PGT Piano di Governo del Territorio ai sensi della Legge Regionale 11 marzo 2005, n 12
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1 COMUNE DI PORTALBERA PROVINCIA DI PAVIA PGT Piano di Governo del Territorio ai sensi della Legge Regionale 11 marzo 2005, n 12 2f Fascicolo Valutazione Ambientale StrategicaVAS del DdP RAPPORTO AMBIENTALE quadro conoscitivo di dettaglio VINCOLI PAESAGGISTICI, SITI RETE NATURA 2000 E INDICAZIONI DEL PAI allegato alla deliberazione di Consiglio Comunale n... del SINDACO geom. Luigi Bogliardi PROGETTISTA dott. arch. Mario Mossolani SEGRETARIO dott. Giuseppe De Luca COLLABORATORI dott. urb. Sara Panizzari dott. urb. Alessandro Ebreo dott. ing. Marcello Mossolani geom. Mauro Scano STUDI NATURALISTICI dott. Massimo Merati dott. Niccolò Mapelli STUDIO MOSSOLANI urbanistica architettura ingegneria via della pace casteggio (pavia) - tel telefax
2 COMUNE DI PORTALBERA Provincia di Pavia PGT DOCUMENTO DI PIANO RAPPORTO AMBIENTALE Ambiti tutelati da vincoli paesaggistici, siti rete natura 2000 e indicazioni del PAI INDICE 1 AMBITI TUTELATI DA VINCOLI PAESAGGISTICI VINCOLI DEL COMUNE DI PORTALBERA VINCOLI DEI COMUNI CONFINANTI...2 TABELLA 1 I VINCOLI PAESAGGISTICI DI PORTALBERA... 2 TABELLA 1 I VINCOLI PAESAGGISTICI DI ALBAREDO ARNABOLDI... 2 TABELLA 1 I VINCOLI PAESAGGISTICI DI ARENA PO... 2 TABELLA 1 I VINCOLI PAESAGGISTICI DI BRONI... 2 TABELLA 1 I VINCOLI PAESAGGISTICI DI SAN CIPRIANO PO... 3 TABELLA 1 I VINCOLI PAESAGGISTICI DI SAN ZENONE AL PO... 3 TABELLA 1 I VINCOLI PAESAGGISTICI DI SPESSA... 3 TABELLA 2 I VINCOLI PAESAGGISTICI DI STRADELLA INDIVIDUAZIONE CARTOGRAFICA DEI VINCOLI PORTALBERA: FIUME OLONA 3 FIGURA 1 VINCOLI PAESAGGISTICI PRESENTI NEL TERRITORIO COMUNALE DI PORTALBERA: FIUME PO E TORRENTE VERSA VINCOLI PRESENTI NEL TERRITORIO CIRCOSTANTE 5 FIGURA 2 VINCOLI PAESAGGISTICI PRESENTE NEL TERRITORIO CIRCOSTANTE PORTALBERA: - VINCOLO DI BELLEZZE DI INSIEME DI TUTELA DEL MONUMENTO DEL BARCO E DELLA CERTOSA DI PAVIA (VERDE TINTA UNITA) - VINCOLO PARCO DEL TICINO: RIGHE ORIZZONTALI - GARZAIA DI PORTA CHIOSSA (SAN GENESIO E UNITI E SANT ALESSIO CON VIALONE) (QUADRETTATURA PICCOLA MARRONE) - GARZAIA DELLA CAROLA (SAN GENESIO E UNITI) (QUADRETTATURA PICCOLA MARRONE) I SITI DI RETE NATURA FIGURA 3 IL SITO RETE NATURA 2000 ZPS CODICE NATURA 2000 IT (PO DA ALBAREDO ARNABOLDI AD ARENA PO)... 7 FIGURA 3 IL SITO RETE NATURA 2000 ZPS CODICE NATURA 2000 IT RELATIVO AL TERRITORIO DI PORTALBERA IL P.A.I....8 FIGURA 5 SCHEMA ESPLICATIVO PER LA DEFINIZIONE DELLE FASCE FLUVIALI MODIFICA DELLE FASCE FLUVIALI IN COMUNE DI PORTALBERA MODIFICHE DEL NODO DEL FIUME PO, NEL TRATTO S. CIPRIANO PO ARENA PO 9 FIGURA 8 TAVOLA DEL PIANO STRALCIO DI INTEGRAZIONE DEL PAI RELATIVO ALLA ZONA DI PORTALBERA FIGURA 8 LEGENDA DELLA TAVOLA DEL PIANO STRALCIO DI INTEGRAZIONE DEL PAI RELATIVO ALLA ZONA DI PORTALBERA FIGURA 8 ESTRATTO DELLA TAVOLA DEL PIANO STRALCIO DI INTEGRAZIONE DEL PAI RELATIVO ALLA ZONA DI PORTALBERA
3 1 AMBITI TUTELATI DA VINCOLI PAESAGGISTICI 1.1 VINCOLI DEL COMUNE DI PORTALBERA Si fa riferimento alle indicazioni del Sistema Informativo Beni Ambientali (S.I.B.A.) della Regione Lombardia. A Portalbera esistono i vincoli di tipo paesaggistico dettati dall'art. 142 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, comma 1, lettera c (fiumi, torrenti e corsi d'acqua pubblici non irrilevanti ai fini paesaggistici (1), per una fascia di 150 metri misurata dalle sponde o dall'argine) e sono riferiti alla fascia di m 150 su entrambi i lati del Fiume Olona. 1.2 VINCOLI DEI COMUNI CONFINANTI Tabella 1 I vincoli paesaggistici di Portalbera Tabella 2 I vincoli paesaggistici di Albaredo Arnaboldi Tabella 3 I vincoli paesaggistici di Arena Po Tabella 4 I vincoli paesaggistici di Broni (1) Vedi la deliberazione della Giunta regionale 25 luglio 1986, n (pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia del 15 ottobre 1986, 2 supplemento straordinario al n. 42), con la quale la Giunta regionale, in applicazione dell'art. 1-quater della legge 8 agosto 1985, n. 431, ha individuato i corsi d'acqua, classificati pubblici ai sensi del regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775, esclusi in tutto o in parte dal vincolo per la loro irrilevanza ai fini paesistici. 2
4 Tabella 5 I vincoli paesaggistici di San Cipriano Po Tabella 6 I vincoli paesaggistici di San Zenone al Po Tabella 7 I vincoli paesaggistici di Spessa Tabella 8 I vincoli paesaggistici di Stradella 1.3 INDIVIDUAZIONE CARTOGRAFICA DEI VINCOLI PORTALBERA: FIUME OLONA A Portalbera, come si è visto, esistono due situazioni relative al vincolo di tipo paesaggistico dettato dall'art. 142 del decreto legislativo 22 gennaio 2004, n. 42, comma 1, lettera c (fiumi, torrenti e corsi d'acqua pubblici non irrilevanti ai fini paesaggistici (2), per una fascia di 150 metri misurata dalle sponde o dall'argine) ed è riferito a: Fiume Po Torrente Versa, che sfocia nel Po nel nostro comune (2) Vedi la deliberazione della Giunta regionale 25 luglio 1986, n (pubblicata sul Bollettino Ufficiale della Regione Lombardia del 15 ottobre 1986, 2 supplemento straordinario al n. 42), con la quale la Giunta regionale, in applicazione dell'art. 1-quater della legge 8 agosto 1985, n. 431, ha individuato i corsi d'acqua, classificati pubblici ai sensi del regio decreto 11 dicembre 1933, n. 1775, esclusi in tutto o in parte dal vincolo per la loro irrilevanza ai fini paesistici. 3
5 Figura 1 Vincoli paesaggistici presenti nel territorio comunale di Portalbera: Fiume Po e Torrente Versa. 4
6 1.3.2 VINCOLI PRESENTI NEL TERRITORIO CIRCOSTANTE Figura 2 Vincoli paesaggistici presente nel territorio circostante Portalbera: - vincolo di bellezze di insieme di tutela del monumento del Barco e della Certosa di Pavia (verde tinta unita) - vincolo Parco del Ticino: righe orizzontali - Garzaia di Porta Chiossa (San Genesio e Uniti e Sant Alessio con Vialone) (quadrettatura piccola marrone) - Garzaia della Carola (San Genesio e Uniti) (quadrettatura piccola marrone) 5
7 2 I SITI DI RETE NATURA 2000 Con la Direttiva Habitat (Direttiva 92/42/CEE) è stata istituita la rete ecologica europea Natura 2000 : un complesso di siti caratterizzati dalla presenza di habitat e specie sia animali e vegetali, di interesse comunitario (indicati negli allegati I e II della Direttiva) la cui funzione è quella di garantire la sopravvivenza a lungo termine della biodiversità presente sul continente europeo. L'insieme di tutti i siti definisce un sistema strettamente relazionato da un punto di vista funzionale: la rete non è costituita solamente dalle aree ad elevata naturalità identificate dai diversi paesi membri, ma anche da quei territori contigui ad esse ed indispensabili per mettere in relazione ambiti naturali distanti spazialmente ma vicini per funzionalità ecologica La Rete è costituita da: -Zone a Protezione Speciale (ZPS) istituite ai sensi della Direttiva Uccelli (79/409/CEE)al fine di tutelare in modo rigoroso i siti in cui vivono le specie ornitiche contenute nell allegato 1 della medesima Direttiva. Le ZPS vengono istituite anche per la protezione delle specie migratrici non riportate in allegato, con particolare riferimento alle zone umide di importanza internazionale ai sensi della Convenzione di Ramsar. Gli stati membri richiedono la designazione dei siti, precedentemente individuati dalle regioni, al Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio - Direzione per la Conservazione della Natura, presentando l elenco dei siti proposti accompagnato da un formulario standard correttamente compilato e da cartografia. Il Ministero dell Ambiente trasmette poi successivamente i formulari e le cartografie alla Commissione Europea e da quel momento le Zone di Protezione Speciale entrano automaticamente a far parte di Rete Natura Siti di Importanza Comunitaria (SIC) istituiti ai sensi della Direttiva Habitat al fine di contribuire in modo significativo a mantenere o a ripristinare un habitat naturale (allegato 1 della direttiva 92/43/CEE) o una specie (allegato 2 della direttiva 92/43/CEE) in uno stato di conservazione soddisfacente. Gli stati membri definiscono la propria lista di Siti di Importanza Comunitaria proposti (psic) sulla base dei criteri individuati nell articolo III della Direttiva 92/43/CEE. Per l approvazione dei psic la lista viene trasmessa formalmente alla Commissione Europea, Direzione Generale (DG) Ambiente, unitamente, per ogni sito individuato, ad una scheda standard informativa completa di cartografia. Spetta poi successivamente al Ministro dell'ambiente e della Tutela del Territorio, designare, con decreto adottato d'intesa con ciascuna regione interessata, i SIC elencati nella lista ufficiale come "Zone speciali di conservazione" (ZSC). I siti natura 2000 più vicini sono i seguenti: Boschi di Vaccarizza (Codice Natura 2000 IT ) in comune di Linarolo Garzaia della Roggia Torbida (Codice Natura 2000 IT ) in comune di Bressana Bottarone Data la loro distanza, si ritiene non sussistano interferenze degli effetti del Documento di Piano E invece presente la seguente ZPS (zona a protezione speciale) (3): Po da Albaredo Arnaboldi ad Arena Po (Codice Natura 2000 IT ) in comune di Portalbera N PO DA ALBAREDO ARNABOLDI AD ARENA PO ENTE GESTORE ZPS PROVINCIA PAVIA DI AREA PROTETTA TIPOLOGIA AMBIENTALE AMBIENTI FLUVIALI COMUNI INTERESSATI ALBAREDO ARNABOLDI, ARENA PO, BELGIOIOSO, PORTALBERA, SAN CIPRIANO PO, SAN ZENONE PO, SPESSA, ZERBO PROV. PV E stato di conseguenza predisposto apposito studio di incidenza ambientale, attualmente all esame della provincia e della Regione Lombardia. (3) D.g.r. 20 febbraio n. 8/6648 Nuova classificazione delle Zone di Protezione Speciale (ZPS) e individuazione di relativi divieti, obblighi e attività, in attuazione degli articoli 3, 4, 5 e 6 del d.m. 17 ottobre 2007, n. 184 «Criteri uniformi per la definizione di misure di conservazione relative a Zone Speciali di Conservazione (ZSC) e a Zone di Protezione Speciale (ZPS)» 6
8 Figura 3 Il sito rete Natura 2000 ZPS Codice Natura 2000 IT (Po da Albaredo Arnaboldi ad Arena Po) Figura 4 Il sito rete Natura 2000 ZPS Codice Natura 2000 IT relativo al territorio di Portalbera 7
9 3 IL P.A.I. Il Piano Stralcio per l'assetto idrogeologico del bacino del fiume Po (denominato PAI), dopo la pubblicazione del d.p.c.m. 24 maggio 2001 sulla G.U. n. 183 dell'8 agosto 2001, è entrato definitivamente in vigore. La normativa del PAI (Norme di Attuazione = Nda) disciplina: a) al Titolo I, le azioni e le norme d'uso riguardanti l'assetto della rete idrografica e dei versanti; b) al Titolo Il, l'assetto delle fasce fluviali dei corsi d'acqua principali di pianura e fondovalle; c) al Titolo III, le derivazioni di acque pubbliche in attuazione dell'articolo 8, comma 3, della legge 2 maggio 1990, n. 102; d) al Titolo IV, le azioni e le norme d'uso riguardanti le aree a rischio idrogeologico molto elevato. Per la gestione del proprio territorio i Comuni sono tenuti a recepire, nei propri strumenti urbanistici, le delimitazioni con le relative norme inerenti: le fasce fluviali; le aree in dissesto riportate nell'allegato 4.2 dell'elaborato 2 e rappresentate in rosso sui Fogli in scala 1:25.000, a cui si applica l'art. 9 delle NdA del PAI; le aree a rischio idrogeologico molto elevato dell'allegato 4.1 dell'elaborato 2, riportate in verde nei Fogli in scala 1:25000, a cui si applica il titolo IV delle Norme stesse (zone I) Per quanto riguarda il nostro comune, il PAI introduce i vincoli relativi alle fasce fluviali. Il metodo di delimitazione delle fasce fluviali, approvato dal Comitato Istituzionale dell Autorità di bacino con deliberazione n. 19/1995, definisce tre fasce fluviali: 1. la " Fascia A" o Fascia di deflusso della piena; è costituita dalla porzione di alveo che è sede prevalente, per la piena di riferimento, del deflusso della corrente, ed è costituita dall insieme delle forme fluviali riattivabili durante gli stati di piena; 2. la "Fascia B" o Fascia di esondazione; esterna alla precedente, è costituita dalla porzione di alveo interessata da inondazione al verificarsi dell evento di piena di riferimento. 3. Il limite della fascia si estende fino al punto in cui le quote naturali del terreno sono superiori ai livelli idrici corrispondenti alla piena di riferimento ovvero sino alle opere idrauliche di controllo delle inondazioni (argini o altre opere di contenimento), dimensionate per la stessa portata; 4. la "Fascia C" o Area di inondazione per piena catastrofica; è costituita dalla porzione di territorio esterna alla precedente, che può essere interessata da inondazione al verificarsi di eventi di piena più gravosi di quelli di riferimento. In relazione al metodo utilizzato, le fasce sono state delimitate in funzione dei principali elementi morfologici e idraulici dell alveo: caratteristiche geomorfologiche, dinamica evolutiva, opere idrauliche, caratteristiche naturali, ambientali e vincoli ambientali, nonché dell assetto idraulico di progetto di ciascuno dei corsi d acqua. Nella figura seguente è stato riportato lo schema presente nel PAI ed indicante le Fasce Fluviali A, B e C per i corsi d acqua principali. Figura 5 Schema esplicativo per la definizione delle Fasce Fluviali 3.1 MODIFICA DELLE FASCE FLUVIALI IN COMUNE DI PORTALBERA In relazione a particolari situazioni di criticità già individuate nell ambito del PAI, l autorità di bacino ha recepito i risultati delle attività di approfondimento e di analisi svolte da differenti soggetti pubblici e dall Autorità di bacino 8
10 stessa, con particolare riferimento all evento alluvionale di elevata gravosità che ha interessato il bacino idrografico nel corso dell ottobre 2000, che hanno permesso una delimitazione di maggior precisione delle fasce fluviali ed una più puntuale individuazione delle linee di intervento strutturali. Con Deliberazione n. 19 del 26 aprile 2001 il Comitato Istituzionale dell Autorità di bacino ha adottato il Progetto di Piano stralcio di integrazione al Piano per l Assetto Idrogeologico (PAI) adottato ai sensi dell art. 18 della legge 183/1989 (integrazione n. 1: nodo idraulico di Ivrea, Po piemontese da confluenza Sangone a confluenza Tanaro, Po lombardo da S. Cipriano Po ad Arena Po) ; In data 18 settembre 2003 si è conclusa la Conferenza Programmatica sul Progetto di integrazione relativamente ai tratti del fiume Po compresi, rispettivamente, tra Breme e il Ponte di Valenza e tra San Cipriano ed Arena Po, con l espressione di un parere favorevole sul Progetto di Piano, nonché sulle modifiche relative alla delimitazione delle Fasce fluviali derivanti dall accoglimento delle osservazioni presentate dal Comune di Arena Po, basate sulle risultanze di uno studio di fattibilità sulle opere di difesa arginale del centro abitato di Arena Po. Il Piano stralcio di integrazione, in coerenza con il PAI, assicura la difesa del suolo rispetto al dissesto di natura idraulica e idrogeologica e la tutela degli aspetti ambientali a esso connessi, in coerenza con le finalità generali indicate all art. 3 della legge 183/89 e con i contenuti del Piano di bacino fissati all art. 17 della stessa legge. Le linee di intervento definite dal piano hanno l obiettivo di garantire un livello di sicurezza adeguato sul territorio e tendono in particolare a: proteggere centri abitati, infrastrutture, luoghi e ambienti di riconosciuta importanza rispetto a eventi di piena di gravosità elevata, in modo tale da ridurre il rischio idraulico a valori compatibili; salvaguardare e, ove possibile, ampliare le aree naturali di esondazione dei corsi d acqua; limitare gli interventi artificiali di contenimento delle piene a scapito dell espansione naturale delle stesse, e privilegiare, per la difesa degli abitati, interventi di laminazione controllata, al fine di non aumentare il deflusso sulle aste principali e in particolare sull asta del Po; promuovere la manutenzione delle opere di difesa e degli alvei, quale strumento indispensabile per il mantenimento in efficienza dei sistemi difensivi e assicurare affidabilità nel tempo agli stessi; ridurre le interferenze antropiche con la dinamica evolutiva degli alvei e dei sistemi fluviali MODIFICHE DEL NODO DEL FIUME PO, NEL TRATTO S. CIPRIANO PO ARENA PO Il tratto di sponda destra del fiume Po compreso tra gli abitati di S. Cipriano Po e Arena Po risulta soggetto ad esondazione per portate con tempo di ritorno superiore ai 20 anni. Risulta infatti attualmente sprovvisto di opere di arginatura. Nel corso dell evento alluvionale dell ottobre 2000 si sono manifestati diffusi allagamenti dei centri abitati, con altezze d acqua comprese tra i pochi decimetri e i due metri circa. L assetto di progetto definito dal PAI prevede la realizzazione di opere di difesa arginale in corrispondenza degli abitati di S. Cipriano Po e Portalbera. Il Piano Stralcio di integrazione al PAI, sulla base delle verifiche idrauliche condotte sul tronco, tarate mediante i dati rilevati nel corso dell evento alluvionale dell ottobre 2000, introducono variazioni al tracciato planimetrico delle fasce B e C in corrispondenza delle zone di espansione comprese tra i tratti arginati. A protezione dell abitato di Arena Po Con parere della Giunta Regionale (D.G.R. VII/14968 del 7 novembre 2003) la Regione Lombardia ha preso atto delle Determinazioni finali della Conferenza Programmatica ed ha espresso il parere regionale sul Progetto di Piano e sulle osservazioni pervenute ai sensi dell art. 18 della legge 183/89. Con tale parere in particolare veniva chiesto di accogliere la proposta di modifica della delimitazione della fascia B, nel tratto da San Cipriano Po ad Arena Po, adottata nel Progetto di Piano e la sua trasformazione in fascia B di progetto in considerazione della necessità di assicurare all abitato di Arena Po ed alle frazioni limitrofe attraverso la realizzazione di opere strutturali di difesa condizioni di sicurezza adeguate a quanto previsto nel PAI. I comuni interessati dalle variazioni alle fasce fluviali sono: Arena Po, Breme, Portalbera, San Cipriano Po, Sartirana Lomellina, Stradella, Torre Beretti e Castellaro Al momento attuale, risultano eseguiti e collaudati tutti i lavori di realizzazione dell argine e delle rampe di accesso. Si ritiene pertanto che possano essere validate le nuove delimitazioni delle fasce fluviali nel territorio di Portalbera. 9
11 Figura 6 Tavola del Piano stralcio di integrazione del PAI relativo alla zona di Portalbera Figura 7 Legenda della Tavola del Piano stralcio di integrazione del PAI relativo alla zona di Portalbera 10
12 Figura 8 Estratto della Tavola del Piano stralcio di integrazione del PAI relativo alla zona di Portalbera + 11
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