RUOLO DELLA FISIOTERAPIA NELLA GESTIONE DELLA MACRODATTILIA DEL PIEDE

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1 RUOLO DELLA FISIOTERAPIA NELLA GESTIONE DELLA DR. GIACOMO PASSONI - FISIOTERAP MACRODATTILIA DEL PIEDE gpassonifkt@gmail.com cell:

2 FASI DI INTERVENTO FISIOTERAPICO Fisioterapia di recupero post intervento: attività ad alta intensità e ridotta estensione temporale, mira alla rieducazione del piede in seguito all intervento di riduzione del volume dei tessuti colpiti dalla patologia Fisioterapia di stimolazione e prevenzione dei compensi funzionali: attività di base a bassa intensità ma lunga programmazione, lavora sulla fase preventiva e di incremento della capacità motorie

3 FISIOTERAPIA DI STIMOLAZIONE E PREVENZIONE TARGET: soggetti affetti da macrodattilia del piede, anche già trattata chirurgicamente, che presentano ipertrofia tissutale di vario grado. Attività deambulatoria conservata OBIETTIVI INTENSITÀ DI TRATTAMENTO MEZZI DI APPLICAZIONE Giovane età dei soggetti Componente psicologica di accettazione della patologia

4 MACRODATTILIA DEL PIEDE - ALTERAZIONI DEL PASSO Alterazione della distribuzione del carico sull avampiede

5 MACRODATTILIA DEL PIEDE - ALTERAZIONI DEL PASSO Riduzione del tempo di appoggio

6 MACRODATTILIA DEL PIEDE - ALTERAZIONI DEL PASSO Riduzione della fase di spinta Lo stacco da terra del piede con macrodattilia (verde) avviene prima del controlaterale

7 MACRODATTILIA DEL PIEDE - POSSIBILI COMPENSI EVOLUTIVI Compensi BIOMECCANICI: alterazioni della postura, riduzione elasticità del sistema miofasciale Deficit PROPRIOCETTIVI: alterazione immagine motoria, riduzione rappresentazione corticale e afferenze propriocettive

8 MACRODATTILIA DEL PIEDE - COMPENSI BIOMECCANICI FUNZIONALI La riduzione della fase di spinta a carico dell avampiede determina la necessità di attivare maggiormente la FLESSIONE DI ANCA e LA FLESSIONE DI GINOCCHIO Si generano COMPENSI ROTATORI A CARICO DEL BACINO e DELLA COLONNA LOMBARE (ileo-psoas, quadrato dei lombi) Si espone il soggetto al rischio di sviluppare situazioni di DISEQUILIBRIO POSTURALE Si riduce l attivazione e la funzionalità delle strutture muscolari ad effetto cavizzante sul piede ( tibiale posteriore, flessore lungo alluce, gemelli) creando un possibile ECCESSO DI PRONAZIONE del piede

9 MACRODATTILIA DEL PIEDE - DEFICIT PROPRIOCETTIVI Si altera la RAPPRESENTAZIONE CORTICALE DELLO SCHEMA DEL PASSO, riducendo le AFFERENZE PROPRIOCETTIVE DEL PIEDE Il piede diventa quindi MENO ADATTABILE e REATTIVO e il soggetto tende a DIMENTICARE IL CORRETTO SCHEMA DEL PASSO

10 PROPOSTA RIABILITATIVA - OBIETTIVO STIMOLARE L ATTIVITA FUNZIONALE DEL PIEDE, in particolare della fase di spinta dell avampiede e del controllo propriocettivo Aiutare il soggetto ad OTTIMIZZARE LE CAPACITA MOTORIE, creando capacità di adattamento del sistema miofasciale e generando compensi minimi e funzionali

11 PROPOSTA RIABILITATIVA - MEZZI DI APPLICAZIONE Esercizi propriocettivi e di rinforzo del piede che prevedono il trasferimento del carico sull avampiede Esercizi realizzabili anche a domicilio come attività di gioco Esericizi su tappeto elastico, tavolette propriocettive, fitball, percorsi con ostacoli, etc

12 PROPOSTA RIABILITATIVA - MEZZI DI APPLICAZIONE Attività motorie funzionali legato al gesto della corsa, possibilmente con finalità di gioco: atletica, pallacanestro, tennis, pallavolo, etc L inserimento della corsa come attività ludico-motoria di base permette di stimolare il carico sull avampiede e lo sviluppo delle capacità eccentriche e concentriche di attivazione muscolare a carico dei muscoli operanti sul piede,caviglia e in generale sull arto inferiore Il gioco rappresenta uno strumento di apprendimento motorio fondamentale che svincola il soggetto dall ambiente riabilitativo

13 ELEMENTI DA APPROFONDIRE Possibili correlazioni tra stimolazione pressoria dei tessuti ed evoluzione del quadro ipertrofico degli stessi Scelta oculata dell attività motoria in base al grado di difficoltà motoria del soggetto, al fine di non creare situazioni di disagio - attenzione alla componente psicologica

14 CONCLUSIONI Si può impostare un percorso riabilitativo incentrato sul gioco e sull apprendimento motorio ad esso correlato che non medicalizzi la vita del soggetto Il fisioterapista monitora l evoluzione dei compensi del soggetto individuando, in forma preventiva e precoce, l insorgere di eventuali quadri disfunzionali ( appuntamenti programmati a distanza di 6-8 mesi) L intensità della fisioterapia risulta minima in ambiente medico mentre viene ottimizzato il potenziale del gioco e della socializzazione, con un percorso mirato e controllato di sviluppo delle potenzialità motorie