I dati della Sorveglianza Passi d Argento nel Lazio:le cadute

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "I dati della Sorveglianza Passi d Argento nel Lazio:le cadute"

Transcript

1 I dati della Sorveglianza Passi d Argento nel Lazio:le cadute Silvia Iacovacci per il coordinamento regionale PASSI d Argento Salute e invecchiamento attivo nel Lazio: la sorveglianza di popolazione per la Governance del Sistema Roma 6 febbraio 2014

2 Cadute-1 Secondo l OMS cadute negli anziani sono uno dei quattro giganti della geriatria insieme a problemi di memoria, incontinenza e depressione Costituiscono una delle principali cause di morbidità, disabilità, istituzionalizzazione e morte Rappresentano uno dei primari problemi di salute pubblica con forti ripercussioni sul sistema socio-sanitario e sulle famiglie

3 Cadute-2 In Europa si verificano nuovi casi ogni anno con un onere economico stimato in 4 miliardi di euro per le sole cure ospedaliere e si ritiene che tale incidenza sarà di nuovi casi/anno e di nel In Italia circa il 35-40% dei soggetti di età superiore ai 65 anni cade almeno una volta nell arco dei 12 mesi ed il 43% più di una volta e nel 10% dei casi si registrano conseguenze gravi, quali ematomi, ferite lacerocontuse, fratture e ospedalizzazione.(istat-inail)

4 Cadute-3 Nel 2007 in Italia le fratture di femore, causate da una caduta, sono state circa 8000 con un costo superiore ai 250 milioni di euro Archivio SDO (Schede di Dimissione Ospedaliera), Ministero della Salute ) Nel Lazio nel 2001 il 41% circa delle fratture causate da incidenti domestici ha riguardato gli ultrasessantacinquenni. (SIES-ASPLazio)

5 Fattori di rischio Rubenstein nel 2006, in una metanalisi relativa a 12 studi, rilevò che le cause più frequenti di caduta erano ambientali, seguite dalle turbe della marcia e dell equilibrio. L anamnesi di precedenti cadute aumentava nell anziano il rischio di cadere. Domicilio: > 90%cadute durante attività quotidiane 5%in seguito ad attività a rischio (scala, in piedi sulla sedia) 50%è riconoscibile il fattore ambientale: Assenza di Corrimano o Maniglia di Sostegno Presenza di Tappeto, Pavimento Scivoloso (cera, bagnato),ostacoli Calzatura non Sicura Insufficiente Illuminazione Mancato o Scorretto Utilizzo di Protesi Auricolare o Occhiali

6 CAUSE Percentuale media (1) Range (2) accidentale-correlata all ambiente 31% 1-53% disturbi di andatura,riduzione della forza muscolare 17% 4-39% capogiri, vertigini 13% 0-30% collasso 9% 0-52% confusione 5% 0-14% ipotensione posturale 3% 0-24% disturbo visivo 2% 0-5% sincope 0,3% 0-3% altre cause specificate (3) 15% 2-39% cause sconosciute 5% 0-21% 1 = percentuale media calcolata da cadute in 12 studi. 2 = minimo - massimo 3 = questa categoria include artrite, malattie acute, farmaci, alcol, dolore, epilessia e caduta dal letto Rubenstein Age and Aging 2006

7 Fattori di rischio La letteratura ha evidenziato come i seguenti fattori aumentino il rischio di cadere per gli anziani: storia di precedenti cadute; paura di cadere; polifarmacoterapie ; alterazione della mobilità; alterazione della vista; rischi domestici; isolamento sociale.

8 Cadute negli ultimi 30 giorni (%) Genere Uomini 9,3 Donne 12,4 Lazio (n =1.995) Totale = 11,1% (IC95% 9,4 12,7) Classe di età ,7 13,6 Scolarità Alta Bassa Difficoltà Nessuna Qualche Molte 9,1 13,1 8,8 9,8 16,8 Sottogruppi In buona salute a basso rischio 5,6 In buona salute, ma a rischio 11,4 A rischio di disabilità 13,8 Con disabilità 22,0 In particolare Donne 75 anni e più Difficoltà economiche Disabili % PDA Lazio 2012

9 Cadute negli ultimi 30 giorni POOL LAZIO RMH RME LT %

10 % Cadute nei sottogruppi negli ultimi 30 giorni Circa 1 su 4 è caduto negli ultimi 30 giorni In buona salute a basso rischio In buona salute, ma a rischio A rischio di disabilità Con disabilità PDA Lazio 2012

11 Dove si cade? casa 60% strada 18% giardino 11% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% Tra le persone cadute, circa il 13% è stato ricoverato per più di un giorno a seguito della caduta. PDA Lazio 2012

12 Consiglio del medico Negli ultimi 12 mesi, solo il 14,5% ha ricevuto consigli da parte di medico o di un altro operatore su come evitare di cadere e solo un terzo di coloro che sono caduti negli ultimi 30 giorni. PDA Lazio 2012

13 Persone con problemi di vista* (%) Indagine PASSI d Argento Genere Uomini Donne Classe di età Scolarità Alta Bassa Difficoltà Nessuna Qualche Molte Sottogruppi In buona salute a basso rischio In buona salute, ma a rischio A rischio di disabilità Con disabilità 10,1 14,8 6,7 19,3 9,7 15,8 6,2 6,9 20,2 1,4 7,0 22,6 41,8 Lazio (n =2.011) Totale = 12,9% (IC95% 11,1 14,6) E caduto il 16% delle persone con problemi di vista (vs l 10% delle persone che non riferiscono problemi di vista). % * Le persone con 65 anni e più che dichiarano di vedere male (con l esclusione di coloro che vedono bene solo con gli occhiali).

14 Paura di cadere Uomini 32 Donne 58 Indagine PASSI d Argento Lazio (n =1.987) Alta 40 Totale = 47,4% (IC95% 44,9 49,9) Bassa Nessuna Qualche Molte % Il 71% ha problemi di vista In buona Sottogruppi salute a basso rischio In buona salute, ma a rischio A rischio di disabilità Con disabilità PDA Lazio 2012

15 Tra coloro che sono caduti negli ultimi 30 giorni, il 77% ha dichiarato di aver paura di cadere di cui l 81% degli ultra 75enni il 71% dei 65-74enni PDA Lazio 2012

16 Uso de farmaci Il 90,1% delle persone con 65 anni e più ha assunto farmaci negli ultimi 7 giorni. (media 3,8 farmaci) Questa percentuale è maggiore tra le persone: % di sesso femminile con 75 anni e più con livello di istruzione basso con difficoltà economiche PDA Lazio 2012

17 Uso dei farmaci Il 90% fa uso di farmaci (media 3,8 farmaci) % In buona salute a basso rischio In buona salute, ma a rischio A rischio di disabilità Con disabilità

18 Tra chi è caduto % 0 polifarmacoterapia isolamento =>4 farmaci PDA Lazio 2012

19 E ancora.

20 Controllo da parte del medico della terapia tra chi è caduto negli ultimi 30 giorni % 0 30 gg 1-3 mesi > 6 mesi mai PDA Lazio 2012

21 Uso di misure di sicurezza Cadute proiezioni sulla popolazione laziale Solo il 13% delle persone già cadute usa misure di sicurezza Persone non cadute Persone cadute che NON usano precauzioni Persone cadute che usano precauzioni PDA Lazio 2012

22 Uso dei dispositivi di sicurezza Il 63% usa misure di sicurezza per la vasca o la doccia 100 % tappetino maniglioni seggiolino PDA Lazio 2012

23 Uso dei dispositivi di sicurezza 100 % per sottogruppi In buona salute a basso rischio In buona salute, ma a rischio A rischio di disabilità Con disabilità PDA Lazio 2012

24 Problemi abitativi Indipendentemente dal genere, classe d età,livello d istruzione, e difficoltà economiche il 26% dichiara di avere problemi di ostacoli in casa (il 24% con scale esterne o interne) Il 3% ha problemi a muoversi in casa con la carrozzina Ma solo il 3% ha effettuato lavori in casa PDA Lazio 2012

25 Dati per l azione Polifarmacoterapia/controllo del medico Utilizzo dei presidi insufficiente Mancato/insufficiente consiglio del medico Intervento precoce sui principali fattori di rischio eliminazione di possibili fattori di rischio ambientali sospensione e/o riduzione dei farmaci assunti programmi di esercizio fisico correzione di deficit visivi ed uditivi prescrizione di eventuali ausili educazione del personale di assistenza sensibilizzazione di MMG e operatori sanitari

26 Conclusioni Passi d Argento contribuisce a: descrivere il fenomeno delle cadute a livello nazionale e regionale con precisione adeguata a seguirne nel tempo l evoluzione. programmare e monitorare interventi efficaci favorire l orientamento delle politiche per la prevenzione e l attuazione di efficaci azioni preventive (PRP) coinvolgere i gruppi di interesse nelle azioni di prevenzione

27 GRAZIE PER L ATTENZIONE

Epidemiologia e cause delle cadute che provocano frattura del femore

Epidemiologia e cause delle cadute che provocano frattura del femore AGGIORNAMENTO DEL LUNEDI Problemi medici, ortopedici e riabilitativi dell anziano con frattura del femore: l ortogeriatria come approccio complessivo Epidemiologia e cause delle cadute che provocano frattura

Dettagli

Conseguenze della caduta. 1. Danno fisico 2. Trauma emozionale 3. Problemi psicologici 4. Conseguenze sociali 5. Impatto economico

Conseguenze della caduta. 1. Danno fisico 2. Trauma emozionale 3. Problemi psicologici 4. Conseguenze sociali 5. Impatto economico Le cadute Cos è una caduta? Un evento non intenzionale che porta una persona a terra o ad un livello più basso da quello in cui si trova, non come risultato di un evento intrinseco maggiore (ictus/epilessia)

Dettagli

LA PREVENZIONE DELLE CADUTE IN DEGENZA

LA PREVENZIONE DELLE CADUTE IN DEGENZA LA PREVENZIONE DELLE CADUTE IN DEGENZA SCALEA 29/30 NOVEMBRE LEOTTA ROSALBA DEFINIZIONE Un improvviso, non intenzionale, inaspettato spostamento verso il basso dalla posizione ortostatica, o assisa o clinostatica.

Dettagli

Cos è PASSI d Argento?

Cos è PASSI d Argento? Venezia, 21-2222 giugno 2012 Le sfide della promozione della salute: dalla sorveglianza agli interventi sul territorio Anziani ed healthy aging Passi d Argento: la sorveglianza nazionale sulla salute e

Dettagli

Infortuni domestici. Quante persone si sono infortunate?

Infortuni domestici. Quante persone si sono infortunate? Infortuni domestici Gli infortuni domestici rappresentano un problema di interesse rilevante per la sanità pubblica, sia dal punto di vista della mortalità e della morbosità che da tali eventi consegue,

Dettagli

Il piano regionale per la prevenzione degli incidenti domestici

Il piano regionale per la prevenzione degli incidenti domestici Il piano regionale per la prevenzione degli incidenti domestici Castel San Pietro Terme 1 dicembre 2008 08/01/2009 Marinella Natali - Castel San Pietro Terme 1 Che cosa sappiamo degli Modalità incidenti

Dettagli

I fattori fisici e sensoriali: vista, udito e masticazione

I fattori fisici e sensoriali: vista, udito e masticazione Salute e invecchiamento attivo in I fattori fisici e sensoriali: vista, udito e masticazione Le disabilità percettive legate a vista e udito condizionano le capacità di comunicazione delle persone, possono

Dettagli

La paura di cadere e il rinforzo muscolare negli anziani: piccoli accorgimenti quotidiani

La paura di cadere e il rinforzo muscolare negli anziani: piccoli accorgimenti quotidiani La paura di cadere e il rinforzo muscolare negli anziani: piccoli accorgimenti quotidiani Dott.ssa Ilaria Margaux Morandi Medico chirurgo Specialista in medicina fisica e riabilitazione PAURA DI CADERE

Dettagli

Rosamaria Cecconi Asl 3 Genovese - Dipartimento di Prevenzione Struttura Complessa Igiene e Sanità Pubblica Epidemiologia

Rosamaria Cecconi Asl 3 Genovese - Dipartimento di Prevenzione Struttura Complessa Igiene e Sanità Pubblica Epidemiologia V Congresso Interregionale SItIPiemonte, Valle d Aosta, Liguria e Sardegna SSN Sostenibile? Solidale? Nazionale? Prevenzione e sanità pubblica sfidano la crisi T Hotel di Cagliari 2-3 maggio 2014 L invecchiamento

Dettagli

I costi degli interventi per le prestazioni sanitarie e la riabilitazione sono spesso cinque volte più importanti dei costi legati alla prevenzione

I costi degli interventi per le prestazioni sanitarie e la riabilitazione sono spesso cinque volte più importanti dei costi legati alla prevenzione I costi degli interventi per le prestazioni sanitarie e la riabilitazione sono spesso cinque volte più importanti dei costi legati alla prevenzione (fonte: Raccomandazione del Consiglio Europeo 31 Maggio

Dettagli

Suggerimenti per le azioni

Suggerimenti per le azioni Indagine 2009: la salute delle persone con 65 anni ni e più in Emilia-Romagna Suggerimenti per le azioni Guido Federzoni Direzione Sanitaria, Programma fragilità Azienda USL di Modena Bologna, 20 gennaio

Dettagli

La dimensione regionale della sorveglianza, fra il sociale e il sanitario

La dimensione regionale della sorveglianza, fra il sociale e il sanitario La dimensione regionale della sorveglianza, fra il sociale e il sanitario Giuliano Carrozzi Dipartimento di Sanità Pubblica AUSL di Modena, Coordinamento Passi d Argento Regione Emilia-Romagna Seminario

Dettagli

Percezione dello stato di salute BENESSERE

Percezione dello stato di salute BENESSERE PROFILO SOCIODEMOGRAFIXCO BENESSERE Nella definizione di salute dell Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) viene evidenziato come allo stato di benessere psicofisico concorrano una componente oggettiva

Dettagli

Sicurezza e salute al lavoro, su strada, in casa

Sicurezza e salute al lavoro, su strada, in casa Sicurezza e salute al lavoro, su strada, in casa Direzione Generale Sanità e Politiche sociali Bologna, 16 luglio 2010 Sicurezza e salute al lavoro, su strada, in casa Incidentalità in Emilia-Romagna Stima

Dettagli

Il protocollo con la UISP regionale Umbria. Strumento per una nuova alleanza nella rete

Il protocollo con la UISP regionale Umbria. Strumento per una nuova alleanza nella rete Il protocollo con la UISP regionale Umbria Strumento per una nuova alleanza nella rete Orvieto 21 ottobre 2014 Mariadonata Giaimo Alimentazione e attività fisica degli umbri qualche dato dai sistemi di

Dettagli

58 CONGRESSO NAZIONALE SOCIETA ITALIANA DI GERONTOLOGIA E GERIATRIA TORINO NOVEMBRE 2013

58 CONGRESSO NAZIONALE SOCIETA ITALIANA DI GERONTOLOGIA E GERIATRIA TORINO NOVEMBRE 2013 58 CONGRESSO NAZIONALE SOCIETA ITALIANA DI GERONTOLOGIA E GERIATRIA TORINO 27-30 NOVEMBRE 2013 L IPOGLICEMIA NEL PAZIENTE ANZIANO DIABETICO: IMPORTANZA NELLA GESTIONE E NELLE COMPLICANZE DIABETICHE. STUDIO

Dettagli

XVII Giornata mondiale Alzheimer

XVII Giornata mondiale Alzheimer XVII Giornata mondiale Alzheimer I DISTURBI DELLA DEAMBULAZIONE -Sintomi cognitivi -Sintomi non cognitivi -Stato funzionale SINTOMI NON COGNITIVI 90% DEI PAZIENTI AFFETTI DA DEMENZA UNA DELLE MAGGIORI

Dettagli

Alberto Perra, CNESPS Roma, Settembre 2013

Alberto Perra, CNESPS Roma, Settembre 2013 Alberto Perra, CNESPS Roma, Settembre 2013 La raccolta dati: tra maggio 2012 e aprile 2013 sono state effettuate 24.129 interviste Sono state raccolte 24.129 interviste in 18 regioni e la provincia autonoma

Dettagli

L attenzione al problema infortunistico domestico è influenzata dalla presenza di anziani in famiglia? I dati dell indagine PASSI 2006

L attenzione al problema infortunistico domestico è influenzata dalla presenza di anziani in famiglia? I dati dell indagine PASSI 2006 L attenzione al problema infortunistico domestico è influenzata dalla presenza di anziani in famiglia? I dati dell indagine PASSI 2006 G. Carrozzi 1,3, G. De Girolamo 1, C. Del Giovane 1, L. Bolognesi

Dettagli

Utilizzare gli strumenti a disposizione. Villata Eugenia

Utilizzare gli strumenti a disposizione. Villata Eugenia Utilizzare gli strumenti a disposizione Villata Eugenia Nel precedente modulo abbiamo visto che l identificazione precoce dei pazienti a rischio di caduta consente di effettuare una efficace prevenzione.

Dettagli

La Fragilità in Toscana: Stime e Previsioni

La Fragilità in Toscana: Stime e Previsioni Firenze 23 Settembre 2009 Convegno LE TRE FACCIE DELLA TERZA ETÁ: AUTONOMIA, FRAGILITÁ NON AUTOSUFFICIENZA La Fragilità in Toscana: Stime e Previsioni francesco.profili@ars.toscana.it Di cosa parleremo

Dettagli

PERCORSO PROTETTO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE GLOBALE PER ANZIANI FRAGILI CON FRATTURA DI FEMORE

PERCORSO PROTETTO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE GLOBALE PER ANZIANI FRAGILI CON FRATTURA DI FEMORE PERCORSO PROTETTO TERAPEUTICO ASSISTENZIALE GLOBALE PER ANZIANI FRAGILI CON FRATTURA DI FEMORE 49 Congresso SIGG Firenze, 6 Novembre 2004 Manopulo R., Sciumbata A., Corneli M., Naldi S., Martorelli M.

Dettagli

L abitudine al fumo. Come è distribuita l abitudine al fumo di sigaretta?

L abitudine al fumo. Come è distribuita l abitudine al fumo di sigaretta? L abitudine al fumo Il fumo di tabacco è il principale fattore di rischio di numerose patologie croniche, in particolare malattie cardiovascolari, respiratorie e neoplasie. Rappresenta inoltre il primo

Dettagli

Depressione: inquadramento e strumenti per misurarne la prevalenza negli adulti e negli anziani

Depressione: inquadramento e strumenti per misurarne la prevalenza negli adulti e negli anziani Depressione: inquadramento e strumenti per misurarne la prevalenza negli adulti e negli anziani Giuliano Carrozzi, Letizia Sampaolo, Lara Bolognesi per conto del Coordinamento PASSI d Argento II Workshop

Dettagli

STUDIO PREMIO. Studio di Prevenzione Primaria delle Cadute domiciliari in Pazienti Anziani a rischio SINOSSI

STUDIO PREMIO. Studio di Prevenzione Primaria delle Cadute domiciliari in Pazienti Anziani a rischio SINOSSI STUDIO PREMIO Studio di Prevenzione Primaria delle Cadute domiciliari in Pazienti nziani a rischio SINOSSI Titolo Studio di Prevenzione Primaria delle Cadute domiciliari in Pazienti nziani a rischio (PREMIO)

Dettagli

Fumo di sigaretta nelle donne secondo i dati delle sorveglianze PASSI e Passi d Argento

Fumo di sigaretta nelle donne secondo i dati delle sorveglianze PASSI e Passi d Argento Fumo di sigaretta nelle donne secondo i dati delle sorveglianze PASSI e Passi d Argento Giuliano Carrozzi, Letizia Sampaolo, Nicoletta Bertozzi, Lara Bolognesi per il Gruppo di lavoro regionale PASSI Tabagismo

Dettagli

Asl 3 Genovese Dipartimento delle Cure Primarie Assistenza Geriatrica

Asl 3 Genovese Dipartimento delle Cure Primarie Assistenza Geriatrica L invecchiamento attivo e in salute I risultati della sorveglianza Passi d Argento 2012 in Liguria I risultati dell indagine 2012: Cadute, farmaci, problemi sensoriali Lorenzo Sampietro Lorenzo Sampietro

Dettagli

Indagine PASSI d Argento 2009: la salute delle persone con 65 anni ni e più in Emilia-Romagna

Indagine PASSI d Argento 2009: la salute delle persone con 65 anni ni e più in Emilia-Romagna Fattori di rischio psicosociali, conoscenza e ricorso ai servizi Nicoletta Bertozzi Dipartimento di Sanità pubblica Ausl di Cesena Mauro Mirri Governo dell integrazione socio-sanitaria e delle politiche

Dettagli

9dicembre Il cancro del colon-retto provoca in Italia più di decessi all anno, l 11,3% di tutti i decessi

9dicembre Il cancro del colon-retto provoca in Italia più di decessi all anno, l 11,3% di tutti i decessi RAPPORTO NAZIONALE PASSI 2009 LO SCREENING PER IL CANCRO DEL COLON RETTO NEL 2009 9dicembre 2010 - Il cancro del colon-retto provoca in Italia più di 18.000 decessi all anno, l 11,3% di tutti i decessi

Dettagli

LA TERAPIA DEL DOLORE IN RSA. Dott. Paolo Bencini Dott. Barsotti Ed.Prof. M. Casalini

LA TERAPIA DEL DOLORE IN RSA. Dott. Paolo Bencini Dott. Barsotti Ed.Prof. M. Casalini LA TERAPIA DEL DOLORE IN RSA Dott. Paolo Bencini Dott. Barsotti Ed.Prof. M. Casalini STRUTTURA ANALISI INTRODUTTIVA OBIETTIVI NUMERO DI OSPITI COINVOLTI COSTI RISULTATI PUNTI CRITICI CONCLUSIONI ANALISI

Dettagli

DIPARTIMENTO SALUTE ANZIANI ASL TO2

DIPARTIMENTO SALUTE ANZIANI ASL TO2 CONOSCERE PER AGIRE. UN INDAGINE SULLA QUALITA DELLA VITA DELLE PERSONE ANZIANE: LO STUDIO PASSI D ARGENTO 2012. L. Dosio 1 R. Carlucci**, S. Cabodi, N. Nicoletti*, 1 Infermiera Continuità di Cura, **Dirigente

Dettagli

Come è distribuita l abitudine al fumo di sigaretta e quali sono le caratteristiche dei fumatori di sigaretta? Uomini. Donne

Come è distribuita l abitudine al fumo di sigaretta e quali sono le caratteristiche dei fumatori di sigaretta? Uomini. Donne L abitudine al fumo Il fumo di tabacco è il principale fattore di rischio di numerose patologie croniche, in particolare malattie cardiovascolari, respiratorie e neoplasie. Rappresenta inoltre il primo

Dettagli

LA SINDROME DELLE APNEE OSTRUTTIVE DEL SONNO. Anna Caparra

LA SINDROME DELLE APNEE OSTRUTTIVE DEL SONNO. Anna Caparra LA SINDROME DELLE APNEE OSTRUTTIVE DEL SONNO Anna Caparra OSAS LA SINDROME DELLE APNEE OSTRUTTIVE DEL SONNO e una condizione morbosa caratterizzata da episodi ricorrenti di ostruzione completa (apnea)

Dettagli

Rischio cardiovascolare

Rischio cardiovascolare Rischio cardiovascolare Sistema di Sorveglianza PASSI - Provincia Autonoma di Bolzano Le malattie cardiovascolari comprendono un ventaglio di patologie gravi e diffuse (le più frequenti sono infarto miocardico

Dettagli

Algoritmo per la terapia dell osteoporosi. Mario Melazzini Roma, 11 novembre 2016

Algoritmo per la terapia dell osteoporosi. Mario Melazzini Roma, 11 novembre 2016 Algoritmo per la terapia dell osteoporosi Mario Melazzini Roma, 11 novembre 2016 1 Dichiarazione di trasparenza/interessi* Le opinioni espresse in questa presentazione sono personali e non impegnano in

Dettagli

PICASSO: Progetto di Integrazione delle Continuità e Appropriatezza Socio-Sanitaria e Ospedaliera

PICASSO: Progetto di Integrazione delle Continuità e Appropriatezza Socio-Sanitaria e Ospedaliera 12 a Conferenza Nazionale GIMBE Per una sanità al centro dell agenda politica Bologna, 3 marzo 2017 PICASSO: Progetto di Integrazione delle Continuità e Appropriatezza Socio-Sanitaria e Ospedaliera Elide

Dettagli

Qualità della salute dell anziano nella popolazione del territorio di Modena e Reggio

Qualità della salute dell anziano nella popolazione del territorio di Modena e Reggio Qualità della salute dell anziano nella popolazione del territorio di Modena e Reggio Carlo Alberto Goldoni Servizio Epidemiologia e Comunicazione Azienda USL di Modena Seminario Il Sapore della salute

Dettagli

Osservatorio Epidemiologico. L abitudine al fumo PASSI

Osservatorio Epidemiologico. L abitudine al fumo PASSI Osservatorio Epidemiologico L abitudine al fumo PASSI 2010-13 A cura di Antonio Fanolla, Sabine Weiss Osservatorio Epidemiologico della Provincia Autonoma di Bolzano Hanno contribuito alla realizzazione:

Dettagli

Descrizione del campione aziendale

Descrizione del campione aziendale Descrizione del campione aziendale La popolazione in studio è costituita da oltre 386.000 residenti di 18-69 anni iscritti nelle liste delle anagrafi sanitarie della ASL 8 di Cagliari. La ASL 8 di Cagliari

Dettagli

L anziano risorsa e la partecipazione alla vita sociale e Paolo Ruffini Assessore allo Sport Comune di Castelnovo ne' Monti. Dati PASSI d Argento 2009

L anziano risorsa e la partecipazione alla vita sociale e Paolo Ruffini Assessore allo Sport Comune di Castelnovo ne' Monti. Dati PASSI d Argento 2009 L anziano risorsa e la partecipazione alla vita sociale e Paolo Ruffini Assessore allo Sport Comune di Castelnovo ne' Monti Dati PASSI d Argento 29 Distretto di Castelnovo ne Monti Essere risorsa Anziano

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie del colonretto

Diagnosi precoce delle neoplasie del colonretto Diagnosi precoce delle neoplasie del colonretto Le neoplasie del colon-retto rappresentano la seconda causa di morte per tumore sia negli uomini (0 dei decessi oncologici) sia nelle donne () e sono a livello

Dettagli

Gli incidenti domestici

Gli incidenti domestici Statistiche in breve - 24 gennaio 2001 Gli incidenti domestici Anno 1999 A partire dagli anni 80, sul tema degli incidenti che colpiscono gli individui all interno delle mura domestiche, si susseguono

Dettagli

STUDIO PROSPETTICO PRESSO LA FONDAZIONE TOSCANA/CNR G. MONASTERIO PER LA RICERCA MEDICA E DI SANITÀ PUBBLICA (FTGM)

STUDIO PROSPETTICO PRESSO LA FONDAZIONE TOSCANA/CNR G. MONASTERIO PER LA RICERCA MEDICA E DI SANITÀ PUBBLICA (FTGM) L UTILIZZO DI UNA SCALA DI VALUTAZIONE E DI UN TRIAGE INFERMIERISTICO DIMINUISCONO IL RISCHIO DI CADUTA IN OSPEDALE DEI PAZIENTI POST-INTERVENTO CARDIOVASCOLARE? STUDIO PROSPETTICO PRESSO LA FONDAZIONE

Dettagli

Rischio cardiovascolare

Rischio cardiovascolare Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Rischio cardiovascolare Le malattie cardiovascolari comprendono un ventaglio di patologie gravi e diffuse (le più frequenti sono infarto miocardico

Dettagli

I dati dei sistemi di sorveglianza sull attività fisica nelle diverse fasce d età

I dati dei sistemi di sorveglianza sull attività fisica nelle diverse fasce d età I dati dei sistemi di sorveglianza sull attività fisica nelle diverse fasce d età Roberta Baldi 1, Rosamaria Cecconi 2 e Federica Pascali 3 - Gruppo regionale PASSI 1 ASL 5 Spezzino Dipartimento di Prevenzione-

Dettagli

15.20 Introduzione al tema delle cadute nell anziano Dr. Pierluigi Quadri Responsabile Servizio Sottocenerino di Geriatria

15.20 Introduzione al tema delle cadute nell anziano Dr. Pierluigi Quadri Responsabile Servizio Sottocenerino di Geriatria 15.20 Introduzione al tema delle cadute nell anziano Dr. Pierluigi Quadri Responsabile Servizio Sottocenerino di Geriatria Lugano, 29 febbraio 2012 Le cadute nell anziano: fattori di rischio, prevenzione

Dettagli

Roberto Carloni Referente Istituzionale per la Regione Liguria dei Sistemi di Sorveglianza PASSI e PASSI d Argento

Roberto Carloni Referente Istituzionale per la Regione Liguria dei Sistemi di Sorveglianza PASSI e PASSI d Argento L invecchiamento attivo e in salute: i risultati della sorveglianza PASSI d Argento 2012 in Liguria Genova 5 novembre 2013 - Teatro della Gioventù I sistemi di sorveglianza di popolazione: importanza per

Dettagli

La Regione del Veneto e la prevenzione delle malattie cardiovascolari

La Regione del Veneto e la prevenzione delle malattie cardiovascolari E applicabile uno Screening Cardiovascolare (IV screening)? Padova 25 febbraio 2013 La Regione del Veneto e la prevenzione delle malattie cardiovascolari Francesca Russo, Federica Michieletto Servizio

Dettagli

L utilizzo dei dispositivi di sicurezza

L utilizzo dei dispositivi di sicurezza Regione - Sicurezza stradale L obiettivo dell Unione Europea è dimezzare nel 21 il numero di morti da incidente stradale rispetto al 2. Gli incidenti stradali rappresentano infatti la principale causa

Dettagli

Rischio cardiovascolare

Rischio cardiovascolare Rischio cardiovascolare Le malattie cardiovascolari comprendono un ventaglio di patologie gravi e diffuse (le più frequenti sono infarto miocardico e ictus cerebrale), che rappresentano la prima causa

Dettagli

Link alla versione originale https://www.nice.org.uk/guidance/cg161. Traduzione Angela Corbella e Stefania Ronda

Link alla versione originale https://www.nice.org.uk/guidance/cg161. Traduzione Angela Corbella e Stefania Ronda Link alla versione originale https://www.nice.org.uk/guidance/cg161 https://www.nice.org.uk/guidance/cg161/resources/guidance-falls-assessment-and-prevention-of-falls-in-older-people-pdf Traduzione Angela

Dettagli

GUADAGNARE SALUTE ASL 4 DI TERNI

GUADAGNARE SALUTE ASL 4 DI TERNI GUADAGNARE SALUTE ASL 4 DI TERNI I DATI EPIDEMIOLOGICI Sez. II Abitudine al Fumo 2 Abitudine al Fumo Il fumo di tabacco è tra i principali fattori di rischio nell insorgenza di numerose patologie cronicodegenerative

Dettagli

I gruppi di Cammino. Corso di In-formazione per walking leader. anziani

I gruppi di Cammino. Corso di In-formazione per walking leader. anziani I gruppi di Cammino Corso di In-formazione per walking leader I programmi di corretta attività motoria per gli anziani Palmanova 26 Febbraio 2014 dott. Renato Bolzon Attività fisica Secondo l O.M.S. :

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie del colon-retto nell Azienda ULSS 1 Dolomiti Distretto di Belluno

Diagnosi precoce delle neoplasie del colon-retto nell Azienda ULSS 1 Dolomiti Distretto di Belluno Diagnosi precoce delle neoplasie del colon-retto nell Azienda ULSS 1 Dolomiti Distretto di Belluno Dati del sistema di sorveglianza Passi 01-015 Dipartimento di Prevenzione Servizio Igiene e Sanità Pubblica

Dettagli

L abitudine al fumo ASL TO 4 DATI

L abitudine al fumo ASL TO 4 DATI Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia L abitudine al fumo ASL TO 4 DATI 2008-2011 Il fumo di tabacco è tra i principali fattori di rischio per l insorgenza di numerose patologie cronicodegenerative,

Dettagli

HPH nella governance delle strutture sanitarie

HPH nella governance delle strutture sanitarie GOVERNO CLINICO DEI PERCORSI RIABILITATIVI IN ESITI DI INTERVENTO DI ELEZIONE DI HPH nella governance delle strutture sanitarie ASS1: S.S.D. Riabilitazione Casa di Cura Salus: Ornella Livic, R. I. U.O.

Dettagli

16/01/2017. Regione Puglia

16/01/2017. Regione Puglia Regione Puglia Lo stato di salute dell anziano in Puglia e i benefici delle corrette politiche vaccinali per la prevenzione di influenza, polmonite pneumococcica e herpes zoster Cinzia Germinario 1 Epidemiologia

Dettagli

CORSO DI FORMAZIONE ASSISTENTI FAMILIARI

CORSO DI FORMAZIONE ASSISTENTI FAMILIARI Assistenza Domiciliare 2012 CORSO DI FORMAZIONE ASSISTENTI FAMILIARI L ATTIVITA FISICA E IMPORTANTE PERCHE Migliora globalmente la salute fisica e psicologica Aiuta a conservare l autosufficienza Riduce

Dettagli

LE OSPEDALIZZAZIONI DOVUTE A VENEZIAGIULIA PATOLOGIE ALCOL CORRELATE NELLA POPOLAZIONE RESIDENTE DELFRIULI

LE OSPEDALIZZAZIONI DOVUTE A VENEZIAGIULIA PATOLOGIE ALCOL CORRELATE NELLA POPOLAZIONE RESIDENTE DELFRIULI Azienda per l assistenza sanitaria n 4 Friuli Centrale Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia LE OSPEDALIZZAZIONI DOVUTE A PATOLOGIE ALCOL CORRELATE NELLA POPOLAZIONE RESIDENTE DELFRIULI VENEZIAGIULIA

Dettagli

L EPIDEMIOLOGIA DEGLI INFORTUNI DOMESTICI IN REGIONE

L EPIDEMIOLOGIA DEGLI INFORTUNI DOMESTICI IN REGIONE L EPIDEMIOLOGIA DEGLI INFORTUNI DOMESTICI IN REGIONE Servizio di Epidemiologia Direzione Centrale di Salute, Integrazione Socio Sanitaria e Politiche Sociali I NUMERI DEGLI INFORTUNI DOMESTICI NEL 2009

Dettagli

Osteoporosi: dimensioni del problema e criticità

Osteoporosi: dimensioni del problema e criticità Osteoporosi: dimensioni del problema e criticità Dott. Massimiliano Celi Direttore U.O.C. di Medicina Generale Direttore Dipartimento di Medicina ed Emergenza Ospedale San Carlo di Nancy, GVM, Roma SIMI

Dettagli

Differenze di genere in salute

Differenze di genere in salute Differenze di genere in salute dati provinciali Aldo De Togni, Paolo Pasetti Differenze biologiche e funzionali un approccio di genere non è un approccio per sesso Il genere è una costruzione sociale sesso

Dettagli

Passi d Argento: la fotografia della popolazione. Rosamaria Cecconi Asl 3 Genovese Dipartimento di Prevenzione - Epidemiologia

Passi d Argento: la fotografia della popolazione. Rosamaria Cecconi Asl 3 Genovese Dipartimento di Prevenzione - Epidemiologia Passi d Argento: la fotografia della popolazione anziana in Liguria Rosamaria Cecconi Asl 3 Genovese Dipartimento di Prevenzione - Epidemiologia L obiettivoomsperil2020è: ridurre di almeno 2 anni la disabilità

Dettagli

ASL 8 - CAGLIARI PASSI

ASL 8 - CAGLIARI PASSI Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia L abitudine al fumo Il fumo di tabacco è tra i principali fattori di rischio per l insorgenza di numerose patologie cronicodegenerative, in particolare

Dettagli

Abitudine al fumo di sigaretta Ulss 06 - PASSI (n=1.100) % (IC95%) Non fumatori (54,74-60,41) in astensione

Abitudine al fumo di sigaretta Ulss 06 - PASSI (n=1.100) % (IC95%) Non fumatori (54,74-60,41) in astensione L abitudine al fumo Il fumo di tabacco è tra i principali fattori di rischio per l insorgenza di numerose patologie cronicodegenerative, in particolare a carico dell apparato respiratorio e cardiovascolare

Dettagli

Sorveglianza sanitaria degli Incidenti Stradali

Sorveglianza sanitaria degli Incidenti Stradali Sorveglianza sanitaria degli Incidenti Stradali Patrizia Vitali, Nicoletta Bertozzi Dipartimento di Sanità Pubblica Ausl di Cesena Cesena, 22 ottobre 2009 Approccio di Sanità Pubblica Sorveglianza Quale

Dettagli

Malnutrizione in LTCF l esperienza del Piccolo Cottolengo Don Orione. Piccolo Cottolengo Don Orione

Malnutrizione in LTCF l esperienza del Piccolo Cottolengo Don Orione. Piccolo Cottolengo Don Orione l esperienza del 1 l esperienza del SCHEMA INTERVENTO Chi siamo e di chi ci occupiamo Fragilità e Malnutrizione (fattori intrinseci ed estrinseci) Valutazione della Malnutrizione (strumenti) Interventi

Dettagli

ALCUNI DATI SULLE PATOLOGIE CRONICHE. Fonti: Elaborazioni da OMS, Istat, Sic Sanità in cifre

ALCUNI DATI SULLE PATOLOGIE CRONICHE. Fonti: Elaborazioni da OMS, Istat, Sic Sanità in cifre ALCUNI DATI SULLE PATOLOGIE CRONICHE Fonti: Elaborazioni da OMS, Istat, Sic Sanità in cifre LE MALATTIE CARDIO VASCOLARI Le malattie cardiovascolari ogni anno provocano oltre 17 milioni di decessi (7,2

Dettagli

Variazioni percentuali 2011/2010 Incidenti stradali ,7 Morti ,6 Feriti ,5

Variazioni percentuali 2011/2010 Incidenti stradali ,7 Morti ,6 Feriti ,5 Roma, 31 ottobre 2012 ACI ISTAT 2011: MENO INCIDENTI (-2,7%), MORTI (-5,6%) E FERITI (-3,5%) Obiettivo UE 2010 (-50% morti sulle strade): Italia non raggiunge target nemmeno nel 2011 ma fa meglio della

Dettagli

PROGRAMMA PER LA SORVEGLIANZA E LA PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI DOMESTICI

PROGRAMMA PER LA SORVEGLIANZA E LA PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI DOMESTICI PROGRAMMA PER LA SORVEGLIANZA E LA PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI DOMESTICI DIRETTORE SCIENTIFICO DEL PROGRAMMA Carlo POTI Direttore Area Territoriale Azienda U.S.L. della Valle d Aosta Sede Via Guido Rey,

Dettagli

Stili di vita e malattie croniche

Stili di vita e malattie croniche Stili di vita e malattie croniche Nicoletta Bertozzi Dipartimento di Sanità Pubblica AUsl Cesena Bologna, 16 luglio 2010 Speranza di vita Emilia-Romagna 2006-08 alla nascita rispetto al 2003-05 a 65 anni

Dettagli

La definizione dell anagrafe dei suscettibili: L esempio di Roma. Mariangela D Ovidio Dipartimento di Epidemiologia ASL RM/E

La definizione dell anagrafe dei suscettibili: L esempio di Roma. Mariangela D Ovidio Dipartimento di Epidemiologia ASL RM/E La definizione dell anagrafe dei suscettibili: L esempio di Roma Mariangela D Ovidio Dipartimento di Epidemiologia ASL RM/E Definizione dell anagrafe dei suscettibili: Introduzione Diversi studi hanno

Dettagli

INVECCHIARE IN TRENTINO: AGGIUNGERE ANNI ALLA VITA E VITA AGLI ANNI. Aspetti socio demografici

INVECCHIARE IN TRENTINO: AGGIUNGERE ANNI ALLA VITA E VITA AGLI ANNI. Aspetti socio demografici INVECCHIARE IN TRENTINO: AGGIUNGERE ANNI ALLA VITA E VITA AGLI ANNI Aspetti socio demografici Laura Battisti Pirous Fateh Moghadam, Laura Ferrari Osservatorio per la Salute Provincia autonoma di Trento

Dettagli

L ABITUDINE AL FUMO. Reggio Emilia 19 maggio 2007

L ABITUDINE AL FUMO. Reggio Emilia 19 maggio 2007 L ABITUDINE AL FUMO Reggio Emilia 19 maggio 27 Dr.ssa Anna Maria Ferrari Dirigente Medico del Dipartimento di Sanità Pubblica Referente per l Educazione alla Salute dell AUSL di R.E. Il fumo di tabacco

Dettagli

Tempestività operatoria nella frattura del femore nel Veneto: impatto dell introduzione di uno standard di performance

Tempestività operatoria nella frattura del femore nel Veneto: impatto dell introduzione di uno standard di performance Tempestività operatoria nella frattura del femore nel Veneto: impatto dell introduzione di uno standard di performance Ugo Fedeli Quante sono? Come vengono trattate? Quali outcomes? www.ser-veneto.it XXXVII

Dettagli

La salute degli anziani di Asl 3 Genovese: costruire la rete aziendale per Passi d Argento Genova, 24 Novembre 2015

La salute degli anziani di Asl 3 Genovese: costruire la rete aziendale per Passi d Argento Genova, 24 Novembre 2015 La salute degli anziani di Asl 3 Genovese: costruire la rete aziendale per Passi d Argento Genova, 24 Novembre 2015 Alcuni risultati dell indagine PdA in Asl 3 Genovese Raffaella Castiglia, Patrizia Crisci

Dettagli

Cure Palliative nel percorso di malattia del malato oncologico

Cure Palliative nel percorso di malattia del malato oncologico Cure Palliative nel percorso di malattia del malato oncologico Guia Castagnini Cure Palliative e Terapia del dolore Introduzione Il numero di pazienti con malattia in fase attiva e sintomatica AUMENTA

Dettagli

L invecchiamento attivo: un trionfo e una sfida

L invecchiamento attivo: un trionfo e una sfida PASSI d Argento L invecchiamento attivo: un trionfo e una sfida L invecchiamento della popolazione costituisce un trionfo e una sfida per la società (OMS, 2). Il generale aumento dell aspettativa di vita

Dettagli

Prevalenza Infezioni Ospedaliere comprese le Chirurgiche

Prevalenza Infezioni Ospedaliere comprese le Chirurgiche Prevalenza Infezioni Ospedaliere comprese le Chirurgiche la prevalenza di pazienti ospedalieri infetti varia dal 6,8% al 9,3% e quella di infezioni dal 7,6% al 10,3%. l incidenza di infezioni ospedaliere

Dettagli

Laura Cacciani, Nera Agabiti, Anna Maria Bargagli, Marina Davoli

Laura Cacciani, Nera Agabiti, Anna Maria Bargagli, Marina Davoli Uso dei dati amministrativi per lo studio della qualità dell assistenza agli immigrati con malattie croniche: un esempio sulle riammissioni ospedaliere per asma nel Lazio Laura Cacciani, Nera Agabiti,

Dettagli

Schede PASSI 2016: l abitudine al fumo

Schede PASSI 2016: l abitudine al fumo Azienda Sanitaria Locale di Chieri, Carmagnola, Moncalieri e Nichelino *** Schede PASSI 2016: l abitudine al fumo [Dati della sorveglianza raccolti negli anni 2012-2015] Il fumo di tabacco è tra i principali

Dettagli

Diagnosi precoce delle neoplasie del colon-retto

Diagnosi precoce delle neoplasie del colon-retto Diagnosi precoce delle neoplasie del colon-retto Secondo i registri tumori, quasi 300.000 cittadini italiani vivono con una pregressa diagnosi di cancro colorettale, un tumore caratterizzato da un elevata

Dettagli

Comportamenti a rischio delle donne in gravidanza, in Italia

Comportamenti a rischio delle donne in gravidanza, in Italia Comportamenti a rischio delle donne in gravidanza, in Italia Giuliano Carrozzi Letizia Sampaolo, Elisa Quarchioni Gruppo Tecnico nazionale PASSI Convegno Guadagnare Salute Venezia, 21-22 giugno 212 Di

Dettagli

La residenzialità per gli anziani: possibile coniugare sociale e business?

La residenzialità per gli anziani: possibile coniugare sociale e business? Presentazione 1 Quaderno di approfondimento La residenzialità per gli anziani: possibile coniugare sociale e business? Edoardo Zaccardi Centro Studi e Ricerche Itinerari Previdenziali 10-12 novembre Abano

Dettagli

Di cosa parleremo? Fumo di sigaretta Consumo di alcol Attività fisica Consumo di frutta e verdura Confronto con dati CEDAP (validità dati)

Di cosa parleremo? Fumo di sigaretta Consumo di alcol Attività fisica Consumo di frutta e verdura Confronto con dati CEDAP (validità dati) Comportamenti a rischio delle donne in gravidanza, in Italia Giuliano Carrozzi Letizia Sampaolo, Elisa Quarchioni Gruppo Tecnico nazionale PASSI Convegno Guadagnare Salute Venezia, 21-22 giugno 12 Di cosa

Dettagli

INCIDENTI DOMESTICI. Dipartimento di Prevenzione S.C. Igiene e Sanità Pubblica. A cura di Dr.ssa Maura Ferrari Bravo

INCIDENTI DOMESTICI. Dipartimento di Prevenzione S.C. Igiene e Sanità Pubblica. A cura di Dr.ssa Maura Ferrari Bravo INCIDENTI DOMESTICI Dipartimento di Prevenzione S.C. Igiene e Sanità Pubblica A cura di Dr.ssa Maura Ferrari Bravo DEFINIZIONE di INCIDENTE DOMESTICO EVENTO indipendente dalla volontà umana improvviso

Dettagli

L ABITUDINE AL FUMO NELLA POPOLAZIONE I DATI DEL SISTEMA DI ADULTA DELLA ASL RMH

L ABITUDINE AL FUMO NELLA POPOLAZIONE I DATI DEL SISTEMA DI ADULTA DELLA ASL RMH L ABITUDINE AL FUMO NELLA POPOLAZIONE ADULTA DELLA ASL RMH I DATI DEL SISTEMA DI SORVEGLIANZA PASSI RACCOLTI NEL 2009-2012 L abitudine al fumo Il fumo di tabacco è tra i principali fattori di rischio per

Dettagli

' ( )) "*#$$% " #$$%" #$$%

' ( )) *#$$%  #$$% #$$% #$$% #$$& ' ( )) *#$$% #$$% #$$% 1 + (, ( ( ( -. #$$& */01$21#$$& ' - #$$& ) * 3 ( 2 + * ( - #$$& 3 (, ( ( ( 3 ' ( 2/#$$% 4 42$ #$$% 0$$ * 567 8 92$#$$% 2$$$$ ( ( #&$$$ :( /$$$$$ 3; * /% 4 /652 2/#7 /77/#$$/

Dettagli

Le cadute. nella. Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Trieste

Le cadute. nella. Azienda Sanitaria Universitaria Integrata di Trieste Le cadute nella Azienda Sanitaria Univertaria Integrata di Trieste Risultati della sorveglianza della popolazione con 65 anni e più PASSI D Argento - Indagine 2016 0 Rapporto a cura di: Daniela Germa e

Dettagli

Epidemiologia degli incidenti domestici Sulla base dei sistemi di sorveglianza in Europa, in Italia e Piemonte

Epidemiologia degli incidenti domestici Sulla base dei sistemi di sorveglianza in Europa, in Italia e Piemonte Epidemiologia degli incidenti domestici Sulla base dei sistemi di sorveglianza in Europa, in Italia e Piemonte D.ssa Domenica GRECO Dipartimento di prevenzione Servizio di Igiene e Sanità Pubblica ASLTO4

Dettagli

11 MEETING ITALIANO CITTA SANE. Comunicazione e partecipazione per la promozione della salute Anno europeo dei cittadini

11 MEETING ITALIANO CITTA SANE. Comunicazione e partecipazione per la promozione della salute Anno europeo dei cittadini 11 MEETING ITALIANO CITTA SANE Comunicazione e partecipazione per la promozione della salute 2013 Anno europeo dei cittadini ASL E COMUNE DI MILANO PER LA PROMOZIONE DELLA SALUTE Laura Agalbato Servizio

Dettagli

PROGETTO MINISTERIALE CCM QUALITA E SICUREZZA NELLE RSA

PROGETTO MINISTERIALE CCM QUALITA E SICUREZZA NELLE RSA PROGETTO MINISTERIALE CCM QUALITA E SICUREZZA NELLE RSA Arezzo, 27 novembre 2014 Francesca Collini, ARS Toscana francesca.collini@ars.toscana.it settembre 2010 maggio 2013 1 Campione: circa 3% In Italia:

Dettagli

Dgr n del

Dgr n del giunta regionale 8^ legislatura 2.3 Il programma regionale di prevenzione degli incidenti domestici (ID) 2.3.1. Il contesto regionale (epidemiologico, organizzativo ecc) Epidemiologia Gli incidenti in

Dettagli

Analisi dei dati sugli incidenti domestici e stradali

Analisi dei dati sugli incidenti domestici e stradali Le schede ISTAT per la denuncia delle cause di morte Castelfranco Veneto, 12 febbraio 2009 Analisi dei dati sugli incidenti domestici e stradali Stefano Brocco Centro Regionale di Riferimento per il Coordinamento

Dettagli

LA SICUREZZA IN CUCINA. La formazione per la prevenzione e la protezione dai rischi della cucina

LA SICUREZZA IN CUCINA. La formazione per la prevenzione e la protezione dai rischi della cucina LA SICUREZZA IN CUCINA La formazione per la prevenzione e la protezione dai rischi della cucina Le cause degli incidenti in cucina Sapete che in cucina, più di un terzo degli incidenti dipendono da cadute

Dettagli

L IMPORTANZA DI STILI DI VITA SALUTARI. La prevenzione ha bisogno di sinergie e di comunicazione

L IMPORTANZA DI STILI DI VITA SALUTARI. La prevenzione ha bisogno di sinergie e di comunicazione L IMPORTANZA DI STILI DI VITA SALUTARI La prevenzione ha bisogno di sinergie e di comunicazione I 5 FATTORI DI RISCHIO MODIFICABILI l alimentazione non sana, l inattivitl inattività fisica, l'uso di tabacco,

Dettagli

4, milioni. milioni. POPOLAZIONE In aumento anziani e stranieri residenti 7,4% 14% 64,8% 21,2% più di

4, milioni. milioni. POPOLAZIONE In aumento anziani e stranieri residenti 7,4% 14% 64,8% 21,2% più di POPOLAZIONE In aumento anziani e stranieri 60milioni più di 60.782.668 residenti Al 1 gennaio 2014 la popolazione residente supera i 60 milioni Continua il processo di invecchiamento della popolazione

Dettagli

Sistema di Sorveglianza PASSI AUSL di Modena

Sistema di Sorveglianza PASSI AUSL di Modena Diagnosi precoce delle neoplasie del colon-retto Le neoplasie del colon-retto rappresentano la seconda causa di morte per tumore sia negli uomini (1 dei decessi oncologici) sia nelle donne (12) e sono

Dettagli

Le dimensioni del problema Inquadramento clinico generale

Le dimensioni del problema Inquadramento clinico generale Le Patologie Degenerative Neurologiche e il Territorio Le dimensioni del problema Inquadramento clinico generale Francesco Filippo Morbiato LE DIMENSIONI DEL PROBLEMA Le Patologie Neurodegenerative costituiscono

Dettagli

PASSI Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia

PASSI Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia PASSI Progressi delle Aziende Sanitarie per la Salute in Italia Sicurezza Stradale e Sicurezza Domestica Rapporto 27 - Provincia di Rimini (a cura dell Azienda USL di Rimini) A cura di: Elizabeth Bakken,

Dettagli