Progettazione di siti Web Linee guida per lo sviluppo di un progetto

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Progettazione di siti Web Linee guida per lo sviluppo di un progetto"

Transcript

1 Indice Progettazione di siti Web Linee guida per lo sviluppo di un progetto 1. Introduzione 2. La progettazione 3. Raccolta e analisi dei requisiti 4. Progettazione concettuale a) Schema di navigazione b) Layout 1. Componenti funzionali 2. Layout della pagina 3. Grafica 4. Contenuto testuale 5. Progettazione logica a) Obiettivi b) Pagine statiche e pagine dinamiche c) La struttura logica della pagina d) Formattazione delle pagine e) Ciclo di vita di un sito 1. Introduzione La progettazione di siti Web è una disciplina che non ha una fondazione forte né si è sufficientemente consolidata: in sostanza, non può essere attualmente definita come una disciplina Le indicazioni qui riportate vogliono quindi limitarsi a fornire delle linee guida nella definizione delle caratteristiche di un sito; lungi dal dover essere considerate vincolanti in senso assoluto, esse costituiscono degli spunti di riflessione Metodicamente, tali linee guida si basano, da un lato, sull impiego di modelli e procedure di progettazione già collaudate in ambiti analoghi, e, dall altro, su osservazioni empiriche e studi statistici Gli aspetti che verranno considerati riguardano la facilità d uso del sito e come utilizzare le tecnologie disponibili a tal scopo. Non sono tuttavia prese in considerazione tutte quelle funzionalità che richiederebbero l uso di linguaggi di programmazione lato client o lato server, limitando piuttosto l analisi ai linguaggi HTML e CSS. Un punto di partenza Da un punto di vista generale, un sito Web può essere considerato come un medium che veicola un messaggio utilizzando particolari strutture di rappresentazione dell informazione ad es. il modello ipertestuale e lo comunica a un destinatario attraverso un canale es. Internet Nella definizione del messaggio è necessario considerare le caratteristiche del medium utilizzato, quelle del canale attraverso cui è veicolato il messaggio, e quelle del destinatario Il grado di conformità a questi fattori determina l efficacia del messaggio, cioè se e quanto il messaggio formulato dal mittente (chi ha messo in linea il sito Web) sia stato effettivamente ricevuto e compreso dal destinatario. 1

2 Le caratteristiche di un sito Web Un sito Web è un sistema ipertestuale articolato in pagine, che veicola contenuti multimediali codificati utilizzando linguaggi e formati standard e a cui si accede attraverso Internet utilizzando un Web browser Questa definizione fornisce già alcune indicazioni di come il messaggio deve essere rappresentato: Il contenuto deve essere strutturato secondo il modello ipertestuale La compresenza di contenuti multimediali richiede che essi siano integrati in modo equilibrato nell economia delle singole pagine Gli oggetti (cioè i file) che codificano i contenuti devono avere caratteristiche compatibili con quelle del canale (ad es., l ampiezza di banda disponibile) La riproduzione del contenuto deve essere indipendente dal Web browser utilizzato (un sito deve essere visualizzato allo stesso modo in ogni Web browser) 2. La progettazione La progettazione di un sito Web ha per obiettivo garantire l efficacia del messaggio che si vuole comunicare, considerando le caratteristiche del mezzo e del destinatario La progettazione si articola in fasi: Raccolta e analisi dei requisiti: individuazione delle caratteristiche del messaggio, dell utente e degli eventuali requisiti tecnici del sito Progettazione concettuale : definizione della struttura del sito e di come il contenuto è articolato al suo interno, avendo come riferimento il modello ipertestuale Progettazione logica : codifica della struttura, del contenuto e della formattazione delle pagine utilizzando gli strumenti formali disponibili Tali fasi definiscono una procedura che normalmente si sviluppa in modo ciclico, ritornando alle fasi precedenti in modo a correggere e/o integrare la definizione del sito 3. Raccolta e analisi dei requisiti In questa fase devono essere definite le caratteristiche del messaggio e del destinatario Per quanto riguarda il messaggio, devono essere individuate le tipologie di contenuti che vogliono essere veicolati Per quanto riguarda il destinatario, devono essere individuate le attese dell utente e le caratteristiche del canale attraverso cui ha accesso al messaggio Caratteristiche del messaggio Le domande fondamentali a cui si deve rispondere sono: A qual scopo si vuole realizzare il sito: il principio generale è che l obiettivo è di mettere a disposizione pubblicamente informazioni (o risorse). Tuttavia è necessario individuare più precisamente quale sia lo scopo effettivo. Ad es., un sito personale avrà caratteristiche necessariamente diverse rispetto a quello di un organizzazione Quali sono le informazioni/risorse che si vogliono veicolare: la tipologia di informazioni/risorse condiziona notevolmente la struttura e il contenuto di un sito. Ad es., un sito che veicola informazioni codificate in formato testuale 2

3 differisce radicalmente da un sito che veicola informazioni codificate in immagini, video, audio, etc. Quali sono le migliori tecnologie da utilizzare per la codifica del messaggio: si tratta sostanzialmente di verificare se il sito richieda pagine statiche o dinamiche. Caratteristiche del destinatario Le domande fondamentali a cui si deve rispondere sono: Quali sono le attese del destinatario: la tipologia di utente a cui ci si rivolge avrà delle particolari preferenze sul contenuto e su come esso viene rappresentato; è necessario inoltre considerare quali sia il suo tipico approccio cognitivo Quali sono le caratteristiche del canale utilizzato dall utente: per quanto riguarda un sito Web, tale problema riguarda principalmente due fattori: l ampiezza di banda disponibile al destinatario e la piattaforma (sistema operativo + browser) utilizzata dal destinatario per accedere al sito. 4. Progettazione concettuale Fasi della progettazione concettuale È strutturata principalmente in due parti: Definizione dello schema di navigazione Definizione del layout Flow chart Il flow chart non è altro che uno schema del sito basato su una delle tipologie di ipertesti La (quasi) totalità dei siti Web adottano attualmente una struttura ipertestuale gerarchica, in cui i nodi sono strutturati ad albero, a partire da una radice, chiamata usualmente home page. Il motivo per cui tale modello si è imposto è che tale struttura permette un facile orientamento dell utente all interno del sito, grazie alla sua articolazione modulare Allo stesso tempo un albero gerarchico fornisce una chiara strutturazione dello spazio informativo, secondo un passaggio dal generale al particolare, familiare all utente Un esempio di schema di navigazione HOME PAGE PAGINA A PAGINA B PAGINA C PAGINA AA PAGINA AB PAGINA CA PAGINA CAA PAGINA CAB 3

4 La profondità massima di un sito All interno di un sito, la distanza di una pagina si misura nel numero di click necessari per raggiungerla partendo dalla home page Quindi tale distanza è determinata dal numero di nodi da attraversare nella flow chart per raggiungere tale pagina a partire dalla radice dell albero. Ad es., la pagina C.A.A avrà una distanza uguale a 3 La regola aurea è evitare che una pagina sia troppo distante, perché la lunghezza del percorso da seguire per raggiungerla potrebbe impedire che essa venga effettivamente vista Secondo gli studi effettuati nell ambito dell interazione uomo-macchina e degli ipertesti, è stato rilevato che la distanza massima è uguale a 4 i.e., ogni pagina del sito deve essere raggiungibile in 4 click Ciò, in sostanza, significa che la profondità del sito cioè il numero di livelli rappresentato nella flow chart non deve essere superiore a 5. Nel nostro esempio, il sito ha profondità 4, cioè è costituito da 4 livelli (0-3) Tipi di collegamento È importante notare che nello schema non sono rappresentati t u t t i i collegamenti ipertestuali presenti nel sito Nel sito infatti possono essere presenti tre tipologie di collegamenti: verticali: descrivono un percorso in profondità (corrispondente nello schema gerarchico al passaggio dal particolare al generale) orizzontali: che connettono i nodi allo stesso livello (i.e., pagine della stessa sezione vd. più avanti) trasversali: che connettono nodi disposti a livelli più alti o più bassi, spesso determinando dei salti rispetto ai collegamenti verticali A questi collegamenti, che si possono definire interni, si aggiungono inoltre quelli esterni, che fanno riferimento a un sito diverso da quello in cui si sta navigando HOME PAGE? PAGINA A PAGINA B PAGINA C PAGINA AA PAGINA AB PAGINA CA PAGINA CAA PAGINA CAB Collegamento verticale Collegamento orizzontale Collegamento trasversale Collegamento esterno 4

5 Schema di navigazione: cosa rappresentare Lo schema rappresenta normalmente solo i collegamenti verticali Il suo scopo è infatti quello di fornire una chiara rappresentazione del percorso principale di navigazione e della struttura del sito I collegamenti orizzontali, trasversali ed esterni sono eventualmente descritti nel layout Nello schema non sono inoltre necessariamente rappresentate tutte le pagine Il suo scopo è fornire una rappresentazione intuitivamente chiara del sito, non una sua riproduzione dettagliata Quando porzioni del sito si ripetono nella loro struttura, esse vengono omesse, e la loro presenza si può indicare utilizzando i puntini di sospensione Layout Un sito Web (così come ogni sistema ipertestuale) ha due componenti principali: o Elementi funzionali alla navigazione o Contenuto Il layout svolge due funzioni: o Descrive quali contenuti sono presenti nelle singole pagine, e quali strumenti di navigazione sono disponibili o Definisce le caratteristiche che determinano l uniformità delle pagine di un sito, e quelle che le distinguono Per la stesura del layout si segue normalmente una procedura che inizia con definire, in modo dettagliato, le caratteristiche e le componenti che ricorrono in tutte le pagine del sito, quali, ad es.: o Componenti funzionali o Distribuzione e dimensione del contenuto e delle componenti funzionali all interno della pagina o Colori, tipi di carattere e forme, ecc. Una volta definite le caratteristiche comuni a tutte le pagine, vengono descritte quelle che le differenziano La struttura gerarchica adottata consente già di individuare sottoinsiemi di pagine con caratteristiche comuni. Infatti, ogni nodo dell albero costituirà il punto di accesso a una sezione del sito che sarà omogenea dal punto di vista contenutistico Dopo aver definito le caratteristiche generali di tutte le pagine, si passerà quindi a definire quelle delle sezioni, quindi delle sottosezioni, etc. Componenti funzionali Si possono individuare tre principali tipologie di elementi funzionali alla navigazione: o Menu: permette di accedere direttamente alle sezioni di un sito o Intestazione: dichiara l identità del sito ed individua la posizione relativa o assoluta della pagina nella struttura del sito (spesso esplicitando il percorso o da seguire all interno del sito) Logo: oltre a costituire il segno distintivo di ogni sito, potrebbe permettere di ritornare, da ogni pagina, alla home page La scelta e le caratteristiche delle componenti funzionali da utilizzare sono strettamente legate alla struttura del sito 5

6 Oltre al menu vengono utilizzate altre componenti che facilitano il reperimento del contenuto cercato dall utente. Un esempio è costituito dalla possibilità di svolgere una ricerca delle pagine basata su parole chiave, oppure dalla possibilità di percorrere a ritroso il percorso effettuato. Componenti funzionali: menu Permette di accedere direttamente alle sezioni di un sito. A seconda del livello della struttura a cui si riferisce, può essere: o generale: è presente in tutte le pagine di un sito, e permette di accedere alle sue principali sezioni o contestuale: è presente solo nelle pagine della stessa sezione, e permette di accedere alle corrispondenti sottosezioni Il menu generale e sempre presente in un sito. Quello contestuale è utilizzato, di norma, solo se la sezione in cui si trova è articolata in modo complesso Componenti funzionali: intestazione L intestazione può avere una struttura più o meno complessa Nella sua forma base, corrisponde sostanzialmente a un titolo. Aggiuntivamente può integrare, in posizione subordinata, l indicazione del percorso da seguire all interno del sito per raggiungere la pagina corrente Una prassi consigliata è quella di scegliere il titolo della sezione, in base al livello di struttura della pagina Quindi, nella home page, riproduce il nome del sito, mentre in ogni sezione ne riproduce il nome, mentre il logo diventa l elemento che identifica l appartenenza delle pagine allo stesso sito Layout della pagina Nella definizione del layout è necessario tenere in considerazione due fattori: o Lo spazio occupato da ogni componente della pagina (contenuto + elementi per la navigazione) o La posizione, assoluta e relativa, di tali componenti. Il principio generale è che al contenuto deve essere assegnato l 80% dello spazio, mentre il resto deve occuparne il 20% La disposizione delle componenti è subordinata alle normali modalità di lettura, e alla posizione di primo o secondo piano determinata dalla funzione che svolgono Layout della pagina: disposizione delle componenti Normalmente la collocazione delle diverse componenti segue questa distribuzione: o Logo: in alto a sinistra o Intestazione: in alto o Menu: a sinistra, oppure subito sotto l intestazione o Contenuto: tutto lo spazio rimasto libero Tale disposizione riproduce il nostro sistema di scrittura e lettura (dall alto verso il basso da sinistra a destra) A rigore tale disposizione dovrebbe variare per utenti abituati a sistemi di scrittura con orientamento diverso (si pensi, ad es., alle lingue araba ed ebraica) In realtà, l organizzazione del layout basato sul sistema di scrittura/lettura occidentale si è ormai imposta a livello mondiale. 6

7 Un esempio di layout HEADER NAV CONTENT ASIDE FOOTER Layout della pagina: disposizione delle componenti Questa situazione costituisce un esempio tipico di come le abitudini culturali consolidate influiscano sulla forma e l utilizzo di nuovi strumenti È tuttavia opportuno tenere presente che, mano a mano che lo strumento viene assimilato, si verifica un parallelo e graduale adeguamento alle sue caratteristiche. Si pensi ad esempio alla differenza esistente tra i primi siti Web e quelli attuali Conseguentemente, è probabile che l attuale tipica configurazione del layout possa variare Un elemento che ha subito questa evoluzione è il menu, che, in certi casi, viene collocato a destra, cioè dallo stesso lato del mouse (e quindi più vicino a esso a meno che si sia mancini), cioè vicino allo strumento che si utilizza per attivare i collegamenti presenti in una pagina Web Layout della pagina: distribuzione in primo e secondo piano Per quanto riguarda la disposizione sul primo piano, il principio è che l utente deve essere in grado di leggere il contenuto, senza essere percettivamente disturbato dalle altre componenti Quindi: Il contenuto deve essere collocato in primo piano Il resto in secondo piano La distribuzione primo/secondo piano viene attuata secondo un uso appropriato della grafica in particolare, attraverso una studiata combinazione di colori e una scalatura della grandezza dei caratteri. La grafica viene utilizzata inoltre per permettere un riconoscimento intuitivo delle varie componenti della pagina e della loro funzione. Questo aspetto è fondamentale per aumentare la fruibilità del sito, e quindi per assicurare l efficacia del messaggio Grafica La grafica svolge un importante funzione tanto per la struttura di un sito che per la fruibilità del suo contenuto L utilizzo appropriato della grafica permette infatti, già a livello percettivo, di 7

8 comunicare l appartenenza di una pagina allo stesso sito, e di indicare di quale sezione essa fa parte facilitare l individuazione delle componenti funzionali, semplificando la navigazione di aumentare la leggibilità del contenuto testuale Caratteristiche del contenuto testuale Il contenuto testuale deve avere caratteristiche qualitative e quantitative conformi al medium impiegato per veicolarlo In un sito Web, come in ogni sistema ipertestuale, bisogna prediligere brevità e chiarezza Leggendo il testo, l utente deve infatti essere in grado di comprendere immediatamente qual è il contenuto della pagina, e, eventualmente, di sapere in quale sezione del sito o in quale pagina può reperire le informazioni che gli/le servono Estensione del contenuto testuale Una norma a cui spesso ci si attiene (quando possibile) nella stesura del contenuto testuale è che esso deve avere un estensione non superiore allo spazio verticale disponibile (cioè non deve superare il margine inferiore della schermata), questo per evitare che l utente debba far scorrere la pagina verso il basso 5. Progettazione logica Obiettivi della progettazione logica In questa fase si deve tradurre la definizione del sito ottenuta attraverso la progettazione concettuale secondo i modelli su cui si basano le tecnologie che verranno utilizzate per implementarlo Il primo obiettivo è individuare, a partire dalle caratteristiche del sito e del suo destinatario, quali tecnologie utilizzare Successivamente, bisogna definire gli schemi logici da impiegare per l implementazione del sito Pagine statiche e pagine dinamiche Il fattore principale per la scelta delle tecnologie da impiegare è se il sito richiede pagine statiche o dinamiche Una pagina dinamica è una pagina il cui contenuto varia in base a un insieme di parametri In concreto, una pagina statica corrisponde a un file HTML il cui contenuto non viene modificato dal Web server, mentre una pagina dinamica è un file HTML che viene opportunamente generato dal Web server in base a certi parametri, e utilizzando normalmente dei linguaggi di programmazione lato server (ad es. PHP, ASP, ecc.) La struttura logica della pagina Il linguaggio HTML definisce la struttura logica della pagina Per ogni componente della pagina devono quindi essere utilizzati gli elementi HTML appropriati Il primo passo consiste nel definire la griglia in cui verranno collocate le componenti della pagina A tal scopo può essere utilizzato l elemento DIV. 8

9 Formattazione delle pagine La formattazione delle pagine deve essere specificata utilizzando i fogli di stile CSS. Per specificare un foglio di stile ottimale è indispensabile sfruttare opportunamente i costrutti disponibili nel linguaggio CSS, considerando in particolare il principio di ereditarietà La stesura del foglio di stile deve procedere con la specifica delle caratteristiche comuni alla maggior parte degli elementi nella pagina Si passerà quindi a definire le caratteristiche specifiche di ogni elemento Ciclo di vita di un sito Il foglio di stile ha alcune caratteristiche che rendono estremamente facili eventuali modifiche nella formattazione Questi fattori sono importanti soprattutto se si tiene in considerazione che un sito, nel suo ciclo di vita, può subire radicali modifiche Molto spesso, infatti, una variazione quantitativa o qualitativa del contenuto veicolato può richiedere modifiche non solo alla formattazione, ma pure alla sua struttura (ciò che abbiamo anche chiamato schema logico) Usando oculatamente il linguaggio CSS, l aggiornamento della formattazione può essere effettuato con un minimo sforzo; non è così, invece, per la struttura: in certi casi si rende necessaria la (quasi) totale riscrittura del codice HTML È quindi importante, in fase di progettazione, considerare il sito in una prospettiva a lungo termine, in modo da poter definire una struttura flessibile che non richieda interventi radicali per essere adeguata alle nuove esigenze. 9

Progettazione di siti Web

Progettazione di siti Web Progettazione di siti Web Tipi di siti Siti statici Siti dinamici Software di progetto/gestione Editor visuali Content Management System Siti Internet Un sito Internet è come un qualsiasi altro S.I. ma

Dettagli

CONCETTI E ARCHITETTURA DI UN SISTEMA DI BASI DI DATI

CONCETTI E ARCHITETTURA DI UN SISTEMA DI BASI DI DATI CONCETTI E ARCHITETTURA DI UN SISTEMA DI BASI DI DATI Introduzione alle basi di dati (2) 2 Modelli dei dati, schemi e istanze (1) Nell approccio con basi di dati è fondamentale avere un certo livello di

Dettagli

Luca Tesei. Laboratorio di Sviluppo Web: Le Basi. Modulo IFTS. Fermo 31/03, 03/04, 07/ Prof. Luca Tesei Università di Camerino 1

Luca Tesei. Laboratorio di Sviluppo Web: Le Basi. Modulo IFTS. Fermo 31/03, 03/04, 07/ Prof. Luca Tesei Università di Camerino 1 Luca Tesei Laboratorio di Sviluppo Web: Le Basi Modulo IFTS Fermo 31/03, 03/04, 07/04 2017 Prof. Luca Tesei Università di Camerino 1 Informazioni di Contatto Email docente: luca.tesei@unicam.it Telefono:

Dettagli

LE BASI DI DATI. Prima parte Premesse introduttive I MODELLI DEI DATI

LE BASI DI DATI. Prima parte Premesse introduttive I MODELLI DEI DATI LE BASI DI DATI Prima parte Premesse introduttive I MODELLI DEI DATI MODELLAZIONE DEI DATI Un modello dei dati è un insieme di concetti utilizzati per organizzare i dati di interesse e descriverne la natura

Dettagli

Unità A1. Informazioni e dati. Obiettivi. Informazione automatica. Informatica. Informazione e conoscenza. Il concetto di informazione

Unità A1. Informazioni e dati. Obiettivi. Informazione automatica. Informatica. Informazione e conoscenza. Il concetto di informazione Obiettivi Unità A1 Informazioni e dati Conoscere i principali concetti legati all informatica Saper distinguere tra informazioni e dati Conoscere il concetto di rappresentazione analogica e digitale Conoscere

Dettagli

Grafici e Pagina web

Grafici e Pagina web Grafici e Pagina web Grafici Un grafico utilizza i valori contenuti in un foglio di lavoro per creare una rappresentazione grafica delle relazioni esistenti tra loro. Quando si crea un grafico ogni riga

Dettagli

Fondamenti di Informatica

Fondamenti di Informatica e usabilità Cazzaniga Paolo Dip. di Scienze Umane e Sociali paolo.cazzaniga@unibg.it Outline La qualità del Web 1 La qualità del Web 2 3 Outline La qualità del Web 1 La qualità del Web 2 3 Modelli di qualità

Dettagli

IL PROCESSO EDILIZIO ED I LIVELLI DI APPROFONDIMENTO DELLA PROGETTAZIONE

IL PROCESSO EDILIZIO ED I LIVELLI DI APPROFONDIMENTO DELLA PROGETTAZIONE IL PROCESSO EDILIZIO ED I LIVELLI DI APPROFONDIMENTO DELLA PROGETTAZIONE Articolazione del Processo Edilizio Processo Decisionale Insieme strutturato delle fasi processuali che precedono la realizzazione

Dettagli

Modelli e Metodi per la Simulazione (MMS)

Modelli e Metodi per la Simulazione (MMS) Modelli e Metodi per la Simulazione (MMS) adacher@dia.uniroma3.it Programma La simulazione ad eventi discreti, è una metodologia fondamentale per la valutazione delle prestazioni di sistemi complessi (di

Dettagli

Rappresentazione con i diagrammi di flusso (Flow - chart)

Rappresentazione con i diagrammi di flusso (Flow - chart) Rappresentazione con i diagrammi di flusso (Flow - chart) Questo tipo di rappresentazione grafica degli algoritmi, sviluppato negli anni 50, utilizza una serie di simboli grafici dal contenuto evocativo

Dettagli

Progettazione di basi di dati

Progettazione di basi di dati Progettazione di basi di dati Sistemi Informativi L-B Home Page del corso: http://www-db.deis.unibo.it/courses/sil-b/ Versione elettronica: progettazionedb.pdf Sistemi Informativi L-B Progettazione di

Dettagli

CURRICOLO DIPARTIMENTO INFORMATICA PRIMO BIENNIO

CURRICOLO DIPARTIMENTO INFORMATICA PRIMO BIENNIO dei limiti nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate CURRICOLO PARTIMENTO INFORMATICA PRIMO BIENNIO MODULO 1 Concetti di base della tecnologia dell informazione Acquisire e interpretare

Dettagli

Progettazione di basi di dati

Progettazione di basi di dati Progettazione di basi di dati Sistemi Informativi T Versione elettronica: 05.progettazioneDB.pdf Progettazione di basi di dati È una delle attività del processo di sviluppo dei sistemi informativi (SI)

Dettagli

Metodologie Informatiche Applicate al Turismo

Metodologie Informatiche Applicate al Turismo Metodologie Informatiche Applicate al Turismo 3. Introduzione a Internet Paolo Milazzo Dipartimento di Informatica, Università di Pisa http://pages.di.unipi.it/milazzo milazzo di.unipi.it Corso di Laurea

Dettagli

ARCHITETTURA DI UN SITO

ARCHITETTURA DI UN SITO ARCHITETTURA DI UN SITO Progettare un sito web Progettare la struttura di un sito E un operazione che va fatta a 3 livelli: 1. Contenuti: organizzazione concettuale di testi, immagini, animazioni o altro.

Dettagli

Un grafico utilizza i valori contenuti in un foglio di lavoro per creare una rappresentazione grafica delle relazioni esistenti tra loro;

Un grafico utilizza i valori contenuti in un foglio di lavoro per creare una rappresentazione grafica delle relazioni esistenti tra loro; EXCEL Modulo 3 Grafici Un grafico utilizza i valori contenuti in un foglio di lavoro per creare una rappresentazione grafica delle relazioni esistenti tra loro; Quando si crea un grafico ogni riga o ogni

Dettagli

SQL e linguaggi di programmazione. Cursori. Cursori. L interazione con l ambiente SQL può avvenire in 3 modi:

SQL e linguaggi di programmazione. Cursori. Cursori. L interazione con l ambiente SQL può avvenire in 3 modi: SQL e linguaggi di programmazione L interazione con l ambiente SQL può avvenire in 3 modi: in modo interattivo col server attraverso interfacce o linguaggi ad hoc legati a particolari DBMS attraverso i

Dettagli

IL SITO WEB. Concetti generali

IL SITO WEB. Concetti generali IL SITO WEB Concetti generali CONCETTI GENERALI Il sito Internet è un insieme di pagine web legate tra loro che si riferiscono allo stesso utente. TIPOLOGIE SITI INTERNET Possono essere: STATICI, consentono

Dettagli

10/12/2015.

10/12/2015. 1 10/12/2015 www.anteassicilia.org 2 Cosa è un sito internet? Un sito Internet o sito web (anche abbreviato in sito se chiaro il contesto informatico) è un insieme di pagine web correlate, ovvero una struttura

Dettagli

Introduzione a AlgebraEditor

Introduzione a AlgebraEditor Introduzione a AlgebraEditor Sistemi Informativi L-A Home Page del corso: http://www-db.deis.unibo.it/courses/sil-a/ Versione elettronica: AlgebraEditor.pdf Sistemi Informativi L-A Cos è AlgebraEditor

Dettagli

La descrizione archivistica. Archivistica generale ( ) Triennio. Modulo generale Linda Giuva

La descrizione archivistica. Archivistica generale ( ) Triennio. Modulo generale Linda Giuva La descrizione archivistica Archivistica generale (2006-2007) Triennio. Modulo generale Linda Giuva La descrizione archivistica è L attività di descrizione consiste nel rappresentare i fondi archivistici

Dettagli

Sistema Regionale di Istruzione e Formazione Professionale

Sistema Regionale di Istruzione e Formazione Professionale Sistema Regionale di Istruzione e Formazione Professionale Documento di Valutazione delle Evidenze, relative al raggiungimento delle competenze di base e professionali, ai fini dell'ammissione all'esame

Dettagli

Portale Gestione Raccomandate guida utente

Portale Gestione Raccomandate guida utente Portale Gestione Raccomandate guida utente Pag. 2 1. Sommario 1. SOMMARIO... 2 2. PORTALE GESTIONE RACCOMANDATE GUIDA UTENTE... 3 3. AUTENTICAZIONE... 4 4. INTERFACCIA PRINCIPALE... 6 4.1 NUOVA RACCOMANDATA...

Dettagli

Capitolo 15. La pubblicità e le pubbliche relazioni. Capitolo 15 - slide 1

Capitolo 15. La pubblicità e le pubbliche relazioni. Capitolo 15 - slide 1 Capitolo 15 La pubblicità e le pubbliche relazioni Capitolo 15 - slide 1 La pubblicità e le pubbliche relazioni Obiettivi di apprendimento Il ruolo della pubblicità nel mix promozionale Le principali decisioni

Dettagli

Sommario. 1 Introduzione a SharePoint Designer 1

Sommario. 1 Introduzione a SharePoint Designer 1 Sommario Informazioni per chi utilizza Windows XP.................................xi Gestione dei file di esercitazione......................................xi Utilizzo del menu Start.............................................

Dettagli

L assetto organizzativo dell azienda

L assetto organizzativo dell azienda Dipartimento di Scienze umanistiche e sociali Dumas L assetto organizzativo dell azienda Dott. Federico Rotondo frotondo@uniss.it Economia aziendale: lezione n. 15 La moderne teorie rappresentano una visione

Dettagli

Programma Scienza senza frontiere CSF Italia. Guida per lo studente ai corsi di lingua italiana ICoN con tutorato

Programma Scienza senza frontiere CSF Italia. Guida per lo studente ai corsi di lingua italiana ICoN con tutorato Programma Scienza senza frontiere CSF Italia Guida per lo studente ai corsi di lingua italiana ICoN con tutorato Indice 1. Esplorare il corso 1.1 Accedere al corso 1.1.1 La pagina di benvenuto 1.2 Navigare

Dettagli

INCENTIVI ALLE IMPRESE PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO art. 11 comma 5 del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i.

INCENTIVI ALLE IMPRESE PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO art. 11 comma 5 del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. INCENTIVI ALLE IMPRESE PER LA REALIZZAZIONE DI INTERVENTI IN MATERIA DI SALUTE E SICUREZZA SUL LAVORO art. 11 comma 5 del D.Lgs. 81/2008 e s.m.i. Invio della domanda on line ai sensi dell art. 12 dell

Dettagli

Prof. Pagani Corrado HTML

Prof. Pagani Corrado HTML Prof. Pagani Corrado HTML IPERTESTI E MULTIMEDIALITÀ Un ipertesto è un insieme di documenti messi in relazione tra loro per mezzo di parole chiave sensibili (link). Può essere visto come una rete; i documenti

Dettagli

Simulazione. D.E.I.S. Università di Bologna DEISNet

Simulazione. D.E.I.S. Università di Bologna DEISNet Simulazione D.E.I.S. Università di Bologna DEISNet http://deisnet.deis.unibo.it/ Introduzione Per valutare le prestazioni di un sistema esistono due approcci sostanzialmente differenti Analisi si basa

Dettagli

Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi)

Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Istituto Tecnico Commerciale Statale e per Geometri E. Fermi Pontedera (Pi) Via Firenze, 51 - Tel. 0587/213400 - Fax 0587/52742 http://www.itcgfermi.it E-mail: mail@itcgfermi.it PIANO DI LAVORO Prof. BERNACCHI

Dettagli

INTRODUZIONE ALLA PROGETTAZIONE. Patrizio Dazzi a.a

INTRODUZIONE ALLA PROGETTAZIONE. Patrizio Dazzi a.a INTRODUZIONE ALLA PROGETTAZIONE Patrizio Dazzi a.a. 2017-2018 COMUNICAZIONI Lezione odierna e successive Metodologia di progetto Progettazione concettuale Progettazione logica Fondamentali per il secondo

Dettagli

MANUALE UTENTE. Portale Web Scambio sul posto GSE IMPRESE DI VENDITA. stato documento draft approvato consegnato

MANUALE UTENTE. Portale Web Scambio sul posto GSE IMPRESE DI VENDITA. stato documento draft approvato consegnato MANUALE UTENTE Portale Web Scambio sul posto GSE IMPRESE DI VENDITA stato documento draft approvato consegnato Riferimento Versione 2.0 Creato 03/09/2009 INDICE 1. SCOPO DEL DOCUMENTO... 3 1.1 Ambito di

Dettagli

PROBLEMI ALGORITMI E PROGRAMMAZIONE

PROBLEMI ALGORITMI E PROGRAMMAZIONE PROBLEMI ALGORITMI E PROGRAMMAZIONE SCIENZE E TECNOLOGIE APPLICATE CLASSE SECONDA D PROGRAMMARE = SPECIFICARE UN PROCEDIMENTO CAPACE DI FAR SVOLGERE AD UNA MACCHINA UNA SERIE ORDINATA DI OPERAZIONI AL

Dettagli

Basi di Dati. Progettazione di una Base di Dati. Progettazione di una Base di Dati

Basi di Dati. Progettazione di una Base di Dati. Progettazione di una Base di Dati Basi di Dati Cosa vuol dire progettare una base di dati? Il DBMS non va progettato il DBMS si acquista o esiste già è impossibile pensare di sviluppare un DBMS anni di sviluppo necessità di elevate competenze

Dettagli

Direzione Generale SISTEMA DI MISURAZIONE E DI VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE

Direzione Generale SISTEMA DI MISURAZIONE E DI VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE Direzione Generale SISTEMA DI MISURAZIONE E DI VALUTAZIONE DELLE PERFORMANCE VALUTAZIONE DEI RISULTATI DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI ANNO 2011 LINEE GUIDA DEL SISTEMA DI VALUTAZIONE DEI RISULTATI CONSEGUITI

Dettagli

Capitolo I1: Laboratorio con DevC++

Capitolo I1: Laboratorio con DevC++ 1. Introduzione DevC++ è un ambiente di sviluppo integrato (IDE, ovvero Integrated Development Environment) che permette di scrivere e verificare programmi in linguaggio C o C++, sia in modalità Windows

Dettagli

Social media management Social Media Strategy Proff. Giovanni Ciofalo, Stefano Epifani a.a. 2016/2017

Social media management Social Media Strategy Proff. Giovanni Ciofalo, Stefano Epifani a.a. 2016/2017 Social media management Social Media Strategy Proff. Giovanni Ciofalo, Stefano Epifani a.a. 2016/2017 4 Le fasi 1. Pianificazione 1.1 Strategica 1.2 consiste nell identificazione degli obiettivi strategici,

Dettagli

ALLEGATO B FORMULARIO PER LA PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE FORMATIVE PER IL CATALOGO REGIONALE CIRS IDENTIFICAZIONE DELL ORGANISMO PROPONENTE

ALLEGATO B FORMULARIO PER LA PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE FORMATIVE PER IL CATALOGO REGIONALE CIRS IDENTIFICAZIONE DELL ORGANISMO PROPONENTE ALLEGATO B FORMULARIO PER LA PRESENTAZIONE DELLE PROPOSTE FORMATIVE PER IL CATALOGO REGIONALE IDENTIFICAZIONE DELL ORGANISMO PROPONENTE DENOMINAZIONE DEL PERCORSO SETTORE ECONOMICO DI RIFERIMENTO AREA

Dettagli

Sistemi multimediali AA 2004/05

Sistemi multimediali AA 2004/05 Sistemi di navigazione Disegnare la navigazione La parte più consistente dell interazione. La navigazione esplicita la struttura gerarchica dell informazione Partire dal flowchart Contestualizza l informazione

Dettagli

D B M G Il linguaggio HTML

D B M G Il linguaggio HTML Programmazione Web Il linguaggio HTML Il linguaggio HTML Concetti di base Le interfacce utente in HTML I form Le tabelle Il passaggio dei parametri contenuti nei form @2011 Politecnico di Torino 1 Concetti

Dettagli

Programmazione Web D B M G. Il linguaggio HTML

Programmazione Web D B M G. Il linguaggio HTML Programmazione Web Il linguaggio HTML Il linguaggio HTML Concetti di base Le interfacce utente in HTML I form Le tabelle Il passaggio dei parametri contenuti nei form HTML: HyperText Markup Language Standard

Dettagli

Lezione 1: Introduzione. Prof. Massimo Aria

Lezione 1: Introduzione. Prof. Massimo Aria Lezione 1: Introduzione Corso di Statistica Facoltà di Economia Università della Basilicata Prof. Massimo Aria aria@unina.it Introduzione La Statistica Il termine statistica deriva, nella lingua italiana,

Dettagli

M. Editoria elettronica

M. Editoria elettronica M. Editoria elettronica Indice Premessa 01 Testata per pagina web formato 800x600 pixel 02 Testata per pagina web formato 1024x768 pixel 03 Esempio di Home page formato 800x600 pixel 04 Esempio di pagina

Dettagli

Comune Fabriano. Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata. Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000

Comune Fabriano. Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata. Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000 Comune Fabriano Protocollo Generale, Servizio Progettazione, Servizio Edilizia Privata Progetto di Certificazione secondo le norme ISO 9000 Formazione per auditor interni 25 maggio 2009 1 SOMMARIO Il significato

Dettagli

@2011 Politecnico di Torino 1

@2011 Politecnico di Torino 1 Concetti di base Programmazione Web Il linguaggio HTML HTML consente di annotare un testo per contrassegnare le parti che lo compongono Le annotazioni sono realizzate tramite i "tag" Visualizzare documenti

Dettagli

Accessibilità del Portale Web dell A.O.U. Federico II. Valutazione del rispetto del livello di accessibilità obbligatorio per le PA italiane

Accessibilità del Portale Web dell A.O.U. Federico II. Valutazione del rispetto del livello di accessibilità obbligatorio per le PA italiane Accessibilità del Portale Web dell A.O.U. Federico II www.policlinico.unina.it Valutazione del rispetto del livello di accessibilità obbligatorio per le PA italiane 20 marzo 2017 Dichiarazione di conformità

Dettagli

GUIDA PER LA STESURA DI UNA BOZZA PROGETTUALE

GUIDA PER LA STESURA DI UNA BOZZA PROGETTUALE GUIDA PER LA STESURA DI UNA BOZZA PROGETTUALE Voce progettuale TITOLO SOGGETTO PROPONENTE PARTNERSHIP PREMESSA E ANALISI DEL CONTESTO DESTINATARI (ovvero il gruppo, o target, che viene influenzato in modo

Dettagli

Classificazione: Pubblico Guida all installazione di una nuova versione di DigitalSign tramite Aggiornamento Automatico

Classificazione: Pubblico Guida all installazione di una nuova versione di DigitalSign tramite Aggiornamento Automatico Guida all installazione di una nuova versione di DigitalSign tramite Aggiornamento Automatico Guida all installazione di una nuova versione di DigitalSign tramite Aggiornamento Automatico Pagina 1 di 16

Dettagli

Uff.II. Competizioni di informatica nella scuola dell obbligo - Olimpiadi di problem solving -

Uff.II. Competizioni di informatica nella scuola dell obbligo - Olimpiadi di problem solving - Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Dipartimento per l Istruzione Direzione Generale per gli Ordinamenti Scolastici e per l Autonomia Scolastica Uff.II Competizioni di informatica

Dettagli

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La Pianificazione Ottobre 2013

LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La Pianificazione Ottobre 2013 LA REVISIONE LEGALE DEI CONTI La Pianificazione Ottobre 2013 Università degli Studi di Bari Facoltà di Economia Esame di Revisione Aziendale CPA Anno Accademico 2013-2014 La Pianificazione del Lavoro di

Dettagli

Usabilità e accessibilità. Bibliografia:

Usabilità e accessibilità. Bibliografia: Usabilità e accessibilità Bibliografia: Metodi ispettivi: euristiche di Nielsen 1. Visibilità dello stato di sistema: l utente sa cosa sta accadendo e ha feedback continui 2. Accordo tra sistema e mondo

Dettagli

PROGRAMMA DEL CORSO ADOBE DREAMWEAVER CS5

PROGRAMMA DEL CORSO ADOBE DREAMWEAVER CS5 PROGRAMMA DEL CORSO ADOBE DREAMWEAVER CS5 Unità didattica 1 - Architettura di pagina statica HTML Dimostrazione 1-1: Visualizzazione del sito Unità didattica 2 - Prime operazioni Introduzione a Dreamweaver

Dettagli

3.6.1 Inserimento. Si apre la finestra di dialogo Inserisci Tabella:

3.6.1 Inserimento. Si apre la finestra di dialogo Inserisci Tabella: 3.6.1 Inserimento Per decidere dove collocare una tabella è necessario spostare il cursore nella posizione desiderata. Per inserire una tabella esistono diversi modi di procedere: Menù Tabella Inserisci

Dettagli

Modelli di recupero. Modello di recupero booleano

Modelli di recupero. Modello di recupero booleano Modelli di recupero L obiettivo è recuperare i documenti che sono verosimilmente rilevanti all interrogazione. Vi sono vari modelli di recupero, che possono essere suddivisi in due grandi famiglie: exact

Dettagli

MANUALE MODULO WIDGET EVENT TRACKING LICENZA SaaS

MANUALE MODULO WIDGET EVENT TRACKING LICENZA SaaS MANUALE MODULO WIDGET EVENT TRACKING LICENZA SaaS Revisione 1.0 Beta Ultimo Aggiornamento: 07/12/2010 SOMMARIO Panoramica... 3 Gli eventi tracciati... 3 I report... 4 Struttura... 4 Report / Object...

Dettagli

MODELLI DEI DATI. Informatica Generale (AA 07/08) Corso di laurea in Scienze della Comunicazione Facoltà di Lettere e Filosofia

MODELLI DEI DATI. Informatica Generale (AA 07/08) Corso di laurea in Scienze della Comunicazione Facoltà di Lettere e Filosofia Informatica Generale (AA 07/08) Corso di laurea in Scienze della Comunicazione Facoltà di Lettere e Filosofia Università degli Studi di Salerno : Modelli dei Dati MODELLI DEI DATI Prof. Alberto Postiglione

Dettagli

Piccola guida a Sigil. Corso AD Roma XIII Olga Mannella

Piccola guida a Sigil. Corso AD Roma XIII Olga Mannella Piccola guida a Sigil Sigil è un vero e proprio editor di files epub, che non necessita (anche se la cosa rimane possibile) la creazione del testo base con altri editor di testo. Si tratta di un programma

Dettagli

Informatica Generale (AA 07/08) Corso di laurea in Scienze della Comunicazione Facoltà di Lettere e Filosofia. Università degli Studi di Salerno

Informatica Generale (AA 07/08) Corso di laurea in Scienze della Comunicazione Facoltà di Lettere e Filosofia. Università degli Studi di Salerno Informatica Generale (AA 07/08) Corso di laurea in Scienze della Comunicazione Facoltà di Lettere e Filosofia Università degli Studi di Salerno : Modelli dei Dati Prof. Alberto Postiglione Università degli

Dettagli

Guida ai servizi SUAP on-line in Regione Toscana

Guida ai servizi SUAP on-line in Regione Toscana Guida ai servizi SUAP on-line in Regione Toscana Sommario Premessa...1 Requisiti necessari...1 Accesso ai servizi...2 Voci di Menù a disposizione... 3 Fasi della presentazione...3 Scelta dell attività

Dettagli

Parte II.4 World Wide Web

Parte II.4 World Wide Web Parte II.4 World Wide Web Elisabetta Ronchieri Università di Ferrara Dipartimento di Economia e Management Insegnamento di Informatica Dicembre 1, 2015 Argomenti World Wide Web URL Pagine Web World Wide

Dettagli

Si accede alla piattaforma digitando nel browser l indirizzo: dopo di chè si apre la seguente pagina,

Si accede alla piattaforma digitando nel browser l indirizzo:  dopo di chè si apre la seguente pagina, Padlet è una piattaforma web gratuita che permette di creare e condividere bacheche virtuali. E uno strumento multi device per cui può essere utilizzato con i vari sistemi operativi e nei dispositivi mobili

Dettagli

WEBGIS 1.0. Guida per l utente

WEBGIS 1.0. Guida per l utente WEBGIS 1.0 Guida per l utente Sommario 1 INTRODUZIONE... 3 2 FUNZIONALITA... 4 2.1 Strumenti WebGIS... 4 2.1.1 Mappa... 5 2.1.2 Inquadramento mappa... 6 2.1.3 Toolbar... 6 2.1.4 Scala... 7 2.1.5 Legenda...

Dettagli

Geografia. Competenze da raggiungere al termine delle classe seconda

Geografia. Competenze da raggiungere al termine delle classe seconda Geografia Competenze da raggiungere al termine delle classe seconda Sa orientarsi nello spazio vissuto e rappresentato utilizzando gli indicatori spaziali adeguati. Sa effettuare e descrivere percorsi

Dettagli

IS357_03_04 Lettera aggiornamento egovernment vers

IS357_03_04 Lettera aggiornamento egovernment vers OGGETTO: aggiornamento della procedura egovernment dalla versione 03.03.03 alla versione 03.03.04 Vi invitiamo a visitare il sito E-Procedure, raggiungibile dal menù della procedura, consultando il quale

Dettagli

Sportello informativo per il cittadino Rete degli URP della Toscana

Sportello informativo per il cittadino Rete degli URP della Toscana Sportello informativo per il cittadino Rete degli URP della Toscana Dire&Fare 2011 Silvia Dreoni e Marica Ugoni Marchetto Nascita del progetto Il progetto nasce per facilitare scambi di informazioni e

Dettagli

Visualizzazione dei risultati e codici di errore

Visualizzazione dei risultati e codici di errore Capitolo 3 Visualizzazione dei risultati e codici di errore Questo capitolo presenta una panoramica dei comandi per la visualizzazione dei risultati e la descrizione dei codici di errore. Verranno presentate

Dettagli

Elaborazione dati contabili Office Automation Consulenza aziendale

Elaborazione dati contabili Office Automation Consulenza aziendale Il software Start Up Multi PEC permette di selezionare con un semplice click uno o più destinatari per l invio di PEC, email o sms. La lista degli indirizzi è gestita utilizzando un semplice foglio di

Dettagli

Linee di programmazione

Linee di programmazione Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ufficio Scolastico regionale per il Lazio Istituto Tecnico Industriale A. Pacinotti ISTITUTO TECNICO TECNOLOGICO - LICEO SCIENTIFICO DELLE SCIENZE

Dettagli

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DIPARTIMENTALEDI INFORMATICA

PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DIPARTIMENTALEDI INFORMATICA I.I.S. G. CENA ISTITUTO D ISTRUZIONE SUPERIORE G. CENA - Ivrea SEZIONE TECNICA ANNO SCOLASTICO 2016/2017 PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE DIPARTIMENTALEDI INFORMATICA DOCENTI Francisco Ezio, Nespolo Donatella,

Dettagli

Un grafico utilizza i valori contenuti in un foglio di lavoro per creare una rappresentazione grafica delle relazioni esistenti tra loro;

Un grafico utilizza i valori contenuti in un foglio di lavoro per creare una rappresentazione grafica delle relazioni esistenti tra loro; EXCEL Modulo 3 I Grafici Grafici Un grafico utilizza i valori contenuti in un foglio di lavoro per creare una rappresentazione grafica delle relazioni esistenti tra loro; Quando si crea un grafico ogni

Dettagli

La gestione delle risorse umane

La gestione delle risorse umane Corso di Economia e gestione delle imprese e Marketing A.A. 2015-2016 Lezione 7 La gestione delle risorse umane La collocazione della funzione «Direzione del Personale» Funzione aziendale (allo stesso

Dettagli

Basi di Dati Concetti Introduttivi

Basi di Dati Concetti Introduttivi Università Magna Graecia di Catanzaro Informatica Basi di Dati Concetti Introduttivi Docente : Alfredo Cuzzocrea e-mail : cuzzocrea@si.deis.unical.it Tel. : 0984 831730 Lucidi tratti da: Atzeni, Ceri,

Dettagli

Invio della domanda on line ai sensi dell art. 13 dell avviso pubblico ISI 2016 e art. 14 dell avviso pubblico ISI AGRICOLTURA 2016

Invio della domanda on line ai sensi dell art. 13 dell avviso pubblico ISI 2016 e art. 14 dell avviso pubblico ISI AGRICOLTURA 2016 AVVISO PUBBLICO ISI 2016 in attuazione dell'articolo 11, comma 5, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n. 81 e successive modificazioni e integrazioni AVVISO PUBBLICO ISI AGRICOLTURA 2016 in attuazione

Dettagli

Corso di Laurea in Informatica Basi di Dati a.a

Corso di Laurea in Informatica Basi di Dati a.a Corso di Laurea in Informatica Basi di Dati a.a. 2012-2013 Laboratorio 31B Esercitatori : Ing. G. Laboccetta Dott.ssa V. Policicchio Progetto Didattico Durante le lezioni saranno realizzate tutte le fasi

Dettagli

PROGETTAZIONE / PROGRAMMAZIONE DIDATTICA INDICE. Revisioni

PROGETTAZIONE / PROGRAMMAZIONE DIDATTICA INDICE. Revisioni Pagina 1 di 8 INDICE 1.1 OBIETTIVO 1.2 APPLICAZIONE 1.3 RESPONSABILITÀ 1.4 FLOW ATTIVITÀ 1.5 PIANIFICAZIONE 1.6 VERIFICHE E PIANI DI RECUPERO 1.7 VALIDAZIONE E MODIFICHE AL PROGETTO 1.8 MODULISTICA Revisioni

Dettagli

WEB 2.0: Utilità dei Social Network Nella comunicazione sanitaria. Mauro Bonomini Medicina di Gruppo Rose Selvatiche Parma

WEB 2.0: Utilità dei Social Network Nella comunicazione sanitaria. Mauro Bonomini Medicina di Gruppo Rose Selvatiche Parma : Utilità dei Social Network Nella comunicazione sanitaria Mauro Bonomini Medicina di Gruppo Rose Selvatiche Parma 18-12-2010 Introduzione Information and Communication Technology Informazione (NON semplicemente

Dettagli

La metodologia nell attività di revisione contabile (ii) Corso di Revisione Aziendale Dott.ssa Fabrizia Sarto A.A

La metodologia nell attività di revisione contabile (ii) Corso di Revisione Aziendale Dott.ssa Fabrizia Sarto A.A La metodologia nell attività di revisione contabile (ii) Corso di Revisione Aziendale Dott.ssa Fabrizia Sarto A.A. 2015-2016 Corso di Revisione Aziendale Dott.ssa Fabrizia Sarto A.A. 2015-2016 L attendibilità

Dettagli

MS Office Powerpoint La formattazione

MS Office Powerpoint La formattazione MS Office Powerpoint 2007 - La formattazione La formattazione è la parte più importante del lavoro in Powerpoint, in quanto l essenziale per l aspetto finale che assumerà il nostro lavoro. Questo è un

Dettagli

Esercitazione n 2. Costruzione di grafici

Esercitazione n 2. Costruzione di grafici Esercitazione n 2 Costruzione di grafici I grafici I grafici sono rappresentazione di dati numerici e/o di funzioni. Devono facilitare all utente la visualizzazione e la comprensione dei numeri e del fenomeno

Dettagli

ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLE PUBBLICAZIONI TECNICHE DI I, II, V, VI, VII CATEGORIA

ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLE PUBBLICAZIONI TECNICHE DI I, II, V, VI, VII CATEGORIA MINISTERO DELLA DIFESA DIREZIONE GENERALE DEGLI ARMAMENTI AERONAUTICI Ufficio Generale di Coordinamento Tecnico 3 UFFICIO ISTRUZIONI PER LA COMPILAZIONE DELLE PUBBLICAZIONI TECNICHE DI I, II, V, VI, VII

Dettagli

EUROPEAN COMPUTER DRIVING LICENCE SYLLABUS VERSIONE 5.0

EUROPEAN COMPUTER DRIVING LICENCE SYLLABUS VERSIONE 5.0 Pagina I EUROPEAN COMPUTER DRIVING LICENCE SYLLABUS VERSIONE 5.0 Modulo 4 Foglio elettronico Il seguente Syllabus è relativo al Modulo 4, Foglio elettronico, e fornisce i fondamenti per il test di tipo

Dettagli

LE CARATTERISTICHE DEL NUOVO SITO

LE CARATTERISTICHE DEL NUOVO SITO Lombardia Fiere 00. OVERVIEW LE CARATTERISTICHE DEL NUOVO SITO 1. Maggiori risorse per gli operatori fieristici italiani ed esteri 2. Migrazione dei contenuti e ottimizzazione SEO 3. Restyling grafico

Dettagli

Programma di INFORMATICA

Programma di INFORMATICA Classe 2 a D Indirizzo AMMINISTRAZIONE FINANZA E MARKETING MODULO 1: Word professionale e la corrispondenza commerciale UD 1 Questione di stile 1.1 Gli stili 1.2 Applichiamo gli stili UD 2 Formattazione

Dettagli

PIANO DI LAVORO PREVENTIVO

PIANO DI LAVORO PREVENTIVO Data: 30/9/2017 Pag. 1 di 7 Piano di lavoro preventivo del Prof.: Steindler Materia di: Informatica Classi 1 C LOSA Anno Scolastico: 2017-18 Data Sigla Firma Sigla Firma Data DS Redazione Approvazione

Dettagli

Metodologie e modelli di progetto

Metodologie e modelli di progetto Metodologie e modelli di progetto Ingg. Francesco Gullo, Giovanni Ponti D.E.I.S Università della Calabria fgullo@deis.unical.it gponti@deis.unical.it 1 I Sistemi Informativi Un sistema informativo èun

Dettagli

Architetture di rete. 4. Le applicazioni di rete

Architetture di rete. 4. Le applicazioni di rete Architetture di rete 4. Le applicazioni di rete Introduzione L avvento di tecnologie (hw, sw, protocolli) di rete avanzate ha permesso la nascita di architetture software molto evolute che permettono lo

Dettagli

Progetto HTML. Specifiche ipertesto. Informatica di Base B -- Rossano Gaeta

Progetto HTML. Specifiche ipertesto. Informatica di Base B -- Rossano Gaeta Progetto HTML Specifiche ipertesto Discussione del progetto Il progetto svolto dagli studenti sarà valutato durante la prova orale; Lo studente dovrà portare l intero progetto (compresa la relazione) su

Dettagli

Guida all uso del portale

Guida all uso del portale Guida all uso del portale www.unite.it Introduzione Unite.it è il portale istituzionale dell Università degli Studi di Teramo, un mezzo per conoscere i servizi, le novità, l organizzazione dell Ateneo.

Dettagli

Introduzione 2. Modulo 1 - Menù Veloce 2. Modulo 2 - Avvisi Importanti e Motore di Ricerca 2. Modulo 3 - Gestione Ticket 5

Introduzione 2. Modulo 1 - Menù Veloce 2. Modulo 2 - Avvisi Importanti e Motore di Ricerca 2. Modulo 3 - Gestione Ticket 5 Introduzione 2 Modulo 1 - Menù Veloce 2 Modulo 2 - Avvisi Importanti e Motore di Ricerca 2 Avvisi Importanti 2 Motore di ricerca 4 Modulo 3 - Gestione Ticket 5 Nuovo Ticket 5 Consultazione ticket 6 Download

Dettagli

ACCESSO AI PORTALI DIREZIONALI REGIONALI

ACCESSO AI PORTALI DIREZIONALI REGIONALI ACCESSO AI PORTALI DIREZIONALI REGIONALI Revisione del Documento: 2.0 Data revisione: 18/04/16 Pagina 1 di 25 Cronologia delle Revisioni Revisione Data Sintesi delle Modifiche 1.0 07-03-2016 Prima stesura

Dettagli

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DELLE EVIDENZE (Sistema Regionale di Istruzione e Formazione Professionale)

DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DELLE EVIDENZE (Sistema Regionale di Istruzione e Formazione Professionale) DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DELLE EVIDENZE (Sistema Regionale di Istruzione e Formazione Professionale) 1. Informazioni preliminari Candidato Corso Qualifica regionale Figura nazionale correlata Rif. Operatore

Dettagli

DEFINIZIONI SMART E RELATIVE ESERCITAZIONI

DEFINIZIONI SMART E RELATIVE ESERCITAZIONI DEFINIZIONI SMART E RELATIVE ESERCITAZIONI A B C D E 1 2 3 4 5 6 7 8 9 MODULO 3 Creazione e gestione di fogli di calcolo MODULO 3 CREAZIONE E GESTIONE DI FOGLI DI CALCOLO Gli elementi fondamentali del

Dettagli

INDAGOR GUIDA OPERATIVA. Piattaforma di Circolarità Anagrafica In Comune. Manuale Indagor vers /14 1

INDAGOR GUIDA OPERATIVA. Piattaforma di Circolarità Anagrafica In Comune. Manuale Indagor vers /14 1 INDAGOR Piattaforma di Circolarità Anagrafica In Comune GUIDA OPERATIVA Manuale Indagor vers 1.0-06/14 1 La presente Guida Operativa riporta le principali nozioni operative utili all utilizzatore per sfruttare

Dettagli

Servizio di Certificazione Digitale

Servizio di Certificazione Digitale Servizio di Certificazione Digitale Redatto da: Cassinerio Laura 17/03/2016 Verificato da: Casati Davide 17/03/2016 Approvato da: Rosa Leonardo Maria 17/03/2016 Distribuzione: Codice documento: PUBBLICA

Dettagli

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti DIPARTIMENTO PER I TRASPORTI, LA NAVIGAZIONE, GLI AFFARI GENEALI E IL PERSONALE Direzione Generale per la Motorizzazione Centro Elaborazione Dati Manuale

Dettagli

Sommario Obiettivo della programmazione e ciclo di sviluppo di programmi. Programmi. Ciclo di sviluppo di programmi. Obiettivo

Sommario Obiettivo della programmazione e ciclo di sviluppo di programmi. Programmi. Ciclo di sviluppo di programmi. Obiettivo Sommario Obiettivo della programmazione e ciclo di sviluppo di programmi Istruzioni variabili e tipi Sottoprogrammi Strutture di controllo Ricorsione 1 2 Obiettivo Ciclo di sviluppo di programmi Risoluzione

Dettagli

www.campusnet.unito.it

www.campusnet.unito.it Sistema Portale di Ateneo 1 di 5 www.campusnet.unito.it COME ACCEDERE? Per entrare in CampusNet occorre effettuare il login con il tasto in alto a destra nella home page. Inserire Username (ad esempio

Dettagli

Rappresentazione dei numeri interi in un calcolatore

Rappresentazione dei numeri interi in un calcolatore Corso di Calcolatori Elettronici I A.A. 2012-2013 Rappresentazione dei numeri interi in un calcolatore Prof. Roberto Canonico Università degli Studi di Napoli Federico II Dipartimento di Ingegneria Elettrica

Dettagli

Windows. La prima realizzazione di un ambiente grafico si deve alla Apple (1984) per il suo Macintosh. La gestione dei file conserva la logica del DOS

Windows. La prima realizzazione di un ambiente grafico si deve alla Apple (1984) per il suo Macintosh. La gestione dei file conserva la logica del DOS Windows La prima realizzazione di un ambiente grafico si deve alla Apple (1984) per il suo Macintosh La gestione dei file conserva la logica del DOS Funzionalità di un S.O. Gestione dei file Gestione dei

Dettagli