I CITTADINI EUROPEI E LA CRISI

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1 Direzione generale della Comunicazione Direzione C - Relazioni con i cittadini UNITÀ PER IL SEGUITO DELL'OPINIONE PUBBLICA Bruxelles, 21 ottobre 2011 I CITTADINI EUROPEI E LA CRISI Eurobarometro del Parlamento europeo (EB Parlemètre 76.1) Sintesi analitica Copertura: Popolazione: Metodologia: Periodo interessato: UE 27 ( cittadini intervistati) cittadini europei di almeno 15 anni di età face-to-face (CAPI) 3 settembre - 18 settembre, a cura di TNS opinion La presente indagine Eurobarometro sul tema "I cittadini europei e la crisi" è la quarta indagine di questo tipo realizzata dal Parlamento europeo. La prima era stata condotta tra gennaio e febbraio 2009, sei mesi prima delle elezioni europee, la seconda nel settembre 2010, mentre la terza nell'aprile-maggio La presente indagine è stata realizzata sul campo da TNS opinion fra il 3 e il 18 settembre 2011 in modalità face-to-face presso cittadini europei di età non inferiore a 15 anni. Cinque mesi intercorrono fra le due indagini, nel corso dei quali i contesti finanziari ed economici nazionali, europei e internazionali sono stati segnati da eventi importanti. Nel contesto della crisi del debito sovrano, tre paesi sono stati declassati dalle agenzie di rating del credito. Sul fronte delle evoluzioni politiche, si può ricordare che in 4 Stati membri dell'unione europea si sono svolte elezioni legislative e che altre 2 consultazioni avranno luogo entro il 20 novembre Inoltre, elezioni presidenziali, regionali o locali si sono tenute in altri 6 paesi. Nell'ambito della precedente indagine, i cittadini europei erano stati interpellati in merito alla tassa sulle transazioni finanziarie (TTF). I rispondenti erano per la maggior parte favorevoli (6). Oggi, oltre alle domande relative alle posizioni assunte dal Parlamento europeo e a quelle già poste nelle indagini precedenti, i rispondenti sono stati interrogati per la prima volta sulle agenzie di rating del credito (ARC) e sulle eurobbligazioni, più comunemente denominate "eurobond". Prima di procedere all'analisi, è bene ricordare che la media europea è una media ponderata e che i sei Stati membri più popolosi rappresentano circa il 70% di tale media. 1

2 Quali grandi tendenze emergono dalla presente indagine? - In cinque mesi, si osserva che le medie europee sono relativamente stabili. Per contro, è essenziale rilevare che le variazioni possono essere molto significative all'interno dei diversi Stati membri. - Si conferma la tendenza a una polarizzazione crescente dell'opinione pubblica, già osservata negli ultimi sondaggi. È forse questo un effetto del dibattito in corso in seno all'ue su come affrontare la crisi mondiale e le relative ripercussioni nell'unione europea, in particolare nell'area dell'euro? - La maggior parte dei cittadini europei esprime preoccupazione per le conseguenze della crisi sulla loro situazione personale. - Contemporaneamente, le aspettative sono pessimistiche: sempre più europei ritengono che la crisi durerà molti anni. - Simili timori possono tradursi in modo diverso a seconda degli Stati membri, ma i rispondenti restano ancora in buona parte favorevoli a misure coordinate a livello europeo. - Il numero di cittadini europei secondo cui in generale l'euro ha attenuato gli effetti negativi della crisi rimane stabile, mentre il numero di coloro che pensano il contrario è in lieve calo. Su questo tema, le variazioni nei diversi Stati membri sono molto significative. - La forte esposizione mediatica dei dibattiti sulle agenzie di rating del credito (ARC) all'interno del mondo politico, economico e finanziario può spiegare perché la maggioranza dei cittadini europei abbia già sentito parlare delle ARC. Fra questi, la maggior parte è favorevole alla creazione di un'agenzia di rating del credito europea. - All'interno dell'ue, il dibattito sulle eurobbligazioni è più recente: due europei su cinque a livello di UE, e il 4 nell'area dell'euro, ne hanno già sentito parlare. Nell'area dell'euro, la maggioranza relativa dei rispondenti che hanno già sentito parlare delle eurobbligazioni si dice favorevole. 2

3 Le agenzie di rating del credito (ARC) È probabilmente a seguito dei successivi declassamenti di alcuni Stati membri da parte delle agenzie di rating del credito che i cittadini hanno sentito parlare con maggior frequenza delle ARC. Ormai, il 50% degli europei ha sentito parlare delle agenzie di rating del credito (il 2 sa cosa siano, il non sa esattamente cosa siano), contro il 4 di chi non ne ha mai sentito parlare. Il 50% degli europei che hanno già sentito parlare delle ARC è stato quindi interpellato su tre punti specifici: - il 6 di loro ritiene che le ARC abbiano "avuto un ruolo significativo nello sviluppo della crisi", contro il 1 di chi non condivide questa affermazione. - il 6 è in accordo con l'affermazione secondo cui "la creazione di un'agenzia europea di rating del credito controbilancerebbe il potere delle agenzie esistenti". - il 6 dei rispondenti concorda nel dire che "le informazioni fornite dalle agenzie di rating del credito sono utili agli attori economici" nell'operare le proprie scelte, mentre il è contrario. Il ruolo dell'euro Benché il dibattito sul futuro dell'euro sia particolarmente intenso, si osserva una certa stabilità nella percezione del suo ruolo all'interno dell'ue 27, anche se tale percezione è fortemente contrastata nei diversi Stati membri. "In generale l'euro ha attenuato gli effetti negativi della crisi": - i rispondenti che NON condividono questa affermazione sono il 5 (-3). Sono in calo in 14 paesi, con variazioni significative nel Regno Unito (-21), in Bulgaria (-11), in Spagna (-10) e in Romania (-9). Al contrario, tale percezione negativa è in crescita in 13 paesi, in particolare in Svezia (+14), in Finlandia (+12), nei Paesi Bassi (+11), in Austria (+10) e in Slovacchia (+7). - il numero di rispondenti d'accordo con questa affermazione è stabile a livello di UE 27. È invece in aumento in 7 paesi. Attualmente, il 4 dei rispondenti nel Regno Unito (+17) si pronuncia in questo senso. È forse tale fenomeno dovuto all'intensificarsi del dibattito sulla crisi finanziaria ed economica in questo paese? Seguono poi Spagna, (+5), Grecia, 40% (+4) e Cipro, 30% (+4). 3

4 Mettere in comune una quota del debito pubblico degli Stati membri o Interpellati sull'eventualità di mettere in comune una quota del debito pubblico degli Stati membri, il 6 dei cittadini europei ritiene che "sarebbe necessario in nome della solidarietà", il 5 pensa che "rafforzerebbe la stabilità finanziaria degli Stati membri" e il 50% è dell'avviso che "permetterebbe di ridurre il costo della crisi". o A chi gioverebbe o chi penalizzerebbe mettere in comune una quota del debito pubblico? Il 6 dei rispondenti ritiene che gioverebbe soltanto agli Stati membri maggiormente in difficoltà e il pensa che penalizzerebbe gli Stati membri che non sono in difficoltà. Le eurobbligazioni (eurobond) Nel corso degli ultimi mesi è cresciuto il dibattito sulle eurobbligazioni nell'area dell'euro. Pur trattandosi di una novità, più di 2 europei su 5 nell'ue 27, e quasi 1 su 2 nell'area dell'euro, hanno sentito parlare delle eurobbligazioni: o Conoscenza delle eurobbligazioni: trattandosi di un concetto nuovo al pubblico, a tutti i rispondenti è stato chiesto se avessero già "sentito parlare delle eurobbligazioni": il 5 ha risposto di no, mentre il ha risposto in maniera affermativa. Si tratta di risultati relativi all'ue 27, che devono essere completati da un'analisi ulteriore: il 4 dei rispondenti nell'area dell'euro ha sentito parlare delle eurobbligazioni, contro il 5 di chi non ne ha sentito parlare. Al contrario, al di fuori dell'area dell'euro, solo il dei cittadini ha sentito parlare di eurobbligazioni. o Opinione sulle eurobbligazioni: è stato dunque chiesto al 4 degli europei dell'area dell'euro che ne aveva "sentito parlare", se fossero favorevoli o contrari alle eurobbligazioni: il 3 di loro si dice favorevole, il contrario. La convergenza tra le politiche di bilancio Fra le misure prese in considerazione per rafforzare la governance economica, la convergenza tra le politiche di bilancio figura fra le prime priorità. o Interpellati sull'eventualità di prevedere una "consultazione preliminare tra le istituzioni europee e le istituzioni politiche nazionali" nella definizione dei bilanci nazionali, il 6 dei rispondenti si dichiara a favore, contro il 1 di chi è contrario. o Se le "norme in materia di debito e disavanzo pubblico stabilite congiuntamente" non fossero rispettate da alcuni Stati membri, il 6 dei cittadini europei è favorevole all'"applicazione automatica di sanzioni economiche progressive". 4

5 o Le differenze tra l'area dell'euro e l'area non euro sono rilevanti: - In relazione alla prima domanda, 14 punti percentuali separano i rispondenti favorevoli dell'area euro (72%) da quelli dell'area non euro (5). - In relazione alla seconda domanda, 11 sono i punti di scarto fra l'area dell'euro (72%) e l'area non euro (6). La solidarietà finanziaria in caso di crisi o La domanda è stata posta per la prima volta nel settembre 2010, in seguito all'istituzione del Fondo europeo di stabilità finanziaria (FESF, maggio 2010). Allora, il 4 dei cittadini europei riteneva "auspicabile" che il proprio paese "fornisse assistenza finanziaria a un altro Stato membro in gravi difficoltà finanziarie", mentre il 3 non era d'accordo. o La presente indagine si è svolta contemporaneamente ai dibattiti sulla tormentata ratifica del Fondo europeo di stabilità finanziaria (FESF). Le risposte favorevoli variano poco a livello dell'ue: 50% (+1). Per contro, rappresentano ormai il 4 (+5) i rispondenti che si pronunciano contro una tale solidarietà, con variazioni nette a seconda dei paesi. Le reazioni di fronte alla crisi o I cittadini europei privilegiano sempre il coordinamento fra Stati membri per affrontare la crisi. Il numero più alto di rispondenti (5) ritiene che sarebbe "più protetto nell'affrontare l'attuale crisi" se il proprio paese adottasse misure in coordinamento con gli altri paesi dell'ue, contro il che si sentirebbe "più protetto" se il "paese di appartenenza adottasse misure individualmente". o Per quanto riguarda la percezione che i rispondenti hanno dell'azione degli Stati membri dell'ue, si osserva un netto aumento di quanti ritengono che gli Stati membri abbiano agito "di comune accordo con gli altri paesi dell'ue", 4 (+10). 5

6 A quando il ritorno alla crescita? Nonostante la maggioranza dei cittadini europei ritenga che gli Stati membri tendano a reagire alla crisi in modo coordinato, meno diffuso è l'ottimismo riguardo al futuro prossimo. Il 4 (+5) di loro ritiene infatti che "la crisi durerà molti anni". Solo l' (-6) ritiene che stiamo "già tornando alla crescita". *** N.B.: L'allegato alla presente nota è costituito da tabelle e grafici in cui sono riportati i principali risultati dell'indagine. Per gli altri dati, il lettore potrà riferirsi ai due allegati acclusi: le schede nazionali e la presentazione in formato ppt. Per maggiori informazioni: Unità per il seguito dell'opinione pubblica EPEurobarometer@europarl.europa.eu Jacques Nancy: Lo studio e le schede nazionali sono disponibili alla pagina "Eurobarometro" del Parlamento europeo: 6

7 ALLEGATI RISULTATI NAZIONALI I. LE AGENZIE DI RATING DEL CREDITO (ARC)...8 II. IL RUOLO DELL'EURO...9 III. METTERE IN COMUNE UNA QUOTA DEL DEBITO DEGLI STATI MEMBRI...10 IV. LE EUROBBLIGAZIONI...16 V. CONVERGENZA TRA LE POLITICHE DI BILANCIO...18 VI. SOLIDARIETÀ FINANZIARIA IN CASO DI CRISI...20 VII. LE REAZIONI DI FRONTE ALLA CRISI...21 VIII. A QUANDO IL RITORNO DELLA CRESCITA?...23 Le indagini cui fanno riferimento le tabelle sotto riportate sono le seguenti: Periodo interessato: 3 settembre - 16 settembre 2011 Copertura: persone intervistate in modalità face-to-face Popolazione: cittadini europei di almeno 15 anni di età TNS opinion per il Parlamento europeo EB 75 Periodo interessato: 13 aprile - 2 maggio 2011 Copertura: persone intervistate in modalità face-to-face. Popolazione: cittadini europei di almeno 15 anni di età TNS opinion per il Parlamento europeo EB 74 Periodo interessato: 26 agosto - 16 settembre 2010 Copertura: persone intervistate in modalità face-to-face Popolazione: cittadini europei di almeno 15 anni di età TNS opinion per il Parlamento europeo N.B.: Si ricorda al lettore che i risultati di un sondaggio sono stime, la cui accuratezza, a parità di condizioni, dipende dalle dimensioni del campione e dalla percentuale osservata. Per campioni di circa interviste (come quelli generalmente adottati su scala nazionale), la percentuale reale, ovvero quella che si otterrebbe intervistando l'intera popolazione, varia entro i seguenti intervalli di fiducia: Percentuali osservate o 90% o 80% 30% o 70% 40% o 60% 50% Intervalli di fiducia +/- 1,9 punti +/- 2,5 punti +/- 2,7 punti +/- 3,0 punti +/- 3,1 punti 7

8 I. LE AGENZIE DI RATING DEL CREDITO (ARC) Q: In base alle sue conoscenze in proposito, mi dica quanto è d'accordo o in disaccordo con ognuna delle seguenti affermazioni sulle agenzie di rating del credito. La creazione di un'agenzia europea di rating del credito controbilancerebbe il potere delle agenzie esistenti Totally agree Tend to agree Tend to disagree Totally disagree CY 5 BE 4 NL 3 3 DE 4 30% AT SK 5 2% HU 30% 4 FI 2 4 SI 3 LU 2 IT 4 1 EL 3 4 FR SE 2 1 ES EU PL 2 3 2% PT 4 1 CZ LV 4 1 EE 4 1 BG 40% 2% IE MT 4 LT 1 UK RO 4 8

9 II. IL RUOLO DELL'EURO Q: Mi dica quanto è d'accordo o in disaccordo con la seguente affermazione: in generale l'euro ha attenuato gli effetti negativi della crisi. Euro Total 'Agree' Total 'Disagree' EB 75 Diff. EB 75 Diff. EB 75 Diff. April 2011 September EB75 April 2011 September EB75 April 2011 September EB75 UK ES EL 3 40% CY 2 30% BG % FR RO PL 2 2 = PT = EU = IE LV LT HU SI % EE LU 4 40% -5 50% CZ % BE % + 1 MT % 52% IT DE SK % FI 50% NL = SE AT

10 III. METTERE IN COMUNE UNA QUOTA DEL DEBITO DEGLI STATI MEMBRI Q: La prego di dirmi in quale misura è d'accordo o in disaccordo con ognuna delle seguenti affermazioni su questo argomento. Mettere in comune una quota del debito pubblico di ciascuno degli Stati membri Totally agree Tend to agree Totally disagree Tend to disagree Would benefit only those Member States which are in the worst difficulties 2 40% Would penalise those Member States which are not in difficulty 3 Would be necessary in the name of solidarity between Member States 1 4 Would reinforce the financial stability of the Member States Would allow to reduce the cost of the crisis

11 Mettere in comune una quota del debito pubblico di ciascuno degli Stati membri Gioverebbe soltanto agli Stati membri che sono maggiormente in difficoltà Total 'Agree' Total 'Disagree' LV 80% 1 SI 7 1 AT 7 LU 7 1 CY 7 SK 7 1 FI 7 FR 7 LT 7 1 BE 72% 2 2% EE 72% BG 7 1 DE 7 2 PL 7 1 SE 7 CZ 6 2 HU 6 EU PT 6 1 NL 6 UK 6 2 IT 2 RO 6 1 MT 5 IE ES EL 5 40% 11

12 Mettere in comune una quota del debito pubblico di ciascuno degli Stati membri Penalizzerebbe gli Stati membri che non sono in difficoltà Total 'Agree' Total 'Disagree' FI 7 2% AT 7 LV 7 DE 7 SK 72% SE 6 2 LU 6 FR 6 2 SI 6 2 BE 6 2% LT 6 UK 6 EE 6 2 CZ EU27 2 PT 6 2 PL 60% 1 NL 60% IT 5 BG 5 HU 5 3 IE 5 2 RO 50% 2 CY 4 4 ES 4 30% MT 3 2 EL 5 12

13 Mettere in comune una quota del debito pubblico di ciascuno degli Stati membri Sarebbe necessario in nome della solidarietà tra Stati membri Total 'Agree' Total 'Disagree' EL 8 CY 82% 1 PT 7 IT 72% 1 BE 7 2 2% HU NL 6 2 ES 6 1 CZ 6 30% IE 6 PL 6 1 LT 6 2 LU 6 30% MT 1 EU EE 60% FR 60% 2 DE 5 40% SK 5 SE 5 4 BG 5 1 RO SI 5 3 AT 52% 4 LV 5 4 UK FI 13

14 Mettere in comune una quota del debito pubblico di ciascuno degli Stati membri Rafforzerebbe la stabilità finanziaria degli Stati membri Total 'Agree' Total 'Disagree' CY 8 EL 7 72% NL 70% PT HU 6 BE 6 2 IT 6 1 ES 1 CZ MT 6 2 SE 60% SK 5 IE 5 EU PL 5 2 LT 5 30% 1 EE 5 LU 5 3 LV 5 3 UK 5 1 RO 5 FR 50% SI 4 BG AT 4 4 DE 4 4 FI 52% 14

15 Mettere in comune una quota del debito pubblico di ciascuno degli Stati membri Permetterebbe di ridurre il costo della crisi Total 'Agree' Total 'Disagree' EL 7 CY 7 1 PT HU 6 IT 6 1 NL 5 2 BE 5 3 IE 5 CZ 5 ES 5 2 SK 5 LV 5 3 MT 5 LT 52% PL 5 2 EU27 50% 3 1 EE 50% 3 SE 4 4 UK 4 1 RO 4 30% SI 4 FR 4 4 LU FI 40% 5 BG 3 2 AT 3 50% DE 5 15

16 IV. LE EUROBBLIGAZIONI Q: Ha mai sentito parlare delle eurobbligazioni? No Yes, and you know what they are Yes, but you do not really know what it is 80% RO 7 PT 7 1 FR 7 SE 6 LT 6 2 LV 6 2 HU 6 PL 6 UK BE BG 6 CY 5 MT 5 2 ES 5 2 EE 5 EU SK 5 AT 5 30% 2% IT 5 2% FI 52% 2 SI 5 2 LU 4 2 CZ 4 IE 3 DE 3 2 NL 3 3 EL

17 Q: In base alle sue conoscenze in proposito, si definirebbe favorevole o contrario/a alla creazione di eurobbligazioni?* Totally in favour Fairly in favour Fairly opposed Strongly opposed PT 4 BE 4 IT 4 2 SK LU 1 EL 1 3 AT 3 2 NL 2 CY 1 30% FR 3 ES 1 2 IE 4 MT 50% EURO ZONE SI 2 EE FI DE 2 2 * Base: domanda posta al dei rispondenti che hanno già sentito parlare delle eurobbligazioni, unicamente negli Stati membri dell'area dell'euro. 17

18 V. CONVERGENZA TRA LE POLITICHE DI BILANCIO Q: Per quanto riguarda in particolare la convergenza tra le politiche di bilancio degli Stati membri dell'ue, mi dica se è favorevole o contrario/a a ciascuna di queste misure. 1. Prevedere una consultazione preliminare tra le istituzioni europee e le istituzioni politiche nazionali nell'ambito del processo di definizione dei bilanci nazionali Total 'In favor' Total 'Opposed' NL 82% CY 80% DE 7 1 SI 7 IT 7 1 BE 7 FI 7 SK 7 1 HU 7 1 PT 7 EL 70% 1 AT 6 EU LU 6 LT 6 BG 6 RO 6 CZ 6 2 FR ES 6 1 PL SE 6 5 LV 5 2 EE 5 MT 5 IE 4 UK 4 18

19 2. Applicazione automatica di sanzioni economiche progressive per gli Stati membri dell'ue che non rispettano le norme in materia di debito e disavanzo pubblico stabilite congiuntamente Total 'In favor' Total 'Opposed' FI 8 SK 8 NL 7 1 CY BE 7 2% SE 7 HU 7 IT 7 1 SI 7 FR 7 1 DE 7 AT 72% PT 7 1 CZ 70% LU 6 LT EU27 6 ES 6 1 PL 6 1 EL 2 RO EE 5 2 BG 5 UK 5 2 MT 52% 3 LV IE 4 19

20 VI. SOLIDARIETÀ FINANZIARIA IN CASO DI CRISI Q: In che misura Lei è d'accordo o in disaccordo con la seguente affermazione: in tempo di crisi è consigliabile che (IL NOSTRO PAESE) offra aiuti finanziari a un altro Stato membro dell'ue che sta affrontando gravi difficoltà economiche e finanziarie EB 74 Aug - Sept 2010 Total 'Agree' Total 'Disagree' Sept 2011 Diff - EB 74 EB 74 Aug - Sept 2010 Sept 2011 Diff - EB 74 EB 74 Aug - Sept 2010 Sept 2011 LU 5 72% NL % DE % -7 PL EL 4 52% = 2% -4 MT % BG ES 4 52% % CZ % 60% = = -2 RO FR 5 52% HU EU % IT 5 5 = SE 6 6 = BE 6 60% % -1 UK % LT 40% IE LV % -3 SK PT SI AT 5 50% FI 5 52% EE CY 70% Diff - EB 74 20

21 VII. LE REAZIONI DI FRONTE ALLA CRISI Q: In veste di cittadino, Lei si sentirebbe più protetto nell'affrontare l'attuale crisi se? (OUR COUNTRY) adopted measures and applied them individually (OUR COUNTRY) adopted measures and applied them in a coordinated way with the other EU countries EB 75 April -May 2011 Sept 2011 Diff. - EB 75 EB 75 April -May 2011 Sept 2011 Diff. - EB 75 EB 75 April -May 2011 Sept 2011 Diff. - EB 75 SE CY % % + 1 FI EE FR = HU IE 30% LT 2 30% BG SK AT 40% 40% = 52% 50% ES = 70% NL = 72% PT 2 2 = RO 3 3 = 52% CZ 50% = + 1 LU = + 1 MT PL % EU BE % + 1 LV DE 30% IT % 60% = + 4 UK 6 60% = + 4 SI -7 50% EL %

22 Q: Lei direbbe che sino a oggi, per fronteggiare la crisi, i diversi Stati membri dell'ue hanno agito? Tended to act in a coordinated way with the other EU countries Tended to act individually EB 74 Aug - Sept 2010 Sept 2011 Diff. - EB 74 EB 74 Aug - Sept 2010 Sept 2011 Diff. - EB 74 EB 74 Aug - Sept 2010 Sept 2011 Diff. - EB 74 DE % BG % -11 PT FR BE LV UK RO SE 3 50% SK 4 52% EU LT LU = -9 IT IE MT PL EE % -6-1 EL % AT 4 50% CY HU 4 50% % SI FI 6 70% ES % NL CZ 52%

23 VIII. A QUANDO IL RITORNO DELLA CRESCITA? Q: Quando si parla di un ritorno alla crescita in (NOSTRO PAESE), quale delle seguenti opinioni si avvicina di più alla Sua? The crisis is going to last for many years A return to growth will start in the coming years A return to growth will start in the coming months We are already returning to growth EL PT FR HU SI LT ES IE RO BG CY LV UK IT EU27 SK CZ EE BE DE PL NL AT LU MT FI SE % 50% 50% % % % 2% 2% 2% 2% 2% 1 1 2% %