Piano di sorveglianza della West Nile Disease - Regione Marche - Anno 2010

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1 C ERV Piano di sorveglianza della West Nile Disease - Regione Marche - Anno 2010 Documento elaborato dal Centro Epidemiologico Regionale Veterinario. Riferimenti normativi: DECRETO DIRIGENZIALE del 15 settembre Procedure operative di intervento e flussi informativi nell'ambito del Piano di sorveglianza nazionale per la Encefalomielite di tipo West Nile (West Nile Disease) e ss.mm.ii. Introduzione L attività di sorveglianza della West Nile sul territorio nazionale, secondo quanto indicato nel Decreto del 15 settembre 2009, ha previsto per l anno 2010: la sorveglianza su uccelli stanziali di specie sinantropiche ; la sorveglianza su allevamenti avicoli rurali o all aperto tramite il posizionamento di gruppi di polli sentinella; solo in alternativa in caso di mancato raggiungimento delle attività di controllo del punto precedente; la sorveglianza negli equidi; la sorveglianza entomologica; la sorveglianza dell avifauna selvatica delle specie migratorie.

2 Il Piano di sorveglianza nella Regione Marche. Nella Regione Marche le attività di sorveglianza sono condotte nell area a rischio rappresentata dal territorio dei comuni ricompresi in un raggio di 20 km dal punto geografico individuato dal Piano di Sorveglianza Nazionale: N E ( Sentina) (Figura 1). Figura 1: la zona sottoposta a sorveglianza per West Nile Disease nelle Marche Nell area in studio sono previste le seguenti attività: 1. il prelievo di almeno 100 esemplari di uccelli sinantropi nella zona territoriale 8, da inviare al CESME per esame virologico e PCR su organi; 2. 3 prelievi (da aprile a settembre) su cavalli sentinella, stanziali e rappresentativi del territorio oggetto di sorveglianza distribuiti nelle zone territoriali ricomprese nell area a rischio; 3. una serie di catture effettuate nella zona territoriale 8 per la valutazione della fauna culicidica locale.

3 Attività svolte. 1. Sorveglianza su uccelli stanziali di specie sinantropiche. Sono stati prelevati 492 corvidi in 6 diversi comuni dell area in studio ( Figura 2), suddivisi per mese di prelievo secondo quanto riportato in Tabella 1. I campioni, testati in PCR, hanno dato tutti esito negativo. Tabella 1. Numero di prelievi mensili su specie aviarie effettuati nella Zona Territoriale di Civitanova Marche. Zona Territoriale Mese N corvidi prelevati Maggio Giugno 116 Luglio 86 Figura 2. Numero corvidi testati in sorveglianza ordinaria per West Nile nell anno 2010 e allevamenti sentinella.

4 Sorveglianza sierologica su cavalli sentinella. Nell area in studio sono stati testati 41 cavalli sentinella appartenenti ad 8 aziende distribuite in 6 comuni della regione secondo quanto riportati in tabella 2. L 88% dei cavalli è stato testato 3 volte come previsto dal piano di sorveglianza. Tabella 2. Numero prelievi effettuati nei cavalli sentinella per Zona Territoriale. Zona Territoriale 7 Comune Numero aziende sentinella Numero cavalli sentinella N capi testati 3 volte N capi testati 2 volte Ancona Polverigi Civitanova Marche Potenza Picena Recanati Macerata Totale Dei 41 cavalli saggiati, 11 sono risultati positivi in ELISA screening e di questi 10 sono risultati positivi in siero neutralizzazione ad un altro Flavivirus, il Virus Usutu, con titoli anticorpali da 1:5 fino ad 1:40. Nella stalla di Recanati una delle due positività riscontate, evidenziata precocemente già al primo controllo di aprile e non associata a positività per Virus Usutu è da attribuire alla circolazione di Virus West Nile che si è verificata nella stessa scuderia nel Nelle stalle del comune di Macerata non sono state evidenziate positività riconducibile a Flavivirus. 3. Sorveglianza entomologica. Dal mese di giugno al mese di settembre, sono state effettuate 9 catture presso l azienda di Potenza Picena e 2 catture nell azienda di Civitanova Marche allo scopo di valutare la fauna culicidica locale. Nell azienda di Potenza Picena 2 catture del mese di agosto sono state saggiate in PCR per valutare la presenza di virus negli insetti ed hanno dato esito negativo.

5 Conclusioni Le attività di sorveglianza previste per la Encefalomielite di tipo West Nile permettono di monitorare quelle aree della Regione Marche che per le loro peculiarità ecologiche sono a rischio di circolazione virale. Nell anno 2010, grazie alla sorveglianza è stato possibile evidenziare positività da Flavivirus in ELISA screening nel 75% delle aziende e nel 27% dei cavalli sentinella testati. Nella sola provincia di Macerata, non sono state riscontrate positività sierologiche. Ad eccezione di una positività nel comune di Recanati, che è da attribuire ad un cluster di positività sierologiche da verificatosi nel 2008 nella medesima scuderia, le 7 positività riscontrate sono state ricondotte ad infezione da Virus Usutu dai test di conferma (SN). Questo Flavivirus geneticamente correlato a Virus West Nile, ha circolato nel territorio marchigiano tra luglio e ottobre, provocando mortalità diffuse in tutto il territorio regionale di numerose specie aviarie. Nello stesso periodo sono pervenuti all Istituto Zooprofilattico Sperimentale dell Umbria e delle Marche circa 70 capi provenienti dalle cinque province marchigiane: di questi sono risultati positivi in PCR per Virus Usutu 1 storno, 1 gallina, 1 cornacchia,1 pettirosso e 19 merli. Infine sono stati eseguiti esami di approfondimento diagnostico in 2 scuderie della Regione Marche localizzate nella provincia di Ascoli Piceno e di Fermo, dove sono stati segnalati segni clinici neurologici potenzialmente riconducibili a West NileVirus: la diagnosi differenziale ha permesso di imputare tali sindromi all Herpes Virus Equino. Le indagini effettuate hanno evidenziato l efficienza della rete di sorveglianza per WND nel territorio regionale, tuttavia la circolazione di Virus Usutu anche negli equini impone di escludere precocemente al primo prelievo stagionale tutte le sentinelle risultate positive, evitando così confusione diagnostica e laboriosi test di conferma nei sospetti di focolaio. È da ricordare infatti che i test postivi negli equini rilevati al di fuori dei periodi di circolazione degli insetti vettori non devono comportare allarme per la circolazione virale né tanto meno per la salute pubblica.

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