Romania. I mercati energetici dell est Europa: opportunità per le imprese italiane nel settore elettrico e del gas

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1 RELAZIONI ISTITUZIONALI E INTERNAZIONALI Romania I mercati energetici dell est Europa: opportunità per le imprese italiane nel settore elettrico e del gas

2 Romania I mercati energetici dell est Europa: opportunità per le imprese italiane nel settore elettrico e del gas

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4 Indice Indice...i Lista delle Figure...ii Lista delle tabelle...ii 1. Introduzione Struttura di governo e organizzazione dello stato Scenario economico Gli scambi con l estero Politica energetica Il settore elettrico Contesto regolatio La domanda L offerta La trasmissione e il bilanciamento La distrubuzione e la vendita L apertura alla concorrenza Futuri scenari di sviluppo del mercato (privatizzazioni ed investimenti) Il settore del gas Contesto regolatorio La domanda L offerta Il trasporto e lo stoccaggio La distribuzione e la endita L apertura alla concorrenza e i principali operatori di mercato Futuri scenari di sviluppo del mercato (privatizzazioni ed investimenti Il rispetto degli obblighi di emissione Finanziamenti per settore dell energia Finanziamenti internazionali Strumenti finanziari e assicurativi del Governo italiano La finanza di progetto Servizi e prodotti per le imprese all estero del Gruppo UniCredit Opportunità per le imprese italiane Istituzioni di riferimento e indirizzi utili Glossario Unità di misura...59 Appendice A. Bando di gara Hidroelectrica SA...60 Appendice B. Esempio di Tender Europeaid...61 i

5 Lista delle figure Figura 3.1 Tasso di crescita reale e inflazione...03 Figura 3.2 Composizione del PIL per settore...03 Figura 3.3 Andamento mensile di importazioni, esportazioni e saldo della bilancia commerciale...04 Figura 3.4 Esportazioni ed esportazioni verso l Italia (2004)...04 Figura 3.5 Esportazioni ed importazioni per paese (2004)...05 Figura 5.1 Struttura del mercato...06 Figura 5.2 Riorganizzazione di CONEL (Decisione Governativa 627/2000)...07 Figura 5.3 Evoluzione della domanda (GWh)...09 Figura 5.4 Consumo per settore (%, 2002)...10 Figura 5.5 Capacità per tipo di combustibile...10 Figura 5.6 Capacità e produzione da rinnovabili...11 Figura 5.7 Produzione di elettricità (GWh)...11 Figura 5.8 Produzione per produttore (2003)...11 Figura 5.9 Generazione per tipo di combustibile (%)...12 Figura 5.10 Tariffe di trasmissione...15 Figura 5.11 Evoluzione del numero di fornitori: Figura 5.12 Costo dell elettricità per utenti industriali (2005)...18 Figura 5.13 Costo dell elettricità per utenti residenziali (2005)...18 Figura 5.14 Evoluzione del numero di clienti idonei: Figura 6.1 Struttura del mercato del gas naturale...22 Figura 6.2 Flussi fisici e commerciali nel settore del gas...22 Figura 6.3 Evoluzione del numero di licenze Figura 6.4 Evoluzione della domanda di gas naturale Figura 6.5 Evoluzione della produzione nazionale e delle importazioni...27 Figura 6.6 Evoluzione della capacità di stoccaggio...28 Figura 6.7 Sistema di trasporto del gas...28 Figura 6.8 Vendite giornaliere di gas nel periodo 1 ottobre marzo Figura 6.9 Prezzi del gas per utenti industriali (2005)...31 Figura 6.10 Prezzi del gas per utenti residenziali (2005)...31 Figura 8.1 Polizza Individuale di Sace S.p.A...43 Figura 8.2 Polizza Investimenti di Sace S.p.A...44 Figura 8.3 Polizza Lavori di Sace S.p.A Figura 8.4 Polizza Fidejussione di Sace S.p.A...45 Figura 8.5 Polizza credito acquirente di Sace S.p.A...45 Figura 8.6 Conferme Credito Documentario di Sace S.p.A Figura 8.7 Architettura del Project Finance...49 Figura 8.8 Gli elementi del Project Finance...50 Figura 8.9 La struttura finanziaria del Project Finance...51 Lista delle tabelle Tabella 3.1 Principali Indicatori Macroeconomici...03 Tabella 5.1 Estensione e articolazione della rete di distribuzione di Electrica SA...16 Tabella 6.1 Società del gas nel portafoglio privatizzazioni di MEC-OPSPI...32 Tabella 6.2 Società privatizzande...33 Tabella 8.1 Progetti in scadenza...37 Tabella 8.2 Progetti previsti a breve termine...37 ii

6 1. Introduzione Il processo di liberalizzazione del mercato romeno dell energia, similmente a quanto accaduto in altri paesi europei, prevede il graduale passaggio da una struttura verticalmente integrata dominata dal monopolista pubblico a una struttura caratterizzata da concorrenza nelle diverse fasi della filiera. Un primo deciso passo avanti verso la liberalizzazione è stato compiuto nel 2000, con la ristrutturazione dei monopolisti pubblici, CONEL e SNGN ROMGAZ, in diverse società, ciascuna delle quali operante in un diverso segmento della filiera. Nel 2003 è stata emanata la Legge sul Settore Elettrico che definisce i principi fondamentali della regolamentazione del settore elettrico con l obiettivo di: (i) garantire un esercizio sicuro ed efficiente del sistema; (ii) introdurre la concorrenza nelle attività della filiera che per la loro struttura permettono la transizione verso un regime concorrenziale in modo relativamente semplice (generazione e vendita); (iii) regolamentare l accesso alle infrastrutture di rete, strategico per lo sviluppo della concorrenza sul mercato e dell economia del paese; (iv) fissare i meccanismi tariffari in modo tale da garantire una adeguata protezione ai consumatori; (v) una congrua remunerazione alle imprese e agli investitori; (vi) un adeguato standard qualitativo del servizio. L anno successivo è stata la volta della Legge sul Settore del Gas. Il processo di liberalizzazione non può tuttavia considerarsi concluso, né sotto il profilo formale e neppure sotto quello fattuale : sotto il profilo formale, le leggi attualmente in vigore dovranno essere integrate in alcuni punti (ad esempio la separazione legale fra le diverse attività della filiera) per essere coerenti con la normativa comunitaria in vista dell adesione della Romania all Unione Europea del 2007; sotto il profilo fattuale, il settore dell energia continua ad essere dominato dal settore pubblico e la partecipazione di operatori privati è limitata. Attrarre finanziamenti da privati è una delle grandi sfide che attendono il settore dell energia nei prossimi anni. Il programma di privatizzazione originariamente previsto ha subito diversi ritardi e durerà più a lungo di quanto inizialmente ipotizzato. All inizio del 2005 si è osservato un interessante passo in avanti sulla via delle dismissioni con la cessione di due distributori, Electrica Oltenia e Electrica Moldova, al gruppo cecoslovacco CEZ e alla tedesca E.ON rispettivamente ma il numero di società da privatizzare è ancora elevato. Le privatizzazioni non sono l unica opportunità che si presenta a chi voglia investire nel mercato romeno dell energia. Le reti di trasmissione e di distribuzione sono piuttosto obsolete e necessitano di importanti lavori di manutenzione e di modernizzazione, che offrono interessanti prospettive di ingresso sul mercato alle imprese europee. 01

7 2. Struttura di governo e organizzazione dello stato Superficie km 2 Capitale Bucarest Principali città Iasi, Constanza, Cluj-Napoca, Galazi, Timisoara, Brasov, Craiova Popolazione 21,68 milioni (2003) Tasso di crescita della popolazione 0.11 (2004) Lingua ufficiale Romeno; le minoranze etniche, nei casi previsti dalla legge, possono usare la propria lingua madre nella scuola, nell amministrazione e nel sistema giudiziario Moneta Leu (ROL) 1 Forma di governo Repubblica parlamentare 3. Scenario economico PIL (2004), mln ROL (stima per il 2005) Variazione reale del PIL 8,3 (2004), 5,1% (2005, stima) Composizione del PIL Servizi 53,2%, industria 33,7%, agricoltura 13,1% (2004) PIL pro capite 2.717,55 (2004) (2005, stima) Disoccupazione 6,2% (2004), 5,8% (2005, stima) Inflazione (valore medio annuo) 11,9% (2004), 8,7% (2005, stima) Tasso di cambio/ (valore medio annuo) 4,53% (2004), 3,6% (2005, stima) Tasso di interesse di riferimento (valore di fine anno) 17,96 (2004), 8,10% (2005, stima) Tasso di intervento (valore di fine anno) 17% (2004), 7,5% (2005, stima) Debito pubblico/pil 23% (2004), 19% (2005, stima) IDE/PIL 7,1% (2004), 5% (2005, stima) Bilancia commerciale 7,33 mld (2004), -3,2 mld (Gennaio - Maggio 2005) Produzione industriale +4.3% (2004) Esportazioni (FOB) 18,93 mld (2004), 6,9 mld nel primo trimestre 2005 Importazioni (CIF) 26,28 mld (2004), 9.2 mld nel primo trimestre 2005 Principali settori esportatori Prodotti minerali e combustibili, macchine, apparecchi, equipaggiamenti elettrici; prodotti dell industria chimica e connessi; veicoli ed equipaggiamenti di trasporto; strumenti ed apparecchi Principali settori importatori Meccanica (macchinari e pezzi meccanici), prodotti minerali (petrolio, prodotti petroliferi, carbone, etc.), tessile, mezzi di trasporto, prodotti metallurgici, settore chimico Principali paesi fornitori Italia, Germania, Federazione Russa, Francia, Turchia, Austria, Cina, Polonia, Ungheria Principali paesi clienti Italia, Germania, Turchia, Francia, Regno Unito, Ungheria, USA, Austria, Olanda Debito estero/pil 30,8% (2004), 32,3% (2005, stima) Fonte: Unicredit, Romania Institutul National de Statistica NOTA: mln = milioni; mld = miliardi Dal 1 luglio 2005 è iniziata la rivalutazione della moneta nazionale, ovvero 10 mila lei (ora 27 euro centesimi) sostituiti da un nuovo leu pesante per porre fine ad un periodo caratterizzato da un altissimo tasso d'inflazione.

8 Fra i paesi dell Europa centro-orientale, la Romania è fra quelli che negli ultimi anni ha mostrato i livelli di crescita più elevati. Fra il 2003 e il 2004 il tasso di crescita del PIL romeno è passato da 4.9% a 8.1%, con un incremento del 65.3%, sostenuto da consumi elevati e da un accelerazione degli investimenti. Alla crescita si è accompagnata anche una notevole riduzione dell inflazione, che si prevede continuerà la sua discesa anche nei prossimi anni. L andamento del tasso di crescita e dell inflazione nel periodo e le previsioni per il periodo sono rappresentate in Figura 3.1. Figura 3.1 Tasso di crescita reale e inflazione Fonte: Istituto Nazionale di Statistica Romeno, World Bank L analisi dei settori produttivi mostra una netta prevalenza dell industria pesante e della petrolchimica fino agli inizi degli anni 90. Il ritardo tecnologico accumulato da tali settori ne ha tuttavia ridotto gradualmente il peso a favore dei servizi e dell agricoltura. Quest ultima, tuttavia, risente del mutamento strutturale che si è verificato nell ultimo decennio con il passaggio dalla statalizzazione alla proprietà privata e del deterioramento delle condizioni climatiche degli ultimi anni. Il settore in maggiore espansione è quello dei servizi, le cui potenzialità non sono ancora state completamente sfruttate. Figura 3.2 Composizione del PIL per settore Fonte: ICE, Istituto Nazionale di Statistica Romeno Le previsioni per l anno in corso indicano un rallentamento della crescita rispetto a quanto osservato nel Per i prossimi 2 anni è comunque previsto un tasso di crescita del PIL al di sopra del 5%. L andamento dei principali indicatori macroeconomici nel breve/medio periodo è riassunto nella Tabella 3.1. Tabella 3.1 Principali Indicatori Macroeconomici f 2006f 2007f Tasso di crescita reale (%) 5,2 8,3 5,1 5,5 5,3 Inflazione (%) 15,4 11,9 8,7 7,2 6,0 Disoccupazione (%) 7,4 6,2 5,8 5,6 5,5 Tasso di cambio / 3,756 4,053 3,585 3,45 3,413 Tasso di interesse di riferimento 20,41 17,96 8,1 7,2 6,65 Tasso sui depositi c/o Banca centrale 21,25 17,0 10,5 8,5 7,0 Investimenti esteri diretti/pil 3,8 7,1 5,0 5,2 4,3 Debito pubblico/pil 26,8 23,0 19,0 17,7 33,3 Fonte: Unicredit,

9 3.1. Gli scambi con l estero Il Ministero dell Economia e del Commercio romeno ha recentemente evidenziato il ruolo dell interscambio con l estero quale fattore di crescita dell economia. Nel 2004 le esportazioni hanno raggiunto i 18,93 miliardi di Euro e le importazioni i 26,28 miliardi, 2 con un aumento del 21,3% e del 24% rispettivamente. Figura 3.3 Andamento mensile di importazioni, esportazioni e saldo della bilancia commerciale Fonte: Unicredit, 2005 Figura 3.4 Esportazioni ed importazioni verso l Italia (2004) Fonte: ICE L analisi a livello di settore evidenzia come per determinate categorie merceologiche (prodotti minerali e combustibili, macchine, apparecchi, equipaggiamenti elettrici, prodotti dell industria chimica e connessi, veicoli ed equipaggiamenti per il trasporto, strumenti ed apparecchi ottici, fotografici e di misura; materie plastiche, gomma ed articoli in gomma; metalli, grassi ed oli animali e vegetali) il tasso di crescita (attorno al 36%) sia stato superiore a quello del totale delle esportazioni. La crescita delle importazioni è stata generata principalmente dai prodotti industriali, dai combustibili e da beni capitali. Massiccia è stata l importazione di mezzi di trasporto (+85%), prodotti metallurgici (+34%) e minerali (+34%) Valori FOB per le esportazioni e valori CIF per le importazioni.

10 Figura 3.5 Esportazioni ed importazioni per paese (2004) Esportazioni Importazioni 25.00% 20.00% 15.00% 10.00% 5.00% 0.00% Italia Germania Francia Tunisia Gran Bretagna Ungheria Olanda Austria USA Grecia 20.00% 18.00% 16.00% 14.00% 12.00% 10.00% 8.00% 6.00% 4.00% 2.00% 0.00% Italia Germania Francia Ungheria Fed. Russa Austria Turchia Gran Bretagna Cina Olanda Fonte: ICE, 2004; Economist Intelligence Unit A livello geografico, le esportazioni romene, oltre che verso l Italia, si sono indirizzate principalmente verso la Germania e la Francia mentre oltre il 50% delle importazioni proviene dall area EU25 (Italia 18,30%, Germania 17,89%, Francia 7,15%, Ungheria 6,05%, Gran Bretagna 3,40% e Olanda 2,82%), seguita da Federazione Russa (5,67%), Turchia (4,27%) e Cina (3,35%). 4. Politica energetica Ministero responsabile del settore energetico Ministero dell Economia e del Commercio Autorità di regolamentazione A.N.R.E. (settore elettrico); A.N.R.G.N. (settore gas) Riserve petrolifere accertate 956 milioni di barili (stima 2005) Produzione petrolifera barili/giorno (2004) Consumi petroliferi barili/giorno (2004) Importazioni nette di petrolio barili/giorno (2004) Capacità di raffinazione 8 mln t (2003) Riserve di gas naturale mld m 3 (stima 2005) Produzione di gas naturale 14,3 mld m 3 (2004) Consumo di gas naturale 18,5 mld m 3 (2003) Importazioni nette di gas naturale 5,4 mld m 3 (2003) Produzione di carbone mln t (stima 2005) Consumo di carbone 36,3 mln t (2002) Importazioni nette di carbone 2,7 mln t (2002) Riserve utilizzabili 1600 mln t Capacità di generazione MW (stime 2005) Produzione elettrica netta TWh (2003) Consumo di elettricità 57.5 TWh (2003) Operatori principali del mercato Hidroelectrica (generazione), Termoelectrica (generazione), Nuclearelectrica (generazione), Transelectrica (trasmissione elettrica), Electrica e ENEL (distribuzione e vendita elettricità); Romgaz, petrom e Amromco Energy (produzione gas), Transgaz (trasporto gas), Romgaz e Depomures (stoccaggio) 05

11 5. Il settore elettrico La struttura verticalmente integrata del settore elettrico ha imposto, come nella quasi totalità dei paesi europei, una transizione graduale verso una struttura di mercato concorrenziale. L attuale struttura di mercato ha visto la progressiva introduzione della concorrenza nelle attività di produzione e fornitura mentre sono soggette a regolamentazione le attività di trasmissione e distribuzione. Il mercato romeno è basato su contratti bilaterali fra i partecipanti e sull accesso non discriminatorio alle reti di trasmissione e distribuzione per tutti gli utenti che ne facciano richiesta e che siano in possesso dei necessari requisiti tecnici. Attualmente operano sul mercato 89 produttori (di cui 37 in cogenerazione), 1 società di trasmissione e dispacciamento, 23 distributori e 73 fornitori. La domanda è segmentata in clienti idonei (clienti con un consumo annuo superiore a 1 GWh, che possono liberamente scegliere il fornitore) e clienti vincolati, che ricevono l elettricità dal distributore che opera nell area geografica in cui sono collocati. La struttura del mercato, con l indicazione dei flussi di energia e dei flussi contrattuali, è riportata nella Figura 5.1. Figura 5.1 Struttura del mercato Import Export Operatore di sistema (trasmissione Operatore di mercato Produttori Distributori Fornitori Clienti vincolati Altri fornitori Fornitori Clienti idonei Flussi di energia Rapporti contrattuali Fonte: H. Bogdan, Overview Regarding the Romanian Electricity Sector Regulatory Framework Development. 06

12 5.1. Contesto regolatorio Nell ambito della riforma economica del 1990, il settore dell energia romeno è stato riorganizzato definendo due categorie di imprese pubbliche autonome: Regis Autonomous (RAs), società pubbliche per la produzione e la fornitura di prodotti energetici considerati strategici (elettricità, petrolio, gas naturale, lignite e carbone) e le Società Commerciali (CCs), società per azioni per la gestione delle attività e dei servizi di supporto. La Regie Autonomous per l Elettricità (RENEL) ha subito nel 1998 una ristrutturazione radicale che ha portato alla creazione di CONEL, la società elettrica nazionale. Nel 2000, CONEL è stata riorganizzata in quattro diverse società: TRANSELECTRICA S.A. (di cui fa parte Opcom S.A., che gestisce il mercato elettrico) che gestisce il trasporto di energia elettrica; TERMOELECTRICA S.A., per la produzione di energia elettrica da impianti termici; HIDROELECTRICA S.A. per la produzione di energia elettrica da impianti idroelettrici e ELECTRICA S.A. per la distribuzione e la fornitura di energia elettrica. Figura 5.2 Riorganizzazione di CONEL (Decisione Governativa 627/2000) Fonte: S. Gheorge, Deregulation of the Romanian Electricity Sector, 5 October Il settore dell energia è sotto la supervisione del Ministero dell Economia e del Commercio, che ne definisce la politica e le strategie, ed è regolato da A.N.R.E., il regolatore indipendente del settore elettrico. 3 Box 5.1 Autoritatea Nationala de Reglementare in domeniul Energiei (A.N.R.E.) A.N.R.E. è l Autorità di regolazione del settore elettrico. E stata istituita nel 1998 ed è coordinata direttamente dal Primo Ministro. E formata da un presidente, un vice presidente e 3 commissari. Il Presidente e Vice Presidente sono nominati dal Primo Ministro su proposta del Ministro dell Economia per un periodo di 5 anni. I commissari sono nominati dal Ministro per un periodo di 5 anni. I compiti di A.N.R.E. sono stati ridefiniti recentemente dalla Legge sul Settore Elettrico del luglio 2003, che stabilisce le linee guida per la riforma del settore e definisce compiti e competenze del regolatore: Regolamentazione tecnica e commerciale delle società che operano nel settore; Rilascio delle licenze alle società che intendono operare nel settore elettrico; Determinazione delle metodologie per il calcolo delle tariffe delle attività regolate; Determinazione dei contratti-tipo che regolano i rapporti fra i diversi operatori; Controllo e monitoraggio del settore. A.N.R.E. è finanziata interamente con i proventi dei canoni che devono essere versati dalle imprese regolate (ad esempio per la concessione delle licenze e delle autorizzazioni) e, quindi, non incide sul bilancio pubblico. 3 Le responsabilità operative sono invece in capo alle RAs e CCs. 07

13 Le norme fondamentali che regolano attualmente il settore elettrico sono contenute nella Legge sul Settore Elettrico del luglio Il settore elettrico romeno è ancora fortemente dominato dalla presenza pubblica in tutte le attività della filiera. Le attività gestite dal settore pubblico possono essere date in concessione; la concessione entra in vigore dalla data di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale rumena (Moniturul Oficial al României). L accesso dei terzi alle reti di trasporto e distribuzione è regolamentato. Hanno diritto ad accedere alla rete tutti coloro che ne facciano richiesta e che siano in possesso dei necessari requisiti tecnici. La società che effettua la trasmissione può rifiutare l accesso in caso non vi sia sufficiente capacità oppure se la connessione del nuovo utente mette a rischio la stabilità del sistema e quindi la possibilità, per gli utenti già connessi, di usufruire del sistema di trasmissione. In ogni caso, l eventuale rifiuto di accesso deve essere motivato. Gli utenti finali sono suddivisi fra clienti idonei, consumatori finali il cui consumo è superiore a 1 GWh/anno e che possono liberamente scegliere il proprio fornitore, e clienti non idonei, definiti come i consumatori che per ragioni tecniche e/o regolatorie non possono liberamente scegliere il proprio fornitore. I clienti idonei attualmente presenti sul mercato sono 74. Box 5.2 La Legge sul Settore Elettrico La Legge 318 del 8 luglio 2003 (Legge sul Settore Elettrico) definisce i principi generali di regolazione del settore elettrico; si applica a tutti gli impianti di generazione con capacità superiore a 250 kw con l eccezione di batterie e gruppi mobili, sorgenti stazionarie di corrente continua e installazioni nelle acque territoriali. La Legge ha l obiettivo di garantire l esercizio sicuro ed efficiente di tutto il sistema elettrico, di creare un mercato concorrenziale dell elettricità e di garantire agli utenti l accesso alle reti di trasmissione e distribuzione a parità di condizioni. A tal fine, il Governo ha il compito di individuare le linee strategiche di sviluppo del settore, che saranno implementate dal Ministero dell Energia e delle Risorse Naturali. Le attività che la Legge sul Settore Elettrico individua e per lo svolgimento delle quali è necessario ottenere una licenza rilasciata da A.N.R.E. sono le attività di generazione, co-generazione, trasmissione, dispacciamento, distribuzione e fornitura. Le attività del settore elettrico possono essere svolte da qualsiasi impresa, anche estera, purché in possesso di una licenza. Nel caso di imprese estere, è necessario avere una sede permanente in Romania per tutta la durata della licenza. La Legge fissa, inoltre, i diritti e doveri dei licenziatari, le attività dell operatore della trasmissione, dell operatore di mercato e dei distributori e dispone che le attività dello Stato nel settore elettrico così come i servizi di interesse nazionale siano oggetto di una concessione. La Legge fissa anche i criteri per la determinazione delle tariffe e dispone che, oltre a contribuire all uso efficiente del sistema, le tariffe siano differenziate per categoria di utenza e strutturate in modo tale da proteggere i consumatori e garantire la qualità del servizio offerto. Nell aprile 2005 è stata posta in consultazione una nuova Legge sul Settore Elettrico che mira ad approfondire e a regolamentare in maniera più dettagliata diversi aspetti del settore elettrico in vista dell adesione della Romania all Unione Europea prevista per il

14 Box 5.3 Il documento di consultazione sul settore elettrico Nell Aprile 2005 A.N.R.E. ha lanciato un nuovo documento di consultazione per modificare la Legge sul Settore Elettrico attualmente in vigore. Le modifiche principali proposte possono essere riassunte come segue: Estensione dell applicazione della legge anche agli impianti di potenza inferiore a 250 kw; Inclusione della sicurezza dell offerta e della promozione dell uso della cogenerazione nella produzione di energia elettrica fra gli obiettivi da perseguire; Ridefinizione degli obiettivi di medio-lungo periodo della politica energetica nazionale con l inclusione di misure di protezione per clienti disagiati, promozione di produzione da rinnovabili soprattutto per utenti in regioni isolate e promozione della cogenerazione; Ridefinizione e specificazione delle competenze di Ministero e regolatore (verso una maggiore autonomia del regolatore); Autorizzazione per la costruzione di impianti da fonti rinnovabili o di cogenerazione o per il potenziamento di impianti esistenti nel caso in cui il potenziamento sia effettuato con agevolazioni finanziarie; Licenza per le operazioni commerciali di impianti con potenza superiore a 10 MW e per impianti mantenuti in esercizio con finanziamenti; Introduzione dell obbligo di servizio pubblico; Concessione unica per attività di trasporto e gestione dell infrastruttura di trasporto; Durata minima della concessione per la distribuzione pari a 15 anni; Introduzione di aste per la costruzione di nuova capacità nel caso di capacità insufficiente; Esplicitazione delle condizioni di accesso alla rete; Definizione della struttura e delle operazioni del mercato elettrico (partecipanti al mercato, mercato del giorno prima, mercato del bilanciamento) La domanda La domanda è segmentata in clienti idonei (clienti con un consumo annuo superiore a 1 GWh, che possono liberamente scegliere il fornitore) e clienti vincolati, che ricevono l elettricità dal distributore che opera nell area geografica in cui sono collocati. La domanda complessiva nel 2003 è stata pari a circa 57.3 TWh, con una domanda di punta pari a MW. 4 Le stime attualmente disponibili indicano un evoluzione del tasso di crescita medio annuo della domanda vicino al 3,6% per il periodo che porterà la domanda a circa GWh nel Figura 5.3 Andamento mensile di importazioni, esportazioni e saldo della bilancia commerciale Fonte: nostri calcoli su dati Transelectrica (2003) e Haas, Keseric, Resch (2004), Medium and Long-Term Effects of EU Electricity Enlargment. 4 La domanda di punta è definita come la domanda massima registrata in un ora nel corso dell anno. A titolo di esempio, la domanda di punta in Italia nei primi 6 mesi del 2005 è stata pari a MW. 09

15 Per quanto riguarda i consumi settoriali, i consumi maggiori sono riferibili al settore industriale (39,6%), seguito da settore civile, servizi e agricoltura (36,4%), trasporti (16%) e usi non energetici (8%). Figura 5.4 Consumo per settore Fonte: TEIAS NOTA: Dati in percentuale (2002) 5.3. L offerta Capacità installata La capacità installata in Romania è di circa MW. Se consideriamo però la capacità effettivamente operativa (cioè non in fase di rifacimento, potenziamento e dismissione), questa cifra scende a circa MW, che si prevede si ridurranno ulteriormente nel corso del 2005 per effetto di ulteriori dismissioni e rifacimenti. Il parco generazione romeno è caratterizzato dalla presenza di molti impianti la cui tecnologia è ormai obsoleta. Nel prossimo futuro, quindi, saranno necessari investimenti cospicui per consentire alla Romania di sviluppare e ammodernare la propria capacità di generazione in modo da garantire la sicurezza della fornitura. L analisi dell evoluzione della capacità per tipologia di combustibile mostra un ruolo sempre maggiore della capacità di tipo nucleare: nel 2006 è prevista l entrata in funzione di un secondo reattore nella centrale di Cernavoda ed è probabile la costruzione di un terzo reattore dopo il Figura 5.5 Capacità per tipo di combustibile Fonte: Istituto Turco di Statistica, Marzo 2005 Buone prospettive sono date anche dalle fonti rinnovabili. Si tratta di impianti in fase iniziale di diffusione ma che si prevede possano contribuire in futuro alla copertura di circa il 30% del fabbisogno. 10

16 Figura 5.6 Capacità e produzione da rinnovabili Produzione nazionale Dopo la riduzione nella produzione di energia elettrica osservata nel periodo , nel periodo la produzione di elettricità è cresciuta costantemente a un tasso medio annuo pari a circa il 3.3%, come mostrato nella Figura 5.7. Figura 5.7 Produzione di elettricità (GWh) 90,000 83,400 80,000 69,900 70,000 60,000 56,912 54,195 55,476 55,136 59,267 61,350 57,251 53,968 53,860 55,189 56,906 51,950 49,892 50,000 40,000 30,000 20,000 10, Fonte: A.N.R.E. Rapporto Annuale, 2003 La struttura della produzione per produttore evidenzia il ruolo preponderante del settore pubblico, che controlla la maggior parte dell elettricità prodotta. Figura 5.8 Produzione per produttore (2003) Fonte: A.N.R.E. Rapporto Annuale,

17 L analisi della produzione per combustibile mostra il ruolo preponderante che carbone e lignite hanno ancora nel parco generazione; seguono, con rilevanza comparabile, la produzione idroelettrica e termoelettrica da idrocarburi (sostanzialmente gas naturale). Ancora limitato il ruolo del nucleare, per il quale si prevede un incremento significativo della quota di elettricità prodotta a partire dal La struttura della produzione per combustibile e l evoluzione prevista sono riportati in Figura 5.9. Figura 5.9 Generazione per tipo di combustibile (%) Fonte: Transelectrica, 2004 L attività di generazione può essere esercitata da qualsiasi impresa in possesso di una licenza di generazione rilasciata da A.N.R.E. La legge prevede, inoltre, nell ambito dell attività di generazione, cogenerazione e dell attività di trasmissione, che l impresa debba essere in possesso di una ulteriore licenza ( licenza di impianto ), sempre rilasciata da A.N.R.E., per: la costruzione di nuovi impianti con potenza superiore a 10 MW; la costruzione di impianti di cogenerazione con potenza superiore a 10 MW; il potenziamento e/o il rifacimento di impianti esistenti; la costruzione di nuove linee di trasmissione e delle sottostazioni con voltaggio superiore a 110 kv; il potenziamento/rifacimento delle rete con voltaggio superiore a 110 kv. Box 5.4 Le licenze: principi generali La licenza è rilasciata alle imprese che dimostrino di avere i necessari requisiti tecnici e finanziari. Nel caso di imprese straniere, queste devono avere una sede permanente in Romania per l intera durata della licenza. La durata massima della licenza è 8 anni per l attività di fornitura e 25 anni per le altre attività. Il costo delle spese di valutazione della documentazione inviata dall impresa al regolatore per l ottenimento della licenza varia secondo l attività che si desidera intraprendere ma in nessun caso può essere inferiore a ROL (circa 280 ). Le società in possesso di licenza devono inoltre versare ogni anno, a titolo di canone, un ammontare pari allo 0,035% del turnover. 12

18 Box 5.5 I principali produttori Hidroelectrica SA è la società per azioni di proprietà dello stato che produce elettricità sfruttando le risorse idroelettriche del paese. Gli impianti di produzione sono distribuiti fra 12 succursali (Bistrita, Arges, Valcea, Cluj, Portile de Fier, Hateg, Caransebes, Buzau, Sebes, Targu Jiu, Slatina e Sibiu) la cui produzione complessiva nel 2003 è stata di GWh (di cui il 42,5%, pari a circa 5611 GWh, dalla succursale di Portile de Fier). Nel 2004 ha effettuato investimenti per circa 130 milioni di Euro per l ammodernamentoe il potenziamento degli impianti. Termoelectrica SA è la società per azioni di proprietà dello stato, controllata dal Ministero dell Economia e Commercio, per la produzione di elettricità da impianti termoelettrici. Oltre all attività di produzione, Termoelettrica svolge attività di importazione ed esportazione e le attività di supporto necessarie alla generazione elettrica. Nel 2003 Termoelectrica SA ha subito un ampia ristrutturazione e attualmente è costituita da 3 sussidiarie con personalità giuridica per la produzione di elettricità e calore (SC Electrocentrale Deva SA, SC Electrocentrale Bucuresti SA si SC Electrocentrale Galati SA), 4 filiali per la produzione di elettricità e calore (SE Paroseni, SE Doicesti, SE Borzesti, SE Braila), 12 sussidiarie con personalità giuridica ((Termoserv-s) per la manutenzione e la fornitura di servizi alla produzione e una sussidiaria per la valorizzazione degli asset. A fine 2004 la capacità installata era pari a MW. Nuclearelectrica SA è la società pubblica per la produzione di energia elettrica con tecnologia nucleare. Costituita il 2 luglio 1998, produce elettricità dall impianto di Cernavoda (attualmente costituito da un reattore CANDU da 655 MW; una seconda unità da 620 MW è in fase di costruzione e ulteriori 3 unità da 620 MW sono già state pianificate) ed è attiva anche nella preparazione del combustibile per alimentare il reattore Import ed export La Romania è un esportatore netto di elettricità. Nel 2004 ha importato 1748 GWh da Bulgaria (989), ex Jugoslavia (22), Ungheria (31), Ucraina (282) e Moldavia (424). 5 Nel corso dello stesso anno la Romania ha esportato 2941 GWh verso Bulgaria (732), ex Jugolslavia (2014), Ungheria (194) e Ucraina (1). 6 La Romania dispone attualmente delle seguenti interconnessioni: Ukraina (750 kv e 400 kv); Bulgaria (750 kv, 400 kv e 220 kv); Serbia e Montenegro (400 kv e 3 linee da 110 kv); Moldavia (3 linee da 110 kv); Ungheria (400 kv). 7 Il sistema romeno ha due interconnessioni sincrone: una con la Bulgaria, usata in situazioni di emergenza, e una con la Serbia e Montenegro, utilizzata principalmente per le importazioni. Le interconnessioni con gli altri paesi sono attualmente effettuate isolando porzioni di rete per consentire lo scambio. È prevista la costruzione di due nuove linee aeree: Oradea-Bekescsaba (Ungheria), 400 kv, la cui entrata in esercizio è prevista nel 2007; Suceava-Balti (Moldavia), 400 kv, la cui entrata in esercizio è prevista nel Attualmente la Romania non evidenzia dipendenza dall estero per il soddisfacimento della domanda di elettricità (è infatti un esportatore netto) e questa tendenza è confermata anche per il prossimo futuro. 5 Dati UCTE, Dati UCTE, La linea Sandorfalva-Arad fra Ungheria e Romania è stata potenziata da 220 a 400 kv nel

19 5.4. La trasmissione e il bilanciamento L attività di trasmissione e bilanciamento L attività di trasmissione e dispacciamento è svolta da Transelectrica SA, società pubblica nata dalla ristrutturazione di CONEL, sulla base di due licenze (una per l attività di trasmissione e una per l attività di dispacciamento) concesse dal regolatore. 8 La licenza ha un periodo di validità di 25 anni e fissa gli obblighi di Transelectrica: Coordinamento tecnico e operativo e bilanciamento del sistema (tramite acquisto di servizi ancillari e risorse proprie); Manutenzione e sviluppo della rete; Pianificazione dello sviluppo del sistema elettrico romeno e della rete di trasmissione; Gestione delle interconnessioni con l estero e dei transiti. L accesso alla rete di trasmissione è regolato e Transelectrica deve garantire l accesso al sistema di trasmissione, a parità di condizioni, a tutti gli utenti che ne facciano richiesta e che siano in possesso dei requisiti tecnici necessari. Il bilanciamento in tempo reale del sistema è effettuato da Transelectrica con risorse proprie e con servizi ancillari (copertura delle perdite, riserva secondaria, riserva terziaria fast e slow, riserva rotante) acquistati da operatori qualificati sul mercato dei servizi ancillari. Attualmente gli operatori abilitati per la fornitura di servizi ancillari sono L infrastruttura La rete di trasmissione nazionale rumena è organizzata in 8 aree e comprende circa km di linee ad alta tensione (155 km a 750 kv, 4630 km a 400 kv, 4132 km a 220 kv e 38 km a 110 kv), 78 stazioni e 138 trasformatori la cui capacità complessiva raggiunge i MVA. 9 La capacità totale di trasporto è di circa MW e il flusso annuo vettoriato dalla rete è di circa 34 TWh. 10 I parametri tecnici del sistema possono essere riassunti come segue: Frequenza a 50 Hz con limiti di variazione fra 49.5 e 50.5 Hz al 95%; Frequenza operativa compresa fra Hz e Hz al 99% in condizioni di normale operatività; Frequenza operativa compresa fra 49.9 e 50.1 Hz al 90% in condizioni di normale operatività (le frequenze fissate sono 49.95, e Hz); Limite inferiore in condizioni eccezionali: 47.5 Hz; Limite superiore in condizioni eccezionali: 52 Hz; Voltaggio della rete in condizioni di normale operatività: kv, operato in condizioni normali fra 735 e 765 kv; kv, operato in condizioni normali fra 380 e 420 kv; kv, operato in condizioni normali fra 198 e 242 kv; kv, operato in condizioni normali fra 99 e 123 kv; I limiti di variazione delle linee a 400 kv possono, in circostanze eccezionali, essere estesi fino a 360 kv (limite inferiore, corrispondente a una variazione di -10%) e 440 kv (limite superiore, corrispondente a una variazione di +10%) per un periodo massimo di 15 minuti. Nel corso del 2004 la rete è stata potenziata in seguito al completamento di diversi investimenti: Completamento della modernizzazione delle stazioni 380/110 kv di Oradea Sud e Costanta Nord; Conversione della linea Rosiori-Oradea Sud da 220 kv a 380 kv; Potenziamento dell autotrasformatore 2 380/220 kv della stazione di Portile de Fier 1 da 400 a 500 MVA La licenza n. 161 concessa da ANRE consente a Transelectrica di operare la rete di trasmissione romena; la licenza n. 162 consente lo svolgimento delle operazioni di dispacciamento. 9 Le 8 aree sono Bacau, Bucarest, Cluj-Napoca, Craiova, Constanta, Pitesti, Sibiu e Timisoara. 10 Transelectrica SA, 2004.

20 Le tariffe di trasmissione Le tariffe di trasmissione sono applicate a tutti i produttori e i fornitori. Sono differenziate in due grandi gruppi, G e L (vi sono 6 zone G e 8 zone L) e riflettono, oltre ai costi per la fornitura del servizio di trasmissione (acquisto di servizi ancillari, risorse utilizzate per il dispacciamento di proprietà di Transelectrica, costi per la riserva terziaria fornita da impianti di cogenerazione), i costi dovuti alle perdite e alle congestioni del sistema. Ai fornitori è inoltre applicata una componente tariffaria a copertura degli oneri di carattere amministrativo. La tariffa di trasmissione incide per circa il 10% sulla tariffa all utente finale. Nel 2004 la tariffa media di trasmissione è stata pari a circa 4,5 /MWh, ma è previsto un incremento medio annuo pari a circa l 1.8% nell arco del prossimo decennio. Figura 5.10 Tariffe di trasmissione( /MWh) Fonte: Transelectrica, 2004 L evoluzione crescente della tariffe di trasmissione trova principalmente la propria ragione nella nuova politica tariffaria, resa necessaria dal futuro ingresso della Romania nell Unione Europea. Le direttive europee sul mercato interno dell elettricità, infatti, stabiliscono il divieto di sussidi incrociati sia fra categorie di utenti sia fra diverse attività della filiera. La pratica dei sussidi incrociati ha caratterizzato per lungo tempo la politica tariffaria romena e ha condotto nel passato a un sistema tariffario notevolmente distorto. La necessità di strutturare tariffe che coprano correttamente i costi, inclusi i costi di capitale, per ogni attività della filiera ha determinato, negli ultimi anni, un progressivo innalzamento delle tariffe per alcuni servizi (ad esempio la trasmissione) in corrispondenza all evoluzione dei propri costi. Box 5.6 Transelectrica SA Transelectrica è la società pubblica di trasmissione e dispacciamento, nata nel 2000 dalla riorganizzazione di CONEL, il monopolista pubblico verticalmente integrato. Le azioni di Transelectrica appartengono interamente al Ministero per l Economia e il Commercio, che è l unico azionista. Ha il compito di trasportare l elettricità sulla rete di trasmissione, come definito dalla Licenza no. 161/2000 (trasmissione) e dalla Licenza 162/2000 (dispacciamento). Entrambe le licenze sono state aggiornate nel 2002 e scadranno nel La società opera inoltre (i) sul mercato all ingrosso dell elettricità tramite la sussidiaria OPCOM, che ha il ruolo di gestore del mercato all ingrosso; (ii) nelle operazioni di misura relative al mercato all ingrosso tramite la branca OMEPA; e (iii) nelle telecomunicazioni e nell IT tramite la sussidiaria Teletrans. Transelectrica è organizzata in 8 branche territoriali di trasmissione e dispone di una rete di km di linee aeree di cui 155 km a 750 kv, 4630 km a 400 kv, 4132 km a 220 kv e 38 km a 110 kv. Per soddisfare gli standard imposti da UCTE (Union for the Coordination of Transmission of Electricity), la società ha lanciato un imponente piano di investimenti per la modernizzazione e lo sviluppo della rete e in particolare delle sottostazioni di maggiore importanza per il funzionamento del sistema. I principali indicatori finanziari per il 2003 e il 2004 sono riportati nella tabella seguente: Principali indicatori finanziari 2003 e 2004 mln Turnover Costi Ricavi Profitto lordo

21 5.5. La distribuzione e la vendita Storicamente, le attività di distribuzione e di vendita sono state svolte in modo integrato: il distributore vendeva anche l elettricità agli utenti finali dell area in cui svolgeva l attività di distribuzione. La liberalizzazione del settore ha modificato parzialmente questa situazione consentendo ai clienti idonei di scegliere liberamente il proprio fornitore e, in alcuni paesi, imponendo vincoli all esercizio simultaneo delle due attività. In Romania ci sono attualmente 23 distributori e 73 fornitori. Dei 23 distributori, 6 sono pubblici, 2, Electrica Banat e Electrica Dobrogea, sono stati recentemente privatizzati e 15 sono privati. I distributori pubblici e le due società privatizzate fanno parte di Electrica SA e, oltre alla fornitura ai clienti idonei, sono responsabili della fornitura al mercato vincolato (Electrica Banat e Electrica Dobrogea coprono complessivamente circa il 20% del mercato, servendo 1,4 milioni di utenti). I distributori privati invece servono esclusivamente i clienti idonei e le reti private di distribuzione sono di estensione limitata. Le licenze per poter svolgere l attività di distribuzione e l attività di vendita sono distinte (ossia, un distributore che voglia svolgere anche l attività di vendita deve essere in possesso di entrambe le licenze). La licenza di distribuzione ha una durata di 25 anni e specifica le zone nelle quali il distributore può svolgere tale attività. Il distributore deve garantire l uso sicuro ed efficiente della rete di distribuzione da parte degli utenti ed è soggetto all obbligo di servizio pubblico. La licenza di fornitura (necessaria per lo svolgimento dell attività di vendita) ha una durata di 8 anni. Nel caso di società pubbliche, la licenza definisce, su base regionale, l area in cui l attività può essere svolta. Per i fornitori privati, l area di riferimento è il territorio nazionale. I fornitori sono soggetti all obbligo di servizio pubblico se forniscono il mercato vincolato. L evoluzione del numero di fornitori nel periodo è riportata in Figura 5.11 Figura 5.11 Evoluzione del numero di fornitori: Fonte: A.N.R.E. Rapporto Annuale, 2003; A.N.R.E L infrastruttura La rete principale di distribuzione appartiene a Electrica SA e si estende per un totale di oltre km (di cui circa km in alta tensione, km in media tensione e km in bassa tensione), include oltre 1200 stazioni di trasformazione e oltre punti di trasformazione e prelievo. L articolazione della rete in ciascuna delle aree gestite dalle 8 branche territoriali di Electrica SA è riportata nella Tabella 5.1. Tabella 5.1 Estensione e articolazione della rete di distribuzione di Electrica SA Sussidiaria Moldova Linee elettriche a 110 kv km Linee elettriche MT km Linee elettriche Stazioni 110/MT e MT/MT BT km nr MVA Punti di trasformazione e di prelievo nr MVA Dobrogea Muntenia Nord Oltenia Banat Transilvania Nord Transilvania Sud Muntenia Sud TOTALE ELECTRICA S.A. Fonte: Elettrica S.A

22 Tariffe di distribuzione Esistono 5 diverse tariffe per l uso di: Rete a 110 kv; Rete MT; Rete BT; Trasformatori 110 kv/mt; Trasformatori MT/BT. Come nel caso delle tariffe di trasmissione, anche le tariffe di distribuzione non dipendono dalla distanza percorsa. La tariffa media di distribuzione nel 2004 era pari a circa 1,85 /MWh per i clienti in alta tensione, 3,71 /MWh per i clienti in media tensione e 10,65 /MWh per i clienti in bassa tensione. La componente distribuzione incide per oltre il 20% sul prezzo complessivo corrisposto dall utente finale. Box 5.7 Gli investimenti esteri nelle società di distribuzione Il processo di privatizzazione delle imprese pubbliche operanti nel settore elettrico attualmente in corso in Romania ha visto l interessamento di diverse imprese europee, che hanno acquisito partecipazioni di maggioranza nelle 4 società di distribuzione (Electrica Banat, Electrica Dobrogea, Electrica Moldova e Electrica Oltenia) privatizzate fino ad ora. Nell aprile 2005 è stato finalizzato l acquisto da parte di ENEL del 51% delle società Electrica Banat e Electrica Dobrogea, che servono oltre clienti e coprono circa il 20% della distribuzione in Romania. Il valore complessivo dell operazione è di 112 milioni di Euro e rafforza ulteriormente la presenza di ENEL nell Europa orientale (ENEL è presente in Slovacchia, dove ha firmato un contratto per l acquisto di Slovenske Elektrarne che, con MW è il principale produttore slovacco e uno dei principali produttori dell area; in Bulgaria con 900 MW e nella Federazione Russa, con una centrale a ciclo combinato da 450 MW nella zona di San Pietroburgo). In Romania sono presenti anche la tedesca E.ON e la ceca CEZ. Nell aprile 2005 E.ON ha acqustato il 51% del capitale di Electrica Moldova e CEZ il 51% di Electrica Oltenia. Entrambi i contratti devono essere ancora perfezionati con il trasferimento delle azioni e il previsto aumento di capitale. Box 5.8 SC Electrica SA SC Electrica SA è la società pubblica di distribuzione controllata dal Ministero dell Economia e del Commercio. Svolge principalmente l attività di distribuzione e fornitura e fornisce, inoltre, le infrastrutture e i sistemi per la comunicazione, necessari per la gestione efficiente dei sistemi di distribuzione. Con la nuova unità di Servizi per l Energia, la società ha ampliato il proprio ambito di azione, estendendolo alla manutenzione e all installazione di installazioni elettriche. La società è organizzata in 8 sussidiarie, Electrica Moldova, Electrica Dobrogea, Electrica Muntenia Nord, Electrica Oltenia, Electrica Banat, Electrica Transilvania Nord, Electrica Transilvania Sud e Electrica Muntenia Sud, ciscuna delle quali opera in una delle 8 aree geografiche in cui è stato suddiviso il territorio rumeno, che comprende diverse province (judete). Electrica SA serve complessivamente circa 8,5 milioni di clienti, per un totale di oltre GWh/anno (pari a circa il 75% del consumo totale nel 2004). L articolazione territoriale delle diverse sussidiarie è la seguente: Transilvania Nord Banat Oltenia Transilvania Sud Muntenia Sud Moldova Muntenia Nord Dobrogea Moldova: Iasi, Bacau, Botosani, P. Neamt, Suceava e Vaslui; Dobrogea: Costanta, Calarasi, Slobozia, Tulcea; Muntenia Nord: Galati, Ploiesti, Braila, Buzau, Targoviste, Focsani; Oltenia: Pitesti, Craiova, Tg. Jiu, Dr. Tr. Severin, Alexandria, Rm. Valcea, Slatina; Banat: Timisoara, Arad, Resita, Deva; Transilvania Nord: Cluj, Oradea, Bistrita, Baia Mare, Satu Mare, Zalau; Transilvania Sud: Sibiu, Brasov, Alba, Sf. Gheorghe, M. Ciuc, Tg. Mures; Muntenia Sud: Bucuresti, Giurgiu, Ilfov. Fonte: sito web Electrica SA, 17

23 La Romania gode attualmente di prezzi dell energia contenuti per il settore residenziale e di prezzi superiori alla media europea per il settore industriale. Questa situazione, legata alla presenza di sussidi incrociati che hanno distorto la struttura tariffaria, è tuttavia destinata a cambiare in futuro, con l eliminazione dei sussidi incrociati (vietati dalla normativa europea) e una maggiore aderenza delle tariffe ai costi sostenuti dall impresa. Il confronto internazionale del costo dell elettricità dei consumatori industriali e residenziali rumeni con la media europea e il costo sostenuto dalle stesse categorie di utenza in altri paesi dell Europa centro-orientale sono riportati nelle tabelle seguenti. Figura 5.12 Costo dell elettricità per utenti industriali (2005) Europa (25 paesi) Europa (15 paesi) Croazia Polonia Repubblica Ceca Romania Slovacchia Slovenia Fonte: Eurostat NOTA: Ai fini del confronto il consumatore industriale è definito come un consumatore con livello di consumo annuo pari a MWh e una domanda di punta di 500 kw; prezzi in c /kwh al netto delle tasse. Il prezzo dell elettricità per gli utenti industriali è sopra la media europea sia nel caso si considerino 25 paesi sia nel caso in cui se ne considerino 15. La Romania ha, inoltre, il prezzo più alto fra i paesi dell Europa centro-orientale, seguita dalla Slovacchia e dalla Slovenia. Figura 5.13 Costo dell elettricità per utenti residenziali (2005) Europa (25 paesi) Europa (15 paesi) Croazia Polonia Repubblica Ceca Romania Slovacchia Slovenia Fonte: Eurostat *NOTA: Ai fini del confronto il consumatore residenziale è definito come un consumatore con livello di consumo annuo pari a kwh, di cui kwh notturni; prezzi in c /kwh al netto delle tasse. Situazione opposta per gli utenti residenziali. La Romania è fra i paesi a costo più basso, preceduta dalla Polonia e seguita da, Croazia e Repubblica Ceca. 18

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