Seminario «Lavorare con la Russia dopo le sanzioni» Le contromisure russe: il blocco delle esportazioni agroalimentari verso la Federazione Russa

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1 osca, 19 settembre, 2014 Seminario «Lavorare con la Russia dopo le sanzioni» Le contromisure russe: il blocco delle esportazioni agroalimentari verso la Federazione Russa Massimiliano Ballotta Senior partner Studio legale LegaLife 2014 LegaLife LLC Law Firm, ALL RIGHTS RESERVED. This document is the sole property of LegaLife LLC Law Firm. This document or parts of it may not be reproduced, photocopied or transmitted in any form, including on any electronic or other medium without the written consent of LegaLife LLC Law Firm. 1 1

2 Premessa il danno per le nostre aziende e molto elevato: perderemo solo nel settore agroalimentare circa 400 milioni di euro nell esportazione verso la Russia, erosione dell interscambio che poneva l Italia al secondo posto tra i Paesi europei nei rapporti commerciali con la Russia, con la certezza che la perdita diventi strutturale, a favore dei nostri diretti concorrenti europei e cinesi che spesso operano in JV con societa russe e pertanto gia localizzate Lettera di Ernesto Ferlenghi, Presidente di Confindustria Russia al Presidente Squinzi, 2 settembre

3 Le contromisure russe 6 agosto 2014, Decreto presidenziale # 560 che introduce il divieto per un anno di importazione nella Federazione Russa di certi prodotti agroalimentari e materie prime da: Ue, Stati Uniti d America, Australia, Canada, e Norvegia. 7 agosto 2014, Ordine esecutivo del Governo # 778 che elenca i prodotti oggetto del divieto secondo il principio proprio del commercio internazionale delle Regole di origine. 2 3

4 Ordine esecutivo del Governo # La lista di prodotti, secondo la versione datata 20 agosto*, sottoposta alle regole di origine non preferenziali, e la seguente: 1) Cattle meat; 2) Pork; 3) Poultry meat and food products; 4) Salted meat, dry and smoked; 5) Live fish (excluding juvenile salmo salar and salmo trutta); 6) Fish and shell fish, mussels and other water invertebrates; 7) Milk and milk products (excluding lactose-free milk and lactose-free milk products) 8) Vegetables, edible roots and tuber crop (excluding potato, corn, seed onion, pea crop); 9) Fruits and nuts; 10) Sausage and analogous meat products, ready food products produced on their base; 11) Food or ready products (excluding nutritional supplements; vitamin mineral complexes; aroma; protein concentrates, food supplements). * On Measures on Realization of the President RF Decree No. 560 dated August 6, 2014, On Application of Certain Special Economic Measures for the Purpose of Security Protection of the Russian Federation 3 4

5 ...Ordine esecutivo del Governo # 778 Secondo l ICE, sembrerebbe che tutte le carni, le preparazioni e i prodotti a base di carne siano oggetto del blocco, ad esclusione dei prodotti cotti derivanti da tagli anatomici interi (es. prosciutto cotto, lombate ecc.) e lo strutto; E opportuno per le aziende italiane fare verificare precisamente l Ordine esecutivo, le regole di origine e i relativi codici doganali, prima di effettuare esportazioni. 4 5

6 Regole di origine... La questione fondamentale dell Ordine esecutivo e quindi come determinare nella fattispecie le regole di origine secondo le istruzioni del governo russo; In generale infatti, ai fini doganali, le regole di origine permettono di determinare la provenienza di un prodotto per consentire agli Stati di poter applicare le misure di politica commerciale; In generale il concetto di origine può essere ricondotto a due distinte normative che distinguono l'origine non preferenziale da quella preferenziale; Nel commercio internazionale l'origine preferenziale è disciplinata da Protocolli ed Accordi unilaterali, bilaterali o multilaterali che possono prevedere concessioni tariffarie; le regole di origine quindi determinano quali prodotti possono beneficiare di concessioni tariffarie; Nel commercio internazionale l'origine non preferenziale, che ha origine nella Convenzione di Kyoto*, invece, ha lo scopo di permettere l'applicazione delle misure di politica commerciale volute da uno Stato. Le sanzioni della Russia contro le importazioni agroalimentari rientrano in questo ambito di applicazione. *Convention on the simplification and harmonization of customs procedures 5 6

7 ...Regole di origine... L'articolo 109 della legge federale # 311-FZ «Sulle normative doganali nella Federazione Russa» stabilisce che la determinazione del luogo di origine delle merci provenienti da Paesi che non siano parte dell Unione doganale venga definita sulla base del «Trattato sulle regole unitarie» per quanto riguarda la definizione di un luogo (Paese) di origine (di seguito «regole unitarie»), e sulla base dell'articolo 7 del Codice doganale dell'unione doganale (di seguito «Codice doganale»); La definizione di un luogo di origine nella normativa delle regole unitarie è la seguente: si tratta di un Paese nel quale le merci siano state prodotte oppure siano state sostanzialmente trasformate nella misura descritta nelle regole unitarie. La descrizione di trasformazione sostanziale è data al punto 6 delle regole unitarie - al fine di determinare il luogo di origine, devono sussistere i seguenti criteri: 1) rispetto di determinate condizioni, completamento della produzione o della manifatturazione tali che siano sufficienti per stabilire che i beni sono stati originati da un determinato Paese; 2) Modifica del valore di una merce, secondo la regola della percentuale ad valorem; Non è chiaro che cosa significhi il primo criterio, e se sia di per sé sufficiente, o se vada in accordo con il secondo criterio; La regola della percentuale ad valorem è descritta nella decisione dell Unione doganale # 515 del 18 novembre In sostanza stabilisce che la quota percentuale delle merci estere non debba superare il 50% del prezzo finale delle stesse. In questo caso il luogo di origine verrebbe considerato locale (vale a dire il Paese in cui è stata fatta la produzione). 6 7

8 ...Regole di origine... Il punto 4 delle norme unitarie fa riferimento alla modifica (trasformazione) di beni che cambia il tipo di merci: significa che la modifica delle merci è sufficiente per trattare le merci come sono fossero state prodotte nell particolare Paese dove è stata fatta la modifica; Secondo il punto 2 dell'articolo 59 del Codice doganale, i seguenti documenti possono essere utilizzati come prova di luogo di origine: dichiarazione di origine o certificato di origine. Le autorità doganali russe hanno peraltro ampia discezionalita e non sono tenute ad accettare il certificato di origine e si riservano il diritto di controllare l'origine delle merci quando considerano che le circostanze lo giustifichino; Sulla base dell'articolo 109 della legge federale # 311-FZ «sulle normative doganali nella Federazione Russa», una parte interessata, al fine di minimizzare i rischi, puo presentare una domanda ufficiale alla relativa Authority federale per ottenere la chiarificazione del Paese di origine di una particolare merce. La richiesta deve contenere informazioni dettagliate relative alle merci, compresa la descrizione del processo tecnologico, i calcoli, ecc. L Autorità e tenuta a rispondere alla richiesta entro 90 giorni, e la risposta mantiene efficacia per tre anni, ed e vincolante per tutte le dogane russe. Transito dei prodotti attraverso zone economiche speciali (SEZ): le SEZ in Russia sono disciplinate dalla legge federale # 116 FZ promulgata il 22 luglio Le SEZ hanno un regime doganale speciale e alcune delle regole doganali non sono generalmente applicabili a loro. Per esempio la regola della percentuuale ad valorem per i beni prodotti a Kaliningrad prevede che la parte di beni stranieri non debba superare il 30% del prezzo finale della merce. Tuttavia il divieto di un anno sulle importazioni di prodotti è una decisione politica ed è applicabile a tutto il territorio della Federazione Russa, pertanto non si riscontrano possibili eccezioni all Ordine esecutivo nelle SEZ. 7 8

9 ...Regole di origine Il punto chiave e allora che dal punto di vista commerciale, le sanzioni agroalimentari fanno sì che l'importazione di tali prodotti e materie prime di origine dai Paesi elencati, precisamente definiti con le regole di origine e i relativi codice doganali, e anche attraverso Paesi non nella lista, sia vietata fino all agosto In alcuni casi anche l'attività degli investitori stranieri che hanno produzione in Russia è a rischio se i prodotti vengoni realizzati con materie prime importate dai Paesi elencati. 8 9

10 Conclusioni Le sanzioni russe sono concettualmente semplici, l applicazione e basata su parametri tecnici determinati a livello doganale, nel quadro della Convenzione di Kyoto, ma dove peraltro le Dogane russe hanno per legge un ampio grado di discrezionalita nella valutaziione delle dichiarazioni e certificati di origine; Il punto fondamentale e che le sanzioni sono di natura politica: infatti il Decreto presidenziale # 560 stipula che il divieto di importazione e volto a proteggere l interesse nazionale della Federazione Russa ed e applicabile su tutto il territorio nazionale, pertanto difficilmente si potranno aggirare per motivi tecnici. 9 10

11 GRAZIE! Massimiliano Ballotta Senior partner LegaLife LLC Myasnitskaya 24, bld. 1, office 73 Moscow , Russia Tel.: Fax:

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