Radiazioni naturali: tra conoscenza e ricerca

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Radiazioni naturali: tra conoscenza e ricerca"

Transcript

1 Radiazioni naturali: tra conoscenza e ricerca NORM: Protocolli sanitari e sorveglianza medica Isola di Vulcano 23/24 maggio 2013 Marcello Bellia

2 Da sempre l'uomo è soggetto all'azione di radiazioni ionizzanti naturali, alle quali si dà il nome di fondo di radioattività naturale. Il fondo di radioattività naturale è dovuto sia alla radiazione terrestre (radiazione prodotta da nuclidi primordiali o da nuclidi cosmogenici in decadimento radioattivo) sia a quella extraterrestre (la radiazione cosmica). Per la loro presenza l'uomo riceve mediamente una dose di 2,4 millisievert/anno, valore che però varia moltissimo da luogo a luogo. In Italia ad esempio la dose equivalente media valutata per la popolazione è di 3,4 msv/a.

3 Nella radioattività naturale la componente principale è costituita dai radionuclidi primordiali presenti in varie quantità nei materiali inorganici della crosta terrestre (rocce, minerali). La seconda è costituita dai raggi cosmici e dai radionuclidi cosmogenici. Quando ci si riferisce a tutte queste sorgenti, si parla di fondo naturale di radiazioni. La concentrazione dei radionuclidi naturali nel suolo e nelle rocce varia fortemente da luogo a luogo in dipendenza della conformazione geologica delle diverse aree.

4

5 NORM è l'acronimo inglese di Naturally occurring radioactive material. Con questa sigla sono indicati quei materiali risultanti da attività umane che non sono considerati radioattivi ma che, per le modalità della loro formazione, nella loro composizione includono dei radionuclidi naturali presenti in concentrazioni percentuali superiori a quelle medie rinvenibili nella crosta terrestre (soprattutto uranio e torio ed i loro prodotti di decadimento come il radon). I NORM possono costituire la materia prima, il prodotto o il residuo della lavorazione in numerose attività industriali, nelle quali il rischio radiologico è generalmente incidentale in relazione al processo, e non elevato in confronto a quello derivante dall'esposizione ad agenti chimici.

6 I radionuclidi naturali si presentano nei NORM in concentrazioni generalmente basse; spesso i materiali (residui) che li contengono sono scarsamente solubili e quindi la permanenza nell ambiente è prolungata. Data la loro scarsa radioattività nella grande maggioranza dei casi le persone del pubblico sono esposti a dosi irrisorie, anche se vivono nelle immediate vicinanze degli impianti. Diversa è la posizione dei lavoratori che si trovano ad operare in ambienti con presenza di NORM in quanto la loro esposizione aumenta per il contatto prolungato con tali materiali.

7 La presenza di NORM diventa quindi un pericolo quando si verifica con essi uno stretto contatto, come avviene in alcune attività lavorative, quali ad esempio: Operare per lungo tempo su una discarica di fosfogessi Utilizzare materiali da costruzione che riciclano residui NORM Essere esposti all irraggiamento proveniente da incrostazioni di radio presenti su tubi e serbatoi (petrolio, gas, trattamento acque, acido fosforico, etc.) Inalare continuamente polveri da processi ad alta temperatura ricche, tra l altro, di Pb-210 e Po-210 ( Bq/g) (acciaierie, forni fosforo, polveri al camino di vari processi)

8 Attualmente le Normative Internazionali di riferimento in merito alla radioattività naturale sono la IAEA 115 del 1996 e la Direttiva 96/29 che stabilisce gli standard europei da adottare. L argomento in Italia è regolato dal D. Lgs. 241/2000: Attuazione della direttiva 96/29/EURATOM in materia di protezione sanitaria della popolazione e dei lavoratori contro i rischi derivanti dalle radiazioni ionizzanti, Questo Decreto è stato inserito nel D. Lgs. 230/95, normativa che regola tutti gli aspetti della protezione dei lavoratori esposti a radiazioni ionizzanti.

9 D.Lgs. 17 marzo 1995, n. 230, Attuazione delle direttive Euratom 80/836, 84/467, 84/466, 89/618, 90/64, 92/3 in materia di radiazioni ionizzanti. integrato con il D.Lgs. 26 maggio 2000, n. 241 Attuazione della direttiva 96/29/EURATOM in materia di protezione sanitaria della popolazione e dei lavoratori contro i rischi derivanti dalle radiazioni ionizzanti integrato e corretto con il D.Lgs 9 maggio 2001, n. 257 Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 26 maggio 2000, n. 241, recante attuazione della direttiva 96/29/Euratom in materia di protezione sanitaria della popolazione e dei lavoratori contro i rischi derivanti dalle radiazioni ionizzanti.

10 Capo I CAMPO DI APPLICAZIONE PRINCIPI GENERALI DI PROTEZIONE DALLE RADIAZIONI IONIZZANTI

11 Art. 1 - Campo di applicazione 1. Le disposizioni del presente decreto si applicano: a) alla costruzione, all'esercizio ed alla disattivazione degli impianti nucleari; "b) a tutte le pratiche che implicano un rischio dovuto a radiazioni ionizzanti provenienti da una sorgente artificiale o da una sorgente naturale nei casi in cui i radionuclidi naturali siano o siano stati trattati per le loro proprietà radioattive fissili o fertili e cioè : 1) alla produzione, trattamento, manipolazione, detenzione, deposito, trasporto, importazione, esportazione, impiego, commercio, cessazione della detenzione, raccolta e smaltimento di materie radioattive; 2) al funzionamento di macchine radiogene; 3) alle lavorazioni minerarie secondo la specifica disciplina di cui al capo IV;". "b-bis) alle attività lavorative diverse dalle pratiche di cui ai punti 1, 2 e 3 che implicano la presenza di sorgenti naturali di radiazioni, secondo la specifica disciplina di cui al capo III bis;

12 "1-bis. Il presente decreto non si applica all'esposizione al radon nelle abitazioni o al fondo naturale di radiazioni, ossia non si applica ne' ai radionuclidi contenuti nell'organismo umano, ne' alla radiazione cosmica presente al livello del suolo, ne' all'esposizione in superficie ai radionuclidi presenti nella crosta terrestre non perturbata. Dal campo di applicazione sono escluse le operazioni di aratura, di scavo o di riempimento effettuate nel corso di attività agricole o di costruzione, fuori dei casi in cui dette operazioni siano svolte nell'ambito di interventi per il recupero di suoli contaminati con materie radioattive.";

13 "Capo III bis ESPOSIZIONI DA ATTIVITA LAVORATIVE CON PARTICOLARI SORGENTI NATURALI DI RADIAZIONI Art. 10 bis - Campo di applicazione Le disposizioni del presente capo si applicano alle attività lavorative nelle quali la presenza di sorgenti di radiazioni naturali conduce ad un significativo aumento dell esposizione dei lavoratori o di persone del pubblico, che non può essere trascurato dal punto di vista della radioprotezione.

14 Tali attività comprendono: a) attività lavorative durante le quali i lavoratori e, eventualmente, persone del pubblico sono esposti a prodotti di decadimento del radon o del toron, o a radiazioni gamma o a ogni altra esposizione in particolari luoghi di lavoro quali tunnel, sottovie, catacombe, grotte e, comunque, in tutti i luoghi di lavoro sotterranei; b) attività lavorative durante le quali i lavoratori e, eventualmente, persone del pubblico sono esposti a prodotti di decadimento del radon o del toron, o a radiazioni gamma o a ogni altra esposizione in luoghi di lavoro diversi da quelli di cui alla lettera a) in zone ben individuate o con caratteristiche determinate;

15 c) attività lavorative implicanti l uso o lo stoccaggio di materiali abitualmente non considerati radioattivi, ma che contengono radionuclidi naturali e provocano un aumento significativo dell esposizione dei lavoratori e, eventualmente, di persone del pubblico; d) attività lavorative che comportano la produzione di residui abitualmente non considerati radioattivi, ma che contengono radionuclidi naturali e provocano un aumento significativo dell esposizione di persone del pubblico e, eventualmente, dei lavoratori;

16 e) attività lavorative in stabilimenti termali o attività estrattive non disciplinate dal capo IV; f) attività lavorative su aerei per quanto riguarda il personale navigante. 2. Le attività lavorative di cui al comma 1 sono quelle cui siano addetti i lavoratori di cui al capo VIII: (Protezione sanitaria dei lavoratori.)

17 Le acque radioattive possono essere considerate un esempio di come un problema possa essere trasformato in una risorsa per il nostro benessere. Il radon viene facilmente assorbito dalle mucose della cute, del sistema respiratorio e dell apparato digerente e con la stessa facilità viene eliminato. È importante inoltre ricordare che il radon perde la metà della sua radioattività in poco meno di 4 giorni e questo spiega perché non possa essere dannoso per l organismo umano e ancor più perché queste acque debbano essere sfruttate in tempi molto rapidi, affinché appunto non perdano le loro qualità curative.

18 I NORM

19 D. Lgs. 230/95 - ALLEGATO I bis 1. Elenco delle attività lavorative di cui all'articolo 10 bis, comma 1, lettere c) e d): (Elenco delle attività lavorative NORM) a) industria che utilizza minerali fosfatici e depositi per il commercio all ingrosso di fertilizzanti; b) lavorazione di minerali nella estrazione di stagno, ferro-niobio da pirocloro e alluminio da bauxite; c) lavorazione di sabbie zirconifere e produzione di materiali refrattari; d) lavorazione di terre rare; e) lavorazione ed impiego di composti del torio, per quanto concerne elettrodi per saldatura con torio, produzione di lenti o vetri ottici e reticelle per lampade a gas; f) produzione di pigmento al biossido di titanio; g) estrazione e raffinazione di petrolio ed estrazione di gas, per quanto concerne presenza e rimozione di fanghi e incrostazioni in tubazioni e contenitori.

20 4. Livelli di azione Per i luoghi di lavoro di cui all'articolo 10.bis, comma 1, lettere a) e b), il livello di azione è fissato in termini di 500 Bq/m 3 di concentrazione di attività di radon media in un anno. Per i luoghi di lavoro di cui all'articolo 10.bis, comma 1, lettere c), d) ed e) il livello di azione per i lavoratori è fissato in termini di 1 msv/anno di dose efficace. In questo livello di azione non si tiene conto dell eventuale esposizione a radon derivante dalle caratteristiche geofisiche e costruttive dell ambiente su cui viene svolta l attività lavorativa, per la quale esposizione si applica il livello di azione di cui alla lettera a), fatta eccezione per gli stabilimenti termali., Per i luoghi di lavoro di cui all'articolo 10.bis, comma 1, lettere c) e d), il livello di azione per le persone del pubblico è fissato in 0,3 msv/anno di dose efficace. Il datore di lavoro non è tenuto, ai sensi dell'art.10.quinquies comma 8, a porre in essere azioni di rimedio ove la dose di cui allo stesso comma non sia superiore a 3 msv/anno.

21

22 I NORM possono costituire la materia prima, il prodotto o il residuo della lavorazione in numerose attività industriali, nelle quali il rischio radiologico è generalmente incidentale in relazione al processo, e non elevato in confronto a quello derivante dall'esposizione ad agenti chimici. L azione indiretta della radiazione si manifesta attraverso l impiego in edilizia di alcuni materiali da costruzione come tufo, granito, cementi, ecc.

23 RADIOATTIVITA' DEI MATERIALI DA COSTRUZIONE (Nanocurie/kg) GESSO NATURALE 0,04 SABBIA E GHIAIA DA COSTRUZIONE 0,37 ARENARIA, PIETRA CALCAREA, SILICE 0,57 INERTI VARI E DA INTONACO 0,58 ALTRE PIETRE NATURALI 1,06 PIASTRELLE E CERAMICA 1,22 LAVA 1,26 CEMENTO 1,39 MATTONI, TEGOLE, CLINKER 1,48 PIETRA POMICE, TUFO 1,91 GRANITO, SCISTO, ARDESIA 2,78 GESSO CHIMICO 3,66 SABBIA, BLOCCHI DI SCORIE DI ALTOFORNO 6,22 LANA MINERALE 6,22

24 TUFO E GRANITO, Tufo e Granito hanno spesso elevati livelli di radioattività. Il Tufo in molte regioni non è impiegato per costruire abitazioni, ma solo per muretti e strutture ornamentali, invece in altre regioni quali la Campania e il Lazio l uso del Tufo è tradizionalmente più esteso, anche per le mura delle case. Nel caso del Granito l attività specifica dell equivalente di radium varia notevolmente in funzione del tipo e della provenienza della pietra, giungendo ad una variabilità fino a un fattore 5 tra minimo e massimo, rispetto al fondo di radioattività naturale.

25 T U F O

26 Lipari Cava di Pietra Pomice

27 PORFIDO

28 Porfido Il Porfido è diffusissimo, soprattutto per rivestimenti e pavimentazione: una piazza coperta di cubetti di Porfido, a causa del Torio in esso contenuto, emette più radiazioni dei primi 30Km intorno alla centrale di Chernobyl. Addirittura in una famosa piazza di Roma sono stati misurati 7mSv, contro i 5mSv dell area proibita intorno a Chernobyl.

29 OSSIDO DI ZIRCONIO

30

31

32 Granuli di perfosfato triplo

33 Una fonte importante di rischio radiologico è rappresentata dall industria dei fertilizzanti. I fertilizzanti sono inclusi tra i prodotti dell'uomo che possono indurre un incremento dell'esposizione a radioattività naturale in quanto la frazione potassica e quella fosfatica possono contenere livelli significativi di radioattività. Al contrario la frazione azotata contiene normalmente basse concentrazioni di radioattività. Il Decreto Legislativo 26 maggio 2000 n. 241 inserisce quindi nel campo di applicazione della normativa di radioprotezione le industrie che utilizzano minerali fosfatici e i depositi per il commercio all'ingrosso di fertilizzanti.

34 La frazione fosfatica dei fertilizzanti può contenere livelli significativi di radioattività naturale, che deriva dai minerali utilizzati come materia prima. La frazione fosfatica può contenere uranio, torio e i loro prodotti di decadimento, poiché nelle rocce fosfatiche sono normalmente contenute concentrazioni significative di questi radionuclidi. In tali rocce le attività specifiche di 238U e dei suoi prodotti di decadimento tendono a essere più elevate rispetto a quelle dei suoli, poiché l'uranio può sostituire il calcio nella struttura cristallina dei minerali fosfatici.

35

36

37 Fattori di rischio nelle attività lavorative con esposizione a NORN Le attività lavorative elencate nell allegato 1 bis del D.Lgs. 230/95 indicano chiaramente che oltre al rischio, non eccessivo, di radiazione ionizzanti, è anche possibile l esposizione a polveri la cui pericolosità è connessa con il tipo di NORM che, di fatto comprendono molti materiali da costruzione che possono produrre una discreta polverosità. È quindi importante valutare la granulometria delle polveri inalabili e le eventuali patologie respiratorie accusate dai lavoratori addetti.

38 Nell ambito della patologia professionale, infatti, l organo bersaglio dell esposizione a NORM è considerato universalmente il polmone sia per l esposizione a polveri potenzialmente lesive che per la possibile inalazione di isotopi radioattivi α-emittenti, U238 e Th 232. Va ricordato, infatti, che il polmone per la sua funzione di scambio con l atmosfera è l organo di maggiore contatto con l ambiente esterno.

39 LA PERICOLOSITÀ DI UNA POLVERE DIPENDE DALLA POSSIBILITÀ: 1. che venga inalata; 2. che possa depositarsi; 3. che venga trattenuta all interno del polmone dove potrà interagire con i mezzi di difesa del polmone e con il sistema immunitario.

40 L'apparato respiratorio può essere diviso, in rapporto alla sua funzionalità ed ai suoi compiti, in tre parti principali: 1) Tratto respiratorio superiore (naso-faringe); 2) Tratto respiratorio intermedio (tracheo-bronchiale); 3) Tratto respiratorio inferiore (comparto alveolare).

41 Nella valutazione del possibile danno per la salute da inquinanti aerodispersi è importante la valutazione della loro granulometria in quanto a parità di volume, minore è la dimensione delle particelle, maggiore sarà la superficie globale su cui possono aderire gli inquinanti aerodispersi. La cosiddetta «Frazione Respirabile» (0,5-5 µ) presenta la massima possibilità di ritenzione nel comparto alveolare mentre la particelle di dimensioni maggiori si fermano nei tratti superiore e medio da cui possono essere eliminate con il muco.

42 La conoscenza della granulometria di una polvere è importante perché non tutte le cellule dell apparato respiratorio sembrano essere sensibili allo stesso modo alle radiazioni alfa. La differenza della diversa incidenza di neoplasie nei vari tratti dell apparato respiratorio potrebbe essere legata unicamente ad una diversa distribuzione della dose di radiazioni così come potrebbe derivare da una diversa sensibilità cellulare alle radiazioni. Ad esempio l epitelio della trachea sembra essere più resistente di quello bronchiale. (Beir VI)

43 LA SORVEGLIANZA SANITARIA

44 D.Lgs. 230/95 Art Sorveglianza medica 1. Il datore di lavoro deve provvedere ad assicurare mediante uno o più medici la sorveglianza medica dei lavoratori esposti e degli apprendisti e studenti in conformità alle norme del presente capo ed alle disposizioni contenute nel decreto di cui all'art. 82. Tale sorveglianza è basata sui principi che disciplinano la medicina del lavoro. 2. La sorveglianza medica dei lavoratori esposti che non sono classificati in categoria A è assicurata tramite medici competenti o medici autorizzati. La sorveglianza medica dei lavoratori di categoria A è assicurata tramite medici autorizzati.

45 Definizione D.Lgs. 230/95, art. 4, comma 3, lett. v): sorveglianza medica: l'insieme delle visite mediche, delle indagini specialistiche e di laboratorio, dei provvedimenti sanitari adottati dal medico, al fine di garantire la protezione sanitaria dei lavoratori esposti; D.Lgs. 81/08, art. 2, comma 1, lett. m): La sorveglianza sanitaria è l insieme degli atti medici, finalizzati alla tutela dello stato di salute e sicurezza dei lavoratori, in relazione all ambiente di lavoro, ai fattori di rischio professionali e alle modalità di svolgimento dell attività lavorativa.

46 D.Lgs. 230/95 Art La visita medica preventiva deve comprendere una anamnesi completa, dalla quale risultino anche le eventuali esposizioni precedenti, dovute sia alle mansioni esercitate sia a esami e trattamenti medici, e un esame clinico generale completato da adeguate indagini specialistiche e di laboratorio, per valutare lo stato generale di salute del lavoratore. D. Lgs. 81/2008 Art La sorveglianza sanitaria comprende: a) visita medica preventiva intesa a constatare l assenza di controindicazioni al lavoro cui il lavoratore é destinato al fine di valutare la sua idoneità alla mansione specifica;

47 Art Visite mediche periodiche e straordinarie 1. Il datore di lavoro deve provvedere a che i lavoratori esposti e gli apprendisti e studenti di cui all'art. 70 siano sottoposti, a cura del medico addetto alla sorveglianza medica, a visita medica periodica almeno una volta all'anno e, comunque, ogni qualvolta venga variata la destinazione lavorativa o aumentino i rischi connessi a tale destinazione. La visita medica per i lavoratori di categoria A e per gli apprendisti e studenti ad essi equiparati deve essere effettuata almeno ogni sei mesi. Le visite mediche, ove necessario, sono integrate da adeguate indagini specialistiche e di laboratorio.

48 Art Disposizioni particolari per le lavoratrici 1. Ferma restando l'applicazione delle norme speciali concernenti la tutela delle lavoratrici madri, le donne gestanti non possono svolgere attività che le espongono in zone classificate o, comunque, ( ) attività che potrebbero esporre il nascituro ad una dose che ecceda un millisievert durante il periodo della gravidanza. 2. E' fatto obbligo alle lavoratrici di notificare al datore di lavoro il proprio stato di gestazione, non appena accertato. 3. E' altresì vietato adibire le donne che allattano ad attività comportanti un rischio di contaminazione.

49 Art Minori 1. I minori di anni diciotto non possono esercitare attività proprie dei lavoratori esposti. 2. Gli apprendisti e gli studenti, ancorché minori di anni diciotto, possono ricevere dosi superiori ai limiti previsti per le persone del pubblico in relazione alle specifiche esigenze della loro attività di studio o di apprendistato, secondo le modalità di esposizione stabilite ai sensi dell'art. 96 (limiti di dose per i soggetti di categoria B).

50 SCOPO DELLA SORVEGLIANZA MEDICA Identificare soggetti affetti da patologie incompatibili con l attività lavorativa; Identificare soggetti portatori di condizioni di ipersuscettibilità; Identificare in fase precoce condizioni negative di salute; Contribuire alla valutazione del rischio dei lavoratori; Verificare nel tempo l adeguatezza delle misure di prevenzione; Raccogliere dati clinici per indagini epidemiologiche.

51 IPERSUSCETTIBILITÀ INDIVIDUALE Particolare sensibilità ad alcuni agenti chimici o fisici per fattori genetici, età, abitudini personali, malattie, terapie mediche, esposizioni pregresse. Il medico del lavoro deve identificare tali soggetti e valutare l eventuale protezione aggiuntiva. Non è eticamente proponibile un giudizio di non idoneità al lavoro in presenza di ipersuscettibilità, ma tali soggetti vanno allontanati dalle attività lavorative a maggiore rischio.

52 PREDISPOSIZIONE GENETICA Ereditarietà dimostrabile: Ricorrenza familiare: Difetti di riparazione del DNA: Retinoblastoma Neurofibromatosi Poliposi familiare del colon Tumori dell ovaio Tumori del colon Tumori della mammella Xeroderma pigmentoso Atassia teleangectasia Sindrome di Bloom Anemia di Fanconi Mutazione di geni oncosoppressori: BRCA1, BRCA2, RB1, ATM, XP, TP53, FHIT

53 Decreto Ministero della Sanità , n. 488 Regolamento recante criteri indicativi per la valutazione dell idoneità dei lavoratori all esposizione a radiazioni ionizzanti. Art. 1: Il medico addetto alla sorveglianza medica per la valutazione dell idoneità all esposizione a radiazioni ionizzanti si basa sui principi che disciplinano la medicina del lavoro valutando la compatibilità tra le condizioni psico-fisiche ed i rischi individuali connessi con la destinazione lavorativa e con le mansioni. Art. 2: Il medico addetto alla sorveglianza medica effettua l analisi dei rischi individuali connessi con la destinazione lavorativa e le mansioni (D.Lgsl. 230/95, art. 83, comma 5)

54 Art In funzione delle differenti tipologie di rischio, il medico addetto alla sorveglianza medica considera con particolare attenzione, ai fini della valutazione dell'idoneita' al lavoro che espone alle radiazioni ionizzanti, le seguenti condizioni fisiopatologiche: a) condizioni suscettibili di essere attivate o aggravate dalle radiazioni ionizzanti; b) condizioni suscettibili di aumentare l'assorbimento di sostanze radioattive o di ridurre l'efficacia dei meccanismi fisiologici di depurazione o escrezione; c) condizioni che pongono problemi di ordine terapeutico in occasione di eventuale sovraesposizione, specie se limitano le possibilita' di decontaminazione; d) condizioni suscettibili di essere confuse con patologie derivanti da radiazioni ionizzanti o attribuite all'azione lesiva delle radiazioni ionizzanti.

55 Allegato tecnico Elenco non esaustivo delle principali condizioni fisiopatologiche di cui all'articolo 3, comma 1, lettere a), b), c) e d): a) lesioni precancerose, malattie neoplastiche, sindromi mielodisplastiche, ecc.; b) condizioni patologiche che determinino un'abnorme permeabilita' cutaneo/mucosa (affezioni cutanee infiammatorie acute/croniche, eczemi, psoriasi, ecc.), ovvero riduzione della funzionalita' degli emuntori (insufficienza renale, insufficienza epatica, ecc.), tireopatie, ecc.; c) alcune patologie cutanee (psoriasi, eczemi, ecc.), otorinolaringoiatriche, odontoiatriche, respiratorie, alterazioni della funzionalita' epatica o renale, tireopatie, ecc.; d) malattie neoplastiche, opacita' del cristallino, alcune emopatie, ecc.

56 DANNO DETERMINISTICO INTERVENTO SANITARIO DANNO STOCASTICO

57 INTERVENTO SANITARIO VISITA MEDICA PREVENTIVA Anamnesi accurata Esame obiettivo approfondito Accertamenti complementari VISITA MEDICA PERIODICA Anamnesi accurata Esame obiettivo approfondito Accertamenti complementari

58 ACCERTAMENTI COMPLEMENTARI PER ESPOSIZIONE PROFESSIONALE A NORM Protocollo diagnostico di base: Profilo ematologico Profilo biochimico Radiografia del torace triennale Esame spirometrico Elettrocardiogramma Screening oncopreventivo (soggetti a rischio): Citologia dell espettorato TAC spirale, su richiesta del Medico Markers tumorali specifici su richiesta del Medico (?) (CYFRA 21.1, NSE,TPA, TPS )

59 ESAMI CITOLOGICI Citologia dell espettorato: è un esame valido solo per il carcinoma spinocellulare che ha la caratteristica di proiettarsi spesso nel lume bronchiale e di esfoliare facilmente. Va raccolto l espettorato del mattino perché più denso e a maggiore concentrazione Brushing bronchiale: si esegue mediante strisciatura delicata dei bronchi. Lavaggio broncoalveolare: particolarmente indicato dopo un brushing per raccogliere le cellule rimaste nel lume. Agobiopsia transtoracica TAC guidata: esame non particolarmente cruento, da limitare all approfondimento della diagnosi in caso di presenza di noduli sospetti.

60 GRAZIE PER L ATTENZIONE

MINISTERO DELLA SANITA' DECRETO 11 giugno 2001, n.488

MINISTERO DELLA SANITA' DECRETO 11 giugno 2001, n.488 MINISTERO DELLA SANITA' DECRETO 11 giugno 2001, n.488 Regolamento recante criteri indicativi per la valutazione dell'idoneita' dei lavoratori all'esposizione alle radiazioni ionizzanti, ai sensi dell'articolo

Dettagli

VISITE MEDICHE PERIODICHE. D.Lgs. 230/ art. 85 VISITA MEDICA PREVENTIVA VISITA MEDICA PREVENTIVA. D.Lgs. 230/ art. 84

VISITE MEDICHE PERIODICHE. D.Lgs. 230/ art. 85 VISITA MEDICA PREVENTIVA VISITA MEDICA PREVENTIVA. D.Lgs. 230/ art. 84 UNIVERSITÀ - OSPEDALE di PADOVA MEDICINA NUCLEARE CDL in Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia Sede di Padova 3 anno, 1 semestre CRITERI DELLA SORVEGLIANZA MEDICA DELLA RADIOPROTEZIONE

Dettagli

Giornata di Studio AIRP Le bonifiche radiologiche in ambito industriale e ambientale in Italia: esperienze, problemi, prospettive

Giornata di Studio AIRP Le bonifiche radiologiche in ambito industriale e ambientale in Italia: esperienze, problemi, prospettive Giornata di Studio AIRP Le bonifiche radiologiche in ambito industriale e ambientale in Italia: esperienze, problemi, prospettive Ferrara, 21 settembre 2018 Interventi: sintesi di alcune esperienze S.

Dettagli

CRITERI DELLA SORVEGLIANZA MEDICA DELLA RADIOPROTEZIONE

CRITERI DELLA SORVEGLIANZA MEDICA DELLA RADIOPROTEZIONE UNIVERSITÀ AZ. OSPEDAIERA di PADOVA MEDICINA NUCEARE VISITE MEDICHE PERIODICHE D.gs. 230/1995 - art. 85 CD in Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia Sede di Padova 3 anno, 1 semestre

Dettagli

Il recepimento della direttiva UE 2013/59 in materia di radioprotezione

Il recepimento della direttiva UE 2013/59 in materia di radioprotezione Giornata Studio Il recepimento della direttiva UE 2013/59 in materia di radioprotezione Radioattività naturale 16 settembre 2016 Consiglio Nazionale delle Ricerche Piazzale Aldo Moro, 7 Roma Giancarlo

Dettagli

Seminario Quali strategie per l ecosostenibilità del Pianeta Casa? Latina, 5 ottobre 2016

Seminario Quali strategie per l ecosostenibilità del Pianeta Casa? Latina, 5 ottobre 2016 Seminario Quali strategie per l ecosostenibilità del Pianeta Casa? Latina, 5 ottobre 2016 Analisi delle conseguenze nell'ambito edilizio della Direttiva U.E. 2013/59 EURATOM Radioattività naturale dei

Dettagli

Radioattività e acque potabili

Radioattività e acque potabili Radioattività e acque potabili Silvia Arrigoni Centro Regionale di Radioprotezione (CRR) ARPA Lombardia 1 OBIETTIVO: INQUADRARE IL PROBLEMA Consideriamo le acque destinate al consumo umano vogliamo controllare

Dettagli

RADIAZIONI IONIZZANTI

RADIAZIONI IONIZZANTI RADIAZIONI IONIZZANTI PREMESSA Le radiazioni ionizzanti sono quelle radiazioni dotate di sufficiente energia da poter ionizzare gli atomi (o le molecole) con i quali vengono a contatto. La caratteristica

Dettagli

INQUINAMENTO DA NORM PRESSO SITI INDUSTRIALI

INQUINAMENTO DA NORM PRESSO SITI INDUSTRIALI INQUINAMENTO DA NORM PRESSO SITI INDUSTRIALI IV Convegno nazionale Controllo ambientale degli agenti fisici: nuove prospettive e problematiche emergenti Vercelli, 24 27 Marzo 2009 Flavio Trotti ARPAV INQUADRAMENTO

Dettagli

Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica G. Natta. Radioprotezione. Mirvana Lauria, agg. 1

Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica G. Natta. Radioprotezione. Mirvana Lauria, agg. 1 Dipartimento di Chimica, Materiali e Ingegneria Chimica G. Natta Radioprotezione Mirvana Lauria, agg. 1 Radiazioni ionizzanti Radiazioni corpuscolari o elettromagnetiche capaci di produrre una ionizzazione

Dettagli

Rischio professionale da radiazioni ionizzanti. Nicola Magnavita

Rischio professionale da radiazioni ionizzanti. Nicola Magnavita Rischio professionale da radiazioni ionizzanti Nicola Magnavita Radiazioni elettromagnetiche Onde radio Onde radar Microonde Raggi infrarossi Luce visibile Raggi ultravioletti Raggi X Raggi gamma Dose

Dettagli

INTERAZIONE RADIAZIONE-MATERIA e DOSIMETRIA

INTERAZIONE RADIAZIONE-MATERIA e DOSIMETRIA INTERAZIONE RADIAZIONE-MATERIA e DOSIMETRIA Le radiazioni nucleari Interazione tra radiazioni e materia Effetti biologici della radiazione ionizzante Dosimetria Radioattività naturale Radioprotezione Liceo

Dettagli

Decreto Legislativo 26 maggio 2000, n. 241

Decreto Legislativo 26 maggio 2000, n. 241 Decreto Legislativo 26 maggio 2000, n. 241 Attuazione della direttiva 96/29/EURATOM in materia di protezione sanitaria della popolazione e dei lavoratori contro i rischi derivanti dalle radiazioni ionizzanti.

Dettagli

Decadimento a. E tipico dei radioisotopi con Z > 82 (Pb), nei quali il rapporto tra il numero dei neutroni e quello dei protoni è troppo basso.

Decadimento a. E tipico dei radioisotopi con Z > 82 (Pb), nei quali il rapporto tra il numero dei neutroni e quello dei protoni è troppo basso. Decadimento a Nel decadimento vengono emesse particelle formate da 2 protoni e 2 neutroni ( = nuclei di 4He) aventi velocità molto elevate (5-7% della velocità della luce) E tipico dei radioisotopi con

Dettagli

ANAS S.p.A. Compartimento della viabilità per la Basilicata Via Nazario Sauro POTENZA

ANAS S.p.A. Compartimento della viabilità per la Basilicata Via Nazario Sauro POTENZA ANAS S.p.A. Compartimento della viabilità per la Basilicata Via Nazario Sauro 85100 POTENZA MONITORAGGIO RADON Insediamento indagato: S.S. 106 Jonica LAVORI DI COSTRUZIONE DELLA VARIANTE DI NOVA SIRI CON

Dettagli

RELAZIONE TECNICA. RAM 18/08 del 07/05/2018. A2A Approfondimento sull emissione di radionuclidi

RELAZIONE TECNICA. RAM 18/08 del 07/05/2018. A2A Approfondimento sull emissione di radionuclidi RELAZIONE TECNICA RAM 18/08 del 07/05/2018 A2A Approfondimento sull emissione di radionuclidi INTRODUZIONE Le centrali termoelettriche a carbone possono produrre un aumento del rischio per la salute dovuto

Dettagli

DECADIMENTO RADIOATTIVO

DECADIMENTO RADIOATTIVO DECADIMENTO RADIOATTIVO Emissione di una o più particelle da parte di un nucleo. Tutti i decadimenti (tranne il decad. γ) cambiano Z e/o N del nucleo. Radionuclidi = Nuclidi radioattivi presenti in natura:

Dettagli

CAPITOLO 1 QUADRO DI RIFERIMENTO DOTTRINARIO

CAPITOLO 1 QUADRO DI RIFERIMENTO DOTTRINARIO Sommario Presentazione... L AIRM e gli Autori... XIII XV CAPITOLO 1 QUADRO DI RIFERIMENTO DOTTRINARIO 1. La Radioprotezione medica: aspetti conoscitivi... 1 2. Il sistema di protezione radiologica... 4

Dettagli

04/05/2009 DEFINIZIONE DI RADIAZIONI. Corso di Igiene. Igiene delle radiazioni ionizzanti e non

04/05/2009 DEFINIZIONE DI RADIAZIONI. Corso di Igiene. Igiene delle radiazioni ionizzanti e non UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI SALERNO Corso di Igiene Igiene delle radiazioni ionizzanti e non Prof. P. Cavallo 1 DEFINIZIONE DI RADIAZIONI In fisica: particolare forma di energia, o di materia corpuscolare,

Dettagli

Le radiazioni ionizzanti e la radioprotezione

Le radiazioni ionizzanti e la radioprotezione Le radiazioni ionizzanti e la radioprotezione Radiazioni Radiazioniionizzanti ionizzanti Il termine radiazione viene abitualmente usato per descrivere fenomeni apparentemente assai diversi tra loro,

Dettagli

LA SORVEGLIANZA MEDICA (il Medico Autorizzato)

LA SORVEGLIANZA MEDICA (il Medico Autorizzato) LA SORVEGLIANZA MEDICA (il Medico Autorizzato) Roberto Moccaldi CNR Responsabile Medicina del Lavoro AIRM - Presidente MEDICO ADDETTO ALLA SORVEGLIANZA MEDICA (D.Lgs 230/95) Categoria A Categoria B MEDICO

Dettagli

La Radioprotezione Radiazioni Ionizzanti rischi e sistemi di protezione

La Radioprotezione Radiazioni Ionizzanti rischi e sistemi di protezione La Radioprotezione Radiazioni Ionizzanti rischi e sistemi di protezione Corso di formazione generale CR-Trisaia, sede di Brindisi Dott. Roberto Falcone GSP4 ION IRP Casaccia Argomenti trattati Cosa sono

Dettagli

NORMATIVA DI RIFERIMENTO ASPETTI GESTIONALI E NORMATIVA

NORMATIVA DI RIFERIMENTO ASPETTI GESTIONALI E NORMATIVA ASPETTI GESTIONALI E NORMATIVA Dr.ssa Joanne Wells ANPA Dipartimento Rischio Nucleare Settore Radioprotezione, Radioisotopi e Macchine Radiogene NORMATIVA DI RIFERIMENTO Decreto Legislativo 17 marzo 1995

Dettagli

Fonti e attività con presenza di NORM

Fonti e attività con presenza di NORM Convegno nazionale Radiazioni naturali: tra conoscenza e ricerca 23-24 Maggio 2013 Isola di Vulcano Fonti e attività con presenza di NORM Flavio Trotti Agenzia per la Prevenzione e Protezione Ambientale

Dettagli

Uomo, ambiente e radiazioni

Uomo, ambiente e radiazioni Uomo, ambiente e radiazioni Natura delle radiazioni 76 Le radiazioni di cui si tratta parlando di tecnologia nucleare sono le radiazioni ionizzanti Natura delle radiazioni Cosa sono le radiazioni ionizzanti?

Dettagli

- Cos è la silice cristallina? - Gli effetti sulla salute - Lavori e materiali pericolosi - Misure di prevenzione

- Cos è la silice cristallina? - Gli effetti sulla salute - Lavori e materiali pericolosi - Misure di prevenzione - Cos è la silice cristallina? - Gli effetti sulla salute - Lavori e materiali pericolosi - Misure di prevenzione Laboratorio Igiene Industriale ASL VT - Dipartimento di Prevenzione Centro Regionale Amianto

Dettagli

LA RADIOPROTEZIONE IN RADIOLOGIA: NORMATIVA. Antonella Rivolta

LA RADIOPROTEZIONE IN RADIOLOGIA: NORMATIVA. Antonella Rivolta Incontri clinici su argomenti di specifico interesse Individuati nell ambito delle prestazioni erogate dalla S.C. diagnostica per Immagini Territoriale ed Ecografia Interventistica e dalla S.C. Diagnostica

Dettagli

Giornata di Studio AIRP Il recepimento della direttiva 2013/59/Euratom

Giornata di Studio AIRP Il recepimento della direttiva 2013/59/Euratom Giornata di Studio AIRP Il recepimento della direttiva 2013/59/Euratom Roma, 16 settembre 2016 Il campo di applicazione Luciano Bologna ISPRA Dipartimento Nucleare, Rischio Tecnologico ed Industriale Servizio

Dettagli

RIFERIMENTI NORMATIVI E LINEE GUIDA NAZIONALI PER I CONTROLLI RADIOMETRICI SULLE ACQUE POTABILI

RIFERIMENTI NORMATIVI E LINEE GUIDA NAZIONALI PER I CONTROLLI RADIOMETRICI SULLE ACQUE POTABILI RIFERIMENTI NORMATIVI E LINEE GUIDA NAZIONALI PER I CONTROLLI RADIOMETRICI SULLE ACQUE POTABILI Elena Caldognetto Osservatorio Agenti Fisici ARPAV Verona LA RADIOATTIVITÀ NELLE ACQUE POTABILI DEL VENETO

Dettagli

LA SORVEGLIANZA SANITARIA DELLA RADIOPROTEZIONE

LA SORVEGLIANZA SANITARIA DELLA RADIOPROTEZIONE LA SORVEGLIANZA SANITARIA DELLA RADIOPROTEZIONE note per il personale addetto a cura di Rinaldo Ghersi medico del lavoro autorizzato alla sorveglianza sanitaria della radioprotezione U.O. Medicina del

Dettagli

Lezione 24 Radiazioni Ionizzanti

Lezione 24 Radiazioni Ionizzanti Generalità Lezione 24 Radiazioni Ionizzanti Con il termine radiazione si descrivono fenomeni molto diversi fra loro: Emissione di luce da una lampada Emissione di calore da una fiamma Particelle elementari

Dettagli

RaDON. Giuseppe Scielzo (Fisico) Filippo Grillo Ruggieri (Medico) Salvatore Melluso (Geologo)

RaDON. Giuseppe Scielzo (Fisico) Filippo Grillo Ruggieri (Medico) Salvatore Melluso (Geologo) RaDON Giuseppe Scielzo (Fisico) Filippo Grillo Ruggieri (Medico) Salvatore Melluso (Geologo) INDICE COS E p. 5 DA DOVE PROVIENE 11 COME ENTRA NEGLI AMBIENTI 15 CONSEGUENZE SULLA SALUTE 23 INTERVENTO DI

Dettagli

La protezione dei lavoratori

La protezione dei lavoratori Giornata di Studio Il recepimento della direttiva UE 2013/59 in materia di radioprotezione AIRP Consiglio Nazionale delle Ricerche Roma, 16 settembre 2016 La protezione dei lavoratori A. Principe, Roma

Dettagli

L unità di misura della dose nel S.I. è il Gray

L unità di misura della dose nel S.I. è il Gray LA LA DOSE DOSE DA DA RADIAZIONE Le radiazioni (particelle, raggi gamma ) quando interagiscono con un mezzo cedono (tutta o parte) della loro energia al mezzo stesso. Si definisce allora la dose assorbita

Dettagli

Università degli Studi della Calabria

Università degli Studi della Calabria Università degli Studi della Calabria FACOLTA DI FARMACIA E SCIENZE DELLA NUTRIZIONE E DELLA SALUTE Corso di Laurea in Tossicologia dell Ambiente TESI DI LAUREA Tossicità del Radon Relatore Candidata Ch.mo

Dettagli

VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI ESPOSIZIONE A RADIAZIONI IONIZZANTI

VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI ESPOSIZIONE A RADIAZIONI IONIZZANTI VALUTAZIONE DEL RISCHIO DI ESPOSIZIONE A RADIAZIONI IONIZZANTI Esperto qualificato 3 grado n 506 francesco.pastremoli@ordingbo.it Aggiornamento del 16/05/2016 GENERALITÀ SULLE RADIAZIONI IONIZZANTI Sono

Dettagli

RADON e SALUTE. MARANO VIC. 17 gennaio 2012

RADON e SALUTE. MARANO VIC. 17 gennaio 2012 RADON e SALUTE dr. EDOARDO CHIESA Servizio Igiene e Sanità Pubblica Dipartimento di Prevenzione AULSS 4 Alto Vicentino - THIENE MARANO VIC. 17 gennaio 2012 1 I Determinanti della salute Non modificabili

Dettagli

SILICATO DI ZIRCONIO: ORIGINE, PRODUZIONE, RADIOATTIVITÀ

SILICATO DI ZIRCONIO: ORIGINE, PRODUZIONE, RADIOATTIVITÀ SILICATO DI ZIRCONIO: ORIGINE, PRODUZIONE, RADIOATTIVITÀ Michele Dondi CNR-ISTEC Faenza - Società Ceramica Italiana Massimo Esposito U-Series Lab, Bologna Contenuti Produzione e prezzo del silicato di

Dettagli

norma dell'art. 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53 Lavori vietati (Legge 30 dicembre 1971, n. 1204, artt. 3, 30, comma 8 e 31, comma 1;

norma dell'art. 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53 Lavori vietati (Legge 30 dicembre 1971, n. 1204, artt. 3, 30, comma 8 e 31, comma 1; D.Lgs. 151/01 Testo unico delle disposizioni legislative in materia di tutela e sostegno della maternità e della paternità, a norma dell'art. 15 della legge 8 marzo 2000, n. 53 Lavori vietati (Legge 30

Dettagli

VALUTAZIONE DEL RISCHIO

VALUTAZIONE DEL RISCHIO VALUTAZIONE DEL RISCHIO Il D. Lgs 81/2008, in attuazione dell art. 1 Legge 123 del 3/8/2007, riunisce in un unico testo normativo tutte le norme vigenti in materia di salute e sicurezza delle lavoratrici

Dettagli

La Gestione dei Rifiuti Radioattivi

La Gestione dei Rifiuti Radioattivi Ing. Stefano Giunti Esperto Qualificato III grado Leader nel settore dello smaltimento dei rifiuti radioattivi. Obiettivi Fornire il quadro normativo di riferimento per la gestione dei rifiuti radioattivi

Dettagli

Durata, contenuti e periodicità dei corsi di formazione e di aggiornamento in materia di radioprotezione.

Durata, contenuti e periodicità dei corsi di formazione e di aggiornamento in materia di radioprotezione. DECRETO 15 luglio 1998. GU300798 Durata, contenuti e periodicità dei corsi di formazione e di aggiornamento in materia di radioprotezione. IL MINISTRO DELLA SANITA' Visto il decreto legislativo 17 marzo

Dettagli

La misura della radioattivita γ lezione 2. Cristiana Peroni Corsi di LS in Scienze Biomolecolari Universita di Torino Anno accademico

La misura della radioattivita γ lezione 2. Cristiana Peroni Corsi di LS in Scienze Biomolecolari Universita di Torino Anno accademico La misura della radioattivita γ lezione 2 Cristiana Peroni Corsi di LS in Scienze Biomolecolari Universita di Torino Anno accademico 2008-2009 1 Misura della radiazione ionizzante Grandezza fondamentale

Dettagli

radon e fumo: micidiale miscela nelle nostre case

radon e fumo: micidiale miscela nelle nostre case radon e fumo: micidiale miscela nelle nostre case E. GIROLETTI, Esperto qualificato dell Università degli Studi e dell INFN di Pavia A.L. VERGINE, Docente di diritto penale dell ambiente - Università degli

Dettagli

SEZIONE II PRATICHE CON MACCHINE RADIOGENE

SEZIONE II PRATICHE CON MACCHINE RADIOGENE ALLEGATO I DETERMINAZIONE DELLE CONDIZIONI DI APPLICAZIONE DELLE DISPOSIZIONI DEL PRESENTE DECRETO PER LE MATERIE RADIOATTIVE E PER LE MACCHINE RADIOGENE. 0. Criteri di non rilevanza radiologica delle

Dettagli

Il radon: distribuzione territoriale, tecniche di misura, normativa vigente

Il radon: distribuzione territoriale, tecniche di misura, normativa vigente Il radon: distribuzione territoriale, tecniche di misura, normativa vigente Silvia Arrigoni Centro Regionale di Radioprotezione Sede di Bergamo Albino, 11 dicembre 2017 Ordine degli architetti di Bergamo

Dettagli

VALUTAZIONE DEL RISCHIO RADON

VALUTAZIONE DEL RISCHIO RADON Pagina 1 di 12 Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l energia e lo sviluppo economico sostenibile ENEA Centro Ricerche BRINDISI Dipartimenti SSPT, DTE, FSN e Unità Centrale ISER S. S. 7 Appia km

Dettagli

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA

IL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DECRETO LEGISLATIVO 9 maggio 2001, n. 257 Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 26 maggio 2000, n. 241, recante attuazione della direttiva 96/29/Euratom in materia di protezione

Dettagli

D.Lgs. 230/1995 - art. 85

D.Lgs. 230/1995 - art. 85 UNIVERSITÀ - OSPEDALE di PADOVA MEDICINA NUCLEARE CDL in Tecniche di Radiologia Medica, per Immagini e Radioterapia! Sede di Padova 3 anno, 1 semestre! CRITERI DELLA SORVEGLIANZA MEDICA DELLA RADIOPROTEZIONE

Dettagli

UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI PADOVA

UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI PADOVA Fisica Sanitaria Interazione di raggi X con la materia (diffusione, effetto compton, fotoelettrico, produzione di coppie, fotodisintegrazione). Spessore emivalente, decivalente. Interazione delle particelle

Dettagli

(GU n.153 del 4 luglio 2001)

(GU n.153 del 4 luglio 2001) D.L. vo 9 maggio 2001, n. 257 Disposizioni integrative e correttive del decreto legislativo 26 maggio 2000, n. 241, recante attuazione della direttiva 96/29/Euratom in materia di protezione sanitaria della

Dettagli

A7.1b. Sorveglianza sanitaria. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO A Unità didattica

A7.1b. Sorveglianza sanitaria. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO A Unità didattica Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Sorveglianza sanitaria MODULO A Unità didattica A7.1b CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03 Sorveglianza sanitaria

Dettagli

Corso teorico/pratico di aggiornamento professionale IL RADON: UN RISCHIO GEOLOGICO Roma 11 e 12 giugno 2010

Corso teorico/pratico di aggiornamento professionale IL RADON: UN RISCHIO GEOLOGICO Roma 11 e 12 giugno 2010 Corso teorico/pratico di aggiornamento professionale IL RADON: UN RISCHIO GEOLOGICO Roma 11 e 12 giugno 2010 Il radon è un rilevante problema di sanità pubblica interessa la popolazione nel suo complesso

Dettagli

IL RUOLO DEL MEDICO COMPETENTE

IL RUOLO DEL MEDICO COMPETENTE IL RUOLO DEL MEDICO COMPETENTE Prof. Antonella Basso Dipartimento Interdisciplinare di Medicina Sezione di Medicina del Lavoro E. C. Vigliani Università degli Studi di Bari Datore di lavoro Responsabile

Dettagli

Enrico Pira Sezione di Medicina del Lavoro, Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche Università di Torino

Enrico Pira Sezione di Medicina del Lavoro, Dipartimento di Scienze della Sanità Pubblica e Pediatriche Università di Torino CITTA METROPOLITANA DI MESSINA Seminario di informazione e promozione della salute Patologie tumorali in luoghi di lavoro e fattori ambientali Enrico Pira Sezione di Medicina del Lavoro, Dipartimento di

Dettagli

SORVEGLIANZA SANITARIA

SORVEGLIANZA SANITARIA SORVEGLIANZA SANITARIA Prof. Antonella Basso Dipartimento Interdisciplinare di Medicina Sezione di Medicina del Lavoro E. C. Vigliani Università degli Studi di Bari Datore di lavoro Responsabile servizio

Dettagli

Livello massimo ammissibile ( Bq kg -1 o Bq l -1 ) Prodotti lattiero caseari Isotopi dello Stronzio

Livello massimo ammissibile ( Bq kg -1 o Bq l -1 ) Prodotti lattiero caseari Isotopi dello Stronzio Tabella A3.3. Livelli massimi ammissibili di radioattività per i prodotti alimentari in caso di emergenze nucleari e radiologiche (CCE 1989a; CCE 1989b) Radionuclide Alimenti per lattanti Livello massimo

Dettagli

PRINCIPI DI RADIOPROTEZIONE

PRINCIPI DI RADIOPROTEZIONE PRINCIPI DI RADIOPROTEZIONE La radioprotezione è la disciplina che studia gli effetti delle radioazioni ionizzanti sull'uomo e che fornisce le direttive per proteggersi dai pericoli che derivano dall'uso

Dettagli

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE www.health-management.it

HEALTH MANAGEMENT ISTITUTO DI MANAGEMENT SANITARIO FIRENZE www.health-management.it 1 OGGETTO ALLATTAMENTO QUESITO (posto in data 8 febbraio 2010) Al momento del rientro dal periodo di tre mesi post-partum, e quindi durante l'allattamento, a quali mansioni può essere adibita una anestesista?

Dettagli

INQUINAMENTO ATMOSFERICO (definizione secondo la legislazione italiana: DPCM n. 145 del 28/5/1983)

INQUINAMENTO ATMOSFERICO (definizione secondo la legislazione italiana: DPCM n. 145 del 28/5/1983) IGIENE DELL ARIA INQUINAMENTO ATMOSFERICO (definizione secondo la legislazione italiana: DPCM n. 145 del 28/5/1983) Ogni modificazione della composizione o stato fisico dell aria atmosferica dovuta alla

Dettagli

SIAMO TUTTI RADIOATTIVI

SIAMO TUTTI RADIOATTIVI SIAMO TUTTI RADIOATTIVI IRRAGGIAMENTI QUOTIDIANI Simona Giordanengo INFN Torino NON LE VEDIAMO MA CI SONO SEMPRE Le misuriamo, le creiamo e le usiamo COSA? PERCHE? QUANTO? QUALI? COME? CHI? DOVE? QUANDO?

Dettagli

1. Classificazione dei lavoratori ai fini della radioprotezione

1. Classificazione dei lavoratori ai fini della radioprotezione D.Lgs. 17 marzo 1995, n. 230 Supplemento ordinario alla Gazzetta Ufficiale - Serie Generale - n. 136 del 13-6-1995 Come modificato da: D.Lgs. 26 maggio 2000, n. 241 - G.U. Serie Generale - n. 203 del 31-8-2000

Dettagli

CODICE DELLA RADIOPROTEZIONE. Franco Cioce Francesco Romano

CODICE DELLA RADIOPROTEZIONE. Franco Cioce Francesco Romano CODICE DELLA RADIOPROTEZIONE Franco Cioce Francesco Romano ISBN 978-88-89260-67-8 1 a edizione: aprile 2016 Tutti i diritti sono riservati. È vietata la riproduzione anche parziale con qualsiasi mezzo

Dettagli

Effetti della radioattività

Effetti della radioattività Effetti della radioattività Il concetto di dose Le radiazioni prodotte dai radioisotopi interagiscono con la materia con cui vengono a contatto, trasferendovi energia. Tale apporto di energia, negli organismi

Dettagli

Sorveglianza degli ex-esposti ad Amianto: contributo del MMG

Sorveglianza degli ex-esposti ad Amianto: contributo del MMG Sorveglianza degli ex-esposti ad Amianto: contributo del MMG Prof. Giuseppe Mastrangelo Dipartimento di Medicina Ambientale e Sanità Pubblica Università di Padova Definizione di ex-esposti ad amianto

Dettagli

DEPOSITO ED UTILIZZO DI SOSTANZE RADIOGENE

DEPOSITO ED UTILIZZO DI SOSTANZE RADIOGENE DEPOSITO ED UTILIZZO DI SOSTANZE RADIOGENE Marco Frezza Pisa 23 maggio 2015 Attività 58 Pratiche di cui al decreto legislativo 17 marzo 1995, n. 230 e s.m.i. soggette a provvedimenti autorizzativi (art.

Dettagli

OGGETTO LIMITAZIONI AL LAVORO NEL PRIMO ANNO DI VITA DEL BAMBINO

OGGETTO LIMITAZIONI AL LAVORO NEL PRIMO ANNO DI VITA DEL BAMBINO 1 OGGETTO LIMITAZIONI AL LAVORO NEL PRIMO ANNO DI VITA DEL BAMBINO QUESITO (posto in data 2 luglio 2013) Si può adibire ai turni di guardia diurni (sabato e domenica) una lavoratrice madre nel primo anno

Dettagli

Rischi alla salute dovuti alle sostanze radioattive, alle onde elettromagnetiche e al radon. Claudio Cazzato Fisico Medico

Rischi alla salute dovuti alle sostanze radioattive, alle onde elettromagnetiche e al radon. Claudio Cazzato Fisico Medico Rischi alla salute dovuti alle sostanze radioattive, alle onde elettromagnetiche e al radon Claudio Cazzato Fisico Medico Gli atomi R atomo = 10.000 R nucleo M nucleo = 4000 M atomo 10-8 cm sfere da un

Dettagli

Formazione obbligatoria in materia di Radioprotezione: il laboratorio universitario radioisotopi del DIMES

Formazione obbligatoria in materia di Radioprotezione: il laboratorio universitario radioisotopi del DIMES Formazione obbligatoria in materia di Radioprotezione: il laboratorio universitario radioisotopi del DIMES Dott. Pier Luca Rossi U.O. Fisica Sanitaria Alma Mater Studiorum - Università di Bologna Viale

Dettagli

Stato dell arte delle conoscenze sul Radon S. Lombardi

Stato dell arte delle conoscenze sul Radon S. Lombardi Stato dell arte delle conoscenze sul Radon S. Lombardi Respire Life Kick-off Meeting 21 Settembre 2017 Aula Lucchesi Dipartimento di Scienze della Terra Sapienza Università di Roma Argomenti della presentazione

Dettagli

ESPERTA ed ESPERTO QUALIFICATO IN RADIOPROTEZIONE (PRIMO GRADO)

ESPERTA ed ESPERTO QUALIFICATO IN RADIOPROTEZIONE (PRIMO GRADO) ESPERTA ed ESPERTO QUALIFICATO IN RADIOPROTEZIONE (PRIMO GRADO) Aggiornato il 7 luglio 2009 1. CARTA D IDENTITÀ... 2 2. CHE COSA FA... 4 3. DOVE LAVORA... 5 4. CONDIZIONI DI LAVORO... 6 5. COMPETENZE...

Dettagli

La Radioattività. da:ispra istituto superiore per la ricerca e protezione ambientale

La Radioattività. da:ispra istituto superiore per la ricerca e protezione ambientale La Radioattività da:ispra istituto superiore per la ricerca e protezione ambientale Isotopi: Nuclei diversi del medesimo elemento chimico Vi sono elementi con atomi che, a parità di numero di protoni,

Dettagli

D.Lgs. 230/1995 Radiazioni ionizzanti Consolidato 2019 Ed. 1.1

D.Lgs. 230/1995 Radiazioni ionizzanti Consolidato 2019 Ed. 1.1 07/04/2019 1 di 478 D.Lgs. 230/1995 Radiazioni ionizzanti Consolidato 2019 Ed. 1.1 07/04/2019 2 di 478 D.Lgs. 230/1995 Radiazioni ionizzanti Consolidato 2019 Ed. 1.1 07/04/2019 3 di 478 D.Lgs. 230/1995

Dettagli

La Qualità nella Sorveglianza Sanitaria dei Lavoratori Bologna 15 Settembre 05

La Qualità nella Sorveglianza Sanitaria dei Lavoratori Bologna 15 Settembre 05 La Qualità nella Sorveglianza Sanitaria dei Lavoratori Bologna 15 Settembre 05 A.Cristaudo Direttore Sezione Autonoma di Medicina Preventiva del Lavoro Azienda Ospedaliera-Universitaria Pisana Coordinatore

Dettagli

- L ATTIVITA DEL MEDICO COMPETENTE A TUTELA DEI LAVORATORI IN DISTACCO, IN TRASFERTA ED IN MISSIONE ALL ESTERO,

- L ATTIVITA DEL MEDICO COMPETENTE A TUTELA DEI LAVORATORI IN DISTACCO, IN TRASFERTA ED IN MISSIONE ALL ESTERO, - L ATTIVITA DEL MEDICO COMPETENTE A TUTELA DEI LAVORATORI IN DISTACCO, IN TRASFERTA ED IN MISSIONE ALL ESTERO, - ELABORAZIONE DI UN PROTOCOLLO SANITARIO: BUONE PRASSI Dott. Giovanni Sanguinetti Medico

Dettagli

vista la legge regionale 4 settembre 2001, n. 18 Approvazione del piano socio-sanitario regionale per il triennio 2002/2004 ;

vista la legge regionale 4 settembre 2001, n. 18 Approvazione del piano socio-sanitario regionale per il triennio 2002/2004 ; LA GIUNTA REGIONALE visto il D.P.R 13 febbraio 1964, n. 185 Sicurezza degli impianti e protezione sanitaria dei lavoratori e delle popolazioni contro i pericoli delle radiazioni ionizzanti derivanti dall

Dettagli

Dall'Europa alla Cina

Dall'Europa alla Cina 1 di 19 Dall'Europa alla Cina come tener conto della radioattività nelle materie prime Dino G. Ferioli M. Esposito U-Series s.r.l. Via Ferrarese, 131-40128 Bologna Tel. 051 6312418 - Fax. 051 368645 info@u-series.com

Dettagli

Seminario: L esposizione ai campi elettromagnetici e alle radiazioni ionizzanti Povo (TN) 23/03/2012

Seminario: L esposizione ai campi elettromagnetici e alle radiazioni ionizzanti Povo (TN) 23/03/2012 Seminario: L esposizione ai campi elettromagnetici e alle radiazioni ionizzanti Povo (TN) 23/03/2012 Le attività dell Azienda Provinciale per i Servizi Sanitari in relazione alla tutela dai rischi da radiazioni

Dettagli

QUESTIONARIO DI VERIFICA PER LA FORMAZIONE DI RADIOPROTEZIONE

QUESTIONARIO DI VERIFICA PER LA FORMAZIONE DI RADIOPROTEZIONE Laboratori Nazionali del Sud Foglio N. 1 di 5_ QUESTIONARIO DI VERIFICA PER LA FORMAZIONE DI RADIOPROTEZIONE Nome. Cognome. (per ogni argomento scegliere una o più risposte che si ritengono corrette) 1)

Dettagli

La sorveglianza sanitaria degli esposti a silice: il protocollo NIS

La sorveglianza sanitaria degli esposti a silice: il protocollo NIS ESPOSIZIONE PROFESSIONALE A SILICE LIBERA CRISTALLINA Attuali livelli di esposizione e modelli di intervento per la riduzione del rischio. Ruolo della sorveglianza sanitaria tra obblighi di legge e efficacia

Dettagli

UFFICIO DEL SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA SUL LAVORO

UFFICIO DEL SERVIZIO PREVENZIONE E SICUREZZA SUL LAVORO censire, al fine di una rivalutazione delle classificazioni, il personale che attualmente svolge attività con impiego di radiazioni ionizzanti, anche quando detto personale non sia attualmente classificato

Dettagli

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO SANITARIO. Stefano De Crescenzo A.S.S.T. Niguarda - D.G. Welfare Regione Lombardia

LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO SANITARIO. Stefano De Crescenzo A.S.S.T. Niguarda - D.G. Welfare Regione Lombardia LA VALUTAZIONE DEL RISCHIO SANITARIO Stefano De Crescenzo A.S.S.T. Niguarda - D.G. Welfare Regione Lombardia Obiettivi intervento fornire: alcune semplici indicazioni sugli effetti delle basse dosi alcuni

Dettagli

Aspetti autorizzativi

Aspetti autorizzativi 50 Corso Scuola di Radioprotezione C. Polvani La radioprotezione negli impieghi industriali delle radiazioni ionizzanti Salerno 22-23 giugno 2015 Carmela P. Fortunato ARPAB Ufficio Centro Regionale Radioattività

Dettagli

Il decadimento g. Come faccio ad ottenere un nucleo eccitato? Normalmente da un atomo, dopo un decadimento a o b. isomeri. per esempio.

Il decadimento g. Come faccio ad ottenere un nucleo eccitato? Normalmente da un atomo, dopo un decadimento a o b. isomeri. per esempio. Il decadimento g + isomeri A Z X * N A Z X N γ per esempio 60 * 60 28 Ni 28Ni γ Come faccio ad ottenere un nucleo eccitato? Normalmente da un atomo, dopo un decadimento a o b Neutrone lento 159 60 * 60

Dettagli

Agente biologico. Microrganismo. Coltura cellulare

Agente biologico. Microrganismo. Coltura cellulare Esposizione ad agenti biologici Il Titolo X corrisponde al Titolo VIII del D.Lgs. 626/94 di attuazione della direttiva 90/679/CEE, relativa alla protezione di lavoratori contro i rischi derivanti dall

Dettagli

RADIOPROTEZIONE DEL PAZIENTE LA NORMATIVA NAZIONALE

RADIOPROTEZIONE DEL PAZIENTE LA NORMATIVA NAZIONALE RADIOPROTEZIONE DEL PAZIENTE LA NORMATIVA NAZIONALE DECRETO LEGISLATIVO 26 maggio 2000, n. 187 Attuazione della direttiva 97/43/EURATOM in materia di protezione sanitaria delle persone contro i pericoli

Dettagli

Legislazione in materia di radioprotezione

Legislazione in materia di radioprotezione Legislazione in materia di radioprotezione Lucia M. Valastro U.O.S. Fisica Sanitaria Azienda Ospedaliera per l Emergenza Cannizzaro - Catania Corso di formazione La radioprotezione del paziente, dell operatore

Dettagli

QUESTIONARIO DI VERIFICA PER LA FORMAZIONE DI RADIOPROTEZIONE

QUESTIONARIO DI VERIFICA PER LA FORMAZIONE DI RADIOPROTEZIONE Laboratori Nazionali del Sud Foglio N. 1 di 5_ QUESTIONARIO DI VERIFICA PER LA FORMAZIONE DI RADIOPROTEZIONE Nome. Cognome. (per ogni domanda segnare una o più risposte che si ritengono corrette) 1) La

Dettagli

LA SORVEGLIANZA SANITARIA NEGLI ESPOSTI AD AMIANTO DOPO

LA SORVEGLIANZA SANITARIA NEGLI ESPOSTI AD AMIANTO DOPO LA SORVEGLIANZA SANITARIA NEGLI ESPOSTI AD AMIANTO DOPO L APPROVAZIONE DEL DECRETO n. 257 (attuazione direttiva 18-2003-CE) Dr. Francesco Bellico Verona 24.11.2006 AMIANTO Il termine amianto o asbesto

Dettagli

INTERVENTI COMPLESSI DI DECOMMISSIONING Il ruolo della Sicurezza IL DECOMMISSIONING DEI SITI NUCLEARI ITALIANI

INTERVENTI COMPLESSI DI DECOMMISSIONING Il ruolo della Sicurezza IL DECOMMISSIONING DEI SITI NUCLEARI ITALIANI INTERVENTI COMPLESSI DI DECOMMISSIONING Il ruolo della Sicurezza IL DECOMMISSIONING DEI SITI NUCLEARI ITALIANI Fabio Chiaravalli Funzione Ambiente, Radioprotezione, Sicurezza e Qualità Rimini, 8 novembre

Dettagli

IDONEITÀ. Sanitaria. PDF created with pdffactory trial version

IDONEITÀ. Sanitaria. PDF created with pdffactory trial version IDONEITÀ Sanitaria Dott. Giancarlo Bianucci Idoneità sanitaria alle mansioni specifiche, relativi adempimenti e prescrizioni. D.Lgs. n 81/2008, n TITOLO IV, Art.90 (Obblighi del committente o del responsabile

Dettagli

PRESENZA DI RADIONUCLIDI NATURALI NELLE ACQUE POTABILI

PRESENZA DI RADIONUCLIDI NATURALI NELLE ACQUE POTABILI PRESENZA DI RADIONUCLIDI NATURALI NELLE ACQUE POTABILI Flavio Trotti Osservatorio Agenti Fisici ARPAV Verona LA RADIOATTIVITÀ NELLE ACQUE POTABILI DEL VENETO - VERONA, 21 APRILE 2010 Origine della presenza

Dettagli

Nello specifico vengono introdotte le disposizioni per l'esposizione derivante da sorgenti naturali di radiazioni in alcune attività lavorative.

Nello specifico vengono introdotte le disposizioni per l'esposizione derivante da sorgenti naturali di radiazioni in alcune attività lavorative. Le norme italiane Il D. Lgs. 230/95 e le successive modifiche, in particolare il D. Lgs. 241/2000, introducono nell'ordinamento italiano alcune disposizioni in materia di protezione sanitaria della popolazione

Dettagli

Corsi di Laurea in Tecnici di Laboratorio Biomedico, Dietistica e Tecnici della Prevenzione. Dr. Andrea Malizia Prof.

Corsi di Laurea in Tecnici di Laboratorio Biomedico, Dietistica e Tecnici della Prevenzione. Dr. Andrea Malizia Prof. Dr. Andrea Malizia Prof. Maria Guerrisi Ripasso Radiazioni 1 Fisica medica 2 3 4 5 6 7 8 9 10 11 12 13 Le radiazioni sono direttamente ionizzanti quando la ionizzazione dell atomo avviene tramite interazione

Dettagli

Allegato n. 8 (punto 5 del PRAL)

Allegato n. 8 (punto 5 del PRAL) Allegato n. 8 (punto 5 del PRAL) A. Anno 2000 - Dismissione da strutture della Regione Lombardia per diagnosi e A01 BERGAMO A02 BRESCIA 38 A03 COMO 39 A04 CREMONA 25 A05 LECCO 17 A06 LODI 7 A07 MANTOVA

Dettagli

I rischi salute e sicurezza negli addetti del comparto produzione calzature. 19 novembre 2013 Dr. Aldo Fedi

I rischi salute e sicurezza negli addetti del comparto produzione calzature. 19 novembre 2013 Dr. Aldo Fedi I rischi salute e sicurezza negli addetti del comparto produzione calzature 19 novembre 2013 Dr. Aldo Fedi CICLO PRODUTTIVO DEL COMPARTO CALZATURIERO MODELLERIA TAGLIO/TRANCERIA GIUNTERIA MONTAGGIO FONDO

Dettagli

14a COMMISSIONE (Politiche dell'unione europea) UFFICIO DI PRESIDENZA Mercoledì 13 febbraio 2019, ore 14:00

14a COMMISSIONE (Politiche dell'unione europea) UFFICIO DI PRESIDENZA Mercoledì 13 febbraio 2019, ore 14:00 14a COMMISSIONE (Politiche dell'unione europea) UFFICIO DI PRESIDENZA Mercoledì 13 febbraio 2019, ore 14:00 Audizione informale Associazione Italiana Fisica Medica Michele Stasi PRESIDENTE ASSOCIAZIONE

Dettagli

D.Lgv. 230/1995 e succ. modif. La normativa in breve

D.Lgv. 230/1995 e succ. modif. La normativa in breve D.Lgv. 230/1995 e succ. modif. La normativa in breve Obblighi del Datore di Lavoro, Dirigenti e Preposti Attribuzioni dell Esperto Qualificato Obblighi dei Lavoratori Documenti e Autorizzazioni Rifiuti

Dettagli