Controlli sanitari e sicurezza alimentare: l attività dell Istituto
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- Maurizio Carli
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1 Torino 22 novembre 2010 La valorizzazione del prodotto agroalimentare Controlli sanitari e sicurezza alimentare: l attività dell Istituto Zooprofilattico Sperimentale Maria Caramelli
2 Le crisi alimentari: danni per tutti Gli allarmi alimentari sono in crescita problemi sanitari generano crisi di fiducia e disagio sociale e imponenti danni economici al comparto agroalimentare
3 La Repubblica, domenica 19 settembre 2010
4 La Stampa, domenica 8 agosto 2010
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6 L IZS per la sicurezza alimentare Risk assessment, sorveglianza, indagini epidemiologiche. Attività di diagnostica di laboratorio innovativa e mirata all integrazione con l attività epidemiologica
7 2009: esami eseguiti per tipologia di utente utente totale ASL e altri Enti sanitari pubblici IZS fuori territorio di competenza 255 Attività interne laboratori IZS PLV NAS e altri corpi di polizia giudiziaria Università e altri enti di ricerca Veterinari liberi professionisti totale complessivo
8 TIPOLOGIE CAMPIONI CARNI FRESCHE CARNI MACINATE PRODOTTI A BASE DI CARNE PREPARAZIONI DI CARNI PESCE FRESCO PRODOTTI DELLA PESCA LATTE, PRODOTTI A BASE DI LATTE, BURRO, FORMAGGI VEGETALI GELATI PREPARAZIONI GASTRONOMICHE PRODOTTI READY TO EAT PASTA SALSE E PREPARATI UOVA E PRODOTTI A BASE DI UOVA DOLCI E CREME LATTE IN POLVERE FINO A 6 MESI DI ETA
9 IZS esami per controllo alimenti Regione Piemonte: N. esami eseguiti su alimenti nel (38%) (39%) (10%) (11%) (2%) 0 carni e prodotti deriv ati latte e prodotti lattiero prodotti della pesca e uov a e prodotti a base altri alimenti (prodotti caseari deriv ati di uov a per l'infanzia, miele, preparazioni gastronomiche, ecc.)
10 I nostri campioni per tipologia di utente I nostri campioni per tipologia di utente (2009) NAS e altri corpi di polizia giudiziaria 1% Università e altri enti di ricerca 1,8% Veterinari liberi professionisti ed altri utenti privati 12% Attività richieste dai laboratori IZS PLV 3% ASL e IZS fuori territorio di competenza 0,2% ASL e altri Enti sanitari pubblici 82% campionamenti pervenuti per tipologia utente -
11 determinazioni più rilevanti ai fini della sicurezza alimentare microbiologiche: Bacillus cereus, Yersinia spp., L. monocytogenes,, E. coli O157, Salmonella spp., Campylobacter spp., Enterotossina stafilococcica, Staphylococcus aureus,, Stafilococchi coagulasi positivi. virologiche: norovirus, virus dell epatite epatite A chimiche e diverse: : mercurio, cadmio, cromo, piombo, arsenico, ferro, zinco, aflatossine,, istamina, nitriti/ati ati,, solfiti.
12 Quali obiettivi dobbiamo darci? Identificare i rischi alimentari emergenti (nuovi o riemergenti) e sorvegliare costantemente la presenza di rischi noti Colmare il gap tra consumatore ed istituzione e costruire la fiducia
13 I punti centrali Analisi del Rischio Alimentare Comunicazione della Sicurezza Alimentare
14 analisi del rischio a) mette in relazione i limiti stabiliti dal sistema di controllo della sicurezza alimentare con il livello di salute pubblica desiderato b) confronta l efficacia di diverse strategie di controllo dei rischi e quindi permette un ottimizzazione dei sistemi di sorveglianza.
15 Legislazione sul cibo e rafforzamenti Responsabilità condivise Pubblico educato e consapevole Buone pratiche suggerite da produttori e distributori Valutazione del rischio Consigli per Il commercio Consumatori consapevoli e discriminanti Assicurazione della qualità e controlli del cibo processato Opinion, Pareri Educazione dei consumatori Pratiche di cibo sicuro nelle case Appropriati processi e tecnologia Report Gestione del Rischio Partecipazione della comunità Manager esperti e chiunque abbia contatto fisico con il cibo Attività Diagnostica Fornitura di servizi orientati alla salute Gruppi di consumatori attivi Etichette informative ed educazione dei consumatori Raccolta dati Regione Consumatori Industria/ commercio Cibo sicuro per tutti Attività tecnico scientifica
Norme in Vigore. pag. 1/5
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