REGOLAMENTO CENTRI SOCIALI POLIFUNZIONALI PER DISABILI
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1 REGOLAMENTO CENTRI SOCIALI POLIFUNZIONALI PER DISABILI APPROVATO CON DELIBERAZIONE DEL COORDINAMENTO ISTITUZIONALE N. 26 DEL codice nomenclatore D2 Allegato A) al Regolamento di attuazione della legge Regionale n. 11/2007 approvato con Decreto del Presidente della Giunta Regionale della Campania n. 16 del 23 novembre 2009 Art.1 Definizione Il Centro Sociale Polifunzionale per disabili si configura come struttura a ciclo diurno in cui si svolgono attività di aggregazione e socializzazione per persone disabili, che prevedono forme di coinvolgimento e partecipazione degli utenti e delle loro famiglie. La struttura è articolata in spazi multivalenti, caratterizzati da una pluralità di attività e servizi offerti, volti al sostegno e allo sviluppo dell autonomia individuale e sociale e alla riduzione dei fenomeni di emarginazione, anche attraverso il coinvolgimento diretto degli utenti nella loro gestione. Art. 2 Finalità: Il Centro offre prestazioni e interventi integrati di tipo socio educativo e di assistenza tutelare finalizzati a: migliorare la qualità della vita della persona favorendo l'interazione e l'integrazione sociale; mantenere e migliorare le abilità cognitive e relazionali e ridurre i comportamenti problematici dei soggetti ospiti; sostenere le famiglie, supportandone il lavoro di cura, riducendo l'isolamento, evitando o ritardando il ricorso alle strutture semiresidenziali e residenziali di tipo sanitarie; incrementare e mantenere i livelli di autonomia funzionale contrastando i processi involutivi e favorendo, quando è possibile, la frequentazione di strutture esterne, sportive e sociali; favorire lo sviluppo di competenze globali finalizzando l'azione al raggiungimento di obiettivi significativi mediante percorsi e progetti personalizzati anche in funzione di un possibile inserimento lavorativo. Art. 3 Utenza: Il Centro, tenendo presente la necessità di assicurare congrui spazi per lo svolgimento delle singole attività, può accogliere fino a un massimo di 30 soggetti residenti nei Comuni dell Ambito S10. Gli utenti sono persone in età compresa tra i 16 e i 64 anni, con disabilità psico fisica, motoria, sensoriale, accertato ai sensi della normativa sull invalidità civile, che hanno assolto l'obbligo scolastico o che frequentano corsi scolastici superiori e necessitano di uno spazio appositamente strutturato e di un periodo limitato e finalizzato all'osservazione e all'orientamento. Al Centro possono partecipare anche utenti appartenenti a target diversi nel periodo estivo e pomeridiano Tali soggetti presentano, comunque, la necessità di sviluppare rapporti socio relazionali per
2 2 mantenere e/o migliorare le proprie capacità residue e aumentare l'autonomia personale, in un contesto di relazioni più o meno complesse con l'ambiente che li circonda. Per ogni utente inserito nel Centro dovrà essere redatto un progetto individualizzato specifico d intervento nel quale si definirà l itinerario operativo a cui attenersi ed i risultati che si intendono raggiungere. Le prestazioni del piano d intervento devono adeguarsi al quadro complessivo delle caratteristiche, attitudini e bisogni dei singoli ospiti. Si prevede l accesso da parte degli utenti anche ad un solo laboratorio o attività programmata, purché supportato da precisi progetti individualizzati. Vanno ammesse in via prioritaria le persone con disabilità e che abbiano esaurito il percorso riabilitativo. Art. 4 Attività: Il Servizio dovrà essere articolato in attività individuali e di gruppo, strutturate in relazione ai bisogni dei singoli destinatari e a un programma mensile predefinito, che deve essere inviato preventivamente al Piano di Zona S10. Il programma dovrà comprendere l indicazione del piano orario e i contenuti degli interventi. In generale le attività dovranno essere strutturate attraverso l attivazione: a) di percorsi educativi, riabilitativo sociali, occupazionali, ludiche, culturali, indirizzati allo sviluppo e al recupero delle autonomie di base, attraverso l organizzazione di appositi laboratori; b) di assistenza agli ospiti nell espletamento delle attività e delle funzioni quotidiane, nonché la somministrazione dei pasti, in relazione agli orari di apertura. Art. 5 Caratteristiche: Il Centro risponde ai requisiti strutturali, organizzativi e funzionali prescritti dalle norme regionali per tale tipologia di struttura, in modo particolare si fa riferimento all allegato A) al Regolamento di attuazione della legge Regionale n. 11/2007 approvato con Decreto del Presidente della Giunta Regionale della Campania n. 16 del 23 novembre Art. 6 Apertura e funzionamento: Il Centro è aperto dal lunedì al venerdì per un numero di ore stabilito sulla base delle programmazioni annuali del Piano Sociale di Zona. Art. 7 Gestione: Il Centro Sociale Polifunzionale per disabili viene gestito in economia dal Piano di Zona S10 che può avvalersi di figure a consulenza oppure di organismi del privato sociale, a seguito di procedure di evidenza pubblica, in possesso dei requisiti indicati dal Piano Sociale Regionale (L.R. n.11/2007). Ai soggetti di gestione dei Centri competono le spese previste nella progettazione di dettaglio. Dovranno provvedere alla gestione delle attività socio educative previste dai diversi laboratori in sede di progettazione esecutiva, oltre che all apertura al pubblico, alla pulizia degli spazi interni ed esterni assegnati ed alle eventuali attività aggiuntive proposte dal gestore. Art. 8 Modalità di ammissione, verifica e dimissione: L'ammissione al Centro è subordinata alla sussistenza dei requisiti previsti agli artt.1 e 3 del presente Regolamento.
3 3 L inserimento dell utente avverrà a seguito di richiesta scritta della persona stessa, dai genitori o tutore, presentata direttamente, ovvero per il tramite della struttura, o su iniziativa del servizio sociale territoriale o delle UU.OO. del Distretto Sanitario dell ASL. Alla richiesta dovrà essere allegata la seguente documentazione: - certificazione medica: invalidità, terapia farmacologia, eventuali cartelle cliniche; - documentazione prevista dal Regolamento di accesso alle prestazioni del Piano di Zona S10. L utente o la famiglia, contestualmente alla domanda, dovrà fornire tutte le informazioni ritenute utili al fine di una valutazione oggettiva delle condizioni del nucleo stesso. Il servizio sociale territoriale valuterà la richiesta effettuando i necessari accertamenti per la verifica del bisogno e la sussistenza dei requisiti dell utente ad essere inserito nel Centro Polifunzionale territoriale di riferimento. Successivamente l equipe dell U.V.I. provvederà a stilare il Progetto Individualizzato. Alla seduta dell UVI potrà partecipare anche il Coordinatore del Centro, se ritenuto opportuno. Qualora si verifichino eventuali impossibilità nella frequenza da parte degli ospiti, per gravi motivi di ordine psicofisico o comportamentale, in sede di rivalutazione U.V.I. si individueranno idonee soluzioni alternative. La dimissione dal Centro avverrà per i seguenti motivi: 1. rinuncia dell utente; 2. inadeguatezza del progetto e reperimento di altra occasione di integrazione. Art. 9 Criteri di priorità: Qualora le richieste di ammissione al Centro siano superiori all'offerta, viene definita dall U.V.I. una lista d'attesa depositata presso l Ufficio di Piano. Avranno priorità di inserimento i soggetti nel cui nucleo familiare siano presenti particolari ed urgenti problemi di ordine socio sanitario valutabili congiuntamente da parte della UVI. Art. 10 Direzione organizzativa e controllo del servizio La direzione organizzativa e il controllo del servizio da parte dell Ufficio di Piano è affidata ad un referente/consulente interno con apposita disposizione del Responsabile/Coordinatore. Il Referente della direzione organizzativa attraverso il Coordinatore del Centro e le figure professionali in esse inserite avrà il compito di : - verificare l attuazione dei Progetti Educativi Individualizzati; - promuovere il collegamento con le istituzioni pubbliche e private presenti sul territorio (Asl, scuole, ecc.); - favorire la collaborazione con gli organismi del privato sociale che operano nell area della disabilità; - accertare il regolare ed efficace svolgimento del servizio; - effettuare periodiche riunioni per l analisi del servizio reso. - verificare la regolarità gestionale anche attraverso il controllo delle relazioni in itinere e delle rendicontazioni contabili. Art. 11 Frequenza e assenze All atto dell iscrizione è previsto un periodo di prova per l'utente di circa 30 giorni. Al termine di questo periodo l utente ha facoltà di proseguire oppure rinunziare alla frequenza del Centro. Nei casi di prolungate assenze (max 20 gg.) senza giustificazioni, l utente viene dichiarato decaduto dalla frequenza del centro, per cui si potrà procedere all attivazione di un nuovo accesso.
4 4 Nelle situazioni che impediscano all'utente la fruizione del servizio per un periodo prolungato, la famiglia può chiedere la sospensione momentanea con una comunicazione scritta. Art. 12 Personale: Il personale che presta servizio presso il Centro, tenuto conto del rapporto tra n. di utenti ed operatori (Nomenclatore regionale), può essere il seguente: a) Coordinatore Responsabile del Centro; b) Educatore/Animatore professionale/terapista occupazionale; c) Operatore socio assistenziale; d) Operatore esperto di laboratorio. E' ammessa la presenza di volontari del servizio civile e/o l apporto di organizzazioni di volontariato (L. 266/90), come previsto dalla normativa vigente e previa programmazione degli interventi. Art. 13 Attività integrate dei Centri: In caso di attivazione di più Centri Polifunzionali, ed al fine di promuovere una metodologia di intervento integrata e comune tra tutti i Centri del Distretto Sociale S10 si realizzeranno riunioni periodiche tra i referenti delle diverse strutture, con la partecipazione dei referenti distrettuali dell ASL, su convocazione dell Ufficio di Piano. Art. 14 Partecipazione delle famiglie: Al fine di promuovere la partecipazione delle famiglie alle attività del Centro, potrà essere istituito un "Comitato di partecipazione", con compiti consultivi e informativi, oltre che di mutuo aiuto, costituito da due rappresentanti degli utenti da loro stessi eletti, dal Coordinatore del Centro, da un rappresentante dell Ufficio di Piano e da un rappresentante dell Ufficio Sociosanitario Distrettuale. Art. 15 Compartecipazione al costo del servizio Gli utenti partecipano gratuitamente alle attività del Centro Polifunzionale. L eventuale compartecipazione è prevista per i cosiddetti servizi aggiuntivi, tra i quali: 1. le spese per il trasporto; 2. le spese per il vitto giornaliero; 3. eventuali spese non previste per attività e servizi supplementari, quali ad esempio gite, soggiorni per vacanze, attività non contemplate nella programmazione annuale del Centro. Gli utenti sono tenuti a concorrere al costo di tali servizi sulla base della valutazione della situazione economica dell utente medesimo e del nucleo familiare, come da Regolamento Unitario di Accesso alle Prestazioni Socio Assistenziali e socio sanitarie e regolamento ISEE, approvato con deliberazione del Coordinamento Istituzionale n. 13 del Art. 16 Documentazione: Il Coordinatore del Centro è tenuto a custodire il fascicolo con la seguente documentazione: - cartella personale degli utenti contenente la documentazione anagrafica, le schede di valutazione dell'autonomia, le relazioni socio educative, - i verbali delle riunioni di equipe sul caso individuale, - verbali dei colloqui con i familiari, - la certificazione sanitaria (verbale di invalidità, diagnosi funzionale, profilo funzionale, certificati medici, ecc.), - il registro delle presenze degli utenti.
5 5 La cartella personale è custodita e tutelata salvaguardando i principi della riservatezza. Inoltre, in sede va custodita la documentazione amministrativa costituita da: - registro del personale contenente dati anagrafici, domicilio, recapito telefonico, mansioni, orari, rapporto di lavoro, turnazione lavoratori, registri inventari e di carico scarico del materiale; - documentazione sanitaria costituita da ogni documento sanitario previsto dalla legislazione vigente per il personale (libretto sanitario) e per la struttura; - documentazione tecnica costituita da relazioni programmatiche e di verifica delle attività socio educative, verbali delle riunioni del personale concernenti la distribuzione dei compiti e la organizzazione interna del servizio, calendario settimanale delle attività, verbali delle assemblee dei familiari e del Comitato di partecipazione, relazioni sull'attività del volontariato. Art. 17 Assicurazioni Ogni Centro dovrà provvedere alle assicurazioni di legge a favore degli utenti ivi inseriti, compresa la responsabilità civile per danni verso terzi. Art.18 Norme transitorie In considerazione del carattere sperimentale del servizio, il presente regolamento potrà essere soggetto a verifiche, aggiustamenti e rettifiche al fine di giungere alla realizzazione della sua concreta applicazione. Per quanto non contemplato nel presente regolamento si fa rinvio e riferimento alle disposizioni di legge vigenti in materia.
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