PROSPETTO MACRO F.O.

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1 PROSPETTO Offerta al pubblico di quote del Fondo comune di investimento mobiliare aperto di diritto italiano armonizzato alla Direttiva 2009/65/CE denominato MACRO F.O. Si raccomanda la lettura del Prospetto costituito dalle Parte I (Caratteristiche del fondo e modalità di partecipazione) e della Parte II (Illustrazione dei dati periodici di rischio/rendimento e costi del fondo) messo gratuitamente a disposizione dell investitore su richiesta del medesimo per le informazioni di dettaglio. Il Regolamento di gestione del fondo può essere acquisito o consultato secondo le modalità indicate al paragrafo n.25, Parte I, del Prospetto. Il Prospetto è volto ad illustrare all investitore le principali caratteristiche dell investimento proposto. Data di deposito in Consob: 13 settembre 2013 Data di validità: dal 16 settembre 2013 La pubblicazione del Prospetto non comporta alcun giudizio della Consob sull'opportunità dell'investimento proposto. Avvertenza: La partecipazione al fondo comune di investimento è disciplinata dal Regolamento di Gestione del fondo. Avvertenza: Il Prospetto non costituisce un offerta o un invito in alcuna giurisdizione nella quale detti offerta o invito non siano legali o nella quale la persona che venga in possesso del Prospetto non abbia i requisiti necessari per aderirvi. In nessuna circostanza il Modulo di sottoscrizione potrà essere utilizzato se non nelle giurisdizioni in cui detti offerta o invito possano essere presentati e tale Modulo possa essere legittimamente utilizzato.

2 PARTE I del Prospetto CARATTERISTICHE DEL FONDO E MODALITÀ DI PARTECIPAZIONE del fondo denominato MACRO F.O. Data di deposito in Consob della Parte I: 30/06/2014 Data di validità della Parte I: dal 01/07/2014 2/33

3 A) INFORMAZIONI GENERALI 1. LA SOCIETA DI GESTIONE ADVAM Partners SGR S.p.A. Via Turati n Milano Tel , Sito internet: Indirizzo di posta elettronica: info@advamsgr.com Nazionalità: italiana Con efficacia a far data dal 1 luglio 1998 la Società è iscritta con il n.31 all Albo delle Società di Gestione del Risparmio tenuto dalla Banca d Italia. La SGR non appartiene ad alcun gruppo bancario o assicurativo. Alla SGR è affidata la gestione del patrimonio dei fondi e l amministrazione dei rapporti con i partecipanti. La SGR è aderente al Fondo Nazionale di Garanzia. La durata della SGR è fissata dall atto costitutivo fino al 31 dicembre L esercizio sociale chiude il 31 dicembre di ogni anno. Il capitale sociale, interamente sottoscritto e versato, è di Le attività effettivamente svolte dalla SGR sono le seguenti: a. la prestazione del servizio di gestione collettiva del risparmio realizzata attraverso: - la promozione, istituzione e organizzazione di fondi comuni di investimento e l amministrazione dei rapporti con i partecipanti; - la gestione del patrimonio di OICR di propria istituzione mediante l investimento avente ad oggetto strumenti finanziari; b. la prestazione del servizio di gestione su base individuale di portafogli di investimento per conto terzi c. la consulenza in materia di investimenti finanziari; d. attività connesse e strumentali. 1.2 Azionisti rilevanti Gli azionisti con quote superiori al 5% del capitale sociale della SGR sono: - Reali Holding S.r.l. con il 25%; - Finance Partners S.r.l. con il 45%; - ALPHA Partners S.r.l. con il 30%. 1.3 Funzioni aziendali affidate a terzi in outsourcing All Avv. Roberto Pallante è affidata la responsabilità della funzione di Compliance e della funzione Antiriciclaggio. Al sig. Roberto Lovisetto è affidata la responsabilità della funzione di Revisione Interna. Alla società Service To Finance S2F Srl è affidato il servizio di gestione delle attività amministrative/contabili. 1.4 Consiglio di Amministrazione Il consiglio di amministrazione è composto da 8 membri che durano in carica 3 anni e sono rieleggibili; l attuale consiglio in carica fino alla data di approvazione del bilancio di esercizio 2015 è così composto: Presidente: Danilo Mosca, nato ad Arcore (MI) il 31 dicembre Ha iniziato ad operare in Borsa nel 1975 collaborando presso studi di agenti di cambio. Nel 1985 ha assunto la qualifica di procuratore alle grida con deleghe gestionali. Dal 1991 al 2009 ha rivestito la 3/33

4 carica di Consigliere Delegato e dal 2009 al 2010 di Presidente della Reali e Associati SIM S.p.A.. Presidente di Gesti-Re SGR dal 1998 e, dall aprile 2013, di ADVAM SGR. Amministratore Delegato: Emanuele Facile, nato a Udine il 25 marzo Ha iniziato ad operare nel settore finanziario nel 1985 come operatore titoli/tesoreria di Desdner Bank AG, diventandone nel 1986 responsabile della sala operativa. Nel 1998 passa Sige Capital Markets prima quale Responsabile del portafoglio prodotti rischio di cambio e poi come Responsabile delle relazioni con società industriali di grandi dimensioni. Nel 1990 fonda Finaudit - Financial Consulting Srl che nel 1995 diventa Finaudit - Ernst & Young srl, società controllata dal gruppo Ernst & Young. Nel 1999 inizia l attvità presso A.T. Kearney Principal quale Responsabile della practice Finance per l Italia. Nel 2001 istituisce Cardine Financial Innovations S.p.A, quindi nel 2003 Financial Innovations srl che nel 2010 da vita a FINN Investment Advisory SIM S.p.A. Da aprile 2013 è Amministratore Delegato della ADVAM Partners SGR. Vice Presidente : Consigliere Maurizio Belli, nato a Ferrara il 5 febbraio Ha iniziato ad operare nel settore finanziario nel 1992 in Friulia S.P.A nell area pianificazione strategica e business development Nel 1993 entra a lavorare in Finaudit - Financial Consulting Srl come Senior consultant diventando nel 1997 Senior Manager. Nel 2000 inizia l attvità presso A.T. Kearney Principal quale Senior Manager Finance Practice. Nel 2001 istituisce Cardine Financial Innovations S.p.A, quindi nel 2003 Financial Innovations srl che nel 2010 da vita a FINN Investment Advisory SIM S.p.A. Da aprile 2013 è Vice Presidente della ADVAM Partners SGR. Luca Passoni, nato il 28/03/1962, da 25 anni attivo nella gestione di portafogli di investimento prevalentemente istituzionali come gestore diretto di singoli portafogli, come selettore di gestori terzi e come amministratore delegato di SGR Generali Investments Europe SGR, Trieste: Chief Investments Officer; Generali Investments Italy SGR, Trieste: Amministratore Delegato e Direttore Generale; Generali Thalia Investments Italy SGR, Trieste: Amministratore Delegato; Generali Investments Italy SGR: capo degli Investimenti Azionari; Alleanza Assicurazioni Spa, Milano: capo degli Investimenti; Fondi Alleanza Spa, Milano: capo degli Investimenti per l area Euro; Alleanza Assicurazioni Spa, Milano: Gestore del portafoglio obbligazionario globale; Alleanza Assicurazioni Spa, Milano: Gestore del portafoglio azionario non italiano; Analitica Srl Milano, Milano finanza e Gente Money: Analista Finanziario sui titoli quotati alla Borsa Valori di Milano e giornalista indipendente; Dresdner Bank AG Filiale di Milano: Assistente al tesoriere. Consigliere Giuseppe Toma, nato a Sternatia (LE) il 25 novembre 1952 ha svolto una lunga carriera nel settore bancario lavorando con incarichi di direzione presso alcune delle principali banche del settore tra cui Credito Italiano, Carimonte Banca poi Rolo Banca e Banca Agricola Mantovana. Ha già ricoperto cariche di Consigliere di Amministrazione in diverse società, tra cui GI-Gest SpA, Intermonte SIM e Oesterreische Volksbank. Consigliere della ADVAM SGR dall aprile del /33

5 Consigliere Marcello Garolla di Bard, nato a Napoli il 7 maggio Dal 1989 al 1998 ha svolto il ruolo di funzionario con responsabilità operative di raccolta e investimento sui mercati internazionali dei capitali presso Banca d Italia. Dal 1998 passa a Ernst & Young di Roma in qualità di Dirigente senior manager per l attività di assistenza e consulenza agli intermediari finanziari in tema di risk management e finanza di mercato. Dal 2001 diventa prima Direttore Generale e poi Amministratore Delegato presso Agora Investiments SGR. Dal 2007 ricopre la carica di Dirigente in qualità di Responsabile Area Operations presso F2i-Fondi Italiani per le Infrastrutture SGR di Roma. Consigliere della ADVAM SGR dall aprile del Consigliere Consigliere Vittorio Mazza, nato a Torre del Greco il 20 agosto 1968.Ha iniziato la carriera professionale nel 1998 svolgendo attività di Chief Financial Officer (CFO) e membro del consiglio Esecutivo presso AIR ONE SpA. Nel 2003 ha poi assunto la carica di Responsabile del settore Aviation presso Deloitte & Touche Corporate Finance. Dal 2004 fino al 2006 è stato Direttore Business Administration presso BAA Italia SpA presso l aeroporto Internazionale di Napoli. Nel 2006 passa ad Alitalia dove ricopre la carica di Chief Financial Officer fino al Dal 2009 è Amministratore Delegato di AXE srl, società operativa nei processi di outsourcing di attività contabili-amministrativi e specializzata nel settore del trasporto aereo. Consigliere della ADVAM SGR dall aprile del Massimo Vecchio, nato a Bollate (MI) l 8 aprile 1968, Laureato in Scienze Politiche con indirizzo Programmazione socio-ecomonica presso l Università degli studi di Milano, ha iniziato ad operare nel settore nel 1995 presso Finanza & Futuro come promotore finanziario. Dal 1999 al 2000 è stato responsabile di area per la formazione e lo sviluppo commerciale in BNL Gestioni SGR, dal 2000 al 2001, responsabile Selezione e Formazione in J. Rotschild European Assurance e dal 2001 al 2002 Responsabile formazione e WEB in Nascent SIM. Dal 2002 al 2007 ha fondato la società di consulenza finanziaria indipendente Amaranto Investment. Dal 2007 al 2009 ha collaborato con la Reali e Associati SIM SpA facendo parte del Consiglio di Amministrazione e svolgendo il ruolo di Promotore finanziario e Responsabile del Servizio di Consulenza. Consigliere della ADVAM SGR dall aprile del Collegio sindacale Il collegio sindacale è composto da 3 membri che durano in carica 3 anni e sono rieleggibili; l attuale collegio è in carica fino alla data di approvazione del bilancio di esercizio 2014 ed è così composto: Presidente Ruggero Conti nato a Treviglio il 1 luglio 1954 Sindaco Roberto Fracas nato a Pordenone (UD) il 22 febbraio 1957 Sindaco Marco Sguazzini Viscontini nato a Novara il 25 gennaio 1956 Sindaco supplente Guido Giorgio Roberto Zaffaroni nato a Milano il 17 gennaio 1958 Sindaco supplente Lorenzo Gelmini nato a Novara il 17 aprile Altri Fondi gestiti dalla SGR La SGR oltre ai fondi indicati al successivo par. 5 gestisce i fondi Alarico Re Ritorni Reali e Raiffeisen Strategie Fonds. 5/33

6 Per le offerte ad essi relative sono stati pubblicati distinti Prospetti. 2. LA BANCA DEPOSITARIA STATE STREET BANK S.P.A. Via Ferrante Aporti n Milano. Iscritta al numero 5461 dell'albo delle Banche tenuto dalla Banca d'italia ai sensi dell art. 13 del d.lgs. 385/93, numero di iscrizione al Registro delle imprese di Milano e codice fiscale , partita IVA , REA Le funzioni di emissione dei certificati rappresentativi delle quote dei fondi nonché quelle di rimborso delle quote sono svolte da State Street Bank S.p.A., per il tramite dell' Ufficio Controlli Banca Depositaria dislocato presso la sede di Via Nizza, 262/57 - Palazzo Lingotto - Torino. Le funzioni di consegna e ritiro dei certificati rappresentativi delle quote sono svolte da State Street Bank S.p.A. per il tramite di Intesa Sanpaolo S.p.A. presso la Filiale di Milano, Corso di Porta Nuova, 7. I prospetti contabili dei fondi sono disponibili presso la sede legale della Banca Depositaria in Milano, Via Ferrante Aporti, 10, nonché sul sito internet della SGR. I sottoscrittori possono provvedere direttamente al ritiro dei certificati presso tale filiale ovvero richiederne, in ogni momento, l inoltro a proprio rischio e spese al domicilio dagli stessi indicato. Indirizzo del sito internet della Banca Depositaria: 3. LA SOCIETÀ DI REVISIONE KPMG SpA Via Vittor Pisani, n Milano 4. GLI INTERMEDIARI DISTRIBUTORI Il collocamento delle quote dei Fondi viene effettuato da: - ADVAM Partners SGR S.p.A., presso la propria sede in via Turati n.9, Milano, e on line, tramite mezzi di comunicazione a distanza, sul sito internet (per la descrizione delle modalità operative si rinvia al successivo par. 19); - On Line SIM S.p.A., con sede legale in Via Santa Maria Segreta 7/9, Milano, tramite mezzi di comunicazione a distanza, sul sito - IW Bank S.p.A., con sede legale in Via Cavriana 20, Milano, tramite mezzi di comunicazione a distanza, sul sito 5. IL FONDO Il Fondo comune di investimento è un patrimonio collettivo costituito dalle somme versate da una pluralità di partecipanti ed investite in strumenti finanziari. Ciascun partecipante detiene un numero di quote, tutte di uguale valore e con uguali diritti, proporzionale all importo che ha versato a titolo di sottoscrizione. Il patrimonio del Fondo costituisce patrimonio autonomo e separato da quello della SGR e dal patrimonio dei singoli partecipanti, nonché da quello di ogni altro patrimonio gestito dalla medesima SGR. Il Fondo è mobiliare poiché il suo patrimonio è investito esclusivamente in strumenti finanziari. E aperto in quanto il risparmiatore può ad ogni data di valorizzazione della quota sottoscrivere quote del Fondo oppure richiedere il rimborso parziale o totale di quelle già sottoscritte. 6/33

7 Caratteristiche dei Fondi DENOMINAZIONE DELIBERA ISTITUTIVA DEL FONDO DA CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE APPROVAZIONE REGOLAMENTO DI GESTIONE DA BANCA D ITALIA DELIBERA CONSILIARE SGR ULTIME VARIAZIONI REGOLAMENTARI APPROVAZIONE MODIFICHE REGOLAMENTARI DA BANCA D ITALIA MACRO F.O IN VIA GENERALE IN VIA GENERALE Il Fondo è stato istituito in data ; il Regolamento Unico gestione dei Fondi, approvato dall Organo amministrativo della SGR, non è stato sottoposto all approvazione specifica della Banca d Italia in quanto rientra in casi in cui l approvazione si intende rilasciata in via generale, ai sensi dell art.39, comma 3-bis del D.Lgs. n.58/98 (il TUF) relative all approvazione in via generale dei regolamenti dei fondi comuni. Il Fondo Macro FO ha iniziato l attività in data con la denominazione fondo ADB Globale Quantitativo. In data 3 febbraio 2010 sono stata approvate le seguenti modifiche: della denominazione in Macro F.O., del profilo di rischio da alto a medio-alto e dell orizzonte temporale da medio a medio-lungo. Con delibera del 24 maggio 2013 la SGR ha apportato alcune variazioni: il fondo è stato trasformato da flessibile in obbligazionario misto. E stato introdotto un limite di investimento del 20% in strumenti finanziari di natura azionaria e commodities ed è stata introdotta massima flessibilità nell utilizzo della durata finanziaria. Soggetti preposti alle effettive scelte di investimento La SGR gestisce direttamente i Fondi di propria istituzione e non sono attive deleghe gestionali a soggetti terzi. La determinazione delle caratteristiche di gestione degli OICR in termini di obiettivo, Asset Allocation Strategico (composizione di riferimento del portafoglio in termini di classi di strumenti finanziari) e profilo rischio-rendimento spetta al Consiglio di Amministrazione della SGR che provvede alla istituzione degli stessi. Allo stesso Consiglio di Amministrazione spetta altresì approvare e rivedere annualmente la politica di risk budgeting applicata ai portafogli di terzi gestiti sia in forma individuale che in forma collettiva. Le scelte di investimento sono attribuite al Comitato Investimenti, il quale, mediante un sistema di deleghe interne, è responsabile delle seguenti funzioni: a. il monitoraggio e l analisi dei mercati finanziari di riferimento; b. la ripartizione del portafoglio (asset allocation tattico) di ciascun fondo tra diverse classi di attività finanziarie nell ambito dei limiti di composizione (asset allocation strategico), di rischio e di regolamento posti dal Consiglio di Amministrazione, nonché dei vincoli prudenziali di contenimento di rischio posti dalla normativa vigente di vigilanza e dalla politica di risk budgeting; c. la definizione delle caratteristiche quali-quantitative per la selezione degli strumenti finanziari; Il Comitato Investimento è composto dal Presidente, dal vice Presidente, dal Responsabile dell Area Gestione, da due esperti mercato e dalla funzione di risk management. Ai gestori, spetta successivamente, il compito di scegliere gli strumenti finanziari e la tempestica degli investimenti e disinvestimenti. 6. RISCHI GENERALI CONNESSI ALLA PARTECIPAZIONE AL FONDO La partecipazione ad un Fondo comporta dei rischi connessi alle possibili variazioni del valore delle quote, che a loro volta risentono delle oscillazioni del valore degli strumenti finanziari in cui vengono investite le risorse del Fondo. La presenza di tali rischi può determinare la possibilità di non ottenere, al momento del rimborso, la restituzione del capitale. 7/33

8 In particolare, per apprezzare il rischio derivante dall investimento del patrimonio del Fondo in strumenti finanziari occorre considerare i seguenti elementi: a. rischio connesso alla variazione del prezzo: il prezzo di ciascun strumento finanziario dipende dalle caratteristiche peculiari della società emittente, dall'andamento dei mercati di riferimento e dei settori di investimento e può variare in modo più o meno accentuato a seconda della sua natura. In linea generale, la variazione del prezzo delle azioni è connessa alle prospettive reddituali delle società emittenti e può essere tale da comportare la riduzione o addirittura la perdita del capitale investito, mentre il valore delle obbligazioni è influenzato dall andamento dei tassi di interesse di mercato e dalle valutazioni della capacità del soggetto emittente di far fronte al pagamento degli interessi dovuti e al rimborso del capitale di debito a scadenza; b. rischio connesso alla liquidità: la liquidità degli strumenti finanziari, ossia la loro attitudine a trasformarsi prontamente in moneta senza perdite di valore, dipende dalle caratteristiche del mercato in cui gli stessi sono trattati. In generale, i titoli trattati su mercati regolamentati sono più liquidi e, quindi, meno rischiosi in quanto più facilmente smobilizzabili dei titoli non trattati su detti mercati. L'assenza di una quotazione ufficiale rende inoltre complesso l'apprezzamento del valore effettivo del titolo, la cui determinazione è rimessa a valori discrezionali; c. rischio connesso alla valuta di denominazione: per l investimento in strumenti finanziari denominati in una valuta diversa da quella in cui è denominato il Fondo, occorre tenere presente la variabilità del rapporto di cambio tra la valuta di riferimento del Fondo e la valuta estera in cui sono denominati gli investimenti; d. rischio di credito: rischio che il soggetto emittente le obbligazioni non paghi al Fondo, anche solo in parte, gli interessi e il capitale; e. rischio connesso all utilizzo di strumenti derivati: l utilizzo di strumenti derivati consente di assumere posizioni di rischio su strumenti finanziari superiori agli esborsi inizialmente sostenuti per aprire tali posizioni (effetto leva). Di conseguenza una variazione dei prezzi di mercato relativamente piccolo ha un impatto amplificato in termini di guadagno o di perdita sul portafoglio gestito rispetto al caso in cui non si faccia uso di leva; f. rischio connesso all investimento in fondi chiusi e speculativi: l investimento in fondi chiusi e speculativi comporta rischi specifici connessi alla minore liquidabilità degli investimenti ed alla possibile maggiore volatilità del valore della quota dei fondi rispetto ad altre tipologie di fondi; g. altri fattori di rischio: le operazioni sui mercati emergenti potrebbero esporre l investitore a rischi aggiuntivi connessi al fatto che tali mercati potrebbero essere regolati in modo da offrire ridotti livelli di garanzia e protezione agli investitori. Sono poi da considerarsi i rischi connessi alla situazione politico-finanziaria del paese di appartenenza degli enti emittenti. L'esame della politica di investimento propria di ciascun Fondo consente l'individuazione specifica dei rischi connessi alla partecipazione al Fondo stesso. La presenza di tali rischi può determinare la possibilità di non ottenere, al momento del rimborso, la restituzione dell investimento finanziario. L andamento del valore delle quote del Fondo può variare in relazione alla tipologia e ai settori di investimento, nonché ai relativi mercati di riferimento. 7. STRATEGIA PER L ESERCIZIO DEI DIRITTI INERENTI AGLI STRUMENTI FINANZIARI Ai sensi di quanto disposto dall art.32, comma 3, del regolamento congiunto Consob-Banca d Italia del 29 ottobre 2007, la SGR esercita il diritto di intervento e di voto per conto dei patrimoni gestiti di norma nelle assemblee delle società italiane, tenuto conto dell utilità della partecipazione agli interessi dei patrimoni gestiti e della possibilità di incidere sulle decisioni in relazione alle azioni con diritto di voto possedute. 8/33

9 Le motivazioni che guidano la scelta delle assemblee cui partecipare sono quelle di: - partecipare alle assemblee delle società nelle quali si detengono quote significative di capitale, interagendo con il management della società; - partecipare alle assemblee giudicate rilevanti al fine di evidenziare situazioni di particolare interesse, in difesa o a supporto degli interessi degli azionisti di minoranza; - contribuire ad eleggere sindaci o consiglieri di amministrazione mediante il meccanismo del voto di lista, in rappresentanza delle minoranze azionarie; - partecipare alle assemblee in cui vengono deliberate operazioni straordinarie se, in funzione degli interessi dei patrimoni gestiti, la partecipazione è necessaria per supportare o contrastare l operazione proposta. 8. BEST EXECUTION 8.1 Finalità La Direttiva 2004/39/CE relativa ai Mercati degli strumenti finanziari ( MiFID ) e le relative norme di attuazione prevedono, tra l altro, un obbligo in capo agli intermediari di adottare tutte le misure ragionevoli per ottenere, nell esecuzione degli ordini su strumenti finanziari per conto dei clienti e degli OICR gestiti, il miglior risultato possibile. Ciò premesso, ADVAM Partners SGR S.p.A. (di seguito, la SGR ) ha predisposto ed adottato una Strategia di Trasmissione degli Ordini che viene sintetizzata nel presente Documento, al fine di ottemperare agli obblighi previsti dalla normativa di attuazione della Direttiva MiFID relativi all informativa da rendere ai clienti su tale specifico aspetto (art. 48 del Regolamento Consob n /2007). 8.2 Fattori di esecuzione I principali fattori presi in considerazione dalla SGR al fine di definire la propria Strategia di Trasmissione degli Ordini sono: - il corrispettivo totale dell operazione, composto dal prezzo dello strumento finanziario e dai costi relativi all esecuzione sostenuti dai clienti e dagli OICR; - la liquidità del mercato; - la dimensione e la natura dell ordine; - la rapidità e probabilità di esecuzione; - la probabilità di regolamento. La SGR si riserva, tuttavia, di ritenere prevalenti altri fattori oltre a quelli sopra evidenziati, qualora ciò si renda necessario in base a particolari circostanze e/o a specificità legate al Cliente e all OICR, all ordine, allo strumento finanziario e/o alla sede di esecuzione. L importanza dei suddetti fattori è stabilita tenendo conto dei seguenti criteri: - le caratteristiche del Cliente compresa la sua classificazione come cliente al dettaglio o professionale; - gli obiettivi, la politica di investimento e le caratteristiche delle Linee di Gestione e dell OICR; - le caratteristiche dell ordine; - le caratteristiche degli strumenti finanziari che costituiscono oggetto dell ordine e delle condizioni di liquidabilità dei medesimi; - le caratteristiche delle sedi di esecuzione alle quali l ordine può essere trasmesso. 8.3 Strategia di trasmissione Sulla base dei fattori e dei criteri sopra indicati la SGR ha definito una Strategia di Trasmissione degli Ordini che identifica, per ciascuna categoria di strumenti finanziari, gli intermediari ai quali gli ordini sono trasmessi. In particolare, gli intermediari sono selezionati in ragione: - della capacità e disponibilità ad offrire un attività di gestione accurata degli ordini che garantisca qualità nell esecuzione al fine di ottenere il miglior risultato possibile; - della capacità di offrire rapidità e certezza nell esecuzione degli ordini anche attraverso l utilizzo di sistemi di trasmissione telematica degli ordini stessi per ottenere il miglior risultato possibile; 9/33

10 - delle strategie di esecuzione adottate da questi ultimi, dando preferenza agli intermediari che prevedono l esecuzione dell ordine in linea generale e su base sistematica su mercati regolamentati o MTF; - dell affidabilità di regolamento. 8.4 Criteri di trasmissione Di seguito si riportano i criteri, distinti per categorie di strumenti finanziari, individuati dalla SGR per ottenere le migliori condizioni dagli intermediari negoziatori nonché gli intermediari concretamente selezionati per ciascuna categoria di strumenti finanziari sulla base dei medesimi criteri Azioni, ETF, Fondi, Obbligazioni Convertibili, warrants, covered warrants, certificates e diritti attualmente ammessi alla negoziazione sui mercati regolamentati gestiti da Borsa Italiana - esecuzione dell ordine sui mercati regolamentati gestiti da Borsa Italiana; - capacità e disponibilità dell intermediario ad offrire un attività di gestione degli ordini; - rapidità di esecuzione in relazione alla natura dell ordine; - affidabilità di regolamento; - commissioni di intermediazione. Intermediari cui sono trasmessi gli ordini: Banca IMI S.p.A., Mediobanca, IW Bank S.p.A, Equita SIM, Credit Suisse Asset Management Limited, Kepler Cheuvreux, Citibank, Main first Bank AG, Societé Generale, Sanford C. Bernstein e Integrae SIM. Azioni ammesse alla negoziazione su mercati esteri - esecuzione dell ordine sui mercati regolamentati; - capacità e disponibilità dell intermediario ad offrire un attività di gestione degli ordini; - rapidità di esecuzione in relazione alla natura dell ordine; - affidabilità di regolamento; - commissioni di intermediazione. Intermediari cui sono trasmessi gli ordini: Banca IMI S.p.A., IW Bank S.p.A., Equita SIM, Credit Suisse Asset Management Limited, Kepler Cheuvreux, Citibank, Main first Bank AG, Societé Generale e Sanford C. Bernstein. Strumenti finanziari derivati quotati sul mercato IDEM di Borsa Italiana e su altri mercati regolamentati esteri: - esecuzione dell ordine sul mercato regolamentato; - disponibilità di un servizio di trasmissione telematica degli ordini; - semplicità di regolamento. Intermediari cui sono trasmessi gli ordini: Banca IMI S.p.A.. Strumenti finanziari derivati non quotati su mercati regolamentati: - esecuzione dell ordine attraverso emittenti/market makers; - disponibilità di un servizio di trasmissione telematica degli ordini; - semplicità di regolamento. Intermediari cui sono trasmessi gli ordini: emittenti/market makers da identificare all occorrenza nel rispetto dei criteri di selezione sopra elencati. Titoli di Stato ed Obbligazioni italiane ammessi alla negoziazione in mercati regolamentati gestiti da Borsa Italiana, in altri mercati regolamentati e/o MTF - esecuzione dell ordine sui mercati regolamentati; - qualora vi siano market makers specializzati nella quotazione di questa tipologia di strumenti finanziari, in grado di esprimere un offerta vincolante sull ordine in questione migliore del prezzo rilevabile sui suddetti mercati regolamentati il processo di best execution sarà concluso con l applicazione della proposta che esprimerà il prezzo migliore. - rapidità di esecuzione in relazione alla natura dell ordine; - commissioni di intermediazione. - Intermediari cui sono trasmessi gli ordini: Banca IMI S.p.A., IW Bank S.p.A.. 10/33

11 Titoli di Stato ed Obbligazioni ammessi e non alla negoziazione in mercati regolamentati - per questa tipologia di strumenti finanziari in talune circostanze può non esistere un vero mercato di riferimento; in tali casi l ordine sarà trasmesso ad intermediari che per l esecuzione, oltre che su mercati regolamentati, si rivolgeranno a market makers specializzati nella quotazione di questa tipologia di strumenti finanziari, in grado di esprimere un offerta vincolante sull ordine in questione. Il processo di best execution sarà concluso con l applicazione della proposta che esprimerà il prezzo migliore. Intermediari cui sono trasmessi gli ordini: Banca IMI S.p.A., IW Bank S.p.A., Equita SIM. 8.5 Verifica La SGR controlla in via continuativa l efficacia delle misure adottate per la trasmissione degli ordini su strumenti finanziari e, in particolare, verifica la qualità dell esecuzione da parte degli intermediari identificati e, se del caso, si attiva al fine di porre rimedio ad eventuali carenze riscontrate. 8.6 Aggiornamento La SGR revisiona le misure e la Strategia di Trasmissione degli Ordini con periodicità almeno annuale e comunque al verificarsi di circostanze rilevanti, tali da influire sulla capacità di ottenere in modo duraturo il miglior risultato possibile per i clienti e per gli OICR. Ogni modifica essenziale apportata alla presente Strategia sarà resa disponibile sul sito Internet: 9. INCENTIVI 9.1 La normativa La Direttiva sui Mercati degli strumenti finanziari ( MIFID ) richiede agli intermediari di comportarsi in modo onesto, equo e professionale per servire al meglio gli interessi dei loro Clienti. Tra gli adempimenti del principio generale cui deve ispirarsi il comportamento della SGR, la Direttiva ed il Regolatore nazionale, la Consob con il Regolamento Intermediari n del 29/10/2007, hanno fissato alcune precise condizioni in merito alle tipologie di incentivo che possono essere percepite dalla SGR. In dettaglio la normativa si articola come una generale preclusione alla possibilità di ricevere (o offrire) pagamenti o altri benefici in connessione con la prestazione dei servizi di investimento ad eccezione di alcune ipotesi. L intermediario che versa o percepisce competenze o commissioni oppure fornisce o riceve prestazioni non monetarie, agisce in modo onesto, equo e professionale sole se si tratta di: - Compensi, commissioni o prestazioni non monetarie pagati o forniti a o da un Cliente (art. 52, comma 1, lett. a) del Regolamento Intermediari), ovvero da un investitore in Organismi di Investimento Collettivo del Risparmio ( OICR ) (art.73, comma 1, lett. a) del Regolamento Intermediari); si tratta di pagamenti intercorrente tra SGR ed il Cliente o l OICR, quali commissioni e compensi riconosciuti in relazione alla prestazione del servizio, sia che si tratti di gestione di OICR, sia di gestione di portafogli su base individuale o di consulenza in materia di investimenti finanziari; - Compensi adeguati che rendano possibile la prestazione dei servizi o siano necessari a tal fine, come ad esempio i costi di custodia, le commissioni di regolamento e cambio, i prelievi obbligatori o le spese legali, e che, per loro natura, non possano entrare in conflitto con il dovere dell impresa di agire in modo onesto, equo e professionale per servire al meglio gli interessi dei suoi clienti (art. 52, comma 1, lett. c) del Regolamento Intermediari) o investitori in OICR (art. 73, comma 1 lett. a) del Regolamento Intermediari); La normativa prevede poi una terza ipotesi con un diverso rilievo. L art. 52, lett. b) del Regolamento Intermediari riguarda gli incentivi che SGR paga a o riceve da soggetti terzi (diversi dai Clienti o OICR a cui il servizio è prestato). In particolare, la disposizione fissa le seguenti condizioni che rendono ammissibili i pagamenti della specie: - l esistenza, la natura e l importo di compensi, commissioni o prestazioni, o, qualora l importo non possa essere accertato, il metodo di calcolo di tale importo sono 11/33

12 comunicati chiaramente al cliente, in modo completo, accurato e comprensibile, prima della prestazione del servizio di investimento; - il pagamento di compensi o commissioni o la fornitura di prestazioni non monetarie è volta ad accrescere la qualità del servizio fornito al cliente (o all OICR) e non deve ostacolare l adempimento da parte dell intermediario dell obbligo di servire al meglio gli interessi del cliente (o dell OICR). Al fine di applicare le disposizioni regolamentari la SGR rende la presente informativa. 9.2 La remunerazione La SGR può ricevere commissioni e compensi (in forma di denaro) dal proprio cliente, come remunerazione del servizio d investimento svolto per conto del medesimo ai sensi della lett. a), dell art. 52, comma 1, del Regolamento Intermediari. La SGR può ricevere commissioni e compensi (in forma di denaro) dal OICR, come remunerazione del servizio di gestione collettiva svolto per conto dell investitore ai sensi della lett. a), dell art. 73, comma 1, del Regolamento Intermediari o per la prestazione del servizio di consulenza in materia di investimenti, ai sensi della lett. a), dell art. 73, comma 1, del Regolamento Intermediari. La SGR può, inoltre effettuare quei pagamenti (prelevandoli dalle disponibilità dell OICR) che siano strettamente e necessariamente connessi con la prestazione del servizio, previste dal Prospetto di Offerta e dal Regolamento di gestione dell OICR, quali, ad esempio, le dovute commissioni di regolamento delle transazioni, anche avvalendosi di centri di servizio esterni, le spese per la trasmissione di rendiconti periodici e le spese di custodia degli strumenti finanziari, ai ai sensi della lett. c), dell art. 73, comma 1, del Regolamento Intermediari. Quanto invece alla previsione che SGR riceva incentivi da un terzo o corrisponda incentivi ad un terzo, al di fuori dei casi della ricezione o corresponsione di competenze adeguate al fine di rendere possibile lo svolgimento del servizio, si informa che tale fattispecie deve sottostare alle condizioni di cui alla lett. b), del comma 1, dell art. 52 del Regolamento Intermediari. La SGR deve comunicare (disclosure) l esistenza, la natura e l importo degli incentivi, nonché la finalità funzionale che rende possibile la percezione di incentivi in quanto tesi ad accrescere la qualità del servizio fornito al cliente o all OICR, senza ostacolare l adempimento, da parte di SGR, dell obbligo di servire al meglio gli interessi del Cliente o dell OICR. In linea generale, la remunerazione del servizio di investimento, inteso come il costo sostenuto dal cliente o dall OICR è finalizzata a remunerare l attività professionale prestata dall intermediario in possesso di risorse e competenze specialistiche (remunerazione diretta). La norma tende ad impedire che forme diverse di remunerazione (remunerazione indiretta) potrebbero, alterare la necessaria convergenza di interessi tra Cliente (o OCIR) e SGR. Nella prestazione del servizio che la SGR svolge, considerato lo stesso un servizio ad alto valore aggiunto, sono difficilmente riscontrabili ulteriori spazi di effettivo miglioramento della qualità del servizio per conto del cliente (o dell OICR), ferma restando che qualunque attività posta in essere dalla SGR è resa con l obiettivo di agire nel migliore interesse del Cliente (o dell OICR). 9.3 L informativa Ai fini della informativa al Cliente o all investitore, la SGR indica di seguito le fattispecie nelle quali può assumere rilievo il pagamento o la ricezione di incentivi con parti considerate terze rispetto al Cliente (o investitore) ed alla SGR. Distribuzione dei prodotti e dei servizi della SGR A corredo della informativa resa al cliente da parte dell ente collocatore di cui la SGR si avvale per la distribuzione e il collocamento degli OICR e dei servizi di investimento, la SGR rende edotto il Cliente (o investitore) che la stessa retrocede pagamenti all ente collocatore incaricato della distribuzione e del collocamento. Tali pagamenti sono giustificati dal fatto che l ente collocatore è in grado tramite l attività posta in essere, di aumentare la qualità del servizio fornito al Cliente o all investitore, attivandosi, tra l altro, per: 12/33

13 - eventualmente un abbinamento del servizio di collocamento al servizio di consulenza in materia di investimenti; - un offerta posta in essere dall ente collocatore a favore del Cliente (o investitore) mettendo a disposizione la possibilità di avere accesso ad un più ampio ventaglio di prodotti finanziari e di servizi di investimento; - un servizio di assistenza nelle fasi di collocamento e, successivamente, nel corso della durata del rapporto contrattuale, diretto a servire il cliente (o investitore) nelle fasi di post vendita, secondo le modalità definite dallo stesso ente collocatore. La SGR, nell ambito delle convenzioni di collocamento con i collocatori, riconosce agli stessi una percentuale pari al 100% della commissione di sottoscrizione e una percentuale media pari al 50% delle commissioni di incentivo, sulla base delle attività svolte dal collocatore a favore del cliente (o investitore), in presenza di una o più delle attività sopra elencate poste in essere dall ente collocatore per aumentare la qualità del servizio fornito al cliente (o investitore). La misura della quota parte del riconoscimento economico all ente collocatore è direttamente proporzionale al servizio che lo stesso fornisce. Esulano da riconoscimenti a favore dell ente collocatore riconoscimenti che seguano la variabilità del risultato della gestione (eventuale commissione di performance ) e, Comunque, la misura del riconoscimento non è collegata alla complessiva quantità di prodotti o servizi collocati dal cliente (o investitore). La misura esatta delle retrocessioni percepite dal collocatore è da quest'ultimo comunicata al Cliente (o investitore), al più tardi all'atto della sottoscrizione del prodotto finanziario da parte del Cliente (o investitore) stesso. Incentivi ricevuti dalla SGR nella prestazione del servizio di consulenza in materia di investimenti Nello svolgimento del servizio di consulenza in materia di investimenti, la SGR può stipulare accordi con società prodotto, nella fattispecie società di gestione del risparmio italiane o comunitarie, al fine di percepire da queste ultime una retrocessione delle commissioni di gestione degli OICR oggetto di consulenza effettivamente sottoscritti dalla clientela. Tale percezione di utilità risulta giustificata dal fatto che il servizio offerto al cliente può considerarsi ad alto valore aggiunto. Tale affermazione discende da quanto previsto dalla Direttiva di secondo livello al 39 considerando che recita: ai fini delle disposizioni della presente direttiva riguardanti gli incentivi, la ricezione da parte dell impresa di investimento di una commissione in relazione ad una consulenza in materia di investimenti o raccomandazioni generali, in circostanze in cui la consulenza e le raccomandazioni non siano distorte a seguito della ricezione della commissione, deve essere considerata come volta a rafforzare la qualità della consulenza in materia di investimenti data al cliente. Inoltre, tale retrocessione consente al cliente di avere accesso ad un più ampio range di prodotti, con una conseguente prospettiva di open architecture. La SGR, nella prestazione del servizio di consulenza in materia di investimenti, si impegna a fornire forme di assistenza post vendita al cliente quali, ad esempio: - reportistica sull andamento degli OICR; - presentazione del catalogo prodotti; - illustrazione delle caratteristiche dei nuovi prodotti. La misura della quota parte del riconoscimento economico che la SGR può ricevere dalla società prodotto è direttamente proporzionale alla massa eventualmente sottoscritta dai clienti a seguito delle raccomandazioni personalizzate fornite. La misura esatta delle commissioni percepite, od i criteri per il calcolo, vengono forniti all investitore dalla SGR al più tardi all atto della fornitura della raccomandazione personalizzata. Incentivi ricevuti dalla SGR nella prestazione del servizio. Nell' attività di gestione, la SGR ha attivato procedure di selezione degli OICR da inserire nei portafogli gestiti o degli OICR che in generale prescindono dal riconoscimento di eventuali incentivi. La SGR tiene comunque separate le strutture operative dedite all attività di investimento ed al contatto con le società di gestione terze. Qualora dall investimento in quote/azioni dell OICR terzo la SGR si veda in ogni caso riconoscere incentivi nella forma di retrocessioni commissionali, la SGR provvede ad 13/33

14 attribuire il vantaggio economico al Cliente (o, se del caso, all OICR) in termini di proporzionalità, secondo quanto imposto dalle disposizioni vigenti. Altre forme di incentivazione escluse a priori dalla SGR nella gestione del servizio La SGR non percepisce benefici monetari da parte degli intermediari negoziatori di cui si avvale per la compravendita degli strumenti finanziari dei portafogli gestiti, che possono assumere la forma di retrocessioni delle commissioni di negoziazione/intermediazione riconosciute dalla SGR, e da questa addebitate al Cliente (o se del caso, all OICR). Nello specifico si segnala che, operando in modalità elettronica su strumenti finanziari negoziati sulle principali borse azionarie nonché su strumenti derivati quotati attraverso intermediari abilitati, al raggiungimento di certi volumi operativi, l intermediario stesso o eventuali service provider mettono gratuitamente a disposizione della SGR dei terminali di informativa dei mercati. Tali terminali sono utili alla SGR come fonti di informazioni, dati, ricerche e come strumenti di gestione del rischio, pertanto con una positiva ricaduta a favore del Cliente o dell OICR gestito. Trattandosi in tutti i casi di transazioni per via elettronica, altamente automatizzate, il costo di transazione (commissioni di negoziazione) a carico del Cliente o dell OICR è tra i più competitivi. Quanto alla percezione di utilità non monetarie sotto forma di ricerche, studi, analisi dei mercati o di singoli strumenti finanziari da parte di qualificati uffici studi la SGR valuta, coerentemente con le strategie di esecuzione/trasmissione di ordini dalla stessa posta in essere e comunicata al Cliente (o all investitore), i casi in cui la prestazione di tali servizi si traduce in un effettivo accrescimento della qualità del servizio fornito al cliente, senza che ciò ostacoli, ma anzi agevoli, l obbligo di servire al meglio gli interessi del Cliente o dell OICR. 10. RECLAMI Ai sensi di quanto disposto dall art.17, comma 1, del regolamento congiunto Consob-Banca d Italia del 29 ottobre 2007, per eventuali reclami il Cliente può inoltrare comunicazione in forma scritta all indirizzo della sede legale della SGR. I reclami sono trattati dalla funzione di controllo di conformità. La SGR ha adottato idonee procedure per garantire la sollecita trattazione dei reclami presentati dai Clienti. La Funzione di Controllo di conformità, nella trattazione del reclamo, raccoglierà le informazioni e la documentazione dagli uffici competenti: tutti i responsabili delle singole strutture organizzative aziendali sono coinvolti direttamente ed in prima persona nella trattazione del reclamo. A tal fine le procedure della SGR prevedono che nella gestione del reclamo siano coinvolti anche le unità operative ed i vertici aziendali. Ai fini della predisposizione della risposta la Funzione di Controllo di conformità si avvale del supporto anche di eventuali consulenti esterni. Il processo di gestione dei reclami attinenti alla prestazione dei servizi di investimento ed accessori si conclude nel tempo massimo di 90 giorni dal ricevimento del reclamo. La lettera di risposta al reclamo viene inviata tempestivamente, al fine di comporre il reclamo nei termini sopra indicati, a mezzo raccomandata A/R al domicilio indicato dal Cliente. L investitore, qualora non sia soddisfatto della risposta fornita al reclamo o non abbia ricevuto risposta entro 90 giorni (dal ricevimento del reclamo da parte dell Intermediario) e qualora non siano state avviate, anche su iniziativa dell intermediario, altre procedure di conciliazione, prima di ricorrere al giudice deve obbligatoriamente esperire il preventivo tentativo di conciliazione come disposto dal d.lgs. 28/2010. A tal fine può rivolgersi alla Camera di Conciliazione e di Arbitrato istituita presso la Consob (D. Lgs. 179/2007; Reg. Consob 16763/2008) oppure può promuovere tale tentativo di conciliazione avanti ad uno degli organismi abilitati alla mediazione iscritti all'apposito registro del Ministero della Giustizia. Per sapere come rivolgersi alla Camera di Conciliazione e di Arbitrato il cliente può consultare il sito oppure rivolgersi alla SGR. 14/33

15 B) INFORMAZIONI SULL INVESTIMENTO Denominazione del Fondo Data di Istituzione Codice Isin al Portatore MACRO FO Fondo comune di diritto italiano armonizzato alla Direttiva 2009/65/CE. 8 giugno 2007 IT TIPOLOGIA DI GESTIONE DEL FONDO Tipologia di gestione del Fondo Obiettivo della gestione Market Fund la graduale crescita del capitale investito cogliendo le opportunità presenti sui mercati obbligazionari e, in misura limitata, sui mercati azionari e delle commodities. Valuta di denominazione Euro 12. PARAMETRO DI RIFERIMENTO (c.d. benchmark) L investimento in un fondo può essere valutato attraverso il confronto con i cosiddetti benchmark, ossia dei parametri di riferimento elaborati da soggetti terzi e di comune utilizzo, che individuano il profilo di rischio dell investimento e le opportunità del mercato in cui tipicamente il fondo investe. Fondo Benchmark MACRO FO 90% MTS 1 3 anni 10% DJEUROSTOXX50 L indice EuroMTS 1-3 anni è un indice total return denominato in euro, che misura l andamento degli strumenti finanziari del comparto del reddito fisso governativo europeo, avente durata residua finanziaria compresa tra 1 e 3 anni. Le cedole pagate a fronte delle obbligazioni in portafoglio vengono reinvestite overnight nell'indice stesso. Le informazioni relative all indice sono reperibili sul sito internet: e sull infoprovider Bloomberg con il seguente ticker: EMIEA5 INDEX L'Eurostoxx 50 è un indice azionario composto da titoli quotati sui mercati azionari dell'eurozona. Sono i titoli più importanti non solo per liquidità, ma anche e soprattutto per il loro livello di capitalizzazione. Nell'indice Eurostoxx 50 sono presenti azioni quotate sui rispettivi listini di Francia, Germania, Spagna, Italia, Olanda, Finlandia e Lussemburgo. Le informazioni relative all indice sono reperibili sul sito internet: e sull infoprovider Bloomberg con il seguente ticker: SX5T INDEX 13. PROFILO DI RISCHIO DEL FONDO Grado di rischio Il profilo di rischio-rendimento del Fondo è rappresentato da un Indicatore sintetico che classifica il Fondo su una scala da 1 a 7. La sequenza numerica, in ordine ascendente da sinistra a destra, rappresenta i livelli di rischio e rendimento dal più basso al più elevato. I dati storici utilizzati per calcolare l Indicatore sintetico potrebbero non costituire un indicazione affidabile circa il futuro profilo di rischio del Fondo. La categoria di rischio/rendimento indicata potrebbe non rimanere invariata e quindi la classificazione del Fondo potrebbe cambiare nel tempo. Il profilo di rischio-rendimento rientrante nella classe più bassa non garantisce un investimento esente da rischi. Rischio più basso Rendimento potenzialmente più basso Rischio più alto Rendimento potenzialmente più alto Il fondo è classificato nella categoria 3. Questa categoria corrisponde al livello di rischiorendimento caratteristico di un Fondo che è esposto ai rischi di credito e di tasso e investe una parte del patrimonio in strumenti di natura azionaria gestita con una strategia di controllo della volatilità. Grado di scostamento dal Benchmark Significativo 15/33

16 14. POLITICA D INVESTIMENTO E RISCHI SPECIFICI DEL FONDO (1) Categoria Assogestioni Tipologia degli strumenti finanziari e valuta di denominazione Aree geografiche Categoria di emittenti Specifici fattori di rischio Operazioni in strumenti derivati Obbligazionari Misti Investimento in strumenti finanziari di natura monetaria, obbligazionaria, azionaria e in strumenti finanziari che investono in commodities denominati nelle principali valute internazionali, anche tramite investimenti in OICR collegati o meno, nonché in depositi bancari. L investimento in strumenti finanziari di natura azionaria e commodities non può complessivamente essere superiore al 20% del totale delle attività Non è possibile indicare a priori la rilevanza degli investimenti in OICR collegati. Il patrimonio del Fondo può essere investito in strumenti finanziari di uno stesso emittente in misura superiore al 35% e fino al 100% del totale delle attività quando gli strumenti finanziari sono emessi da uno Stato membro dell UE, dai suoi enti locali, da uno stato terzo appartenente all OCSE o da organismi internazionali a carattere pubblico di cui facciano parte uno o più stati membri dell UE, a condizione che il Fondo detenga almeno sei emissioni differenti e che il valore di ciascuna emissione non superi il 30% delle attività del Fondo stesso. Area Euro, Unione Europea, Svizzera, Nord America, Pacifico Per le obbligazioni, Stati, organismi internazionali, emittenti garantiti da Stati o organismi internazionali ed emittenti di tipo societario; per le azioni, non sono previsti limiti di capitalizzazione. Possibile concentrazione settoriale degli investimenti. Paesi emergenti: investimento in misura contenuta in strumenti finanziari di emittenti di paesi emergenti. Duration: non è previsto alcun limite di duration.. Rischio cambio: la possibilità di investire in strumenti finanziari denominati in valuta implica il rischio relativo alla variazione dei tassi di cambio. L esposizione al rischio di cambio è gestita attivamente. Rating: l investimento in misura contenuta in obbligazioni di emittenti dotati di rating inferiore all investment grade (BBB-) o non dotati di rating. L utilizzo degli strumenti derivati è finalizzato: - alla copertura dei rischi di mercato; - all investimento ed efficiente gestione, ovvero al fine di: i. arbitraggio per sfruttare i disallineamenti dei prezzi tra gli strumenti derivati ed il loro sottostante; ii. efficienza del processo di investimento (es: minori costi di intermediazione, rapidità di esecuzione, gestione del credito di imposta, ecc.), come strumento alternativo all investimento diretto in strumenti finanziari, depositi bancari, OICR, ecc., finalizzato a implementare l asset allocation definita dalla SGR in coerenza con gli obiettivi di rischio/rendimento del Fondo. In relazione alla finalità di investimento il Fondo si avvale di una leva finanziaria tendenzialmente pari a 1,4. Pertanto l effetto sul valore della quota di variazioni dei prezzi degli strumenti finanziari cui il Fondo è esposto attraverso strumenti derivati risulta amplificato del 40%. Tale effetto di amplificazione si verifica sia per i guadagni sia per le perdite. L esposizione in strumenti finanziari derivati è calcolata secondo il metodo degli impegni. La SGR si riserva la facoltà di investire in OICR che prevedono l utilizzo di strumenti derivati con qualunque finalità. Tecnica di gestione Criteri di selezione degli strumenti finanziari Gli investimenti vengono effettuati prendendo a riferimento scenari, tanto di ordine macroeconomico relativo ad aree economico-valutarie, quanto di tipo microeconomico focalizzati su settori di attività e singoli emittenti valutando, nella selezione degli strumenti finanziari, il rapporto rischio/rendimento. Il processo di investimento è svolto con l obiettivo sia di costruire un portafoglio diversificato che di controllarne il rischio complessivo. Il Fondo utilizza tecniche di gestione dei rischi. La gestione è caratterizzata dall utilizzo di metodologie statistiche per il controllo del rischio di portafoglio. L utilizzo del VaR può variare in funzione della durata residua del Fondo, delle performance già conseguite, delle condizioni di mercato del momento, delle previsioni di crescita dei mercati e di stima sulla volatilità e correlazioni delle varie asset class. Destinazione dei proventi Il Fondo è a capitalizzazione dei proventi. Pertanto, i proventi che derivano dalla gestione di ciascun Fondo sono reinvestiti nello stesso. Le informazioni sulla politica gestionale concretamente posta in essere sono contenute nella relazione degli amministratori all interno del rendiconto annuale. 16/33

17 (1) Rilevanza degli investimenti: Definizione Principale > 70% Prevalente Compreso tra il 50% e il 70% Significativo Compreso tra il 30% e il 50% Contenuto Compreso tra il 10% e il 30% Residuale < 10% Controvalore dell investimento rispetto al totale dell attivo I suddetti termini di rilevanza sono da intendersi come indicativi delle strategie gestionali del Fondo, posti i limiti definiti nel relativo regolamento. Le classi di attività per le quali è previsto un investimento solo residuale (< 10%) non vengono indicate. Parimenti non vengono indicate alcune caratteristiche delle attività nelle quali è investito il Fondo (aree geografiche, mercati di riferimento, titoli azionari emessi da società a bassa capitalizzazione), qualora la loro incidenza sul totale dell attivo sia inferiore al 10% (soglia minima di rappresentatività). 17/33

18 C) INFORMAZIONI ECONOMICHE (COSTI, AGEVOLAZIONI, REGIME FISCALE) 15. ONERI A CARICO DEL SOTTOSCRITTORE E ONERI A CARICO DEL FONDO Occorre distinguere gli oneri direttamente a carico del sottoscrittore da quelli che incidono indirettamente sul sottoscrittore in quanto addebitati automaticamente ai Fondi Oneri direttamente a carico del sottoscrittore Non sono previsti oneri a carico direttamente dei partecipanti: 15.2 Oneri a carico del Fondo Oneri di gestione Sono a carico dei Fondi e quindi indirettamente dei partecipanti: a) una commissione di gestione, calcolata quotidianamente sul valore complessivo netto del Fondo e prelevata dalla disponibilità di quest ultimo nel primo giorno lavorativo del mese successivo pari a: Fondo Su base mensile Commissione di Gestione Su base annua MACRO F.O. 0,0833% 1,00% Per la parte del Fondo rappresentata da OICR collegati il compenso della SGR sarà dedotto della remunerazione complessiva che il gestore dei fondi collegati percepisce. Per i Fondi che investono almeno il 10% dell attivo in quote/azioni di OICR la misura massima delle commissioni di gestione applicabili dagli OICR sottostanti è pari al 2%. b) una commissione di incentivo a favore della SGR di gestione pari al 20% della differenza tra l incremento percentuale del valore della quota e l obiettivo di rendimento del fondo, fissato nella misura di: Fondo MACRO F.O. Benchmark 90% MTS 1 3 Anni 10% DJEUROSTOXX50 La commissione di performance è calcolata sul valore complessivo netto del Fondo alla fine del periodo di riferimento. La commissione si applica soltanto nel caso in cui il rendimento percentuale del Fondo sia positivo nel periodo di riferimento e, qualora il rendimento del parametro di riferimento risulti di segno negativo, lo stesso verrà convenzionalmente eguagliato a zero. Il calcolo della commissione è eseguito quotidianamente, accantonando un rateo che fa riferimento alla extraperformance maturata rispetto all ultimo giorno dell anno solare precedente. Ogni giorno, ai fini del calcolo del valore complessivo del Fondo, la Società di gestione accredita al Fondo l accantonamento del giorno precedente e addebita quello del giorno cui si riferisce il calcolo. La commissione viene prelevata dalle disponibilità del Fondo il primo giorno lavorativo successivo al termine dell anno di riferimento. E previsto un limite al compenso della Società di Gestione pari alla commissione di gestione fissa cui si aggiunge il 200% della stessa; quest ultima percentuale costituisce il massimo prelevabile a titolo di commissione di performance. 18/33

19 Al fine di chiarire il conteggio della provvigione di incentivo, si veda l esempio che segue: Esempio di calcolo della commissione di performance incremento quota (1Q) = 5% incremento parametro di riferimento (benchmark) (1B) = 2% differenza 1Q-1B = 3% Commissione performance 3% x 20% = 0,60% Altri oneri a) un compenso riconosciuto alla Banca Depositaria per l espletamento dell incarico da corrispondersi mensilmente secondo la misura massima indicata di seguito; tale compenso è calcolato quotidianamente sul valore complessivo netto del Fondo e prelevato dalla disponibilità di quest ultimo il primo giorno lavorativo del mese successivo : - per il Fondo MACRO F.O. 0,055% su base annua b) oneri di negoziazione inerenti alla compravendita degli strumenti finanziari ivi compresi gli oneri connessi per il regolamento delle operazioni, nonché eventuali oneri addebitati da intermediari abilitati, banche o società di servizi esterni per il trasferimento titoli e/o regolamento delle operazioni in strumenti finanziari; c) le spese di pubblicazione giornaliera del valore unitario delle quote e le spese di pubblicazione degli avvisi inerenti la liquidazione del Fondo, e le modifiche regolamentari richieste da mutamenti di legge o dalle disposizioni dell Organo di Vigilanza; d) le spese di stampa della Relazione Semestrale e del Rendiconto annuale dei Fondi nonché tutti gli altri oneri derivanti da obblighi di comunicazione periodica alla generalità dei partecipanti, purché tali spese non si riferiscano a propaganda e pubblicità o comunque al collocamento delle quote; e) i compensi spettanti alla Società di Revisione per la verifica dei libri, dei documenti contabili di ciascun Fondo e per la certificazione dei Rendiconti annuali; f) gli oneri finanziari per i debiti assunti dal Fondo e per le spese connesse; g) gli oneri fiscali di pertinenza del Fondo; h) il contributo di vigilanza che la SGR è tenuta a versare annualmente alla Consob per i Fondi. Le commissioni di negoziazione (oneri di intermediazione) non sono quantificabili a priori in quanto variabili. Le spese e i costi annuali effettivi sostenute dai Fondi nell ultimo anno sono indicati nella Parte II del Prospetto. 16. AGEVOLAZIONI FINANZIARIE Alla SGR è riservata la facoltà di concedere, anche limitatamente a singoli periodi temporali, agevolazioni finanziarie ai partecipanti consistenti nella riduzione delle commissioni di gestione, sulla base dei parametri di seguito indicati: - ai partecipanti che, anche con più sottoscrizioni successive, sottoscrivono per conto proprio per oltre euro del patrimonio netto del Fondo, secondo il seguente criterio: da euro a euro riduzione pari al 10%; da euro a euro riduzione pari al 20%; da euro a euro riduzione pari al 30%; oltre euro riduzione del 40% della commissione. E facoltà dei collocatori applicare, in favore dei propri clienti, uno sconto fino al 100% della commissione di sottoscrizione. 19/33

20 17. REGIME FISCALE Regime di tassazione del Fondo Il Fondo non è soggetto alle imposte sui redditi e all Irap. Il Fondo percepisce i redditi di capitale al lordo delle ritenute e delle imposte sostitutive applicabili, tranne talune eccezioni. In particolare, il Fondo rimane soggetto alla ritenuta alla fonte sugli interessi e altri proventi sulle obbligazioni, titoli similari e cambiali finanziarie non negoziati in mercati regolamentati o in sistemi multilaterali di negoziazione degli Stati membri dell Unione Europea (UE) e degli stati aderenti all accordo sullo spazio economico europeo (SSE) inclusi nella lista degli Stati che consentono un adeguato scambio di informazioni (c.d. white list) emessi da società residenti non quotate nonché alla ritenuta sui proventi dei titoli atipici. Regime di tassazione dei partecipanti Sui redditi di capitale derivanti dalla partecipazione al Fondo è applicata una ritenuta del 26 per cento. La ritenuta si applica sui proventi distribuiti in costanza di partecipazione al Fondo e su quelli compresi nella differenza tra il valore di rimborso, di liquidazione o di cessione delle quote e il costo medio ponderato di sottoscrizione o acquisto delle quote medesime determinati sulla base dei valori rilevati dai prospetti periodici alle predette date, al netto del 51,92 per cento della quota dei proventi riferibili alle obbligazioni e agli altri titoli pubblici italiani ed equiparati, alle obbligazioni emesse dagli Stati esteri inclusi nella white list, (che consentono un adeguato scambio di informazioni) e alle obbligazioni emesse dagli enti territoriali dei suddetti Stati (al fine di garantire una tassazione dei predetti proventi nella misura del 12,5 per cento). I proventi riferibili ai predetti titoli pubblici italiani e esteri sono determinati in proporzione alla percentuale media dell attivo investita direttamente, o indirettamente per il tramite di altri organismi di investimento (italiani ed esteri comunitari armonizzati e non armonizzati soggetti a vigilanza istituiti in Stati UE e SEE inclusi nella white list), nei titoli medesimi. La percentuale media, applicabile in ciascun semestre solare, è rilevata sulla base degli ultimi due prospetti, semestrali o annuali, redatti entro il semestre solare anteriore alla data di distribuzione dei proventi, di riscatto, cessione o liquidazione delle quote, ovvero, nel caso in cui entro il predetto semestre ne sia stato redatto uno solo sulla base di tale prospetto. A tali fini, la SGR fornirà le indicazioni utili circa la percentuale media applicabile in ciascun semestre solare. Relativamente alle quote detenute al 30 giugno 2014, sui proventi realizzati in sede di rimborso, cessione o liquidazione delle quote e riferibili a importi maturati alla predetta data si applica la ritenuta nella misura del 20 per cento (in luogo di quella del 26 per cento). In tal caso la base imponibile dei redditi di capitale è determinata al netto del 37,5 per cento della quota riferibile ai titoli pubblici italiani ed esteri. Tra le operazioni di rimborso sono comprese anche le operazioni di passaggio tra fondi (c.d. switch). La ritenuta è applicata anche nell ipotesi di trasferimento delle quote a rapporti di custodia, amministrazione o gestione intestati a soggetti diversi dagli intestatari dei rapporti di provenienza, salvo che il trasferimento sia avvenuto per successione o donazione. La ritenuta è applicata a titolo d acconto sui proventi percepiti nell esercizio di attività di impresa commerciale e a titolo d imposta nei confronti di tutti gli altri soggetti, compresi quelli esenti o esclusi dall imposta sul reddito delle società. La ritenuta non si applica nel caso in cui i proventi siano percepiti da soggetti esteri che risiedono, ai fini fiscali, in Paesi che consentono un adeguato scambio di informazioni nonché da altri organismi di investimento collettivo italiani e da forme pensionistiche complementari istituite in Italia. Nel caso in cui le quote siano detenute da persone fisiche al di fuori dell esercizio di attività di impresa commerciale sui redditi diversi conseguiti dal Cliente (ossia le perdite derivanti dalla partecipazione al Fondo e le differenze positive e negative rispetto agli incrementi di valore della quota rilevati in capo al Fondo) si applica il regime del risparmio amministrato di cui all art. 6 del d.lgs. n. 461 del 1997, che comporta l adempimento degli obblighi tributari da parte dell intermediario. E fatta salva la facoltà del Cliente di rinunciare al predetto regime con effetto dalla prima operazione successiva. Le perdite riferite ai titoli pubblici italiani ed esteri possono essere portate in deduzione dalle plusvalenza e dagli altri redditi diversi per un importo ridotto del 51,92 per cento del loro ammontare 20/33

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