Condizioni qualitative per istituti per invalidi riconosciuti e requisiti di conformità dei sistemi di gestione della qualità
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- Giancarlo Gattini
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1 Direttiva numero 3 Istituti per invalidi garanzia di qualità Condizioni qualitative per istituti per invalidi riconosciuti e requisiti di conformità dei sistemi di gestione della qualità pagina 1 / 8 vers. 1.2
2 1 Introduzione L entrata in vigore della Nuova impostazione della perequazione finanziaria e della ripartizione dei compiti fra confederazione e cantoni (NPC), effettiva dal 1. gennaio 2008, ha sancito l assunzione da parte del Cantone del coordinamento e finanziamento degli istituti per invalidi. La Legge sull integrazione sociale e professionale degli invalidi (LISPI) del 14 marzo 1979 ed il relativo Regolamento sono stati perciò adattati ai nuovi compiti. Fra le modifiche è stato introdotto il concetto di garanzia di qualità come requisito ai fini del riconoscimento. 2 Basi legali Legge sull integrazione sociale e professionale degli invalidi, 14 marzo 1979 (Legge); Il Regolamento della legge sull integrazione sociale e professionale degli invalidi del 14 marzo 1979, 5 marzo 2008 (Regolamento); Legge federale sulle istituzioni che promuovono l integrazione degli invalidi, 6 ottobre 2006 (LIPIn). 3 Condizioni qualitative per gli Istituti per invalidi Gli Istituti per invalidi riconosciuti devono disporre di un organizzazione che assicuri la qualità delle prestazioni erogate, della gestione degli utenti e del personale. Essi devono inoltre operare nel rispetto dei principi di razionalità ed economicità. Sono considerati Istituti per invalidi (Istituti) le case, i centri diurni, i laboratori, gli appartamenti protetti, le scuole speciali private 1, altre strutture ad uso sociale e collettivo destinate ad accogliere persone in situazione di handicap secondo la definizione di Invalido dell art. 3 LISPI. Attraverso l implementazione di un adeguato sistema di gestione della qualità, gli Istituti devono soddisfare le seguenti condizioni qualitative: 1 Gli istituti per minorenni che al non dispongono di un sistema di certificazione riceveranno indicazioni inerenti alla modalità e alla tempistica di certificazione. pagina 2 / 8 vers. 1.2
3 19 condizioni qualitative per gli Istituti per invalidi (ex. modello UFAS/AI 2000) N. Condizione qualitativa Settore Condizione Mezzo di controllo (indicatore) Norma Validità 1 Organizzazione 1.1 Soggetto giuridico Determinazione di compiti, competenze e responsabilità del soggetto giuridico e della direzione. I rapporti e gli assoggettamenti figurano in un organigramma. Statuti, organigramma, regolamentazione delle competenze, ecc. 1.2 Infrastruttura Rispetto del programma indicativo dei locali secondo le disposizioni della Divisione dell azione sociale e delle famiglie (ex. programma quadro UFAS/UFCL) Perizia del competente Ufficio federale o del competente Ufficio cantonale. Autorizzazione d esercizio (Autorizzazione), accordo eccezionale con l Ufficio degli invalidi. 1.3 Linee direttive, concetto quadro Esistenza di linee direttive e di un Concetto quadro ai sensi del Regolamento LISPI Linee direttive, Concetto quadro, Autorizzazione 1.4 Costi del personale Descrizione dei requisiti richiesti e del posto per ogni funzione Mansionari: descrizione del posto e obblighi. Ogni collaboratore ha un contratto di lavoro giuridicamente valido Contratto di lavoro Determinazione della forma e della frequenza dei colloqui con i collaboratori Documentazione e moduli di qualifica Colloqui almeno 1v. all anno. Esistenza di un concetto che precisa date e modalità relative alla formazione, al perfezionamento e alla consulenza dei collaboratori Documentazione, Autorizzazione 1.5 Relazioni esterne Esistenza di un sistema salariale trasparente forma e dell obiettivo della collaborazione con gli organi esterni Documentazione Concetto quadro pagina 3 / 8 vers. 1.2
4 N. Condizione qualitativa Settore Condizione Mezzo di controllo (indicatore) Norma Validità 2 Utenti 2.1 Definizione del gruppo target Definizione del gruppo target in funzione del motivo invalidante, dell età e del sesso, nonché di altri criteri di inclusione o esclusione degli utenti Concetto quadro, Autorizzazione 2.2 Procedura di ammissione 2.3 Procedura di dimissione procedura di ammissione procedura di dimissione Fissazione dei possibili motivi per una dimissione anticipata da parte dell istituto Concetto quadro Concetto quadro Documentazione Proposta di una soluzione alternativa adeguata e realizzabile in caso di dimissione da parte dell istituto o di dimissione ordinaria Indicazioni negli atti dell utente 2.4 Diritti e obblighi Regolamentazione contrattuale dei diritti e obblighi fondamentali degli utenti Contratto tra l istituzione e gli utenti o il loro rappr. legale Autorizzazione. Esistenza di un regolamento interno chiaro e comprensibile. Fissazione delle modalità di informazione degli utenti Regolamento interno e documentazione procedura di ricorso. Designazione di un istanza di ricorso non coinvolta nella direzione dell istituto. Elemento del contratto 2.5 Soddisfazione degli utenti Regolamenti dei prezzi di pensione (retta) e/o di eventuali altri costi Fissazione del metodo e della frequenza per determinare la soddisfazione degli utenti Documentazione Documentazione pagina 4 / 8 vers. 1.2
5 N. Condizione qualitativa Settore Condizione Mezzo di controllo (indicatore) Norma Validità 3 Prestazioni 3.1 Autonomia Definizione del rispetto dell autonomia degli utenti Concetto quadro (concetto di funzionamento e presa a carico) Motivazione delle eccezioni individuali e discussione con gli interessati o il loro rappresentante Iscrizione per il caso singolo negli atti dell utente 3.2 Programma di sviluppo Esistenza di un programma di sviluppo individuale per ogni persona. Fissazione del periodo di controllo. Programma di sviluppo individuale 3.3 Collaborazione degli utenti 3.4 Prevenzione, cure medicosanitarie Fissazione dell ambito e della forma di partecipazione degli utenti Documentazione della prevenzione e delle cure medico-sanitarie. Regolamentazione dell assistenza medica, anche in situazioni di emergenza. Documentazione Documentazione 3.5 Vitto Fissazione dei criteri per l offerta dei pasti. Considerazione appropriata dei bisogni individuali. Documentazione (concetto nutritivo, piano dei menù, delle diete individualizzate) 3.6 Contatti sociali Fissazione di come gli interessi e i bisogni degli utenti vengono determinati e realizzati (riguardo ai contatti sociali e all organizzazione del tempo libero) Documentazione (orario settimanale, programma del tempo libero, ecc.) 3.7 Sfera Privata Una camera singola è a disposizione di chi lo desidera. Motivazione delle eccezioni. Attribuzione delle camere / documentazione riguardante le eccezioni Camera singola / eccezioni possibili Diritto di ogni utente ad avere un proprio spazio dove rimanere solo e possibilità di organizzarlo come vuole Assegnazione dello spazio pagina 5 / 8 vers. 1.2
6 N. Condizione qualitativa Settore Condizione Mezzo di controllo (indicatore) Norma Validità 3.8 Lavoro, occupazione Esistenza di un offerta occupazionale e lavorativa variata, corrispondente alle capacità individuali degli utenti Concetto quadro, Programma di sviluppo individuale. struttura e dell attività diurna delle case con occupazione Documentazione, Concetto quadro con occupazione 3.9 Retribuzione, riconoscimento Osservanza delle direttive a suo tempo emanate dall UFAS relative alla retribuzione (Circolare laboratori) Contratto tra l istituzione e gli utenti o il loro rappresentante legale Gli utenti conoscono il sistema salariale. Fissazione delle modalità di informazione degli utenti. Tabella dei salari / Documentazione Trasparenza riguardo ai criteri per la classificazione degli utenti nelle categorie salariali (a-f) Documentazione Svolgimento regolare di colloqui con gli utenti. Fissazione della forma e della frequenza di tali colloqui. Documentazione (es. Programma di sviluppo) / almeno una volta all anno pagina 6 / 8 vers. 1.2
7 4 Requisiti di conformità del sistema di gestione della qualità Gli Istituti riconosciuti devono disporre di un sistema di gestione della qualità (SGQ) che risponda ai seguenti requisiti: 5 requisiti del sistema di gestione della qualità Il SGQ è innanzitutto un sistema di gestione e di organizzazione. Esso deve garantire il rispetto delle condizioni qualitative stabilite dalla Divisione dell azione sociale e delle famiglie (Capitolo 3). Il rispetto delle condizioni deve essere comprovato. Il SGQ definisce dei processi che favoriscono lo sviluppo continuo dell istituto e il miglioramento della qualità di quest ultimo. Ogni sviluppo deve essere documentato in modo adeguato. Il SGQ disciplina la valutazione periodica delle prestazioni fornite (almeno una volta l anno) e dispone degli strumenti e delle regolamentazioni necessari allo scopo. Prevede anche il modo di procedere qualora le condizioni qualitative non siano soddisfatte e/o gli obiettivi concernenti la qualità siano altri. Nella valutazione delle prestazioni devono essere coinvolti in particolare gli utenti dell istituzione. 5 Il SGQ è documentato e può essere controllato in modo adeguato. 5 Modalità di certificazione del sistema di gestione della qualità 5.1 Modalità di certificazione cantonale Gli istituti devono presentare all Ufficio degli invalidi un documento che attesti la certificazione del sistema di gestione della qualità per un periodo determinato. Devono inoltre trasmettere annualmente una copia dell audit di sorveglianza redatto da un ente di certificazione. Gli enti di certificazione devono essere accreditati dal Servizio di accreditamento svizzero della Segreteria di Stato dell economia per la certificazione delle norme di sistemi di management. pagina 7 / 8 vers. 1.2
8 5.2 Gruppo di accompagnamento L Ufficio degli invalidi istituisce una commissione che riunisce rappresentanti DSS, rappresentanti Istituti, rappresentanti utenti, gli enti di certificazione e di formazione. Gli scopi di tali incontri saranno: creare una piattaforma comune per favorire lo scambio di informazione; supervisionare l evoluzione dei modelli e delle procedure SGQ negli istituti; formulare eventuali indicazioni agli enti di certificazione; formulare proposte per evitare sovrapposizioni tra procedure di sorveglianza nell ambito dell autorizzazione d esercizio e procedure di certificazione dei SGQ; definire eventuali bisogni formativi per gli istituti nell ambito della gestione della qualità da trasmettere ai competenti centri di formazione. DIVISIONE DELL AZIONE SOCIALE E DELLE FAMIGLIE Il direttore: Il capoufficio degli invalidi: Claudio Blotti Gabriele Fattorini pagina 8 / 8 vers. 1.2
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