PIANO EMERGENZE E EVACUAZIONE Teatro del Maggio Musicale Fiorentino PEE

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1 PIANO EMERGENZE E EVACUAZIONE Teatro del Maggio Musicale Fiorentino PEE Il documento è custodito presso l ufficio del Responsabile del Servizio Prevenzione. ESTRATTO Revisione n. 2 Data 1 settembre 2017 CRISTIANO CHIAROT Il Datore di Lavoro. CHIARA BANCHINI Il Direttore Tecnico.. SIMONE SGOBBI Il Responsabile del SPP. Documento formato da n 35 pagine. e 10 Allegati Stato delle revisioni e descrizione delle modifiche Rev. data Sez. modificata Descrizione modifica 0 15/11/1997 Prima emissione 1 13/07/ Revisione generale 2 01/09/2017 Sez. 8 e 9 Introduzione luogo sicuro in cavea, procedure per disabili e procedure per Ispettori di Coro e Orchestra (modifiche evidenziate con nota a piè di pagina con dicitura rev.2 )

2 INDICE 1- Premessa pag Descrizione dell edificio.. pag Descrizione rete impianti.. pag Controlli per la sicurezza antincendio. pag Principali accorgimenti per prevenire gli incendi.. pag Interventi manutentivi pag Formazione, informazione e addestramento del personale. pag Procedure per l attivazione del piano di Emergenza.. pag Teatro aperto senza pubblico. pag Teatro aperto con pubblico.. pag Teatro chiuso.. pag Piano di Evacuazione pag. 30 ALLEGATI Allegato 1 Allegato 2 Allegato 3 Allegato 4 Allegato 5 Allegato 6 Allegato 7 Allegato 8 Allegato 9 Planimetrie con destinazione uso locali e presidi antincendio Procedure di Attivazione del sistema di allarme in normale attività Procedura di attivazione sistema allarme per eventi e prove con fumo Procedure per Attivazione automatica Impianto a Diluvio Programma di Manutenzione dell Edificio Planimetrie delle Vie di Esodo Schede Gestione altre Emergenze Chiamate di soccorso Allegato 10 Referenti 2

3 1. PREMESSA Il Progetto Generale del Teatro del Maggio Musicale Fiorentino prevede la costruzione di un complesso teatrale dotato di due sale: sala lirica e sala concerti, con atrio in comune, aventi ciascuna ampia indipendenza operativa e funzionale e propri percorsi di accesso e di fuga. Gli ambienti che si descrivono di seguito si riferiscono alla porzione di edificio finora realizzata, per la quale, il Comune di Firenze, quale proprietario, ha presentato la Scia presso il Comando dei Vigili del Fuoco. La quota di riferimento scelta per il progetto architettonico è quella della strada pubblica: quota +44,55m rispetto al livello del mare. Nel progetto antincendio, sono state individuate due quote di riferimento, in funzione della possibilità di accesso dei mezzi di soccorso dei VVF: - accesso/uscite del pubblico, piazzale Gui (SE), quota di riferimento antincendio: (corrispondente a q. +44,55m); - accesso/uscite del personale, piazzale carico-scarico (NW), quota di riferimento antincendio: -2.90m (corrispondente a q.+41,.65m). 2. DESCRIZIONE DELL EDIFICIO Il Teatro del Maggio Musicale Fiorentino è un complesso edilizio situato in un area totalmente interrelata con il sistema complessivo della viabilità circostante. La viabilità carrabile principale è innestata sull asse di Piazza Vittorio Veneto-Viale Fratelli Rosselli e sull asse di via del ponte alle Mosse. La struttura è ubicata, come indicato dal D.M. 19 agosto 1996, in un complesso di edifici isolati dagli altri. E assicurato il rispetto delle distanze di sicurezza esterne dagli insediamenti circostanti, previste dalle specifiche regolamentazioni di prevenzione incendi, relative alle attività in essi svolte. La normativa citata è stata applicata anche per la classe di reazione al fuoco delle strutture e dei materiali che sono stati impiegati in ogni zona del Teatro; per ognuna di queste zone è stato tenuto conto dell attività che vi verrà svolta, per la scelta del materiale scenico, per il calcolo dell affollamento, per la verifica delle vie di esodo e per il sistema delle vie di uscita (numero, larghezza e lunghezza). La sala Teatro Lirico ha una capienza massima di posti con scena separata e una torre scenica avente altezza antincendio di 31,5 m. 3

4 Il complesso è dislocato su più quote, sia interrate, che fuori terra. Nel complesso sono presenti, inoltre: - una cavea, completamente all aperto, da posti; - le sale prova e i locali di servizio per il personale tecnico; - gli uffici (per una capienza massima di 220 persone). Nel contesto della struttura sono inseriti vari ambienti, destinati sia a funzioni propriamente tecniche, sia a necessità organizzative per l allestimento dello spettacolo. La struttura è così costituita: Quota +34,85 (secondo piano interrato) E una quota, senza accesso di spettatori e/o pubblico, destinata ad ospitare servizi necessari al funzionamento ed alla gestione del complesso. I locali dislocati a questa quota hanno le seguenti destinazioni d uso: - area impianti, che comprende: Cabina Elettrica, locale UPS, locale consegna ENEL, locale contatori; Centrale Termica, Centrale Frigorifera, centrale di pompaggio, centrale idrica e di produzione acqua calda sanitaria, sottocentrali unità di trattamento aria, vasca di accumulo acque meteoriche; sistemi automatici per il sollevamento ed il convogliamento delle acque meteoriche e reflue; - fossa del golfo mistico, soppalco carri poltrona e sottoplatea della sala Teatro; - fossa del palco con struttura provvisoria palco (sala Teatro ), con sala dimmer, sala rack e due vani degli impianti elevatori per collegamento con i ballatoi tecnici della parte alta della torre scenica; - sale prove: n.1 sala prova Orchestra, n.3 sale prova sezioni e n.3 sale prova percussioni; - collegamenti verticali costituiti da n.3 corpi scala in c.a. e due impianti elevatori ed un monta scene per il trasporto di sole cose; - spazi destinati a servizi/spogliatoi, locali di riposo e bagni per il personale tecnico e di spettacolo; - un archivio musicale. 4

5 Quota +38,74/41.00 (primo piano interrato) A questa quota sono ubicati i servizi necessari al funzionamento ed alla gestione del complesso: - connettivi e servizi igienici per il pubblico della sala; - accesso alla fossa d Orchestra e corridoio di servizio per l accesso del suggeritore; - fossa d Orchestra della sala Teatro, costituita da n. 3 pedane di scenotecnica mobili su varie quote a seconda dell uso previsto dall allestimento scenico specifico, controllate dalla sala regia e sotto la supervisione del sistema centrale di sicurezza e movimentazione della scenotecnica; - calzoleria; - deposito per la conservazione degli strumenti musicali. Quota /+41,55 (piano terra) Sono le quote di riferimento del complesso, corrispondenti ai due piazzali esterni. A queste quote sono presenti gli accessi alla sala tramite il foyer e i servizi accessori per il pubblico. I locali dislocati a questa quota hanno le seguenti destinazioni d uso: - foyer, dal quale si accede alla sala Teatro, ai servizi igienici per il pubblico, al bar/caffetteria, al guardaroba, alle salette a disposizione, alla biglietteria, alla sala stampa; - platea della sala Teatro; - spazi scenici della sala Teatro, palcoscenico centrale e spazi scenici di supporto; in particolare è presente un palcoscenico centrale di 480 m² circa a cui si affiancano altre tre superfici (i due spazi scenici laterali di circa 600 mq e lo spazio scenico retrostante di circa 800 mq). La torre scenica propriamente detta insiste sulla superficie del palcoscenico centrale. Il calpestio del palcoscenico è realizzato con un tavolato provvisorio a quota +41,65m su strutture metalliche provvisorie che spiccano dal piano di fondazione del fabbricato a q.ta +33,30m. I piani dei palchi laterali e posteriore sono allestiti con praticabili lignei costituiti anch essi da tavolato su struttura metallica di altezza circa 1,15 m dal piano di appoggio, tali da garantire la stessa quota del palco centrale; 5

6 - sartoria ed annessi spazi di servizio; - locali per il Direttore di scena e per il responsabile degli allestimenti scenici; - bagni per i tecnici; - Portineria; - spogliatoi per il personale tecnico; - servizi igienici per il pubblico della sala; - guardaroba; - sala stampa. Quota (primo piano fuori terra) I locali dislocati a questa quota hanno le seguenti destinazioni d uso: - primo ordine di palchetti laterali e inizio della galleria della sala Teatro; - ambienti tecnici (regia luci, regia sottotitoli e regia audio) a servizio della sala Teatro; - camerini per gli Artisti solisti dotati di servizi igienici; - sala trucco Artisti; - n.3 salette prova individuali; - studio del Direttore d Orchestra; - sala di registrazione. Quota / (secondo piano fuori terra) A questa quota sono presenti le uscite della galleria della sala Teatro, con le relative vie di esodo che portano all esterno sulla copertura e, nell area della scena riservata al personale della Fondazione, gli spazi per il corpo di ballo e per il Coro. I locali a questa quota hanno le seguenti destinazioni d uso: - foyer alto della sala Teatro, dal quale si accede ai servizi igienici per il pubblico e al guardaroba; - primo e secondo ordine di palchetti e galleria; - camerini individuali e cameroni spogliatoi per il corpo di ballo e per il Coro; - sala prova ballo e sala prova Coro provvisoria; 6

7 - spazi a disposizione di Coro e ballo. Quota (copertura esterna) A questa quota è presente la copertura praticabile, ovvero tutta l articolazione di rampe, cordonate, spiazzi pedonali che costituiscono la viabilità pedonale, nella quale è inserita, completamente all aperto, la cavea, che ha una potenzialità di posti e i relativi camerini e servizi igienici. La quota della copertura costituisce l uscita all esterno degli uffici e dei ballatoi della torre scenica Quote + 63,55/+67,43/+71,31/+73.00/+75,19 (piani uffici) I locali dislocati a queste quote hanno le seguenti destinazioni d uso: - Torre scenica (dal 2 al 4 ballatoio tecnico, graticcia di scena e impalcato carrucole); - blocco uffici (lato SW e, alla quota , anche lato NE). Esterno: quota Tra la strada che perimetra a sud il complesso teatrale e il piazzale di carico e scarico antistante il retropalco, è presente un locale pompe antincendio (quota +40,14m) e n 1 vasca di accumulo idrico antincendio. Essi sono realizzati sotto la strada di collegamento con accesso dal piazzale di carico/scarico a quota +40,65/+40,74m; la vasca ha una capacità idrica di circa 855 mc ed una capacità utile di 705 mc. 3. DESCRIZIONE RETE IMPIANTI L edificio appena descritto è governato attraverso un sistema di impianti complesso e specifico per l attività di pubblico spettacolo. La gestione e manutenzione degli impianti è stata affidata ad una ditta esterna. Di seguito si riporta una breve descrizione degli stessi. IMPIANTI TECNOLOGICI Centrale termica Nel fabbricato sono presenti impianti termici, alimentati a gas metano, destinati alla climatizzazione degli ambienti, in particolare n 3 caldaie da 906 KW l una, per una portata termica complessiva di KW. Il sistema di interruzione manuale del gas metano è indicato in planimetria (All. 1). 7

8 Impianti di condizionamento e ventilazione Gli impianti di condizionamento e ventilazione sono costituiti da unità di trattamento dell'aria e gruppi frigoriferi. Gli impianti sono dotati di un dispositivo di comando manuale, per l'arresto dei ventilatori in caso d'incendio, indicato in planimetria (All. 1). Inoltre, come previsto per impianti a ricircolo d'aria a servizio di più compartimenti, essi sono stati muniti, all'interno delle condotte, di rivelatori di fumo che comandano automaticamente l'arresto dei ventilatori e la chiusura delle serrande tagliafuoco. L'intervento dei rivelatori è segnalato nella centrale di controllo degli impianti di rivelazione e segnalazione automatica degli incendi e riportato nella Control Room. L'intervento dei dispositivi, sia manuali che automatici, non consentirà la rimessa in marcia dei ventilatori senza l'intervento manuale dell'operatore. Cunicolo Impianti Al secondo piano interrato (quota ) è presente un cunicolo destinato agli impianti che corre intorno al complesso. IMPIANTI ELETTRICI E SISTEMA DI ALLARME Impianti elettrici Il quadro elettrico generale è ubicato a quota +34,85 in posizione facilmente accessibile e raggiungibile tramite scala ad uso esclusivo. Il locale UPS/batterie è anch esso ubicato alla quota interrata I locali contenenti i quadri elettrici, i locali dimmer e la sala rack sono protetti da impianto automatico di rilevazione incendi. I sistemi di utenza sottoelencati sono dotati di alimentazione di sicurezza: a) illuminazione; b) allarme; c) rivelazione; d) impianti di estinzione degli incendi; e) ascensori antincendio. 8

9 Sistema di allarme I locali sono dotati di un sistema di allarme acustico realizzato mediante altoparlanti, con caratteristiche idonee ad avvertire le persone presenti delle condizioni di pericolo in caso di incendio. Il comando di attivazione del sistema di allarme è: - ad attivazione automatica attraverso il sistema di rivelazione incendi (Vedi procedura All. 2 ) - ad attivazione manuale, quest ultima, ubicata in tre postazioni: o nella Control Room (vedi planimetria All.1) o nella cabina regia di fondo sala o nella postazione del Direttore di scena. IMPIANTI DI SEGNALAZIONE ED ESTINZIONE DEGLI INCENDI Rete di idranti Per la protezione interna della porzione di edificio ultimata è stata realizzata una rete di idranti, chiusa ad anello, che alimenta idranti e naspi posizionati in tutte le aree a maggior rischio. Sono presenti infine n 6 attacchi di mandata ( n. 3 per l impianto ad idranti e n. 3 per l impianto sprinkler) per il collegamento con le autopompe VV.F. Sistema automatico a sprinkler Il sistema automatico a sprinkler, costituito da una rete principale chiudentesi ad anello, è stato installato a protezione di: depositi strumenti quota + 38, archivi uffici amministrativi, sale prova a quota +34, sala Orchestra, ed è stato anche esteso ai cinque ballatoi della torre scenica ed al locale archivio degli uffici a q.ta +63,55. Sistema a diluvio Il sistema a diluvio, che protegge il palcoscenico e gli spazi scenici laterali annessi, è costituito da un impianto a lama d acqua per la protezione del sipario di sicurezza e da impianti che proteggono: - il palco centrale; - lo spazio scenico lato SW; 9

10 - lo spazio scenico lato NE; - lo spazio tecnico del retropalco. L impianto è stato suddiviso in quattro zone operative: per ciascuna zona è prevista una valvola a diluvio ad attuazione manuale ed automatica. Per l attuazione automatica dell impianto è stato adottato un sistema dedicato, ( vedi procedura in All. 3) basato su rivelatori termovelocimetrici, ottici, di fiamma ed ad aspirazione con camera di analisi, in grado di attivare l impianto a diluvio, a seguito di un veloce innalzamento della temperatura, di presenza di fumi e di presenza di fiamma, in un tempo estremamente ridotto. Alimentazione idrica L alimentazione idrica per gli impianti idrici antincendio del complesso (rete di idranti, sistema automatico a sprinkler e sistema a diluvio) è costituita attualmente da una vasca di accumulo collegata alle reti antincendio tramite due gruppi di pompaggio automatici. Un gruppo pompe alimenta la rete di idranti ed il sistema automatico a sprinkler, l altro gruppo alimenta invece il sistema a diluvio. Ogni gruppo è costituito da due motopompe di servizio ciascuna delle quali in grado di erogare le prestazioni richieste. Impianto di rivelazione e segnalazione automatica degli incendi E presente un impianto di rivelazione e segnalazione automatica degli incendi a protezione degli ambienti. L impianto è gestito da due centrali antincendio, situate nella sala rack a quota 34,85, come indicato in planimetria. I rivelatori installati nel complesso sono rivelatori ottico/termici, dotati di due tipi di sensori, la camera ottica e l elemento termico. Nella sala del Teatro e nel foyer sono installati rivelatori del tipo ad aspirazione con camera di analisi. Per il palcoscenico centrale e per quelli laterali e posteriore nonché per la torre scenica e la graticcia dove è presente l impianto di spegnimento a diluvio si è prevista la installazione di un impianto di rivelazione e segnalazione automatica incendi autonomo e dedicato. 10

11 L impianto di rivelazione incendi è stato dotato anche di sistema dedicato di TVCC ad alta definizione con monitor, posizionato nella Control Room dove sono riportati tutti gli allarmi. Evacuatori di fumo e calore a funzionamento naturale (EFC) Gli EFC sono installati: sulla copertura della torre scenica; sulla copertura del corridoio di comunicazione tra la torre scenica ed il luogo sicuro dinamico. Impianto di estrazione fumi (SEFCC) Nel complesso Teatrale sono previsti sistemi per l estrazione forzata del fumo e del calore generati da un eventuale incendio. Descrizione dell impianto e procedura di attivazione in All. 4 I sistemi SEFFC sono in grado di garantire, per un tempo prestabilito, condizioni di sicurezza tali da consentire prima l esodo degli occupanti e poi l intervento delle squadre di soccorso. 4. CONTROLLI PER LA SICUREZZA ANTINCENDIO Premessa Il titolo XVIII dell allegato al D.M. 19 Agosto 1996 relativo alla prevenzione incendi nei locali di pubblico spettacolo, richiede una pianificazione dei controlli per una corretta gestione della sicurezza antincendio. Gli artt. 46 e 86 del D.lgs. 81/2008 e ss.mm., sanciscono il principio secondo cui il Datore di lavoro è tenuto a garantire nel tempo la sicurezza dell edificio e dei lavoratori. L art. 6, comma 1, del D.P.R. 151/2011, obbliga i responsabili di attività soggette ai controlli di prevenzione incendi a mantenere in stato di efficienza i sistemi, i dispositivi, le attrezzature, a predisporre ed attuare le misure di sicurezza antincendio e ad annotare su un apposito registro tutte le verifiche di controllo, che vengono effettuate. A tal fine è redatto un Registro dei controlli periodici antincendio ai sensi dell art. 6, comma 2, del D.P.R. 151/2011 tenuto costantemente aggiornato e disponibile per i controlli del Comando Provinciale dei Vigili del Fuoco. 11

12 La Fondazione garantisce che nel corso dell esercizio non vengano alterate le condizioni di sicurezza attraverso controlli della Ditta di manutenzione. Tutti i controlli sono riportati nell apposito registro previsto dalla normativa che si trova nel locale Control Room. ELENCO DEI CONTROLLI EFFETTUATI I controlli sono effettuati con la periodicità definita per legge o per rispondenza alle norme di buona tecnica. In caso di lavori e/o presenza di cantieri potranno essere disposti controlli più frequenti e mirati ai pericoli indotti da detti lavori, anche temporanei. A) CONTROLLI VISIVI CHE NON NECESSITANO DI PARTICOLARE COMPETENZA TECNICA E CHE VENGONO EFFETTUATI DA PERSONALE DIPENDENTE DELLA FONDAZIONE 1. Verifica dei percorsi interni e delle vie di fuga secondo percorso pianificato, con controllo dello stato e della visibilità della segnaletica di sicurezza. Verifica degli accessi e delle aree a disposizione per mezzi di soccorso - Scheda n. 1); 2. verifica dei dissuasori e della loro funzionalità; 3. verifica dell assenza di depositi materiale infiammabile, nei luoghi non consentiti, 4. controllo della funzionalità delle maniglie antipanico e controllo della corretta chiusura delle ante B) CONTROLLI VISIVI GIORNALIERI CHE NECESSITANO DI PARTICOLARE COMPETENZA TECNICA E CHE VENGONO EFFETTUATI DA PERSONALE DELLA DITTA DI MANUTENZIONE 1. Controllo di: degli estintori a muro; dei pulsanti di allarme; dell interruttore generale di sgancio dell energia elettrica. 2. Verificare l accessibilità: dei punti di prelievo acqua di spegnimento (idranti esterni, riserve); 12

13 della valvola di intercettazione del gas; dei locali tecnici e delle centrali. 3. Verifica difetti o danneggiamenti rilevabili a vista sull impianto di spegnimento automatico sprinkler. 5. Verifica difetti o danneggiamenti rilevabili a vista sulle luci di emergenza. 6. Verifica difetti o danneggiamenti rilevabili a vista sull impianto di rivelazione incendi (pulsanti di allarme rotti, rilevatori staccati dal soffitto, ecc..) e sulle luci di emergenza. C) CONTROLLI PERIODICI CHE NECESSITANO DI PARTICOLARE COMPETENZA TECNICA E CHE VENGONO EFFETTUATI DA PERSONALE DELLA DITTA DI MANTENZIONE 1. Verifica della corretta posizione degli estintori, la pressione al manometro, verificare se è stata effettuata la manutenzione periodica semestrale dal cartellino allegato. 2. Controllo della presenza delle manichette/lance, controllare se è stata effettuata la manutenzione periodica semestrale dal cartellino allegato. 3. Verifica dello stato di conservazione dei dispositivi antisdrucciolo sulle scale. 4. Verifica dello stato dei pavimenti, dei parapetti e dei corrimano. 5. Verifica dell integrità e caratteristiche di resistenza al fuoco dei solai (es. assenza di nuovi fori non tamponati per lavori di manutenzione o passaggio cavi). 6. Controllo del contenuto delle cassette di pronto soccorso e della scadenza dei presidi in essa contenuti. D) CONTROLLI PERIODICI CHE NECESSITANO DI PARTICOLARE COMPETENZA TECNICA E CHE VENGONO EFFETTUATI DA PERSONALE SPECIALIZZATO DELLA DITTA DI MANTENZIONE APPARECCHIATURE ANTINCENDIO: 1. Controllo degli estintori (tutti i tipi). 2. Collaudo degli estintori a polvere. 3. Collaudo degli estintori a CO2. 13

14 4. Controllo e manutenzione dell impianto automatico di estinzione incendi a gas inerte. 5. Collaudo dei gruppi bombola dell impianto automatico di estinzione incendi a gas inerte. 6. Collaudo degli estintori ad acqua o schiuma. 7. Controllo delle manichette e degli idranti ed estintori. 8. Accensione e verifica di funzionamento dei gruppi di pressurizzazione antincendio (motopompe). 9. Controllo e manutenzione dei gruppi di pressurizzazione antincendio (motopompe) e verifica dell efficienza idraulica. 10. Controllo e manutenzione dell impianto di allarme antincendio (sirene, centralina, corretto funzionamento degli elettromagneti di auto chiusura, ove esistenti). 11. Controllo e manutenzione dell impianto rivelazione fumi. 12. Controllo e manutenzione della serranda taglia fuoco di palcoscenico. 13. Controllo e manutenzione del portone acustico di palcoscenico. 14. Controllo e manutenzione delle serrande taglia fuoco dei condotti aspirazione e areazione. 15. Controllo e manutenzione impianto evacuazione fumi e calore. IMPIANTO ELETTRICO: 16. Controllo del funzionamento dell interruttore elettrico generale e del pulsante di sgancio dell energia elettrica della cabina MT/BT. 17.Controllo dell impianto di illuminazione di emergenza: funzionamento e autonomia delle luci di emergenza (autonomia almeno 60 minuti, o da indicazioni riportate nel CPI). 18. Controllo strumentale del tempo di interruzione degli interruttori differenziali. 19. Controllo strumentale dell impianto di messa a terra. 20. Collaudo dell impianto di protezione dalle scariche atmosferiche. 21. Controllo e manutenzione del gruppo elettrogeno di emergenza. 14

15 22. Verifica di funzionamento del gruppo elettrogeno di emergenza. 23. Controllo e manutenzione degli UPS dell impianto elettrico di emergenza. CENTRALE TERMICA: 24. Controllo del rendimento della combustione. 25. Manutenzione completa delle caldaie e apparecchiature collegate. 26. Controllo del funzionamento della valvola generale di intercettazione del combustibile. 27. Presenza e stato di compilazione del libretto di centrale o di impianto. 28. Controllo che le aperture di aerazione permanente del locale caldaia non siano ostruite. 5. PRINCIPALI ACCORGIMENTI PER PREVENIRE GLI INCENDI 5.1 Impianti realizzazione di impianti elettrici a regola d'arte: (D.M. 22 gennaio 2008, n. 37, norme CEI); collegamento elettrico a terra di impianti e strutture metalliche; installazione di impianti parafulmine ( gabbia di Faraday ); verifiche giornaliere e periodiche sugli impianti elettrici e di sicurezza. 5.2 altri accorgimenti impiego, ove possibile, di strutture e materiali incombustibili; impiego di materiali combustibili con classe di Reazione al Fuoco più alta possibile; utilizzo di segnaletica di sicurezza con riferimento specifico anche ai rischi propri dell ambiente di lavoro; deposito e utilizzo di materiali combustibili limitato a quello strettamente necessario e tenuto lontano dalle vie di esodo; divieto di stoccaggio di materiali infiammabili; tenere i materiali di pulizia combustibili in appositi ripostigli o locali; informare i lavoratori delle proprietà delle sostanze e delle circostanze che 15

16 possono incrementare il rischio di incendio; tenere liberi da materiali combustibili i luoghi dove si effettuano lavori di saldatura di taglio alla fiamma, tenendo presente il rischio legato alle eventuali scintille; informare e addestrare il personale sul corretto uso delle attrezzature e degli impianti elettrici; divieto di fumo in tutti i locali. Nelle aree esterne sono messi a disposizione di pubblico e lavoratori idonei portacenere che vengono svuotati regolarmente; divieto di deposito, anche in via temporanea, lungo le vie di esodo o dove possono entrare in contatto con sorgenti di ignizione, di rifiuti e scarti di lavorazione; mantenere le vie di uscita, passaggi e corridoi liberi da materiali combustibili non essenziali. 6. INTERVENTI MANUTENTIVI La manutenzione sulle strutture e sugli impianti del Teatro è affidata ad una ditta esterna. L elenco degli interventi e la loro periodicità sono indicati nel Programma di Manutenzione allegato (vedi All. 4). 7. FORMAZIONE E INFORMAZIONE DEL PERSONALE E svolta la seguente attività di formazione: informazione a tutti i lavoratori circa i contenuti del PIANO DI EMERGENZA ED EVACUAZIONE; informazione a tutti i lavoratori, sulle vie di esodo dell edificio riportate in apposite planimetrie (vedi All. 5); affissione di planimetrie con indicazione delle vie di esodo in tutti gli ambienti; corso per Dirigenti/Coordinatori dell Emergenza ASR ; corso per preposti / Responsabili della Squadra Antincendio ASR ; corso di prevenzione incendi per personale tecnico ed amministrativo DM ; corso di primo soccorso DM 388/03. Una volta l anno, è prevista una esercitazione pratica degli scenari di emergenza, 16

17 con particolare riferimento alla prova di evacuazione antincendio. L esercitazione sarà organizzata a settori, descrivendo preventivamente al personale interessato l evento e lo scenario ipotizzato per l esercitazione in conformità al Piano Emergenza ed Evacuazione. 8. PROCEDURE PER L ATTIVAZIONE DEL PIANO DI SICUREZZA Le procedure per l attivazione del piano di sicurezza seguenti situazioni: si possono distinguere nelle Teatro aperto in normale attività; Teatro aperto con pubblico in sala e Squadra Vigili del Fuoco; Teatro chiuso. 8.1 TEATRO APERTO SENZA PUBBLICO SITUAZIONE Per Teatro aperto in normale attività, si intende la situazione in cui possono essere svolte le seguenti attività: montaggi e prove nella zona di palcoscenico, nelle sala prova Orchestra, sala Coro, sala ballo nonché nelle varie sale e salette prova dislocate all interno del Teatro; prove di assieme con Orchestra posizionata nel golfo mistico, prove antepiano, prova antegenerale nonché prove di scena in palcoscenico. Per lo svolgimento delle attività sopra elencate possono essere impegnati i reparti tecnici, in palcoscenico e nelle cabine regie di fondo sala, può essere prevista la presenza di Artisti, comparse e figuranti e delle masse artistiche, Orchestra e Coro. Il Teatro è chiuso al pubblico e le attività sono svolte unicamente da coloro che hanno contratti di lavoro con la Fondazione. L accesso in Teatro è consentito unicamente dalla Portineria che risulta presidiata in permanenza per tutta la durata dell apertura del Teatro. Non è consentito l accesso dal foyer. Per alcune prove può essere consentita la presenza di pubblico in numero limitato. E prevista la attività negli uffici amministrativi che sono dislocati su quattro piani, in aree dedicate unicamente a tale tipo di attività. Le entità numeriche dei vari settori sono indicativamente: Settore tecnico 90; 17

18 Professori d Orchestra 90; Coro 80; Impiegati amministrativi 37. Ad eccezione degli impiegati amministrativi che operano in ambito definito, i restanti settori possono svolgere la loro attività nelle varie zone sopra elencate in modo differenziato a seconda della attività programmata. L attività si svolge tutti i giorni della settimana, in orario per gli uffici amministrativi, in orario per i reparti tecnici secondo l articolazione dei turni di lavoro. Nei giorni festivi e nel periodo estivo (20 gg circa) l attività della Fondazione è sospesa e possono essere effettuate operazioni di manutenzione. Sono presenti in Teatro anche Ditte esterne e di servizi (pulizia, security, trasporti ecc.) PRESIDI PREVISTI I presidi e le mansioni di seguito indicati rispondono alle designazioni previste come obbligo dal D.lgs. 81/08 art. 18 comma 1 lett b), c), e) e art. 43 comma 3. Portineria ingresso lato Macinante Locale sempre presidiato con riporto degli allarmi divisi in zona Teatro e zona Palcoscenico. Presidio Tecnico Manutentivo e di Gestione - PTGM Composto minimo da n. 2 addetti Ditta che gestisce la Manutenzione dell edificio. I due addetti del PTGM fanno parte della Squadra Antincendio e in caso di allarme sospendono l attività manutentiva per riunirsi nella Control Room con il resto della Squadra. Il personale è in possesso dell idoneità prevista dall allegato IX del DM 10/3/98; uno dei due addetti svolge la funzione di Capo Squadra della Squadra Antincendio. Control Room ingresso palcoscenico e camerini retropalco Locale attrezzato per la gestione degli allarmi antincendio e per l invio del segnale di evacuazione tramite impianto EVAC. La gestione degli allarmi è affidata unicamente al PTMG. 18

19 Squadra Antincendio Composta dal Presidio Tecnico e da 2 addetti della Security, tutti muniti di addestramento antincendio per rischio elevato. Presidio Teatro Ruolo ricoperto da un referente della Direzione Tecnica del Teatro, sempre presente o reperibile telefonicamente, che in caso di emergenza ricopre il ruolo di Coordinatore dell Emergenza. PROCEDURA IN CASO DI ALLARME I. Il segnale di allarme inviato dall impianto di rilevazione di fumo, o da un pulsante di allarme, viene riportato nel locale Control Room e da qui inviato alla Portineria. II. La Portineria: - contatta immediatamente: via radio la Squadra Antincendio; il Presidio Tecnico da quel momento mantiene libero il numero telefonico dedicato all allarme (interno 324); via telefono il Presidio Teatro in reperibilità. - Provvede alla chiamata dei Vigili del Fuoco su disposizione del Capo Squadra Antincendio; - Contatta il Presidio Teatro che provvede a dare l autorizzazione all evacuazione tramite impianto EVAC. III. La Squadra Antincendio: - si riunisce nella Control Room dove viene individuata la zona oggetto dell allarme; il Capo Squadra e almeno uno dei due addetti Security si recano nella zona allarmata per la verifica in campo, mentre l altro addetto alla Manutenzione resta di presidio nella Control Room; - se risulta un falso allarme, il Responsabile della Squadra lo comunica via radio alla Portineria, che avverte il Presidio Teatro, e alla Control Room, che provvede alla registrazione nel registro degli eventi e dei controlli e, se necessario, comunica il ripristino della normale attività; - se esiste principio d incendio che può essere eliminato senza esposizione di rischio, la Squadra Antincendio provvede all estinzione esclusivamente con l uso di estintori, comunicando alla Control Room e alla Portineria l esito 19

20 dell intervento. E fatto divieto l uso di idranti e naspi in quanto la Squadra non è provvista di DPI adeguati (art. 43 comma 3 D.lgs. 81); - se la situazione non è controllabile, la Squadra Antincendio si allontana, cercando di confinare l incendio chiudendo le porte tagliafuoco, e il Capo Squadra dà immediatamente l allarme alla Portineria e alla Control Room; - il Capo Squadra provvede alla chiusura del sipario Tagliafuoco verificando che non vi siano ingombri che ne impediscano la discesa; - avviata l evacuazione, la Squadra Antincendio segue le indicazioni del Presidio Teatro che da quel momento assume il ruolo di Coordinatore dell Emergenza; - all arrivo dei Vigili del Fuoco si mette a loro disposizione; - su indicazione del Coordinatore dell Emergenza o dei Vigili del Fuoco, provvede all apertura dei cancelli delle due rampe che da Piazzale Gui conducono verso la cavea 1. PROCEDURE SPECIFICHE PER DISABILI 2 Tra i lavoratori della Fondazione esistono tre persone con disabilità; per ognuna di esse è stata stabilita una procedura specifica: - 1 CASO (DIREZIONE TECNICA): si tratta di un lavoratore ipovedente e sordo che lavora presso gli uffici della Direzione tecnica al quinto piano della palazzina degli uffici. La procedura prevede che, in caso di emergenza il lavoratore venga assistito direttamente da un lavoratore della Direzione (è prevista la presenza costante di qualcuno); il lavoratore presente seguirà le indicazioni del Coordinatore dell Emergenza e/o dei VVF e in caso di esodo accompagnerà il lavoratore verso l area di raccolta utilizzando le scale di emergenza di fronte all ufficio del lavoratore. Il lavoratore incaricato non può essere quello che ricopre il ruolo di Coordinatore dell Emergenza. I lavoratori della Direzione tecnica sono informati delle procedure. - 2 CASO (DIREZIONE MARKETING): si tratta di un lavoratore che soffre di una patologia che, in certe occasioni, ne limita i movimenti. Il lavoratore ha l ufficio al quinto piano della palazzina degli uffici, ma spesso lavora fuori per tenere i rapporti con colleghi e soggetti esterni, oltre che per le attività sindacali. La 1 Rev. 2 2 Rev. 2 20

21 procedura prevede che, in caso di emergenza, il lavoratore, se si trova in ufficio, venga assistito direttamente da un collega della propria Direzione (è prevista la presenza costante di qualcuno); il collega presente seguirà le indicazioni del Coordinatore dell Emergenza e/o dei VVF e, in caso di esodo, verificherà che il lavoratore raggiunga il luogo calmo previsto nella terrazza della cavea utilizzando le scale di emergenza lato cavea. I lavoratori della Direzione Marketing sono informati delle procedure. - 3 CASO (DIREZIONE ALLESTIMENTO SCENICO): si tratta di un lavoratore che soffre di una patologia che, in certe occasioni, ne limita i movimenti. Il lavoratore ha l ufficio al sesto piano, lato ferrovia, della palazzina degli uffici, ma spesso lavora fuori per tenere i rapporti con colleghi e soggetti esterni. La procedura prevede che, in caso di emergenza, il lavoratore, se si trova in ufficio, venga assistito direttamente da un collega della propria Direzione (è prevista la presenza costante di qualcuno); il collega presente seguirà le indicazioni del Coordinatore dell Emergenza e/o dei VVF e in caso di esodo verificherà che il lavoratore raggiunga il luogo calmo previsto nella chiostrina utilizzando le scale di emergenza lato terrazza nord fino al terzo piano. I colleghi della Direzione Allestimento Scenico sono informati delle procedure. 8.2 TEATRO APERTO CON PUBBLICO Presidi previsti Presidio di sala Composto da un responsabile e dagli addetti alla sala, controlla e gestisce le zone foyer, sala, galleria e palchi e in tutti i luoghi accessibili al pubblico. Presidio Vigili del Fuoco Composto da un funzionario responsabile, da un Capo Squadra e da una Squadra di 5 Vigili, svolge funzioni di controllo e gestione di eventuali situazioni di emergenza. Presidio Teatro Composto da un Responsabile della Direzione Tecnica, svolge funzioni di controllo e coordinamento per tutta la durata della manifestazione. Squadra Antincendio Composta dal Presidio Tecnico e da 2 addetti della Security, tutti muniti di addestramento antincendio per rischio elevato. 21

22 Presidio Tecnico Manutentivo e di Gestione - PTGM Composto minimo da n. 2 addetti Ditta che gestisce la Manutenzione dell edificio. I due addetti del PTGM, nella situazione di Teatro con pubblico, svolgono prima dello spettacolo il controllo sugli impianti e l edificio previsto dalla norma e durante lo spettacolo presidiano la Control Room. Il personale è in possesso dell idoneità prevista dall allegato IX del DM 10/3/98; uno dei due addetti svolge la funzione di Capo Squadra della Squadra Antincendio. In caso di emergenza, su disposizione del Presidio Teatro o dei Vigili del Fuoco, svolgono eventuali interventi nelle zone, scena e sala, interessate dall evento. Gli addetti incaricati sono riconoscibili da una fascia rossa al braccio. Schede La Scheda di spettacolo - è compilata a cura del Presidio Teatro prima dell ingresso del pubblico e vi si riportano i risultati delle verifiche effettuate dai responsabili dei vari Presidi, e l autorizzazione all ingresso del pubblico; - riporta eventuali applicazioni di procedure specifiche predeterminate; - riporta eventuali note per situazioni particolari verificatesi durante la manifestazione; - indica orario di inizio e fine manifestazione; - riporta le firme dei responsabili dei vari Presidi e in allegato la Scheda di sala; - riporta le disposizioni impartire dal Responsabile del Teatro per la gestione dell impianto di rilevazioni incendi come da scheda allegata; - compilata e archiviata dal responsabile del Presidio Teatro. La Scheda di sala - è compilata dal Direttore di sala e riporta la distribuzione delle maschere per la gestione dell emergenza; - viene consegnata al Presidio Teatro e allegata alla Scheda di spettacolo. Le schede sono riportate in allegato (vedi All. 6). 22

23 Procedure I. Il Presidio Tecnico Gestione e Manutenzione (PTGM): - ricopre, con uno degli addetti presenti, il ruolo di Capo Squadra Antincendio; - presidia costantemente il sistema di sicurezza del Teatro mediante la presenza continua di un addetto alla Control Room; - effettua i controlli di funzionalità previsti dal Titolo XVIII 18.1 lett. b) del DM 19/08/96; - partecipa insieme al Presidio Teatro alla verifica preliminare svolta dai Vigili del Fuoco; - nella riunione preliminare all ingresso del pubblico, riporta al Presidio Teatro la condizione di regolarità e corretto funzionamento degli impianti meccanici e di sicurezza del Teatro a servizio dello spettacolo, firmando la scheda e segnalando eventuali problematiche; - abilita il sistema di rilevazione incendi come da disposizione del Presidio Teatro e come riportato sulla Scheda di Spettacolo; - gli operatori stazionano nella Control Room e all interno del Teatro, posizionati nei punti nevralgici, in particolare in palcoscenico, mantenendo la possibilità di immediato contatto tra loro e di intervento in caso di necessità; - il PTGM al primo segnale di allarme: o attiva via radio il Presidio dei Vigili del Fuoco; o attiva la Squadra Antincendio; o allerta il Presidio Teatro; o se si tratta di falso allarme provvede a resettare il sistema; o se esiste principio d incendio o altro pericolo non risolto dall intervento immediato, resta a disposizione per attuare i comandi impartiti dal funzionario dei Vigili del Fuoco. II. Il Presidio di sala: - verifica prima dell ingresso del pubblico che le vie di fuga del foyer siano sgombre e che le condizioni in sala siano regolari; 23

24 - provvede alla compilazione della Scheda di sala che riporta la distribuzione delle maschere in caso di emergenza; - si reca alla Control Room prima dell inizio dello spettacolo per consegnare la Scheda di sala e per coordinarsi con i vari Presidi, riportando la firma della condizione di regolarità nel foyer e in sala; - consente l accesso del pubblico: o o nel foyer: 60 minuti prima dello spettacolo; nella sala: ad avvenuto consenso da parte del Presidio Teatro; - durante lo spettacolo verifica la corretta predisposizione del personale di sala in rispetto del piano di emergenza ed effettua un controllo costante della situazione nella zona sala e foyer; - il Responsabile del servizio, in caso di emergenza o di situazioni di criticità, in accordo con i Vigili del Fuoco, trasmette al personale di sala le informazioni e le disposizioni nei riguardi del pubblico in sala o nel foyer; non è titolato a prendere decisioni sulla sicurezza ma esegue quanto richiesto dal Funzionario Responsabile della Squadra Vigili del Fuoco a cui è demandata qualsiasi decisione operativa; - al termine dello spettacolo, ad avvenuta uscita del pubblico, riporta la radio alla Control Room consegnandola al Responsabile del Presidio Teatro. III il Presidio Teatro: - verifica la prenotazione dei VVF per la presenza allo spettacolo; - prima dell ingresso del pubblico si assicura dell apertura di tutte le uscite di sicurezza della sala e della scena; - predispone il personale del servizio di sicurezza ed effettua una ricognizione preliminare prima del sopralluogo con i Vigili del Fuoco; - effettua il sopralluogo con la Squadra dei Vigili del Fuoco e redige la Scheda spettacolo riportando le verifiche di regolarità dei vari Presidi; - verificata la regolarità della situazione, avuto il consenso da parte del Funzionario dei Vigili del Fuoco e del Direttore di scena, dà il consenso al Presidio di sala per l ingresso del pubblico in sala; - durante lo spettacolo resta in contatto con i responsabili dei vari Presidi per 24

25 raccogliere eventuali necessità o situazioni di criticità; - in caso di allarme si reca alla Control Room; - in caso di situazione di emergenza contatta il Responsabile del Presidio Vigili del Fuoco per attuare le disposizioni di sicurezza previste e rintraccia telefonicamente i Responsabili della Fondazione per informare della situazione; - provvede a mantenere il rapporto con i Vigili del Fuoco e con il responsabile del Presidio di sala per la gestione dell emergenza. - al termine della manifestazione, impartisce disposizioni alla Security per la verifica della completa uscita del pubblico, degli Artisti e del personale del Teatro prima delle operazioni di chiusura; - dopo l uscita del pubblico dal Teatro, completa la Scheda spettacolo apponendo firma e ora di chiusura e riportando nell apposito spazio le segnalazioni di eventuali situazioni critiche verificatesi nel corso della serata; - provvede a distribuire le radio durante l incontro nella Control Room prima dell ingresso del pubblico; alla fine della manifestazione raccoglie tutte le radio, le ripone per la ricarica nell apposito armadio ritirando la chiave da consegnare alla Direzione Tecnica; - dispone le modalità di attivazione dell impianto di rilevazione incendi (vedi all. 2) e le riporta sulla Scheda di Spettacolo. 8.3 TEATRO CHIUSO Per Teatro chiuso si intende che l intero edificio sia libero da qualsiasi persona e che tutte le porte esterne siano chiuse a chiave. E previsto sempre un presidio in Portineria di almeno una persona. Procedure I. Il Presidio Tecnico Gestione e Manutenzione (PTGM) verifica che: - l impianto di rilevazione incendi sia attivo con inserimento degli interventi in automatico previsti dal sistema e con rimando telefonico inserito; - l impianto di illuminazione esterna sia acceso secondo procedura; - l impianto di illuminazione interna di sicurezza sia acceso secondo procedura. II. In caso di allarme, la segnalazione del primo allarme viene riportata: 25

26 - al servizio di Security fisso in Teatro che provvede ad avvertire il Presidio Teatro e la Centrale Operativa della Security per l invio della pattuglia di zona; - al tecnico reperibile del PTMG per eventuale attività di pronto intervento contrattualmente prevista (entro 2 ore dalla chiamata); - l apertura del Teatro per l ingresso del Pronto Intervento della manutenzione viene effettuata dal servizio di Security del Teatro; - se la situazione rientra nella normalità, tutto OK; - se esiste principio di incendio l addetto alla Security del Teatro provvede a chiamare: Vigili del Fuoco; Presidio Teatro; - Security e PTMG attendono l arrivo dei Vigili del Fuoco restando a loro disposizione. 9. PIANO DI EVACUAZIONE PREMESSA Le procedure contenute in questo documento sono da applicare nel caso in cui venga disposta l evacuazione del Teatro. Il Piano di Evacuazione è lo strumento operativo mediante il quale vengono studiate e pianificate dal Datore di Lavoro, le operazione da compiere in caso di emergenza, al fine di consentire un esodo ordinato e sicuro a tutti gli occupanti di un edificio. Esso tende a perseguire i seguenti obiettivi: prevenire o limitare pericoli alle persone; coordinare gli interventi del personale a tutti i livelli, in modo che siano ben definiti tutti i comportamenti e le azioni che ogni persona presente nell Azienda deve mettere in atto per salvaguardare la propria incolumità e, se possibile, per limitare i danni ai beni e alla struttura dell edificio; intervenire, dove necessario, con un pronto soccorso sanitario; individuare tutte le emergenze che possano coinvolgere l attività, la vita e la funzionalità dell impianto; 26

27 definire esattamente i compiti da assegnare al personale che opera all interno dell Azienda, durante la fase di emergenza. DEFINIZIONI Coordinatore dell Emergenza Ruolo ricoperto da un referente della Direzione Tecnica del Teatro, sempre presente o reperibile telefonicamente, che in caso di emergenza ricopre il ruolo di Coordinatore dell Emergenza. E la persona incaricata di applicare le procedure del Piano di Emergenza Interna cui fa capo direttamente la Squadra di Emergenza. Responsabile della Chiamata di Soccorso E la Portineria che è incaricata di applicare la procedura di chiamata dei soccorsi degli Enti Esterni, su indicazione del Coordinatore dell Emergenza, e di reperire gli addetti della Squadra Antincendio e Soccorso ed il Medico di Servizio. Responsabile dell Evacuazione dei Luoghi di Lavoro: E il Preposto incaricato di provvedere ad eseguire la procedura di evacuazione del proprio reparto e/o settore, su indicazione del Coordinatore dell Emergenza. Squadra Antincendio Composta da 2 addetti della Manutenzione di cui 1 Capo Squadra e da 2 addetti della Security, tutti muniti della idoneità prevista dall Allegato IX del DM 10/03/98. Squadra di Emergenza: La Squadra di Emergenza è costituita dai Responsabili dell Evacuazione dei Luoghi di Lavoro, addestrati e organizzati per effettuare gli interventi previsti dal Piano di Emergenza, definiti all interno di un ordine del giorno secondo turni di lavoro. La Squadra è formata da: l Ispettore del Coro, l Ispettore d Orchestra, Capi e Vicecapi dei vari reparti, i Responsabili del settore Amministrativo e il Responsabile di sala. Aree di raccolta Luoghi sicuri Si intende per luogo sicuro uno spazio scoperto e all aperto atto a contenere un predeterminato numero di persone. PROCEDURE PER L EMERGENZA I. Avvio dell emergenza. 27

28 La procedura di emergenza viene avviata dal Presidio Teatro, presente o reperibile telefonicamente, che assume il ruolo di Coordinatore dell Emergenza. L avvio della Procedura d Emergenza è previsto nei casi sotto elencati: - Incendio; - Crolli o strutture pericolanti; - Terremoto; - Fuga di gas; - Alluvione; - Tromba d aria; - Segnalazione di ordigni. Il Coordinatore dell Emergenza allertato dalla Portineria, si mette in contatto con la Control Room per valutare la situazione; valutata la necessità, dà ordine al PTMG, affinché invii l allarme di evacuazione del Teatro tramite impianto EVAC. II. Gestione dell emergenza in caso di Evacuazione del Teatro. All atto del segnale EVAC la Procedura di Emergenza si attiva nel seguente modo: SQUADRA ANTINCENDIO La Squadra Antincendio si raduna alla Control Room per organizzare la dislocazione dei vari componenti secondo le indicazioni del Coordinatore dell Emergenza fino all arrivo dei VVF. SQUADRA EMERGENZA L Ispettore del Coro L Ispettore del Coro, quando è presente, provvederà direttamente all esodo dei maestri del Coro tenendo conto della loro possibile dislocazione, indirizzandoli verso le Aree di Raccolta. Verificata la completa attuazione dell esodo ne dà comunicazione al Coordinatore dell Emergenza segnalando eventuali problemi. In caso di assenza dell Ispettore del Coro gli Artisti del Coro seguono in autonomia le procedure di esodo contenute in questo documento ed illustrate in specifici incontri informativi. 3 3 Rev. 2 28

29 L Ispettore d Orchestra L Ispettore d Orchestra, quando è presente, provvederà direttamente all esodo dei professori d Orchestra tenendo conto della loro possibile dislocazione, indirizzandoli verso le Aree di Raccolta. Verificata la completa attuazione dell esodo ne dà comunicazione al Coordinatore dell Emergenza segnalando eventuali problemi. In caso di assenza dell Ispettore d Orchestra i professori d Orchestra seguono in autonomia le procedure di esodo contenute in questo documento ed illustrate in specifici incontri informativi. 4 Capi e Vicecapi Questi i reparti della struttura organizzativa del Teatro: Reparto macchinisti; Reparto elettricisti di palcoscenico; Reparto audio e video; Reparto attrezzeria; Reparto Vestizione (sartoria e trucco). I capi e vicecapi, in qualità di preposti, sono presenti in caso di attività in palcoscenico (montaggi, smontaggi, prove e spettacoli). Provvederanno direttamente all esodo di tutti gli addetti di palcoscenico tenendo conto della loro possibile dislocazione, indipendentemente dal reparto di appartenenza (attrezzisti, audio video, elettricisti, macchinisti, sarte ecc.). Verificata la completa attuazione dell esodo ne danno comunicazione al Coordinatore dell Emergenza segnalando eventuali problemi. Responsabili personale amministrativo I preposti individuati sono presenti in caso di attività lavorativa, normalmente distribuiti sui quatto livelli degli uffici amministrativi. In caso di emergenza provvederanno direttamente all esodo di tutti gli addetti presenti, indipendentemente dal reparto di appartenenza (amministrativi, tecnici di manutenzione, uffici tecnici ecc.) dando comunicazione al Coordinatore dell Emergenza dell avvenuto esodo o di eventuali problemi. 4 Rev.2 29

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