Prima parte : planimetrie e piante

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1 NORME GENERALI PER GLI ELABORATI DI PROGETTO. Prima parte : planimetrie e piante 1 I grafici di progetto debbono documentare l opera seguendo il concetto di descrivere, per livelli successivi di approfondimento, le varie parti: questo fine può essere raggiunto seguendo diversi criteri. 59

2 GENERALITA : organizzazione degli elaborati di progetto. I diversi metodi di organizzazione delle tavole di progetto si accomunano nel criterio di disporre all inizio i grafici di carattere generale a piccola scala, che forniscono una visione globale dell opera, per poi passare a grafici di scala più grande che informano più dettagliatamente sui contenuti progettuali, per poi passare ad eventuali porzioni del progetto, e cioè ai particolari architettonici. Considereremo gli elaborati del progetto architettonico classificati e suddivisi nei seguenti capitoli: Planimetrie; Piante Alzati; Sezioni. 60

3 PLANIMETRIE Uno dei primi livelli di definizione progettuale riguarda l'organizzazione degli spazi progettati e una verifica di congruenza di questi, all'interno del lotto e con lo spazio circostante, da ricomporre in planimetrie. Il termine planimetria deriva dalla topografia dove indica la proiezione del rilievo orizzontale di una parte del terreno su un piano tangente.. Peter Eisenman. Centro Universitario J.W.Goethe, Francoforte sul Meno, progetto del Modello e planimetria generale. 61

4 PLANIMETRIE Richard Meier, Getty Center a Los Angeles, planimetria generale. L estensione al disegno architettonico fa riferimento alla rappresentazione dei fabbricati, con la sistemazione del lotto di pertinenza del terreno e del verde, delle strade, e in rapporto anche al contesto urbanistico. Quando il suo contenuto è tale, per dettaglio, da far collocare la planimetria fra gli esecutivi del progetto, si potrebbe accogliere l'elaborato fra le piante, che, al livello di strada, rappresentano lo spazio adiacente al costruito. Il voler mantenere questa distinzione è dovuto al fatto che il contenuto preferenziale delle planimetrie sono gli spazi esterni del progetto, le relazioni reciproche e col contesto, là dove il contenuto preferenziale delle piante è lo spazio interno, l'organizzazione e la comunicazione con le immediate adiacenze. 62

5 PLANIMETRIA GENERALE La planimetria generale è finalizzata alla valutazione dell inserimento dell opera progettata in un contesto. Le scale di riduzione a tale scopo variano da 1:500, 1:1000, 1:2000. Le convenzioni grafiche e la simbologia debbono adeguarsi alle diverse scale. Per evidenziare l area interessata dal progetto, spesso si adotta il criterio del contrasto, e cioè mettendo, ad esempio, in risalto il nuovo inserimento, circoscrivendolo con un riquadro e retinandolo al suo interno. Qui il progetto si inserisce in una zona non ancora urbanizzata e quindi, le aree limitrofe a quella dell intervento, sono state rappresentate con l orografia del terreno. PLANIMETRIA GENERALE in scala 1:500 63

6 PLANIMETRIA DI VERIFICA DEGLI STANDARDS La planimetria di verifica degli standards contiene indicazioni relative alla destinazione d uso degli spazi privati e pubblici, con le relative dimensioni, nonché le quote dei distacchi dai confini e del perimetro dell edificio, atte a definire la superficie coperta. Questo indice è quasi sempre richiesto dalle normative vigenti. Dovendo questo tipo di elaborato evidenziare le destinazioni degli spazi esterni, sono state campite, in modo diverso, le aree destinate a sede stradale, a verde e all edificio. Al margine è stata disposta una tabella riassuntiva dei parametri quantitativi utili per un confronto con gli standards urbanistici prescritti dalla normativa vigente. PLANIMETRIA di verifica degli standards in scala 1:200 64

7 PLANIMETRIA ESECUTIVA La planimetria esecutiva contiene le informazioni per la realizzazione delle opere esterne al manufatto edilizio. Fondamentale è la descrizione dei materiali usati per le opere di sistemazione esterna e l indicazione schematica del verde. Inoltre, vanno predisposte tutte le quote, orizzontali e verticali, che consentono l attuazione delle opere di cantiere. PLANIMETRIA ESECUTIVA in scala 1:200 65

8 PLANIMETRIA DI SUPPORTO / infrastrutture tecnologiche In questa planimetria di supporto sono rappresentate le opere per gli impianti a rete fognante ed elettrico. Vengono indicati i punti di utilizzazione e, per quanto riguarda l impianto di smaltimento delle acque piovane e nere, il tracciato schematico dei tubi interrati, nonché la posizione dei pozzetti. Queste indicazioni hanno il semplice scopo di prescrivere al progettista degli impianti l organizzazione degli elementi tecnologici principali. Come nel caso specifico, è opportuno distinguere, con un colore differente, le informazioni relative alle infrastrutture tecnologiche dalle altre informazioni riportate in planimetria. PLANIMETRIA di supporto in scala 1:200 66

9 PIANTE Come abbiamo visto, il termine pianta deriva dalla Geometria Descrittiva. Nel disegno architettonico la pianta costituisce l elaborato di maggiore importanza fra quanti compongono il progetto, poiché da esse si possono desumere le misure d impianto dell edificio progettato. Il disegno della pianta di un edificio corrisponde in pratica a un operazione di sezione, eseguita immaginando di tagliare l organismo con un piano di sezione orizzontale. Peter Eisenman. Centro Universitario J.W.Goethe, Francoforte sul Meno, progetto del Piante ai vari livelli. 67

10 PIANTE Peter Eisenman. Centro Universitario J.W.Goethe, Francoforte sul Meno, Prospettiva sulla piazza interna. Il piano di sezione si fa passare ad un altezza dal calpestio tale da fornire il maggior numero di informazioni possibili sull edificio in questione: esso taglierà, quindi, le strutture murarie, le porte le finestre ecc., nei punti di maggiore interesse. Le piante così devono contenere e descrivere tutti gli elementi fissi e mobili che delimitano lo spazio. Questi criteri vanno seguiti in tutte le piante di tutti i livelli dell edificio a partire dal più basso fino a giungere alla copertura. L identificazione dei livelli secondo la Norma UNI ISO 4157 è progressiva a partire dal livello più basso. 68

11 PIANTE Le piante, in base alla destinazione specifica dell'edificio, consentono di descriverne le possibili modalità di fruizione, stabilendo relazioni tra gli ambienti ed ipotizzando i luoghi per le diverse attività da svolgere, al fine di realizzarvi le migliori condizioni d'uso. I ricettori principali di tali elaborati sono il committente e alcuni organi di controllo tecnico-amministrativo. Essendo gli obiettivi analoghi, ad essi vanno forniti gli stessi elementi al fine di valutare: - la rispondenza del progetto alle esigenze espresse; - i primi controlli dimensionali; - la fruibilità, la consistenza, l'organizzazione e le relazioni tra gli spazi interni ed esterni; - le qualità igienico-funzionali degli ambienti; - alcune dimensioni utili per calcolare parametri edilizi ed urbanistici, quali volume, densità edilizia, distacchi, oltre a controllarne la conformità agli standards vigenti. 69

12 PIANTE ESECUTIVE Le piante esecutive devono contenere tutte le indicazioni utili alla realizzazione dell edificio per rendere possibile la materializzazione dell idea progettuale. In elevazione la pianta descrive gli spazi limitatamente al piano in oggetto. Se non ci fosse l uguaglianza fra i livelli, come nel nostro caso, andrebbero rappresentati quegli elementi fuori sagoma in modo semplificato del piano sottostante. La pianta esecutiva, deve fornire i dati generali del progetto: i pilastri portanti in cemento armato sono differenziati dalla muratura di tamponamento e dalle tramezzature. In questo caso il disegno definisce i diversi tipi di muratura. Fondamentale è la predisposizione di tutte le quote esterne ed interne, che consentono l attuazione delle operazioni di cantiere. PIANTA esecutiva in scala 1:50 70

13 PIANTA esecutiva in scala 1:50 PIANTE ESECUTIVE 71

14 PIANTA DELLE COPERTURE La pianta delle coperture, in quanto chiusura superiore piana dell edificio, deve contenere tutti gli elementi necessari per l esecuzione delle opere di smaltimento delle acque piovane. Vanno pertanto indicate le dimensioni e il posizionamento dei pluviali, le quote altimetriche, relative al solaio grezzo per la realizzazione del massetto, e le pendenze dei piani inclinati che convergono nel pluviale. 72 PIANTA esecutiva delle coperture in scala 1:50

15 PIANTA DELLE COPERTURE PIANTA esecutiva delle coperture in scala 1:50 73

16 PIANTE DI SUPPORTO / arredamento e impianti Nella pianta sono rappresentati gli arredi, e gli elementi di utilizzazione dell impianto elettrico, idrico e di climatizzazione. Si configura come pianta di supporto per il progettista degli impianti. La disposizione degli arredi, ha in questo caso un duplice ruolo: quello di verificare la suscettibilità degli ambienti, per dimensione e forma; e la possibilità di prefigurare, attraverso la disposizione degli stessi arredi, l organizzazione delle attività e quindi la richiesta degli elementi impiantistici che devono garantire determinati livellidi comfort e vivibilità. Questo elaborato grafico, solitamente si rappresenta nella stessa scala di quelli esecutivi e con gli stessi criteri di rappresentazione. 74 PIANTA di supporto con arredamento e impianti in scala 1:50

17 PIANTA di supporto con arredamento e impianti in scala 1:50 PIANTE DI SUPPORTO / arredamento e impianti 75

18 PIANTE CARPENTERIE Questo elaborato fornisce le prescrizioni utili per la progettazione esecutiva delle carpenterie, che dovrà essere eseguita dal progettista delle strutture. E quindi una pianta in cui vanno indicate: le quote utili al dimensionamento strutturale; i fili fissi dei pilastri; l orditura e lo spessore dei solai; la numerazione degli elementi verticali della struttura; eventuali particolari della struttura. Va anche detto che questo tipo di pianta è ottenuta nel rispetto di una convenzione con la quale le strutture orizzontali sono viste attraverso una sezione eseguita al di sotto del solaio considerato. In essa le travi alte, che altrimenti non si vedrebbero, vengono rappresentate in proiezione con un tratto medio, quelle in spessore di solaio in tratteggio. PIANTA delle carpenterie in scala 1:50 76

19 PIANTA delle carpenterie in scala 1:50 PIANTE CARPENTERIE 77

20 PIANTE / progetto di recupero. Nel caso di un progetto di recupero, i criteri di rappresentazione grafica differiscono in parte da quelli elaborati e descritti per un progetto ex novo. E infatti indispensabile eseguire, per una stessa pianta, tre disegni: il primo, stato di fatto, per descrivere le caratteristiche dell edificio prima degli interventi; il secondo, interventi, per distinguere le parti esistenti da recuperare, da quelli esistenti ma da demolire, perché ritenute fatiscenti e non compatibili con il nuovo progetto; il terzo, destinazioni d uso, per descrivere gli obiettivi funzionali del progetto di recupero. Rimane invariata la scelta degli elementi di base per la rappresentazione normalizzata. 78 PIANTA PER UN PROGETTO DI RECUPERO

21 NORME GENERALI PER GLI ELABORATI DI PROGETTO: Seconda parte: sezioni e prospetti 2 I grafici di progetto debbono documentare l opera seguendo il concetto di descrivere, per livelli successivi di approfondimento, le varie parti: questo fine può essere raggiunto seguendo diversi criteri. 79

22 PROSPETTI Il prospetto è la rappresentazione grafica in proiezione ortogonale dei fronti esterni dell edificio sul piano verticale. Viene anche detto alzato e/o fronte. Fra i disegni tecnici, può considerarsi quello che deve avere il maggior contenuto di informazioni. Mario Botta. Progetto di una villa unifamiliare

23 PROSPETTI Peter Eisenman. Centro Universitario J.W.Goethe, Francoforte sul Meno, progetto del Prospetti e veduta del modello. 81

24 PROSPETTI / materiali Anche se la rappresentazione geometrica non fornisce una rigorosa corrispondenza con l immagine reale, con essa si cerca, in quanto simulazione grafica, di suggerirne l idea progettuale. Un prospetto deve contenere la descrizione degli elementi che costituiscono le parti dell edificio visibili dall esterno, anche in relazione al contesto. tegole alla romana tegole alla marsigliese coppi intonaco pietra a vista Fra i criteri di rappresentazione vanno definite tutte le viste significative dell edificio progettato, ponendosi frontalmente a ciascuna superficie, evitando visioni di scorcio che danno luogo a proiezioni deformate. bugnato mattoni a vista scala 1:100 scala 1:50 La descrizione del trattamento superficiale è da eseguirsi solo se la scala di rappresentazione ne consente la vista. La descrizione del materiale può divenire figurativa solo nella rappresentazione del particolare prospettico 82

25 PROSPETTI/ casi particolari di rappresentazione Un problema da risolvere, con la scelta di opportune tecniche grafiche, è la descrizione del movimento che eventualmente anima la facciata, facilitando così la lettura della reale configurazione dei corpi da ricondurre sul piano verticale, evitando che vengano fraintesi gli elementi sia quando essi sono distribuiti su profondità diverse sia quando inclinati rispetto al piano di proiezione. Nel rappresentare un prospetto con paramenti murari non lineari, può essere utile l uso di alcuni effetti grafici quali delle ombre proprie e portate (teoria delle ombre) eseguite a tratteggio. 83

26 PROSPETTI / scale di rappresentazione Generalmente nei prospetti non compaiono parti sezionate per cui le linee che li costruiscono non dovrebbero avere spessori diversificati se non per la linea di terra, unica sezionata e quindi più spessa. Le scale più adeguate, in funzione al tipo di rappresentazione del prospetto sono: prospetto di tipo territoriale: 1:1000, 1:500, 1:200; prospetto per finalità esecutive: 1:200, 1:100, 1:50; particolari prospettici: 1:50, 1:20, 1:10. L elaborato è tratto dal progetto di ampliamento della sede della Facoltà di Economia e Commercio progetto di C. Cottone e A. De Vecchi a Palermo. Si propone una tavola di progetto in cui vengono analizzati tre aspetti differenti, in scala diverse, di uno stesso prospetto. 84

27 SEZIONI La sezione è una rappresentazione grafica che si ottiene tagliando un corpo con un piano, in architettura serve a rappresentare la struttura interna di un edificio. Per le sezioni valgono le stesse norme espresse a proposito delle linee, dei tratteggi e delle altre convenzioni di carattere generale inerenti le piante. Peter Eisenman. Centro Universitario J.W.Goethe, Francoforte sul Meno, progetto del Sezioni e veduta del modello. 85

28 SEZIONI con contenuti spaziali Lo stesso dicasi per il piano di sezione, che assume una posizione verticale e che occorre far passare per le parti più significative dell organismo architettonico, sia longitudinalmente che trasversalmente, e deve poter offrire il maggior numero di informazioni ed essere chiaramente individuabile Se l edificio è progettato con cortili, cavedi, ecc, è necessario che la sezione interessi questi elementi come pure il vano scala, che va disegnato con estrema attenzione. La scala di rappresentazione per questo tipo di sezione con contenuti spaziali deve essere la stessa usata per la pianta funzionale a cui fa riferimento. SEZIONE esecutiva in scala 1:50 86

29 SEZIONE con contenuti oggettuali in scala 1:50 SEZIONI con contenuti in secondo piano In scala 1:200, 1:100 e 1:50, le porte e le finestre, a vista non sezionate, vanno rappresentate sinteticamente indicando il riquadro della porta, la cornice del telaio fisso, ed eventualmente solo la posizione della serratura. Il contorno della figura di sezione è bene che si estenda sufficientemente anche al terreno circostante. La scala di rappresentazione più adeguata per le sezioni con contenuti oggettuali è 1:50. In questo tipo di sezione vanno rappresentati tutti i materiali che costituiscono gli elementi di fabbrica fornendo una descrizione sintetica degli aspetti tecnologici e realizzativi. 87

30 SEZIONI / criteri di rappresentazione Le sezioni vanno indicate sulle varie piante dell edificio, come dalle Norme UNI 3971, con la freccia indicante le direzioni di vista e lettera di indicazione della sezione. Nelle sezioni vanno riportate tutte le strutture murarie, tralasciando la parte sotterranea di fondazione se non si ha l esatta nozione della sua forma e dimensione. Indicazione in pianta e in alzato del piano di sezione 88

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