Direzione Pianificazione Generale e di Bacino. Servizio Programmazione e gestione interventi

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1 Provincia di Genova Direzione Pianificazione Generale e di Bacino Servizio Programmazione e gestione interventi Prot. N P.E.C. Ai Comuni di ARENZANO BOGLIASCO CAMOGLI CARASCO CASARZA LIGURE CASTIGLIONE CHIAVARESE CERANESI CHIAVARI COGOLETO GENOVA Direzione Manutenzione Infrastrutture e Verde Pubblico LAVAGNA LEIVI MONEGLIA PIEVE LIGURE PORTOFINO RAPALLO RECCO SANTA MARGHERITA L. SESTRI LEVANTE SORI ZOAGLI e p.c. Regione Liguria Dipartimento Ambiente Settore Assetto del territorio protocollo@pec.regione.liguria.it Genova, 11/06/2013 Largo F. Cattanei, Genova Quarto Tel Fax CF PI PEC protocollo@cert.provincia.genova.it Sistema di gestione della qualità ISO 9001:2008 RINA Certificato n. 6556/02

2 Pagina 2 di 6 Oggetto: Programma degli interventi di manutenzione ordinaria di difesa del suolo ex art. 101, comma 5 della L.r. 18/99 per l anno 2014 e proposta di interventi per il Programma regionale ex: artt. 42 e 43 della l.r. 20/2006 per il triennio 2014/2016. Si dà avvio con la presente nota alle procedure di formazione del Programma degli interventi di manutenzione ordinaria di difesa del suolo per l anno 2014 ed alla raccolta delle richieste di finanziamento degli interventi di tipo strutturale, di manutenzione straordinaria e di studi, monitoraggi e progettazioni, che saranno trasmesse alla Regione Liguria - previo esame delle stesse da parte di questa Direzione - per l inserimento nella Programmazione regionale degli interventi in materia di difesa del suolo ex. artt. 42 e 43 della l.r. 20/2006, per il triennio 2014/2016. Si ricorda che, per quanto riguarda gli interventi di tipo strutturale, di manutenzione straordinaria e di studi, monitoraggi e progettazioni, la Provincia svolge un ruolo di coordinamento sulle richieste di finanziamento pervenute dai Comuni, oltre, ovviamente, a proporre gli interventi di propria competenza. Il ruolo di coordinamento si esplica attraverso l effettuazione di un primo screening di verifica della sussistenza dei requisiti e delle condizioni di ammissibilità stabilite dai criteri regionali. In particolare occorre verificare che il progetto preliminare presenti i contenuti previsti dalla vigente normativa, rapportati all importanza dell opera ed accertare: - la coerenza della proposta con la pianificazione di bacino - la coerenza dell intervento proposto con le condizioni di ammissibilità - la presenza di dati ed elementi atti alla valutazione della priorità degli interventi E opportuno pertanto richiamare le procedure individuate dalla Regione Liguria per la predisposizione del Programma regionale. INTERVENTI STRUTTURALI E DI MANUTENZIONE STRAORDINARIA Come previsto dalla Deliberazione della Giunta Regionale n. 1395/2007, che detta Criteri ed indirizzi per la programmazione regionale degli interventi in materia di difesa del suolo di cui agli artt. 42 e 43 della l.r. 20/2006, le domande di contributo devono essere corredate dalla seguente documentazione: progetto preliminare scheda riepilogativa dei dati significativi dell intervento redatta secondo il modello allegato alla D.G.R. n. 1395/2007 (appendice 2), reperibile all indirizzo web relazione tecnica contenente gli elementi per la valutazione della priorità (punto 3.3 dei criteri) nel caso di interventi strutturali oppure relazione tecnica atta ad attestare la necessità dell intervento in relazione al possibile innesco di situazioni di pericolo e conseguente rischio per persone e beni e a definire la priorità dell intervento in caso di manutenzione straordinaria.

3 Pagina 3 di 6 E richiesta anche la compilazione del modulo ammissibilità, utile per il controllo della rispondenza dei progetti ai criteri regionali ( Pare opportuno, a questo proposito, riportare le condizioni di ammissibilità degli interventi previste al punto 3.2 dei criteri di cui alla D.G.R. n. 1395/2007: Presupposto e requisito minimo indispensabile per la valutazione degli interventi proposti è la presenza di una progettazione a livello almeno preliminare ai sensi del d.lgs. 163/2006. Fermo restando il requisito essenziale di cui sopra, al fine di garantire la rispondenza agli obiettivi della programmazione stessa, gli interventi proposti potranno rientrare nella programmazione regionale se rispettano le seguenti condizioni generali: 1) Gli interventi proposti devono essere finalizzati: - alla messa in sicurezza o alla mitigazione di condizioni di rischio in relazione al quadro conoscitivo emerso dalla pianificazione di bacino; - alla mitigazione di condizioni di rischio accertabili a scala locale, anche qualora non cartografate a scala di bacino; - alla riqualificazione fluviale di corsi d acqua e dei versanti che gravano sugli stessi; - al ripristino della funzionalità di opere di difesa compromesse la cui perdita di efficienza possa determinare condizioni di rischio elevato e, più in generale, ad interventi di manutenzione straordinaria di opere di difesa e consolidamento. 2) Gli interventi devono essere compatibili con il quadro conoscitivo e con le previsioni dei piani di bacino stessi, con obbligo di esplicitare adeguatamente le motivazioni che hanno condotto a discostarsene, riconducibili in generale all acquisizione di nuovi dati o studi di maggior dettaglio, approfondimenti progettuali o monitoraggi specifici. 3) I progetti devono inoltre rispettare i criteri di pianificazione e progettazione eventualmente stabiliti dalla Regione e/o dalle Autorità di Bacino competenti per territorio. 4) I progetti devono riguardare lotti funzionali. in via eccezionale, possono essere ammessi a finanziamento stralci dei suddetti lotti funzionali, a condizione che non comportino aggravi delle condizioni di rischio in aree limitrofe e che sia possibile prevedere una concreta possibilità di ulteriori finanziamenti a breve termine atti a portare a conclusione la realizzazione dell intero lotto funzionale. 5) I progetti devono contenere la esplicita valutazione dei risultati attesi e degli obiettivi conseguibili in termini di protezione di aree a rischio, in relazione alle condizioni di pericolosità e rischio residuo previste a seguito della realizzazione degli interventi stessi. Giova ricordare che gli interventi o i progetti che non rispettano i criteri così come definiti dalla D.G.R. 1395/2007, risultano esclusi dalla programmazione regionale, anche se è ammessa la possibilità di un adeguamento ed aggiornamento della progettazione per renderla coerente ai criteri stessi. Risultano esclusi dalla programmazione regionale, a maggior ragione, gli interventi segnalati ma non supportati da una progettazione, per cui è importante sottolineare che le Proposte di programma triennale approvate dal Consiglio Provinciale dal 2007 al 2011 hanno valore di memoria delle situazioni di criticità presenti sul territorio provinciale e delle conseguenti necessità di intervento, ma non hanno efficacia al fine di ottenere il finanziamento regionale, se non

4 Pagina 4 di 6 supportati da idonee progettazioni in caso di interventi strutturali o di manutenzione straordinaria oppure da relazioni in caso di studi, monitoraggi o progettazioni. E evidente pertanto che gli Enti attuatori si debbano dotare di progettazioni preliminari, relativamente agli interventi prioritari, realizzate secondo le disposizioni di legge e secondo i criteri regionali, al fine di ottenere il finanziamento delle opere atte a mitigare i rischi presenti sul proprio territorio. Si rammenta inoltre la necessità di curare la coerenza tra contenuto progettuale e regime autorizzativo, al fine di evitare le problematiche causate nel passato, in sede di autorizzazione, da progettazioni incongruenti riguardo al rispetto delle norme vigenti. STUDI MONITORAGGI E PROGETTAZIONI Queste attività consentono di acquisire una maggiore conoscenza delle condizioni di rischio e delle soluzioni progettuali atte a mitigarle, nonché a disporre di progettazioni in caso di carenza di personale interno o di fondi per conferire incarichi esterni. Al fine di ottenere il finanziamento regionale è necessario corredare l istanza con: a) nel caso di richieste di finanziamento di progettazione preliminare, documento all avvio della progettazione di cui alla legislazione vigente in materia di lavori pubblici; b) nel caso di richieste di finanziamento di progettazione definitiva, progetto preliminare. In ogni caso, relazione tecnica contenente: 1. descrizione del fenomeno, delle finalità degli studi o della progettazione e delle opere previste; 2. programma delle indagini e/ o rilievi di dettaglio da svolgere; 3. programma di monitoraggio, con la definizione della tipologia di strumentazione da installare, durata dell attività di misura e cadenza temporale; 4. quadro economico delle risorse necessarie. INTERVENTI DI MANUTENZIONE ORDINARIA L individuazione e la definizione degli interventi dovranno essere effettuate in conformità ai criteri ed indirizzi approvati con le D.G.R. n. 824/2008 e n. 226/2009. Il programma annuale di manutenzione ordinaria di difesa del suolo, ai sensi dell art. 101, comma 5 della l.r. 18/99, è approvato dalle Province e finanziato utilizzando i canoni demaniali. Si suggerisce a codesti Enti di articolare le esigenze di manutenzione ordinaria sul triennio , attraverso un analisi degli elementi che caratterizzano il sistema territorio individuando i tempi e le frequenze delle manutenzioni da effettuarsi in termini preventivi, volte ad evitare le possibili disfunzioni dovute a cause naturali e non (manutenzione preventiva o programmata) e la eliminazione delle suddette disfunzioni (manutenzione di ripristino). Si richiede in ogni caso di astenersi dall effettuare segnalazioni generiche, riguardanti tutti i rii comunali, ma di circoscrivere la richiesta ad un numero limitato di rii nei quale la necessità di manutenzione sia prioritaria.

5 Pagina 5 di 6 Per ciascun intervento di manutenzione ordinaria, dovrà essere compilata la specifica scheda ( che dovrà contenere anche uno stralcio della CTR alla scala 1:5.000 con l indicazione della localizzazione dell intervento e la relativa documentazione fotografica. Si richiama l attenzione sul fatto che la manutenzione dei tratti di rii tombinati compete al concessionario/utilizzatore e quindi non può essere ricompresa nel programma di manutenzione ordinaria finanziato dalla Provincia, anche nel caso in cui il concessionario sia il Comune. Tutta la documentazione richiesta dovrà essere trasmessa a questa Amministrazione entro e non oltre il 15/09/2013. Si richiede fin d ora la disponibilità dei tecnici comunali a partecipare ai sopralluoghi che saranno effettuati sui siti segnalati a maggior rischio, per una valutazione congiunta degli interventi proposti, che consenta di conseguire una graduatoria condivisa di priorità a livello provinciale. Pare opportuno infine, allo scopo di facilitare l individuazione degli interventi, rammentare l ambito di azione di codesti Comuni a seguito dell entrata in vigore della l.r. n. 7 del 12/4/2011, che ha conferito alle Province le funzioni in materia di opere di bonifica montana, nonché le funzioni di cui all art. 93 della l.r. 18/1999, limitatamente ai territori dei Comuni già compresi nelle Comunità montane soppresse con la l.r. 23 del 29/12/2010. Pertanto nel territorio dei Comuni in indirizzo le suddette competenze sono in capo alle Civiche Amministrazioni. La Provincia, fatti salvi gli obblighi, in qualità di frontista, di difendere dai corsi d acqua i propri beni e di eseguire lavori atti a conservare ponti e strade provinciali, è competente solamente riguardo alle opere di terza categoria ed agli interventi relativi agli abitati da consolidare. Ai sensi degli articoli 93 e 98 della l.r. 18/99, l ambito di azione di codesti Comuni riguarda: - la realizzazione e la manutenzione delle opere di difesa del suolo relative ad aree e manufatti di loro proprietà; - la realizzazione di interventi di manutenzione lungo i corsi d acqua per la parte compresa nel territorio comunale che non rientrino nelle competenze della Provincia e di concessionari, e per i quali possono riscontrarsi condizioni di rischio per la pubblica incolumità; - la realizzazione degli interventi volti alla difesa dei beni comunali dai corsi d acqua in qualità di proprietari frontisti; - realizzazione degli interventi volti alla conservazione di ponti e strade comunali o comunque opere delle quali il Comune sia concessionario. In particolare è necessario evidenziare, per chiarezza, che le richieste di finanziamento dovranno riguardare sia i corsi d acqua all interno del tessuto urbano sia quelli in zone collinari, così come la manutenzione degli alvei dei corsi d acqua nei quali siano state realizzate opere di terza categoria. Si richiama l attenzione, soprattutto dei Comuni sui cui territori erano operanti i Consorzi idraulici di terza categoria (Chiavari, Lavagna, Rapallo, Santa Margherita Ligure, Genova), sul fatto che la Provincia è competente alla realizzazione e manutenzione delle sole opere di terza categoria e non dei relativi alvei (Entella, Boate, San Siro e Polcevera).

6 Pagina 6 di 6 È opportuno evidenziare ancora che l Ente Parco di Portofino non viene più coinvolto nelle procedure di formazione dei Programmi di difesa del suolo e quindi le richieste di finanziamento relative ad interventi ricadenti nei territori facenti parte del Parco dovranno pervenire rispettivamente dai Comuni di Camogli, Santa Margherita Ligure e Portofino. Si rimane a disposizione per ogni eventuale chiarimento, che potrà essere richiesto all Ing. Alessia Branca (tel ) o al Geom. Maurizio Bruzzese (tel ). Distinti saluti. IL DIRIGENTE Dott.ssa Maria Traverso (documento firmato digitalmente) M:\direzione3\ServizioPGI\UfficioPIT\programmazione\PROGRAMMA PROVINCIALE\2014\Avvio Programma\avvio2014cost_BRN\Avvio Prog 2014 costieri.doc TRV/BRN-06/06/2013

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