARI Numero di scala (solo per i filtri) Identificazione fabbricante Classe ottica: -1, 2, 3 *Simbolo robustezza o energia d urto : S,F,B, A *Simbolo resistenza arco elettrico : 8 *Simbolo per i metalli fusi/solidi caldi :9 *Simbolo ai danni superficiali da particelle fini: K *Simbolo resistenza all appannamento: N (* DOVE APPLICABILE) DPI ing. LI CAUSI INAIL 43

40 DPI OCCHI Marcatura «altri usi» UNI EN 166 ESEMPIO OCULARE : 3-2,5 X 9 S 1 N 3: filtro UV con buon riconoscimento colori 2,5 : numero di gradazione (livello protezione ) X : simbolo del fabbricante 9 : resistenza ai metalli fusi solidi e caldi S : Robustezza incrementata 1 : Classe ottica N : Resistenza all appannamento DPI ing. LI CAUSI INAIL 44

41 DPI OCCHI ESEMPIO Marcatura per «altri usi» UNI EN 166 e EN 1731 MONTATURE Identificazione del fabbricante-lettera o simbolo Numero della Norma UNI EN 166 (anche solo 166) Campi di utilizzo applicabili *Simbolo di resistenza alle particelle ad alta velocità * (dove applicabile) DPI ing. LI CAUSI INAIL 45

42 DPI OCCHI Marcatura «altri usi» UNI EN 166 ESEMPIO MONTATURA : X EN B X : simbolo del fabbricante EN 166: norma specifica 3 : resistenza ai liquidi 4 : resistenza alle particelle di polveri di grandi dimensioni 9 : resistenza ai metalli fusi, solidi e caldi -B. Resistenza ad urti di particelle alta velox, media energia DPI ing. LI CAUSI INAIL 46

43 DPI OCCHI DPI ing. LI CAUSI INAIL 48

44 Cura e manutenzione (UNI :2000) Uso e manipolazione DPI OCCHI Ispezione Pulizia Riparazione e sostituzione parti Immagazzinamento DPI ing. LI CAUSI INAIL 49

45 DPI OCCHI Pittogrammi DPI ing. LI CAUSI INAIL 50

46 SEGNALETICA DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DEGLI OCCHI OBBLIGATORI EN ISO 7010 Cartello obbligo «è obbligatorio proteggere gli occhi» Esempio di segnaletica di ambiente con presenza di laser: DPI ing. LI CAUSI INAIL 51

47 DPI DPI DEL CORPO (INDUMENTI DI PROTEZIONE) DPI ing. LI CAUSI INAIL 52

48 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DEL CORPO Cosa s intende per protezione del corpo? abbigliamento che copre il tronco, come ad es. gli indumenti di protezione, compresi i panciotti, le giacche, i pantaloni, i mantelli ed i grembiuli di protezione. abbigliamento di segnalazione contro i pericoli della circolazione stradale DPI ing. LI CAUSI INAIL 53

49 DPI DEL CORPO PERICOLO: SITUAZIONE CHE PUO COMPORTARE (harm or damage) DANNI AL CORPO Rischi da cui proteggono : Penetrazione Permeazione PARZIALE TOTALE Rischi derivanti dall uso di DPI non adeguati o deteriorati: Contatto PARZIALE / TOTALE del corpo con il fattore di pericolo DPI ing. LI CAUSI INAIL 54

50 DPI CORPO Norma di riferimento UNI EN ISO nov Previste due TIPOLOGIE: 1. Traspiranti 1^ e 2^ categoria 2. Impermeabili 3^ categoria, uso limitato nel tempo DPI ing. LI CAUSI INAIL 55

51 DISPOSITIVI DI PROTEZIONE DEL CORPO 1. Norma di riferimento UNI EN ISO nov Indumenti di protezione - requisiti generali ERGONOMIA (EN13921) DESIGNAZIONE TAGLIE INVECCHIAMENTO COMPATIBILITA MARCATURA 2. Norma di riferimento SPECIFICA: DA INDIVIDUARE DPI ing. LI CAUSI INAIL 57

52 Norma tecnica specifica DPI CORPO UNI EN 342 EC 1-UNI EN 343 UNI EN 531:1997/A1 UNI EN UNI EN UNI EN ISO Indumenti di protezione - Completi e capi di abbigliamento per la protezione contro il freddo. Indumenti di protezione - Protezione contro la pioggia Indumenti di protezione per lavoratori dell'industria esposti al calore (esclusi gli indumenti per i vigili del fuoco e i saldatori). Indumenti di protezione contro agenti chimici liquidi - Requisiti prestazionali per indumenti di protezione chimica che offrono una protezione limitata contro agenti chimici liquidi (equipaggiamento tipo 6 e tipo PB [6]) Indumenti di protezione contro prodotti chimici liquidi e gassosi, inclusi aerosol liquidi e particelle solide - Requisiti prestazionali per tute di protezione chimica, ventilate e non ventilate, a tenuta di gas (Tipo 1) e non a tenuta di gas (Tipo 2) Indumenti di protezione utilizzati per la saldatura e i procedimenti connessi dicembre 04 maggio 10 aprile 00 luglio 09 ottobre 03 aprile 08 UNI EN ISO Indumenti di protezione - Indumenti per la protezione contro il calore e la fiamma aprile

53 DPI CORPO norma tecnica specifica UNI EN ISO Indumenti di protezione - Grembiuli, pantaloni e giubbetti di protezione contro tagli e coltellate causati da coltelli a mano. ottobre 04 UNI EN Indumenti di protezione - Capi di abbigliamento per la protezione contro gli ambienti freddi. novembre 04 UNI EN Tute per immersione - Parte : Tute umide agosto 05 UNI EN Indumenti di protezione contro agenti chimici liquidi - Requisiti prestazionali per indumenti con collegamenti a tenuta di liquido (Tipo 3) o a tenuta di spruzzi (Tipo 4), inclusi gli articoli che proteggono solamente parti del corpo (Tipi PB [3] e PB [4]) ottobre 09 UNI EN ISO Indumenti di protezione per operazioni di sabbiatura con abrasivi in grani. giugno DPI ing. LI CAUSI INAIL 59

54 Requisiti: EN13921 DPI CORPO Ergonomia (Principi generali di ergonomia da usare con specifico riferimento agli indumenti di protezione) Innocuità: - NON realizzati con materiali tossici, cancerogeni, mutageni allergenici, nocivi per la riproduzione o comunque nocivi. Materiale con minimo impatto ambientale. -Specifiche tecniche per ogni strato di materiale impiegato (es. limiti su rilascio Cromo,nichel, limiti su PH, limiti su coloranti, ammine etc.) Design: - realizzato in modo da facilitare la corretta posizione di lavoro, assicurare di rimanere in posizione e regolabile per adattarsi alla morfologia dell utilizzatore. - Il progetto deve garantire che nessuna parte del corpo resti scoperta durante l uso. -Facile da indossare, deve tener conto della possibile coesistenza di altri indumenti. 60

55 Confort - Coerenza con il livello di protezione richiesta contro il pericolo individuato - Senza parti ruvide o appuntite - Ne troppo stretto ne troppo largo - Adeguate istruzioni in caso di indumenti che impongono significative limitazioni di confort (es stress da caldo) dovute alla necessità di fornire adeguata protezione Invecchiamento DPI CORPO Ergonomia - Pulizia e lavaggio a secco : cambio di prestazioni e dimensioni - Istruzioni dettagliate per le modalità di lavaggio Tolleranza dimensionale massima in relazione alla ISO 5077 e alla ISO per il lavaggio a secco: da un min di +/- 3% a un max di +/- 5% secondo le qualità elastiche dei materiali DPI ing. LI CAUSI INAIL 61

56 DPI CORPO Designazione taglie Misure in cm Designazione deve esser conforme alla ISO DPI ing. LI CAUSI INAIL 62

57 DPI DEL CORPO Esempio designazione taglia DPI ing. LI CAUSI INAIL 63

58 DPI DEL CORPO Esempio designazione taglia-donne DPI ing. LI CAUSI INAIL 65

59 DPI CORPO Marcatura In lingua originale del paese di destinazione Posizionata sul prodotto o sulla sua etichetta Visibile e leggibile Resistente ai lavaggi Specifiche - Nome, marchio, produttore - Designazione del tipo di prodotto, nome commerciale o codice - Taglia (vedere designazione) - Identificazione della specifica del prodotto - Pittogramma e livello di prestazione se richiesto dallo standard Esempio:

60 - Per requisiti particolari classificati deve essere indicato, sotto il pittogramma, il numero del livello di prestazione individuata - Etichetta modalità manutenzione in conformità alla ISO 3758 o ISO (se rilevante) Esempio: DPI CORPO Marcatura max 25 x (maximum required of cleaning process) - Indicazione uso singolo: «DO NOT REUSE» (ISO ) - INFORMAZIONI SUPPLEMENTARI del produttore - Nome, cognome produttore - Numero di specifica o standard e anno di pubblicazione - Spiegazione pittogramma e livello di performance - Tutti i principali materiali usati - Istruzioni per l uso in relazione allo specifico standard - Dettagli vari: riparazioni, addestramento uso, accessori, tipo di packaging, recycling..etc DPI ing. LI CAUSI INAIL 67

61 DPI CORPO SINTESI L'abbigliamento di protezione deve essere munito, oltre che del marchio di conformità CE, anche dei seguenti contrassegni: nome, marchio di fabbrica o altre modalità d'identificazione del costruttore o del suo mandatario, tipo, nome commerciale o codice, grandezza, numero della norma europea, pittogramma relativo al pericolo, contro il quale viene utilizzato l'abbigliamento di protezione, in special modo l'ambito di utilizzo ed eventualmente i livelli di efficacia o le classi, contrassegno per la manutenzione DPI ing. LI CAUSI INAIL 68

62 ESEMPIO Mono uso Indicazione aggiuntiva DPI ing. LI CAUSI INAIL 69

63 DPI DEL CORPO Scelta Il materiale è a contatto con pelle, sprigiona componenti o si degrada in componenti NO SI INCERTO Esistono evidenze di uso del materiale o simili prodotti con assenza di danni per l utente? Esistono evidenze di danni per l utente durante uso del materiale o simili prodotti? SI SI NO NO - definire le sostanze - Esaminare documentazione tecnica - Considerare dati di altri documenti - Valutazione del rischio sul materiale - Considerare lo scopo ed il rischio di non usare il DPI R BASSO/ALTO beneficio val R BIO? INCERTO TEST specifico? R BASSO/BASSO beneficio ACCETTARE Val. professionale dei risultati. Ci sono alternative? SCARTARE

64 PITTOGRAMMI

65 PITTOGRAMMI 73

66 PITTOGRAMMI 74

67 SEGNALETICA DPI 24 gennaio 2012 dott.ssa Daniela Bellomo DPI ing. LI CAUSI INAIL 76

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