USO di BOMBOLE CONTENENTI GAS COMPRESSI

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1 Di.S.Te.B.A. Dipartimento di Scienze e Tecnologie Biologiche e Ambientali Servizio dipartimentale per la Sicurezza e per lo Smaltimento Rifiuti Pericolosi USO di BOMBOLE CONTENENTI GAS COMPRESSI Per questo corso non si consiglia nessun libro di testo pertanto il file contiene sia pagine didattiche sia pagine di approfondimento messe a punto con l obiettivo di migliorare la comprensione delle problematiche presentate. a cura di: Dott.ssa Daniela Pacoda a.a Corso di laurea in Scienze Biologiche

2 Definizioni: Gas compressi: i gas con temperatura critica inferiore a -10 C e trasportati allo stato gassoso sotto pressione Gas liquefatti: gas con temperatura critica uguale o superiore a -10 C e trasportati allo stato liquido sotto pressione o refrigerati Gas tossici: gas compressi o liquefatti che sono definiti come tali dal R.D , n. 147 e successive modifiche ed integrazioni Agli effetti dell'art. 57 del testo unico delle leggi di pubblica sicurezza, è considerato "gas tossico": qualsiasi sostanza tossica, che si trova allo stato gassoso, o che per essere utilizzata deve passare allo stato di gas o di vapore, e che è adoperata in ragione del suo potere tossico e per scopi inerenti al potere tossico stesso; qualsiasi sostanza tossica, che si trova allo stato gassoso o che per essere utilizzata deve passare allo stato di gas o di vapore, la quale, pure essendo adoperata per scopi diversi da quelli dipendenti dalle sue proprietà tossiche, è riconosciuta pericolosa per la sicurezza ed incolumità pubblica.

3 Un ulteriore classificazione che divide i gas in base ai rischi accessori è la seguente: Gas tecnici: sono gas di per sè non pericolosi, come azoto, argon, elio, ma se sprigionati in un locale di dimensioni ridotte si sostituiscono all ossigeno dell aria e possono provocare asfissia. Gas pericolosi come per esempio: l ossigeno che è un comburente e come tale può facilitare la possibilità d incendi ed esplosioni l idrogeno è infiammabile in aria. gli idrocarburi come propano, butano, acetilene, sono contenuti in bombole allo stato liquido. Il gas è infiammabile in aria.

4 I recipienti che contengono i gas vengono suddivisi in: bidoni: realizzati in lamiera di acciaio saldata; sono utilizzati solo per gas compressi con pressione inferiore a 20 kg/cm 2 (a 15 C) e hanno capacità da 5 a 150 litri bombole: realizzati in acciaio monoblocco; sono utilizzati per gas compressi con pressione superiore a 20kg/cm 2 (a 15 C) e hanno capacità fino a 150 litri piccole bombole: come le bombole ma con capacità da 3 a 5 litri e rapporto altezza/diametro maggiore o uguale a 8 bombolette: come le bombole ma con capacità fino a 3 litri

5 Rischi connessi alla manipolazione di gas: atmosfere pericolose dovute a perdite della bombola in ambienti chiusi; esplosioni se la temperatura delle bombole supera la temperatura di 50 C, temperatura di calcolo di progetto del recipiente; esplosioni o incendi in caso di gas infiammabili; danni a persone o cose dovuti a fuoriuscita accidentale di gas in pressione o rottura della valvola; urti, colpi, ecc. durante il trasporto e la movimentazione delle bombole; lesioni dovute al ribaltamento di bombole non correttamente fissate.

6 pagina di approfondimento Ai sensi dell'art. 241 DPR 547/55 "gli impianti, le parti d impianto, gli apparecchi, i recipienti e le tubazioni soggetti a pressione di liquidi, gas o vapori, i quali siano in ogni caso esclusi o esonerati dall'applicazione delle norme di sicurezza previste dalle leggi e ai regolamenti speciali concernenti gli impianti ed i recipienti a pressione, devono possedere i necessari requisiti di resistenza e d'idoneità all'uso cui sono destinati". In particolare le bombole vanno collaudate e sottoposte a revisione periodica. Collaudo e revisione sono a carico del Proprietario (Ditta Fornitrice).

7 Sull ogiva devono essere riportati: Nome del gas Numero di serie del contenitore Nome della ditta produttrice Pressione massima per la quale è collaudata Pressione alla quale viene caricata Volume interno Data di revisione Mese e anno di collaudo

8 I recipienti contenenti gas devono essere stoccati in luoghi adatti: NON DEVONO ESSERE esposti all'azione diretta dei raggi del sole, tenuti vicino a sorgenti di calore o comunque in ambienti in cui la temperatura possa raggiungere o superare i 50 C; esposti ad una umidità eccessiva

9 È vietato immagazzinare in uno stesso luogo recipienti contenenti gas tra loro incompatibili. ESEMPIO: i gas infiammabili (H 2, acetilene, CH 4, ecc.) vanno tenuti separati dai gas comburenti (O 2, protossido, aria medicale, ecc.) e ancora, l ammoniaca va separata da gas acidi (HCl, ecc.), ecc; È necessario evitare lo stoccaggio dei recipienti in luoghi ove si trovino materiali combustibili o sostanze infiammabili.

10 Con Decreto 7 gennaio 1999 il Ministero dei Trasporti, ravvisando l'opportunità di uniformare le colorazioni distintive delle bombole nei Paesi CE, ha disposto l'applicazione della norma UNI EN che prevede un sistema di identificazione delle bombole con codici di colore delle ogive che non identificano il gas ma solo il rischio principale associato ad esso. Solo per i gas più comuni sono previsti colori specifici. La codifica dei colori secondo la nuova normativa è individuato con la lettera maiuscola "N" riportata in 2 posizioni diametralmente opposte sull'ogiva. La colorazione riguarda solo l'ogiva delle bombole, in generale il corpo della bombola può essere dipinto di qualsiasi colore che non comporti il pericolo di erronee interpretazioni.

11 In generale la colorazione dell ogiva della bombola non identifica il gas, ma solo il rischio principale associato al gas: tossico e/o corrosivo giallo (RAL 1018) infiammabile rosso (RAL 3000) ossidante blu chiaro (RAL 5012) inerte verde brillante (RAL 6018)

12 Solo per i gas più comuni sono previsti colori specifici:

13 Riservare l uso dei gas al personale adeguatamente istruito. Ciascuna bombola va sempre fissata in modo sicuro ed indipendente. Non detenere nello stesso locale bombole di gas tra loro incompatibili; è necessario altresì evitare lo stoccaggio dei recipienti in luoghi ove si trovino materiali combustibili o sostanze infiammabili. Durante i movimenti apporre il cappellotto e, se si tratta di gas tossici, anche il tappo protettivo. L erogazione del gas deve sempre avvenire mediante riduttori di pressione e, se si tratta di gas combustibili, ossigeno, aria, anche mediante dispositivi di non ritorno.

14 L'apertura della valvola dei recipienti deve avvenire gradualmente e lentamente. Non usare mai chiavi od altri attrezzi per aprire o chiudere valvole munite di volantino. Per le valvole dure ad aprirsi o grippate per motivi di corrosione, o qualora la valvola o il raccordo appaiano danneggiati, contattare il fornitore per istruzioni ed evitare di utilizzare il gas. L'utilizzatore non deve cambiare, manomettere, tappare i dispositivi di sicurezza eventualmente presenti, né in caso di perdite di gas, eseguire riparazioni sui recipienti pieni e sulle valvole.

15 Usare condotte di materiale compatibile con il gas impiegato. La lubrificazione delle valvole non è necessaria. È assolutamente vietato usare olio, grasso od altri lubrificanti combustibili sulle valvole dei recipienti contenenti ossigeno e altri gas ossidanti. Le bombole vuote vanno contrassegnate, chiuse e conservate in deposito con le stesse precauzioni di quelle piene.

16 I recipienti devono essere maneggiati con cautela evitando gli urti violenti tra di loro o contro altre superfici, cadute o altre sollecitazioni meccaniche che possano comprometterne l'integrità e la resistenza. I recipienti non devono essere sollevati dal cappellotto, né trascinati né fatti rotolare o scivolare sul pavimento. La loro movimentazione, anche per brevi distanze, deve avvenire mediante carrello a mano od altro opportuno mezzo di trasporto.

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