Conseguenze sul sistema impresa della riforma fallimentare e prime soluzioni operative

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1 S.A.F. SCUOLA DI ALTA FORMAZIONE LUIGI MARTINO Conseguenze sul sistema impresa della riforma fallimentare e prime soluzioni operative Il ruolo dell attestatore ex artt. 67, 161 e 182 bis L.F.: prospettive di analisi sul giudizio di veridicità dei dati aziendali e di fattibilità del piano 27 Ottobre Auditorium di Milano

2 Indice 1. L intervento dell esperto. 2. L oggetto dell attività dell esperto. 3. Le due dimensioni oggetto dell attestazione: interrelazioni. 4. Il giudizio sulla veridicità dei dati aziendali. 5. Dai dati aziendali passati a quelli di piano. 6. Il giudizio sulla fattibilità del piano. 6.1 Il processo sotteso alla formazione del piano 6.2 La ragionevolezza dei flussi attesi 6.3 Il rischio di execution del piano Back-up 2

3 1. L intervento dell esperto La disciplina fallimentare prevede l intervento dell esperto: all art. 67, 3 comma: accordi di ristrutturazione stragiudiziale dei debiti; all art comma: richiesta di ammissione al concordato preventivo; all art. 182 bis, 1 comma: piani attestati ai fini della ristrutturazione dei debiti. 3

4 2. L oggetto dell attività dell esperto Per effetto della recente riforma della legge fallimentare, l oggetto dell attività dell esperto presenta, sotto il profilo aziendalistico, alcuni comuni denominatori, e cioè l attestazione: sulla veridicità dei dati aziendali; sulla fattibilità del piano. 4

5 3. Le due dimensioni oggetto dell attestazione: interrelazioni L estensione esplicita dell oggetto dell attività dell esperto anche alla dimensione della veridicità dei dati aziendali è stata quanto mai opportuna. Il giudizio sulla fattibilitàdel piano è infatti strettamente interrelato con quello sulla veridicità dei dati aziendali. Non può esservi alcuna ragionevole previsione di risultati se manca la verificadelle consistenze patrimoniali e delle misure reddituali passate. I flussi di domani, infatti, promanano (tra l altro) dal patrimonio di oggi. Solo dopo aver verificato quest ultimo è possibile esprimere un giudizio consapevole sul piano di risanamento. 5

6 4. Il giudizio sulla veridicità dei dati aziendali Il concetto di «veridicità» è estremamente complesso. Esso è oggetto di numerose, articolate e spesso non coincidenti interpretazioni sul piano sia aziendalistico sia giuridico. L interpretazione più consolidata «legge» il concetto di veridicità in termini di «corrispondenza al vero». E una attività tipicamente da Società di Revisione. Salvo che il professionista sia adeguatamente attrezzato, meglio ricorrere a competenze specialistiche. 6

7 5. Dai dati aziendali passati a quelli di piano Ritornando sul raccordo tra risultati attesi e misure patrimoniali passate, spesso il piano si «innesta» su dati aziendali risalenti (esempio: espressione del giudizio in aprile, sulla base di dati aziendali al 31/12 e piano predisposto a gennaio). In questi casi è opportuno disporre di: full audit sulla situazione patrimoniale di partenza (31/12); aggiornamento del pianosulla base dei dati a consuntivo più recenti (ad es. 31 marzo); dunque riformulazione del piano, per il primo anno, in termini di, 3+9e aggiornamento delle previsioni relative agli anni successivi; revisione limitata o AUPsulla situazione contabile più recente (ad es. 31 marzo). 7

8 6. Il giudizio sulla fattibilità del piano Le opportune direttrici di analisi appaiono essere: Il «processo» sotteso alla formazione del piano; la «ragionevolezza» dei flussi attesi; «il rischio di execution» del piano. 8

9 6. Il giudizio sulla fattibilità del piano 6.1. Il processo sotteso alla formazione del piano Livello di formalizzazione (approvazione del CdA) e capacità previsionali (scostamenti tra precedenti piani e relativi consuntivi); Società di consulenza strategica per il profilo industriale; Advisor per il profilo finanziario; IBR (Indipendent Business Review); Ulteriori verifiche di esperti terzi: Piano fiscale (fiscalità ordinaria e straordinaria) Accounting (relazioni tra rappresentazioni contabili e fiscalità) Societario (es. diritto di recesso) Perizie estimative (es. immobiliari) Forensic investigation 9

10 6. Il giudizio sulla fattibilità del piano 6.2. La ragionevolezza dei flussi attesi Coerenza con i risultati storici; Studi «prospettici» di mercato / settore; Coerenza con i dati attesi dei comparables; Previsioni degli analisti; Multipli dei comparables(pfn / Ebitda) [«il piano deve essere idoneo a consentire il risanamento dell esposizione debitoria dell impresa e ad assicurare il riequilibrio della sua situazione finanziaria»]. 10

11 6. Il giudizio sulla fattibilità del piano 6.3. Il rischio di execution del piano Analisi di sensitività Il profilo industriale (es. fatturato, ebitda margin, capex) Il profilo finanziario (es. variazione tassi) «Stress test» La considerazione di scenari alternativi La resistenza del piano rispetto alla rottura dei covenant 11

12 Back-up L utilizzo di multipli di comparables [per giudicare se il piano è idoneo a consentire il risanamento dell esposizione debitoria dell impresa e ad assicurare il riequilibrio della sua situazione finanziaria»] Confronto tra i rapporti PFN/Ebitda attesi per il Gruppo nel periodo XYZ e gli indicatori PFN/Ebitda delle società comparabili. 12

13 Back-up L utilizzo di multipli di comparables e le analisi di sensitività Confronto tra i rapporti PFN/Ebitda attesi per il Gruppo nel base e nel sensitivity case e gli indicatori PFN/Ebitda 2011 dei comparable. 13

14 Gli stress test Back-up Ebitda cumulato relativo al periodo al variare del prezzo della materia prima e della percentuale di tale variazione recuperata nei prezzi di vendita(dati in /mln). Incremento % prezzo materie prime 255,6 0% 5% 10% 15 % 20% % "ribaltamento" sui prezzi 0% 255,6 227,1 198,5 169,9 141,4 25% 255,6 234,2 212,8 191,4 169,9 50% 255,6 241,4 227,1 212,8 198,5 75% 255,6 248,5 241,4 234,2 227,1 100% 255,6 255,6 255,6 255,6 255,6 14

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