LE STAGIONI DELLE API E DEGLI APICOLTORI
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- Fabiana Rostagno
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1 L istinto delle api è fra i più mirabili della natura LE STAGIONI DELLE API E DEGLI APICOLTORI Calendario dei principali lavori da effettuarsi in apiario APIVAL - CORSO DI AGGIORNAMENTO BASE Lezione a cura di FRANCO PIONER LUIGI MONTIBELLER
2 P R E M E S S A Queste brevi e semplici note sono scritte per accompagnare i primi passi del principiante verso le prime esperienze con le sue api. Un atteggiamento calmo e naturale dell apicoltore favorisce sempre il rapporto con questi particolari insetti. Accenniamo solamente le varie operazioni che poi verranno spiegate approfonditamente durante le lezioni e soprattutto nei sopralluoghi negli apiari. GENNAIO Qua in Valsugana in genere nelle arnie le api formano il glomere con la sua particolare temperatura(25-30 ): non va assolutamente disturbato(no colpi, rumori). Ci si limita a controllare il cassetto mobile sotto per contare le varroe cadute(1). Se ci sono giornate particolarmente soleggiate, delle api escono verso mezzogiorno: si osserva il loro volo-comportamento, se ci sono deiezioni sopra il normale, se tentano di entrare in qualche altra arnia, quante sono morte osservando dal predellino(2). Se occorre, si mette sopra al foro un sacchetto di nutrimento candito(9). Si lavora in laboratorio(10) a pulire i telaini, i mielari(15), ecc si preparano i telaini nuovi con i fogli cerei(12), le arnie(16), le banchine(22) e le varie attrezzature. FEBBRAIO Aumentano (forse) le giornate miti in Valsugana; le api escono di più e forse verso la fine del mese si cominciano a vedere sulle zampette delle operaie le prime palline di polline (farfaro, nocciolo, ontano, gattici), segno che la regina dentro ha cominciato a deporre le uova. Si continuano i controlli (1), (2), (9) e si lavora in laboratorio per prepararsi alla prima visita primaverile(19). Per aprire l arnia occorre una temperatura di almeno senza aria (vedi Pioner sul Notiziario n 3). MARZO Vanno sempre bene i controlli (1), (2), (9). Ci si prepara alla seconda visita primaverile(20). Aperta l arnia e avvisate le api, si spostano i telaini da nido(5) brutti, vecchi(4) verso l esterno(se vuoti) e poi si tolgono. Si posizionano vicino alle api telaini con miele(6)(avanzati all autunno). Con un occhiata si osserva bene la caratteristica della covata fresca e matura, se ci sono ancora scorte di miele(6) o se stanno per esaurirsi. Se la famiglia è forte e permane tempo brutto, verso la fine del mese si può cominciare progressivamente con la nutrizione stimolante(3). Se le api aumentano e arrivano a occupare il diaframma(7), si aggiunge un telaino(6).
3 APRILE Si continua la nutrizione(3) al bisogno (brutto tempo), fino alla comparsa di tante fioriture primaverili(cornioli, erica, tarassaco, mandorlo, pesco, pruno, ecc) e discreta importazione di nettare(8). Si completa di telaini l arnia(16), anche posizionando qualche telaio con foglio cereo(12). Si controllano le famiglie per scoprire se hanno deciso di sciamare(21)(apposito argomento) Si recupera la cera in giro e si mette in funzione la sceratrice (solare)(13). Si preparano tutti gli attrezzi per pigliare i sciami(14). Si preparano i mielari(15), gli escludiregine(16) si mette in funzione(con attenzione) il pigliapolline(25). Si può effettuare qualche travaso per pulire le arnie. MAGGIO Controllo e raccolta sciami, formazione di nuovi nuclei(30), scelta celle reali(31) per allevamento nuove regine(32); controllo nascita e fecondazione(33) nuove regine. Controllo malattie della covata(23). Controllo dell importazione del nettare(8) e la tempestiva aggiunta dei mielari. Asciugatura e opercolatura del miele. GIUGNO Si preparano tutte le attrezzature per la prima smielatura(26)apposito argomento: pulizie locale, centrifuga, secchi, maturatori, banco e bacinelle per disopercolare, filtri per il miele e per gli opercoli, coltelli disopercolatori, ecc. Estrazione(fuga-api)(27), trasporto,taglio, centrifugazione, rimessa in sede dei mielari bagnati(28). Attenzione alle regine nuove(32) e a quelle da sostituire. LUGLIO Attenzione alle ultime importazioni (castagno, tiglio, rovo, lampone, timo, epilobium ecc). Sul finire dell importazione, sostituzione delle regine vecchie. Seconda smielatura: trasporto, estrazione, rimessa mielari; mettere in opera tutte le procedure antisaccheggio(29). Si rimettono in deposito i mielari asciutti (antitarme). Si preparano tutte le arnie alla cura tampone argomento apposito: vedi APSS AGOSTO Appena tolti i mielari si procede con la cura tampone (35) antivarroa a tutte le arnie, controllando giornalmente(1). Si controlla sempre che non si verifichino saccheggi(29). Si controlla ancora una volta lo stato della covata, per la peste(36). In laboratorio si sfiorano i maturatori dalle impurità venute a galla, si controlla l umidità del miele si procede all invasettamento argomento apposito. Controllo antitarme nei telaini in deposito.
4 SETTEMBRE Controllo assiduo della varroa sui fondi mobili. Controllo dell andamento della covata e consistenza api che escono. Controllo e integrazione delle scorte delle arnie più leggere. Eventuale altro intervento tampone(35) antivarroa. Controllo delle tarme nei telaini in deposito. OTTOBRE Visite di preinvernamento e internamento delle arnie per vedere se c è ancora covata, se sono affamate(poche scorte). Collocare davanti le mascherine di protezione ecc. Controllo delle varroe sul fondo mobile(1). Levare l ultimo telaio e mettere il diaframma(7). NOVEMBRE Intervento di pulizia radicale contro la varroa: attualmente si usa acido ossalico spruzzato o gocciolato sui telaini occupati dalle api, oppure un prodotto di sintesi, vedi consigli (APSS): controllo assiduo delle varroe cadute sul fondo. Ultima visita (tempo permettendo): si tolgono i telaini laterali non occupati(segnandoli) e si mettono in deposito per la primavera, si scartano i brutti. Si mette sopra e lateralmente un materiale adatto a tenere un po il calore dell arnia, che non faccia però aumentare l umidità, sempre temibile. DICEMBRE Controllo varroe cadute sul fondo mobile(1). Possibili minimi spostamenti. Imparare ad ascoltare il rumore all interno, poggiando l orecchio sul legno. Lavoro interno. Auguri natalizi e regalo di qualche vasetto di miele ad amici e vicini. Franco e Luigi
5 ELENCO DEGLI OGGETTI APISTICI (richiamati durante la lezione) 1) Controllo/conta delle varroe cadute nel fondo 2) Controllo/conta delle api cadute sul fondo 3) Nutrizione della famiglia(per sussistenza-per stimolare 4) Telaini vecchi, brutti, vuoti da levare 5) Telaini da nido belli con scorte di miele 6) Le scorte di miele 7) Il diaframma 8) L importazione del nettare 9) Il candito come nutrimento invernale 10) Lavoro in laboratorio 11) L armatura dei telaini 12) I fogli cerei 13) La sceratrice solare 14) Gli sciami 15) I mielari 16) L arnia 17) L escludiregina 18) L apertura dell arnia e l affumicatore 19) La prima visita primaverile 20) La seconda visita primaverile 21) Le successive visite di controllo sciamatura 22) La posizione dell apiario e le banchine 23) Il controllo delle malattie della covata 24) La pulizia all interno dell arnia 25) Il pigliapolline 26) La prima smielatura 27) Il fuga-api 28) I mielari smielati (bagnati) 29) Le procedure anti sacheggio 30) La formazione dei nuovi nuclei 31) Le celle reali 32) L allevamento delle nuove regine 33) La fecondazione delle nuove regine 34) L inserimento delle nuove regine 35) La cura tampone antivarroa 36) La peste americana 37) L intervento di pulizia radicale antivarroa 38) Le mascherine davanti di protezione 39) L acido ossalico e gli altri presidi sanitari dell APSS 40) L invasettamento del miele e le etichette
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