RICHIESTA DI ATTENZIONE PER I DOCENTI INVISIBILI

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1 RICHIESTA DI ATTENZIONE PER I DOCENTI INVISIBILI Siamo insegnanti iscritti da anni in graduatoria di istituto nella provincia di Prato. Svolgiamo il nostro lavoro con impegno e motivazione. Siamo felici di insegnare anche se, pur avendo lavorato su posti vacanti (non in sostituzione di un insegnante) per molti anni di seguito, non abbiamo alcuna garanzia sul posto che ricopriamo. Dobbiamo ogni anno guadagnarci stima, riconoscimento e fiducia dei colleghi di ruolo, perchè sono loro a tenere le fila del lavoro, a poter prendere decisioni a lungo termine che noi dovremo necessariamente accogliere; perché il ruolo significa non solo contratto a tempo indeterminato ma garanzia di uno spazio di azione, di responsabilità, di oneri e onori, di un servizio continuativo. Noi invece dobbiamo ricominciare da capo cambiando scuola, team di colleghi, alunni, ambiti disciplinari e così per noi è impossibile sviluppare progetti curricolari a lungo termine ed è necessario riadattarsi a contesti e a relazioni di lavoro sempre nuove. Dalle linee guida della buona scuola emerge la volontà di stabilizzazione dei precari storici escludendo un gran numero di docenti che pur lavorando da molti anni non sono iscritti in graduatorie ad esaurimento ma solo in graduatorie di istituto. Siamo d'accordo sull'importanza di eliminare il precariato per una professionalità docente che nella continuità di servizio trovi lo sviluppo di competenze che solo lavorando sul campo si possono creare. Crediamo che questo possa far crescere le potenzialità dei docenti perchè possano dare un contributo attivo all'evoluzione e alla maturazione dei bambini. Solo in un percorso continuativo di più anni si può ambire a risultati educativo-formativi ambiziosi. Lo sviluppo di progettualità educativo-didattiche di ampio respiro, l'aumento delle responsabilità e la costruzione di equipe di lavoro che siano davvero in grado di cooperare per una didattica innovativa, inclusiva ed efficace si rendono possibili solo con la stabilizzazione dei docenti e la continuità dell'insegnamento. L'aspetto che non ci appare coerente con gli obbiettivi chiariti in "la buona scuola" riguarda la valutazione delle graduatorie di istituto come qualcosa da scartare perché in esse non sarebbero inseriti i precari storici. Il dato di fatto è che nella seconda fascia delle graduatorie di istituto, ci sono molti insegnanti che, come noi, hanno tanti anni di servizio con incarichi annuali e alcuni di noi hanno, oltre al diploma magistrale, il titolo di laurea abilitante in scienze della formazione primaria o sono in procinto di conseguirlo. Proviamo rabbia per l'ingiustizia che si esprime nei nostri confronti e vediamo il rischio paradossale che già si sta realizzando. I nostri colleghi di ruolo e le famiglie degli alunni sono preoccupati del turnover continuo ma anche di trovarsi a collaborare con insegnanti che hanno pochi giorni di servizio e poche competenze spendibili nel contesto scolastico. Nominato da graduatorie ad esaurimento quest'anno è entrato in servizio in varie scuole anche chi, per inesperienza, si trova a dover imparare tutto: mansioni da svolgere, regole dell'istituto, metodi e strategie didattiche, modalità di lavoro nei team docenti e di gestione delle dinamiche di gruppo-classe e purtroppo invece noi, che in quelle stesse scuole abbiamo lavorato per molti anni, ci troviamo a dover cambiare. Il prossimo anno rischiamo di rimanere fuori dalla possibilità di insegnare, dovremo attendere e sperare di vincere un concorso in cui sembra che titoli di laurea abilitante ed esperienza sul campo non siano valorizzati in alcun modo. Questo colpisce in una scuola che si orienta sempre di più alle progettualità formative sviluppate in rete sui territori, in una scuola che deve confrontarsi con contesti sociali e problematiche sempre più complesse. Con la presente chiediamo che nelle modalità di reclutamento future vengano riconosciuti i titoli di studio (abilitanti e non) e l'esperienza maturata negli anni con il servizio. Di seguito raccogliamo le adesioni di insegnanti precari e di ruolo che condividono la nostra valutazione.

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