PRIMO SEGNO PIÙ. Consegne Italia Gennaio-Novembre ,2% Novembre ,2% Indice destagionalizzato SEGNALI POSITVI

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1 N. 228 GENNAIO 214 AUTO NUOVE Mensile del Centro Studi Promotor VEICOLI COMM.LI CARBURANTI ROSSO MENO ROSSO Immatricolazioni Gennaio-Novembre 213-7,7% Novembre 213-4,5% a pagina 3 AUTO USATE Variazioni percentuali tendenziali Variazioni percentuali tendenziali -6 PRIMO SEGNO PIÙ Consegne Italia Gennaio-Novembre ,2% Novembre 213 2,2% CONGIUNTURA ITALIA CAMPIONE NEL CARO-CARBURANTI L Italia conferma e consolida il suo record europeo per i prezzi della benzina e del gasolio auto e il merito è tutto del Fisco. Al primo novembre il prezzo industriale della benzina era superiore alla media dei Paesi dell UE di 1,3 centesimi, ma, grazie a una componente fiscale superiore alla media UE... (continua a pagina 8) Variazioni percentuali tendenziali Indice destagionalizzato INDICE Mercato Italia DOCCIA SCOZZESE Trasferimenti di proprietà Gennaio-Novembre 213 -,2% Novembre 213-7,1% a pagina MERCATO EUROPEO SEMPRE FIACCO Immatricolazioni Variazioni percentuali tendenziali UE27+EFTA Gennaio-Novembre 213-2,8% Novembre 213 +,9% a pagina G M M L S N G M M L S N G M M L S Produzione Industriale Ott 13 su Set 13,5% Ott 13 su Ott 12-1,1% a pagina SEGNALI POSITVI INDICATORI Clima fiducia CSP Media Mobile FIDUCIA IN RECUPERO Indicatori di fiducia novembre Operatori auto Consumatori a pagina 13 Inchiesta CSP auto nuove 4 Inchiesta CSP auto usate 6 Carburanti 8 Mercato europeo 9 Indagine speciale 11 Congiuntura 12 Indicatori di fiducia 13 Dati e Analisi Anno XXI n. 228 Direttore Responsabile: Gian Primo Quagliano Registrazione del Tribunale di Bologna n del 8/2/93 Editore e redazione: Econometrica Srl Via U. Bassi, Bologna Tel. 51/27171 Fax 51/ info@centrostudipromotor.com

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3 RINVIATE ANCORA LE ATTESE DI INVERSIONE DI TENDENZA IN ROSSO NOVEMBRE (-4,5%) E LA PREVISIONE 213 (-7,7%) Per il mercato dell auto in novembre, invece dell atteso primo segnale positivo, è arrivato un altro dato negativo: le immatricolazioni sono state infatti con un calo del 4,5%. L entità del calo conferma sostanzialmente le ultime previsioni. Il 213 chiuderà quindi probabilmente in rosso del 7,7% sul 212 e del 48,1% sui livelli ante-crisi (27). Il dato di novembre è comunque coerente con il fatto che nel 213 il tasso di caduta delle immatricolazioni è andato di mese in mese riducendosi. E stato proprio questo andamento a generare l aspettativa di un primo segnale positivo. E possibile che questo segnale arrivi nei prossimi mesi. Questa ipotesi trova conforto anche nel fatto che dalle ultime inchieste congiunturali sul mercato dell auto del CSP scaturisce un quadro ancora profondamente negativo, ma con una certa attenuazione della negatività rispetto alla prima parte dell anno. E ciò soprattutto per le prospettive a breve per la domanda. In giugno i concessionari che prevedevano a tre-quattro mesi vendite ancora in calo erano il 56%. In settembre la percentuale corrispondente si è ridotta al 38%. In novembre la quota dei pessimisti scende ancora e si porta al 29%, mentre il 71% prevede domanda stabile o in aumento. Non ci si può comunque illudere che l eventuale segnale di inversione di tendenza che potrebbe arrivare a breve sia in grado di portare le vendite del 214 su livelli decisamente più elevati di quelli del 213. Sono troppi infatti i fattori che ancora incidono negativamente sulla domanda di autovetture. In primis il quadro economico e poi, come più e più volte il CSP ha segnalato, il caro-carburanti, il caroassicurazioni, le difficoltà del credito, l eccesso di tassazione specifica, la demonizzazione dell automobile e la criminalizzazione degli automobilisti. Quanto all economia, il quadro è per molti aspetti speculare rispetto a quello del mercato dell auto. Indicazioni che autorizzino a pensare a una ripresa degna di questo nome in tempi ragionevolmente brevi non ve ne sono. Il quadro statistico è ancora fortemente negativo. Secondo gli ultimi dati, le vendite del commercio al dettaglio sono in calo del 2,2% per gli alimentari e del 3,1% per i non alimentari. Il tasso di disoccupazione ad ottobre è al 12,5% con una punta del 41,2% per la disoccupazione giovanile. L export è strozzato dal cambio dell euro. L import non tira perché il sistema non consuma né, tanto meno, investe. Tuttavia, come chiariamo a pagina 12, nei primi giorni di dicembre sono arrivati dati che giustificano un cauto ottimismo. IMMATRICOLAZIONI DI AUTO NUOVE Variazioni percentuali tendenziali -35 Fonte: Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti MERCATO ITALIA IMMATRICOLAZIONI NOVEMBRE MARCA /12 FIAT ,51 VOLKSWAGEN ,1 FORD , OPEL ,9 PEUGEOT ,48 RENAULT ,73 TOYOTA ,17 LANCIA/CHRYSLER ,48 CITROEN ,48 MERCEDES ,13 AUDI ,57 BMW ,79 NISSAN ,99 HYUNDAI ,74 CHEVROLET ,36 KIA ,97 SMART ,75 DACIA ,74 ALFA ROMEO ,17 MINI ,45 VOLVO ,79 SUZUKI ,89 SKODA ,1 LAND ROVER ,56 SEAT ,52 JEEP ,87 HONDA ,93 MAZDA ,19 SUBARU ,25 MITSUBISHI ,26 PORSCHE ,2 LEXUS ,89 JAGUAR ,97 MASERATI , DR MOTOR ,89 FERRARI ,54 LAMBORGHINI 3 3, DAIHATSU ,89 ALTRE ,21 TOTALE ,54 IMMATRICOLAZIONI GEN-NOV MARCA /12 FIAT ,59 VOLKSWAGEN ,16 FORD ,3 OPEL ,53 RENAULT ,66 PEUGEOT ,13 CITROEN ,31 LANCIA/CHRYSLER ,49 TOYOTA ,41 AUDI ,78 NISSAN ,5 MERCEDES ,33 BMW ,48 HYUNDAI ,79 ALFA ROMEO ,51 KIA ,41 DACIA ,69 CHEVROLET ,12 SMART ,82 MINI ,6 SUZUKI ,23 VOLVO ,89 LAND ROVER ,59 SKODA ,21 SEAT ,11 JEEP ,11 MAZDA ,53 HONDA ,46 SUBARU ,5 MITSUBISHI ,45 PORSCHE ,97 LEXUS ,9 JAGUAR ,56 DR MOTOR ,24 DAIHATSU ,84 MASERATI ,17 FERRARI ,46 LAMBORGHINI ,56 ALTRE ,35 TOTALE ,7 3 Dati e Analisi

4 INCHIESTA CSP AUTO NUOVE IN NOVEMBRE SI RIDUCE ANCORA LA QUOTA DEI PESSIMISTI ATTESE IN MIGLIORAMENTO IN UN QUADRO ANCORA FORTEMENTE NEGATIVO I giudizi sulla situazione del mercato auto raccolti dal Centro Studi Promotor nell ambito della sua inchiesta congiunturale mensile condotta a fine novembre restano ancora fortemente negativi. Migliorano tuttavia le attese a tre-quattro mesi per l evoluzione della domanda. Si conferma così la tendenza positiva in atto nella seconda metà del 213 e che induce a ritenere che il primo segno più nelle statistiche mensili stia per arrivare. Vediamo qui di seguito in sintesi i giudizi espressi dai concessionari interpellati sui principali aspetti oggetto di rilevazione. AFFLUENZA NELLE SHOW ROOM. Dopo il sensibile miglioramento di settembre, le indicazioni dei concessionari sull affluenza di visitatori nelle show room si sono fatte più negative in ottobre e in novembre il quadro che emerge dalle valutazione è sostanzialmente allineato con quello di ottobre. Tra i due mesi la quota di concessionari che indicano l affluenza su alti livelli passa dal 4% al 6% mentre le indicazioni di normalità scendono dal 29% al 25% e le valutazione negative passano dal 67% al 69%. Il saldo resta comunque attestato in novembre alla quota di -63 toccata in ottobre. ORDINI. In lieve ulteriore peggioramento le valutazioni dei concessionari sulla raccolta di ordini. In ottobre soltanto il 3% degli interpellati indicava i livelli di acquisizione su alti livelli, in novembre questa modesta percentuale viene confermata. Scende, invece, dal 21% di ottobre al 17% di novembre la quota di operatori che indica la raccolta su livelli normali, mentre le segnalazioni di bassi livelli di acquisizione passano tra i due mesi dal 76% al 8%. Il saldo scende da -73 di ottobre a -77% di novembre. GIACENZE. In ulteriore lieve appesantimento in novembre la situazione delle giacenze di auto nuove invendute presso le strutture delle concessionarie. Salgono infatti dal 29% di ottobre al 31% le indicazioni di elevati volumi di immobilizzo, ma salgono anche dal 53% al 55% le indicazioni di normalità, mentre sempre tra i due mesi la quota di operatori che indicano bassi volumi VALUTAZIONI DEI CONCESSIONARI - INCHIESTA C.S.P. AUTO NUOVE di immobilizzo passa dal 18% al 14%. Il saldo sale da 11 a 17. REDDITIVITÀ. In lieve miglioramento in novembre la redditività delle vendite. La quota di indicazioni di alti livelli di redditività, che era pari a zero in ottobre, si porta in novembre all 1%. Passa invece, tra i due mesi, dal 1% al 15% la percentuale di indicazioni di normalità e si riduce dal 9% all 84% la quota di indicazioni negative. Il saldo è pari a -83 contro -9 di ottobre. PREVISIONI. L indicazione più interessante che scaturisce dalla rilevazione di novembre riguarda le attese in quanto viene confermata la tendenza in atto da luglio ad un progressivo miglioramento delle previsioni. In giugno la quota di operatori pessimisti a tre/quattro mesi era pari al 56%. Nei mesi successivi, questa quota si è gradualmente ridotta fino ad arrivare in novembre al 29% di operatori che dichiarano di attendersi ulteriore diminuzione della domanda, mentre il 68% ipotizza stabilità e il 3% prevede una ripresa. Il saldo in novembre è -26. LIVELLO ATTUALE(*) PREVISIONI(**) Affluenza S.R. Ordini Redditività Giacenze Consegne Prezzi A N B S A N B S A N B S A N B S A S D S A S D S N D G F M A M G L A S O N (*) A=alto N=normale B=basso S=saldo (**) A=aumento S=stabilità D=diminuzione S=saldo Dati e Analisi

5 INCHIESTA CSP AUTO NUOVE AFFLUENZA NELLE SHOW ROOM LIVELLO ORDINI BASSA 69% ALTA 6% 25% BASSO 8% ALTO 3% 17% REDDITIVITÀ LIVELLO GIACENZE BASSA 84% ALTA 1% 15% 55% BASSO 14% ALTO 31% PREVISIONI CONSEGNE PREVISIONI PREZZI DIMINUZIONE 29% AUMENTO 3% STABILITÀ 68% DIMINUZIONE 2% AUMENTO 5% STABILITÀ 75% 5 Dati e Analisi

6 INCHIESTA CSP AUTO USATE IN SOSTANZIALE TENUTA IL MERCATO DELL USATO PREVISIONI E REDDITIVITÀ IN RECUPERO, AFFLUENZA STABILE Secondo i dati diffusi dal Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti sui trasferimenti di proprietà di autovetture novembre non è stato un mese positivo per il mercato dell usato. Il consuntivo dei primi undici mesi chiude praticamente in pareggio. In particolare in novembre i trasferimenti sono stati con un calo del 7,13%, mentre nei primi undici mesi dell anno sono stati con un calo dello,27%. CONSEGNE. In lieve miglioramento in novembre rispetto ad ottobre le valutazioni dei concessionari sulle consegne. Tra i due mesi la quota di operatori che dichiarano un alto volume di attività passa dal 5% al 3% ma sale dal 43% al 48% la quota di operatori che segnalano livelli di normalità delle consegne e si riduce dal 52% al 49% la quota di indicazioni di bassi volumi di attività. Il saldo sale da-47 a -46. GIACENZE. Decisamente positiva la situazione delle giacenze, anche se, per questo aspetto particolarmente importante per il business delle auto usate, si nota in novembre una lieve tendenza al peggioramento. Rispetto ad ottobre le indicazioni di alti volumi di immobilizzo passano infatti dall 11% al 18%, mentre scendono dal 64% al 58% le segnalazioni di normalità e restano sostanzialmente stabili le indicazioni di bassi volumi di immobilizzo (25% in ottobre, 24% in novembre). REDDITIVITÀ. Migliorano in novembre i giudizi sulla redditività delle vendite di usato che, come di consueto, sono significativamente migliori rispetto a quelli sulla redditività delle vendite di nuovo. In novembre dichiara alti livelli di redditività il 3% degli operatori interpellati contro lo % di ottobre, mentre indica livelli normali il 43% (4% in ottobre) e indica livelli bassi il 55% (6% in ottobre). Il saldo che in ottobre era pari a -6, in novembre si porta a -52. AFFLUENZA NEGLI SPAZI ESPOSITIVI. Un modesto miglioramento vi è in novembre anche per quanto riguarda l affluenza di visitatori negli spazi espositivi dei concessionari. La quota di operatori che indicano VALUTAZIONI DEI CONCESSIONARI - INCHIESTA C.S.P. AUTO USATE tale affluenza su livelli elevati scende dal 6% di ottobre al 5% di novembre ma, tra i due mesi, salgono dal 5% al 53% le indicazioni di normalità e scendono dal 44% al 42% quelle negative. Il saldo passa da -38 di ottobre a -37 di novembre. LIVELLO DEI PREZZI. Allineate con quelle di ottobre le indicazioni sul livello dei prezzi. Gli operatori che si attendono un recupero delle quotazioni sono il 4% in ottobre e il 5% in novembre, quelli che giudicano il livello normale sono il 6% in ottobre ed il 61% in novembre, mentre chi giudica i prezzi bassi scende dal 36% di ottobre al 34% di novembre. PREVISIONI. In novembre vi è un leggero miglioramento nelle attese dei concessionari sull evoluzione della domanda a tre/quattro mesi. Le attese di domanda in crescita tra ottobre e novembre passano dal 6% all 8%, quelle di stabilità salgono dal 69% al 74% e quelle di diminuzione scendono dal 25% al 18%. Il miglioramento del saldo è piuttosto significativo, si passa infatti da -19 ottobre a -1 di novembre. LIVELLO ATTUALE(*) PREVISIONI(**) Consegne Affluenza S.R. Giacenze Redditività Consegne Prezzi A N B S A N B S A N B S A N B S A S D S A S D S N D G F M A M G L A S O N (*) A=alto N=normale B=basso S=saldo (**) A=aumento S=stabilità D=diminuzione S=saldo Dati e Analisi

7 INCHIESTA CSP AUTO USATE LIVELLO CONSEGNE AFFLUENZA NELLE SHOW ROOM BASSO 49% ALTO 3% 48% BASSA 42% ALTA 5% 53% LIVELLO GIACENZE BASSO 24% ALTO 18% 58% BASSA 55% REDDITIVITÀ ALTA 3% 42% PREVISIONI CONSEGNE PREVISIONI PREZZI DIMINUZIONE 18% AUMENTO 8% STABILITÀ 74% DIMINUZIONE 3% AUMENTO 3% STABILITÀ 67% 7 Dati e Analisi

8 CARBURANTI MENTRE, GRAZIE AL FISCO, L ITALIA RAFFORZA I SUOI RECORD NEL CARO-CARBURANTE... CARBURANTI AUTO: A FINE NOVEMBRE GETTITO FISCALE IN CALO DI 1,4 MILIARDI (segue da pagina 1) di ben 27,5 centesimi, il prezzo alla pompa supera di 28,8 centesimi la media della UE. Ancora maggiori i meriti del Fisco per il gasolio auto. Il prezzo industriale è identico alla media UE, ma grazie ad una componente fiscale di ben 27,5 centesimi oltre la media, il nostro gasolio è il più caro della UE. In Italia i consumi di carburanti auto calano anche in novembre del 6% per la benzina e del 4,1% per il gasolio. Nei primi undici mesi dell anno la spesa complessiva per acquisti di carburante auto è stata di 58,168 miliardi (-6,3%), la componente industriale è stata di 25,588 miliardi BENZINA (-1%) e la componente fiscale è stata di 32,58 miliardi (-3,1%) con un minor gettito di 1,4 miliardi. L eccesso di tassazione non giova dunque neppure al Fisco. L economista americano Arthur Laffer lo aveva scritto molti anni fa, ma evidentemente in Italia chi doveva leggerlo non lo ha letto. ANNI CONSUMI SPESA IMPOSTE COMP. IND.LE miliardi di litri var. % miliardi di euro var. % miliardi di euro var. % miliardi di euro var. % ,6-22,6-16,5-6,1-2 22,4-4,9 24,3 7,5 15,7-4,5 8,6 39, ,1-1,7 23,2-4,5 15,4-2,1 7,8-8, ,5-2,6 22,5-3,1 15,4 -,3 7,1-8,7 23 2,9-2,8 22,1-1,8 15, -2,5 7,1 -, ,7-5,7 22,2,4 14,7-2, 7,5 5, ,2-7,5 22,2,3 14, -4,9 8,3 1, ,1-5,9 22, -,8 13,3-4,4 8,7 5, ,1-6,1 2,9-5,1 12,6-5,9 8,4-3, ,9-7,2 2,6-1,3 11,9-5,5 8,8 5, 29 14,4-3,9 17,7-14,1 11,1-6,9 6,7-23, ,5-5,9 18,4 3,8 1,7-3,3 7,7 15, ,7-6, 19,7 7,2 1,9 2, 8,8 14, ,3-1,8 2,3 2,7 11,7 6,8 8,6-2,3 213: gen-nov 9,9-5,1 (*) 17,3-7,2 (*) 1,2-4,4 (*) 7,1-11,1 (*) (*) variazione percentuale rispetto a gen-nov 213 GASOLIO ANNI CONSUMI SPESA IMPOSTE COMP. IND.LE miliardi di litri var. % miliardi di euro var. % miliardi di euro var. % miliardi di euro var. % ,6-16,4-11,4-5, ,1 2,1 19,7 2, 11,7 3, 8, 58, ,2 9,8 21, 6,9 12,8 9,4 8,2 3, ,6 5,7 21,9 4,1 14, 8,9 7,9-3, ,9 5,1 23,6 7,7 14,8 5,9 8,8 1, ,7 6,7 27, 14,5 16, 8,4 11, 24, ,4 2,3 32,6 2,7 17,5 9,1 15,1 37,7 26 3,6 3,9 35,6 9,1 18,5 6, 17, 12, ,5 3,1 36,7 3,2 19,3 4,3 17,4 2, 28 31,3 -,5 42,1 14,8 2,3 4,8 21,9 26, 29 3,6-2,5 33,1-21,4 18,5-9, 14,7-32,9 21 3,5, 37,1 12, 19,1 3,4 18, 22, ,8,8 44,5 2,1 21,6 13, 23, 27, ,6-1,4 47,1 5,6 24,9 15,2 22,2-3,3 213: gen-nov 24,6 3,1 (*) 4,8-5,9 (*) 22,3-2,5 (*) 18,5-9,6 (*) (*) variazione percentuale rispetto a gen-nov 213 BENZINA E GASOLIO ANNI CONSUMI SPESA IMPOSTE COMP. IND.LE miliardi di litri var. % miliardi di euro var. % miliardi di euro var. % miliardi di euro var. % ,2-39, - 27,8-11,1-2 44,5-1,6 44, 12,8 27,5-1,4 16,5 48, ,3 4, 44,2,6 28,2 2,8 16, -3, ,1 1,7 44,4,3 29,3 3,9 15,1-6, 23 47,8 1,5 45,7 2,9 29,8 1,5 15,9 5, ,4 1,3 49,2 7,7 3,7 3,2 18,5 16, 25 47,6-1,7 54,8 11,5 31,4 2,4 23,4 26, ,7,2 57,6 5,1 31,9 1,4 25,7 1, 27 47,6 -,2 57,6, 31,9, 25,7, 28 46,3-2,8 62,8 9, 32,1,8 3,6 19, ,9-3, 5,8-19, 29,5-8,2 21,3-3, , -1,9 55,5 9,1 29,8,9 25,7 2, ,5-1,3 64,3 15,8 32,5 9,1 31,8 23, ,9-1,5 67,4 4,7 36,5 12,4 3,9-3, 213: gen-nov 34,5-3,7 (*) 58,2-6,3 (*) 32,6-3,1 (*) 25,6-1, (*) (*) variazione percentuale rispetto a gen-nov 213 Fonte: elaborazioni Centro Studi Promotor su dati del Ministero dello Sviluppo Economico Dati e Analisi

9 MERCATO EUROPEO DOPO I DISCRETI SEGNALI DI RIPRESA DI SETTEMBRE E OTTOBRE MODESTA CRESCITA IN NOVEMBRE DEL MERCATO EUROPEO DELL AUTO (+1,2%) Modesto segnale positivo in novembre dal mercato europeo dell'auto. Nella UE le immatricolazioni, che in settembre e ottobre avevano manifestato apprezzabili segnali di ripresa, crescono soltanto dell 1,2%. Da un elaborazione del Centro Studi Promotor emerge che il risultato di novembre deriva da una crescita di una certa consistenza nei paesi dell Unione Europea che non hanno adottato l euro (+4,7%), mentre nella zona euro, dopo il tentativo di ripresa di ottobre, in novembre il mercato non cresce (-,1%). E' del tutto evidente che i problemi del mercato dell'auto nell'eurozona e nella UE (di cui l Eurozona è un'area molto importante) sono strettamente legati alla politica economica di rigore senza crescita che sta caratterizzando la zona euro con il sempre più concreto pericolo di deflazione. Anche i dati dei cinque principali mercati della UE confermano che i problemi per l'auto (e per l'economia) riguardano soltanto la zona euro. Il mercato più importante del continente, quello tedesco, dopo un accenno di recupero in ottobre (+2,3%), in novembre torna in calo (-2%). Per l intero 213 si prevede un calo del 4,3% con la prospettiva di un lieve recupero nel 214. Pure il mercato francese, dopo i rimbalzi di settembre (+3,4%) e ottobre (+2,6%), in novembre vira in rosso (-4%). Anche in Francia, come in Italia, è soprattutto il mercato dei privati a soffrire delle conseguenze della debolezza della congiuntura economica, mentre si registra una discreta tenuta delle vendite a società. Positivo è invece il mercato spagnolo (+15,1%) sostenuto da un robusto piano di incentivi la cui spinta si sta però affievolendo. Grazie agli incentivi la Spagna è riuscita a evitare la prospettiva di un mercato 213 in calo del 12% sul 212, che aveva fatto registrare volumi analoghi a quelli degli anni 8. Il risultato peggiore si registra comunque in Italia. Nel nostro paese, dopo una serie lunghissima di risultati negativi, in novembre le immatricolazioni sono ancora in calo (-4,5%). Le prospettive per il 214 sono di una inversione di tendenza che non dovrebbe però dare luogo a un recupero consistente. Tutte le previsioni rese note si attestano infatti intorno a quota confermando che i livelli restano quelli degli anni 7. Buono è invece il risultato del Regno Unito che, come è noto, è il principale paese della UE che non ha adottato l'euro e che in novembre cresce del 7%. I dati diffusi dall Acea si riferiscono anche ai tre paesi dell'efta (Islanda, Norvegia e Svizzera) che complessivamente in novembre accusano un calo del 5,5%. IMMATRICOLAZIONI DI VETTURE IN EUROPA Variazioni percentuali tendenziali UE27 + EFTA -3 Fonte: Acea IMMATRICOLAZIONI NOVEMBRE PAESI /12 GERMANIA , REGNI UNITO , FRANCIA , ITALIA ,5 SPAGNA ,1 OLANDA ,3 BELGIO ,6 SVEZIA ,1 POLONIA ,1 AUSTRIA ,2 DANIMARCA ,7 REP. CECA ,5 PORTOGALLO ,1 FINLANDIA ,3 SLOVACCHIA ,1 ROMANIA ,9 GRECIA ,2 UNGHERIA ,4 SLOVENIA ,7 LUSSEMBURGO ,3 BULGARIA ,1 ESTONIA ,9 LITUANIA ,8 LETTONIA ,4 IRLANDA ,5 CIPRO ,8 UA ,2 UE , UE ,3 SVIZZERA ,7 NORVEGIA ,8 ISLANDA ,7 EFTA ,5 UE27+EFTA ,9 UE15+EFTA ,8 IMMATRICOLAZIONI GEN-NOV PAESI /12 GERMANIA ,9 REGNI UNITO ,9 FRANCIA ,1 ITALIA ,7 SPAGNA ,1 BELGIO ,7 OLANDA ,7 AUSTRIA ,1 POLONIA ,7 SVEZIA ,8 DANIMARCA ,9 REP. CECA ,8 FINLANDIA , PORTOGALLO ,3 IRLANDA ,5 SLOVACCHIA ,6 GRECIA ,7 ROMANIA ,4 UNGHERIA ,5 SLOVENIA ,6 LUSSEMBURGO ,9 ESTONIA ,1 BULGARIA , LITUANIA ,9 LETTONIA ,5 CIPRO ,8 UA ,7 UE ,8 UE ,5 SVIZZERA ,1 NORVEGIA ,7 ISLANDA ,4 EFTA ,5 UE27+EFTA ,8 UE15+EFTA ,9 9 Dati e Analisi

10 Energia fresca da spremere. Un mondo di energia innovativa da offrire ai nostri Clienti. Il succo è tutto qui. Chi ha già assaggiato il Network Conti36 probabilmente si sta chiedendo come faceva prima. Consulenza, cortesia, tempo, risparmio. Un mondo di certezze con al centro una sola caratteristica costante. L eccellenza. L eccellenza dei professionisti che compongono la realtà del Network. Delle soluzioni progettate per l efficienza economica delle vostre flotte. Del servizio realmente offerto ai nostri Clienti. Chi ha scelto di far parte del Network Conti36 è allineato all approccio innovativo che ha creato un nuovo standard di riferimento nel settore dei servizi alle flotte. Se volete toccare con mano come ci si sente al centro dell eccellenza venite a trovarci.

11 INDAGINE SPECIALE I SUI FATTORI DI FRENO E DI SVILUPPO DELLA DOMANDA RESTA L ECONOMIA LA PRINCIPALE PALLA AL PIEDE PER L AUTO I nostri lettori che sono in gran parte operatori del settore auto sanno quali sono i fattori che in questo momento ostacolano la domanda. Può essere comunque interessante avere una quantificazione dell importanza frenante di questi fattori nella percezione dei concessionari che, operando a diretto contatto con il pubblico, hanno veramente il polso del mercato prima di chiunque altro. Questo compito se lo è assunto da tempo il Centro Studi Promotor che conduce tre volte all anno una rilevazione proprio sui fattori di freno e di sviluppo della domanda. Interessante è confrontare le valutazioni espresse dai concessionari a fine 212 e a fine 213. La tabella mostra i risultati delle rilevazioni condotte nel novembre degli ultimi quattro anni. Come si vede, il fattore di freno più importante viene ritenuto (e in effetti è) la situazione economica generale. Nel 212 indicava questo elemento come ostacolo della domanda l 81% dei concessionari. Nel 213 questa percentuale si riduce al 68%. Al secondo posto della graduatoria dei fattori di freno viene collocata la situazione economica delle famiglie. Anche in questo caso il peso di questo fattore diminuisce e, contro l 81% di indicazioni del 212, vi è un 66% nel 213. Meno penalizzate viene anche considerata la politica governativa. A fine 212 era un fattore di freno per il 67% degli operatori, nel 213 le indicazioni si riducono al 46%. Anche per i costi di esercizio il quadro è in netto miglioramento. Nel 212 ne indicavano l effetto paralizzante sulla domanda il 57% dei concessionari. Nel 213 questa quota si riduce al 32%. E pure per la situazione politica si nota qualche miglioramento. Nel 212 erano il 38% i concessionari che la includevano tra gli ostacoli alla domanda. Nel 213 la percentuale corrispondente passa al 29%. Per quanto riguarda i fattori di svi- luppo che hanno inciso maggiormente sulle vendite i concessionari pongono al primo posto le campagne promozionali nazionali con un 53% di indicazioni che confermano sostanzialmente i giudizi degli ultimi quattro anni. Al secondo posto si colloca la politica dei prezzi che il settore sta facendo cercando di contenere gli esborsi per l acquisto di automobili. Le indicazioni relative all efficacia del contenimento dei prezzi sono il 48%. Diminuisce invece rispetto al 212 l importanza attribuita al lancio di nuovi modelli che resta comunque un fattore importante con il 44% di indicazioni contro il 52% del novembre 212. Indicazioni interessanti per l attività di marketing delle case e dei concessionari scaturiscono dalle indicazioni sulle azioni pubblicitarie e promozionali locali e da quelle sulle campagne pubblicitarie nazionali. La quota di operatori che include nella rosa dei fattori più importanti le azioni pubblicitarie e promozionali locali è del 27% contro il 33% del 212 e il 5% del 211. Per quanto riguarda le campagne pubblicitarie nazionali sono incluse nella rosa dei fattori di sviluppo delle vendite dal 27% degli operatori contro il 3% del novembre 212. Naturalmente i giudizi sulle azioni di marketing sono ovviamente influenzate dalle campagne in atto, ma risulta evidente la minor importanza attribuita alla pubblicità rispetto alle promozioni. AUTO NUOVE I FATTORI DI FRENO DELLE VENDITE PIÙ IMPORTANTI (Indicazioni in % sul totale dei concessionari rispondenti) NOV 13 NOV 12 NOV 11 NOV 1 Situazione economica generale Situazione economica famiglie Politica governativa Costi di esercizio Situazione politica Criminalizzazione dell automobilista Demonizzazione dell auto Prezzi (elevati) Insufficiente disponibilità di auto Fonte: Centro Studi Promotor AUTO NUOVE I FATTORI DI SVILUPPO DELLE VENDITE PIÙ IMPORTANTI (Indicazioni in % sul totale dei concessionari rispondenti) NOV 13 NOV 12 NOV 11 NOV 1 Campagne promozionali nazionali Prezzi (contenuti) Nuovi modelli Azioni pubbl. e promoz. locali Campagne pubblicitarie nazionali Costi di esercizio Situazione economica famiglie Situazione economica generale Situazione politica 2 1 Fonte: Centro Studi Promotor 11 Dati e Analisi

12 CONGIUNTURA PRODUZIONE INDUSTRIALE VARIAZIONI TENDENZIALI G M M L S N G M M L S N G M M L S PREZZI VARIAZIONI TENDENZIALI -3, , +15, +1, +5, -5, -1, +7, +6, +5, +4, +3, +2, +1,, -1, -2, FATTURATO E ORDINATIVI VARIAZIONI TENDENZIALI -15, G M M L S N G M M L S N G M M L S AL CONSUMO COMMERCIO ESTERO VARIAZIONI TENDENZIALI ESPORTAZIONI ALLA PRODUZIONE DEI PRODOTTI INDUSTRIALI IMPORTAZIONI LA CADUTA DEL PIL SI È FERMATA PRIMA CONFERMA DELL OTTIMISMO GOVERNATIVO Dai conti economici trimestrali diffusi il 1 dicembre dall Istat viene un inaspettato segnale positivo. Si scopre infatti che nel terzo trimestre 213 non vi è stato un calo congiunturale apprezzabile del Pil, mentre la stima preliminare del 14 novembre indicava una contrazione dello,1%. La caduta dell economia sembra dunque essersi fermata probabilmente per un inversione di tendenza nella produzione industriale che è uno degli aspetti centrali dell economia reale. Trovano quindi una prima conferma le previsioni del Governo che indicavano come imminente l avvio di un processo di ripresa. Sull entità della svolta, ammesso che effettivamente si stia verificando, non ci si possono però fare illusioni. Se vi sarà ripresa sarà certamente fiacca (come quella dell auto). PRODUZIONE. Segnali contraddittori dagli ultimi dati sull attività industriale. L indice della produzione in ottobre fa registrare un incremento congiunturale dello,5%. Sempre secondo l Istat nello stesso mese il fatturato dell industria ha avuto però un calo congiunturale dello,7%, mentre gli ordinativi totali sono in flessione addirittura del 2,5% su settembre. PRODOTTO INTERNO LORDO VARIAZIONI 2,5 1,5 Congiunturali Tendenziali COMMERCIO ESTERO. In calo in ottobre entrambi i flussi del commercio estero. Sul mese precedente le esportazioni calano dello,5%, mentre le importazioni calano del 2,6%. Le nostre vendite all estero continuano ad essere fortemente penalizzate dal cambio dell euro, mentre i nostri acquisti calano per la debolezza dell economia. CONSUMI. Il calo della domanda per i beni di consumo risulta chiaramente dai conti economici trimestrali diffusi dall Istat il 1 dicembre. Nel terzo trimestre di quest anno la spesa delle famiglie residenti è infatti in flessione sullo stesso periodo del 212 del 2%. OCCUPAZIONE. Nulla di nuovo sul fronte dell occupazione. Anche in ottobre il tasso di disoccupazione resta attestato al 12,5%, mentre i giovani tra i 15 e i 24 anni disoccupati sono ben il 41,2%. PREZZI. Terzo calo consecutivo per i prezzi al consumo in novembre. L indice fa infatti registrare una contrazione congiunturale dello,3%. Il segnale è estremamente preoccupante (anche se pochi se ne preoccupano) perché si configura il pericolo di una deflazione che potrebbe avere effetti devastanti. Pesante in ottobre anche il calo congiunturale (-1%) dei prezzi alla produzione dei prodotti industriali. TASSO DI DISOCCUPAZIONE VALORI PERCENTUALI 13, 12, G M M L S N G M M L S N G M M L S Dati e Analisi ,5 -,5-1,5-2,5-3,5 I trim III trim I trim III trim I trim III trim I trim III trim , 1, 9, 8, 7, G M M L S N G M M L S N G M M L S

13 INDICATORI DI FIDUCIA SUPERATA LA BATTUTA D ARRESTO DI OTTOBRE IN NOVEMBRE TUTTI GLI INDICATORI IN RECUPERO Il tonfo di ottobre, che ha interrotto il recupero degli indicatori in atto dall inizio dell estate, è stato prontamente colmato in novembre. In questo mese tornano infatti a crescere sia l indicatore del clima di fiducia dei consumatori che quello del clima di fiducia delle imprese determinati dall Istat che l indicatore del clima di fiducia del settore auto determinato dal Centro Studi Promotor. Vediamo qui di seguito la situazione per i tre indicatori. OPERATORI SETTORE AUTO. L indicatore del clima di fiducia degli operatori del settore auto determinato dal Centro Studi Promotor è in recupero da luglio e in settembre ha fatto registrare un buon incremento portandosi a quota 29,7, cioè quasi dieci punti in più rispetto al minimo dell anno registrato in giugno a quota 2. In ottobre tuttavia le intemperanze della politica hanno fatto scendere l indicatore da quota 29,7, che come si è detto era stata toccata in settembre, a quota 26,5. In novembre si registra un recupero di un punto netto. L indicatore di porta quindi a quota 27,5. CONSUMATORI. Anche per i consumatori dopo il calo di ottobre vi è in novembre un chiaro repero nell indicatore di fiducia che sale a 98,3 da quota 97,3 di ottobre. Il recupero, INDICE FIDUCIA CSP OPERATORI SETTORE AUTO secondo l Istat è sostenuto soprattutto dai giudizi sulla componente personale e dal clima corrente. IMPRESE. Per gli operatori auto e per i consumatori il recupero di novembre non consente ancora di riguadagnare la quota di settembre, per le imprese invece il recupero è più netto e l indicatore sale a 83,2 contro 83 di settembre e 89,9 di ottobre. Nella sua nota a commento dei dati l Istat chiarisce che il miglioramento dell indice complessivo delle imprese di novembre riguarda sia le imprese manifatturiere che quelle dei servizi di mercato che quelle del commercio al dettaglio, mentre è ancora in diminuzione l indicatore di fiducia delle costruzioni. Per quanto riguarda le imprese manifatturiere l indicatore passa da 97,4 di ottobre a 98,1 grazie a un miglioramento sui giudizi sugli ordini e le attese di produzione. Il recupero riguarda, all interno del comparto industriale, sia il settore di beni di consumo che quelli dei beni intermedi e dei beni strumentali. Per le imprese dei servizi il recupero dell indicatore è sostenuto sia dalle attese sugli ordini che da quelle sull andamento dell economia. Per il commercio al dettaglio la crescita deriva soprattutto dalla grande distribuzione. Infine il peggioramento nelle costruzioni deriva soprattutto dai giudizi sull occupazione. INDICE FIDUCIA CONSUMATORI INDICE FIDUCIA IMPRESE MANIFATTURIERE INDICE FIDUCIA COMMERCIO INDICE FIDUCIA SERVIZI Clima di Fiducia Media Mobile Clima di Fiducia Clima di Fiducia Media Mobile Media Mobile INDICE FIDUCIA IMPRESE 5 Clima di Fiducia Media Mobile Clima di Fiducia Media Mobile Clima di Fiducia Media Mobile Fonte: Centro Studi Promotor Dati e Analisi

14 TT Point e Saol: l unico network nazionale focalizzato nei servizi alla mobilità dedicato DOOH ÀRWWH D]LHQGDOL SXEEOLFKH SULYDWH H alle aziende di noleggio a lungo e breve termine. Il network TT Point e Saol si avvale della FROODERUD]LRQH GHL PLJOLRUL DXWRULSDUDWRUL ULFRQRVFLXWL GHOOH FDVH DXWRPRELOLVWLFKH 7XWWL L VHUYL]L SHU OD ÀRWWD H SHU LO GULYHU VRQR gestiti centralmente e utilizzano tecnologie PXOWLSLDWWDIRUPD ZHE H PRELOH &KH VL WUDWWL GL PDQXWHQ]LRQH DVVLVWHQ]D R YHQGLWD GHOOH PLJOLRUL PDUFKH GL SQHXPDWLFL RSSXUH GHO VHUYL]LR GL PHFFDQLFD R GL FDUUR]]HULD OD UHWH GL DI OLDWL 77 3RLQW H 6DRO ti assiste ovunque in Italia. ZZZ WW SRLQW FRP info@tt-point.com - info@serviziauto.it 6LDPR FRQYHQ]LRQDWL FRQ OH SL LPSRUWDQWL società di noleggio a breve e lungo termine 7\UH 7HDP 6 S $ 9LD 6WHIDQR &DQVDFFKL 2VWLD /LGR 5RPD 7HO )D[ Servizi Auto On line S.r.l. 9LD 6WHIDQR &DQVDFFKL 2VWLD /LGR 5RPD 7HO )D[

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