Mensile del Centro Studi Promotor VEICOLI COMM.LI

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1 271 NOVEMBRE 2017 Mensile del Centro Studi Promotor AUTO NUOVE BENE SETTEMBRE Immatricolazioni Gennaio-Settembre ,00% Settembre ,13% AUTO USATE Variazioni percentuali tendenziali VEICOLI COMM.LI Variazioni percentuali tendenziali QUIETE DOPO IL BOOM Consegne Italia Gennaio-Settembre ,2% Settembre ,3% a pagina 3 a pagina 10 PRODUZIONE INDUSTRIALE CARBURANTI BENzINA E gasolio AUTO: -8,7% I CONSUMI IN SETTEMBRE In settembre accusano un calo consistente i consumi di benzina (-9,8%) e di gasolio per autotrazione (-8,4%). Complessivamente considerati i due carburanti fanno registrare una diminuzione dei loro consumi dell 8,7%. Questo risultato ha fatto si che vi sia stata una diminuzione della spesa alla pompa per gli italiani di 186 milioni di euro (-4,1%)... (continua a pagina 8) ANCORA IN CALO Trasferimenti di proprietà Gennaio-Settembre ,64% Settembre ,98% a pagina 6 MERCATO EUROPEO PAUSA DI RIFLESSIONE Immatricolazioni Variazioni percentuali tendenziali Variazioni percentuali tendenziali UE+EFTA -30 Gennaio-Settembre ,6% Settembre ,0% a pagina ,0 98,0 96,0 94,0 92,0 90,0 Produzione Industriale Ago 17 su Lug 17 +1,2% Ago 17 su Ago 16 +5,7% a pagina Indice destagionalizzato della produzione industriale G M M L S N G M M L S N G M M L SEMPRE TRAINANTI INDICATORI Clima fiducia CSP TUTTI SU Indicatori di fiducia in settembre Operatori auto Consumatori Media Mobile a pagina 15 INDICE Mercato Italia 3 Inchiesta CSP auto nuove 4 Inchiesta CSP auto usate 6 Carburanti 8 Veicoli Comm.li e Ind.li 10 Mercato europeo 13 Congiuntura 14 Indicatori di fiducia 15 Indagini speciali 16 Documenti 20 Dati e Analisi Anno XXIV n. 271 Direttore Responsabile: Gian Primo Quagliano Redattore Capo: Barbara Bonafede Registrazione del Tribunale di Bologna n del 8/2/93 Editore e redazione: Econometrica Srl Via U. Bassi, Bologna Tel. 051/ Fax 051/ info@centrostudipromotor.com

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3 In settembre sono stati immatricolate in Italia autovetture con un incremento sullo stesso mese del 2016 dell 8,13%. Il dato è positivo e ancor più lo appare se si considera che il confronto si fa con un settembre 2016 particolarmente dinamico (+18%). Il consuntivo dei primi nove mesi dell anno chiude con immatricolazioni, un livello in linea con le previsioni di un intero 2017 a quota Il mercato dell auto, dopo essere cresciuto del 16% sia nel 2015 che nel 2016, continua il suo recupero, anche se ovviamente con tassi di incremento più contenuti, ma comunque tali da dare un contributo all accelerazione della ripresa del Pil che si è verificata negli ultimi mesi e che trova conferma nei più recenti dati statistici. Il clima di fiducia dei consumatori determinato dall Istat in agosto e settembre è infatti cresciuto di ben 8,3 punti e quello degli operatori economici è pure in crescita, anche se in misura più limitata (+2,3 punti). In agosto sono migliorati i dati sulla disoccupazione generale e giovanile e nell ultima nota congiunturale dell Istat si legge che l indicatore anticipatore mantiene un intonazione positiva segnando un rafforzamento delle prospettive di crescita. Per quello che riguarda in particolare il mercato dell auto, l inchiesta congiunturale mensile condotta dal CSP mette in luce in settembre un deciso miglioramento delle valutazioni degli operatori. Da segnalare anche che in settembre l indicatore di fiducia degli operatori auto determinato dal CSP subisce un vero balzo passando da quota 34 di agosto a 41,50. Coerenti con questi dati sono anche le indicazioni dell Osservatorio Findomestic il cui indicatore delle intenzioni di acquisto ha raggiunto in settembre il livello più alto degli ultimi dodici mesi. Il fatto che il mercato dell auto, nonostante i recuperi consistenti del 2015 e del 2016, si mantenga tonico e risponda prontamente agli stimoli provenienti dal miglioramento del quadro economico generale dimostra che vi è ancora ampio spazio per la crescita della domanda di autovetture con la prospettiva di ritornare su livelli fisiologici ante-crisi già nel 2019 e quindi con due anni di anticipo sul ritorno ai livelli ante-crisi del Pil che è previsto per il 2021(se si mantiene il tasso di crescita del 2017). D altra parte vi è ancora da soddisfare una consistente quota di domanda di sostituzione rinviata durate la crisi ed inoltre la formidabile innovazione tecnologica che ha investito l automobile negli ultimi anni renderà presto obsoleti anche modelli di auto che oggi vengono considerati pienamente rispondenti alle esigenze medie degli utilizzatori. MERCATO ITALIA LA DOMANDA DI AUTO COGLIE IL VENTO DELLA RIPRESA DELL ECONOMIA IMMATRICOLAZIONI: BENE SETTEMBRE (+8,13%) E PROSPETTIVE POSITIVE IMMATRICOLAZIONI DI AUTO NUOVE Variazioni percentuali tendenziali -35 Fonte: Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti IMMATRICOLAZIONI SETTEMBRE MARCA /16 FIAT ,71 VOLKSWAGEN ,10 RENAULT ,89 FORD ,02 PEUGEOT ,22 OPEL ,86 TOYOTA ,42 NISSAN ,53 AUDI ,85 CITROEN ,45 MERCEDES ,10 BMW ,21 HYUNDAI ,15 JEEP ,26 LANCIA/CHRYSLER ,57 ALFA ROMEO ,89 DACIA ,05 KIA ,23 SUZUKI ,17 MINI ,38 SMART ,45 SKODA ,82 LAND ROVER ,00 SEAT ,33 VOLVO ,76 MAZDA ,20 HONDA ,47 LEXUS ,33 PORSCHE ,60 JAGUAR ,57 SUBARU ,03 MITSUBISHI ,18 MASERATI ,76 SSANGYONG ,15 FERRARI ,25 DR MOTOR ,00 LAMBORGHINI ,00 ALTRE ,65 TOTALE ,13 IMMATRICOLAZIONI GEN-SET MARCA /16 FIAT ,87 VOLKSWAGEN ,32 FORD ,62 RENAULT ,66 PEUGEOT ,56 OPEL ,56 TOYOTA ,13 CITROEN ,28 AUDI ,91 NISSAN ,92 MERCEDES ,29 LANCIA/CHRYSLER ,33 BMW ,89 DACIA ,91 HYUNDAI ,35 KIA ,26 ALFA ROMEO ,61 JEEP ,02 SUZUKI ,53 SMART ,99 MINI ,00 SKODA ,59 LAND ROVER ,83 SEAT ,38 VOLVO ,08 MAZDA ,26 HONDA ,74 PORSCHE ,32 JAGUAR ,32 MITSUBISHI ,87 LEXUS ,09 MASERATI ,38 SUBARU ,96 SSANGYONG ,88 DR MOTOR ,81 FERRARI ,53 LAMBORGHINI ,95 ALTRE ,41 TOTALE ,00 3

4 INCHIESTA CSP AUTO NUOVE Il mercato dell auto italiano continua a dare segnali di ottima salute. In settembre si registra infatti una crescita dell 8,1% che conferma il momento positivo che sta attraversando il settore. Anche le valutazioni dei concessionari raccolte dal Centro Studi Promotor in occasione della consueta indagine mensile condotta negli ultimi giorni del mese di settembre sono coerenti con l andamento del mercato. Gli interpellati sono cauti, ma dai giudizi raccolti emerge un generale ottimismo. Vediamo qui di seguito in dettaglio alcuni dei risultati dell indagine di fine settembre. AFFLUENZA NELLE SHOW ROOM. Particolarmente vivace rispetto ai mesi precedenti è stata in settembre l affluenza di visitatori nei saloni di vendita delle concessionarie. Il loro numero è stato infatti alto per il 7% degli interpellati (5% in luglio e agosto e 3% in giugno), mentre per il 57% è stato normale (38% in luglio e 29% in giugno e luglio) e per il 36% dei concessionari è stato basso (57% in agosto, 66% in luglio e 68% in giugno). Il saldo tra valutazioni positive MIGLIORA LA FIDUCIA NELLE PROSPETTIVE CRESCONO AFFLUENZA, ORDINI E ATTESE e negative passa così in settembre a -29 da -52 di agosto, -61 di luglio e -65 di giugno. ORDINI. Sostanzialmente positivi sono in settembre i giudizi degli operatori interpellati dal CSP sull acquisizione di ordini. Il 59% degli interpellati valuta normale la raccolta (31% in agosto), mentre il 2% la valuta alta (5% in agosto) e il 39% bassa (-59% in agosto). Il saldo sale a -37 da -59 di agosto. GIACENZE. Si alleggerisce lievemente la situazione delle giacenze di auto nuove nei piazzali di vendita delle concessionarie senza però ottenere risultati soddisfacenti per i concessionari. Passa infatti dal 55% di agosto al 46% la percentuale di coloro che dichiarano le giacenze alte, mentre sale al 49% dal 34% di agosto la quota di interpellati che valutano l immobilizzo normale. Scende poi al 5% dall 11% la quota di operatori che ritengono basso il livello di invenduto. Il saldo passa da +44 di agosto a +41 di settembre. REDDITIVITÀ. Tornano a peggiorare VALUTAZIONI DEI CONCESSIONARI - INCHIESTA C.S.P. AUTO NUOVE LIVELLO ATTUALE(*) i giudizi sulla redditività delle vendite. I concessionari solitamente manifestano insoddisfazione su questo aspetto, ma in agosto vi era stato un debole segnale positivo. Il 3% degli interpellati aveva infatti valutato la remuneratività del business del nuovo alta, ma in settembre questa percentuale si annulla. Sale invece dal 29% di agosto al 32% la percentuale di operatori che valutano la remuneratività normale e si mantengono fermi al 68% coloro che la ritengono bassa. Il saldo passa da -65 di agosto a -68 di settembre. PREVISIONI. Il quadro previsionale tracciato dai concessionari per le vendite a tre-quattro mesi in settembre migliora leggermente rispetto a quello di agosto. Il 14% degli intervistati prevede domanda in aumento (16% in agosto), il 73% prevede domanda stabile (65%) e il 13% in diminuzione (19%). Il saldo sale a +1 da -3 di agosto. Migliorano anche le previsioni a tre-quattro sui prezzi delle auto nuove. Il 19% prevede prezzi in aumento, il 70% stabili e l 11% in diminuzione. Il saldo passa da -2 di agosto a +8. PREVISIONI(**) Affluenza S.R. Ordini Redditività Giacenze Consegne Prezzi A N B S A N B S A N B S A N B S A S D S A S D S S O N D G F M A M G L A S (*) A=alto N=normale B=basso S=saldo (**) A=aumento S=stabilità D=diminuzione S=saldo 4

5 INCHIESTA CSP AUTO NUOVE AFFLUENZA NELLE SHOW ROOM LIVELLO ORDINI BASSA 36% ALTA 7% 57% BASSO 39% ALTO 2% 59% REDDITIVITÀ LIVELLO GIACENZE BASSA 68% ALTA 0% 32% 49% BASSO 5% ALTO 46% PREVISIONI CONSEGNE PREVISIONI PREZZI DIMINUZIONE 13% AUMENTO 14% STABILITà 73% DIMINUZIONE 11% AUMENTO 19% STABILITà 70% 5

6 INCHIESTA CSP AUTO USATE FORSE SI APRE UNO SPIRAGLIO SULLE PROSPETTIVE MALE ANCHE SETTEMBRE, MA ATTESE IN MIGLIORAMENTO Ancora un dato negativo per il mercato italiano delle autovetture usate. In settembre, secondo i dati diffusi dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, si sono registrati trasferimenti di proprietà al lordo delle minivolture con un calo del 5,98% rispetto ai trasferimenti registrati a settembre Si tratta del risultato peggiore del 2017 dopo quello registrato lo scorso aprile (-12,34%). Negativo è anche il consuntivo dei primi nove mesi del I trasferimenti di proprietà registrati sono stati con un calo del 2,64% rispetto ai del gennaio-settembre Va tuttavia segnalato che dall inchiesta congiunturale mensile del Centro Studi Promotor emerge un certo ottimismo nei giudizi dei concessionari interpellati complice forse la sfasatura temporale tra i dati sulle consegne e quelli sui trasferimenti di proprietà. Vediamo comunque qui di seguito in dettaglio i giudizi espressi dai concessionari sui principali aspetti del mercato dell usato. AFFLUENZA NEGLI SPAZI ESPOSITIVI. Migliorano in settembre i giudizi degli operatori sull affluenza di visitatori nei saloni di vendita riservati alle vetture usate. L 11% degli intervistati dichiara alta l affluenza nelle show room (9% in agosto), il 73% la valuta normale (52% in agosto) e il 16% bassa (39% in agosto). Il saldo tra valutazioni positive e negative sale così in settembre a -5 da -30 di agosto. GIACENZE. I giudizi sulle giacenze non mostrano una tendenza molto forte, ma sono orientati verso una diminuzione dell immobilizzo. In settembre il 22% degli operatori dichiara alti livelli di giacenze rispetto al 23% di agosto, mentre passa dal 16% al 19% la quota di coloro che valutano la quota di immobilizzo in diminuzione. Il 59% (61% in agosto) esprime invece giudizi di normalità sul livello di invenduto. Il saldo passa da +7 di agosto a +3. VALUTAZIONI DEI CONCESSIONARI - INCHIESTA C.S.P. AUTO USATE REDDITIVITÀ. Sostanzialmente sugli stessi livelli di agosto sono i giudizi dei concessionari sulla remuneratività del business del mercato dell usato. Costante tra i due mesi al 4% la quota di operatori che giudicano la redditività alta, mentre sale dal 58% al 61% la quota di coloro che la valutano normale. Scende invece al 35% (38% in agosto) la percentuale di intervistati che valutano bassa la remuneratività del business. Il saldo passa da -34 a -31. PREVISIONI. Sono in sensibile miglioramento le previsioni di vendita secondo i giudizi dei concessionari interpellati. In settembre sale infatti al 14% dal 13% di agosto la quota di operatori che si attendono un aumento delle vendite nei prossimi 3/4 mesi, mentre scende dal 15% al 5% la quota di coloro che si attendono un calo della domanda. Sale poi all 81% dal 72% la percentuale di intervistati che prevede stabilità nelle vendite. Il saldo sale in settembre a +9 da -2 di agosto. Senza significative variazioni è il quadro previsionale tracciato dai concessionari sui prezzi delle auto usate in settembre. Il 77% (75% in agosto) si esprime per la stabilità dei prezzi nei prossimi 3/4 mesi, il 17% (19%) li prevede in diminuzione e il 6% (come in agosto) in aumento. Il saldo sale a -11 da -13. LIVELLO ATTUALE(*) PREVISIONI(**) Consegne Affluenza S.R. Giacenze Redditività Consegne Prezzi A N B S A N B S A N B S A N B S A S D S A S D S S O N D G F M A M G L A S (*) A=alto N=normale B=basso S=saldo (**) A=aumento S=stabilità D=diminuzione S=saldo 6

7 INCHIESTA CSP AUTO USATE LIVELLO CONSEGNE AFFLUENZA NELLE SHOW ROOM BASSO 28% ALTO 4% 68% 73% BASSA 16% ALTA 11% LIVELLO GIACENZE REDDITIVITÀ 59% BASSO 19% ALTO 22% BASSA 35% ALTA 4% 61% PREVISIONI CONSEGNE PREVISIONI PREZZI DIMINUZIONE 5% AUMENTO 14% STABILITà 81% DIMINUZIONE 17% AUMENTO 6% STABILITà 77% 7

8 CARBURANTI CRESCE SOPRATTUTTO LA COMPONENTE INDUSTRIALE (+18,6%) DA GENNAIO A SETTEMBRE CALANO I CONSUMI (-1,7%), MA AUMENTA LA SPESA (+6,3%) (segue da pagina 1), ma anche un minor introito per l Erario di 224 milioni di euro (-7,5%) nonostante si sia registrato nel mese un aumento dei prezzi alla pompa sia per la benzina (+4,61%) che per il gasolio (+5,31%). Queste analisi BENZINA ANNI CONSUMI SPESA IMPOSTE COMP. IND.LE miliardi di litri var. % miliardi di euro var. % miliardi di euro var. % miliardi di euro var. % ,1-1,7 23,2-4,5 15,4-2,1 7,8-8, ,5-2,6 22,5-3,1 15,4-0,3 7,1-8, ,9-2,8 22,1-1,8 15,0-2,5 7,1-0, ,7-5,7 22,2 0,4 14,7-2,0 7,5 5, ,2-7,5 22,2 0,3 14,0-4,9 8,3 10, ,1-5,9 22,0-0,8 13,3-4,4 8,7 5, ,1-6,1 20,9-5,1 12,6-5,9 8,4-3, ,9-7,2 20,6-1,3 11,9-5,5 8,8 5, ,4-3,9 17,7-14,1 11,1-6,9 6,7-23, ,5-5,9 18,4 3,8 10,7-3,3 7,7 15, ,7-6,0 19,7 7,2 10,9 2,0 8,8 14, ,3-10,8 20,3 2,7 11,7 6,8 8,6-2, ,8-4,8 18,9-6,9 11,2-4,1 7,7-10, ,7-1,8 18,3-3,6 11,1-1,2 7,2-7, ,6-1,2 16,3-11,6 10,6-4,6 5,6-22, ,3-2,9 14,8-8,8 10,2-4,5 4,7-17,0 2017: gen-set 7,3-4,2 (*) 11,4 2,1 (*) 7,5-2,7 (*) 3,9 12,6 (*) (*) variazione percentuale rispetto al gen-ago 2016 scaturiscono dall elaborazione mesile che il Centro Studi Promotor compie sui dati diffusi dal Ministero dello Sviluppo Economico. Anche nei primi nove mesi dell anno si registra una diminuzione del 4,2% nei consumi di benzina e dello 0,8% in GASOLIO BENZINA E GASOLIO (*) variazione percentuale rispetto al gen-set 2016 Fonte: elaborazioni Centro Studi Promotor su dati del Ministero dello Sviluppo Economico quelli di gasolio per autotrazione con una diminuzione complessiva dei due carburanti dell 1,7%. Nel periodo gennaio-settembre crescono però la spesa (+6,3%), le imposte (+0,3%) e la componente industriale (+18,6%). ANNI CONSUMI SPESA IMPOSTE COMP. IND.LE miliardi di litri var. % miliardi di euro var. % miliardi di euro var. % miliardi di euro var. % ,2 9,8 21,0 6,9 12,8 9,4 8,2 3, ,6 5,7 21,9 4,1 14,0 8,9 7,9-3, ,9 5,1 23,6 7,7 14,8 5,9 8,8 10, ,7 6,7 27,0 14,5 16,0 8,4 11,0 24, ,4 2,3 32,6 20,7 17,5 9,1 15,1 37, ,6 3,9 35,6 9,1 18,5 6,0 17,0 12, ,5 3,1 36,7 3,2 19,3 4,3 17,4 2, ,3-0,5 42,1 14,8 20,3 4,8 21,9 26, ,6-2,5 33,1-21,4 18,5-9,0 14,7-32, ,5 0,0 37,1 12,0 19,1 3,4 18,0 22, ,8 0,8 44,5 20,1 21,6 13,0 23,0 27, ,6-10,4 47,1 5,6 24,9 15,2 22,2-3, ,9-2,7 44,5-5,5 24,4-2,1 20,2-9, ,4 1,8 44,2-1,0 25,0 2,1 19,3-4, ,0 1,8 39,3-11,3 24,4 2,6 15,0-22, ,9-0,1 35,8-9,0 23,7-2,7 12,1-19,1 2017: gen-set 20,7-0,8 (*) 28,6 8,0 (*) 17,9 1,6 (*) 10,6 21,0 (*) (*) variazione percentuale rispetto al gen-set 2016 ANNI CONSUMI SPESA IMPOSTE COMP. IND.LE miliardi di litri var. % miliardi di euro var. % miliardi di euro var. % miliardi di euro var. % ,3 4,0 44,2 0,6 28,2 2,8 16,0-3, ,1 1,7 44,4 0,3 29,3 3,9 15,1-6, ,8 1,5 45,7 2,9 29,8 1,5 15,9 5, ,4 1,3 49,2 7,7 30,7 3,2 18,5 16, ,6-1,7 54,8 11,5 31,4 2,4 23,4 26, ,7 0,2 57,6 5,1 31,9 1,4 25,7 10, ,6-0,2 57,6 0,0 31,9 0,0 25,7 0, ,3-2,8 62,8 9,0 32,1 0,8 30,6 19, ,9-3,0 50,8-19,0 29,5-8,2 21,3-30, ,0-1,9 55,5 9,1 29,8 0,9 25,7 20, ,5-1,3 64,3 15,8 32,5 9,1 31,8 23, ,9-10,5 67,4 4,7 36,5 12,4 30,9-3, ,7-3,3 63,4-5,9 35,5-2,7 27,9-9, ,1 0,7 62,5-1,8 36,1 1,0 26,5-5, ,6 0,9 55,6-11,4 30,5-3,2 20,6-22, ,2-0,9 50,6-8,9 33,9-3,3 16,8-18,6 2017: gen-set 28,2-1,7 (*) 39,9 6,3 (*) 25,4 0,3 (*) 14,5 18,6 (*) 8

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10 VEICOLI COMMERCIALI E INDUSTRIALI DOPO GLI OTTIMI RISULTATI DEL 2016 LIEVEMENTE RIFLESSIVE LE VENDITE DI COMMERCIALI E INDUSTRIALI IMMATRICOLAZIONI SETTEMBRE PAESI /16 AUSTRIA ,7% BELGIO ,5% BULGARIA ,3% CROAZIA ,8% CIPRO ,3% REP. CECA ,0% DANIMARCA ,3% ESTONIA ,3% FINLANDIA ,8% FRANCIA ,5% GERMANIA ,9% GRECIA ,7% UNGHERIA ,5% IRLANDA ,8% ITALIA ,3% LETTONIA ,8% LITUANIA ,9% LUSSEMBURGO ,2% OLANDA ,8% POLONIA ,8% PORTOGALLO ,7% ROMANIA ,0% SLOVACCHIA ,7% SLOVENIA ,2% SPAGNA ,9% SVEZIA ,5% REGNO UNITO ,2% UE ,1% UE ,9% UE ,6% ISLANDA ,6% NORVEGIA ,6% SVIZZERA ,6% EFTA ,9% UE+EFTA ,2% UE15+EFTA ,0% IMMATRICOLAZIONI GEN-SET PAESI /16 AUSTRIA ,5% BELGIO ,2% BULGARIA ,9% CROAZIA ,1% CIPRO ,0% REP. CECA ,5% DANIMARCA ,9% ESTONIA ,6% FINLANDIA ,1% FRANCIA ,1% GERMANIA ,5% GRECIA ,6% UNGHERIA ,0% IRLANDA ,0% ITALIA ,2% LETTONIA ,9% LITUANIA ,7% LUSSEMBURGO ,8% OLANDA ,3% POLONIA ,8% PORTOGALLO ,5% ROMANIA ,6% SLOVACCHIA ,2% SLOVENIA ,4% SPAGNA ,4% SVEZIA ,1% REGNO UNITO ,1% UE ,0% UE ,1% UE ,0% ISLANDA ,2% NORVEGIA ,2% SVIZZERA ,5% EFTA ,7% UE+EFTA ,0% UE15+EFTA ,2% Si attenua in settembre il calo del mercato italiano dei veicoli commerciali entro le 3,5 tonnellate di portata dopo i risultati fortemente negativi registrati in luglio (-14,8%) e in agosto (-23,3%). Nel mese infatti le vendite di questi veicoli hanno subito una leggera flessione (-1,3%) mantenendo volumi sostanzialmente in linea con quelli dello scorso anno ( vendite rispetto alle del settembre 2016). I bruschi cali registrati nei mesi estivi erano derivati principalmente dal confronto con i dati degli stessi mesi del 2016 che erano stati particolarmente brillanti (luglio +49,7%; agosto +115,2%). Sostanzialmente senza variazioni di rilievo (-0,2%) è il consuntivo delle vendite di veicoli commerciali nei primi nove mesi dell anno. Nel periodo gennaio-settembre si registrano vendite rispetto alle dello stesso periodo del E del tutto evidente che i superammortamenti e la legge Sabatini hanno dato nel 2016 un forte impulso alla domanda del settore che ha portato le vendite a ridurre il gap nei confronti del livello ante-crisi. In quell anno le vendite si sono portate a un livello inferiore del 18% al dato ante-crisi. Vi è quindi ancora spazio per recuperare, ma evidentemente la domanda si è presa una pausa di riflessione nonostante la permanenza di incentivi. In miglioramento in settembre rispetto ai mesi precedenti è anche il risultato delle vendite di commerciali nell Unione Europea. Con immatricolazioni rispetto alle del settembre 2016 si registra una crescita del 2,1%. Particolarmente tonici tra i cinque maggiori mercati che compongono la UE sono il mercato spagnolo (+10,9%) e quello tedesco (+9,9%), mentre quello francese cresce solo dello 0,5% e in flessione sono il mercato inglese (-4,2%) e, lievemente, quello italiano, di cui si è già detto. Positivo è poi il risultato del consuntivo gennaio-settembre della UE (+4%) che fa registrare vendite rispetto al dello stesso periodo del Trainanti per la UE anche nei primi nove mesi dell anno sono i risultati di Spagna (+16,4%), Francia (+7,1%) e Germania (3,5%), mentre praticamente nullo è l apporto del mercato italiano (-0,2%) e negativo quello del mercato inglese (-3,1%). Tra i dati pubblicati dall Acea vi sono anche quelli relativi alle vendite dei veicoli industriali ossia dei veicoli oltre le 3,5 tonnellate di portata. Il mercato italiano in settembre accusa un calo del 3,4% (1.655 unità rispetto alle del 2016), ma una crescita del 12,2% nel consuntivo gennaio-settembre. Il mercato dell Unione Europea cala invece in settembre del -6,5%. CONSEGNE DI VEICOLI COMMERCIALI IN ITALIA Variazioni percentuali tendenziali -20 Fonte: Acea 10

11 INCHIESTA CSP VEICOLI COMM.LI IN UN QUADRO DI SOSTANZIALE CAUTELA CRESCONO AFFLUENZA E ATTESE Il Centro Studi Promotor conduce con cadenza trimestrale un indagine interpellando un campione di concessionari che trattano della vendita di veicoli commerciali nuovi e usati. Analizziamo qui di seguito alcuni dei principali aspetti oggetto della rilevazione condotta a fine settembre confrontati con quelli ottenuti nelle rilevazioni precedenti. VEICOLI COMMERCIALI NUOVI. Nei risultati dell indagine condotta a fine settembre si riflette l andamento negativo di questo mercato registrato nei mesi estivi, ma anche un cauto ottimismo per le prospettive future. Cala dall 11% di giugno al 5% di settembre la quota di coloro che valutano il livello delle consegne alto, ma sale dal 46% al 56% la quota di chi le ritiene normali e scende dal 43% di giugno al 39% la percentuale di interpellati che valuta le consegne in diminuzione. Sulla stessa linea sono i giudizi in merito agli ordini acquisiti. In settembre il 5% valuta alti gli ordini (3% in giugno), il 50% li ritiene normali (48%) e il 45% (49%) bassi. Negativi sono invece i giudizi in merito ai livelli di invenduto. In settembre il 42% valuta il livello di giacenze alto rispetto al 41% di giugno, il 53% lo valuta normale (43% in giugno) e solamente il 5% lo valuta basso (16% in giugno). Il saldo sale a +37 da +25 di giugno e +11 di marzo. Migliori sono le opinioni dei concessionari sull affluenza di visitatori nei saloni di vendita riservati ai veicoli commerciali. Il 5% degli intervistati dichiara infatti un affluenza alta (0% in giugno), il 50% valuta l affluenza normale (40%) e il 45% bassa (60% in giugno). Il saldo sale da -60 di giugno a -40. Decisamente positivi sono i giudizi dei concessionari sulle prospettive di vendita a 3/4 mesi. Sale dal 19% al 28% la quota di coloro che prevedono un aumento delle consegne, mentre passa dal 60% al 59% la quota di chi prevede le vendite stabili e scende dal 21% al 13% la quota di operatori che prevedono diminuzioni delle consegne. Il saldo sale così da -2 di giugno a +15. VEICOLI COMMERCIALI USATI. Per il mercato dei commerciali usati non particolarmente positivi sono i giudizi raccolti in merito al livello delle consegne, anche se dal 56% degli operatori vengono ritenute normali, e in merito al livello di invenduto che per il 67% degli interpellati (64% in giugno) viene ritenuto normale o alto. Positivi sono invece i giudizi sull affluenza nelle show room (normale o alta per il 66% degli intervistati rispetto al 42% di giugno). Molta la cautela degli operatori nei giudizi sulle prospettive future: il 71% prevede stabilità nelle vendite. LIVELLO CONSEGNE BASSO 61% BASSO 39% ALTO 5% REDDITIVITÀ ALTO 0% LIVELLO ORDINI BASSO 45% ALTO 5% NUOVO 56% NUOVO 39% NUOVO 50% LIVELLO CONSEGNE PREVISIONI CONSEGNE PREVISIONI CONSEGNE BASSO 44% ALTO 0% USATO 56% STABILITà 71% DIMINUZIONE 29% USATO AUMENTO 0% STABILITà 59% NUOVO DIMINUZIONE 13% AUMENTO 28% 11

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13 MERCATO EUROPEO RESTANO POSITIVE LE PREVISIONI PER IL MERCATO AUTO EUROPEO AUTO IN SETTEMBRE: LA UE RALLENTA (-2%); L ITALIA ACCELERA (+8,1%) IMMATRICOLAZIONI SETTEMBRE Battuta d arresto per il mercato automobilistico dell Unione Europea. In settembre sono state immatricolate autovetture con un calo del 2% sullo stesso mese del Se tuttavia si tiene conto che in settembre 2017 vi è stato un giorno lavorato in meno (che in termini di immatricolazioni vale circa il 4,5% del dato mensile), più che una frenata si è registrato un rallentamento della crescita, che si riflette anche sul consuntivo dei primi nove mesi. Da gennaio a settembre le immatricolazioni sono infatti cresciute del 3,7%, mentre nel consuntivo dei primi otto mesi si registrava un incremento del 4,5%. In settembre sono in calo nove dei 28 mercati dell Unione, mentre nel consuntivo gennaio-settembre i mercati in calo sono soltanto tre. Considerando i cinque maggiori mercati dell area, che complessivamente assorbono il 74,7% delle vendite, spiccano proprio i risultati di Italia e Spagna. In Italia si registra una crescita dell 8,1% in settembre e del 9% nei primi nove mesi dell anno. Come è noto, nel nostro mercato la domanda di auto è influenzata positivamente dall accelerazione della ripresa dell economia e appare ormai a portata di mano l obiettivo di di immatricolazioni nel 2017, mentre restano positive le attese per il 2018 in cui si dovrebbe registrare un ulteriore passo avanti verso il ritorno ai livelli ante-crisi. Seconda per crescita tra i grandi mercati della UE è la Spagna, che mette a segno un incremento del 4,6% in settembre e del 6,7% nel gennaio-settembre. Pure in Spagna, come in Italia, la domanda appare sostenuta in particolare dalla richiesta delle società, anche se il bilancio delle vendite a privati non è negativo. Discreto è il risultato del mercato francese. In settembre le immatricolazioni sono aumentate dell 1,1%, mentre nei primi nove mesi la crescita è del 3,9%. Negativo invece in settembre è il risultato della Germania (-3,3%), che chiude comunque il consuntivo dei primi nove mesi in crescita (+2,2%). Secondo Matthias Wissmann, presidente dell associazione dell industria automobilistica tedesca (VDA), le prospettive per questo mercato sono comunque positive. La stessa affermazione non può essere fatta per il Regno Unito che ha chiuso settembre con un calo del 9,3% ed il consuntivo dei primi nove mesi con un calo del 3,9%. Su questi risultati negativi hanno influito, non solo il livello molto elevato raggiunto dalle immatricolazioni nel 2016, ma anche l introduzione, a partire da aprile, di una nuova imposta su tutte le auto che emettono CO2 e, negli ultimi mesi, anche l incertezza legata alla Brexit. IMMATRICOLAZIONI DI VETTURE IN EUROPA Variazioni percentuali tendenziali UE -30 Fonte: Acea PAESI /16 AUSTRIA ,0 BELGIO ,0 BULGARIA ,4 CROAZIA ,3 CIPRO ,4 REP. CECA ,4 DANIMARCA ,2 ESTONIA ,2 FINLANDIA ,5 FRANCIA ,1 GERMANIA ,3 GRECIA ,4 UNGHERIA ,8 IRLANDA ,0 ITALIA ,1 LETTONIA ,8 LITUANIA ,7 LUSSEMBURGO ,2 OLANDA ,9 POLONIA ,7 PORTOGALLO ,4 ROMANIA ,4 SLOVACCHIA ,7 SLOVENIA ,9 SPAGNA ,6 SVEZIA ,9 REGNO UNITO ,3 UE ,0 UE ,7 UE ,3 ISLANDA ,5 NORVEGIA ,7 SVIZZERA ,2 EFTA ,4 UE+EFTA ,0 UE15+EFTA ,8 IMMATRICOLAZIONI GEN-SET PAESI /16 AUSTRIA ,0 BELGIO ,6 BULGARIA ,1 CROAZIA ,3 CIPRO ,8 REP. CECA ,6 DANIMARCA ,1 ESTONIA ,1 FINLANDIA ,6 FRANCIA ,9 GERMANIA ,2 GRECIA ,5 UNGHERIA ,0 IRLANDA ,2 ITALIA ,0 LETTONIA ,4 LITUANIA ,7 LUSSEMBURGO ,8 OLANDA ,9 POLONIA ,3 PORTOGALLO ,9 ROMANIA ,9 SLOVACCHIA ,1 SLOVENIA ,4 SPAGNA ,7 SVEZIA ,1 REGNO UNITO ,9 UE ,7 UE ,9 UE ,8 ISLANDA ,3 NORVEGIA ,4 SVIZZERA ,3 EFTA ,6 UE+EFTA ,6 UE15+EFTA ,8 13

14 CONGIUNTURA PRODUZIONE INDUSTRIALE VARIAZIONI TENDENZIALI G M M L S N G M M L S N G M M L Fonte: Istat COMMERCIO AL DETTAGLIO VARIAZIONI TENDENZIALI 4,0 3,0 2,0 1,0 0,0-1,0-2,0-3,0-4,0 G M M L S N G M M L S N G M M L Fonte: Istat PREZZI VARIAZIONI TENDENZIALI +4,0 +3,0 +2,0 +1,0 0,0-1,0-2,0-3,0-4,0 AL CONSUMO Indice corretto per gli effetti di calendario ALLA PRODUZIONE DEI PRODOTTI INDUSTRIALI -5,0 Fonte: Istat COMMERCIO ESTERO VARIAZIONI TENDENZIALI BENE SOPRATUTTO LA PRODUZIONE INDUSTRIALE CRESCE IL PIL ITALIANO, MA NON ANCORA ABBASTANZA Continua l accelerazione della ripresa che da qualche mese caratterizza il sistema economico italiano. La locomotiva della crescita appare soprattutto l attività manifatturiera. Restano però ancora deboli i consumi, mentre l occupazione ha fatto qualche progresso, ma è ancora su livelli insufficienti e il commercio estero vede le nostre esportazioni in crescita anche se meno delle importazioni. I prezzi al consumo crescono di poco più dell 1% su base annua e quindi si può ritenere scongiurato il pericolo di una deflazione, ma per fornire qualche stimolo all economia l inflazione dovrebbe essere un poco più alta. La ripresa italiana si inserisce in un contesto internazionale di crescita che è però generalmente molto più sensibile di quello italiano. CONSUMI. E ancora molto debole l andamento dei consumi. Dalle rilevazioni dell Istat sul commercio al dettaglio emerge che da gennaio ad agosto i consumi in volume sono calati dello 0,7% per effetto di contrazioni dello 0,4% per i non alimentari e dell 1,2% per gli alimentari. In valore non si registrano invece variazioni. L aumento dello 0,7% degli alimentari è infatti compensato da un calo dei non alimentari. TASSO DI DISOCCUPAZIONE VALORI PERCENTUALI PRODUZIONE. L attività manifatturiera è il principale driver della ripresa. Il recupero della produzione industriale è infatti assai ben impostato. In agosto l indice fa registrare un incremento dell 1,2% rispetto a luglio, mentre nei confronti dell agosto 2016 la crescita è del 5,7%. Rispetto ai livelli ante-crisi resta ancora da superare un calo di 18,9 punti percentuali. COMMERCIO ESTERO. Nei primi otto mesi dell anno le esportazioni dell Italia sono aumentate del 7,6%. Le importazioni hanno fatto però registrare una crescita del 10,9%. La bilancia commerciale resta in ogni caso positiva per 28,391 miliardi. OCCUPAZIONE. Il tasso di disoccupazione ad agosto si colloca a quota 11,2% con una lieve riduzione rispetto a luglio quando era pari all 11,3%. Anche per la disoccupazione giovanile si registra un marginale miglioramento. Il tasso passa dal 35,4% di luglio al 35,1%. PREZZI. In settembre si registra una contrazione nell indicatore dei prezzi al consumo per l intera collettività dello 0,3% rispetto ad agosto, mentre nei confronti dello stesso mese del 2016 vi è un incremento dell 1,1% che è ancora piuttosto lontano dal 2% di crescita annua dei prezzi che l Unione Europea considera ottimale. FATTURATO E ORDINATIVI VARIAZIONI TENDENZIALI +20 ESPORTAZIONI IMPORTAZIONI 14,0 +20,0 +15, ,0 +10, , ,0 0-5,0 0 11,0-10, ,0-10 G M M L S N G M M L S N G M M L Fonte: Istat 10,0 G M M L S N G M M L S N G M M L Fonte: Istat 14-20,0 G M M L S N G M M L S N G M M L Fonte: Istat

15 INDICATORI DI FIDUCIA SEGNALI MOLTO POSITIVI PER LA FIDUCIA TUTTI IN CRESCITA GLI INDICATORI A settembre sono tutti in crescita gli indicatori di fiducia più significativi per l analisi delle prospettive dell economia e del mercato dell auto. Crescono infatti gli indicatori dell Istat sia per le imprese che per i consumatori e cresce anche, e non poco, l indicatore di fiducia degli operatori del settore auto determinato dal CSP calcolato sintetizzando le sue indagini congiunturali. OPERATORI SETTORE AUTO. Dopo aver raggiunto il livello molto alto di 49,7 in gennaio, l indicatore ha subito un ridimensionamento con il passare dei mesi fino a toccare il livello di 31,10 in giugno. La tendenza si è poi invertita e in luglio si è toccata quota 34,70 su cui l indicatore si è consolidato in agosto per balzare poi a 41,50 in settembre. In particolare sul buon risultato di settembre hanno influito i miglioramenti dei giudizi sulle consegne, sugli ordini, sull affluenza nelle show room e sulle attese per le vetture nuove a cui si sono aggiunti i risultati positivi anche per consegne e attese di vetture usate. CONSUMATORI. L accelerazione della ripresa dell economia italiana appare con particolare evidenza dagli indicatori di fiducia dell Istat. In particolare per i consumatori in settembre si registra un incremento dell indicatore di oltre tre punti con INDICE FIDUCIA CSP OPERATORI SETTORE AUTO il passaggio da quota 111,2 di agosto a 115,5. L andamento dell indicatore è coerente con l accelerazione della ripresa dell economia che emerge da diverse altre rilevazioni dell Istat. IMPRESE. In settembre cresce anche l indicatore del clima di fiducia delle imprese che sale da 107,1 di agosto a 108 confermando un andamento positivo in atto ormai da mesi. Va poi registrato che la fiducia appare piuttosto diffusa in quanto dei quattro macro settori considerati la fiducia cresce in tre e resta invariata nel quarto. Nel comparto manifatturiero l indicatore sale in settembre a quota 110,4 da 108,5 di agosto. L aumento dell indice è dovuto essenzialmente a un deciso miglioramento dei giudizi sul livello degli ordini in presenza di una stabilità delle attese sulla produzione e di un live aumento delle saldo relativo alle scorte di magazzino. Per le costruzioni l indicatore sale da 128,4 di agosto a 132,1. L incremento dell indice è trainato da un significativo giudizio sugli ordini. Nel commercio al dettaglio l indicatore passa, tra i due mesi considerati, da 105,3 a 108,8. La crescita è dovuta soprattutto ad un aumento delle aspettative per le vendite future che compensa ampiamente un lieve peggioramento sulle vendite correnti. Per i servizi infine l indice resta fermo a quota 107. INDICE FIDUCIA CONSUMATORI INDICE FIDUCIA IMPRESE MANIFATTURIERE Fonte: Istat INDICE FIDUCIA COMMERCIO Fonte: Istat Fonte: Istat Clima di Fiducia Clima di Fiducia INDICE FIDUCIA SERVIZI Clima di Fiducia Media Mobile Media Mobile Media Mobile INDICE FIDUCIA IMPRESE 60 Clima di Fiducia Media Mobile Clima di Fiducia Media Mobile Clima di Fiducia Media Mobile Fonte: Centro Studi Promotor Fonte: Istat Fonte: Istat 15

16 INDAGINE SPECIALE INCHIESTA CSP SU OPTIONAL, COLORI, VERNICI E RIVESTIMENTO INTERNO NAVIGATORE SATELLITARE E SENSORI DI PARCHEGGIO SEMPRE IN TESTA Il Centro Studi Promotor ha condotto a fine agosto la consueta indagine semestrale sulle dotazioni di optional, sui colori, tessuti e vernici preferiti dagli acquirenti di auto nuove. Dalle indicazioni dei concessionari interpellati emerge che il 39% delle auto acquistate sono equipaggiate con diversi optional, men- COMPOSIZIONE DELLE VENDITE SECONDO LA DOTAZIONE DI OPTIONAL Autovetture nuove - Valori percentuali MODALITà DI SCELTA INDICAZIONI DEI CONCESSIONARI ago 17 gen 17 ago 16 gen 16 ago 15 gen 15 ago 14 gen 14 ago 13 gen 13 ago 12 gen 12 SENZA OPTIONAL CON POCHI OPTIONAL CON DIVERSI OPTIONAL FULL OPTIONAL % 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% Fonte: Centro Studi Promotor OPTIONAL OPTIONAL PIù RICHIESTI Autovetture nuove - Valori percentuali INDICAZIONI DEI CONCESSIONARI ago 17 gen 17 ago 16 gen 16 ago 15 gen 15 ago 14 gen 14 ago 13 gen 13 ago 12 gen 12 NAVIGATORE SATELLITARE SENSORI PARCHEGGIO VERNICE METALLIZZATA BLUETOOTH CERCHI LEGA TELECAMERA POSTERIORE FENDINEBBIA FARI A LED INTERFACCIA SMARTPHONE (INTELLINK) SISTEMI MULTIMEDIALI / INFOTAINMENT CERCHI MAGGIORATI RUOTA SCORTA DI DIM. NORMALI RUOTINO TETTO APRIBILE TETTO APRIBILE PANORAMICO BRACCIOLO ANTERIORE CAMBIO AUTOMATICO PNEUMATICI INVERNALI/TERMICHE RADIO CD INTERNI IN PELLE ANTIFURTO ANTIFURTO SATELLITARE FRENATA ASSISTITA O BAS O HBA KEYLESS SYSTEM OMOLOGAZIONE 5 POSTO TETTO BICOLORE VETRI SCURI FARI ADATTIVI Ogni optional è stato inserito nella rosa dei più richiesti dalla percentuale dei concessionari indicata, calcolata sul totale degli interpellati. Nel valutare i risultati occorre considerare che alcune soluzioni sono optional in certi modelli e di serie in altri. Fonte: Centro Studi Promotor 16

17 INDAGINE SPECIALE tre il 27% con pochi optional. Gli optional più richiesti sono quelli di ausilio alla guida come il navigatore satellitare e i sensori di parcheggio. Nella graduatoria degli optional aumentano le indicazioni degli interpellati sui sistemi multimediali e l interfaccia smartphone. Tra i colori preferiti dal pubblico invece è ancora il bianco a farla da padrone e sono sempre le vernici chiare ad ottenere la maggior parte dei consensi (49%) rispetto alle scure (27%). Sempre secondo i concessionari il 67% degli acquirenti preferisce la vernice chiara per la propria automobile e il 74% sceglie il rivestimento interno in tessuto. Autovetture nuove COLORI, VERNICI E RIVESTIMENTI PREFERITI DAL PUBBLICO Giudizi dei concessionari INDICI DI PREFERENZA (*) COLORI ago 17 gen 17 ago 16 gen 16 ago 15 gen 15 ago 14 gen 14 ago 13 gen 13 ago 12 gen 12 BIANCO 7,7 7,5 7,8 7,7 7,8 7,4 7,8 7,6 7,4 7,1 7,2 6,9 GRIGIO 6,4 6,7 6,8 6,4 6,8 6,4 6,6 6,3 5,7 6,0 6,5 6,4 NERO 6,2 6,2 6,3 6,0 6,1 6,0 6,5 6,4 5,7 5,6 6,1 6,0 BLU 3,9 4,1 4,2 3,5 4,0 3,3 3,5 3,3 3,1 3,3 3,6 3,7 ROSSO 3,0 3,2 3,0 2,9 2,8 2,3 2,7 2,8 2,7 2,5 2,6 2,5 VERDE 2,0 2,1 2,2 1,8 2,2 1,9 1,8 1,6 1,7 1,6 1,8 1,5 GIALLO 1,3 1,4 1,2 1,3 1,6 1,9 1,3 1,4 1,3 1,3 1,4 1,5 (*) Per ogni colore l'indice di preferenza è la media dei punteggi assegnati dai concessionari in una scala variabile da 1 (preferenza minima) a 10 (preferenza massima). VERNICE PER TIPO DI TONALITà ago 17 gen 17 ago 16 gen 16 ago 15 gen 15 ago 14 gen 14 ago 13 gen 13 ago 12 gen 12 CHIARA 49% 47% 47% 46% 49% 47% 50% 50% 49% 49% 48% 46% INTERMEDIA 25% 27% 26% 27% 25% 25% 23% 29% 28% 28% 24% 24% SCURA 27% 26% 27% 28% 26% 29% 27% 21% 23% 23% 29% 30% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% VERNICE 33% 30% 33% 34% 33% 34% 35% 37% 35% 30% 32% 28% METALLIZZATA 67% 70% 67% 66% 67% 66% 65% 63% 65% 70% 68% 72% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% RIVESTIMENTO INTERNO TESSUTO 74% 69% 71% 72% 73% 74% 72% 71% 73% 75% 76% 74% VELLUTO 7% 12% 9% 9% 9% 10% 9% 11% 11% 11% 9% 9% PELLE 15% 14% 15% 15% 13% 11% 13% 12% 13% 12% 12% 13% ALCANTARA 5% 6% 5% 4% 5% 5% 6% 6% 4% 3% 3% 5% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% 100% Fonte: Centro Studi Promotor 17

18 INDAGINE SPECIALE INCHIESTA SUI CONCESSIONARI SUI FATTORI DI FRENO E DI SVILUPPO DELLE VENDITE SI ATTENUA IL FRENO DEL QUADRO ECONOMICO La situazione economica delle famiglie e la politica governativa sono risultati i principali fattori di freno nella vendita sia di auto nuove che di auto usate rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Il dato emerge dall indagine condotta a fine luglio dal Centro Studi Promotor su un campione di concessionari. Dimi- Situazione economica delle famiglie Situazione economica generale Politica governativa Costi di esercizio Prezzi (elevati) Situazione politica Demonizzazione dell auto Insufficiente disponibilità di auto Fonte: Centro Studi Promotor AUTO NUOVE I FATTORI DI FRENO DELLE VENDITE PIÙ IMPORTANTI (Indicazioni in % sul totale dei concessionari rispondenti) LUG 17 LUG 16 LUG 15 LUG 14 LUG 13 LUG 12 LUG 11 LUG 10 LUG 09 LUG 08 Fonte: Centro Studi Promotor Fonte: Centro Studi Promotor AUTO NUOVE I FATTORI DI SVILUPPO DELLE VENDITE PIÙ IMPORTANTI (Indicazioni in % sul totale dei concessionari rispondenti) LUG 17 LUG 16 LUG 15 LUG 14 LUG 13 LUG 12 LUG 11 LUG 10 LUG 09 LUG 08 Campagne promozionali nazionali Nuovi modelli Campagne pubblicitarie nazionali Prezzi (contenuti) Azioni pubbl. e promoz. locali Situazione economica delle famiglie Situazione economica generale Situazione politica Costi di esercizio AUTO NUOVE STRUMENTI PIÙ UTILIZZATI PER PROMUOVERE LE VENDITE (Indicazioni in % sul totale dei concessionari rispondenti) LUG 17 LUG 16 LUG 15 LUG 14 LUG 13 LUG 12 LUG 11 LUG 10 LUG 09 LUG 08 Sconti Agevolazioni finanziarie Supervalutazioni dell usato Km zero Pubblicità locale Incentivazioni ai venditori Direct marketing Omaggi

19 INDAGINE SPECIALE nuiscono invece sia per il nuovo che per l usato le indicazioni dei concessionari che ritengono la situazione economica generale un fattore di freno nelle vendite. Tra i fattori di sviluppo per il mercato del nuovo le maggiori indicazioni sono per le campagne promozionali e pubblicitarie nazionali e per i nuovi modelli, mentre per l usato trainanti sono le azioni pubblicitarie e promozionali locali e i prezzi contenuti. Tra gli strumenti maggiormente utilizzati per promuovere le vendite per il nuovo prevalgono gli sconti e le agevolazioni finanziarie, mentre per l usato il ripristino tecnico-estetico, la pubblicità locale e le incentivazioni ai venditori. Fonte: Centro Studi Promotor AUTO USATE I FATTORI DI FRENO DELLE VENDITE PIÙ IMPORTANTI (Indicazioni in % sul totale dei concessionari rispondenti) LUG 17 LUG 16 LUG 15 LUG 14 LUG 13 LUG 12 LUG 11 LUG 10 LUG 09 LUG 08 Situazione economica delle famiglie Situazione economica generale Costi di esercizio Politica governativa Insufficiente disponibilità di auto Situazione politica Prezzi (elevati) Demonizzazione dell auto Fonte: Centro Studi Promotor Fonte: Centro Studi Promotor AUTO USATE I FATTORI DI SVILUPPO DELLE VENDITE PIÙ IMPORTANTI (Indicazioni in % sul totale dei concessionari rispondenti) LUG 17 LUG 16 LUG 15 LUG 14 LUG 13 LUG 12 LUG 11 LUG 10 LUG 09 LUG 08 Azioni pubbl. e promoz. locali Prezzi (contenuti) Situazione economica delle famiglie Situazione economica generale Campagne promozionali nazionali Campagne pubblicitarie nazionalii Costi di esercizio Situazione politica AUTO USATE STRUMENTI PIÙ UTILIZZATI PER PROMUOVERE LE VENDITE (Indicazioni in % sul totale dei concessionari rispondenti) LUG 17 LUG 16 LUG 15 LUG 14 LUG 13 LUG 12 LUG 11 LUG 10 LUG 09 LUG 08 Ripristino tecnico-estetico Agevolazioni finanziarie Sconti Pubblicità locale Incentivazioni ai venditori Direct marketing Omaggi

20 DOCUMENTI CONVEGNO DEL CENTRO STUDI PROMOTOR SALA DEL TRONO - PALAZZO ALTIERI - ROMA, 26 IL CONTRIBUTO DELL AUTO ALLA RIPRESA DELL ECONOMIA ITALIANA Relazione introduttiva di Gian Primo Quagliano Presidente Econometrica e Centro Studi Promotor Da qualche mese a questa parte si è diffusa la convinzione che l economia italiana stia accelerando. Si tratta certamente di una buona notizia perché il nostro sistema economico stava procedendo con un tasso di crescita inferiore all 1% annuo e quindi avrebbe raggiunto i livelli ante-crisi soltanto nella seconda metà degli anni 20. Una serie di dati ufficiali sapientemente diffusi e sapientemente commentati ha indotto gli italiani a ritenere che il tempo stia volgendo finalmente al bello e così gli indicatori di fiducia elaborati dall Istat stanno registrando una svolta in positivo, mentre migliorano i dati sulla produzione industriale, sull occupazione, sulla domanda interna ed anche l indicatore anticipatore del ciclo - determinato dall Istat - mantiene un intonazione positiva segnando un rafforzamento delle prospettive di crescita. Le stime ufficiali sul tasso di sviluppo del Pil nel 2017 sono state portate all 1,5% che è il tasso più basso tra quelli delle economie con cui il nostro Paese si confronta, ma che comunque, se proiettato nei prossimi anni, apre la prospettiva di un ritorno ai livelli ante-crisi non più nella seconda metà degli anni 20 ma nel Il miglioramento è notevole, anche se, come si è detto, il quadro italiano confrontato con quello delle altre economie avanzate rimane decisamente preoccupante. Tanto più che non si può dimenticare che la crisi del 2008, che venne definita epocale, in effetti per l economia mondiale è stata un fenomeno di portata decisamente limitata, che le economie avanzate hanno superato nel giro di due o tre anni, mentre per l Italia questa crisi, per intensità e durata, è stata ed è (visto che per noi non è ancora finita) molto più grave di quella del 29. Naturalmente questa situazione sta incidendo fortemente sul declino del Paese che si misura sia in termini di perdita di importanza sul piano internazionale che in termini economici. Per quanto riguarda l economia il nostro Centro Studi ha elaborato un indicatore quantitativo di declino che ci pare, oltre che semplice e di immediata comprensione, anche particolarmente efficace. Si tratta del rapporto tra il nostro prodotto interno lordo pro capite e il prodotto interno lordo pro capite dell Unione Europea. Fatto 100 il Pil pro capite della UE quello del nostro Paese nel 2001 era pari a 118,8, era sceso a 109,5 nel 2007 per precipitare poi a quota 95,9 nel Certo tornare ai livelli ante-crisi è l obiettivo fondamentale, ma non è sufficiente per arrestare il declino perché quando saremo tornati ai livelli ante-crisi le altre economie avanzate li avranno già raggiunti da un decennio e avranno continuato poi a crescere con tassi più alti di quelli dell Italia. La ricetta per superare il declino del Paese che, tra l altro, ha di fronte un quadro politico pieno di incertezze, non è però l argomento di questo convegno. Più modestamente con questa iniziativa vogliamo attirare l attenzione dell opinione pubblica e del Paese sulla necessità di valorizzare i comparti che possono dare un contributo alla crescita economica ed anche allo sviluppo civile e sociale del Paese. E tra questi comparti vi 20

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