La Voce dell'apicoltore
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1 A.R.A.L. NEWS n.6 del 13 /07/ 2016 La Voce dell'apicoltore Miele: l'unica cosa che si produrrà sempre Notiziario ARAL Top news n A R A L Associazione regionale Apicoltori Lazio Sede operativa: Via Albidona, Roma Tel. 06/ CF P. IVA C. C. Postale /N Per la corrispondenza: Via di Tor Vergata Roma Cell ; Sito web - E Mail: info@aralonline.or Questo notiziario viene inviato solo via E MAIL ad apicoltori, autorità. sanitari, enti di ricerca. In caso di rinuncia, previa comunicazione, si provvederà a depennare l'utente.. * * * * * ARGOMENTI Notiziario dell'aral La Voce dell'apicoltore 1) La rivista vita in campagna 2) il tarassaco Molti soci dell'aral sono abbonati a prezzi scontati alla rivista VITA IN CAMPAGNA Vita in Campagna è l amico esperto che ti offre, mese dopo mese, tutti i consigli e le indicazioni per la coltivazione e la cura del tuo spazio verde, piccolo o grande che sia. Orto, frutteto, vigneto, giardino, piccoli allevamenti, piccola meccanizzazione, tutela dell ambiente, salute e alimentazione naturale, casa di campagna. non si sfsi sfoglia, ma si legge per imparare a fare. Poitica agricola ambientale. 1
2 Questi i principali argomenti trattati da Vita in Campagna, il mensile che non si sfoglia, ma si legge per imparare a fare. Giardinaggio. Frutteto e vigneto Piccole macchine e attrezzature Piccoli allevamenti Ambiente e natura Salute alimentazione Turismo rurale leggi, tributi, finanziamenti Per il piacere dei nostri apicoltori riportiamo alcuni argomenti trattati da Vita in Campagna Come formare sciami artificiali L'apicoltore può formare nuovi nuclei per migliorare la salute e il benessere delle api. Ecco spiegato come procedere Applicando la tecnica della formazione dei nuclei artificiali, in luglio e agosto è possibile determinare il blocco di covata per il controllo dell acaro varroa oltre al rinnovo delle famiglie e delle api regine, delle quali si conoscerà anche l anno di nascita e la famiglia di provenienza. Ogni colonia di api si suddivide in due o più nuclei in questo modo: un nucleo formato dalla regina e dai telaini contenenti le scorte (3-4 telaini in totale), dove basta un intervento con acido ossalico gocciolato per ripulire la colonia dall acaro varroa; uno o due nuclei formati con i telaini che ospitano la covata (tre telaini ogni nucleo), facendo attenzione che vi sia covata fresca in ognuno; in queste famigliole le api si costruiranno la cella reale. Nel tempo che allevano la nuova ape regina, si schiude e sfarfalla tutta la covata, quindi si interviene con acido ossalico gocciolato per abbattere l acaro varroa; oppure, se il clima estivo permane, si può collocare da subito la vaschetta di Apiguard che copre tutto il periodo di sfarfallamento della covata e si pulisce la colonia dal parassita. Per evitare il saccheggio e per impedire alle api bottinatrici di tornare alla colonia iniziale, questi nuclei vanno spostati ad almeno 3 km dall apiario. 2
3 Melari: cosa fare dopo la smielatura Dopo la smielatura è possibile ricollocare i melari sugli alveari oppure iniziare a immagazzinarli con cura, pronti per essere riutilizzati l'anno prossimo Dopo aver smielato i telaini (dei soli melari per i quali avete impiegato l escludi regina), potete optare per due scelte: collocare di nuovo i melari sugli alveari, preferibilmente nelle ore prossime all imbrunire in quanto le api sono più calme. Le api ripuliscono così il miele residuo presente in forma di goccioline e questi melari si immagazzinano poi in un secondo tempo; immagazzinare immediatamente i melari ancora con le goccioline di miele sui favi, mettendoli ben sigillati in un luogo fresco e chiuso. Questi favi serviranno l anno prossimo come attrattivo per ripopolare velocemente di api i melari. Sottoponete i melari immagazzinati a due interventi fumiganti, a distanza di giorni, con prodotti a base di zolfo oppure a base di Bacillus thuringiensis (commercializzato con il nome di B 401), per preservare i favi dagli attacchi di tarma della cera. Una volta tolti i melari visitate ogni alveare per verificarne lo stato di salute e per verificare l efficienza della regina. Vuoi restare sempre aggiornato sulle ultime novit Visita all apiario dopo aver tolto i melari Dopo aver tolto i melari effettuate la visita di ogni alveare per verificarne lo stato di salute e per verificare l efficienza della regina che se è vecchia va sostituita Quando vi recate in visita all apiario tenete particolarmente presente che: una covata compatta e ben distesa è indice di una regina ancora giovane; opercoli integri e chiari sono indice di covata sana; cellette di covata isolate nel favo, magari con l opercolo forato, sono indice della presenza di peste americana. In caso di dubbio potete effettuare la «prova dello stecchino»; immergete uno stecchino di legno nella celletta: se estraendolo porta con sé una poltiglia filante la colonia è infetta e in tal caso occorre rivolgersi ai Servizi veterinari competenti nel territorio. Durante la visita verificate anche la presenza delle scorte di miele e polline e, in caso siano insufficienti, inserite un telaino conservato in magazzino. Con la sostituzione delle regine vecchie si devono inserire le regine nuove, per non trovarsi con la sorpresa di una famiglia orfana alla fine dell inverno, quando la riunione con altre famiglie risulta difficile se non impossibile. 3
4 Nutrizione naturale Il metodo di nutrizione naturale consigliato si può adottare all uscita dall inverno per soddisfare il bisogno alimentare delle api e come stimolante per la colonia L obiettivo che si raggiunge con questo metodo di nutrizione naturale è quello di fornire alle api il loro stesso miele, come avviene in natura. In questo modo si fornisce alla colonia un alimento biologicamente completo, evitando il ricorso alla nutrizione artificiale che di norma viene fornita con sciroppo zuccherino o candito. A questo scopo si impiega un telaino con favo carico di scorte di miele, parzialmente disopercolato, da collocare orizzontalmente sopra l arnia, senza incorrere nel pericolo di saccheggio (api di un alveare che attaccano un altro alveare per sottrarre cibo). Il metodo prevede la predisposizione sull arnia di una cornice di legno, in modo da formare una camera supplementare nella quale collocare il telaino con il favo carico di miele. Quando il favo è vuoto si può decidere di rimuoverlo oppure, se la famiglia è forte, lasciarlo per consentirle di accumulare altre scorte di miele. Tra l arnia e la cornice viene posizionato l escludi regina, affinché solo le api operaie possano accedere al favo 4
5 Il favo viene posto orizzontalmente dopo averlo disorpecolato con attenzione per non far cadere il miele Abbiamo voluto presentarvi questa rivista perché riteniamo che sia molto importante anche per noi apicoltori. Abbonarsi tramite l'aral è facile. Segnalate il vostro nome e chiedete delucidazioni tramite una E Mail a info@aralonline.org Tutti i nominativi saranno raccolti in un particolare elenco che verrà segnalato alla Direzione della rivista in tempo utile per l'abbonamento dal primo gennaio IL TARASSACO Il Tarassaco (Taraxacum officinale) è conosciuto anche come dente di leone, soffione o cicoria selvatica. Si tratta di una pianta erbacea con radice fittonante che produce un fiore dal caratteristico colore giallo acceso. La presenza del tarassaco è molto comune nelle campagne, nei prati e nei campi incolti. Si possono trovare dei fiori di tarassaco anche ai bordi delle strade e dei marciapiedi.. 5
6 Del tarassaco si utilizzano sia la radice che il fiore. La radice viene impiegata soprattutto come rimedio naturale mentre i fiori di tarassaco diventano anche un prezioso ingrediente alimentare in cucina. La raccolta delle radici di tarassaco avviene da giugno a settembre. Da ottobre ad aprile si possono raccogliere le foglie di tarassaco, da consumare fresche in cucina. Il tarassaco è noto soprattutto per le sue proprietà depurative, diuretiche e lassative. Il miele di tarassaco cristallizza in tempi rapidi finemente e venendo a formare una massa morbida e cremosa. Il colore è ambrato con riflessi gialli nel miele liquido, crema o giallo quando cristallizza. Sia all odore che al gusto si rivela intenso, in bocca molto persistente. C è una certa discrepanza tra l odore e il sapore, che appare più fine. La raccolta di uno sciame a Latina Tra via Quarto e via del Lido a Latina, sul balcone di una palazzina al quarto piano si era posizionato un grande sciame d'api, pericoloso per gli abitanti della zona. La rapida segnalazione da parte del signor Bruno Mucci, lo sciame d'api è stato recuperato dall'apicoltore dell'aral Valerio Piovesan con l'ausilio di una scala mobile offerta gratuitamente dall'impresa setina Edil Elisa. L'abbattimento di questi preziosi insetti sarebbe stato un vero peccato visto il prezioso ruolo che svolgono per l'ecosistema. E' stata anche una lezione di scienze sul campo, visto i numerosi bambini presenti e che indubbiamente non scorderanno facilmente quanto hanno assistito. Le api prelevate sono state trasportate presso l'azienda di NON SOLO MIELE in via Bassianese, nel Borgo San Michele. 6
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