IUS IN BELLO LE FONTI E I PRINCIPI GENERALI DEL DIRITTO INTERNAZIONALE UMANITARIO
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1 IUS AD BELLUM Schema delle lezioni LA DISCIPLINA DELL USO DELLA FORZA DA PARTE DEGLI STATI NEL DIRITTO INTERNAZIONALE IL SISTEMA DI SICUREZZA COLLETTIVA E L USO DELLA FORZA NEL QUADRO DELLE NAZIONI UNITE (autorizzazioni all uso della forza e operazioni di peace-keeping) IUS IN BELLO LE FONTI E I PRINCIPI GENERALI DEL DIRITTO INTERNAZIONALE UMANITARIO UNO SGUARDO D INSIEME ALLA DISCIPLINA ATTUALE DEL DIRITTO INTERNAZIONALE UMANITARIO E ALLE SUE LINEE DI SVILUPPO DIRITTO INTERNAZIONALE PENALE I CRIMINI INTERNAZIONALI DELL INDIVIDUO I TRIBUNALI PENALI INTERNAZIONALI
2 ISPI, 3 Novembre 2016 Master in Diplomacy Christian Ponti
3 La disciplina dell uso della forza armata prima dell entrata in vigore della Carta ONU Principio della libertà del ricorso all uso della forza armata Le tappe principali verso l abolizione del principio della libertà del ricorso all uso della forza armata: Il Patto della Società delle Nazioni (1919) Il Patto Briand-Kellog (1928)
4 La Carta ONU: il contenuto dell art. 2(4) e il diritto internazionale consuetudinario/westphalian model forza armata nelle relazioni internazionali divieto uso e minaccia : contro l integrità territoriale o l indipendenza politica o comunque incompatibile con i fini delle Nazioni Unite (carattere assoluto del divieto) (bene tutelato: sovranità territoriale) il divieto non solo è espressione di una norma pattizia, ma riflette il contenuto di una norma consuetudinaria Dichiarazioni di principi AG, es. Dichiarazione su relazioni amichevoli e cooperazione tra Stati (1970) CIG, Sent. Nicaragua (1986) CIG, Sent. Piattaforme petrolifere (2003) CIG, Parere sul muro (2004)
5 Le eccezioni al divieto: la legittima difesa individuale nell art. 51 della Carta ONU e nel diritto internazionale generale Istituto previsto dalla Carta ONU, ma anche dal diritto internazionale generale; alcuni chiarimenti della nozione grazie alla CIG, ma alcuni aspetti ancora controversi Presupposti materiali legittima difesa: sussistenza di un attacco armato ( armed attack ; aggression armée ) No piena coincidenza tra l art. 2(4) e l art. 51 L attacco armato fa riferimento alle forme più gravi di violazione del divieto di uso della forza (criterio della dimensione e degli effetti) Tesi supportata dalla Cig o Sentenza Nicaragua (1986) o Sentenza Piattaforme petrolifere (2003)
6 Assemblea generale, Risoluzione sulla definizione dell aggressione, 14 dicembre 1974 (art. 3) Ciascuno dei seguenti atti sarà qualificato quale aggressione: a) l invasione o l attacco da parte delle forze armate di uno Stato ovvero ogni forma di occupazione militare anche temporanea derivante da un invasione o attacco; b) bombardamenti da parte delle forze armate di uno Stato contro il territorio di un altro Stato; c) il blocco dei porti o delle coste di uno Stato da parte delle forze armate di un altro Stato; d) ogni attacco da parte delle forze armate di uno Stato alle forze terrestri, marine o aeree di un altro Stato
7 Assemblea generale, Risoluzione sulla definizione dell aggressione, 14 dicembre 1974 (art. 3) e) l impiego di forze armate di uno Stato, che si trovino nel territorio di un altro Stato con il consenso dello Stato di accoglienza, in contrasto con le condizioni definite nell accordo fra i due Stati ovvero la loro permanenza oltre il termine finale di efficacia dell accordo; intervento militare della Russia in Crimea (2014); f) la concessione del territorio di uno Stato a disposizione di un altro Stato affinché quest ultimo lo utilizzi per commettere atti di aggressione contro un terzo Stato; g) l invio da parte di uno Stato o per conto di tale Stato di bande armate, gruppi, forze irregolari o mercenarie, le quali compiono atti di uso della forza armata contro un altro Stato di gravità pari a quella degli atti menzionati nei punti precedenti, ovvero il sostanziale coinvolgimento dello Stato nel compimento di tali atti (aggressione armata indiretta) Non obbliga il Consiglio di sicurezza ad agire nei casi di cui sopra né gli impedisce di considerare quale aggressione altre ipotesi
8 La legittima difesa individuale: necessità segue caratteri legittima difesa: proporzionalità (no occupazione territorio nemico, ma solo respingere attacco) immediatezza temporaneità o termine finale (notifica al CDS)
9 La legittima difesa collettiva nell art. 51 della Carta ONU e nel diritto internazionale generale Presupposti materiali: identici alla legittima difesa individuale Requisiti distintivi: occorre una espressa richiesta dello Stato attaccato nei confronti degli Stati terzi che intervengono Patti militari e organizzazioni regionali per la difesa collettiva
10 IL CASO DELLE ATTIVITÀ MILITARI E PARAMILITARI IN NICARAGUA E CONTRO IL NICARAGUA (NICARAGUA C. STATI UNITI) FATTI Nel 1979 il regime autoritario di Somoza, alla guida del Nicaragua, viene rovesciato dall opposizione armata e viene sostituito da un governo di coalizione nazionale nel quale occupano una posizione di spicco i rappresentanti del Fronte Sandinista di Liberazione Nazionale (FSNL), che aveva guidato la rivolta. I sostenitori del precedente regime si organizzano in forze militari irregolari (c.d. contras) e intraprendono una lotta armata contro il governo sandinista. A partire dal 1981 gli Stati Uniti iniziano ad appoggiare mediante finanziamenti e assistenza logistica e militare le attività dei contras, in reazione al sostegno offerto dal governo nicaraguense alle operazioni di guerriglia in corso nel Salvador 9 aprile 1984 la Repubblica del Nicaragua presenta alla CIG un ricorso nei confronti degli Stati Uniti volto ad accertare la loro responsabilità per le attività militari e paramilitari condotte nel proprio territorio e contro di essa 10
11 Gli atti degli USA in violazione del divieto dell uso della forza gli USA hanno violato il divieto di uso della forza compiendo le azioni seguenti: - posa di mine - attacchi ai porti, alle piattaforme petrolifere e alle basi navali del Nicaragua - fornitura di armi e addestramento dei contras 11
12 Azioni degli USA che non costituiscono violazione del divieto dell uso della forza lo svolgimento di manovre militari da parte degli Stati Uniti al confine con il Nicaragua il finanziamento dei contras 12
13 L impossibilità di considerare le azioni degli USA come legittima difesa collettiva a favore degli Stati confinanti con il Nicaragua: Salvador, Honduras, Costa Rica Secondo la CIG: sarebbe necessario dimostrare che tali Stati siano stati vittime di un attacco armato da parte del Nicaragua, abbiano richiesto l assistenza degli Stati Uniti e l azione di questi ultimi sia stata necessaria e proporzionata. Nessuna delle tre condizioni risulta soddisfatta: i) né la fornitura di armi ai movimenti di opposizione del Salvador, né le incursioni transfrontaliere nei territori dell Honduras e del Costa Rica imputate al Nicaragua costituiscono, ai sensi del diritto consuetudinario, un attacco armato tale da giustificare il ricorso alla legittima difesa collettiva ii) nessuna prova dimostra la richiesta di assistenza da parte di tali Stati iii) le azioni statunitensi non sono state intraprese per necessità e non rispettano il requisito della proporzionalità 13
14 La violazione del principio di non intervento da parte degli USA Principio di non intervento: diritto di ogni Stato di condurre i propri affari senza ingerenza esterna Costituisce violazione del principio: sostegno dato dagli Stati Uniti alle attività militari e paramilitari dei contras volte a rovesciare il governo del Nicaragua Non costituisce violazione del principio: il finanziamento di attività di assistenza umanitaria le azioni di natura economica, quali l embargo commerciale, trattandosi di forme di ingerenza indiretta 14
15 Le conseguenze degli illeciti accertati La Corte stabilisce che il Nicaragua ha diritto ad ottenere una riparazione da parte degli Stati Uniti per le violazioni del diritto internazionale consuetudinario e delle disposizioni del Trattato del 1956 accertate. La natura e l ammontare della riparazione devono essere determinati mediante accordo tra le parti o, in assenza di un simile accordo, dalla Corte in una fase ulteriore della procedura. Nel 1990, nuove elezioni portano a un cambio di governo in Nicaragua, alla smobilitazione delle forze antisandiniste e al ripristino delle relazioni con gli Stati Uniti. Nel 1991 il Nicaragua rinuncia a proseguire il procedimento davanti alla CIG relativamente all ammontare della riparazione 15
16 Problemi interpretativi sulla legittima difesa o Attualità dell attacco armato o Ipotesi dell aggressione armata indiretta o Attacchi provenienti da privati (verso un Post- Westphalian Model?)
17 Il problema della legittima difesa preventiva La Carta ONU e i lavori preparatori Il diritto internazionale consuetudinario: dottrina anglosassone dottrina europea teoria restrittiva della legittima difesa preventiva - c.d. anticipatory self-defence - posizione dell High Level Panel dottrina della guerra preventiva (dottrina Bush) - c.d. pre-emptive self-defence
18 Il problema dell aggressione armata indiretta Risoluzione sulla definizione dell aggressione, 14 dicembre 1974 (art. 3, let. g) Due ipotesi: i) invio da parte di uno Stato o per conto di tale Stato di bande armate, gruppi, forze irregolari o mercenarie, le quali compiono atti di uso della forza armata contro un altro Stato di gravità pari a quella degli atti menzionati nei punti precedenti (criterio della completa dipendenza: organi di fatto dello Stato; sussiste l elemento soggettivo) ii) Ovvero il sostanziale coinvolgimento dello Stato nel compimento di tali atti (attività di assistenza o tolleranza da parte dello Stato; solo nel caso in cui è tale per cui i privati cadono sotto la direzione e il controllo dello Stato)
19 Il problema dell aggressione armata indiretta: prassi CIG Risoluzione sulla definizione dell aggressione, 14 dicembre 1974 (art. 3, let. g) indica due casi: i) Il primo caso è quello di persone, gruppi di persone od enti che agiscono di fatto in totale dipendenza dallo Stato, del quale costituiscono meri strumenti organi di fatto dello Stato Casi: sentenze CIG - Caso NICARAGUA c. STATI UNITI (1986) mancanza di completa dipendenza dei contras da USA (par ) - Caso Bosnia Erzegovina c. Serbia e Montenegro (2007) mancanza di completa dipendenza di agenti Repubblica Serba di Bosnia da ex- Repubblica federale di Jugoslavia (par )
20 Il problema dell aggressione armata indiretta: prassi CIG ii) Il secondo caso è quello di persone, gruppi di persone od enti che, pur non agendo normalmente in totale dipendenza dallo Stato, agiscano di fatto su istruzioni dello Stato, o sotto la sua direzione o il suo controllo, nel porre in essere un determinato comportamento Art. 8 progetto articoli Responsabilità Stati Casi: sentenze CIG - Caso Nicaragua c. Stati Uniti (1986) mancanza di un controllo effettivo delle attività militari e paramilitari poste in essere dai contras (par. 109 e 115) (non bastano organizzazione, addestramento, finanziamento)
21 Il problema dell aggressione armata indiretta: prassi CIG - Diverso approccio TPJ, caso Tadic, sentenza d appello, 1999, par. 145; Secondo TPJ criterio del controllo complessivo overall control (partecipazione all attività del gruppo o alla pianificazione delle sue attività militari; o ruolo di supervisione) CIG - Caso Bosnia Erzegovina c. Serbia e Montenegro (2007) (par. 392 e 406) i) conferma il criterio del controllo effettivo ii) Secondo CIG art. 8 progetto articoli corrisponde a diritto consuetudinario
22 Legittima difesa e attacchi provenienti da privati: dottrina e prassi recente (spinte post-westfaliane) Prassi (Afghanistan, 2001; Libano, 2006) Caso del Califfato (ISIS o IS) in Siria ed Iraq ( ) dottrina recente sulla interpretazione letterale dell art. 51 (Stahn, Dinstein, Kress, Cannizzaro) Posizione alcuni giudici CIG (es. Koojmans e Simma) Casi di un ente che: i) abbia stabilmente sottratto al sovrano il controllo di una zona del Paese; ii) detenga un controllo significativo della zona da cui sono partiti gli attacchi; iii) contro gruppi organizzati attivi in Failed States ; iv) org. non statali che agiscano indisturbate sul territorio di uno Stato acquiescente, o che esercitino un controllo congiunto al sovrano; Purché la legittima difesa non sia indirizzata contro l apparato dello Stato fallito, acquiescente o vittima di una perdita del controllo; in quanto l aggressione non è ad esso imputabile
23 Legittima difesa e attacchi provenienti da privati: dottrina e prassi recente Ris e 1373 CDS del 2001 (Preambolo) Posizione NATO e USA, Israele, Colombia RESISTENZE Parere CIG 2004 sulle conseguenze giuridiche della costruzione di un muro nei territori palestinesi occupati (par. 139) Sentenza CIG 2005 nel caso Congo c. Uganda
24 Problema dell intervento di umanità o umanitario (verso un Post-Westphalian Model?) Nozione: intervento militare in territorio altrui per reagire a gravi violazioni dei diritti umani (senza il consenso dello Stato territoriale) Prassi antica (potenze europee ai danni dell impero ottomano) Casi principali periodo guerra fredda: invasione Pakistan dell india 1971; Vietnam in Cambogia 1978; Tanzania in Uganda 1979 Dopo l 89: Operazione Provide Comfort, 1991) Guerra in Kosovo Giustificato da alcuni Stati sulla base di questa teoria (GB no esplicitamente altri Stati NATO; Alcuni paesi islamici favorevoli; fortemente contrari Russia Cina e India)
25 Problema dell intervento di umanità o umanitario Posizioni dottrina Posizione CIG (caso Nicaragua) Elementi prassi favorevole alla formazione in atto norma consuetudinaria: Posizione High Level Panel Art. 4 atto istitutivo UA Nozione di responsabilità di proteggere
26 La nozione di responsabilità di proteggere e l intervento umanitario Rapporto International Commission on intervention and State Sovereignty (2001); Rapporto High Level Panel on Threats, Challenge and Change (2004); Rapporto In Larger Freedom: Towards Developments, Security and Human Rights for All (2005); (World Summit Outcome / Ris. AG n. 60/1 del 2005 (artt ) e n. 63/308 del 3/2/2009); Concetto di Human Security e di sovranità quale forma di responsabilità Terna di responsabilità: i) dovere di prevenire ii) dovere di reagire (intervento umanitario) iii) dovere di ricostruire
27 La nozione di responsabilità di proteggere e l intervento umanitario Dovere di reagire (intervento umanitario) ammesso in casi estremi/insufficienza misure pacifiche sei condizioni: giusta causa, retta intenzione, autorità legittima, extrema ratio, proporzionalità e prospettive ragionevoli di successo. concorso di autorità in caso di Stato unable o unwilling(cds, AG e in ultima analisi intervento unilaterale o coalizioni ad hoc)
28 Posizione Stati sulla Responsibility to Protect Centrale la questione dell intervento umanitario (contrari molti Paesi non allineati; no incondizionata accettazione Stati più forti) intervento unilaterale (escluso) Intervento autorizzato dal Consiglio di sicurezza il CDS è competente ad autorizzarlo in base alla Carta? Tesi prevalente risposta positiva (ma presupposto minaccia alla pace) - rinvio
29 Crisi libica (2011) La crisi libica rappresenta un punto di svolta nella dottrina della responsabilità di proteggere? Elementi favorevoli e contrari nelle Ris. n e n del 2011: entrambe richiamano omesso dovere di protezione popolazione autorità libiche (minaccia alla pace; ma no indagine seria e indipendente) Autorizzazione implicita uso forza Emergenza umanitaria, ma contesto di guerra «civile»; (intervento a favore degli insorti è contrario alla Carta) (applicazione concreta della ris.: invio consiglieri militari e fornitura armi, azioni tese a rovesciare governo) Niente su «responsibility to re-build»
30 Altre cause di giustificazione dell uso della forza armata Il consenso dello Stato territoriale prassi CDI (commento all art. 26 del progetto def. sulla responsabilità degli Stati) Giurisprudenza della CIG (1986 caso Nicaragua; Congo 2005); Indirettamente anche Ris Def. Aggressione 1974 (art. 3 lett. e) Caso del Califfato (ISIS) in Iraq ( )
31 Altre cause di giustificazione dell uso della forza armata L intervento a protezione dei cittadini all estero rimane controverso nel diritto internazionale Prassi dei paesi occidentali e posizione paesi del terzo mondo Posizione URSS e rinnovata posizione Federazione russa intervento Russia in Georgia (2008) Intervento russo in Crimea (2014)/contrario al diritto internazionale
32 conclusioni Permane il nocciolo duro del modello west-faliano Spinte post-westfaliane di segno incerto: i) attacchi governi contro la popolazione civile forti resistenze (luce grigio-scura) ii) attacchi provenienti da privati tendenza di segno più chiaro (luce grigio-chiara)
IUS IN BELLO LE FONTI E I PRINCIPI GENERALI DEL DIRITTO INTERNAZIONALE UMANITARIO
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