POLITECNICO DI TORINO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "POLITECNICO DI TORINO"

Transcript

1 POLITECNICO DI TORINO III Facoltà di Ingegneria Corso di Laurea in Ingegneria Elettronica TESI DI LAUREA EDITING IN TEMPO REALE DI FLUSSI VIDEO SU ARCHITETTURE STREAMING Relatori prof. Fulvio Corno prof. Maurizio Rebaudengo Candidato Diego Villabruna

2 Settembre 2002

3

4 Indice 1 Audio e video streaming Introduzione Creazione del contenuto multimediale Flussi video Flussi audio Interleaving Altri formati Data editing Data Encoding Streaming delivery Streaming play Obiettivo della tesi Software di audio/video streaming Introduzione Microsoft RealSystem Apple Quicktime Scelte di progetto ed applicazione prototipale Introduzione Architettura generale del progetto Architettura hardware e software di sistema Architettura server Architettura client Caratteristiche di rete Applicativo prototipale Multimedia Mixing Server Architettura generale Prerequisiti Conversioni di formato Struttura principale dell'applicativo Invio flusso A/V a Real Producer...32

5 4.4.6 Mixing A/V Interattività del sistema MMS: Implementazione interazione libera MMS: Implementazione interazione guidata Formato file di controllo mixer 48 5 Analisi prestazioni e funzionalità ottenibili Introduzione RITARDO DEL SISTEMA (tempo di loop) CARICO CPU e MASSIMO FRAME RATE Valutazione Stream PIP Statico Valutazione Stream Filmato semplice Valutazione Stream PIP dinamico Valutazioni conclusive Possibili sviluppi e conclusioni...63 Appendice A: Librerie FFMPEG: CODEC supportati...67 Appendice B Librerie FFMPEG: Strutture dati e funzioni utilizzate...69 Appendice C: RealSystem - Interfacce di rete supportate...73 Appendice D: Interfaccia a oggetti Real Producer...75 Appendice E: Esempio file Storyboard...81

6 1 Audio e video streaming 1 Audio e video streaming 1.1 Introduzione Con il termine streaming media si intende la diffusione in rete di informazioni di tipo multimediale: tipicamente audio e video. Durante un processo di streaming intervengono almeno quattro soggetti: una sorgente che genera il contenuto multimediale (ad esempio una videocamera), un computer server che riceve i dati provenienti dalla sorgente, li converte in un formato idoneo alla trasmissione e li trasmette in rete, una rete di trasmissione dati ed uno o più computer client che rielaborano i dati ricevuti rendendoli disponibili agli utilizzatori finali (Figura 1). COMPUTER CLIENT SORGENTE COMPUTER SERVER RETE COMPUTER CLIENT COMPUTER CLIENT Figura 1 - Architettura streaming (unicast) La morfologia di collegamento sopra proposta viene anche definita unicast, in quanto un unico server gestisce un numero limitato di client. Il numero massimo di questi ultimi dipende dalla banda e dalla quantità di 6

7 1.1 Introduzione memoria posseduti dal server stesso. Qualora vi siano troppi client da servire per il modello unicast, è possibile ricorrere ad un'architettura definita multicast che prevede l'utilizzo di più server in cascata. Definiti i soggetti che intervengono nel processo di streaming media è ora possibile definire le fasi che lo compongono, che sono: Creazione del contenuto multimediale Data editing Data encoding Streaming delivery Streaming play 1.2 Creazione del contenuto multimediale Il primo passo da compiere per effettuare uno streaming è la generazione di un flusso audio e video. Il sistema più semplice da implementare è di prelevare questi dati direttamente da una videocamera. A tale scopo è possibile utilizzare un'apposita scheda di acquisizione dati che campioni il segnale analogico fornito dalla telecamera. E' comunque preferibile utilizzare una telecamera digitale fornita di uscita DV collegata ad un'interfaccia firewire (IEEE1394) data la migliore qualità di immagine ottenibile e il minor costo. E' inoltre possibile prelevare il flusso audio/video (A/V) da un file statico di tipo multimediale (AVI, MPEG, ecc..), avendo cura che questo rispetti i requisiti di interleaving (cfr ) 7

8 1 Audio e video streaming Flussi video Un flusso video è per definizione una sequenza di immagini ed è caratterizzato da quattro parametri che sono: risoluzione orizzontale (espressa in pixel) risoluzione verticale (espressa in pixel) frame per secondo (fps). Rappresenta il numero di immagini da visualizzare nell'unità di tempo. Formato dell'immagine. Esistono diversi standard di rappresentazione dell'immagine che sono indice di come questa venga discretizzata e immagazzinata in formato binario. In questo testo è fatto riferimento esclusivo al formato RGB o equivalente, che prevede la scomposizione di ogni singolo punto dell'immagine nelle tre componenti fondamentali additive: rossa (Red) verde (Green) e blu (Blue) con risoluzione di campionamento 8 bit per ogni componente. I formati più noti ed utilizzati, sono il formato PAL (720 x 576 x 25 fps) e il formato NTSC (720 x 480 x 29,97 fps). Accanto a questi standard sono nati altri sottoformati meno ingombranti e più adatti alle caratteristiche della rete. Non si tratta di standard veri e propri, bensì delle risoluzioni maggiormente utilizzate. Queste sono: (352 x 240 x 25 fps) - (340 x 288 x 25 fps): utilizzate per la conservazione di filmati su file e considerate equivalenti alla risoluzione degli attuali apparecchi televisivi. (352 x 240 x 15 fps) (340 x 288 x 15 fps) (160 x 120 x 15 fps): utilizzati per lo streaming media, differiscono dai precedenti per la minore occupazione di banda e sono conseguentemente più adatti alla trasmissione in rete. 8

9 1.2 Creazione del contenuto multimediale Flussi audio Sono caratterizzati da: Numero di canali Solitamente uno per streaming mono e due per streaming stereo, anche se possono essere presenti molti più canali. Frequenza di campionamento: Espressa in Hz, è l'equivalente del parametro fps dello streaming video. I valori più usati sono: 11 khz per gli streaming di bassa qualità, 22 khz per gli streaming di media qualità, 44 khz per i file audio di tipo mp3 e provenienti da sorgenti digitali tipo CD Audio e infine 48 khz solitamente impiegati nei formati DVD. Risoluzione: Numero di bit per campione. I valori tipici sono: 8 bit per qualità molto scadenti e 16 bit per tutti gli altri casi Interleaving Il concetto di interleaving nasce dalla necessità di far coesistere flussi di tipo diverso all'interno di un unico stream, per utilizzare quindi un solo canale di trasmissione seriale. La soluzione adottata è paragonabile al metodo Time Division Modulation (TDM) impiegato in telefonia. I due flussi in ingresso (composti dai frame del flusso video e dai campioni del flusso audio) vengono spezzati in pacchetti di dimensioni opportune, solitamente compressi ed infine disposti all'interno dello streaming finale in modo alternato (Figura 2). 9

10 1 Audio e video streaming t A... V... A V 5 5 A V A A Flusso audio t V A V V Flusso video Compressione Compressione V 3 A 3 V 2 t A V A Flusso finale Figura 2- Esempio di interleaving In questo processo, la componente video è considerata prioritaria rispetto alla componente audio e presa come riferimento per il calcolo di tutte le altre grandezze in gioco. Ogni pacchetto video (non ancora compresso) ha la dimensione in byte necessaria a contenere una singola immagine (frame). Essendo i due flussi in ingresso strettamente legati dal punto di vista temporale, ne segue che la durata di un pacchetto audio prima della compressione dovrà essere almeno pari alla durata di un singolo frame video, dove: durata frame video 1 fps durata frame audio dimensione pacchetto (byte) numero canali audio frequenza di campionamento byte per campione Imponendo uguali queste due grandezze e risolvendo la semplice equazione si ricava la dimensione in byte di un pacchetto audio (non compresso). Questa sarà data da: 10

11 1.2 Creazione del contenuto multimediale dimensione 1 fps canali audio frequenza di campionamento byte per campione Per un formato a 25 fps, con audio stereo a 22 khz si ha: durata frame video 40 ms 1 dimensione pacchetto audio byte Le relazioni sopra descritte garantiscono il sincronismo tra i due flussi. Resta comunque possibile sbilanciare le dimensioni del pacchetto audio oppure le sequenze con le quali si susseguono i pacchetti audio e video costringendo però l'utilizzatore a ricorrere a sistemi di bufferizzazione di tipo FIFO. Talvolta prima di inserire i pacchetti all'interno del flusso finale si ricorre ad un''operazione di compressione dati, che permette di ridurre la dimensione finali dello stream senza intaccarne i meccanismi di sincronismo (dato che in fase di utilizzo i flussi originali vengono ripristinati tramite un processo di decompressione). 11

12 1 Audio e video streaming Altri formati Lo streaming si presenta come un'architettura aperta e quindi adatta a supportare diverse tipologie di dati. E' possibile infatti immaginare che lo streaming sia una sorta di canale di trasmissione che collega le periferiche sorgenti collegate al computer server con le periferiche di utilizzo collocate presso il computer client. In quest'ottica gli streaming audio e video possono essere visti come canali trasmissivi che collegano ad esempio una telecamera posizionata sul server con lo schermo e gli altoparlanti del computer client. In modo analogo è possibile pensare il collegamento di qualunque tipo di periferica con la sua corrispondente: ad esempio una scheda di acquisizione dati può essere collegata al rispettivo visualizzatore grafico. Attualmente oltre ai formati audio e video questa tecnologia è utilizzata nelle presentazioni a distanza per il trasferimento temporizzato di immagini e testi 1.3 Data editing Applicabile solo nei casi in cui si effettua lo streaming da un file statico, il data editing è il processo durante il quale il materiale acquisito e salvato su file viene modificato. Tramite appositi pacchetti software è infatti possibile aggiungere simboli, sottotitoli, eliminare e aggiungere sequenze, tracce audio e quanto altro necessita per fornire al file multimediale il suo aspetto definitivo. Al fine della ricerca svolta, questo processo risulta di scarsa importanza e pertanto non approfondito. 12

13 1.3 Data editing 1.4 Data Encoding I dati in uscita dalla sorgente hanno caratteristiche tali da non essere adatti alla trasmissione in rete. Infatti anche per un filmato di qualità molto modesta come il 160 x 120 x 15 fps con audio stereo a 22 khz, 16 bit per campione è necessario un flusso di dati costante con velocità pari a 3,7 Mbit/s. Il processo di data encoding è rivolto quindi a ridurre l'occupazione in banda e ad ovviare al fatto che la rete, per come è costituita, non garantisce una velocità di trasmissione costante. Il primo problema viene risolto applicando ai flussi di ingresso un algoritmo di compressione dati, le cui caratteristiche variano a seconda del software scelto per effettuare il data encoding (cfr. 3). Per ovviare alla velocità di trasmissione non costante, si utilizza una trasmissione a pacchetti dei due flussi rispettando le regole di interleaving descritte precedentemente. Ogni pacchetto trasmesso contiene un'intestazione o header (Figura 3) che oltre ad identificare il tipo di pacchetto audio o video (ID) contiene un campo speciale chiamato time stamp. Questo indica a chi riceve il pacchetto l'istante temporale al quale lo stesso dovrà essere utilizzato. HEADER Video Id Time stamp Frame compresso Figura 3 - Esempio di pacchetto video 13

14 1 Audio e video streaming In questo modo velocità variabili non costituiscono più un problema: sarà chi riceve il flusso dati a renderne costante la velocità in fase di utilizzo (Figura 4). Computer Server Rete Computer Client Figura 4 - Regolazione velocità pacchetti con metodo time stamp 1.5 Streaming delivery Questa fase racchiude tutte procedure necessarie per il trasferimento dei pacchetti dati dal computer server al computer client. Inizialmente è il computer client ad aprire la connessione verso il server, comunicando tramite un socket internet la sua intenzione a ricevere un particolare documento di streaming. A questo punto il server effettua l'identificazione del client, verifica che questo abbia le autorizzazioni e le caratteristiche di banda adatte a ricevere il documento richiesto e procede all'invio dello stesso. 14

15 1.5 Streaming delivery La trasmissione dati può avvenire tramite il protocollo di trasmissione dati TCP o UDP. Solitamente è il server a decidere quale protocollo utilizzare in base ad alcuni test di banda che effettua con il client. La scelta però cade solitamente sul protocollo UDP che ha come vantaggi quello di adattarsi bene alla struttura a pacchetti tipica dello streaming e non richiede troppe risorse di sistema al server (una porta UDP non è aperta in modo esclusivo per un solo client). Dopo aver stabilito il protocollo, l'instradamento dei pacchetti avviene tramite i normali meccanismi della rete, senza nessun particolare accorgimento. Di norma viene anche implementato un canale di ritorno di tipo TCP utilizzato per l'handshaking e per eventuali richieste di ritrasmissione di pacchetti persi. E' comunque possibile utilizzare un canale TCP anche per la trasmissione dati: sia il server sia il client possono infatti forzare il tipo di protocollo da utilizzare. 1.6 Streaming play La fase conclusiva del processo di streaming è rappresentata dallo streaming play. Il client per mezzo di un apposito software (generalmente chiamato player) identifica e decomprime i pacchetti ricevuti, ricostruisce i flussi audio/video e li invia alle periferiche corrispondenti. Il player può interagire con il server tramite alcuni comandi fissi, inviati tramite il canale TCP di ritorno, che permettono all'utente di fermare ed avviare la riproduzione (e la conseguente trasmissione dati da parte del server). Qualora si effettui lo streaming di una sorgente statica (file), l'utente finale ha a disposizione alcuni comandi aggiuntivi, quali il riavvolgimento e l'avanzamento veloce. 15

16 1 Audio e video streaming 2 Obiettivo della tesi La tecnologia di streaming audio/video appena descritta, sebbene supportata da continue innovazioni tecnologiche volte ad incrementarne le prestazioni in termini di banda passante e velocità, difetta purtroppo per quanto riguarda il livello di interattività permesso ai suoi utenti. L'utilizzatore di un sistema streaming infatti interagisce con il flusso video ricevuto in modo marginale, potendo compiere solo operazioni di tipo start stop (cfr. 1.6) Inoltre il server che effettua lo streaming provvede alla gestione degli utenti e dei collegamenti in modo molto efficiente, ma non è in grado di interagire in alcun modo con il contenuto multimediale che distribuisce in rete. L'obiettivo di questa testi è lo studio di un'architettura di streaming multimediale interattiva, che integrandosi con gli attuali software di streaming esistenti permetta l'adattamento in tempo reale di uno o più flussi audio/video in funzione delle azioni di un utente. Inizialmente nel capitolo 3 si analizzeranno i principali pacchetti software per la gestione di audio/video streaming al fine di individuare il più versatile ed adatto alla realizzazione proposta. Di seguito nel capitolo 4 si motiveranno alcune scelte di progetto inerenti le configurazioni hardware e software da utilizzare per la realizzazione del progetto (lato client e lato server). Successivamente nel capitolo 5 si realizzerà un'applicazione di tipo prototipale atta a dimostrare la validità delle scelte effettuate in precedenza. Questa permetterà di effettuare test e misurazioni che consentiranno di stabilire le caratteristiche ed i limiti del sistema implementato, permettendo così nel capitolo 6 di valutare i possibili sviluppi futuri. 16

17 2 Obiettivo della tesi 17

18 2 Obiettivo della tesi 3 Software di audio/video streaming 3.1 Introduzione Il mercato dello streaming media è dominato da tre famose compagnie: la Microsoft, la RealNetworks, e la Apple, che con i loro prodotti coprono la quasi totalità degli streaming che avvengono in rete. Per poter scegliere il prodotto più adatto, sono stati presi in considerazione diversi aspetti, quali le caratteristiche fondamentali, le possibilità di interfacciamento, la documentazione fornita, i tipi di hardware e software supportati, l'attuale diffusione in rete, ecc... Di seguito vengono descritte le architetture adottate dalle tre case ed elencati i punti favorevoli e contrari di ogni architettura. 3.2 Microsoft La soluzione Microsoft utilizza tre programmi : Windows Media Encoder, Windows Media Services e Windows Media Player. Il primo, eseguito su un computer server, provvede ad effettuare la parte di streaming relativa al data encoding. Il secondo invece si occupa di gestire lo streaming delivery. E' in grado di pubblicare in rete file multimediali e collegandosi al Media Encoder anche eventi live (il collegamento avviene tramite socket internet). Il server che lo ospita può essere lo stesso del Media Encoder, ma deve necessariamente essere dotato di un sistema operativo Windows NT Server 1. Il terzo, da utilizzarsi sui computer client, provvede allo streaming play. E' 1 Con NT server, si intendono tutti i sistemi operativi Microsoft implementati con tecnologia NT (come Windows 2000 server ad esempio) 18

19 3.2 Microsoft supportato da tutte le versioni di windows. Media Player Media Encoder Media Services Client 1 OS: Microsoft Windows Media Player Server 1 OS: Microsoft Windows Server 2 OS: Microsoft NT Server Client 2 OS: Microsoft Windows Figura 5 - Streaming Microsoft Il punto di forza dello streaming Microsoft sta nell'elevata diffusione e popolarità del Media Player (presente in ogni versione in commercio del sistema operativo Windows). Numerosi sono risultati invece i punti a sfavore. Primo tra tutti la scarsa documentazione, che si è dimostrata poco chiara, troppo generica e con pochi esempi. Da questa è risultato che il Media Encoder non fornisce nessuna interfaccia di ingresso dati, potendo esclusivamente acquisire i flussi audio/video direttamente dalle periferiche multimediali collegate al computer 19

20 3 Software di audio/video streaming server. L'unico metodo per inviare un flusso audio/video al Media Encoder per la successiva pubblicazione, è quello di implementare un driver (di tipo VXD, SYS o WDM in funzione della versione del sistema operativo scelto) che emuli una scheda di acquisizione o un dispositivo A/V. Un altro aspetto negativo è causato dal fatto che lo streaming Microsoft è progettato per funzionare con sistemi hardware basati esclusivamente su processori della famiglia x86 e con sistemi operativi Windows, escludendo in tal modo tutte le altre architetture esistenti. Infine Media Services è supportato solo da Windows NT Server, che come noto presenta problemi di stabilità e sicurezza nell'ambito della applicazioni per la rete. Sebbene questa linea di progetto sia realizzabile, è di fatto sconsigliabile, anche per l'elevata complessità del driver da realizzare, soprattutto nell'ottica di progettare un sistema in grado di gestire più utilizzatori. 3.3 RealSystem L'architettura implementata dalla RealSystem è basata su tre prodotti che sono in stretta analogia con i componenti del pacchetto Microsoft; questi sono: Real Producer, Real Server e Real Player. Come nel caso precedente il primo gestisce il data encoding, il secondo lo streaming delivery ed il terzo lo streaming play. 20

21 3.3 RealSystem Real Player Real Producer Real Server Client 1 Real Player Server 1 Server 2 Figura 6 - Streaming RealSystem Client 2 Contrariamente a quanto accade per le altre compagnie, la RealSystem si occupa esclusivamente di streaming e non realizza nessun tipo di sistema operativo. Il software implementato da questa casa presenta di conseguenza un grosso vantaggio: quello di essere multi-piattaforma e quindi operare sulla maggior parte dei sistemi operativi oggi utilizzati (Windows, Solaris, Linux- Unix, MacOs). Analizzando la documentazione completa e molto ben dettagliata, si comprende l'estrema versatilità dell'architettura sviluppata dalla RealSystem. Real Producer, che ovviamente gestisce i flussi provenienti dalle periferiche A/V, è fornito di un'interfaccia per l'ingresso dati, attraverso la quale è possibile inserire frame video e campioni audio. Un software esterno può quindi abbastanza agevolmente interfacciarsi al Real Producer ed inviare i dati al Real Server per la pubblicazione. Lo stesso Real Server è molto versatile. Prevede il trasporto di quattro tipi di media: audio, video, singole immagini (RealPix) ed eventi web (RealEvent), ma se queste tipologie non fossero sufficienti è possibile realizzare piccoli moduli aggiuntivi (plug-in) che adattano Real Server a qualunque tipo di streaming. 21

22 3 Software di audio/video streaming Tra le caratteristiche favorevoli si collocano anche: Buona diffusione del Real Player (scaricabile gratuitamente). Uso gratuito del Real Producer e del Real Player Disponibilità di utilizzare la versione Trial del Real Server per un anno, senza alcuna limitazione funzionale. Unica nota dolente del sistema è la lentezza con la quale RealSystem supporta le nuove versioni dei diversi sistemi operativi: in particolare in ambiente Solaris, è supportata la versione 7 (la versione 8 è supportata solo a mezzo di patch), e in ambiente Linux, è supportato solo il Kernel 2.2 ed il compilatore gcc versione Le caratteristiche sopra elencate, rendono lo streaming RealSystem il più adatto alla realizzazione del progetto. 3.4 Apple Quicktime Si tratta del pacchetto sviluppato da Apple. Prevede QuickTime Broadcaster, QuickTime server e QuickTime Player. In modo analogo ai casi precedenti il primo modulo gestisce il data encoding, il secondo lo streaming delivery ed il terzo lo streaming play. Sebbene sia lo standard più utilizzato su sistemi Mac, ha scarsa diffusione per quanto riguarda tutti gli altri utilizzatori. Inoltre il prodotto QuickTime Broadcaster, indispensabile per eventi live è disponibile esclusivamente per architetture Mac. In via teorica, è possibile interagire direttamente con il QuickTime Server, in 22

23 3.4 Apple Quicktime quanto ne esiste una distribuzione OpenSource (Darwin) funzionante con OS X, Solaris, Linux e Windows 2000, ma questo genere di interazione risulta sconveniente e quindi sconsigliabile. 23

24 3 Software di audio/video streaming 4 Scelte di progetto ed applicazione prototipale 4.1 Introduzione Nel capitolo precedente è stato individuato il pacchetto software che maggiormente si adatta alla realizzazione di un sistema di streaming multimediale interattivo. In base alla scelta effettuata è ora possibile definire la struttura generale dell'intero progetto approfondendo in particolar modo l'architettura hardware, i sistemi operativi utilizzati e la struttura funzionale del software prototipale realizzato. 4.2 Architettura generale del progetto 7. L'architettura generale implementata nel progetto è rappresentata in figura Figura 7 - Schema generale architettura implementata 24

25 4.2 Architettura generale del progetto Dallo schema presentato in figura si vede che il cuore dell'intero progetto è costituito dal software prototipale Multimedia Mixing Server il quale acquisisce i flussi multimediali contenuti su file, li rielabora in tempo reale secondo le richieste dell'utente e li distribuisce in rete al client utilizzando lo streaming RealSystem. Il lavoro di programmazione ha riguardato esclusivamente il lato server dell'intera architettura. Nessun accorgimento particolare o lavoro di programmazione è stato quindi svolto sul computer client che utilizza esclusivamente il proprio sistema operativo ed il Real Player. Prima di entrare nel dettaglio dell'applicazione prototipale, è bene definire l'architettura hardware ed i sistemi operativi usati nel progetto. 4.3 Architettura hardware e software di sistema La configurazione scelta è la seguente: Rete Server Client Figura 8 - Architettura hardware utilizzata Per minimizzare l'utilizzo di risorse si sceglie di eseguire Real Producer, Real Server ed il software prototipale di mixing (Multimedia Mixing Server) sullo stesso computer server. Nel caso in cui le prestazioni risultassero non soddisfacenti, sarà possibile rivedere questa scelta. 25

26 4 Scelte di progetto ed applicazione prototipale Architettura server Il server deve rispondere a due requisiti fondamentali: potenza e stabilità. E' stato quindi utilizzato un computer basato su processore AMD Athlon XP a 1533 MHz, con 512 MByte di RAM DDR e hard disk IDE ATA 100. Tale configurazione garantisce potenza di calcolo e velocità di trasferimento dati. Come sistema operativo è stato scelto un sistema unix (per la precisione Linux distribuzione Red Hat 7.0) che presenta grande versatilità, stabilità in rete e buoni strumenti di analisi e debugging, oltre alla caratteristica apprezzabile di essere un sistema operativo gratuito Architettura client Le caratteristiche del computer client sono praticamente ininfluenti al fine del progetto. I test sono stati effettuati utilizzando come client un PC di media potenza funzionante con sistema operativo windows Caratteristiche di rete La rete è un aspetto importante dell'applicazione. Sebbene il sistema di streaming RealSystem si possa adattare alle diverse velocità dell'interfaccia di rete e della rete stessa (Appendice C, pagina 75 ), quest'ultima deve comunque garantire prestazioni sufficienti. Ad una maggiore velocità della rete corrisponde una migliore qualità dello streaming, in termini di frame rate e di qualità delle immagini. 26

27 4.3 Architettura hardware e software di sistema In questo caso è stata utilizzata la rete LAN 2 del Politecnico di Torino che permette trasmissioni a 100 Mbit/s e quindi altissima qualità di streaming in condizioni di basso o medio carico. 2 LAN: Acronimo di Local Area Network. Generalmente si tratta di connessione ad alta velocità (10 o 100 Mbit/s ) tra calcolatori situati nello stesso edificio o in edifici adiacenti. 27

28 4 Scelte di progetto ed applicazione prototipale 4.4 Applicativo prototipale Multimedia Mixing Server Architettura generale Multimedia Mixing Server (MMS) è un software di tipo prototipale che effettua lo streaming in rete di flussi a/v, generati in tempo reale. Il programma racchiude in sé le caratteristiche di un mixer video e quelle di un mixer audio, essendo in grado di miscelare tra loro secondo le richieste di un utente: fino a due flussi video provenienti da file diversi (tipicamente AVI o MPEG) sequenze di immagini flussi audio (in formato AVI o WAV) Il flusso a/v così generato viene poi inviato al Real Producer SDK e tramite Real Server raggiunge il computer client dove viene utilizzato (Figura 9). Figura 9 - Schema di funzionamento MMS 28

29 4.4 Applicativo prototipale Multimedia Mixing Server E' bene ricordare che sebbene il formato AVI goda di una larghissima diffusione, non è totalmente supportato dai sistemi operativi Unix-like. Per decodificare i file AVI ed MPEG sotto Unix, Multimedia Mixing Server utilizza le librerie FFMPEG versione 0.45; un lavoro di Gerard Lantau che supporta diversi codec AVI. Un elenco dei formati supportati è riportato in Appendice A, pagina Prerequisiti Affinché MMS funzioni in modo corretto, i file multimediali in ingresso devono soddisfare alcuni requisiti, che sono: I formati dei file devono essere supportati dalle librerie FFMPEG I flussi video devono avere le stesse caratteristiche: in particolare devono avere la stessa risoluzione in pixel e lo stesso frame rate. I flussi audio devono avere la stessa frequenza di campionamento e la stessa risoluzione (bit per campione). Nessun limite è imposto però ai parametri stessi: il software può effettuare il mixing e lo streaming di flussi audio a qualunque frequenza e flussi video a qualunque risoluzione/frame rate. Gli unici vincoli in tale direzione provengono dall' hardware utilizzato, e sono funzione della potenza del server e della velocità della rete. Si precisa che sebbene i file di ingresso abbiano lo stesso formato, possono però differire tra loro per quel che riguarda le caratteristiche di interleaving e di impacchettamento dati. Per ovviare a questi inconvenienti, MMS utilizza per ciascun flusso audio / video in ingresso, un sistema di buffer (di tipo FIFO) associato a tecniche di lettura sincronizzata; queste permettono di ridurre le dimensioni dei buffer video a contenere una singola immagine. I buffer audio invece sono dimensionati per contenere 5 secondi di dati. Una 29

30 4 Scelte di progetto ed applicazione prototipale dimensione così elevata è utile quando si utilizzano entrambi i flussi di uno stesso file AVI; infatti per riempire nuovamente il buffer video con un solo frame, è necessario conservare tutti i pacchetti audio che lo precedono. La dimensione scelta si è rivelata adatta durante tutti i test effettuati Conversioni di formato Le librerie FFMPEG possono essere considerate come un'adattatore che trasforma le differenti tipologie di file di ingresso in un formato audio/video di uscita sempre uguale. L'audio in uscita è composto dalla sequenza dei campioni a 16 bit organizzati in byte, LSB first (Less Significative Byte) come mostrato l'esempio di Figura 10. Lo stesso formato dati appena descritto è utilizzato in ingresso al pacchetto Real Producer SDK. Figura 10 - Libreria FFMPEG: Formato audio di uscita (codifica LSB First) Lo stesso discorso non vale per il flusso video, in quanto il formato dati in uscita dalle librerie FFMPEG non corrisponde al formato dati di ingresso del Real Producer. Consideriamo un singolo frame: i colori dei pixel che lo compongono 30

31 4.4 Applicativo prototipale Multimedia Mixing Server vengono scomposti nelle tre componenti fondamentali RGB (con campioni a 8 bit per colore). Per ogni pixel sono quindi necessari 3 byte. L'ordine con cui i pixel vengono decodificati dalle librerie FFMPEG è il seguente: prima da sinistra a destra e poi dall'alto al basso (in pratica riga per riga, come il comune sistema di lettura di un testo). Figura 11 - Scansione Pixel di un'immagine Il formato richiesto in ingresso dal Real Producer SDK è differente: in quanto i pixel sono codificati con le componenti R e B invertite (in pratica BGR) ed anche l'ordine di scansione è differente, poiché questo deve essere da sinistra a destra e dal basso all'alto. In pratica la scansione dei dati comincia dall'ultima riga e retrocede fino alla prima. Questa operazione è effettuata dal mixer a/v che mentre miscela i flussi video, provvede anche a capovolgere l'ordine di scansione delle righe e a scambiare le componenti colore. Maggiori dettagli sull'interfaccia delle librerie Real Producer sono disponibili in Appendice D a pagina 77 del presente testo Struttura principale dell'applicativo L'intero software è stato sviluppato utilizzando il linguaggio C /C++ e compilato utilizzando gcc versione 2.96, incluso nella distribuzione del sistema operativo. L'approccio alla programmazione adottato è stato di dividere il programma in più moduli separati, ciascuno dei quali si occupa di un aspetto diverso del problema. Questa tecnica, oltre ad essere una buona norma, è stata 31

32 4 Scelte di progetto ed applicazione prototipale resa necessaria da alcune incompatibilità riscontrate tra le librerie di streaming e quelle di decodifica dei file multimediali. Lo schema di funzionamento del programma può essere rappresentato tramite il seguente flow chart. Figura 12 - Flow chart struttura principale MMS In una prima fase Multimedia Mixing Server comunica all'interfaccia di Real Producer le caratteristiche dello streaming da effettuare. In particolare vengono indicati dati quali la velocità di connessione del client, il formato audio, il formato video e il nome con il quale lo streaming verrà pubblicato in 32

33 4.4 Applicativo prototipale Multimedia Mixing Server rete 3. Successivamente il software legge ed interpreta i possibili comandi provenienti da un utente, effettua il mixaggio dei vari flussi secondo le indicazioni ricevute ed infine passa il flusso generato in tempo reale all'interfaccia Real Producer per la pubblicazione. Alcuni passaggi sopra elencati sono relativamente semplici, pertanto se ne tralascia il commento invitando il lettore interessato a consultare direttamente i sorgenti del programma. Altri passaggi sono invece particolarmente importanti per comprendere appieno i meccanismi di streaming interattivo, e pertanto vengono approfonditi nei capitoli seguenti Invio flusso A/V a Real Producer Come visto nel paragrafo 1.4, il sistema di streaming integra in ogni pacchetto un codice numerico denominato time stamp, che indica l'istante temporale al quale il pacchetto dovrà essere utilizzato. Questo codice garantisce al client una certa flessibilità per quanto riguarda la velocità di ricezione dei dati, ma impone allo stesso tempo delle restrizioni al software di mixing, che non solo dovrà supportare la velocità del flusso richiesta dal sistema, ma dovrà inviare i pacchetti audio e video in modo sincronizzato rispetto al times tamp. Il passaggio dei pacchetti che compongono il flusso a/v è stato implementato secondo il seguente schema: 3 Tipicamente il file viene pubblicato in rete combinando l'indirizzo del server con il numero indicato all'interfaccia Real: qualcosa del tipo rtsp://serverip/encoder/nomeindicato 33

34 4 Scelte di progetto ed applicazione prototipale Figura 13 - Flow chart invio sincronizzato flusso A/V all'interfaccia Real Producer 34

35 4.4 Applicativo prototipale Multimedia Mixing Server Si fa presente che in ingresso al flow chart, tutti i buffer FIFO si ipotizzano già caricati con i rispettivi dati. Durante la fase di mixaggio i flussi multimediali vengono combinati in uno solo. In uscita dal blocco di mixing, nel buffer video sarà presente un frame, mentre nel buffer audio saranno presenti una serie di campioni audio. La dimensione ideale di quest'ultimo buffer è suggerita direttamente dall'interfaccia di Real Producer durante l'inizializzazione della stessa. Di seguito vengono calcolati i due time stamp relativi al pacchetto video ed al pacchetto audio. Si ricorda che il time stamp indica un istante temporale, che aumenta di volta in volta di quantità calcolabili con le formule del capitolo Successivamente il programma aspetta che giungano gli istanti di tempo indicati dai timestamp e conseguentemente invia i pacchetti all'interfaccia. I pacchetti vengono sempre inviati in modo alternato, audio video audio video ecc. Nel caso in cui il programma sia in anticipo rispetto ai tempi indicati dai time stamp, rilascia tempo di CPU permettendo ad altre risorse di avere più potenza di calcolo. Questo passo è reso necessario perché il software è destinato ad essere utilizzato su un computer server e non è ammissibile (se non in situazioni critiche) che un processo occupi il 100% del tempo di CPU. Durante i tempi di attesa, in modo periodico, MMS presenta a video alcuni dati statistici, in particolare vengono presentati il tempo di codifica totale, il frame rate ed il tipo di effetto video applicato. E' infine interessante notare che l'invio dati è autoregolante: se per qualche motivo il server arriva in ritardo con la codifica (magari a causa di altri processi funzionanti sul server), al ciclo seguente la procedura riduce 35

36 4 Scelte di progetto ed applicazione prototipale automaticamente il tempo di rilascio CPU, permettendo di fatto il recupero. Questo particolare dell'implementazione permetterà di valutare le prestazioni del sistema. Infatti al crescere delle caratteristiche dello streaming da utilizzare (ad esempio all'aumentare della risoluzione del video, del frame rate o della frequenza di campionamento dati) il processo tenderà ad occupare sempre più tempo di CPU; arrivato al 100% non riuscirà più a trasmettere al frame rate richiesto, continuando comunque alla massima velocità possibile Mixing A/V Con il termine Mixing si intende la miscelazione dei flussi a/v provenienti dalle sorgenti esterne. Il software MMS implementa un mixer a due canali, (di seguito chiamati canale 1 e canale 2) ciascuno dei quali può essere composto da un flusso audio, un flusso video e da immagini statiche. Si noti che i singoli flussi di ogni canale possono provenire tutti dallo stesso file (ad esempio un unico file AVI), oppure ciascuno da un diverso file multimediale. La scelta è del tutto arbitraria. I tipi di mixaggio video ottenibili sono riportati in Figura 14, dove i frame dei due canali sono contraddistinti da toni di grigio differenti: 36

37 4.4 Applicativo prototipale Multimedia Mixing Server Figura 14 - Effetti video disponibili La funzione che genera questi effetti video si chiama PIPN, ed è in grado di inserire un'immagine opportunamente scalata all'interno di un'altra a dimensione intera. L'effetto generato assume il nome di Picture in picture (PIP). PIPN è molto versatile e permette inserendo alcuni semplici parametri, di generare molti effetti video come quelli sopra riportati. I parametri da impostare sono: Fattore di scala dell'immagine più piccola. Posizione dell'immagine più piccola all'interno dell'immagine più grande 37

38 (coordinate x e y espresse in pixel). 4 Scelte di progetto ed applicazione prototipale Buffer FIFO dei due frame (sotto forma di puntatori) Il risultato di questa operazione è un'immagine pronta per essere utilizzata da Real Producer, in quanto il mixer, generando la nuova immagine, si occupa anche di adattarne il formato (cfr ). Di seguito sono riportate alcune immagini di esempio che permettono di verificare come funzioni nel caso pratico la funzione PIPN e la qualità ottenibile dal sistema. I fotogrammi riportati sono stati ottenuti catturando le immagini dello schermo del computer client, mentre il Real Player era in funzione. Per la dimostrazione sono stati utilizzati due video musicali del gruppo irlandese U2 (per la precisione il videoclip della canzone One ed il videoclip della canzone Elevation ). Figura 15 - Effetto PIP TIPO 1 38

39 4.4 Applicativo prototipale Multimedia Mixing Server 39

40 4 Scelte di progetto ed applicazione prototipale Figura 16 - Effetto PIP TIPO 2 Figura 17 - Effetto PIP TIPO 3 40

41 4.4 Applicativo prototipale Multimedia Mixing Server 41

42 4 Scelte di progetto ed applicazione prototipale Figura 18 -Effetto PIP TIPO 4 Figura 19 - Effetto PIP TIPO 5 42

43 4.4 Applicativo prototipale Multimedia Mixing Server Figura 20 - Effetto PIP TIPO 6 (Dinamico) Un' ultima nota sul mixing dei flussi audio: il flusso audio di uscita è sempre quello associato al canale che ha il frame video a schermo intero Interattività del sistema Come accennato in precedenza, MMS implementa una nuova classe di streaming, che può essere definita streaming interattivo. E' possibile immaginare due tipologie di interazione diverse: interazione libera : l'utente gestisce direttamente il mixer audio/video, inviando i comandi corrispondenti nei modi e nei tempi a lui preferiti. interazione guidata : l'utente seleziona da un elenco grande a piacere, uno o più file che contengono sequenze preimpostate di comandi che andranno a gestire il mixer audio/video. Dato che i due tipi di interazione non sono tra loro compatibili sono state 43

44 4 Scelte di progetto ed applicazione prototipale realizzate due implementazioni diverse del programma MMS: la prima che permette l'interazione libera, la seconda che permette l'interazione guidata. Nei capitoli seguenti sono descritte le specifiche più significative delle due implementazioni. Resta comunque inteso che le caratteristiche e le soluzioni fino a qui descritte sono comuni ad entrambe le implementazioni, e quindi valide MMS: Implementazione interazione libera Il software dimostrativo prevede di utilizzare due file in formato AVI contenenti un videoclip musicale ciascuno. I video utilizzati sono in formato 352x288 con 25 fps e le tracce audio sono stereo con frequenza di campionamento 32 khz. Il progetto completo prevede che l'utente dal computer client invii al server tramite la rete i comandi per effettuare il mixaggio. Trattandosi però di un'applicazione di tipo prototipale, e quindi volta a testare le funzionalità del sistema, è stato implementato un metodo più sbrigativo che prevede l'invio di comandi direttamente dalla tastiera del computer server. I comandi implementati sono i seguenti. 44

45 4.4 Applicativo prototipale Multimedia Mixing Server Comandi da tastiera Tasto Comando Descrizione G Inizio mixing L'applicativo attende questo comando per iniziare a mixare i due videoclip. Nel frattempo effettua lo stream di un segnale di test (barre colore o monoscopio). Q Termina programma Questo comando termina l'esecuzione del programma. 0 Effetto FULLSCREEN Imposta l'effetto di mixing indicato 1 Effetto PIP tipo 1 Imposta l'effetto di mixing indicato 2 Effetto PIP tipo 2 Imposta l'effetto di mixing indicato 3 Effetto PIP tipo 3 Imposta l'effetto di mixing indicato 4 Effetto PIP tipo 4 Imposta l'effetto di mixing indicato 5 Effetto PIP tipo 5 Imposta l'effetto di mixing indicato R Effetto PIP tipo 6 (rimbalzo) Imposta l'effetto di mixing indicato S swap Scambia il canale 1 con il canale 2 F Frame rate Visualizza un elenco di dati statistici (ad esempio il frame rate) Tabella 1 - Elenco comandi disponibili da tastiera Il canale impostato di default è il canale 1. Per la descrizione degli effetti si rimanda al paragrafo

46 4 Scelte di progetto ed applicazione prototipale MMS: Implementazione interazione guidata In questa modalità, le regole di mixaggio vengono preimpostate all'interno di un file di controllo che interagisce con il mixer a/v. Per realizzare il programma dimostrativo di questa funzionalità si è immaginato di dover distribuire in rete un filmato in più lingue contenente un normale flusso audio/video inframmezzato da lucidi (quale può essere ad esempio una videolezione del Politecnico). Il materiale sorgente è composto da una singola traccia video, da n tracce audio e da n file contenenti i lucidi. Il client seleziona il linguaggio desiderato; il file di controllo ne coordina il mixaggio video/lucidi/audio. (Figura 21). 46

47 4.4 Applicativo prototipale Multimedia Mixing Server FILE DI CONTROLLO TRACCIA VIDEO (AVI) AUDIO LUCIDI MIXER LINGUA 1 ESPERIMENTO FISICA AUDIO LUCIDI LINGUA 2 SCELTA CLIENT AUDIO LUCIDI LINGUA n Figura 21 - Schema di funzionamento Interazione guidata in MMS Per motivi analoghi all'implementazione precedente, l'interazione del client viene effettuata direttamente dalla tastiera del server. Le scelte sono quindi comunicate a MMS come parametri da linea di comando durante l'esecuzione dello stesso; questo permette di supportare più utenti contemporaneamente e più linguaggi utilizzando sessioni diverse dello stesso applicativo. 47

48 4 Scelte di progetto ed applicazione prototipale Formato file di controllo mixer Il file di controllo è l'equivalente della timeline dei programmi di video editing. Si tratta in pratica di una sequenza di comandi che devono essere eseguiti dal mixer a/v ad istanti di tempo ben precisi. La precisione ottenibile con questo metodo è infatti pari alla durata del singolo frame e quindi impossibile ad ottenersi con l'interazione libera. Il file è un semplice file di testo, scritto in linguaggio simile a SMIL ed è modificabile con qualunque editor di testi. Nel file non sono al momento previsti header o terminatori: la sequenza di comandi termina con la fine del file. Ad ogni linea del file è associato un comando distinto. Ogni linea ha il seguente formato: Offset (byte) TIMECODE IN TAB TIMECODE OUT TAB LUCIDO TAB EFFETTO TAB STOP FLAG COMMENTI Figura 22 - Formato file di controllo per lucidi dove: TIMECODE IN: Riferimento temporale. E' l'istante di inserimento del lucido nel flusso video principale (riferito al video principale stesso). Ha forma: HH:MM:SS.mmm dove : HH rappresentano le ore MM i minuti SS i secondi mmm i millesimi. 48

49 4.4 Applicativo prototipale Multimedia Mixing Server TIMECODE OUT: Analogo al timecode in: è l'istante di fine utilizzo del lucido. LUCIDO: Indica il numero ordinale (a quattro cifre) del lucido da proiettare: i valori possibili vanno da 0000 a Nell'attuale implementazione prototipale questo parametro viene ignorato: i lucidi sono contenuti all'interno di un unico file AVI chiamato SLIDE.AVI. Grazie a questa scelta è stato possibile utilizzare per la lettura dei lucidi le stesse funzioni fornite dalle librerie FFMPEG. Il parametro lucido è stato inserito nell'ottica di una nuova implementazione del software Multimedia Mixing Server nella quale i lucidi sono salvati su disco in file separati; dal parametro lucido sarebbe così possibile risalire al nome del file da leggere (0000.gif ad esempio oppure 0000.jpg a seconda dei formati di immagine supportati). EFFETTO: Indica il tipo di effetto desiderato. I valori possibili vanno da 00 a 99. Il loro significato è riportato in Tabella 2. CODICE EFFETTO TIPO EFFETTO 00 Fullscreen video 01 Fullscreen lucido 02 PIP tipo 1* 03 PIP tipo 1 04 PIP tipo 2* 05 PIP tipo 2 06 PIP tipo 3* 07 PIP tipo 3 08 PIP tipo 4 * 09 PIP tipo 4 10 PIP tipo 5 * 11 PIP tipo 5 12 PIP tipo 6 * 13 PIP tipo 6 Tabella 2 - Codici effetti del file di comando 49

50 4 Scelte di progetto ed applicazione prototipale Per le descrizioni degli effetti si rimanda alla Figura 14, paragrafo Gli effetti contrassegnati dall'asterisco in tabella indicano che il lucido appare in riquadro ed il filmato a schermo intero, viceversa per quelli senza l'asterisco. STOP FLAG: Campo di tipo booleano(0 = falso; 1=vero). Quando lo stop flag è attivo, il video e l'audio vengono messi in pausa (fermo immagine). Il flag è utilizzato per effettuare titolazioni senza perdere i frame del filmato principale. Commenti: Ogni carattere inserito dopo il campo di stop flag viene ignorato. E' quindi possibile inserire un commento per ogni linea di comando. TAB:(CODICE ASCII 8). Ha funzione di separazione tra i campi ed effettua una tabulazione in fase di editing. Note conclusive: Questa implementazione comporta alcune modifiche nella parte di lettura dei file multimediali, in particolare è implementata la possibilità di mettere in pausa la lettura di un qualunque flusso. E' stata infine inserita una procedura che provvede alla lettura e all'interpretazione del file di comando. Per ulteriori informazioni si invita a consultare il listato del programma. 50

51 4.4 Applicativo prototipale Multimedia Mixing Server 5 Analisi prestazioni e funzionalità ottenibili 5.1 Introduzione Questo capitolo approfondisce le prestazioni ottenibili del programma prototipale Multimedia Mixing server. I dati raccolti ed analizzati permettono infatti di determinare caratteristiche fondamentali dell'applicativo, quali il tempo che intercorre tra il comando impartito dall'utente e la visualizzazione del risultato, la potenza richiesta al server per effettuare lo streaming di flussi video con diverse caratteristiche, il numero di utenti gestibili da un singolo server, ecc... Analizzando questi dati sarà possibile comprendere la validità del sistema implementato, le possibili migliorie e le funzionalità ottenibili con lo streaming multimediale interattivo. Per fornire una panoramica vasta e significativa sono state utilizzate due configurazioni hardware differenti che presentano caratteristiche di potenza crescenti. Queste sono: Configurazione 1: AMD K6 II 500 MHz 320MBytes RAM DIMM Hard Disk IDE UDMA33 Configurazione 2: AMD Athlon XP (1533 MHz) 512 MByte di RAM DDR Hard Disk IDE ATA

52 5 Analisi prestazioni e funzionalità ottenibili 5.2 RITARDO DEL SISTEMA (tempo di loop) Con ritardo del sistema (tempo di loop) si intende il tempo che intercorre tra il comando dell'utente al server (ad esempio cambio di effetto video) ed effettiva visualizzazione dello stesso. Comando Visualizzazione Figura 23 - Tempo di Loop Dalle prove effettuate è risultato che questo tempo non dipende dalla potenza del client e del server, ma esclusivamente dalla dimensione del buffer di ricezione utilizzato dal client e dalla velocità di trasmissione della rete. A tal proposito si ricorda che il buffer è utilizzato dal client per sopperire alle variazioni di velocità della rete (metodo time stamp, cfr. 1.4). Il tempi ottenuti si attestano mediamente intorno ai 25 secondi anche se in condizioni ottimali di traffico, con la rete del Politecnico questi tempi si stabilizzano intorno ai 14 secondi. 52

53 5.2 RITARDO DEL SISTEMA (tempo di loop) Durante le prove per la misurazione del tempo di loop, si è riscontrato inoltre che detto tempo rimane costante per la durata di ogni singola prova. 53

54 5 Analisi prestazioni e funzionalità ottenibili 5.3 CARICO CPU e MASSIMO FRAME RATE. Il CARICO CPU indica la percentuale di potenza di calcolo utilizzata da Multimedia Mixing Server rispetto alla potenza di calcolo totale. Le prove sono state effettuate utilizzando MMS versione interazione guidata, con un filmato video 360x288x15 fps e traccia audio mono a 32 khz con campioni a 16 bit. Il parametro fps è poi stato modificato per ottenere filmati con diverse caratteristiche. Infine il file di storyboard utilizzato prevedeva l'applicazione di 3 tipologie di effetti che sono: PIP Statico (still) : Il flusso del filmato originale viene fermato, e si effettua lo streaming di una immagine statica composta dall'ultimo frame del filmato e da un lucido mixati insieme dalla funzione PIP. Questa condizione corrisponde in pratica alla potenza richiesta dal solo sistema Real Server/Real Producer. Filmato semplice: Streaming di audio e video: la funzione PIP non interviene. In questo caso si ottiene la potenza necessaria per la lettura e la decodifica del flusso video, del flusso audio e del sistema Real Server/Real Producer. PIP dinamico: Tutte le parti del programma MMS sono in funzione: la lettura audio, la lettura video, la lettura dei lucidi, la funzione PIP e lo Streaming RealServer/Real Producer.. I risultati ottenuti sono riportati in Tabella 3 e Tabella 4 (rispettivamente per la configurazione con AMD K6II 500 MHz e AMD Athlon XP 1800+). Nella prima colonna è riportato il frame rate (fps) richiesto al sistema di 54

ARCHITETTURA DI RETE FOLEGNANI ANDREA

ARCHITETTURA DI RETE FOLEGNANI ANDREA ARCHITETTURA DI RETE FOLEGNANI ANDREA INTRODUZIONE È denominata Architettura di rete un insieme di livelli e protocolli. Le reti sono organizzate gerarchicamente in livelli, ciascuno dei quali interagisce

Dettagli

Software di sistema e software applicativo. I programmi che fanno funzionare il computer e quelli che gli permettono di svolgere attività specifiche

Software di sistema e software applicativo. I programmi che fanno funzionare il computer e quelli che gli permettono di svolgere attività specifiche Software di sistema e software applicativo I programmi che fanno funzionare il computer e quelli che gli permettono di svolgere attività specifiche Software soft ware soffice componente è la parte logica

Dettagli

MODELLO CLIENT/SERVER. Gianluca Daino Dipartimento di Ingegneria dell Informazione Università degli Studi di Siena daino@unisi.it

MODELLO CLIENT/SERVER. Gianluca Daino Dipartimento di Ingegneria dell Informazione Università degli Studi di Siena daino@unisi.it MODELLO CLIENT/SERVER Gianluca Daino Dipartimento di Ingegneria dell Informazione Università degli Studi di Siena daino@unisi.it POSSIBILI STRUTTURE DEL SISTEMA INFORMATIVO La struttura di un sistema informativo

Dettagli

La Videosorveglianza Criteri per il dimensionamento dello storage

La Videosorveglianza Criteri per il dimensionamento dello storage La Videosorveglianza Criteri per il dimensionamento dello storage Serie vol 1005/2010 L importanza di registrare le immagini video Il valore di un sistema di videosorveglianza non dipende solo dall abilità

Dettagli

La VPN con il FRITZ!Box Parte I. La VPN con il FRITZ!Box Parte I

La VPN con il FRITZ!Box Parte I. La VPN con il FRITZ!Box Parte I La VPN con il FRITZ!Box Parte I 1 Introduzione In questa mini-guida illustreremo come realizzare un collegamento tramite VPN(Virtual Private Network) tra due FRITZ!Box, in modo da mettere in comunicazioni

Dettagli

Reti di Telecomunicazione Lezione 6

Reti di Telecomunicazione Lezione 6 Reti di Telecomunicazione Lezione 6 Marco Benini Corso di Laurea in Informatica marco.benini@uninsubria.it Lo strato di applicazione protocolli Programma della lezione Applicazioni di rete client - server

Dettagli

Dispensa di Informatica I.1

Dispensa di Informatica I.1 IL COMPUTER: CONCETTI GENERALI Il Computer (o elaboratore) è un insieme di dispositivi di diversa natura in grado di acquisire dall'esterno dati e algoritmi e produrre in uscita i risultati dell'elaborazione.

Dettagli

Configurazione di Outlook Express

Configurazione di Outlook Express OUTLOOK Outlook Express è il client di posta elettronica sviluppato da Microsoft, preinstallato su sistemi operativi Windows a partire da Windows 98 fino all'uscita di Windows XP. Con l'arrivo di Windows

Dettagli

NOTE OPERATIVE. Prodotto Inaz Download Manager. Release 1.3.0

NOTE OPERATIVE. Prodotto Inaz Download Manager. Release 1.3.0 Prodotto Inaz Download Manager Release 1.3.0 Tipo release COMPLETA RIEPILOGO ARGOMENTI 1. Introduzione... 2 2. Architettura... 3 3. Configurazione... 4 3.1 Parametri di connessione a Internet... 4 3.2

Dettagli

GHPPEditor è un software realizzato per produrre in modo rapido e guidato un part program per controlli numerici Heidenhain.

GHPPEditor è un software realizzato per produrre in modo rapido e guidato un part program per controlli numerici Heidenhain. *+33(GLWRU GHPPEditor è un software realizzato per produrre in modo rapido e guidato un part program per controlli numerici Heidenhain. Il programma si basa su un architettura di tasti funzionali presenti

Dettagli

Sistema operativo. Sommario. Sistema operativo...1 Browser...1. Convenzioni adottate

Sistema operativo. Sommario. Sistema operativo...1 Browser...1. Convenzioni adottate MODULO BASE Quanto segue deve essere rispettato se si vuole che le immagini presentate nei vari moduli corrispondano, con buona probabilità, a quanto apparirà nello schermo del proprio computer nel momento

Dettagli

Consiglio regionale della Toscana. Regole per il corretto funzionamento della posta elettronica

Consiglio regionale della Toscana. Regole per il corretto funzionamento della posta elettronica Consiglio regionale della Toscana Regole per il corretto funzionamento della posta elettronica A cura dell Ufficio Informatica Maggio 2006 Indice 1. Regole di utilizzo della posta elettronica... 3 2. Controllo

Dettagli

Dispositivi di rete. Ripetitori. Hub

Dispositivi di rete. Ripetitori. Hub Ripetitori Dispositivi di rete I ripetitori aumentano la distanza che può essere ragginta dai dispositivi Ethernet per trasmettere dati l'uno rispetto all'altro. Le distanze coperte dai cavi sono limitate

Dettagli

Lezione 8: La rappresentazione dell informazione Multimediale Suoni e Video Venerdi 6 Novembre 2009

Lezione 8: La rappresentazione dell informazione Multimediale Suoni e Video Venerdi 6 Novembre 2009 Università di Salerno Corso di FONDAMENTI DI INFORMATICA Corso di Laurea Ingegneria Meccanica & Ingegneria Gestionale Mat. Pari Docente : Ing. Secondulfo Giovanni Anno Accademico 2009-2010 Lezione 8: La

Dettagli

Un ripasso di aritmetica: Rappresentazione binaria - operazioni. riporti

Un ripasso di aritmetica: Rappresentazione binaria - operazioni. riporti Un ripasso di aritmetica: Rappresentazione binaria - operazioni A queste rappresentazioni si possono applicare le operazioni aritmetiche: riporti 1 1 0 + 1 0 = 1 0 0 24 Un ripasso di aritmetica: Rappresentazione

Dettagli

lo 2 2-1 - PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000

lo 2 2-1 - PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000 Capittol lo 2 Visualizzazione 2-1 - PERSONALIZZARE LA FINESTRA DI WORD 2000 Nel primo capitolo sono state analizzate le diverse componenti della finestra di Word 2000: barra del titolo, barra dei menu,

Dettagli

. A primi passi con microsoft a.ccepss SommarIo: i S 1. aprire e chiudere microsoft access Start (o avvio) l i b tutti i pro- grammi

. A primi passi con microsoft a.ccepss SommarIo: i S 1. aprire e chiudere microsoft access Start (o avvio) l i b tutti i pro- grammi Capitolo Terzo Primi passi con Microsoft Access Sommario: 1. Aprire e chiudere Microsoft Access. - 2. Aprire un database esistente. - 3. La barra multifunzione di Microsoft Access 2007. - 4. Creare e salvare

Dettagli

COME È FATTO IL COMPUTER

COME È FATTO IL COMPUTER 1 di 8 15/07/2013 17:07 COME È FATTO IL COMPUTER Le componenti fondamentali Un computer, o elaboratore di dati, è composto da una scheda madre alla quale sono collegate periferiche di input e output, RAM

Dettagli

Manuale Terminal Manager 2.0

Manuale Terminal Manager 2.0 Manuale Terminal Manager 2.0 CREAZIONE / MODIFICA / CANCELLAZIONE TERMINALI Tramite il pulsante NUOVO possiamo aggiungere un terminale alla lista del nostro impianto. Comparirà una finestra che permette

Dettagli

BMSO1001. Virtual Configurator. Istruzioni d uso 02/10-01 PC

BMSO1001. Virtual Configurator. Istruzioni d uso 02/10-01 PC BMSO1001 Virtual Configurator Istruzioni d uso 02/10-01 PC 2 Virtual Configurator Istruzioni d uso Indice 1. Requisiti Hardware e Software 4 1.1 Requisiti Hardware 4 1.2 Requisiti Software 4 2. Concetti

Dettagli

Guida alla registrazione on-line di un DataLogger

Guida alla registrazione on-line di un DataLogger NovaProject s.r.l. Guida alla registrazione on-line di un DataLogger Revisione 3.0 3/08/2010 Partita IVA / Codice Fiscale: 03034090542 pag. 1 di 17 Contenuti Il presente documento è una guida all accesso

Dettagli

Direzione Centrale per le Politiche dell Immigrazione e dell Asilo

Direzione Centrale per le Politiche dell Immigrazione e dell Asilo Direzione Centrale per le Politiche dell Immigrazione e dell Asilo Sistema inoltro telematico domande di nulla osta, ricongiungimento e conversioni Manuale utente Versione 2 Data creazione 02/11/2007 12.14.00

Dettagli

IRSplit. Istruzioni d uso 07/10-01 PC

IRSplit. Istruzioni d uso 07/10-01 PC 3456 IRSplit Istruzioni d uso 07/10-01 PC 2 IRSplit Istruzioni d uso Indice 1. Requisiti Hardware e Software 4 1.1 Requisiti Hardware 4 1.2 Requisiti Software 4 2. Installazione 4 3. Concetti fondamentali

Dettagli

Definizione Parte del software che gestisce I programmi applicativi L interfaccia tra il calcolatore e i programmi applicativi Le funzionalità di base

Definizione Parte del software che gestisce I programmi applicativi L interfaccia tra il calcolatore e i programmi applicativi Le funzionalità di base Sistema operativo Definizione Parte del software che gestisce I programmi applicativi L interfaccia tra il calcolatore e i programmi applicativi Le funzionalità di base Architettura a strati di un calcolatore

Dettagli

Reti di Telecomunicazione Lezione 8

Reti di Telecomunicazione Lezione 8 Reti di Telecomunicazione Lezione 8 Marco Benini Corso di Laurea in Informatica marco.benini@uninsubria.it Livello di trasporto Programma della lezione relazione tra lo strato di trasporto e lo strato

Dettagli

GUIDA RAPIDA PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA CCNL GUIDA RAPIDA PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA CCNL

GUIDA RAPIDA PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA CCNL GUIDA RAPIDA PER LA COMPILAZIONE DELLA SCHEDA CCNL GUIDA RAPIDA BOZZA 23/07/2008 INDICE 1. PERCHÉ UNA NUOVA VERSIONE DEI MODULI DI RACCOLTA DATI... 3 2. INDICAZIONI GENERALI... 4 2.1. Non modificare la struttura dei fogli di lavoro... 4 2.2. Cosa significano

Dettagli

Sicurezza e rispetto della privacy, finalmente non in conflitto.

Sicurezza e rispetto della privacy, finalmente non in conflitto. Aylook e Privacy pag. 1 di 7 aylook, il primo sistema di videoregistrazione ibrida Privacy Compliant in grado di ottemperare alle richieste in materia di rispetto della privacy e dei diritti dei lavoratori.

Dettagli

Con accesso remoto s'intende la possibilità di accedere ad uno o più Personal Computer con un modem ed una linea telefonica.

Con accesso remoto s'intende la possibilità di accedere ad uno o più Personal Computer con un modem ed una linea telefonica. Tecnologie informatiche ACCESSO REMOTO CON WINDOWS Con accesso remoto s'intende la possibilità di accedere ad uno o più Personal Computer con un modem ed una linea telefonica. Un esempio di tale servizio

Dettagli

Database. Si ringrazia Marco Bertini per le slides

Database. Si ringrazia Marco Bertini per le slides Database Si ringrazia Marco Bertini per le slides Obiettivo Concetti base dati e informazioni cos è un database terminologia Modelli organizzativi flat file database relazionali Principi e linee guida

Dettagli

Prova di Esame - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia) Lunedì 24 Gennaio 2005, ore 15.00

Prova di Esame - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia) Lunedì 24 Gennaio 2005, ore 15.00 Prova di Esame - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia) Lunedì 24 Gennaio 200, ore 1.00 NB: alcune domande hanno risposta multipla: si richiede di identificare TUTTE le risposte corrette. Cognome: Nome:

Dettagli

2 Gli elementi del sistema di Gestione dei Flussi di Utenza

2 Gli elementi del sistema di Gestione dei Flussi di Utenza SISTEMA INFORMATIVO page 4 2 Gli elementi del sistema di Gestione dei Flussi di Utenza Il sistema è composto da vari elementi, software e hardware, quali la Gestione delle Code di attesa, la Gestione di

Dettagli

Hardware delle reti LAN

Hardware delle reti LAN Hardware delle reti LAN Le reti LAN utilizzano una struttura basata su cavi e concentratori che permette il trasferimento di informazioni. In un ottica di questo tipo, i computer che prendono parte allo

Dettagli

Il web server Apache Lezione n. 3. Introduzione

Il web server Apache Lezione n. 3. Introduzione Procurarsi ed installare il web server Apache Introduzione In questa lezione cominciamo a fare un po di pratica facendo una serie di operazioni preliminari, necessarie per iniziare a lavorare. In particolar

Dettagli

I MODULI Q.A.T. PANORAMICA. La soluzione modulare di gestione del Sistema Qualità Aziendale

I MODULI Q.A.T. PANORAMICA. La soluzione modulare di gestione del Sistema Qualità Aziendale La soluzione modulare di gestione del Sistema Qualità Aziendale I MODULI Q.A.T. - Gestione clienti / fornitori - Gestione strumenti di misura - Gestione verifiche ispettive - Gestione documentazione del

Dettagli

Corso di Informatica

Corso di Informatica Corso di Informatica Modulo T2 1 Sistema software 1 Prerequisiti Utilizzo elementare di un computer Significato elementare di programma e dati Sistema operativo 2 1 Introduzione In questa Unità studiamo

Dettagli

La VPN con il FRITZ!Box Parte I. La VPN con il FRITZ!Box Parte I

La VPN con il FRITZ!Box Parte I. La VPN con il FRITZ!Box Parte I La VPN con il FRITZ!Box Parte I 1 Descrizione Ogni utente di Internet può scambiare dati ed informazioni con qualunque altro utente della rete. I dati scambiati viaggiano nella nuvola attraverso una serie

Dettagli

2.7 La cartella Preparazioni e CD Quiz Casa

2.7 La cartella Preparazioni e CD Quiz Casa 2.7 La cartella Preparazioni e CD Quiz Casa SIDA CD Quiz Casa è il cd che permette al candidato di esercitarsi a casa sui quiz ministeriali e personalizzati. L autoscuola può consegnare il cd al candidato

Dettagli

Presentazione FutureMobile. Sicurezza e Tracciabilità

Presentazione FutureMobile. Sicurezza e Tracciabilità Presentazione FutureMobile FutureMobile è un applicazione per Palmari industriali e/o Smartphone in grado di gestire, con semplicità e precisione, i dati che normalmente non vengono processti automaticamente

Dettagli

Reti di calcolatori ed indirizzi IP

Reti di calcolatori ed indirizzi IP ITIS TASSINARI, 1D Reti di calcolatori ed indirizzi IP Prof. Pasquale De Michele 5 aprile 2014 1 INTRODUZIONE ALLE RETI DI CALCOLATORI Cosa è una rete di calcolatori? Il modo migliore per capire di cosa

Dettagli

MANUALE UTENTE Fiscali Free

MANUALE UTENTE Fiscali Free MANUALE UTENTE Fiscali Free Le informazioni contenute in questa pubblicazione sono soggette a modifiche da parte della ComputerNetRimini. Il software descritto in questa pubblicazione viene rilasciato

Dettagli

Sistema Banca dati e Repertorio dei dispositivi medici Notifiche multiple di DM simili

Sistema Banca dati e Repertorio dei dispositivi medici Notifiche multiple di DM simili Sistema Banca dati e Repertorio dei dispositivi medici Notifiche multiple di DM simili Questa presentazione intende illustrare brevemente la nuova funzionalità (Notifiche multiple di DM simili) predisposta

Dettagli

GUIDA UTENTE BILLIARDS COUNTER (Vers. 1.2.0)

GUIDA UTENTE BILLIARDS COUNTER (Vers. 1.2.0) ------------------------------------------------- GUIDA UTENTE BILLIARDS COUNTER (Vers. 1.2.0) GUIDA UTENTE BILLIARDS COUNTER (Vers. 1.2.0)... 1 Installazione Billiards Counter... 2 Primo avvio e configurazione

Dettagli

PORTALE CLIENTI Manuale utente

PORTALE CLIENTI Manuale utente PORTALE CLIENTI Manuale utente Sommario 1. Accesso al portale 2. Home Page e login 3. Area riservata 4. Pagina dettaglio procedura 5. Pagina dettaglio programma 6. Installazione dei programmi Sistema operativo

Dettagli

Manuale di Aggiornamento BOLLETTINO. Rel. 5.20.1H4. DATALOG Soluzioni Integrate a 32 Bit

Manuale di Aggiornamento BOLLETTINO. Rel. 5.20.1H4. DATALOG Soluzioni Integrate a 32 Bit Manuale di Aggiornamento BOLLETTINO Rel. 5.20.1H4 DATALOG Soluzioni Integrate a 32 Bit - 2 - Manuale di Aggiornamento Sommario 1 2 PER APPLICARE L AGGIORNAMENTO... 3 1.1 Aggiornamento Patch Storica...

Dettagli

Cosa è un foglio elettronico

Cosa è un foglio elettronico Cosa è un foglio elettronico Versione informatica del foglio contabile Strumento per l elaborazione di numeri (ma non solo...) I valori inseriti possono essere modificati, analizzati, elaborati, ripetuti

Dettagli

FILE: ESTENSIONI o Formati. Augusto Grossi

FILE: ESTENSIONI o Formati. Augusto Grossi FILE: ESTENSIONI o Formati Augusto Grossi File: estensioni Tutti i file sono distinguibili tra loro, oltre che dal nome e dall icona, anche dal formato (o estensione), indicato sempre dopo il nome del

Dettagli

Istruzione Operativa Richiesta di Offerta on-line in busta chiusa digitale

Istruzione Operativa Richiesta di Offerta on-line in busta chiusa digitale Istruzione Operativa Richiesta di Offerta on-line in busta chiusa digitale ATAF avvierà la gara on-line secondo le modalità di seguito descritte, in particolare utilizzando lo strumento RDO on-line disponibile

Dettagli

Comunicazione tra Computer. Protocolli. Astrazione di Sottosistema di Comunicazione. Modello di un Sottosistema di Comunicazione

Comunicazione tra Computer. Protocolli. Astrazione di Sottosistema di Comunicazione. Modello di un Sottosistema di Comunicazione I semestre 04/05 Comunicazione tra Computer Protocolli Prof. Vincenzo Auletta auletta@dia.unisa.it http://www.dia.unisa.it/professori/auletta/ Università degli studi di Salerno Laurea in Informatica 1

Dettagli

Definire all'interno del codice un vettore di interi di dimensione DIM, es. int array[] = {1, 5, 2, 4, 8, 1, 1, 9, 11, 4, 12};

Definire all'interno del codice un vettore di interi di dimensione DIM, es. int array[] = {1, 5, 2, 4, 8, 1, 1, 9, 11, 4, 12}; ESERCIZI 2 LABORATORIO Problema 1 Definire all'interno del codice un vettore di interi di dimensione DIM, es. int array[] = {1, 5, 2, 4, 8, 1, 1, 9, 11, 4, 12}; Chiede all'utente un numero e, tramite ricerca

Dettagli

Come si misura la memoria di un calcolatore?

Come si misura la memoria di un calcolatore? Come si misura la memoria di un calcolatore? Definizione Il byte è definito come unità di misura di memoria. I multipli del byte sono: KiloByte (KB) - 1 KB = 2 10 byte = 1024 byte MegaByte (MB) - 1 MB

Dettagli

STRUMENTI DI PRESENTAZIONE MODULO 6

STRUMENTI DI PRESENTAZIONE MODULO 6 STRUMENTI DI PRESENTAZIONE MODULO 6 2012 A COSA SERVE POWER POINT? IL PROGRAMMA NASCE PER LA CREAZIONE DI PRESENTAZIONI BASATE SU DIAPOSITIVE (O LUCIDI) O MEGLIO PER PRESENTARE INFORMAZIONI IN MODO EFFICACE

Dettagli

Guida all accesso al portale e ai servizi self service

Guida all accesso al portale e ai servizi self service Guida all accesso al portale e ai servizi self service INDICE PREMESSA 2 pag. 1 INTRODUZIONE 2 2 MODALITÀ DI PRIMO ACCESSO 2 2.1 LA CONVALIDA DELL INDIRIZZO DI POSTA ELETTRONICA 2 2.2 L INSERIMENTO DELLA

Dettagli

Volume GESTFLORA. Gestione aziende agricole e floricole. Guidaall uso del software

Volume GESTFLORA. Gestione aziende agricole e floricole. Guidaall uso del software Volume GESTFLORA Gestione aziende agricole e floricole Guidaall uso del software GESTIONE AZIENDE AGRICOLE E FLORICOLE Guida all uso del software GestFlora Ver. 2.00 Inter-Ware Srl Viadegli Innocenti,

Dettagli

ShellPictionary. Sistema operativo Microsoft Windows 98 o superiore Libreria SAPI e voce sintetica Casse audio

ShellPictionary. Sistema operativo Microsoft Windows 98 o superiore Libreria SAPI e voce sintetica Casse audio Progetto Software to Fit - ShellPictionary Pagina 1 Presentazione ShellPictionary Il progetto è finalizzato alla realizzazione di una interfaccia per disabili motori verso l applicativo Pictionary. Pictionary

Dettagli

Mon Ami 3000 Produzione base Produzione articoli con distinta base e calcolo dei fabbisogni

Mon Ami 3000 Produzione base Produzione articoli con distinta base e calcolo dei fabbisogni Prerequisiti Mon Ami 3000 Produzione base Produzione articoli con distinta base e calcolo dei fabbisogni L opzione Produzione base è disponibile per le versioni Azienda Light e Azienda Pro. Introduzione

Dettagli

Excel. A cura di Luigi Labonia. e-mail: luigi.lab@libero.it

Excel. A cura di Luigi Labonia. e-mail: luigi.lab@libero.it Excel A cura di Luigi Labonia e-mail: luigi.lab@libero.it Introduzione Un foglio elettronico è un applicazione comunemente usata per bilanci, previsioni ed altri compiti tipici del campo amministrativo

Dettagli

Manuale Amministratore Legalmail Enterprise. Manuale ad uso degli Amministratori del Servizio Legalmail Enterprise

Manuale Amministratore Legalmail Enterprise. Manuale ad uso degli Amministratori del Servizio Legalmail Enterprise Manuale Amministratore Legalmail Enterprise Manuale ad uso degli Amministratori del Servizio Legalmail Enterprise Pagina 2 di 16 Manuale Amministratore Legalmail Enterprise Introduzione a Legalmail Enterprise...3

Dettagli

DENUNCE EDILCONNECT GUIDA COMPILAZIONE

DENUNCE EDILCONNECT GUIDA COMPILAZIONE Cassa Edile Como e Lecco DENUNCE EDILCONNECT GUIDA COMPILAZIONE COMPILAZIONE DA FILE PAGHE Guida per i consulenti e le imprese che compilano la denuncia utilizzando il file di esportazione dei software

Dettagli

Sommario. 1. Cos è SecureDrive... 3. 1.1. Caratteristiche... 3. 1.1.1. Privacy dei dati: SecureVault... 4

Sommario. 1. Cos è SecureDrive... 3. 1.1. Caratteristiche... 3. 1.1.1. Privacy dei dati: SecureVault... 4 Allegato Tecnico Pagina 2 di 7 Marzo 2015 Sommario 1. Cos è... 3 1.1. Caratteristiche... 3 1.1.1. Privacy dei dati: SecureVault... 4 1.1.1.1. Funzione di Recupero del Codice di Cifratura... 4 1.1.2. Sicurezza

Dettagli

Installazione e caratteristiche generali 1

Installazione e caratteristiche generali 1 Installazione e caratteristiche generali 1 Introduzione SIGLA Ultimate e SIGLA Start Edition possono essere utilizzati solo se sono soddisfatti i seguenti prerequisiti: Microsoft.Net Framework 3.5 (consigliato

Dettagli

FIRESHOP.NET. Gestione Lotti & Matricole. www.firesoft.it

FIRESHOP.NET. Gestione Lotti & Matricole. www.firesoft.it FIRESHOP.NET Gestione Lotti & Matricole www.firesoft.it Sommario SOMMARIO Introduzione... 3 Configurazione... 6 Personalizzare le etichette del modulo lotti... 6 Personalizzare i campi che identificano

Dettagli

GUIDA UTENTE MONEY TRANSFER MANAGER

GUIDA UTENTE MONEY TRANSFER MANAGER GUIDA UTENTE MONEY TRANSFER MANAGER (vers. 1.0.2) GUIDA UTENTE MONEY TRANSFER MANAGER (vers. 1.0.2)... 1 Installazione... 2 Prima esecuzione... 5 Login... 7 Funzionalità... 8 Anagrafica... 9 Registrazione

Dettagli

Codifiche a lunghezza variabile

Codifiche a lunghezza variabile Sistemi Multimediali Codifiche a lunghezza variabile Marco Gribaudo marcog@di.unito.it, gribaudo@elet.polimi.it Assegnazione del codice Come visto in precedenza, per poter memorizzare o trasmettere un

Dettagli

PowerPoint 2007 Le funzioni

PowerPoint 2007 Le funzioni PowerPoint 2007 Le funzioni Introduzione Cos è un ipertesto L' ipertesto è un testo organizzato in link, o collegamenti ad altre parti del testo e/o altri testi, in modo da consentire all utente di scegliere

Dettagli

Introduzione all analisi dei segnali digitali.

Introduzione all analisi dei segnali digitali. Introduzione all analisi dei segnali digitali. Lezioni per il corso di Laboratorio di Fisica IV Isidoro Ferrante A.A. 2001/2002 1 Segnali analogici Si dice segnale la variazione di una qualsiasi grandezza

Dettagli

Manuale Helpdesk per utenti

Manuale Helpdesk per utenti Manuale Helpdesk per utenti Il giorno 1 Agosto 2009 partirà il nuovo sistema per l helpdesk on-line, ovvero uno strumento che permetterà agli utenti di sapere in ogni momento 1) quale tecnico CED ha in

Dettagli

Portale tirocini. Manuale utente Per la gestione del Progetto Formativo

Portale tirocini. Manuale utente Per la gestione del Progetto Formativo GESTIONE PROGETTO FORMATIVO Pag. 1 di 38 Portale tirocini Manuale utente Per la gestione del Progetto Formativo GESTIONE PROGETTO FORMATIVO Pag. 2 di 38 INDICE 1. INTRODUZIONE... 3 2. ACCESSO AL SISTEMA...

Dettagli

Scuola Digitale. Manuale utente. Copyright 2014, Axios Italia

Scuola Digitale. Manuale utente. Copyright 2014, Axios Italia Scuola Digitale Manuale utente Copyright 2014, Axios Italia 1 SOMMARIO SOMMARIO... 2 Accesso al pannello di controllo di Scuola Digitale... 3 Amministrazione trasparente... 4 Premessa... 4 Codice HTML

Dettagli

SOMMARIO... 3 INTRODUZIONE...

SOMMARIO... 3 INTRODUZIONE... Sommario SOMMARIO... 3 INTRODUZIONE... 4 INTRODUZIONE ALLE FUNZIONALITÀ DEL PROGRAMMA INTRAWEB... 4 STRUTTURA DEL MANUALE... 4 INSTALLAZIONE INRAWEB VER. 11.0.0.0... 5 1 GESTIONE INTRAWEB VER 11.0.0.0...

Dettagli

PRODUZIONE PAGELLE IN FORMATO PDF

PRODUZIONE PAGELLE IN FORMATO PDF Requisiti minimi: PRODUZIONE, FIRMA E PUBBLICAZIONE DELLA PAGELLA ELETTRONICA CON ALUNNI WINDOWS PRODUZIONE PAGELLE IN FORMATO PDF Argo Alunni Windows aggiornato alla versione più recente. Adobe PDF CREATOR,

Dettagli

Sostituto abilitato Entratel con più sedi: ricezione diretta e incarico ad intermediario abilitato

Sostituto abilitato Entratel con più sedi: ricezione diretta e incarico ad intermediario abilitato FAQ Flusso telematico dei modelli 730-4 D.M. 31 maggio 1999, n. 164 Comunicazione dei sostituti d imposta per la ricezione telematica, tramite l Agenzia delle entrate, dei dati dei 730-4 relativi ai mod.

Dettagli

Lo scenario: la definizione di Internet

Lo scenario: la definizione di Internet 1 Lo scenario: la definizione di Internet INTERNET E UN INSIEME DI RETI DI COMPUTER INTERCONNESSE TRA LORO SIA FISICAMENTE (LINEE DI COMUNICAZIONE) SIA LOGICAMENTE (PROTOCOLLI DI COMUNICAZIONE SPECIALIZZATI)

Dettagli

Prova di Esame - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia) Lunedì 24 Gennaio 2005, ore 15.00

Prova di Esame - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia) Lunedì 24 Gennaio 2005, ore 15.00 Prova di Esame - Rete Internet (ing. Giovanni Neglia) Lunedì 24 Gennaio 2005, ore 15.00 NB: alcune domande hanno risposta multipla: si richiede di identificare TUTTE le risposte corrette. Cognome: Nome:

Dettagli

Microsoft Product Activation Guida rapida per l utente

Microsoft Product Activation Guida rapida per l utente Microsoft Product Activation Guida rapida per l utente Introduzione Questa breve guida descrive, con l ausilio di immagini esemplificative, la procedura di attivazione prevista in alcuni prodotti Microsoft.

Dettagli

Informatica grafica e Multimedialità. 4 Immagini grafiche

Informatica grafica e Multimedialità. 4 Immagini grafiche Immagini raster e vettoriali Le immagini grafiche si distinguono in due classi differenti: immagini raster e immagini vettoriali. Le immagini raster, dette anche pittoriche o pixel-oriented, dividono l

Dettagli

Light CRM. Documento Tecnico. Descrizione delle funzionalità del servizio

Light CRM. Documento Tecnico. Descrizione delle funzionalità del servizio Documento Tecnico Light CRM Descrizione delle funzionalità del servizio Prosa S.r.l. - www.prosa.com Versione documento: 1, del 11 Luglio 2006. Redatto da: Michela Michielan, michielan@prosa.com Revisionato

Dettagli

EUTELIAF@X GUIDA ALLA CONFIGURAZIONE E ALL UTILIZZO

EUTELIAF@X GUIDA ALLA CONFIGURAZIONE E ALL UTILIZZO pag.1 EUTELIAF@X GUIDA ALLA CONFIGURAZIONE E ALL UTILIZZO pag.2 INDICE SCOPO...3 COME ATTIVARE EUTELIAF@X...3 COME CONFIGURARE EUTELIAF@X...4 COME UTILIZZARE LA RUBRICA EUTELIAF@X...7 COME UTILIZZARE LA

Dettagli

Scheda di Notifica Manuale d'uso

Scheda di Notifica Manuale d'uso Scheda di Notifica Manuale d'uso Revisione documento 02-2011 Questo documento contiene le istruzioni per l'utilizzo del software Scheda di Notifica di brentapaganella.com. E' consentita la riproduzione

Dettagli

DOCUMENTAZIONE POISSON

DOCUMENTAZIONE POISSON DOCUMENTAZIONE POISSON INDICE: 1. Primo approccio all'interfaccia 2. Distribuzione dei dati 3. Effettuare una elaborazione e una lettura dell'elaborazione 4. Sistema di aggiornamenti 5. Assistenza 6. Acquisto

Dettagli

Librerie digitali. Video. Gestione di video. Caratteristiche dei video. Video. Metadati associati ai video. Metadati associati ai video

Librerie digitali. Video. Gestione di video. Caratteristiche dei video. Video. Metadati associati ai video. Metadati associati ai video Video Librerie digitali Gestione di video Ogni filmato è composto da più parti Video Audio Gestito come visto in precedenza Trascrizione del testo, identificazione di informazioni di interesse Testo Utile

Dettagli

NAVIGAORA HOTSPOT. Manuale utente per la configurazione

NAVIGAORA HOTSPOT. Manuale utente per la configurazione NAVIGAORA HOTSPOT Manuale utente per la configurazione NAVIGAORA Hotspot è l innovativo servizio che offre ai suoi clienti accesso ad Internet gratuito, in modo semplice e veloce, grazie al collegamento

Dettagli

Informatica. Rappresentazione binaria Per esempio +101010000 diventa +0.10101 10 18/10/2007. Introduzione ai sistemi informatici 1

Informatica. Rappresentazione binaria Per esempio +101010000 diventa +0.10101 10 18/10/2007. Introduzione ai sistemi informatici 1 Informatica Pietro Storniolo storniolo@csai.unipa.it http://www.pa.icar.cnr.it/storniolo/info200708 Numeri razionali Cifre più significative: : sono le cifre associate ai pesi maggiori per i numeri maggiori

Dettagli

WINDOWS: Istruzioni per l uso

WINDOWS: Istruzioni per l uso WINDOWS: Istruzioni per l uso Sommario 1. Prerequisiti e Installazione 1 2. Primo accesso 1 3. Utilizzo dell'applicazione 3 3.2 Documenti 4 3.2.1 Anteprima del documento a tutto schermo 6 3.3 Primo Piano,

Dettagli

DINAMIC: gestione assistenza tecnica

DINAMIC: gestione assistenza tecnica DINAMIC: gestione assistenza tecnica INSTALLAZIONE SU SINGOLA POSTAZIONE DI LAVORO PER SISTEMI WINDOWS 1. Installazione del software Il file per l installazione del programma è: WEBDIN32.EXE e può essere

Dettagli

Word processor funzione Stampa Unione

Word processor funzione Stampa Unione Word processor funzione Stampa Unione La funzione Stampa unione permette di collegare un documento che deve essere inviato ad una serie di indirizzi ad un file che contenga i nominativi dei destinatari.

Dettagli

LA FINESTRA DI GOAL (SCHERMATA PRINCIPALE E PANNELLO DEI COMANDI)

LA FINESTRA DI GOAL (SCHERMATA PRINCIPALE E PANNELLO DEI COMANDI) FUNZIONI DEL PROGRAMMA GOAL Il programma GOAL consente all utilizzatore di creare animazioni grafiche rappresentanti schemi, esercitazioni e contrapposizioni tattiche. Le animazioni create possono essere

Dettagli

Mon Ami 3000 Provvigioni agenti Calcolo delle provvigioni per agente / sub-agente

Mon Ami 3000 Provvigioni agenti Calcolo delle provvigioni per agente / sub-agente Prerequisiti Mon Ami 3000 Provvigioni agenti Calcolo delle provvigioni per agente / sub-agente L opzione Provvigioni agenti è disponibile per le versioni Vendite, Azienda Light e Azienda Pro. Introduzione

Dettagli

Registratori di Cassa

Registratori di Cassa modulo Registratori di Cassa Interfacciamento con Registratore di Cassa RCH Nucleo@light GDO BREVE GUIDA ( su logiche di funzionamento e modalità d uso ) www.impresa24.ilsole24ore.com 1 Sommario Introduzione...

Dettagli

COMPETENZE INFORMATICHE DI BASE PER ADULTI

COMPETENZE INFORMATICHE DI BASE PER ADULTI COMPETENZE INFORMATICHE DI BASE PER ADULTI INTRODUZIONE COMPETENZE INFORMATICHE DI BASE PER ADULTI è un manuale diretto a persone adulte, in particolare lavoratori di età avanzata, affinché possano migliorare

Dettagli

2. CONFIGURAZIONE DEL PROGRAMMA ITER PER LA COMPILAZIONE DELLA PRATICA

2. CONFIGURAZIONE DEL PROGRAMMA ITER PER LA COMPILAZIONE DELLA PRATICA 2. CONFIGURAZIONE DEL PROGRAMMA ITER PER LA COMPILAZIONE DELLA PRATICA 1. Premessa FedraPlus è il nuovo prodotto per la compilazione delle pratiche relative agli adempimenti normativi del Registro delle

Dettagli

ControlloCosti. Cubi OLAP. Controllo Costi Manuale Cubi

ControlloCosti. Cubi OLAP. Controllo Costi Manuale Cubi ControlloCosti Cubi OLAP I cubi OLAP Un Cubo (OLAP, acronimo di On-Line Analytical Processing) è una struttura per la memorizzazione e la gestione dei dati che permette di eseguire analisi in tempi rapidi,

Dettagli

Allegato 3 Sistema per l interscambio dei dati (SID)

Allegato 3 Sistema per l interscambio dei dati (SID) Sistema per l interscambio dei dati (SID) Specifiche dell infrastruttura per la trasmissione delle Comunicazioni previste dall art. 11 comma 2 del decreto legge 6 dicembre 2011 n.201 Sommario Introduzione...

Dettagli

FrerEnergy: PROGRAMMA PER LA SUPERVISIONE DEI CONSUMI DI ENERGIA ELETTRICA

FrerEnergy: PROGRAMMA PER LA SUPERVISIONE DEI CONSUMI DI ENERGIA ELETTRICA FrerEnergy: PROGRAMMA PER LA SUPERVISIONE DEI CONSUMI DI ENERGIA ELETTRICA Descrizione Generale E un programma di supervisione in grado di comunicare, visualizzare, memorizzare e stampare i consumi dell

Dettagli

FONDAMENTI di INFORMATICA L. Mezzalira

FONDAMENTI di INFORMATICA L. Mezzalira FONDAMENTI di INFORMATICA L. Mezzalira Possibili domande 1 --- Caratteristiche delle macchine tipiche dell informatica Componenti hardware del modello funzionale di sistema informatico Componenti software

Dettagli

Quick Reference Giornale di Bordo (e-logbook)

Quick Reference Giornale di Bordo (e-logbook) Quick Reference Giornale di Bordo (e-logbook) L applicativo Giornale di Bordo (e-logbook) è stato realizzato per gli operatori marittimi con l obiettivo di fornire un strumento per la compilazione e la

Dettagli

Descrizione della logica dell applicazione

Descrizione della logica dell applicazione MFP 3.0 - GESTIONE COMUNITÀ Questa parte della piattaforma mfp riguarda la gestione dei clienti/pazienti inviati dai Ser.T. di cui si è richiesto l inserimento in Comunità Terapeutica, occupandosi di ricevere

Dettagli

Reti di Telecomunicazioni Mobile IP Mobile IP Internet Internet Protocol header IPv4 router host indirizzi IP, DNS URL indirizzo di rete

Reti di Telecomunicazioni Mobile IP Mobile IP Internet Internet Protocol header IPv4 router host indirizzi IP, DNS URL indirizzo di rete IP Analizziamo con sufficiente dettaglio il sistema denominato IP, usato per consentire a due computer mobili di spostarsi liberamente in altre reti pur mantenendo lo stesso indirizzo IP. In particolare,

Dettagli

11/02/2015 MANUALE DI INSTALLAZIONE DELL APPLICAZIONE DESKTOP TELEMATICO VERSIONE 1.0

11/02/2015 MANUALE DI INSTALLAZIONE DELL APPLICAZIONE DESKTOP TELEMATICO VERSIONE 1.0 11/02/2015 MANUALE DI INSTALLAZIONE DELL APPLICAZIONE DESKTOP TELEMATICO VERSIONE 1.0 PAG. 2 DI 38 INDICE 1. PREMESSA 3 2. SCARICO DEL SOFTWARE 4 2.1 AMBIENTE WINDOWS 5 2.2 AMBIENTE MACINTOSH 6 2.3 AMBIENTE

Dettagli

Mon Ami 3000 Varianti articolo Gestione di varianti articoli

Mon Ami 3000 Varianti articolo Gestione di varianti articoli Prerequisiti Mon Ami 3000 Varianti articolo Gestione di varianti articoli L opzione Varianti articolo è disponibile per le versioni Azienda Light e Azienda Pro e include tre funzionalità distinte: 1. Gestione

Dettagli

Come costruire una presentazione. PowerPoint 1. ! PowerPoint permette la realizzazione di presentazioni video ipertestuali, animate e multimediali

Come costruire una presentazione. PowerPoint 1. ! PowerPoint permette la realizzazione di presentazioni video ipertestuali, animate e multimediali PowerPoint Come costruire una presentazione PowerPoint 1 Introduzione! PowerPoint è uno degli strumenti presenti nella suite Office di Microsoft! PowerPoint permette la realizzazione di presentazioni video

Dettagli