Le strategie ONU per la localizzazione della Agenda Post 2015 e lo sviluppo locale sostenibile. Francesco Bicciato

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1 Le strategie ONU per la localizzazione della Agenda Post 2015 e lo sviluppo locale sostenibile Francesco Bicciato

2 Millennium Development Goals (MDGs)

3 Gli sforzi degli ultimi 15 anni hanno prodotto risultati ma rimane molto da fare

4 Limiti degli MDGs Gli MDGs sono stati elaborati solo da esperti In Europa, solo il 6% della popolazione conosce gli MDGs Il livello di coinvolgimento dei governi locali e regionali e degli attori locali è stato molto limitato Gli indicatori utilizzati erano complessi e di difficile misurazione

Processo di costruzione dell Agenda post 2015 1st round di consultazioni si è incentrato su what should the next development agenda include?

5 Processo di costruzione dell Agenda post st round di consultazioni si è incentrato su what should the next development agenda include? Un Open Working Group nel Luglio 2014 ha proposto 17 goals and 169 targets 2nd round di consultazioni (2014) ha incluso i means of implementation su 6 aree tematiche: how

6 La centralità del territorio The new agenda for development will only impact the people s lives if successfully implemented locally. ambio di paradigma: L approccio territoriale indirizza i temi delle politiche nazionali e globali ed è un mezzo per la realizzazione di queste strategie Cambio nella logica donor-beneficiario: centralità del dialogo tra territori e cittadinanza con cui si identificano priorità comuni Cresce l importanza della local dimension of development sempre in relazione con i processi nazionali e globali E necessario includere la visione degli attori locali (Governi, Società Civile te sector, etc.) nella definizione, implementazione e monitoraggio dell Agenda.

7 Riconoscimento istituzionale del territorio non solo per UN ma anche per UE a territorial approach to development should be promoted. Tailored to territorial characteristics and needs, the territorial approach to development is characterized as a dynamic bottom-up and long-term process based on a multiactor and multi-sector approach, in which different local institutions and actors work together to define priorities, and plan and implement development strategies. Through the guidance of Local Authorities and the mobilization of additional private and community capacities and resources, the territorial approach to development could trigger a change in the quality of citizens life and wellbeing, ensuring a balance between socio-economic growth, equity and environmental quality and increasing the resilience of the most vulnerable.

8 Livello di Partecipazione hi è stato coinvolto? UNDP, UN-Habitat, Global Task Force dei Governi Regionali e Locali, Università, Settore Privato e Società Civile Dove? Dialogo Nazionale e Territoriale: Armenia, Burundi, Camerun, El Salvador, Ecuador, Ghana, Jamaica, Malawi, Philippines, Tajikistan, Tanzania, Vanuatu ed in Europa Portogallo Universal agenda Dialogo Regionale e Globale: Commissione European in America Latina; Committee of the Regions in Brussels; Piattaforma dei Paesi Arabi; diversi attori Europei che hanno partecipato alla Final High Level Global Dialogue (Turin Communiqué available on: E-discussion:

9 Messaggi chiave I Governi Locali e Regionali sono la chiave per promuovere lo sviluppo inclusivo e sostenibile territoriale ed implementare la Agenda. I Governi Locali possono assicurare l inclusione dei diversi attori locali facilitare la ownership, il commitment e l accountability. Un approccio territoriale multilevel e multi-stakeholder è necessario per declinare l Agenda a livello locale. I Governi Nazionali devono fornire adeguati legal frameworks e strumenti finanziari e i Governi Locali devono sviluppare una migliore capacità di governance. Sono necessarie più efficaci Politiche di Decentramento

10 Prospettive Future dell Agenda post 2015 International Conference on Financing Development nel Luglio 2015 Intergovernmental Negotiations si concluderanno nel Settembre 2015 COP21 nel Dicembre 2015 Pilotare l implementazione dei nuovi Sustainable Development Goals, attraverso una coalizione strategica globale con un approccio multi-level e multi-stakeholders approach Lancio del nuovo Development Framework alla fine del 2015

11 Sustainable Development Goals Goal 1. End poverty in all its forms everywhere Goal 2. End hunger, achieve food security and improved nutrition and promote sustainable agriculture Goal 3. Ensure healthy lives and promote well-being for all at all ages Goal 4. Ensure inclusive and equitable quality education and promote lifelong learning opportunities for all Goal 5. Achieve gender equality and empower all women and girls Goal 6. Ensure availability and sustainable management of water and sanitation for all Goal 7. Ensure access to affordable, reliable, sustainable and modern energy for all Goal 8. Promote sustained, inclusive and sustainable economic growth, full and productive employment and decent work for all Goal 9. Build resilient infrastructure, promote inclusive and sustainable industrialization and foster innovation Goal 10. Reduce inequality within and among countries Goal 11. Make cities and human settlements inclusive, safe, resilient and sustainable Goal 12. Ensure sustainable consumption and production patterns Goal 13. Take urgent action to combat climate change and its impacts* Goal 14. Conserve and sustainably use the oceans, seas and marine resources for sustainable development Goal 15. Protect, restore and promote sustainable use of terrestrial ecosystems, sustainably manage forests, combat desertification, and halt and reverse land degradation and halt biodiversity loss Goal 16. Promote peaceful and inclusive societies for sustainable development, provide access to justice for all and build effective, accountable and inclusive institutions at all levels Goal 17. Strengthen the means of implementation and revitalize the global partnership for sustainable development

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