Rugby. Lumezzane. #RugbyLume

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3 ORGANIGRAMMA Presidente: Vice Presidente: Ottorino Bugatti Amedeo Bonomi - Antonio Salvinelli Consiglio Direttivo: Amedeo Bonomi - Ottorino Bugatti - Giordano Consolini Nevio Pasotti - Luca Raza - Fabio Rizzinelli Giorgio Rocco - Antonio Salvinelli - Armando Cometti General Manager: Luca Raza 1964 #Lume Direttore Tecnico: Segreteria: Francesco Filippini Mirella Pini ASD Via Brescia 41/C BS

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5 LA NOSTRA STORIA Il rugby arrivò a nel lontano 1964 quando un grande amante della palla ovale, il professor Bruno Menta, chiamato ad intervenire in una serie di incontri culturali e sportivi voluti dal curato della parrocchia di S. Apollonio, don Giacomo Mognetti, lanciò l idea di formare una squadra di rugby. E detto, fatto. Da un dibattito sportivo nacque la convinzione che era arrivato il tempo di tentare quello sport che, correttamente praticato, poteva essere motivo di crescita umana della gioventù locale, tanto amata dal Professor Menta. Una gioventù che ad oggi ha tracciato un solco indelebile nella storia sportiva di, forgiando una delle realtà storiche della palla ovale bresciana e lombarda, seconda per anzianità solo al Brescia. Figura emblematica del Club RossoBlu è l attuale presidente Ottorino Bugatti, che tra i fondatori del sodalizio si cimentò per svariati anni come giocatore e capitano, per poi passare alla dirigenza dove ancora oggi è fortemente presente. Le prime stagioni sportive furono davvero difficili e dure anche perché in quel periodo, data l impossibilità di essere inseriti nei campionati organizzati dal comitato Lombardo, il fu affiliato al comitato Veneto, regione che ai tempi era considerata l accademia del rugby. Questa esperienza tutta in salita contribuì a dare la scossa alla società che si dovette subito confrontare con realtà più strutturate. In seguito a questa provante iniziazione sui campi di gioco prese corpo il mito dei guerrieri della squadra rossoblu che, pur acerbi nella parte tecnica, sopperivano a queste carenze con grande grinta ed agonismo sul campo. Queste qualità sono ricordate nel film «Asini» di Bisio del 1999, dove il più grande timore per un rugbista era di venire al Rossaghe a giocare: il campo valgobbino era infatti considerato il nido delle aquile. In questi anni di attività, il vanta la promozione e la permanenza nel campionato di serie B dal 1981 al Il 2003 fu l anno di ritorno in serie B dei RossoBlu che mantengono la categoria fino al campionato Nove lunghi anni in cui la squadra ha sfiorato anche la promozione in Serie A, confermandosi come una realtà degna di puntare all alto livello nazionale. Dalle fila del sono infatti usciti atleti che hanno giocato nei campionati di categoria #Lume 1964

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7 superiore e nelle rappresentative nazionali. Rappresentativo su tutti Salvatore Bonetti, mitico Nembo Kid, indimenticato capitano della Nazionale negli anni Settanta e campione d Italia con il Brescia. L ASD, in tutti questi anni non ha mai perso d occhio la principale missione del team: dare a tanti ragazzi la possibilità di crescere e diventare uomini migliori attraverso il rugby e i suoi valori morali e sportivi. In accordo con questa filosofia, una dirigenza composta da rugbisti veri - perché si può essere ex giocatori, ma si resta uomini di rugby per tutta la vita - ha lavorato con caparbietà per mantenere lo spirito del e per promuoverne i valori anche nei comuni limitrofi della Valtrompia, nonostante l assenza di impianti adeguati sembrava dover porre fine ad una storia tanto gloriosa. #Lume 1964

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9 PROGETTO SCUOLA A.s.d. Le origini del moderno e odierno progetto scuola del A.S.D. sono da ricercare attorno agli anni 90, quando un gruppo di appassionati e volenterosi ex Rugbisti si approcciava alle scuole presenti sul territorio se nella speranza di trasmettere quella passione che a loro volta avevano scoperto a cavallo degli anni 70 con l obbiettivo di divulgare uno sport che a quei tempi pochi ancora conoscevano sul nostro territorio. Tra i pionieri di quel periodo possiamo ricordare Edoardo Manini e Vincenzo Betti che furono tra i primi a calcare le aule scolastiche. Intorno all anno 2000 troviamo Ruggero Zobbio che insieme a Nevio Pasotti e Sergio Finanzini inizia ad esplorare i paesi confinanti (Sarezzo tra i primi delle lista), mettendo le basi di quello che è oggi la proposta del nostro Club che ha alla guida da sempre il nostro instancabile Ottorino Bugatti. Non dimentichiamo inoltre la figura di Claudio Zanchigiani e di Gosling Mike che nel 2012, prima di prendere le redini della prima squadra, è partito dal progetto scuole e giovani proponendo nuove tecniche anglosassoni che hanno avuto enorme successo. Oggi la guida del progetto è affidata a Francesco Filippini che segue e coordina uno staff composto da giovani educatori Laureati in scienze motorie che oltre a seguire le attività nelle scuole,anche materne,rientrano per scelta della nuova gestione nell organico educatori allenatori del Mini e nel settore Propaganda seguendo bambini dai 5 anni fino ai 16. il progetto scuole vanta la collaborazione di circa 20 istituti che operano in buona parte nella Val Trompia,sullo storico territorio se e anche in Valle Sabbia. Il nostro obiettivo è raggiungere 1000 ore annuali di motoria all interno degli istituti. Durante l anno scolastico coinvolgiamo i vari Istituti che aderiscono al Progetto con iniziative che spaziano dall avviamento al gioco del rugby, all istituzione di Gruppi Sportivi Scolastici per concludersi con competizioni da giocarsi presso lo stadio di. Il progetto scuole è a stretto collegamento con il progetto Motoria, voluto fortemente dalla nuova gestione manageriale e #Lume 1964

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11 studiato dal nostro organico di laureati per migliorare la motricità dei ragazzi. Anche questa attività viene proposta nelle scuole in base all età del ragazzo-ragazza con cui ci si confronta. Lo Scopo dei progetti è quello di di promuovere e sviluppare la personalità dei nostri giovani attraverso la pratica del rugby nella nostra provincia, formando un atleta completo e consapevole delle proprie capacità. Siamo certi che i ragazzi e le ragazze possano identificarsi nei valori e nello spirito di questo gioco di squadra, duro ma leale, nel rispetto di se stessi, delle regole e degli avversari. Il come scuola di vita. ASD una volta raggiunto accordo con un istituto: Presenta, sulla richiesta, il progetto al direttore scolastico ed ai docenti coinvolti. Tiene interventi di supporto ai docenti nelle ore di educazione motoria e nei laboratori pomeridiani di rugby. Mette a disposizione degli alunni gli impianti ed i materiali sportivi del club. Manda lo staff tecnico del club, quindi allenatori qualificati con competenze anche scolastiche. Crea degli incontri didattici tra le scolaresche e gli esponenti del club (atleti, allenatori o dirigenti). Disponibilità di poter svolgere presso la Vostra scuola un aggiornamento per i Vostri docenti riguardo la motoria. Da l accesso gratuito allo stadio ai Vostri studenti e docenti in occasione delle partite ufficiali dell ASD. Fa pervenire alle scuole il programma dei campionati ad inizio anno scolastico. Organizza incontri sportivi tra istituti scolastici presso le nostre strutture sportive. Dota tutte le scuole dei supporti per l organizzazione delle attività (Planning, CD, calendari, volantini). Organizza prima dell inizio dell anno scolastico, durante e prima delle vacanze, incontri con i docenti per pianificare la stagione scolastica successiva. Da una valutazione, come da schede allegate e su richiesta dei docenti, degli atleti che partecipano al Gruppo Sportivo Scolastico. #Lume 1964

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13 Gli Istituti Scolastici si devono impegnare a Organizzare incontri didattici tra le scolaresche e gli esponenti del club. Partecipare almeno due volte per anno scolastico ai tornei organizzati dal club con il proprio Gruppo Sportivo Scolastico (facoltativo). Creare un Gruppo Sportivo Scolastico di almeno 12/15 alunni, poiché con numeri inferiori non si realizza un percorso formativo. Mettono a disposizione dell attività degli spazi adeguati e ricercano con le Amministrazioni Comunali, un campo da gioco in erba o in sintetico per gli allenamenti e/o partite. Segnalano gli studenti più interessati a continuare l attività sportiva di rugby. Tutti gli studenti che si iscrivono al Gruppo Sportivo Scolastico dovrebbero avere l obbligo di frequenza. #Lume 1964

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15 PROGETTO MOTORIA Cosa è il Progetto Motoria dell Asd? Il progetto motoria dell asd è un percorso pensato dalla dirigenza in comune accordo con il lavoro dei laureati in scienze motorie Alessandro Saleri, Giulio Cropelli e Roberto Parisi. Il progetto prevede un percorso di sviluppo psicomotorio per tutti i tesserati della società, partendo dai bambini dell under8 fino ai ragazzi dell under18. Scopo del progetto costruire e realizzare un vero atleta, abile e capace in tutte le discipline, andando oltre la crescita del giocatore di rugby, sviluppando capacità che saranno utili al bambino/ragazzo in tutti gli altri sport. La sua crescita toccherà tutte e tre le sfere fondanti la sua persona: la sfera motoria (correre, saltare, rotolare, giocare con una palla), quella affettiva (relazionarmi con i compagni, relazionarmi con una figura più grande, condividere vittorie e sconfitte), quella cognitiva (rispetto delle regole, sviluppo dell attenzione, autocontrollo). Perché parliamo di sviluppo psicomotorio? Il bambino non è un adulto in miniatura e la sua mentalità non è solo quantitativamente, ma anche qualitativamente diversa da quella degli adulti e per questa ragione un bambino non è solo più piccolo, ma anche diverso. Cleparéde, 1937 (psicologo e pedagogista svizzero) Attraverso questa frase possiamo capire immediatamente quale sarà la connotazione del percorso che i nostri bambini e ragazzi andranno a intraprendere. Infatti la psicomotricità è una disciplina che intende supportare i processi evolutivi partendo dall infanzia lungo tutto il vissuto della persona, valorizzando il bambino/ragazzo nell integrazione delle sue componenti emotive, intellettive e corporee, nella specificità del suo mettersi in gioco primariamente attraverso l azione e l interazione: nell uso dello spazio e degli oggetti; nell interazione con l altro e con gli altri; nella capacità di rappresentarsi agli altri attraverso il movimento, la parola, il gioco. Il progetto quindi terrà conto del fatto che un bambino non è un adulto in miniatura, ma è completamente un qualcosa di differente, con le sue richieste specifiche, #Lume 1964

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17 con l attenzione differente che richiede e che in ambito sportivo un bambino non può essere trattato come un adulto, ma debba essere allenato in accordo con lo sviluppo delle fasi sensibili #Lume 1964

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19 Lo schema MODELLO DELLE FASI SENSIBILI riporta lo sviluppo delle capacità coordinative e condizionali, nelle diverse fasi di vita del bambino. Ad esempio, vediamo come la capacità di equilibrio ha uno sviluppo massimo tra gli 11 ed i 12 anni, ed inizia a svilupparsi a partire dai 10. Questo significa che se vogliamo sviluppare l equilibrio in un bambino, dovremo lavorare molto nella fascia dai 10 ai 12 anni in quanto nei periodi precedenti e successivi lo sviluppo di questa capacità è nettamente minore. Quando si lavora con i bambini, è molto importante aver sempre ben presente questo schema, in quanto solo proponendo esercizi e giochi che siano in accordo con queste fasi sensibili, è possibile garantire uno sviluppo completo del giovane atleta dal punto di vista motorio. Tenendo conto di questi aspetti importantissimi al giorno d oggi, i nostri laureati in scienze motorie lavoreranno per cercare di sviluppare al momento giusto ogni capacità in modo che la crescita del bambino sia continua e avvenga al momento corretto della sua crescita, senza sprecare tempo inutile e andando a costruire uno sportivo completo, non un semplice rugbysta. In più il progetto non si fermerà, come abbiamo già detto, ai soli bambini, ma proseguirà nello sviluppo fisico dei ragazzi a partire dai 13 anni fino al loro esordio in prima squadra. La loro fase sensibile non toccherà più lo sviluppo delle capacità coordinative, ma andrà ad interessare le capacità condizionali con lavori incentrati sullo sviluppo della forza, della resistenza, della velocità e della mobilità. Anche qui lo scopo del progetto non sarà formare giocatori di rugby allenati e preparati, ma sportivi, atleti, pronti per qualsiasi sport anche al di fuori della sfera rugbystica. Quando? E dove? Per quanto riguarda i più piccoli Under il progetto avverrà tutti i lunedì dalle 17 alle 18 al campo del Villaggio Gnutti, mentre invece per i più grandi Under14-16 avverrà un ingresso graduale e monitorato dai preparatori durante le sedute di palestra dell Under18. Il percorso del progetto vedrà ogni settimana lo sviluppo intensivo di una capacità sia per quanto riguarda i bambini, sia per i ragazzi e sarà possibile seguire questo percorso anche attraverso l utilizzo dei social, Facebook e Instagram in primis #Lume 1964

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21 CODICE-ETICO-COMPORTAMENTALE L ASD RUGBY LUMEZZANE ha adottato il presente codice etico-comportamentale nella consapevolezza che la priorita della Societa e quella di educare e formare i ragazzi attraverso l insegnamento dello spirito e dei valori che, da sempre, caratterizzano il rugby, ovvero: lavoro di squadra, lealtà, rispetto, correttezza, disciplina, coraggio, spirito sportivo e spirito di sacrificio. In particolare, il codice si basa sulla Carta dei valori sportivi adottata dall UASL (Unione Associazioni sportive ) nonche sulla Carta dei Diritti dei bambini nello Sport (UNESCO Geneve, 1992), per la quale i bambini hanno: Diritto di divertirsi Diritto di fare sport Diritto di beneficiare di un ambiente sano Diritto di essere trattati con dignità Diritto di essere allenati e circondati da persone qualificate Diritto di seguire allenamenti adeguati ai propri ritmi Diritto di misurarsi con giovani che abbiano la stessa probabilità di successo Diritto di partecipare a gare adeguate Diritto di praticare il proprio sport nella massima sicurezza Diritto di avere tempi di riposo Diritto di non essere campioni Tutti coloro che fanno parte dell ASD RUGBY LUMEZZANE (dirigenti, collaboratori, giocatori, allenatori, genitori e sostenitori) sono tenuti a rispettare le seguenti regole di comportamento Codice di comportamento GENERALE: Mantieni una condotta esemplare, corretta e leale. Anche tu rappresenti la Societa e il suo stile. Contribuisci a creare una cultura improntata sul fair play, la correttezza, il rispetto degli avversari e lo spirito di squadra; Contribuisci a creare un ambiente sicuro, accogliente e divertente per l esercizio del rugby e di tutte le attività connesse; Sii un buono sportivo: apprezza le buone giocate indipendentemente dal fatto che le abbiano realizzate la tua squadra o il tuo avversario; Non rilasciare dichiarazioni e non esprimere giudizi pubblicamente sotto #Lume 1964

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23 nessuna forma, inclusi i social network, che siano lesivi dell immagine, della reputazione e degli interessi della Società e dei suoi tesserati; Controlla le tue reazioni, utilizza un linguaggio consono e rispettoso; Fai in modo che lo spirito di squadra si manifesti anche fuori dal campo, ad esempio nei terzi tempi e durante le trasferte; Non criticare gli arbitri, sii collaborativo con loro e riconoscine l impegno; Rispetta la suddivisione dei ruoli e delle competenze; Codice di comportamento per DIRIGENTI e COLLABORATORI: Sii disponibile ad ascoltare tutte le necessità di giocatori e genitori e fai di tutto per risolverle; Non sostituirti mai all allenatore e controlla le tue azioni dentro e fuori dal campo; Rispetta gli orari e gli impegni e pretendi da allenatori e giocatori un comportamento simile; La Società ti riconosce un ruolo fondamentale, è importante che tu ne sia consapevole. Codice di comportamento per EDUCATORI ed ALLENATORI: Considera le esigenze dei ragazzi prima di quelle della competizione; Sii sempre d esempio con il comportamento prima che con le parole; Sii consapevole del potere che hai come allenatore ed evita qualsiasi comportamento inadeguato e discriminatorio; Incoraggia i giocatori a rispettarsi l un l altro e pretendi che si rispettino come individui, indipendentemente dalla loro capacità nel gioco; Esigi dalla squadra il rispetto verso gli arbitri: sii il primo a non discutere mai con loro, ad essere collaborativo e a riconoscerne l impegno; Sii ragionevole nel richiedere ai giocatori tempo, energia ed entusiasmo, assicurandoti che i compiti e/o gli allenamenti siano adatti alle loro età, esperienza, capacità, condizioni fisiche e psicologiche; Stimola l aggressività positiva ma non tollerare il gioco violento. Non tollerare simulazioni o atteggiamenti poco leali. Sii pronto ad allontanare dal campo un giocatore che commette queste infrazioni; #Lume 1964

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25 Sii generoso con le lodi quando sono meritate e dai maggior rilievo ai miglioramenti che agli errori; Scoraggia attivamente l uso di sostanze dopanti e di sostanze illecite. Codice di comportamento per GENITORI e SOSTENITORI: Ricorda: i giocatori stanno giocando il loro gioco, non il tuo; Apprezza gli sforzi e l impegno, non i risultati; Non interferire nelle scelte dell allenatore e non criticarle. Insegna a tuo figlio a fare lo stesso; Insegna a tuo figlio il rispetto degli orari e degli impegni assunti nei confronti della squadra. Non mettere in ridicolo o rimproverare un giocatore che commette un errore. Insegna a tuo figlio a fare lo stesso; Rispetta le decisioni degli arbitri. Insegna a tuo figlio a fare lo stesso; Tifa per la tua squadra; non tifare contro gli avversari e rispettali. Ricorda sempre che senza di loro non ci sarebbe partita; Non disturbare in occasione di trasformazioni e calci piazzati. Codice di comportamento per i GIOCATORI: Gioca per divertirti. Vincere e perdere fa parte dello sport; Vinci con umiltà e perdi con dignità. Spesso si impara più da una sconfitta che da una vittoria; Gioca nel rispetto delle regole; Gioca duro ma con lealta. L avversario dei primi due tempi e l amico del terzo tempo; Sii fiero, ama la tua maglia e indossala con orgoglio; Sii disponibile ad aiutare e sostenere i tuoi compagni di squadra dentro e fuori dal campo; Metti nello studio e nel lavoro lo stesso impegno e determinazione che metti sul campo. Un buon giocatore di rugby conosce l importanza di una buona preparazione in tutti i campi della propria vita; Fai il possibile per partecipare a tutti gli allenamenti e a tutte le partite e per rispettarne gli orari. Avvisa per tempo ogni volta che non puoi essere presente alle partite o agli allenamenti; Ricordati che tutti sono importanti in una squadra, i bravi e i meno bravi; rispetta #Lume 1964

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27 tutti i compagni, indipendentemente dalle loro qualità tecniche; Non discutere mai con gli arbitri, sii collaborativo con loro e riconoscine l impegno, indipendentemente dal fatto che siano a tuo favore o meno; Contribuisci a mantenere puliti gli spogliatoi, abbi cura dell attrezzatura e aiuta nell allestimento del campo prima e dopo la partita. Anche questo significa far parte di una squadra; Ricordati che sei e rimani un giocatore di rugby anche fuori dal campo. CONTROLLI E PROVVEDIMENTI DISCIPLINARI La dirigenza dell ASD RUGBY LUMEZZANE si impegna a far rispettare il presente Codice Etico-Comportamentale ad ogni suo rappresentante e chiede di fare altrettanto ad allenatori, giocatori e genitori. Chiunque venga a conoscenza di comportamenti contrari al presente Codice è invitato a comunicarlo alla Società. Una apposita Commissione Disciplinare valuterà ogni singolo caso portato a sua conoscenza, sia esso relativo a giocatori, genitori, allenatori e dirigenti, e deciderà il provvedimento disciplinare più adeguato, dal semplice richiamo verbale, alla comunicazione scritta, sino all allontanamento nei casi più gravi. #Lume 1964

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