XVII Giornata mondiale Alzheimer
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- Gabriele Martelli
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1 XVII Giornata mondiale Alzheimer I DISTURBI DELLA DEAMBULAZIONE
2 -Sintomi cognitivi -Sintomi non cognitivi -Stato funzionale
3 SINTOMI NON COGNITIVI 90% DEI PAZIENTI AFFETTI DA DEMENZA UNA DELLE MAGGIORI CAUSE DI ISTITUZIONALIZZAZIONE ( Bianchetti A. 1998)
4 SINTOMI NON COGNITIVI Psicosi, alterazioni del tono dell umore, ansietà, alterazione del sistema neurovegetativo, agitazione, alterazione della personalità. Attività motoria aberrante ( affacendamento e vagabondaggio).
5 Disturbi della deambulazione Quantitativi: - aumento (wondering) - diminuzione Qualitativi: -peggioramento delle abilità motorie
6 IL VAGABONDAGGIO MOTIVAZIONI??? Girovagare afinalistico La persona ricerca oggetti familiari, cose, persone Ricerca luoghi ( non sa dove si trova e ricerca sempre il ritorno a casa ( disorientamento spaziale) Iperstimolazione ( eccesso di rumori, affollamento) Ipostimolazione, noia Soddisfacimento di bisogni primari ( fame, sete, evacuazione) Effetti collaterali della farmacoterapia Stimoli ambientali particolari ( segnali di uscita, partenza di altre persone) Malattie( psichiatriche o organiche) o problemi organici ( stitichezza, dolore)
7 WONDERING Esprime il senso di confusione e smarrimento che vive il paziente
8 EVOLUZIONE NEL TEMPO DIMINUZIONE PROGRESSIVA DELLA MOTILITA PEGGIORAMENTO DELLA DEAMBULAZIONE
9 PEGGIORAMENTO DELLA DEAMBULAZIONE DOVUTO A: INVECCHIAMENTO (patologico e fisiologico) DEFICIT FUNZIONALI ( per degenerazione cognitiva)
10 INVECCHIAMENTO PATOLOGICO L INVECCHIAMENTO FISIOLOGICO: Cambiamenti anatomici Indurimento del tessuto connettivo Diminuzione della forza muscolare Diminuzione dell acuità visiva e della percezione della profondità Diminuzione della capacità propriocettiva Degenerazione del sistema vestibolare Modifica dei meccanismi di mantenimento dell equilibrio e della marcia
11 DEFICIT FUNZIONALI: Progressiva limitazione dei movimenti fino all incapacità di muoversi appropriatamente nello spazio DISTURBI GNOSICI AGNOSIA VISIVA Perdita della capacità di interpretare-riconoscere stimoli sensoriali: prosopoagnosia: spazio, oggetti, persone anosognosia: proprio corpo QUESTI DEFICIT POSSONO ESSERE AUMENTATI DA SINTOMI COGNITIVI E FATTORI AMBIENTALI
12 RISCHIO DI CADUTA Identificarlo Quantificarlo
13
14
15 Piano individualizzato di prevenzione Interventi sull ambiente Interventi sul paziente
16 Interventi sull ambiente Altezza delle sedute Rimozione di suppellettili Illuminazione Tappeti Scale Pavimenti antiscivolo RISCHIO MAGGIORE SE AMBIENTE SCONOSCIUTO!!!
17 Interventi sul paziente Trattamento di patologie somatiche, disturbi cardiaci, osteoartrosi Controllo all uso di farmaci controllo dell abbigliamento e delle calzature problemi podologici protesi acustiche e visive individuazione e addestramento all uso di ausili Programmi di educazione motoria
18 Individuazione addestramento VENGONO UTILIZZATI PER: all uso di ausili Compensare la mancanza di equilibrio Diminuire il carico sugli arti inferiori Aumentare l autonomia Permettere la deambulazione
19 DAL LATO SANO A 10/15 CM DI LATO DAL PIEDE IMPUGNATURA ALL ALTEZZA DELL ANCA CARE-GIVER DAL LATO MALATO
20 DEAMBULATORI No se arti superiori deboli Favoriscono la flessione del tronco GIRELLI Ingombranti no per esterno
21 Programmi di rieducazione motoria Aiutano nel mantenimento delle abilità residue Stimolano l appetito Migliorano il ciclo sonno-veglia Riducono la frequenza dei disturbi comportamentali Aumentano la socializzazione
22 - In struttura - A domicilio
23 GRAZIE
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