Leadership nelle cure basate sulla relazione: l esperienza della Svizzera italiana presso l Ente Ospedaliero Cantonale
|
|
- Rebecca Vecchi
- 6 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Leadership nelle cure basate sulla relazione: l esperienza della Svizzera italiana presso l Ente Ospedaliero Cantonale Annette Biegger MScN, Ente Ospedaliero Cantonale Bolzano / Italia
2 Cure Basate sulla Relazione (CBR) all Ente Ospedaliero Cantonale (EOC) 2007 Inizio progetto introduzione del concetto Primary Nursing per tutte le sedi EOC Dal Primary Nursing alle Cure Basate sulla Relazione Leadership nelle cure basate sulla relazione / 17 novembre Bolzano/ Pag. 2
3 Le sei dimensioni delle CBR Leadership Misurazione dei risultati Team work Paziente e famiglia Pratica guidata dalle risorse Modello assistenziale / Primary Nursing Pratica professionale infermieristica Fonte: modello tratto da: «KOLOROUTIS Mary Relationship-based care: A model for transforming care. Minneapolis: Creative Health Care Management.» e rielaborato dall autrice. Leadership nelle cure basate sulla relazione / 17 novembre Bolzano/ Pag. 3
4 Leadership in un contesto di cure basate sulla relazione Leading an Empowered Organization (LEO) della Creative Health Care Management (USA) M. Manthey dal 1982, Minneapolis 2008 Ente Ospedaliero Cantonale (Ticino, Svizzera) Leadership nelle cure basate sulla relazione / 17 novembre Bolzano/ Pag. 4
5 LEO fornisce un quadro di riferimento per sviluppare l efficacia della leadership di ogni singolo individuo, sviluppare relazioni interpersonali sane con tutti i componenti e guidare al cambiamento dell organizzazione attraverso lo sviluppo e il sostegno degli altri. Manuale LEO Edizione 2016 Leadership nelle cure basate sulla relazione / 17 novembre Bolzano/ Pag. 5
6 Principi LEO Triangolo dell empowerment Empowerment dei collaboratori al centro Cambiamento del singolo individuo Sviluppo di se degli altri dell azienda 3 giorni + 1 giorno Follow-up Leadership nelle cure basate sulla relazione / 17 novembre Bolzano/ Pag. 6
7 LEO USA LEO EOC Accreditamento per svolgere i corsi LEO in Ticino, dal 2009 Principio: Train the trainer 2008 e 2015 Facilitatori: Clinico (infermieristico e medico), Risorse umane, Counselor Evoluzione: Infermieristico Multidisciplinare Aziendale linguaggio comune per tutti i collaboratori EOC Leadership nelle cure basate sulla relazione / 17 novembre Bolzano/ Pag. 7
8 Train the trainer 2015 Leadership nelle cure basate sulla relazione / 17 novembre Bolzano/ Pag. 8
9 LEO all EOC Primi corsi svolti nel marzo 2009 Finora hanno avuto luogo15 corsi 330 quadri EOC hanno seguito la formazione Prossimo corso LEO si svolgerà a dicembre 2016 A gennaio 2017 si terrà un corso dedicato alla Direzione Generale EOC Leadership nelle cure basate sulla relazione / 17 novembre Bolzano/ Pag. 9
10 Principio della leadership transformazionale Visibilità + Accessibilità + Comunicazione diretta e sostegno visibile Il leader esprime sostegno e riconoscimento Orientare le cure verso il paziente inizia con un orientamento che valorizza i collaboratori Leadership nelle cure basate sulla relazione / 17 novembre Bolzano/ Pag. 10
11 Leadership transformazionale nelle CBR Imparare facendo, riflettendo Iniziare da dove ci si trova Ispirare una visione condivisa Guidare con un obiettivo Procedere con energia Creare consapevolezza (Koloroutis, 1998)
12 Approfondimento LEO I Costruzione di relazioni sane L empowerment si basa soprattutto sui legami, è una competenza cruciale per il leader. Gli elementi classici che devono essere presenti in un ambiente di lavoro sano sono: Fiducia Rispetto reciproco Comunicazione aperta e onesta Sostegno costante e visibile Leadership nelle cure basate sulla relazione / 17 novembre Bolzano/ Pag. 12
13 Approfondimento LEO II Responsabilità-Autorità- Assunzione di Responsabilità Essenziale per la decentralizzazione e l empowerment Responsabilità: Processo a doppio senso, attribuzione chiara e specifica Autorità: Diritto di agire dove il soggetto ha accettato la responsabilità Assunzione di responsabilità: Titolarità delle conseguenze delle proprie azioni e decisioni. Non delegabile Leadership nelle cure basate sulla relazione / 17 novembre Bolzano/ Pag. 13
14 Transformational Change Guidare il cambiamento in un organizzazione Infrastruttura Presa di decisione decentralizzata con responsabilità definite in modo chiaro Educazione Sviluppare conoscenze e competenze in modo da poter realizzare obiettivi e aspettative Ispirazione Visione, obiettivi e cambiamenti condivisi a tutti i livelli dell organizzazione Evidenza Definire i risultati attesi e i criteri di valutazione per poter rilevare i progressi e favorire miglioramenti continui Formula for Leading Change Leadership nelle cure basate sulla relazione / 17 novembre Bolzano/ Pag. 14
15 I principi della guida al cambiamento Apprezza quello che è già stato fatto Sii influente Ispira e sii carismatico Credi nelle tue capacità e condividi Sii chiaro Vivi il cambiamento Concentrati su quello che vuoi Poni la priorità nei pazienti e famigliari Leadership nelle cure basate sulla relazione / 17 novembre Bolzano/ Pag. 15 Felgen J., 2011, leading lasting change. CHCM Minneapolis
16 Impatto dell attuazione della guida al cambiamento nella pratica clinica la sicurezza dei pazienti Coinvolge il personale e la soddisfazione Favorisce una documentazione precisa Incrementa le relazioni interprofessionali Leadership nelle cure basate sulla relazione / 17 novembre Bolzano/ Pag. 16
17 Il cambiamento trasformazionale I2E2 applicato all introduzione delle cure basate sulle relazioni all EOC Visione: Implementazione della filosofia delle cure basate sulla relazione in tutti i reparti dell Ente ospedaliero cantonale. Leadership nelle cure basate sulla relazione / 17 novembre Bolzano/ Pag. 17
18 I1 Ispirazione Incarico elaborazione del concetto di cure: Paziente al centro delle nostre attività Soddisfazione del paziente Soddisfazione del personale Leadership nelle cure basate sulla relazione / 17 novembre Bolzano/ Pag. 18
19 I2 Infrastruttura Strategico: le CBR svolgono un ruolo fondamentale nel concetto di cure elaborato dall area infermieristica parte della strategia aziendale Operativo: Formazione di gruppi di lavoro (uno trasversale EOC e molti locali) per trasmettere la nuova filosofia nelle diverse realtà di un ospedale multisito Tattico: Introduzione di nuove figure professionali, nuova suddivisione dei compiti Leadership nelle cure basate sulla relazione / 17 novembre Bolzano/ Pag. 19
20 E1 Educazione Concetto ed elementi base delle Cure Basate sulla Relazione (1600) Colloqui infermieristici/ Anamnesi infermieristica (900) Leadership leading an empowered organization (330) Riaccendere lo spirito delle Cure (da gennaio 2017) Leadership nelle cure basate sulla relazione / 17 novembre Bolzano/ Pag. 20
21 E2 Evidenza Leadership nelle cure basate sulla relazione / 17 novembre Bolzano/ Pag. 21
22 E 2 Evidenza T0: Audit realizzazione premesse strutturali ed organizzative T6: Audit clinico a 6 mesi dall inizio assegnazione pazienti T12: Valutazione con questionario a 12 mesi dall inizio assegnazione Autovalutazione/ monitoraggio una volta all anno Domande per i pazienti una volta all anno LEO Questionario di rilevazione della percezione dell'efficacia del corso LEO. Studio del 2016/2017 Leadership nelle cure basate sulla relazione / 17 novembre Bolzano/ Pag. 22
23 Cure basate sulla relazione e assetto organizzativo dell area infermieristica EOC Principio basato sul governo clinico condiviso Coinvolgimento di tutte le sedi Garantire un flusso di informazioni bidirezionale Leadership nelle cure basate sulla relazione / 17 novembre Bolzano/ Pag. 23
24 Governo Clinico Condiviso Infermieristico Leadership nelle cure basate sulla relazione / 17 novembre Bolzano/ Pag. 24
25 Commissione di coordinamento clinico infermieristico I Dal 2012, si riunisce 5 volte all anno Composta da: rappresentati area infermieristica esperti clinici delle varie sedi o dipartimenti, rappresentanti qualità, formazione e igiene. Leadership nelle cure basate sulla relazione / 17 novembre Bolzano/ Pag. 25
26 Commissione di coordinamento clinico infermieristico II Sostegno al board dei responsabili infermieristici nelle questioni cliniche Elabora, propone e coordina soluzioni provenienti dai vari gruppi trasversali per quello che riguarda la pratica clinica Favorisce le cure dirette al paziente secondo criteri basati sulle evidenze Favorisce un collegamento diretto e bi-direzionale tra le cure prestate al letto del paziente e le strategie istituzionali Leadership nelle cure basate sulla relazione / 17 novembre Bolzano/ Pag. 26
27 Cure infermieristiche in movimento Leadership nelle cure basate sulla relazione / 17 novembre Bolzano/ Pag. 27
28 Grazie per l attenzione Leadership nelle cure basate sulla relazione / 17 novembre Bolzano/ Pag. 28
Presentazione dell edizione italiana
Presentazione dell edizione italiana Nel corso del 2005 hanno preso avvio le attività di preparazione all implementazione del modello organizzativo secondo Primary Nursing presso gli ospedali dell EOC
DettagliL applicazione del modello organizzativo assistenziale per settori nell azienda ULSS febbraio 2010
L applicazione del modello organizzativo assistenziale per settori nell azienda ULSS 21 24 febbraio 2010 1 I modelli di erogazione in letteratura Bibliografia di riferimento NeisnerJ, Raymond B Nurse staffing
DettagliIL MODELLO CAF GENERALITA E STRUTTURA
1 IL MODELLO CAF GENERALITA E STRUTTURA Il Modello CAF - Struttura 2 2 Il Modello CAF Lo sviluppo negli elementi di dettaglio 3 Le nove caselle rappresentano i criteri in base ai quali valutare il percorso
DettagliPARTE PRIMA Il contesto: i principali modelli organizzativi 1
Indice Autori Introduzione XV XVII PARTE PRIMA Il contesto: i principali modelli organizzativi 1 CAPITOLO 1 Generalità sulle organizzazioni e principali teorie organizzative 3 Introduzione 3 L evoluzione
DettagliIntroduzione. L evoluzione delle organizzazioni dall inizio del secolo a oggi 3 Il dirigente nei vari tipi di organizzazione 12
00 Calamandrei romane 16-07-2002 16:26 Pagina V Indice Introduzione XI PARTE PRIMA Il contesto: l ambiente organizzativo, la legislazione, i modelli 1 organizzativi CAPITOLO 1 Generalità sulle organizzazioni,
DettagliIl Nursing Case Management
Seminario: L Infermiere Case Manager Bologna 19 Settembre 2007 Il Nursing Case Management Il cambiamento è un processo che richiede una visione chiara e valide strategie di governo del processo stesso,
DettagliCondizioni qualitative per istituti per invalidi riconosciuti e requisiti di conformità dei sistemi di gestione della qualità
Direttiva numero 3 Istituti per invalidi garanzia di qualità Condizioni qualitative per istituti per invalidi riconosciuti e requisiti di conformità dei sistemi di gestione della qualità pagina 1 / 8 vers.
DettagliINRCA Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico
AVVISO DI SELEZIONE PER ATTRIBUZIONE DI INCARICO DI DOCENZA E indetto avviso di selezione per il conferimento di incarichi di docenza per n. due corsi dal titolo: 1. UNI EN ISO 9001:2015: aggiornamento
DettagliMANAGEMENT CLINICO O P E R A TORI S O C I O S A N I TARI R I S O R SA E O P P O R TUNITÀ PER I L M I G L IORAMENTO DELLA Q U A L ITÀ DELL ASSISTEN ZA
MANAGEMENT CLINICO O P E R A TORI S O C I O S A N I TARI R I S O R SA E O P P O R TUNITÀ PER I L M I G L IORAMENTO DELLA Q U A L ITÀ DELL ASSISTEN ZA L U.O. di Chirurgia di San Vito 14 Infermieri (1 facente
DettagliSicurezza e prevenzione in Sanità: il modello dell Azienda San Giuseppe Moscati
8 marzo 2016 Sicurezza e prevenzione in Sanità: il modello dell Azienda San Giuseppe Moscati Dott. Giuseppe Rosato L OPINIONE CONDIVISA E necessario prevenire l errore in Medicina e rendere più sicuri
DettagliOggetto: progetto Benessere, prevenzione e gestione rischio stress lavoro-correlato. Comune di Scandicci. 1. PREMESSA
Oggetto: progetto Benessere, prevenzione e gestione rischio stress lavoro-correlato. Comune di Scandicci. 1. PREMESSA In considerazione dei risultati emersi dalla valutazione del rischio stress lavoro-correlato
DettagliF O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E
F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome CREPALDI CATIA Indirizzo VIA FORO BOARIO N. 138 44122 FERRARA Telefono 347/9662417 Fax E-mail Nazionalità
DettagliTiziana Frittelli. Gestione per processi nelle Aziende da reingegnerizzare
Tiziana Frittelli Gestione per processi nelle Aziende da reingegnerizzare Criticita interne Grave deficit Organizzazione tradizionale per reparti specialistici Scarsa cultura di processo Forte urgenza
DettagliLa customer satisfaction è un mezzo di comunicazione tra struttura sanitaria e cittadino.
La customer satisfaction è un mezzo di comunicazione tra struttura sanitaria e cittadino. Con il termine Customer Satisfaction si intende, generalmente, l indagine volta alla conoscenza del grado di soddisfazione
DettagliProvince autonome di Trento e di Bolzano, recante ridefinizione implementazione e
Bozza di Accordo, ai sensi dell art. 4 del D. Lgs. 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo e le Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano, recante ridefinizione implementazione e approfondimento
DettagliI ruoli per l integrazione La cogestione dei programmi
Laboratorio sull organizzazione per programmi centrati sul destinatario. Emilia Romagna Canada: un confronto I ruoli per l integrazione La cogestione dei programmi Barbara Curcio Rubertini Katia Prati
DettagliCon il patrocinio di:
Con il patrocinio di: I medici specialisti e le figure del sistema sanitario che operano nel territorio sono chiamati ad affrontare un processo di cambiamento alla luce delle profonde modifiche che stanno
DettagliCorso di Aggiornamento
Corso di Aggiornamento La professione infermieristica ed il risk management: metodi e strumenti per migliorare la sicurezza Governo clinico e responsabilità Concetta Crisanti Governo clinico o clinical
DettagliL impatto organizzativo del progetto nell Azienda USL di Bologna. Dott.sa Francesca Raggi Dott.sa Monika Zackova
L impatto organizzativo del progetto nell Azienda USL di Bologna Dott.sa Francesca Raggi Dott.sa Monika Zackova L Unificazione Aziendale 2003 l avvio dell AUSL di Bologna: revisione degli assetti organizzativi
DettagliDISCIPLINA DELL ORGANIZZAZIONE E DEGLI ASPETTI OPERATIVI DEL SERVIZIO DELLE PROFESSIONI SANITARIE
DISCIPLINA DELL ORGANIZZAZIONE E DEGLI ASPETTI OPERATIVI DEL SERVIZIO DELLE PROFESSIONI SANITARIE 5 Indice 1. Denominazione pag 2 2. Natura istituzionale e finalità pag 2 3. Personale afferente al Servizio
DettagliIl paziente oncologico tra oncologo e medico di medicina generale: complessità ed integrazione
Il paziente oncologico tra oncologo e medico di medicina generale: complessità ed integrazione Angela S. Ribecco Dipartimento Oncologico- SOS Oncologia Medica Osp. S. Giovanni di Dio Azienda Sanitaria
DettagliProgettare, Organizzare e Comunicare nell U.R.P. e nell Ufficio Stampa
Progettare, Organizzare e Comunicare nell U.R.P. e nell Ufficio Stampa CORSO PER RESPONSABILI ED ADDETTI UFFICI RELAZIONI CON IL PUBBLICO E UFFICI STAMPA (L. n. 150/2000 e D.P.R. n. 422/2001) Premessa
DettagliAVVISO PUBBLICO DIREZIONE DELLA STRUTTURA COMPLESSA OSPEDALIERA DI DIREZIONE OSPEDALIERA DELL ASSL DI ORISTANO
Allegato A alla Deliberazione n.675_ del 02/08/2017 AVVISO PUBBLICO DIREZIONE DELLA STRUTTURA COMPLESSA OSPEDALIERA DI DIREZIONE OSPEDALIERA DELL ASSL DI ORISTANO DEFINIZIONE DEL FABBISOGNO/PROFILO OGGETTIVO
DettagliVALUTAZIONE DELL DELL IMPATTO IMPATTO DELLA IMPATTO
LA VALUTAZIONE DELL IMPATTO DELLA FORMAZIONE OSPEDALE EVANGELICO INTERNAZIONALE 1 - Titolo del corso SPERIMENTAZIONE DEGLI AUDIT CLINICI IN UNA REALTA INTERAZIENDALE Bisogno di riferimento Uniformare
DettagliLa rete qualità e governo clinico dell'azienda USL di Bologna Dalla formazione ai progetti aziendali
III Convention Nazionale GIMBE per le UU.OO. di Staff Dalla Formazione Continua alla Qualità dell'assistenza Sanitaria Bologna, 19 Novembre 2010 La rete qualità e governo clinico dell'azienda USL di Bologna
DettagliAzienda Policlinico Umberto I. Settore Formazione Provider Nazionale per la Formazione ECM n 545
Azienda Policlinico Umberto I Settore Formazione Provider Nazionale per la Formazione ECM n 545 Roma, 17 giugno 2011 Azienda Policlinico Umberto I L Azienda Policlinico Umberto I, è volta alla programmazione
Dettagli19 novembre 2012. Servizio Infermieristico T.R.P.O. Maria Gabriella BROCIERO
19 novembre 2012 Servizio Infermieristico T.R.P.O. Maria Gabriella BROCIERO Background 2004 Corso di Laurea Infermieristica Diagnosi Infermieristiche NANDA Necessità di dichiarare il modello teorico assistenziale
DettagliI processi direzionali
Metodi e strumenti per il controllo dei processi: certificazione ed accreditamento I processi direzionali Relatore: Dott.ssa Maria Rita Cavallo ASL TO 3 Pinerolo GLI 8 PRINCIPI DEL TQM Organizzazione orientata
DettagliPARTE 1 IL CONTESTO: I PRINCIPALI MODELLI ORGANIZZATIVI...1
Indice AUTORI...XVII PREFAZIONE di Carlo Orlandi...XXI PARTE 1 IL CONTESTO: I PRINCIPALI MODELLI ORGANIZZATIVI...1 capitolo 1 GENERALITÀ SULLE ORGANIZZAZIONI E PRINCIPALI TEORIE ORGANIZZATIVE Carlo Calamandrei,
DettagliREGIONE EMILIA ROMAGNA Cartella Clinica Integrata. Bologna 5 dicembre 2013
REGIONE EMILIA ROMAGNA Cartella Clinica Integrata Bologna 5 dicembre 2013 L esperienza della Cartella Clinica Integrata Elettronica nell Azienda Ospedaliera di Desenzano del Garda Lorenzini A. Rovere A.
DettagliIl sistema di valutazione
Il sistema di valutazione Si propone di: Esaminare il lavoro svolto e valutarlo Favorire la crescita professionale migliorando le prestazioni Pianificare il lavoro da svolgere coinvolgendo i dipendenti
DettagliModalità organizzative e di funzionamento del Centro Regionale per la gestione del rischio sanitario e la sicurezza del paziente
Allegato alla Delib.G.R. n. 44/36 del 22.9.2017 Modalità organizzative e di funzionamento del Centro Regionale per la gestione del rischio sanitario e la sicurezza del paziente 1/5 1. Razionale Il Centro
DettagliL'organizzazione dell'assistenza infermieristica nella Lungodegenza Post Acuzie Ospedaliera Geriatrica. Giovanna De Meo Gina Dragano
L'organizzazione dell'assistenza infermieristica nella Lungodegenza Post Acuzie Ospedaliera Geriatrica Mission di U.O. La mission della U.O. di Lungodegenza Post Acuzie è: giungere ad una stabilizzazione
DettagliCase di promozione e tutela della salute
Case di promozione e tutela della salute LA SANITA PENITENZIARIA DOPO LA RIFORMA IL MODELLO DELL EMILIA ROMAGNA ED ALTRE ESPERIENZE REGIONALI Bologna 30 Maggio 2013 Un nuovo approccio alla tutela della
DettagliTalenti, Innovazione e Project Management ad Angeli di Rosora
LEADERSHIP & STRATEGIC PM TO LEAD TO SUCCESS L esercizio efficace della leadership nel team 23 Giugno 2016 @ Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Talenti, Innovazione e Project Management ad Angeli
DettagliQuestionario Personale ATA
Questionario Personale ATA DOMANDE 2 4 5 7 0 % % % % % 4"Parzialmente in accordo parzialmente in accordo % 1 La funzionalità strutturale dell edificio, lo stato di manutenzione e la funzionalità delle
DettagliPolitiche della Qualità Servizio Medicina Legale Qualità Azienda ULSS 4 Alto Vicentino. Anno
Politiche della Qualità Servizio Medicina Legale Qualità Azienda ULSS 4 Alto Vicentino Anno 2016-2018 Il Sistema qualità per l eccellenza socio-sanitaria 2016-2018 Uno dei fini prioritari delle politiche
DettagliMASTER universitario di II livello in FUNZIONI DIRETTIVE e GESTIONE dei SERVIZI SANITARI. Programma generale
all.1 MASTER universitario di II livello in FUNZIONI DIRETTIVE e GESTIONE dei SERVIZI SANITARI Programma generale Il Master Universitario di II livello in Funzioni Direttive e Gestione dei Servizi Sanitari
DettagliProvince autonome di Trento e di Bolzano, recante ridefinizione implementazione e
Bozza di Accordo, ai sensi dell art. 4 del D. Lgs. 28 agosto 1997, n. 281, tra il Governo e le Regioni e Province autonome di Trento e di Bolzano, recante ridefinizione implementazione e approfondimento
DettagliUn percorso formativo in ambito Senologico
Un percorso formativo in ambito Senologico Mandato 2013 Sviluppare il Core Curriculum Infermiere di Senologia Nazionale Percorso formativo Core Curriculum Analisi della letteratura Internazionale Definizione
Dettagliterapeutici e medicina d iniziativa
Percorsi diagnostico-terapeutici terapeutici e medicina d iniziativa Gavino Maciocco Dipartimento di Sanità Pubblica. Università di Firenze. gavino.maciocco@unifi.it International Conference on Primary
DettagliLa gestione efficace di una struttura organizzativa complessa
PROGETTO VALORE P.A. La gestione efficace di una struttura organizzativa complessa Corso di 2 livello - 40 ore Area tematica: Leadership e Management Presentazione Le organizzazioni sono sistemi complessi
DettagliIl programma di Accreditation Canada nella Regione Veneto
Accreditamento e profili qualitativi nel S.S.N. Roma, 14 gennaio 2010 Auditorium Lungotevere Ripa, 1 in collaborazione con Il programma di Accreditation Canada nella Regione Veneto Cinzia Bon Agenzia Regionale
DettagliIL SIGNIFICATO DI CLIMA ORGANIZZATIVO. Andrea Di Lenna 8 giugno 2010
IL SIGNIFICATO DI CLIMA ORGANIZZATIVO Andrea Di Lenna www.performando.it 8 giugno 2010 Il clima organizzativo Può essere analizzato in tre dimensioni: individuale interpersonale strutturale. Queste tre
DettagliTesi EVIDENCE BASED NURSING E LINEE GUIDA: STRUMENTI DI QUALITA DELL ASSISTENZA INFERMIERISTICA.
Università degli Studi di Messina Facoltà di Medicina e Chirurgia e Sezione di Economia e Finanza del Dipartimento di Economia, Statistica e Analisi Geopolitica del Territorio (D.E.S.A.Ge.T) Master Universitario
DettagliIII Convegno Prevenire le complicanze del diabete: dalla ricerca di base all assistenza. Il Progetto IGEA
III Convegno Prevenire le complicanze del diabete: dalla ricerca di base all assistenza Il Progetto IGEA Marina Maggini Centro Nazionale di Epidemiologia, Sorveglianza e Promozione della Salute Istituto
DettagliCasa della Salute di San Secondo
Casa della Salute di San Secondo PROGETTO: GESTIONE INTEGRATA DEL PAZIENTE CON BPCO NELLA CASA DELLA SALUTE DI SAN SECONDO Obiettivo generale è la presa in carico delle persone assistite affette da BPCO
DettagliLA MEDICINA SPECIALISTICA VERSO LA COMMUNITY CARE II Edizione
Con il patrocinio di: LA MEDICINA SPECIALISTICA VERSO LA COMMUNITY CARE II Edizione I medici specialisti e le figure dei sistemi sanitari che operano nel territorio sono chiamati ad affrontare un processo
DettagliAspetti pratici della presa a carico dei pazienti acuti dimessi precocemente
Aspetti pratici della presa a carico dei pazienti acuti dimessi precocemente Roberto Guggiari, Responsabile servizio infermieristico Clinica di riabilitazione Novaggio, 11 dicembre 2014 Agenda Alcuni cenni
DettagliARGOMENTI IN TEMA DI INFEZIONI
ARGOMENTI IN TEMA DI INFEZIONI CORRELATE ALL ASSISTENZA SALA CONFERENZE POLO DIDATTICO INTEGRATO c/o Villaggio del Ragazzo 18 settembre 2015 S.Giroldi ELEMENTI STRATEGICI DEL COORDINATORE NEL CONTROLLO
DettagliLa continuità assistenziale
Le reti oncologiche regionali Presente, problematiche e prospettive future La continuità assistenziale Giuseppe Nastasi U.O.C. Oncologia Medica A.O. Bolognini - Seriate (BG) Camera dei Deputati - Palazzo
DettagliCRITERI DI ORGANIZZAZIONE DELLE UNITA ASSISTENZIALI A GESTIONE INFERMIERISTICA
CRITERI DI ORGANIZZAZIONE DELLE UNITA ASSISTENZIALI A GESTIONE INFERMIERISTICA ORVIETO 3 Dicembre 2004 Daniela Bosco IL CONTESTO: DIRETTIVA RER 1455/97 STANDARD P.L. 0.7 1 PER MILLE LDPARE PRINCIPIO: OFFERTA
DettagliModelli organizzativi per l infermiere della moderna Medicina: il Primary Nursing
Modelli organizzativi per l infermiere della moderna Medicina: il Primary Nursing VIII Convegno Anìmo Emilia Romagna Claudia Gatta Responsabile Infermieristico Dipartimento Medico Biella Obblighi normativi
DettagliAccreditamento VALORE P.A. Avviso di selezione e ricerca di CORSI DI FORMAZIONE 2017 di SECONDO LIVELLO TIPO A
Accreditamento VALORE P.A. Avviso di selezione e ricerca di CORSI DI FORMAZIONE 2017 di SECONDO LIVELLO TIPO A Tematica - Personale, organizzazione e riforma della Pubblica Amministrazione Titolo - LA
DettagliLidiana Baldoni U.O. Chirurgia Generale e Trapianti di Fegato Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana Pisa. Pisa, 16 Gennaio
Lidiana Baldoni UO Chirurgia Generale e Trapianti di Fegato Azienda Ospedaliero-Universitaria Pisana Pisa Pisa, 16 Gennaio 2009 Moderni orientamenti nella gestione dell assistenza L assistenza dei pazienti
DettagliIl Ruolo della Direzione Sanitaria
Il Ruolo della Direzione Sanitaria Agenda La rete ospedale territorio per la lotta al dolore La rete ospedale territorio per la lotta al dolore Impegno Istituzionale obiettivi alle aziende le norme e gli
DettagliLIBRETTO DI TIROCINIO /
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DELL AQUILA Dipartimento di Scienze Cliniche Applicate e Biotecnologiche Area Medica LIBRETTO DI TIROCINIO / ڤ TIROCINIO LAUREA MAGISTRALE Scienze Riabilitative delle professioni
DettagliLA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE
LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE Scheda didattica a cura di Laura Limido 1 LA GESTIONE DELLE RISORSE UMANE Il concetto di gestione di risorse umane (HRM Human Resource Management) è stato a lungo discusso
DettagliLa figura del Bed Manager
La figura del Bed Manager Dott.ssa Cinzia Capelli USC Direzione Professioni Sanitarie ASST Papa Giovanni XXIII Bergamo I Convegno Interregionale C.I.D. «La Direzione Infermieristica: dalla gestione del
DettagliInnovazione e cambiamento
ORGANIZZAZIONE AZIENDALE 1 Innovazione e cambiamento 2 1 Cause del cambiamento organizzativo 3 Cambiamento incrementale e radicale CAMBIAMENTO INCREMENTALE Consiste in una serie continua di progressi che
DettagliLE POLITICHE DEL FARMACO PER LA GESTIONE CLINICA E LA GESTIONE ECONOMICA: CONTESTO, STRUMENTI E POTENZIALITA
Incontro di Approfondimento LE POLITICHE DEL FARMACO PER LA GESTIONE CLINICA E LA GESTIONE ECONOMICA: CONTESTO, STRUMENTI E POTENZIALITA Roma, 24 febbraio 2006 Hotel Borromini, via Lisbona 7 Sala Alpha
DettagliINDAGINE DI CLIMA ORGANIZZATIVO INCONTRO APERTO DI DISCUSSIONE DEI RISULTATI 19 DICEMBRE 2016 PRIME AZIONI DI MIGLIORAMENTO
INDAGINE DI CLIMA ORGANIZZATIVO INCONTRO APERTO DI DISCUSSIONE DEI RISULTATI 19 DICEMBRE 2016 PRIME AZIONI DI MIGLIORAMENTO PROMOSSE DALLA DIREZIONE AZIENDALE 1 I principali campi d azione LAVORARE IN
DettagliCurriculum Vitae Europass
Curriculum Vitae Europass Informazioni personali Nome / Cognome Indirizzo Telefono Fax E-mail Data di nascita Laura Giovannini Il/La sottoscritta, consapevole delle sanzioni penali e leggi speciali vigenti
Dettagli0.1 STATO DI REVISIONE DELLE SEZIONI 0.3 I PRINCIPI DI GESTIONE PER LA QUALITÀ 0.4 COMPATIBILITÀ CON ALTRI PROCESSI DI GESTIONE
Sez-0.doc 1 21/02/09 0 Introduzione 1 di 1 I N D I C E 0.1 STATO DI REVISIONE DELLE SEZIONI 0.2 INTRODUZIONE 0.3 I PRINCIPI DI GESTIONE PER LA QUALITÀ 0.4 COMPATIBILITÀ CON ALTRI PROCESSI DI GESTIONE 0.5
DettagliF O R M A T O INFORMAZIONI PERSONALI COMUGNARO CINZIA ESPERIENZA LAVORATIVA
F O R M A T O E U R O P E O P E R I L C U R R I C U L U M V I T A E INFORMAZIONI PERSONALI Nome Indirizzo Telefono Fax E-mail COMUGNARO CINZIA Nazionalità ITALIANA Data di nascita 02.04.1973 ESPERIENZA
DettagliSviluppare metodi e strumenti per la valutazione delle competenze
Sviluppare metodi e strumenti per la valutazione delle competenze (ILPO55: Output 6, Activity 1 O6-A1) Come sottoporsi ad un colloquio Questionario over 55 per la valutazione delle competenze Step 4: sottoporsi
DettagliRIORGANIZZAZIONE PER INTENSITA DI CURE IN UNA MEDICINA: S.O.C. Medicina P.O. Gemona
RIORGANIZZAZIONE PER INTENSITA DI CURE IN UNA MEDICINA: S.O.C. Medicina P.O. Gemona Palmanova, 17 dicembre 2011 Dott.ssa Paola Zuliani ESEMPIO PRATICO- anno 2009- Obiettivo di Budget: Sperimentare un organizzazione
DettagliIL TEAM LEADER INFERMIERISTICO NELL U.O. DI TERAPIA INTENSIVA DELL OSPEDALE S. CHIARA DI TRENTO:
29 Congresso Nazionale Aniarti 2010 Rimini 11 novembre 2010 IL TEAM LEADER INFERMIERISTICO NELL U.O. DI TERAPIA INTENSIVA DELL OSPEDALE S. CHIARA DI TRENTO: indagine qualitativa di valutazione ed ipotesi
DettagliINDICE CAPITOLO 1: NORMAZIONE, CERTIFICAZIONE E ACCREDITAMENTO... 15
INDICE... 1 INTRODUZIONE... 9 CAPITOLO 1: NORMAZIONE, CERTIFICAZIONE E ACCREDITAMENTO... 15 1.1 LE NORME E LA NORMAZIONE... 15 1.2 GI ENTI DI NORMAZIONE... 23 1.2.1 ISO: International Organization for
DettagliLavorare in Rete.. Gruppo di Studio Infermieristico
Lavorare in Rete.. le attività del Gruppo di Studio Infermieristico Rita Reggiani Alba, 29 Settembre 2017 RETE ONCOLOGICA RETE RETE ONCOLOGICA PIEMONTE ONCOLOGICA PIEMONTE VALLE D'AOSTA DGR n. 50 1391
DettagliCARTA della promozione della salute nella scuola in Ticino. Principio generale
CARTA della promozione della salute nella scuola in Ticino Principio generale Persone informate, consapevoli e in grado di attivare risorse personali, comunitarie e sociali sono nella miglior condizione
DettagliAREA DI COMPETENZA: ORGANIZZAZIONE E SVILUPPO
AREA DI COMPETENZA: ORGANIZZAZIONE E SVILUPPO a. Leadership seguono progetti di organizzazione e sviluppo aziendale. Si auspica la conoscenza dei principali concetti nel campo del Management Aziendale
DettagliGEOGRAFIA DEI SERVIZI E CAPITALE UMANO Evidenze dal Rapporto OASI 2014
LA SANITA CHE VOGLIAMO GEOGRAFIA DEI SERVIZI E CAPITALE UMANO Evidenze dal Rapporto OASI 2014 Clara Carbone Milano, 24.11.2014 Premessa: il quadro epidemiologico 30% di cittadini con almeno una patologia
DettagliI REQUISITI INNOVATIVI DELLA ISO Alessandra Peverini Perugia 23 ottobre 2015
I REQUISITI INNOVATIVI DELLA ISO 9001 Alessandra Peverini Perugia 23 ottobre 2015 Le principali novità 1. Le relazioni fra l Organizzazione ed il contesto interno ed esterno 2. Le aspettative delle parti
DettagliEMME 4 RSA. Master Middle Management Model per le Residenze Sanitarie Assistenziali
EMME 4 RSA Master Middle Management Model per le Residenze Sanitarie Assistenziali Il management nelle RSA Il management, a diversi livelli dell organizzazione, in relazione alla complessità, alla cultura
DettagliL infermiere referente GIC colon- retto: quali competenze per garantire la continuità assistenziale
L infermiere referente GIC colon- retto: quali competenze per garantire la continuità assistenziale Franca Savia Coordinatore Infermieristico SOC Oncologia ASL VCO Torino 9 Giugno 2016 Domodossola Verbania
DettagliMETODICHE DIDATTICHE
Università degli Studi di Genova Facoltà di Medicina e Chirurgia - Dipartimento di Pediatria C.L. Triennale Infermieristica Pediatrica A.A.2007/2008 CORSO INTEGRATO SCIENZE UMANE PSICOPEDAGOGICHE METODICHE
DettagliISO 9001:2015 I NUOVI REQUISITI
ISO 9001:2015 I NUOVI REQUISITI L'obiettivo principale del SGQ è quello di soddisfare le esigenze dei clienti e mirare a superare le loro aspettative Il successo duraturo si ottiene quando un'organizzazione
DettagliLA RESPONSABILITA DEL SANITARIO
LA RESPONSABILITA DEL SANITARIO Dalla Norma alla Coscienza Professionale Master Università Salerno Dott.. G. Brancato Professione stiamo vivendo un momento rivoluzionario, stanno succedendo tante cose,
DettagliStandard per le dotazioni organiche di personale di assistenza e raccomandazioni. Proposte elaborate da un network di infermieri dirigenti
Standard per le dotazioni organiche di personale di assistenza e raccomandazioni Proposte elaborate da un network di infermieri dirigenti Annamaria Guarnier APSS Trento Influenza degli esiti dell assistenza
DettagliAREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO 7. TECNICO RIPARATORE DI VEICOLI A MOTORE. Referenziazioni della Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT):
AREA PROFESSIONALE DI RIFERIMENTO Denominazione della figura 7. TECNICO RIPARATORE DI VEICOLI A MOTORE Referenziazioni della figura Nomenclatura delle Unità Professionali (NUP/ISTAT): 6. Artigiani, operai
DettagliORGANIZZAZIONE Un modello organizzativo per l efficacia e l efficienza dello Studio
ORGANIZZAZIONE Un modello organizzativo per l efficacia e l efficienza dello Studio Alessandra Damiani Managing Partner Barbieri & Associati Dottori Commercialisti Consulente per l Organizzazione degli
DettagliCICLO DI MANAGEMENT. Tre giornate per aumentare la consapevolezza e il governo delle competenze di gestione e sviluppo delle risorse umane
CICLO DI MANAGEMENT Tre giornate per aumentare la consapevolezza e il governo delle competenze di gestione e sviluppo delle risorse umane La Gestione delle Risorse e il Ciclo del Management BOLOGNA, 26
DettagliTecnico riparatore di veicoli a motore. Standard formativo minimo regionale
Tecnico riparatore di veicoli a motore Standard formativo minimo regionale Denominazione della figura TECNICO RIPARATORE DI VEICOLI A MOTORE Referenziazioni della figura Professioni NUP/ISTAT correlate
DettagliAzienda Sanitaria:.. Servizio di:.. Data:...
Questionario AUDIT CIVICO livello 3 Cure Primarie Modulo C (per la Direzione Sanitaria di Distretto e il responsabile Ser.T o Centro di Salute Mentale) Azienda Sanitaria:.. Servizio di:.. Data:... AUDIT
DettagliL organizzazione dell azienda sanitaria. prof. Massimo FRANCO Università degli Studi del Molise
L organizzazione dell azienda sanitaria Università degli Studi del Molise 1 Il Processo di cambiamento nella sanità - Aziendalizzazione - Managerialità - Cultura organizzativa - Risultati LE CARATTERISTICHE
DettagliLe buone pratiche. Sicurezza in sala operatoria: esperienze regionali a confronto - REGIONE SICILIA - Tommaso Mannone Risk manager
Le buone pratiche. Sicurezza in sala operatoria: esperienze regionali a confronto - REGIONE SICILIA - Tommaso Mannone Risk manager Regione Siciliana - Assessorato della Salute D.A. 3181 del 23 dicembre
DettagliRAZIONALE OBIETTIVI DIDATTICI
RAZIONALE Le malattie croniche respiratorie sono, a tutt oggi, tra le patologie a più alto impatto sulla sopravvivenza, sulla qualità di vita, e sull assorbimento di risorse sanitarie, economiche e professionali,
Dettagli[ Corso Residenziale]
[ Corso Residenziale] AESIS 2013. Il percorso assistenziale del paziente con artrite cronica: il ruolo dell infermiere Jesi, 19-20 settembre 2013 Giovedì, 19 settembre ore 9.00 Registrazione, apertura
DettagliLe case della salute
La riorganizzazione delle cure primarie Le case della salute nella Regione Emilia Romagna e nell az. USL di Reggio Emilia M. Pinotti, 06.02.2013 1 Le case della salute in Emilia Romagna Presidio del Distretto
DettagliIl Case Management in Psichiatria e in Riabilitazione
Il Case Management in Psichiatria e in Riabilitazione 06/12/07 Mario Paganessi e Angela Daniela Stabilini 1 Definizione Il Case Management è un metodo di gestione integrato per il quale viene assegnata
DettagliSTRATEGIE CANTONALI. Promozione e Protezione della salute. Giorgio Merlani Medico cantonale. Dipartimento della sanità e della socialità
STRATEGIE CANTONALI Promozione e Protezione della salute Giorgio Merlani Medico cantonale Il concetto di salute 1946 2014 Stato di completo benessere fisico, mentale e sociale e non soltanto assenza di
DettagliScheda Analisi Bisogni Formativi anno 2016
AZIENDA SANITARIA LOCALE DI PESCARA Direttore Amm.vo Dipartimento di Prevenzione Uff. Formazione ed Aggiornamento Responsabile Prevenzione della corruzione e trasparenza Via Renato Paolini n. 47-65124
DettagliANALISI DEL CONTESTO E DEFINIZIONE DI INTERVENTI A SUPPORTO DELL ORGANIZZAZIONE
ANALISI DEL CONTESTO E DEFINIZIONE DI INTERVENTI A SUPPORTO DELL ORGANIZZAZIONE Direzione Risorse Umane Novembre 2011 AGENDA 1 Valentino Fashion Group Struttura Dimensoni Visione Approccio al progetto
DettagliLa formazione del personale sanitario come strumento per il miglioramento del benessere organizzativo
Istituto di Ricovero e Cura a Carattere Scientifico per l Oncologia La formazione del personale sanitario come strumento per il miglioramento del benessere organizzativo 9 maggio 2017 La Formazione è una
DettagliPDTA. Gruppi Multidisciplinari. Continuità assistenziale tra servizi ospedalieri e territoriali (cure palliative,mmg).
ASSICURARE LA PRESA IN CARICO DELL ASSISTITO NELL INTERO PERCORSO ASSISTENZIALE GARANTIRE LA SICUREZZA DELLE PRESTAZIONI AL PAZIENTE, STRETTAMENTE CORRELATA ALL EXPERTISE CLINICA E AD UNA ADEGUATA ORGANIZZAZIONE
DettagliLA TANGIBILE PRESENZA DEI DISTRETTI NELLE AZIENDE SANITARIE QUALE PRIORITA PER LA MESSA A SISTEMA DEI CONTESTI DI CURA ED ASSISTENZA DEL TERRITORIO
CONVEGNO REGIONALE C.A.R.D. VENETO Padova 5 aprile 2013 LA TANGIBILE PRESENZA DEI DISTRETTI NELLE AZIENDE SANITARIE QUALE PRIORITA PER LA MESSA A SISTEMA DEI CONTESTI DI CURA ED ASSISTENZA DEL TERRITORIO
DettagliLiberare soluzioni per il ricambio generazionale
Liberare soluzioni per il ricambio generazionale Chi siamo Kairòs Solutions è una società di consulenza, formazione e coaching, protagonista in Italia nell applicazione del Coaching Creativo la metodologia
Dettagli11 novembre 2013 QUALITA DI VITA NELLA MALATTIA IN FASE TERMINALE
11 novembre 2013 QUALITA DI VITA NELLA MALATTIA IN FASE TERMINALE La legge 38 del 2010 La rete delle cure palliative Il CeAD Il Dipartimento Interaziendale di Cure Palliative LEGGE 38 DEL 15 MARZO 2010
DettagliProgetto per l implementazione di un assistenza sanitaria preventiva a livello locale: la Sanità d iniziativa in Regione Toscana
Progetto per l implementazione di un assistenza sanitaria preventiva a livello locale: la Sanità d iniziativa in Regione Toscana Valentina Barletta Osservatorio di Epidemiologia valentina.barletta@ars.toscana.it
Dettagli