Scuola Primaria - Secondaria di I grado Scuola dell Infanzia

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1 FONDAZIONE DEL SACRO CUORE CESENA Scuola Primaria - Secondaria di I grado Scuola dell Infanzia QUADERNO del

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3 INTRODUZIONE «Inthevacantplaces We will build with new briks... Where the word is unspoken We will build with new speech». «In luoghi abbandonati noi costruiremo con mattoni nuovi... Dove parole non sono pronunciate costruiremo con nuovo linguaggio». (T. S. ELIOT) In questo anno scolastico, che si è dipanato in un momento di particolare crisi per il nostro paese e si è concluso nel segno di eventi dolorosi per la nostra Regione e la nostra scuola, abbiamo voluto introdurre il Quaderno di documentazione (divenuto quaderno unitario per tutto il primo ciclo) con la vivacità esplosiva dei pastelli de La creazione di Chagall e l energia dei versi eliotiani per ribadire che, se tutto sembra tremare intorno a noi, più forte diventa la volontà di consolidare i fondamenti della nostra responsabilità educativa. Ci rilancia ogni giorno il percepire negli occhi e nei cuori dei nostri ragazzi l «infinito» di un desiderio di Bene, di Bellezza e di Felicità, che palpita in ogni pagina di questo libretto, e ci chiama ad una risposta seria e creativa, che dilati la cura che la famiglia esercita nei loro confronti. Il seguire la maggior parte di loro dall infanzia alle medie, guidandoli verso il traguardo delle scuole superiori nel Liceo della Fondazione o altrove, ci permette di seguirne gli slanci e le fatiche, le difficoltà e le conquiste, accompagnando i passi di una crescita globale delle loro persone, di cui l acquisizione degli strumenti e dei contenuti della conoscenza rappresenta un aspetto sicuramente centrale. Per questo vi invitiamo a scorrere con simpatia queste pagine, in cui si condensa la loro risposta alle proposte attente e puntuali degli insegnanti. Proprio a questi va il nostro più grande ringraziamento, per la generosità con cui si sono prodigati, pur nella consapevolezza delle fragilità che sempre accompagnano la sfida educativa. A voi genitori la gratitudine per aver condiviso con noi il pezzo di strada che abbiamo fatto insieme. La preside Paola Ombretta Sternini 5

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5 SCUOLA PRIMARIA 7

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7 Classi Prime Una strada di parole... per arrivare al cuore

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9 La strada che abbiamo voluto insegnare e intraprendere assieme ai nostri bambini è stata quella del cuore. Ci siamo mosse spinte dal desiderio di aprirli alla realtà, così come si presenta ai loro occhi, per ri-scoprirla come tesoro di bellezza e segno della presenza di un Padre buono che ci ha donato tutto e ci accompagna sempre lungo il nostro cammino. e così è incominciata la nostra avventura! In un fantastico regno vive un re di nome Alfabeto. Porta sempre con sé non una spada, non uno scettro, non una regina, non un medaglione ma un grosso libro di mille colori. Un meraviglioso libro di fiabe che lui scrive e conserva nel cuore con il desiderio di poterle regalare un giorno ai bambini di tutto il mondo. Che bello volare con la fantasia! Ma una notte re Alfabeto si dimenticò di chiudere il libro e le letterine ne approfittarono per scappare dalle pagine e dare una sbirciatina al mondo fuori. Che catastrofe! Al risveglio, le pagine del libro di re Alfabeto sono completamente bianche, senza le sue letterine non potrà più scrivere delle storie. Così è iniziata la nostra caccia alla ricerca delle letterine scomparse! Ogni mattina, dopo aver salutato il nostro angelo custode, con il nostro re alfabeto siamo andati ad aprire una finestra del suo castello. Quale sarà la lettera che dobbiamo conoscere e recuperare?. 11

10 Evviva! La prima storia di re Alfabeto è stata recuperata. La nostra caccia è proseguita anche fuori con gli occhi spalancati, ci siamo accorti che attorno a noi si trovano tante letterine! 12

11 Ecco la lettera A, l abbiamo osservata, l abbiamo imparata e ci siamo divertiti a farne diverse... con le matite, con la carta, con i sassi, con il corpo e la musica. È stato veramente divertente giocare con le lettere. 13

12 Siamo andati a visitare il Castello di Re Alfabeto alla Rocca Malatestiana e travestiti da dame e cavalieri abbiamo scoperto tante cose interessanti: le mura, i camminamenti, le prigioni sotterranee, gli arredi di una volta e le armature dei cavalieri Ma la scoperta più bella e straordinaria è stata il ritrovamento di uno scrigno con all interno la nostra prima parolina: I+O = IO! Una parola vera, che dà senso alla nostra realtà. 14

13 Una parola molto speciale che parla di me. Poco alla volta abbiamo ritrovato tutte le letterine sparite a re Alfabeto, le abbiamo trascritte sui nostri quaderni e abbiamo risistemato dentro al suo librone le sue storie. Recuperate tutte le lettere e formate le prime paroline ci siamo addentrati nel mondo delle storie. Abbiamo scoperto che leggere è bellissimo! 15

14 Quante storie! Da ascoltare da guardare 16

15 daraccontare e da mimare Sono nati i primi pensierini attraverso i quali abbiamo incominciato a raccontare la realtà e ad esprimere noi stessi. Abbiamo scoperto che ogni parola dentro alle frasi e alle storie sta al proprio posto in maniera ordinata e svolge il proprio compito (nome, articolo, azione, qualità) e così ci siamo resi protagonisti e abbiamo realizzato il nostro primo testo. 17

16 PERCORSO MATEMATICA Con la collana di re Alfabeto abbiamo costruito i recinti chiamati propriamente insiemi per imparare i numeri e per contare. Quanti insiemi Abbiamo scoperto che i numeri sono tanti e si possono raggruppare, mettere insieme, aggiungere, togliere e nascondere e abbiamo giocato in vari modi: con le caramelle, con i maccheroni, con le macchinine, con i pupazzi. 18

17 Ci siamo divertiti a giocare con le nostre macchinine nella città del 10 e abbiamo così scoperto il concetto di decina. Abbiamo imparato a contare con le dita, con i regoli, con l abaco e siamo diventati velocissimi con lo stop al 10! 19

18 È stato bello imparare a contare sulla linea dei numeri, poi dentro le tabelle e infine dentro le casette con le operazioni in colonna. 20

19 Assieme alla nuvola Olga e ai suoi amici ci siamo divertiti ad inventare delle piccole storie coi numeri da risolvere e così abbiamo scoperto che la matematica in modo creativo indaga, osserva, rappresenta e solo alla fine cerca il modo migliore per raccontarsi. PERCORSO DI SCIENZE Un albero per amico! 21

20 Siamo partiti dall osservazione diretta degli alberi, siamo usciti fuori, abbiamo esplorato i luoghi vicini alla scuola e insieme abbiamo deciso quale albero volevamo adottare. Gli abbiamo dato un nome e durante l anno lo siamo andati a trovare per esplorare con i nostri occhi i suoi cambiamenti durante le stagioni. Lo abbiamo visto carico di foglie verdi, lo abbiamo visto colorarsi di giallo e marrone, lo abbiamo trovato completamente spoglio con i rami rivestiti di brina e infine, dopo il lungo freddo inverno, rivestito nuovamente con tenere foglioline verdi Abbiamo scoperto la bellezza e i ricami della brina sulle piante e i fili d erba del prato e ci siamo divertiti con la coperta bianca che ha rivestito tutta la città come una bianca sposa. 22

21 Abbiamo seminato dei chicchi di grano e abbiamo osservato e aspettato la nascita dei primi germogli e con pazienza abbiamo atteso il più grande miracolo: lo spuntare di una spiga di grano. Sono passate poche settimane e il nostro grano è già alto circa 14 cm. 23

22 Abbiamo saputo attendere e il grande miracolo è avvenuto: ecco la prima spiga di grano! INGLESE 24 Sai un segreto? Tante parole si possono dire anche in inglese.

23 CORPO IN MOVIMENTO In Palestra abbiamo conquistato lo spazio e tra corse, lanci, rotolamenti, arrampicate e salti siamo diventati più padroni del nostro corpo. Nei giochi di squadra ci siamo sfidati. Perdere è stato duro!... ma l importante è partecipare. LE NOSTRE USCITE Nel nostro viaggio, lo stupore e la bellezza della realtà che ci circonda sono stati stimolo nella scoperta del nostro essere protagonisti di una storia più grande e hanno maturato in noi la consapevolezza di essere persone uniche e irripetibili dentro il grande girotondo dei compagni. Campo dei fiori Alla scoperta del mondo delle api Insieme all ape Margherita abbiamo ammirato e con grande meraviglia scoperto i segreti della società delle api: vere e proprie educatrici in organizzazione e laboriosità!... Anche un piccolo insetto può essere maestro di vita e quotidianità. È stato meraviglioso osservare le api all opera grazie all arnia di vetro, provare gli attrezzi dell apicoltore e capire la vera origine del buon miele che gustiamo, imparando le giuste tecniche di un ottima smielatura. 25

24 e che GUSTO poter assaggiare il miele appena fatto dall ape Margherita e dalle sue amiche operaie. Che natura meravigliosa Ma la nostra avventura non si è conclusa e, per meglio comprendere le grandi novità, i panni delle api abbiamo indossato e per un giorno la loro fatica abbiamo sperimentato. Api regine, api operaie, fuchi e guardiane, in un arnia gigante tutti al lavoro con grande armonia e collaborazione: che bello sognare e con la fantasia nel mondo delle api approdare!!! 26

25 Ape regina Fuchi Api operaie E per concludere una danza cerimoniale 27

26 Prima del rientro non poteva mancare il saluto agli animali della fattoria, così abbiamo passeggiato nel sentiero e incontrato cavalli, asinelli, caprette e persino nidi di rondine. 28

27 Gita ad Artexplora Uno scenario paradisiaco dove arte e natura si uniscono in un incanto che fa brillare gli occhi e gioire il cuore. Luogo ideale per noi piccoli esploratori alla ricerca di tutto ciò che di più bello il mondo ci può donare. È stata una grande occasione che ci ha permesso di vivere per un giorno le emozioni dei veri pittori che sanno cogliere le magie del creato e per incanto le regalano ad una tela che magicamente diviene quadro artistico... questa volta parliamo del nostro quadro e della nostra arte. Pennellata dopo pennellata l incantesimo si compie. Immagine dopo immagine ci prepariamo a lasciare nella memoria il nostro capolavoro. 29

28 Poi ci immergiamo nel fantastico mondo della fantasia volando tra fiabe classiche e immedesimandoci nei più grandi protagonisti della storia. 30

29 Felici, abbiamo apprezzato e sperimentato la famosissima giostra che le parole di Gianni Rodari ci hanno descritto e raccontato con una poesia. I fiori... mille modi per disegnarli ed un bellissimo domino per divertirci. 31

30 Che bello giocare con l arte! Laboratorio all aria aperta Ciao, Artexplora! Stanchi ma contenti torniamo a casa ricchi di natura, arte, fantasia e corse in libertà. Che bello imparare il mondo! 32

31 LABORATORIO TEATRALE (condotto da Giorgia Perini e Laura Montanari) Tutti per uno uno per tutti I nostri cinque sensi: finestre aperte sulla realtà anzi sono porte, perché dalle porte si può entrare, uscire e portare dentro qualcosa, delle sensazioni che hanno toccato il cuore, perché oltre la porta c è sempre una casa e qualcuno che ci abita! (Giampiero Pizzol) Attraverso l esperienza del laboratorio teatrale i bambini si sono accorti che c è un modo personale e originale di rispondere all incontro con la realtà. La realtà non è solo una serie di stimoli o episodi, ma è una piccola e grande storia, un mondo bello, ricco di profumi, suoni, sapori che attendono di essere guardati, scoperti e accolti. Le nostre esperte hanno creato situazioni in cui ognuno ha trovato un modo personale di rispondere: col corpo, la parola, la danza ma soprattutto li hanno aiutati a cogliere la ricchezza dei particolari, delle parole e dei gesti con cui, pian piano, hanno riscoperto il loro cuore. LA VISTA Se alzo gli occhi vedo cose belle, mi illuminano e mi sorprendono le nuvole, la luna e le stelle se li abbasso vedo il mondo, facce, forme e colori, ammicco, guardo a fondo e piango i miei dolori. Castani, azzurri e neri: finestre dei miei pensieri! 33

32 I NOSTRI OCCHI HANNO IMPARATO AD AMMIRARE LE COSE BELLE Con la vista abbiamo scoperto le magie dell inverno NELL ARTE ABBIAMO SCOPERTO LA BELLEZZA E CI SIAMO DIVERTITI AD AMMIRARE LE STATUE. UDITO Con le orecchie io sento tuoni o bisbigli fini rubo la voce al vento, ascolto gli uccellini. Se piove mi fan compagnia le gocce che picchiano sui vetri E prati e ruscelli colorano di allegria. E tra il fruscio delle foglie che volano per magia corrono le ali di farfalle E i nostri sogni si portano via. 34

33 Con l udito abbiamo ascoltato meglio la natura e scoperto le sue voci: il tuono, l acquazzone, le onde del mare, il vento, lo scrosciare dell acqua È stato bello accorgerci che anche le orecchie ci possono aiutare a scoprire il mondo che ci parla! ASCOLTANDO LA MUSICA HO SOGNATO Ho sognato un cantante che cantava in un orchestra e una persona cantava al microfono, io mi ero infilato nel sogno. Mi ero infilato in un sogno, c ero io che cantavo e solo due signori che mi ascoltavano. Mi vergognavo. Ero in una dimensione parallela seduta con il mio cane, lo sentivo abbaiare, era giovane e aveva tutte le energie come non mai, ora è morto perché era vecchio. Mi è preso un colpo. Mi sembrava di essere dall altra parte del mondo e non riuscivo più a sentire niente a parte quella musica. Ero a Venezia sulla gondola con dei ricchi signori, era una sera con le luci e c erano delle maschere appese, era la festa di carnevale. Era estate. C era un mostro che voleva mangiare tutte le cose, poi è arrivato un chitarrista che cantando ha fatto cantare il mostro e cosi si è tranquillizzato. C erano i cacciatori che volevano sparare a un uccellino, sono arrivati dei cavalieri e hanno arrestato i cacciatori. E gli uccellini intanto li prendevano in giro. 35

34 OLFATTO Col naso sento odori, respiro, faccio etciù! Annuso i profumi e i fiori, tengo gli occhiali su Gratto dov è proibita l entrata delle dita! Nel laboratorio abbiamo annusato molti strani profumi racchiusi in un sacchettino; in realtà erano profumi di fiori, sapone, rosmarino ma anche odori sgradevoli, come: l aglio e l aceto Noi abbiamo preferito i profumi ci piacciono di più! L ODORE CHE MI PIACE DI PIÙ L odore che mi piace di più è quello dello zucchero filato: è molto dolce e mi fa venire in mente un cuscino. Mi piace la cioccolata perché è nella mimosa che è la mia torta preferita. L odore del rosmarino mi piace moltissimo perché mi ricorda il giardino della mia nonna che ama le piante e i fiori. Il formaggio è buono da mangiare. Il suo odore mi fa venire in mente un libro che mi legge la nonna dove c è un cane che si chiama Pimpa che va dalla capretta Betta a prendere il formaggio insieme al topino Lino. L odore del formaggio mi piace tanto perché mi fa venire in mente la pasta con il formaggio. Le fragole mi fanno venire l acquolina in bocca. Mi piace anche il ghiacciolo alla fragola. A me piace l odore delle lasagne perché le lasagne sono il mio piatto preferito. Mi fanno venire in mente i giorni di festa. Mi piace l odore della gomma perché è dolce. Mi ricorda la scuola. 36

35 TATTO Con la mia mano tocco, tengo, mi gratto, arraffo; se fai troppo il birichino può darti uno schiaffo, se invece c è dolcezza la mano ti accarezza. CON LE MANI ABBIAMO toccato la brina sulle foglie (è fredda, bagnata, liscia) accarezzato la corazza della tartaruga, in gita (è dura, ruvida, grossa) 37

36 ma ancor più la mano ha guidato il compagno che aveva gli occhi chiusi e si è fidato. Abbiamo scoperto che il cuore vede e sente e che l essenziale spesso è invisibile agli occhi! 38

37 GUSTO Con la mia bocca parlo, mangio mele e focaccia, e, quando occorre farlo, io faccio una boccaccia: buco per sorsi e morsi, la piego per il dolore, invento bei discorsi, bacio quando batte il cuore. GUSTARE... FA BENE ALL ANIMA! E noi siamo andati alla scoperta dei buoni sapori, realizzando delle buonissime e dolcissime palline di cacao, mascarpone e cocco. E per finire i deliziosi pop corn! Siamo tornati a casa felici e appagati! 39

38 IL SESTO SENSO ALLA SCOPERTA DELL INVISIBILE! Un giorno a scuola è arrivato un pacco Conteneva un cuscino e una collana che hanno aiutato il nostro re Alfabeto a cambiare il cuore. A poco a poco, grazie a quei doni, ha preferito essere gentile e amico di tutti. Con lui abbiamo capito che, oltre ai cinque sensi, ce n è uno molto più sottile che, per esistere, ha bisogno di tutti gli altri: il sesto senso. È lui che ci aiuta a sentire quelle cose invisibili che, se anche non si vedono, ci fanno emozionare: L AMICIZIA, quando diamo la mano a qualcuno si SENTE l amicizia LA GENEROSITÀ quando diamo i colori o la merenda ad un compagno che non ce l ha L AMORE quando QUALCUNO, come Gesù sta sempre con noi o quando diamo un bacio a qualcuno 40

39 Ci sono cinque strade che vanno sempre usate: guardare e ascoltare, gustare e odorare e poi anche toccare. Son cinque i nostri sensi Ma son smarriti e persi Di fronte al gran mistero dell universo intero. Di fronte al bene e al male, ai sogni e alle paure, di fronte alle parole, adioealnostrocuore, ci vuole un sesto senso più tenero e profondo per rendersi un po conto di ciò che muove il mondo. Noi abbiamo scelto quella cosa che ci rende più felici: quando la mamma ci abbraccia : si vede che ci vuole bene!!! Ecco il nostro cuore per te! Grazie, mamma! 41

40 È BELLO SENTIRSI ABBRACCIATI ED AMATI! Anche i miei genitori mi abbracciano: la mattina o la sera, quando sono a letto, la mia mamma e il mio babbo arrivano e mi stringono forte forte. Io urlo: Basta, mi soffocate!. Ma io sono felice e rido! quando i miei genitori mi coccolano, mi sento felice, allegra e la più amata di tutto il mondo. Quando mi baciano mi sembra di volare sopra le nuvole e mi sento una farfalla! 42

41 MA PIÙ DI TUTTO CI RENDE FELICI QUEL CUORE GRANDE CHE CI UNISCE OGNI GIORNO! Caro re Alfabeto, ora che sappiamo leggere e scrivere, ora che sappiamo vedere il mondo con gli occhi e il cuore, abbiamo conquistato la torre del tuo castello e siamo diventati Re! Arrivederci al prossimo anno per altre nuove e grandi AVVENTURE! Le insegnanti tutor: Sara Corbelli Elena Bravaccini Emanuela Casali L insegnante di scienze: Cecilia Cecchin L insegnante di sostegno: Gloria Zani L insegnante d inglese: Alga Geminiani L insegnante di motoria: Andrea Biondi 43

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43 Classi Seconde C era una volta un falegname... che aveva le mani piene di certezza

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45 La certezza che passa attraverso le mani di un falegname diventerà bellezza e tenerezza nella sua creatura. Da questa certezza siamo partiti, raccontandola ai bambini attraverso la narrazione di storie che ne destano il desiderio per la propria vita. 47

46 Abbiamo scelto tre libri: I tre alberi, Le avventure di Pinocchio, Tu sei speciale La narrazione è cominciata ai piedi dell albero di San Francesco, a Villa Verucchio, con la lettura del primo libro. 48

47 I TRE ALBERI C erano una volta tre piccoli alberi, che avevano tre grandi desideri. Riflessioni e attività proposte: dal seme... all albero: abbiamo scoperto la storia del desiderio di un piccolo seme, che diventa un grande albero, attraverso i disegni e racconti; la semina: abbiamo piantato alcuni semi ed osservato le varie fasi di crescita; abbiamo imparato i nomi delle parti della pianta e le loro funzioni. 49

48 l albero delle stagioni: abbiamo realizzato l albero, vestendolo nelle quattro stagioni; le canzoni: abbiamo cantato In un albero grande e L albero nel prato. 50

49 LE AVVENTURE DI PINOCCHIO C era una volta un pezzo di legno che, fra le mani di un falegname, diventò un capolavoro! Pinocchio è diventato un bambino: la Fata ha fatto la grazia, Pinocchio ci ha messo il desiderio! 51

50 52 Riflessioni e attività proposte: Gli attrezzi del falegname: immagina di essere un attrezzo del falegname che sta per costruire la culla di Gesù; racconta. * Io sono il martello. Prima di incominciare il lavoro avevo una gran paura. Quando il falegname mi ha preso fra le mani, ho sentito che mi voleva bene e mi sono fidato. * Io sono un chiodino piccolo e grigio. Prima che il falegname mi prendesse, pensavo di non servire a nulla e quando mi ha preso, tremavo dalla paura. Poi il martello ha picchiato sulla mia testolina dura e io sono andato dentro al legno. Io tenevo su le gambe della culla e mi sentivo forte e importante. Quando il bimbo si è appoggiato ero tanto felice. * Io sono la sega. Quando il falegname mi ha preso tra le mani ho iniziato a tremare, avevo paura di sbagliare, ma la gioia della sega nel tagliare il legno, le risate dei chiodi che giocavano a non farsi prendere dal martello, mi hanno subito tranquillizzata. Niente di male mi poteva accadere... con me c erano i miei amici e mi sono fatta trasportare dal falegname, ho spianato la superficie, ho rimosso i trucioli, e tutto era più bello.

51 Pinocchio e suo babbo Geppetto: quali sono le cose belle che fai con tuo babbo e che ti fanno sentire bene? * Io non sto molto tempo col babbo perché lavora tutto il giorno, ma quando è domenica posso stare con lui; ridiamo, scherziamo e giochiamo tanto. È fantastico. * È bello quando mio babbo mi racconta le storie, perché fa delle voci strane che mi fanno ridere un sacco! * A me piace quando vado fuori con il mio babbo perché, mentre lui fuma, io gli faccio compagnia e mi sento molto felice. Pinocchio e la Fata: chi sono le persone che ti perdonano e ti abbracciano quando sei birichino? * Una volta è successo che al mio amico Matteo avevo rubato la psp, quando gliel ho ridata lui mi ha perdonato e mi ha fatto un abbraccio. * Quando faccio il birichino o combino qualche guaio, la mamma e il babbo mi rimproverano, ma poi mi perdonano e mi abbracciano. * La nonna è la mia fata: io delle volte la faccio arrabbiare e allora lei mi sgrida e poi mi abbraccia. 53

52 Pinocchio e il Grillo: chi è il grillo nella tua vita? * È la mia famiglia. * Sono i miei genitori, i miei nonni, la mia maestra e i miei zii. Il desiderio di Pinocchio: quali sono i più grandi desideri del tuo cuore? * Il mio più grande desiderio è di essere immortale, perché non voglio morire. Poi vorrei essere il presidente dell America che è molto potente, così aiuterei tutti i bambini poveri. Vorrei anche essere un cuoco perché mi piace cucinare; ho già imparato a fare la frittata! * Il mio desiderio più grande è essere felice e stare in pace col mondo e vorrei poter volare come un uccello. * Un mio desiderio è quello di non essere mai lasciata da sola, perché ho paura. 54

53 La canzone C era una volta un pezzo di legno... racconta la storia di quel pezzo di legno che è diventato un capolavoro... pieno di fragilità. Le tabelline di Pinocchio: con i suoi pasticci e le sue birichinate, Pinocchio ci ha aiutato ad imparare giocosamente le tabelline. 55

54 La nostra avventura con Pinocchio si è conclusa con la visione del film Pinocchio di Benigni al teatro di San Carlo, per dar volto e immagine alla lettura del libro fatta in classe. 56

55 TU SEI SPECIALE C era una volta uno scultore che, posando le mani sulla sua creatura, disse: Io penso che tu sia davvero speciale. Riflessioni e attività proposte: Le stelle d oro e i pallini grigi: sei contento che Pulcinello abbia i pallini grigi? Perché? * Non sono contento: mi viene da piangere vedendolo così pieno di pallini e così triste! Non è giusto! E tu come vorresti essere? * Vorrei essere come Lucia, senza pallini e senza stelle! Eli lo vide pieno di pallini e disse... * Disse: Non mi importa niente dei pallini!. Che cosa vuol dire essere speciale? Tu ti senti speciale? Perché? * Io mi sento speciale per tre motivi: uno, perché ho un ditino, due, perché ho un amico fantastico: Giacomo, tre, perché tutti in fondo sono speciali. 57

56 IL GIARDINO DELLA GRAMMATICA Tutto quello che noi diciamo e scriviamo è fatto di parole che servono per raccontare la realtà. E allora è importante conoscere il significato esauriente di ogni parola, per usarla in modo esatto ed appropriato. Ci è piaciuto presentare le prime basi della struttura grammaticale (il nome, l articolo, l aggettivo, il verbo, il soggetto e il predicato) come parti di un giardino, dove ogni cosa svolge una funzione ben precisa. Così il bruco Frasillo e il gioco del Dimmi cos è ci hanno aiutato a riconoscere e gustare le parole, poiché ogni singola parola merita tutta la nostra attenzione! 58

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58 Le parole servono per raccontare e diventano: i pensieri, che nascono dall osservazione della realtà, dalle riflessioni nate in classe, dai loro vissuti: dedica un pensiero a... La descrizione è raccontare la realtà dopo averla osservata con attenzione. 60

59 * Il mio babbo è un tipo magro, alto e bello. Ha un viso rotondo con occhi verdi e molto attenti, come un leone ma non ha nessun capello, una volta li aveva ricci e neri. Ha sempre un espressione divertente e la sua voce è leggera, ma quando si arrabbia la casa crolla... * Gli occhi della mia mamma sono delle perle e quando li guardo mi sembra di sognare. La sua espressione è sempre felice e la sua voce è dolce come una canzone... Mamma, sei la cosa più bella che mi sia capitata! Le brevi storie, da inventare, da concludere, da cambiare, da rappresentare graficamente, che mettono in moto la fantasia, da soli o in coppia o insieme. 61

60 62 Il riassunto, che insegna a cogliere le parti essenziali di un racconto: riscrivi con poche parole, quelle più importanti! Le parole della matematica, quelle che servono per contare (le quattro operazioni), e quelle che servono per risolvere piccoli problemi.

61 LE BELLE PAROLE FAN BENE AL CUORE Per poter raccontare qualcosa di bello, le parole devono essere belle, corrette, ben scritte. Per educare i bambini al desiderio di bellezza, abbiamo proposto un lavoro sulla bella calligrafia, nato da una storia che li mette in gioco in vari esercizi di ordine e precisione. 63

62 I NOSTRI LABORATORI Alcuni argomenti sono usciti dai quaderni di italiano e matematica, per diventare piccoli fascicoli di approfondimento, in cui abbiamo raccolto storie, pensieri, esperimenti, giochi, disegni, canzoni...: Il signor Tempo (laboratorio di storia) La storia del signor Tempo contiene in sé il tema della scansione temporale: i mesi dell anno, le stagioni, i giorni della settimana, l orologio Dedica un pensiero a...

63 un mese dell anno: * Caro Dicembre, tu hai avuto la perla più preziosa, la venticinquesima, in quel giorno è nato Gesù; ammettilo, tu sei il più fortunato! la stagione che ti assomiglia di più: * Io assomiglio all Estate perché sono allegra e vivace, quando litigo con mia sorella facciamo a botte, proprio come i temporali dell estate. il giorno della settimana che preferisci: * È la Domenica perché vado a messa a pregare e proprio nel momento in cui mi inginocchio penso alla storia di Gesù. Il mago Babalù (laboratorio di geometria) Un mago un po disordinato ci ha portato nel suo mondo fatto di segni e di colori. Ci ha fatto giocare con le linee rette, curve, aperte, chiuse... Ci ha fatto scoprire piccoli segreti che stanno dentro le figure intorno a noi: piane, solide... e con le punte. 65

64 L acqua (laboratori di scienze, geografia, arte, musica, poesia) La storia di una goccia d acqua è scivolata tra la realtà, toccandone varie pagine, per farsi conoscere nei suoi molteplici aspetti e per farci gustare la sua bellezza: 1. La goccia in scienze: il ciclo dell acqua, i suoi stati, il suo utilizzo. 2. La goccia in geografia: la goccia che sgorga dalla sorgente diventa ruscello, torrente e fiume, creando così un paesaggio ricco e caratteristico. 3. La goccia in arte: abbiamo realizzato la goccia con la tecnica del collage; abbiamo ampliato sul nostro foglio un piccolo quadro di Monet. 4. La goccia in musica: abbiamo ascoltato il brano musicale La goccia di Chopin, da cui sono nate riflessioni e attività. 5. La goccia in poesia: abbiamo letto e imparato poesie sull acqua e abbiamo inventato la nostra poesia dentro una goccia. 66

65 La gita conclusiva al Monte Fumaiolo (alla sorgente del Tevere) ci ha permesso di toccare con mano il lavoro svolto in classe; poi alla baita del signor Natale, sul Montecoronaro, abbiamo potuto vedere le piccole e grandi opere di un falegname, circondati da un paesaggio meraviglioso. 67

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68 IL LABORATORIO TEATRALE UN FAZZOLETTO PER AMICO Il laboratorio teatrale con il maestro Roberto Galvani è stata un esperienza bella, che ha messo in gioco ciascun bambino. Le cose più belle che il maestro ci ha detto: Facciamo questo laboratorio per fare qualcosa di bello, che faccia bene al nostro cuore e al cuore di chi ci guarda e ci ascolta. Michelangelo scolpiva il marmo e realizzava delle statue che sembravano persone vere. Un giorno una donna gli ha chiesto: Come fai a tirar fuori da un pezzo di marmo un capolavoro?. E lui ha risposto: È facile, basta togliere quello che non c entra. Proprio come ha fatto Geppetto con quel pezzo di legno. La bellezza è già nella realtà: basta guardarla per riconoscerla. Ogni volta che un adulto (la mamma, il babbo, la maestra...) mi dice qualcosa, io devo prendere la decisione di ubbidire, non per paura o per forza, ma per amore di chi sa qual è il mio bene. Ciascuno di noi è parte di una classe; allora non posso dire: Mi faccio i fatti miei, perché renderei quel momento brutto per tutti! Se ognuno nel cuore si porta dentro gli amici, tutti vinciamo! Grazie, Roberto. 70

69 Le insegnanti tutor: Vania Pederiva Cristina Piraccini Cecilia Cecchini L insegnante di sostegno: Sara Morigi L insegnante di inglese: Nadia Marini Gli insegnanti di educazione motoria: Elisabetta Bazzocch Andrea Biondi 71

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71 Classi Terze Sguardi curiosi, cuori accesi... rapiti da una Bellezza senza pari Benedetto XVI

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73 Gli uomini primitivi guardavano il sole, la luna e le stelle, li temevano e li adoravano, intuivano che erano legati alla loro vita di tutti i giorni, immaginavano potessero influenzarla e desideravano entrare in relazione con loro. Da allora migliaia di uomini hanno alzato gli occhi sopra l orizzonte e si sono sforzati di penetrare i misteri della natura, ponendosi continue domande. Anche noi ci siamo messi, insieme ai nostri bambini, sulla stessa scia: siamo fatti per incontrare il mondo attraverso i nostri occhi, le nostre mani, la nostra mente, il nostro cuore... Provocati, anzi rapiti dalla meravigliosa essenza della realtà abbiamo tenuto aperto il nostro sguardo per vedere più da vicino ciò che ci circonda: come se fosse la prima volta. Solo così i nostri cuori si sono infiammati di passione, per introdurci nella dimensione del Mistero che tutto muove e per il quale il nostro cuore è fatto. L incontro con tutto ciò che c è, e che genera stupore, ci ha permesso di condurre i nostri bambini a esplorare la realtà. Insieme ci siamo messi in cammino per scoprire nel nostro cuore rispecchiato l universo pieno di stelle. Ogni volta che provo una profonda emozione la provo perché uno spettacolo della natura mi ha fatto conoscere, insieme a una novità oggettiva, la mia novità. 75

74 Mi guardo intorno e... Con i nostri occhi attenti e curiosi ci siamo guardati attorno e con grande stupore abbiamo incontrato la realtà, il mondo, la storia Abbiamo iniziato il nostro percorso scolastico con la gita in Valcamonica, dove siamo rimasti per due giorni a contatto con la civiltà dei Camuni. Anche noi abbiamo vissuto alcune esperienze tipiche dell uomo preistorico e abbiamo provato grandi emozioni. Abbiamo ascoltato un esperto del mestiere: un archeologo! Ci ha raccontato tante cose di questo popolo antico e soprattutto ha fatto nascere dentro di noi delle grandi domande. All alba ci siamo diretti ai piedi di Pizzo Badile e abbiamo guardato il sole sorgere: il meraviglioso spettacolo che si è proposto ci ha fatto proprio pensare a quanto è grande Dio 76

75 Abbiamo visitato i luoghi in cui l uomo camuno viveva: le capanne, il villaggio Abbiamo vissuto proprio come veri uomini primitivi: abbiamo preparato ciotole, macinato il grano 77

76 cotto il pane (lo abbiamo anche mangiato!). Con l aiuto delle nostre guide abbiamo fuso i metalli e creato dei gioielli 78

77 Abbiamo scoperto che, già tanto tempo fa, erano stati costruiti strumenti molto elaborati: abbiamo usato il trapano! Ci siamo dipinti il volto 79

78 Di fronte ai graffiti, ci siamo avvicinati al cuore degli uomini antichi, abbiamo intuito il loro desiderio di essere aiutati, di pregare per essere ascoltati da dio, di affidarsi a Qualcuno di più grande. Abbiamo guardato, stupiti ed ammirati, tutti gli strumenti, gli oggetti degli uomini antichi e abbiamo capito che sono simili a noi. Questo incontro ha mosso il nostro cuore e la nostra mente e da lì è nata la passione per lo studio verso la conoscenza delle civiltà del passato. 80

79 Come è bello il mondo e come è grande Dio! Il cammino è proseguito con gioia, sempre guardandoci attorno, e abbiamo scoperto che il mondo è proprio bello! In geografia i paesaggi d acqua La montagna 81

80 In scienze, la realtà con i suoi colori e le sue forme ci ha attirati e catturati Il nostro amico albero è cambiato rispetto all anno scorso e ci ha insegnato molte cose. 82

81 Guidati dalle maestre i bambini si sono lasciati condurre con fiducia verso nuove esperienze di conoscenza. È la maestra che li muove con il suo: Guarda là!. Poi, una volta tornati in classe, l osservazione passa sempre attraverso modalità concrete. Il modo migliore per imparare è fare, così anche attraverso gli esperimenti abbiamo capito tanto. Abbiamo conosciuto l acqua, il suo colore, il suo odore 83

82 L autunno è entrato in classe Ma le piante respirano? 84

83

84 MATEMATICA In matematica l approccio è stato graduale e progressivo, partendo sempre dall osservazione della realtà siamo poi arrivati alla sua rappresentazione sul quaderno attraverso una progressiva astrazione. È stato necessario imparare e saper usare i termini delle operazioni (addendo, sottraendo ); saper raccontare i passaggi nei ragionamenti, nel calcolo, soprattutto grazie allo studio delle proprietà delle operazioni. Abbiamo lavorato con i problemi, cercando di comprenderne i testi, le parole chiave, le domande, lavorando con ordine e precisione. 86

85 Abbiamo osservato le forme della realtà e le abbiamo rappresentate. È stato necessario conoscere i termini delle prime forme di rappresentazione grafica. Ci siamo divertiti con le misure 87

86 ITALIANO La cura della denominazione avviene in tutte le discipline, anche se trova un suo campo privilegiato nell ambito del linguaggio. I bambini si sono sentiti stimolati alla ricerca delle parole che più esprimono le varie situazioni. Questo lavoro li ha portati a dare un nome alle cose. La parola evoca la realtà quindi imparare a denominare significa usare le parole per descrivere un esperienza vissuta. Dar nome è quindi una conquista. Da qui poi siamo passati a racconti sempre più precisi e articolati. Abbiamo osservato: la realtà che ci circonda per descrivere la natura che cambia; la mia vita : ciò che mi succede ogni giorno, ciò che sono, ciò che desidero per imparare a conoscermi sempre meglio; 88

87 le strutture grammaticali, le regole ortografiche per raccontare in modo più corretto. Abbiamo da subito favorito e stimolato la lettura dei racconti presenti nel nostro libro, in cui le attività di comprensione e di produzione hanno permesso l arricchimento lessicale e testuale, nonché il desiderio di leggere storie anche personalmente. La lettura del libro Il mago di Oz da parte della maestra ha permesso il confronto personale con i vari personaggi del libro e ha aiutato la riflessione. 89

88 Ha, anche, sottolineato l importanza dell espressività in ciò che si legge. I bambini si sono cimentati con i primi testi personali in cui raccontare e raccontarsi. La scrittura è stata favorita anche dalla proposta di tracce (i mattoncini di Dorothy), che fungono da filo conduttore del racconto: seguendole essi hanno iniziato le prime esperienze di scrittura di vari generi letterari (i miti, le leggende, il testo narrativo, il testo fantastico, le favole e le fiabe). Questi primi testi esprimono il desiderio di parlare di sè, di esprimere la propria opinione rispetto ai fatti e ai personaggi, di creare avventure, storie. Alcune descrizioni 90 DAI QUADERNI DEI BAMBINI Guardando dalla finestra in una giornata invernale, mi sembra quasi di vedere un quadro dove il pittore ha fatto delle sfumature di bianco nell erba e negli alberi, dal tanto ghiaccio che si è formato durante la notte. La nebbia per un po nasconde il paesaggio poi, per fortuna, il sole risplende nel cielo azzurro e a volte vado fuori a giocare

89 Alla sera si torna in casa, il cielo diventa sempre più scuro fino a non fare vedere più niente, solo nelle serate più limpide appaiono la luna e i pianeti. L inverno mi piace soprattutto quando nevica perché è bello giocare con la neve ed osservare il paesaggio imbiancato. Dell inverno, però, mi piace poco il freddo ed il fatto che mi devo coprire molto. Ciao! Sono la porta di terza B e sono molto antica: abito in questa scuola da molto tempo. Sono contenta di stare con i bambini, mi piace ascoltarli e guardarli. A volte mi offendo perché mi sbattono e fanno finta che io non ci sia. Per colpa degli urti, quasi non mi chiudo più. Sono di forma rettangolare, sono alta e larga. Sono fatta di legno e sono di colore marrone chiaro. La maniglia è all antica e di ottone. Sono liscia e profumo di legno. Io, da piccola, ero paffuttella e amavo mangiare il riso con il latte. Avevo i capelli corti e le mani piccoline. Ero molto buona e delle volte birichina. Volevo sempre imitare mia sorella e volevo fare le cose prima del tempo. La mamma dice che piangevo poco e che volevo fare sempre tutto da sola. Il mio amico Pietro è un bambino molto alto, con i capelli scuri e lisci, i suoi occhi sono azzurri. È un bambino intelligentissimo e generoso con gli amici, sempre attento alla lezione, socievole e simpatico. Racconti di fantasia Un mattino mi alzai dal letto e aprii la finestra. C era un bruttissimo temporale e allora la richiusi e andai a fare colazione. Ad un certo punto sentii il vento che si alzava e, all improvviso, la casetta si stava alzando: era un ciclone! Andai di sotto e mi addormentai. Dopo due ore aprii la porta e mi trovai nel regno dei dolci che era in mezzo a tutto il regno della fantasia. Allora dissi: Sono in paradiso! Se fossi con Dorothy e potessi esprimere un desiderio chiederei di essere sempre un bambino e di non morire da grande e di avere una armatura super tecnologica. 91

90 Testi di immedesimazione Io vivo in un villaggio vicino ad un lungo fiume: il Nilo. La mia capanna è grandina ed è fatta di paglia e di legno. Vedo attorno al fiume tanta gente che lavora: alcuni tagliano il grano e lo macinano per fare il pane; alcuni seminano per avere verdure e frutta; gli scribi scrivono sul foglio di papiro che cresce vicino al fiume Nilo; alcuni lavorano la terra Da tanto tempo il fiume non tracima, il terreno è arido, il grano manca. Testi di riflessione Il mio primo giorno di scuola ero molto emozionata perché avevo paura di non riuscire a superare la terza ma insieme ai miei amici ho affrontato la paura e mi sono resa conto che non era così difficile, bastava studiare e imparare e tutto diventava facile. Mi sono piaciute tante cose: le gite, il teatro, i giochi, le materie... Soprattutto mi è piaciuto stare con i miei amici e l unica cosa che non mi è piaciuta è quando i miei amici litigavano per nulla. Grazie a loro ho imparato ad affrontare le cose e ad andare avanti Ho realizzato tanti miei desideri come avere conosciuto amici stupendi, divertirmi tutti i giorni, conoscere nuove cose. Ci sono ancora tante cose che stanno aspettando di uscire dal mio cuore, come diventare tutti amici Ho trascorso un anno bellissimo e spero che in quarta sia lo stesso. Si è cercato di dar spazio all oralità in cui poter curare la capacità di espressione, nel dialogo giornaliero e nell esposizione delle materie di studio. 92 Questa esperienza è stata appassionante anche se a volte un po faticosa perché si è reso necessario capire e seguire un metodo: ascoltare la maestra che racconta, leggere insieme il testo e ritrovare le parole chiave, curare l esposizione orale a casa, ripetendo più volte la parte consegnata, esporre l argomento in classe, seguendo la domanda.

91 INGLESE Apprendimento del lessico in L2 attraverso le flashcard. LABORATORIO TEATRALE Nel secondo quadrimestre abbiamo intrapreso una nuova avventura: siamo entrati nelle storie del mare. Insieme a Laura, la nostra esperta teatrale, ci siamo messi in cammino per cercare e trovare un tesoro nella nostra vita. Abbiamo capito che, anche quando ci sembra di non possedere niente, in realtà siamo noi stessi un grande tesoro per noi e per chi ci sta intorno. Il nostro cuore, la nostra mente, il nostro coraggio sono i doni che più di altri ci permettono di affrontare la vita con un pizzico di sale, che la sa rendere saporita, frizzante e gioiosa. 93

92

93 Il percorso è stato bello, ricco e ha regalato a ciascuno di noi una consapevolezza maggiore di chi siamo e di cosa siamo capaci di fare, spronandoci a non arrenderci di fronte alle difficoltà. Grazie Laura! 95

94 Al termine di questo bellissimo anno ci siamo guardati indietro e ci siamo scoperti cresciuti e uniti più che mai. Abbiamo raggiunto dei traguardi importanti, ma abbiamo soprattutto capito che la cosa più bella non è arrivare ad una mèta (anche se necessaria), ma vivere il viaggio con apertura, affetto, gioia e scoprire nel cammino tanti amici. Accompagnati e guidati dai nostri maestri abbiamo seguito la strada proposta con entusiasmo, certi di avere in loro un punto di riferimento sicuro per non perdere le tracce del Maestro. Ciascuno ha aiutato gli altri a realizzare le attese e i desideri che portava nel cuore così ci si è trovati più ricchi e più felici. È stato necessario compiere un cammino per comprendere che tutto ciò che siamo e che abbiamo è un tesoro prezioso da custodire e apprezzare. Grazie a tutti per questo stupendo anno vissuto insieme! Le insegnanti tutor: Serena Sacchetti Fabiola Orlati L insegnante di sostegno: Cecilia Cecchini Le insegnanti di inglese: Nadia Marini Alga Geminiani L insegnante di motoria: Elisabetta Bazzocchi L insegnante di informatica: Alessandro Coppari 96

95 Classi Quarte Bella come la realtà che incontra la mia fantasia

96

97 In questo anno ci siamo mossi incontro alla realtà attraverso una capacità di sguardo e di ascolto sempre più attento e siamo diventati capaci di raccontare di noi e del mondo attorno: la nostra fantasia unita ai nostri occhi attenti è diventata potente e ci ha permesso di conoscere e diventare creativi, così ci siamo accorti di essere diventati grandi. Abbiamo imparato ad osservare Con la gita a Cesenatico di inizio anno sono nate le prime domande che riguardanti la storia dei popoli che sono andati per mare, l aiuto della forza del vento, la bellezza del volo degli aquiloni, che ha affascinato Giovanni Pascoli e Mirò prima di noi, la forma e le proporzioni delle vele, il mare 99

98 perciò tornati in classe, ci siamo messi al lavoro. SCIENZE, STORIA E GEOGRAFIA Due sono i sensi che ci hanno aiutato in questo lavoro di conoscenza: la vista e l udito. Esiste una relazione tra il mondo esterno e me che passa attraverso gli organi di senso, che sono da conoscere. Attraverso una serie di esperimenti e con l aiuto di esperti, abbiamo capito che esiste anche quello che non si tocca, come le onde di luce e le onde sonore. Abbiamo imparato che ogni cosa ha un suo nome specifico e se vogliamo parlarne, dobbiamo conoscere le parole giuste. 100

99

100 Lo studio della civiltà greca, così importante perché ha gettato le fondamenta della nostra cultura, ci ha affascinato particolarmente, perché l uomo greco ha amato la sua Patria, la libertà, la conoscenza, la bellezza, fino a dare la propria vita perché questi grandi valori non andassero perduti in seguito alle invasioni. Una piccola nazione come la Grecia ha saputo combattere, unire le forze e tenere per tanto tempo lontano i Persiani. Quest anno in quarta abbiamo studiato i Greci. Quello che mi ha colpito sono state le guerre: la guerra di Troia, quella tra Greci e Persiani, le lotte fra Atene e Sparta e le battaglie fra Greci e Macedoni che hanno rinnovato la falange. 102

101 Studiando storia mi sono piaciute molto anche le battaglie e tutte le strategie militari dei Greci, dei Persiani e dei Macedoni. Le loro tattiche mi hanno entusiasmato!. Attraverso lo studio della civiltà greca sono stati fatti confronti e riconoscimenti con le nostre strutture sociali all interno della classe, della scuola, della società italiana, giungendo ad affermare che la nostra cultura ha ricevuto tanto dalla storia che ci ha preceduto. Lo studio della geografia non è stato subito una nostra passione, fino a quando è venuto a scuola uno dei nostri papà che ci ha raccontato il suo lavoro, legato alla nostra terra. Nella sua azienda si fabbricano mattoni, ma abbiamo capito che non tutta l argilla è adatta, occorre che sia molto fine e plastica, come quella che si trova lontano dalle colline. Subito dopo abbiamo iniziato a studiare la nostra regione e abbiamo capito di più l importanza del territorio e delle sue caratteristiche nella nostra vita. 103

102 ITALIANO Abbiamo imparato a denominare Le maestre ci hanno letto un bellissimo libro: Il leone, la strega e l armadio. Abbiamo subito capito che era una cosa importante: la prima cosa che ci ha affascinato, tanto che nessuno fiatava, è stata ascoltare la voce della maestra. Ci è venuto voglia di dedicare a questa lettura un quaderno che abbiamo chiamato IL QUADERNO DI NARNIA. Dopo ogni capitolo scrivevamo le parole speciali, quelle che ci colpivano di più, perché erano parole nuove, curiose, misteriose, affascinanti 104

103 In questo quaderno dovevamo scrivere senza errori, con una calligrafia bella e ordinata, e piano piano tutti i nostri quaderni sono diventati belli, curati e colorati come quello di Narnia. Le cose che scrivevamo, tratte dal libro, erano così belle che a volte le abbiamo imparate a memoria e le abbiamo riconosciute, anche lette in Inglese, dalla maestra Nadia. 105

104 Col tempo, proseguendo nella lettura, abbiamo cominciato ad usare le belle parole imparate da Lewis anche nei nostri testi, che sono diventati sempre più belli e ricchi. Ma le Cronache di Narnia sono entrate dappertutto, anche nell analisi dei verbi e delle frasi di grammatica che noi abbiamo chiamato Narnianalisi! 106

105 Il nostro lavoro è risultato così ricco, creativo ed originale che è stato esposto alla prima mostra di LibrAperto, nella cripta di San Lorenzo, a Firenze! 107

106 TEATRO Abbiamo educato la nostra ragione Grazie alla musica, al canto, al ritmo, al movimento espressivo del corpo, abbiamo percorso la storia di Robin Hood attraverso quella dei personaggi. Così si sono aperte nuove prospettive, nuove possibilità per crescere insieme nel lavoro. Partendo dall essenziale siamo arrivati a giocare con i personaggi e la storia per diventare GRANDI. Seguire le indicazioni del maestro è ragionevole per individuare la strada e giungere alla meta, non seguire il maestro, genera il caos. Questa è stata un esperienza reale vissuta durante le prove: Robin Hood s impegnava solo a mangiare e il suo desiderio era diventare stilista; dopo è diventato coraggioso, forte e molto simpatico: il suo coraggio è fiorito. È stata Marian che lo ha fatto cambiare. Io non parlavo quasi mai, avevo paura, ero timida: quando dovevo dire una poesia, le mie guance diventavano rosse. Ora grazie a Roberto e alle mie maestre sono diventata coraggiosa. Robin Hood ha rischiato la sua stessa vita per Lady Marian. Io ho imparato quanto si può voler bene a una persona: tanto da dare la pro- 108

107 pria vita per lei. Ho imparato anche che bisogna stare insieme perché da soli non si riescono a fare le cose, insieme sì. Robin Hood prima di diventare un eroe era un ragazzo sgangherato e cieco come una talpa: è cambiato grazie all amore e ha capito che insieme si è più forti. Io prima dello spettacolo credevo di poter fare tutto da solo, ma poi ho capito: stare da solo non è divertente e quando hai bisogno gli amici ti aiutano. A far cambiare Robin è stata Lady Marian, gli ha aperto una finestra sul mondo che Robin non aveva mai aperto prima, l ha fatto crescere. Io prima dell esperienza passata con il maestro Robi ero sciocco e poco concentrato, è stata una crescita per me. L esperienza che quest anno mi è piaciuta di più è stata quella del teatro, perché ho imparato a vincere la timidezza e a superare le paure. Le cose che mi sono rimaste più impresse sono state la voglia di imparare e la voglia di crescere, poiché non s impara per imparare, ma per diventare ogni giorno un po più grandi. Grazie alle venti favolose lezioni di teatro mi sono aperta agli altri: adesso con la maestra riesco ad esprimermi senza balbettare e a parlare senza diventare rossa, come il pesce che abbiamo visto nella gita a Ravenna. 109

108

109 GEOMETRIA E GITA A RAVENNA Abbiamo imparato a lavorare bene: Dopo aver osservato e dato un nome agli elementi della geometria, li abbiamo riconosciuti nel cortile della scuola, riuscendo a collegare la realtà a quello che era stato studiato. 111

110 Partendo da esperienze concrete, dividendoci una tavoletta di cioccolata, abbiamo scoperto che esistono numeri più piccoli dell intero: le frazioni. Abbiamo riconosciuto che le frazioni hanno a che fare con la vita quotidiana (euro, misure di peso, di lunghezza ). Durante la gita a Ravenna abbiamo osservato lo splendore dei mosaici, le storie che ancora oggi ci raccontano, storie dell Antico e del Nuovo Testamento, storie di Imperatori e Regine, storie scritte con tessere di vetro da uomini che hanno tanto amato la bellezza. A naso all aria abbiamo riempito i nostri occhi e scoperto che la geometria entra anche qui! A Ravenna siamo stati pochi giorni fa: era una bella giornata, piena di sole. Delle cose che abbiamo visitato mi sono rimasti impressi il Mausoleo di Galla Placidia, la Basilica di San Vitale, il laboratorio di mosaico e la Tomba di Dante. Di Galla Placidia mi è piaciuto l edificio piccolo e raccolto a forma di croce e, dentro, il cielo stellato con i mosaici di colori blu e oro brillante, e alcune scene come quelle del martire San Lorenzo con la graticola, dove le fiamme sembravano vere. Di San Vitale mi ha colpito la chiesa a pianta ottagonale e la parte di pavimento con i mosaici più antichi e le figure dell Imperatrice Teodora che portava il calice col vino e dell Imperatore Giustiniano col pane. 112

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