RELAZIONE PEDOLOGICA

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1 Piano di Assestamento Forestale dell Ovest Milanese RELAZIONE PEDOLOGICA dr. Abu El Khair Davide a & dr. Ballabio Luca b a davideabuelkhair_22@hotmail.it b lucaballabio7@gmail.com FEBBRAIO 2015

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3 Indice 1. Introduzione Inquadramento territoriale Caratteristiche geologiche Caratteristiche geomorfologiche Caratteristiche pedologiche Uso del suolo Area di studio Materiali e metodi Profili pedologici Campioni superficiali composti Metodi di analisi Tassonomia dei suoli Risultati e considerazioni Parco dei Fontanili Profilo P Campioni superficiali composti Bosco della Giretta Profilo P Campioni superficiali composti Bosco via Novara/via Airaghi Profilo P Campioni superficiali composti Parco delle Cave Profilo P4 (Cava Ongari) Campioni superficiali composti Boscoincittà Profili Campioni superficiali composti Area inceneritore AMSA Silla Campioni superficiali composti Valutazione dell attitudine del suolo alla selvicoltura Parco dei Fontanili Bosco della Giretta Bosco via Novara/via Airaghi Parco delle Cave Boscoincittà Area inceneritore AMSA Silla Bibliografia... 59

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5 Introduzione 1. Introduzione 1.1. Inquadramento territoriale I caratteri tipici del settore occidentale della Provincia di Milano, comuni a tutto l ambiente compreso tra i fiumi Ticino e Adda, sono fondamentalmente espressi dalla contrapposizione fra un alta pianura asciutta e una bassa pianura umida Caratteristiche geologiche Il territorio della provincia di Milano ha avuto origine durante l'era quaternaria, più precisamente grazie alle dinamiche glaciali e fluvioglaciali del Pleistocene (circa 1,7-0,01 milioni di anni, in seguito MA) ed a quelle fluviali durante l'olocene (a partire da 0,01 MA circa) (ERSAF et al., 2004). L assetto geologico della provincia di Milano è caratterizzato dalla piana proglaciale Würmiana, nota come Livello Fondamentale della Pianura (LFdP), formatasi al termine dell ultima glaciazione quaternaria (0,08-0,01 MA). All'interno della piana si possono riconoscere le valli, scavate nel corso di centinaia di anni dai corsi d acqua principali (Ticino, Olona, Seveso, Lambro e Adda), ritenute di età olocenica. Nella parte settentrionale della provincia vi sono i relitti delle pianure proglaciali formatesi durante le glaciazioni Riss e Mindel (rispettivamente 0,34/0,3-0,13 MA e 0,56-0,45 MA circa) e, a nord-est, le propaggini più meridionali dei corrispondenti cordoni morenici (ERSAF et al., 2004). Più precisamente le zone nelle quali ricadono le aree di studio sono caratterizzate da depositi perlopiù sabbiosi - risalenti al periodo Quaternario, per l'esattezza all'epoca Pleistocene superiore Caratteristiche geomorfologiche Procedendo da nord a sud il territorio della provincia di Milano può essere suddiviso in 4 ambiti geomorfologici (fig. 1.1, pag. 2): anfiteatri morenici, terrazzi sub-pianeggianti rilevati sulla pianura, LFdP e valli fluviali. Il LFdP occupa la maggior parte della superficie provinciale ed è suddivisibile in tre diverse porzioni, definite come alta, media (nella quale ricadono le zone investigate) e bassa pianura. La media pianura, che si sviluppa nella zona centrale della provincia (all altezza della città di Milano), è caratterizzata da sedimenti prevalentemente sabbiosi e dalla pendenza in media dello 0,4%, considerato come valore discriminante tra l alta e la media pianura. Il fronte di contatto fra quest'ultime costituisce una fascia in cui si verifica l emergenza dei fontanili o delle risorgive (ERSAF et al., 2004). 1

6 Introduzione Fig. 1.1 Ambiti geomorfologici della provincia di Milano (progetto basi informative ambientali di pianura - Regione Lombardia, ERSAF et al., 2004). 2

7 Introduzione Caratteristiche pedologiche Dal punto di vista pedologico, la Lombardia presenta varie Unità Tipologiche di Suolo (UTS), classificate secondo la tassonomia WRB (World Reference Base for Soil Resources, sistema introdotto dalla FAO Food and Agriculture Organization of the United Nations - nel 1998; cfr. par. 3.4, pagg. 6-7). Nella carta di fig. 1.2, ogni unità cartografica viene rappresentata dal colore identificativo della UTS dominante, la più estesa in termini di superficie coperta. Per quanto concerne l'ambito di studio, i Luvisols sono i suoli più diffusi all'interno della pianura (sviluppati su depositi glaciali e fluvioglaciali nonché su quelli derivanti dalle alluvioni antiche degli affluenti del fiume Po), insieme ai Cambisols ed agli Umbrisols. Fig. 1.2 Carta dei suoli della Lombardia (scala 1: , Brenna et al., 2004) Uso del suolo La provincia di Milano è caratterizzata dalla massiccia presenza di insediamenti residenziali e produttivi e dalla rete viaria che occupano più di un terzo dell intera superficie: circa ettari, pari al 38% dell estensione provinciale. La classe d uso maggiormente rappresentata è quella dei seminativi, con una superficie di circa ettari (il 50% della superficie totale; fig. 1.3, pag. 4). Le superfici a bosco, invece, si estendono per circa ettari (il 6,4% della superficie totale, con un incremento di 2 punti percentuali nel 1998, rispetto a quanto rilevato nel 1994) e sono localizzate nelle aree a parco provinciali ed a nord nelle zone dei terrazzi e delle morene (ERSAF et al., 2004). Inoltre, vi è da notare la presenza di un intricata rete di canali irrigatori (rogge) e di scolo (colatori), nonché di fontanili e delle loro aste: la maggior parte di quest ultimi risulta esser interrata ed, in alcuni casi, coperta da vegetazione palustre ed arbustiva spontanea a causa di un abbandono progressivo del loro utilizzo nel tempo. 3

8 Introduzione Fig. 1.3 Classi d uso del suolo della provincia di Milano (progetto DUSAF - Regione Lombardia, 2000, ERSAF et al., 2004). 4

9 Area di studio 2. Area di studio L area oggetto del Piano di Assestamento Forestale (PAFS) include i boschi dell Ovest milanese, compresi nei territori comunali di Milano, Settimo Milanese, Rho e Pero. Più nello specifico le aree censite comprendono Parco delle Cave, Boscoincittà, Bosco della Giretta, Parco dei Fontanili di Rho ed area inceneritore AMSA Silla 2 (fig. 2.1). Fig. 2.1 Localizzazione geografica delle aree di studio all interno della provincia di Milano (ortofoto tratta da Google earth, febbraio 2015, orientamento Nord). 5

10 Materiali e metodi 3. Materiali e metodi 3.1. Profili pedologici In ogni area di studio, ad esclusione di quella relativa all inceneritore AMSA Silla 2, è stato aperto un profilo pedologico, con dimensioni in pianta di circa 1 x 2 m e profondo 1,5 m, scavato con l'ausilio di un escavatore meccanico. La descrizione del profilo prevede la determinazione dei caratteri morfologici del suolo e prende inizio dalla definizione degli orizzonti genetici, effettuata in base a caratteri osservabili, quali: umidità, colore della matrice umida, tessitura, scheletro, struttura, radici, effervescenza all HCl e limite inferiore. Una volta definiti gli orizzonti che compongono il profilo, si è provveduto al loro campionamento: è stato dunque prelevato un campione rappresentativo per ognuno di essi, insacchettato e debitamente etichettato con informazioni relative alla località e all'orizzonte (o alla profondità). Inoltre, ove possibile, è stato prelevato dagli orizzonti un campione indisturbato di terreno mediante un campionatore cilindrico di metallo a volume noto (fustella da 100 ml), per determinarne la densità apparente Campioni superficiali composti In ogni area, all interno della quale è stato possibile riscontrare caratteristiche pedologiche similari, sono state effettuate delle osservazioni rapide mediante sonda pedologica: quest ultima permette di ottenere una carota di terreno di circa 2,5 di diametro fino ad una profondità potenziale di 1 m. In ognuna di esse sono stati eseguiti 5 o più campionamenti superficiali (0-30 ) ad una distanza di circa 20 m l uno dall altro: quest ultimi sono stati riuniti in un unico campione superficiale composto. Ove possibile, sono state osservate anche le caratteristiche fino ai 60-80, senza campionare il suolo. Le carote di terreno sono state descritte sommariamente in campo, in modo simile a quanto fatto per i profili pedologici: infatti, una volta definiti i limiti degli orizzonti che le compongono, ci si è limitati a verificare il colore della matrice umida, la quantità di scheletro, l'effervescenza all'hcl e l'eventuale presenza di artefatti, radici, etc Metodi di analisi I campioni di suolo prelevati sono stati analizzati in laboratorio in modo da ottenere i dati necessari per classificare i profili ed effettuare la caratterizzazione pedologica di ogni area in esame. I campioni provenienti dal profilo pedologico sono stati sottoposti ad analisi standard: ph in H 2O e in KCl, carbonati totali (CaCO 3), carbonio organico (C org), azoto totale (N tot), capacità di scambio cationico (CSC), tessitura apparente, densità apparente e fosforo assimilabile (P ass., solo per gli orizzonti superficiali). Per quanto concerne le osservazioni speditive, su tutti i campioni sono stati misurati il ph in H 2O e KCl, il fosforo assimilabile, il carbonio organico e l azoto totale ed, infine, determinata la classe tessiturale. Inoltre, per i primi tre orizzonti dei profili pedologici e per tutti i campioni superficiali omogenei, sono state analizzate le concentrazione dei metalli pesanti zinco, piombo e cromo (rispettivamente Zn, Pb e Cr). Le analisi sono state effettuate seguendo i Metodi ufficiali di analisi chimiche del suolo (Ministero dell Agricoltura e delle Foreste, 1999) Tassonomia dei suoli Una volta campionati ed analizzati gli orizzonti genetici che compongono i profili pedologici, è stato possibile attribuire alle varie tipologie di suolo un nome, utilizzando un sistema internazionale di nomenclatura: il World Reference Base for Soil Resources (in seguito WRB). Tale sistema è stato presentato per la prima volta durante il XV Congresso Mondiale della Scienza del Suolo ad Acapulco (Messico) nel 1994, ma è stato in seguito revisionato ed ufficialmente introdotto dalla FAO soltanto quattro anni dopo, nel L'obiettivo principale del sistema WRB è quello di fornire un approfondimento scientifico e un retroterra culturale alla Revised Legend della Carta dei Suoli del Mondo (FAO, 1988), includendo le più recenti conoscenze riguardanti le risorse pedologiche globali e le loro interrelazioni. Il WRB comprende due ordini di dettaglio categorico (IUSS Working Group WRB, 2007): 6

11 Materiali e metodi la "base di riferimento", limitata solo al primo livello, con 30 gruppi pedologici di riferimento; il "sistema di classificazione WRB", consistente in combinazioni di un gruppo di prefissi come qualificatori (o modificatori) univoci, che vengono aggiunti ai gruppi pedologici di riferimento e consentono una caratterizzazione e classificazione molto precisa dei profili di suolo individuali. Vi è, inoltre, un terzo ordine di dettaglio che prevede la possibilità di aggiungere uno o più suffissi in modo da consentire una classificazione ancor più dettagliata del suolo analizzato. Il sistema WRB si basa sulla definizione di orizzonti diagnostici che, a differenza di quelli genetici, vengono attribuiti in seguito alla descrizione qualitativa attuata sul campo, alle analisi di laboratorio ed alle considerazioni sul profilo: perciò si basano anche su valutazioni quantitative. Tali orizzonti sono di norma poco numerosi all'interno di un profilo pedologico (da 1 a 4-5) rispetto a quelli genetici (da 1 a 8-10): infatti, quest'ultimi possono esser raggruppati all'interno dei primi, dal momento che la loro definizione è basata su considerazioni puramente qualitative. Di conseguenza, sul campo è possibile definire separatamente due orizzonti genetici che, in realtà, presentano caratteri pedologici (tessitura, C organico, CSC, etc.) simili. Perciò, le attività di descrizione, campionamento ed analisi portano ad una vera e propria diagnosi del suolo ed a una valutazione delle sue proprietà. 7

12 4. Risultati e considerazioni Parco dei Fontanili Fig. 4.1 Parco dei Fontanili: suddivisione dell area in zone con caratteristiche pedologiche similari. 1 I dati presentati nella relazione sono basati esclusivamente su osservazioni dirette compiute dagli autori nel periodo compreso tra ottobre 2014 e gennaio 2015, non avendo avuto a disposizione alcuna osservazione fatta in passato, eccezion fatta per le informazioni (indagine di campo e successive analisi in laboratorio risalenti al 2012, compiute dagli stessi autori del presente lavoro) relative al profilo pedologico P0 situato all interno del Boscoincittà (cfr. par , pagg ). Dalle osservazioni in campo e dalle analisi in laboratorio è stato comunque possibile eseguire una mappatura di tutte le aree in esame incluse nel PAFS. 8

13 Profilo P1 Data di rilevamento: 25/11/2014 A Bw Ab C/2C molto umido; colore della matrice 10YR 3/2 2 ; franco; scheletro scarso, molto piccolo, non alterato; struttura poliedrica subangolare fine, moderatamente sviluppata; radici molte, da molto fini a grosse; assenza di effervescenza all'hcl; limite inferiore abrupto con andamento ondulato umido; colore della matrice 10YR 4/3; franco; scheletro comune, piccolo e molto piccolo, non alterato; struttura poliedrica subangolare grande, moderatamente sviluppata; radici molte, da molto molto fini a grosse; assenza di effervescenza all'hcl; limite inferiore graduale con andamento ondulato umido; colore della matrice 10YR 5/2; francosabbioso; scheletro scarso, molto piccolo, non alterato; struttura poliedrica subangolare grande, moderatamente sviluppata; radici poche, da molto fini a medie; assenza di effervescenza all'hcl; limite inferiore abrupto con andamento ondulato umido; colore della matrice 10YR 5/2; francosabbioso; scheletro abbondante, da molto piccolo a medio, da non a molto alterato; incoerente; radici poche, da molto fini a medie; assenza di effervescenza all'hcl; limite inferiore sconosciuto Orizzonti diagnostici: cambico 8-50 Classificazione WRB: Haplic Cambisol (Humic, Dystric) 2 Colore della matrice umida determinato mediante il sistema Munsell dei colori. Tale sistema (creato da Albert Henry Munsell all inizio del XX secolo ed adottato dallo United States Department of Agriculture (USDA) a partire dagli anni 30) prevede l individuazione del colore del terreno (matrice ed eventuali screziature) mediante tre parametri: Hue (tinta). Indica il colore dominante: rosso (R), giallo (Y), verde (G), blu (B), viola (P) e le varie gradazioni intermedie, ossia giallo-rosso (YR), verde-giallo (GY), blu-verde (BG), viola-blu (PB) e rosso-viola (RP). Si esprime con un numero compreso tra 0 e 10 che precede la sigla del colore stesso: la cifra corrisponde alla quantità relativa di colore presente in una certa tinta; Value (luminosità). Indica la quantità di luce che viene riflessa. E il primo numero che compare dopo la sigla del colore: si esprime con valori crescenti da 0 (nero assoluto, cioè 0% di luce riflessa) a 10 (bianco assoluto, cioè 100% di luce riflessa). Nelle pagine delle Tavole Munsell è il numero che si trova in ordinata. Chroma (saturazione). Indica la purezza del colore. E il secondo numero che compare dopo la sigla del colore: viene espresso mediante una scala di valori di intensità crescente da 0 (grigio neutro, acromatico) a 20 (colore puro). Nelle pagine delle Tavole Munsell è il numero che si trova in ascissa. 9

14 orizzonte profondità ph H 2O ph KCl C org % N tot % C/N P ass. CSC ol(+)kg Zn Pb Cr A 0-8 4,6 3,9 9,19 0,67 13,7 27,20 31,06 57,25 129,00 36,00 Bw ,3 3,6 0,82 0,08 9,6 5,29 11,87 45,00 37,70 31,50 Ab ,2 3,9 0,64 0,06 10,9-9,78 42,00 23,25 38,75 C/2C ,4 3,9 0,39 0,03 12,1-8, orizzonte profondità Sabbia gr. Sabbia fine Sabbia tot. g/kg Limo gr. Limo fine Limo tot. g/kg Argilla g/kg Cl. tess. USDA 3 Densità app. g/ 3 A F 0,41 Bw F 1,23 Ab FS - C/2C FS - La tipologia di suolo rinvenuta nell area in esame è caratterizzata dalla presenza di un orizzonte con segni di alterazione chimica e/o fisica, ben strutturato rispetto agli orizzonti sottostanti (orizz. genetico: Bw; orizz. diagnostico: cambico). Tale suolo risulta essere moderatamente profondo (profondità fino a circa 60 dalla superficie). Inoltre, è caratterizzato da un orizzonte sepolto (orizz. Ab), più scuro rispetto a quelli soprastanti, segno che in passato il vero suolo iniziava a questa profondità (attorno ai 50 dalla superficie). Dal punto di vista chimico, la reazione del terreno risulta esser acida lungo tutto lo spessore del profilo, con una tendenza all aumento a partire dalla superficie (fig. 4.2, pag. 11). Viceversa, il carbonio organico, l azoto totale e la capacità di scambio cationico (CSC) tendono a diminuire con l aumentare della profondità (fig. 4.3, pag. 11). Dal punto di vista fisico, il suolo presenta una tessitura media (F) nei primi 50 e moderatamente grossolana (FS) negli orizzonti sottostanti. Il drenaggio risulta essere buono: infatti, non sono evidenti segni di ristagno idrico. 3 Le classi tessiturali sono state determinate mediante il triangolo messo a punto dallo United States Department of Agriculture (USDA), sulla base della proporzione relativa delle singole frazioni dimensionali (sabbia, limo ed argilla). Le 12 classi ammesse dall USDA sono le seguenti: argillosa (A), argilloso-limosa (AL), argilloso-sabbiosa (AS), franco-argillosa (FA), franco-limoso-argillosa (FLA), francosabbioso-argillosa (FSA), franca (F), franco-limosa (FL), franco-sabbiosa (FS), sabbioso-franca (SF), sabbiosa (S) e limosa (L). 10

15 Fig. 4.2 Andamento del ph in H2O, ph in KCl e valori del ΔpH in funzione della profondità. Fig. 4.3 Andamento del C organico, N totale e del rapporto C/N in funzione della profondità. 11

16 Campioni superficiali composti profondità Punto (*) ph H 2O Tab Zonizzazione dell area: dati relativi ai parametri pedologici. ph KCl P ass C org % N tot % C/N Zn Pb Cr F ,4 3,7 15,23 2,93 0,25 11,8 50,75 97,25 38,50 FS F ,2 3,5 31,35 5,57 0,43 13,0 59,25 133,00 41,00 FS F ,6 3,7 14,24 3,40 0,27 12,6 45,50 89,75 39,50 F Cl tess USDA media 4,4 3,6 20,27 3,97 0,32 12,5 51,83 106,67 39,67 da F a FS F ,9 5,1 10,50 2,32 0,22 10,4 140,75 84,75 98,00 F F ,9 5,1 25,14 1,66 0,18 9,4 118,50 78,25 100,75 F media 5,9 5,1 17,82 1,99 0,20 9,9 129,63 81,50 99,38 F F ,7 5,8 50,50 2,55 0,24 10,4 128,75 65,50 85,50 F F ,5 5,6 73,71 2,44 0,25 9,9 130,00 64,25 108,25 F F ,4 5,4 63,05 2,01 0,20 10,3 109,75 52,00 57,50 F F ,5 5,8 70,50 2,17 0,20 10,6 103,00 75,75 57,00 F media 6,5 5,7 64,44 2,29 0,22 10,3 117,88 64,38 77,06 F F ,0 5,2 25,76 1,38 0,13 10,4 94,75 57,25 49,75 FL F ,3 5,1 42,10 1,71 0,18 9,8 84,00 62,25 51,75 F media 6,2 5,2 33,93 1,55 0,16 10,1 89,38 59,75 50,75 da F a FL F ,8 6,2 70,27 1,72 0,18 9,3 81,50 46,75 57,00 FS F ,8 6,0 43,81 2,02 0,20 9,9 92,00 69,75 65,00 F F ,3 5,2 29,06 1,77 0,18 9,6 90,75 49,50 59,00 F media 6,6 5,8 47,71 1,84 0,19 9,6 88,08 55,33 60,33 da F a FS (*) Ogni punto è composto dall unione di 5 campioni prelevati ad una distanza di circa 20 m l uno dall altro. La Zona 1 (marrone) è costituita da due aree: la prima interposta nella zona sud-ovest del Parco - tra il fontanile Olonetta (ad ovest) ed il canale Villoresi secondario (ad est); la seconda nella parte nord-orientale del Parco si sviluppa a cavallo del fontanile Bongiovanni. Presenta una pietrosità superficiale pressoché assente nei punti F1 e F11, mentre lo scheletro nei primi 30 risulta essere presente in percentuali comprese tra il 5 ed il 15 (classe: comune). Il punto F4, composto dall unione di campioni prelevati nei pressi della testa e nella scarpata lungo l asta del fontanile Bongiovanni, presenta un orizzonte OH molto discontinuo; a differenza dei precedenti due punti presenta una pietrosità superficiale comune (1-3 %) ed uno scheletro compreso tra il 15 ed il 30 % (classe: frequente). Infine, è da notare come in questo punto sono state riscontrate concentrazioni elevate di piombo. La Zona 2 (rossa) posta a sud del canale scolmatore ha una pietrosità assente ed uno scheletro scarso in superficie (dall 1 al 5 %); a partire dai 35 vi è la presenza di molti mattoni degradati. La profondità di campionamento prossima agli risulta essere decisamente maggiore rispetto a quella raggiunta nelle altre zone. Inoltre, tutti e tre i metalli analizzati sono stati rinvenuti in concentrazioni piuttosto elevate in quanto i punti di campionamento sono influenzati dalla vicinanza del canale scolmatore. La Zona 3 (gialla) non presenta pietrosità superficiale: soltanto in alcuni punti all interno dei due boschi della zona centrale del Parco (F9) essa risulta più evidente (comune 1-3 %) a causa di opere di movimentazione del terreno; lo scheletro, nei primi 30, è scarso. La concentrazione di piombo è relativamente alta - ma non troppo distante dal valor medio dell area - in prossimità del punto F10, che risente maggiormente della vicinanza del canale scolmatore rispetto agli altri punti di campionamento. Sia nella Zona 4 (blu) - in prossimità dell autostrada A4 TO-VE - sia nella Zona 5 (verde), che comprende tutti i prati dell area centrale del Parco, non si riscontra la presenza di pietrosità superficiale; per quanto concerne lo scheletro, esso risulta essere comune (Zona 4) e scarso (Zona 5). Inoltre, nella zona a prato, vi è una forte presenza di mattoni più o meno degradati a partire dai 25 di profondità. 12

17 Fig Fig Fig Figg Valori medi dei parametri pedologici (ph, C org, N tot, P ass) nelle diverse zone. Per quanto concerne i parametri ph, C organico ed N totale (figg ), le zone investigate non presentano differenze significative, eccezion fatta per il robinieto (zona 1), che ha un suolo con ph estremamente acido e contenuti di C ed N più elevati rispetto al resto del Parco. In tutta l area non vi sono problemi legati alla carenza di P (fig. 4.6), in quanto ne è stato rilevato un contenuto da medio (zone 1 e 2) a molto alto (zone 3, 4 e 5). 13

18 4.2. Bosco della Giretta Fig. 4.7 Bosco della Giretta: suddivisione dell area in zone con caratteristiche pedologiche similari. 14

19 Profilo P2 Data di rilevamento: 25/11/2014 A Bw BC CB(g) C umido; colore della matrice 10YR 4/3; francosabbioso; scheletro comune, piccolo e molto piccolo, da non a poco alterato; struttura poliedrica subangolare media, moderatamente sviluppata; radici da molte ad abbondanti, da molto fini a medie; assenza di effervescenza all'hcl; limite inferiore chiaro con andamento lineare umido; colore della matrice 10YR 4/4; francosabbioso; scheletro comune, piccolo e molto piccolo, da non a poco alterato; struttura poliedrica subangolare molto grande, moderatamente sviluppata; radici da molte ad abbondanti, da molto fini a grosse; assenza di effervescenza all'hcl; limite inferiore chiaro con andamento ondulato umido; colore della matrice 10YR 5/4; franco; scheletro abbondante, piccolo e medio, da poco a mediamente alterato; struttura poliedrica subangolare grande, debolmente sviluppata; radici comuni, fini e molto fini; assenza di effervescenza all'hcl; limite inferiore chiaro con andamento ondulato molto umido; colore della matrice 10YR 5/2; francosabbioso; scheletro abbondante, da molto piccolo a medio, da non a molto alterato; incoerente; radici poche, fini e molto fini; assenza di effervescenza all'hcl; limite inferiore chiaro con andamento lineare molto umido; colore della matrice 10YR 3,5/1; franco-sabbioso; scheletro abbondante, piccolo e molto piccolo, da non a molto alterato; incoerente; radici assenti; assenza di effervescenza all'hcl; limite inferiore sconosciuto Orizzonti diagnostici: cambico 8-42 Classificazione WRB: Hypo-Endogleyic Cambisol (Humic, Endoskeletic) 15

20 orizzonte profondità ph H 2O ph KCl C org % N tot % C/N P ass. CSC ol(+)kg Zn Pb Cr A 0-8 6,3 5,6 3,70 0,31 11,9 8,16 17,13 94,75 55,75 42,25 Bw ,3 4,2 0,52 0,05 10,1 4,34 11,93 94,50 81,50 41,50 BC ,8 4,5 1,01 0,11 9,2-9,81 52,75 27,75 37,00 CB(g) ,1 4,5 0,79 0,08 9,7-7, orizzonte C ,2 4,7 0,33 0,04 9,5-9, profondità Sabbia gr. Sabbia fine Sabbia tot. g/kg Limo gr. Limo fine Limo tot. g/kg Argilla g/kg Cl. tess. USDA Densità app. g/ 3 A FS 0,93 Bw FS 1,03 BC F - CB(g) FS - C FS - La tipologia di suolo rinvenuta nell area in esame è caratterizzata dalla presenza di un orizzonte con segni di alterazione chimica e/o fisica, ben strutturato rispetto agli orizzonti sottostanti (orizz. genetico: Bw; orizz. diagnostico: cambico). Tale suolo risulta essere moderatamente profondo (profondità fino a circa 60 dalla superficie). Dal punto di vista chimico, la reazione del terreno è mediamente subacida che tende ad aumentare con la profondità, eccezion fatta per l orizzonte superficiale A (fig. 4.8, pag. 17). Viceversa, il carbonio organico, l azoto totale e la capacità di scambio cationico (CSC) tendono a diminuire con l aumentare della profondità (fig. 4.9, pag. 17), sebbene quest ultimo parametro torni a salire nell ultimo strato: ciò si può spiegare a causa di un leggero incremento di argilla in quest ultimo (infatti, la presenza di argilla, a causa della sua particolare conformazione chimica - insieme alla sostanza organica - contribuisce generalmente ad incrementare il valore di CSC). Dal punto di vista fisico, il suolo presenta una tessitura moderatamente grossolana (FS). Il drenaggio risulta essere buono, seppur il suolo presenti leggeri caratteri gleyci in profondità (lo strato CB (g) mostra piccoli segni di ristagno idrico evidenziati da una leggera presenza di screziature). 16

21 Fig. 4.8 Andamento del ph in H2O, ph in KCl e valori del ΔpH in funzione della profondità. Fig. 4.9 Andamento del C organico, N totale e del rapporto C/N in funzione della profondità. 17

22 Campioni superficiali composti punto ( * ) profondità ph H 2O Tab Zonizzazione dell area: dati relativi ai parametri pedologici. ph KCl P ass C org % N tot % C/N Zn Pb Cr G ,1 4,9 5,29 1,96 0,19 10,1 111,75 60,25 56,25 F G ,7 3,7 11,47 1,97 0,16 12,6 58,00 64,50 37,50 FS G ,5 4,4 15,23 1,64 0,16 10,5 81,25 64,70 39,75 F G ,2 4,1 24,73 1,66 0,16 10,6 68,25 49,60 34,50 F G ,7 4,4 16,83 1,45 0,15 9,7 77,00 83,25 48,00 F G ,6 4,4 26,37 1,84 0,18 10,5 70,75 65,00 40,75 F G ,1 4,0 45,10 1,67 0,14 11,6 57,25 67,25 35,50 FS Cl tess USDA media 5,4 4,3 25,65 1,65 0,16 10,6 70,90 65,96 39,70 da F a FS (*) Ogni punto è composto dall unione di 5 campioni prelevati ad una distanza di circa 20 m l uno dall altro. La Zona 1 (arancio) si sviluppa lungo le sponde settentrionali di un canale di derivazione situato nella porzione più occidentale del Bosco, a ridosso del centro abitato di Settimo M.se, e comprende il boschetto all interno del quale è stato aperto e descritto il profilo pedologico: presenta una pietrosità superficiale scarsa (0,3-1%) e poco scheletro (scarso nei primi 30 ). La Zona 2 (blu) si sviluppa lungo le sponde meridionali del medesimo canale di derivazione (di cui sopra): è caratterizzata dall assenza di pietrosità superficiale mentre lo scheletro risulta essere scarso sia nei primi 30 che fino a 80. Nella porzione sud di tale area e, parzialmente, nella parte confinante nei pressi del punto di campionamento G3 - attribuita alla Zona 3 (verde, di cui sotto) è stato possibile raggiungere una profondità di campionamento maggiore (intorno agli 80 a partire dalla superficie) rispetto agli altri punti di prelievo dovuto, in tutta probabilità, alla presenza di materiale riportato. La Zona 3 (verde) comprende buona parte del Bosco, sviluppandosi attorno al canale Villoresi secondario e comprendendo la zona recintata attorno al laghetto artificiale situato nella zona est del Bosco: l area presenta una pietrosità superficiale pressoché assente, mentre lo scheletro nei primi 30 risulta essere scarso. Per quanto riguarda lo strato sottosuperficiale, lo scheletro è presente in percentuali mediamente comprese tra il 5 ed il 15 (classe: comune), a parte in prossimità del punto G1, in cui si rileva maggior scheletro (classe: frequente). In quasi tutto il Bosco è stata rilevata la presenza di mattoni fino circa 80, che presentano segni di alterazione al di sotto dei 40. Nel complesso l area investigata presenta un drenaggio buono, in quanto non sono evidenti particolari segni di ristagno idrico. 18

23 Fig Fig Figg Valori medi dei parametri pedologici (ph, C org, N tot, P ass) nelle diverse zone. Fig Per quanto concerne il ph (fig. 4.10), il suolo mostra una reazione da acida nella porzione centrale e meridionale (zone 2 e 3) a subacida nella parte più a nord (zona 1). Mediamente, il Bosco presenta un elevato contenuto di C organico ed N totale (fig. 4.11); viceversa, nelle zone 1 e 2 vi sono problemi legati alla carenza di P (fig. 4.12), in quanto ne è stato rilevato un basso contenuto. 19

24 4.3. Bosco via Novara/via Airaghi Fig Bosco di via Novara/via Airaghi: suddivisione dell area in zone con caratteristiche pedologiche similari. 20

25 Profilo P3 Data di rilevamento: 25/11/2014 A BAw Bw BC C1 C2 (g) umido; colore della matrice 10YR 4/3; francolimoso; scheletro scarso, molto piccolo, da non a poco alterato; struttura poliedrica subangolare piccola, moderatamente sviluppata; radici molte, da molto fini a medie; assenza di effervescenza all'hcl; limite inferiore abrupto con andamento ondulato umido; colore della matrice 10YR 4/3,5; francolimoso; scheletro scarso, piccolo e molto piccolo, da non a poco alterato; struttura poliedrica subangolare molto grande, moderatamente sviluppata; radici molte, da molto fini a grosse; assenza di effervescenza all'hcl; limite inferiore chiaro con andamento lineare umido; colore della matrice 10YR 4/4; francosabbioso; scheletro scarso, piccolo e molto piccolo, da non a poco alterato; struttura poliedrica subangolare molto grande, moderatamente sviluppata; radici poche, da molto fini a grosse; assenza di effervescenza all'hcl; limite inferiore chiaro con andamento ondulato umido; colore della matrice 10YR 4/3; francosabbioso; scheletro abbondante, piccolo e molto piccolo, da non a mediamente alterato; struttura poliedrica subangolare molto grande, debolmente sviluppata; radici poche, da molto fini a medie; assenza di effervescenza all'hcl; limite inferiore chiaro con andamento ondulato molto umido; colore della matrice 10YR 4/3; sabbioso; scheletro comune, piccolo e molto piccolo, da poco a mediamente alterato; incoerente; radici poche; fini e molto fini; assenza di effervescenza all'hcl; limite inferiore chiaro con andamento ondulato molto umido; colore della matrice 10YR 4/1; franco-sabbioso; scheletro abbondante, da molto piccolo a medio, da non a molto alterato; incoerente; radici poche, fini e molto fini; limite inferiore sconosciuto Orizzonti diagnostici: cambico 8-53 Classificazione WRB: Haplic Cambisol (Humic, Dystric, Endoskeletic, Episiltic) 21

26 orizzonte profondità ph H 2O ph KCl C org % N tot % C/N P ass. CSC ol(+)kg Zn Pb Cr A 0-8 5,0 4,0 2,98 0,27 11,1 13,84 18,45 88,75 128,00 56,25 BAw ,0 3,9 1,62 0,17 9,8 12,46 16,50 97,25 92,25 62,00 Bw ,6 4,3 0,51 0,06 9,2-14,51 55,25 49,50 49,25 BC ,9 4,4 0,26 0,03 9,7-9, C ,2 4,7 0,25 0,03 8,8-6, C2(g) ,2 4,5 0,23 0,02 9,6-9, orizzonte profondità Sabbia gr. Sabbia fine Sabbia tot. g/kg Limo gr. Limo fine Limo tot. g/kg Argilla g/kg Cl. tess. USDA Densità app. g/ 3 A FL 0,88 BAw FL 1,13 Bw FS - BC FS - C S - C2(g) FS - La tipologia di suolo rinvenuta nell area in esame è caratterizzata dalla presenza di un orizzonte con segni di alterazione chimica e/o fisica, ben strutturato rispetto agli orizzonti sottostanti (orizz. genetici: BAw e Bw; orizz. diagnostico: cambico). Tale suolo risulta essere moderatamente profondo (profondità fino a circa 100 dalla superficie). Dal punto di vista chimico, la reazione del terreno è acida nei primi 35 e subacida negli orizzonti sottostanti, con una tendenza all aumento a partire dalla superficie (fig. 4.14, pag. 23). Il carbonio organico, l azoto totale e la capacità di scambio cationico (CSC) tendono a diminuire con l aumentare della profondità (fig. 4.15, pag. 23), sebbene quest ultimo parametro torni a salire nell ultimo strato: ciò si può spiegare a causa di un leggero incremento di argilla in quest ultimo (infatti, la presenza di argilla, a causa della sua particolare conformazione chimica - insieme alla sostanza organica - contribuisce generalmente ad incrementare il valore di CSC). Dal punto di vista fisico, il suolo presenta una tessitura media nei primi 50 (FL e FS fine) e grossolana negli orizzonti sottostanti (FS grossolana e S). Il drenaggio risulta essere buono, seppur il suolo presenti leggeri caratteri gleyci nell ultimo strato (C2 (g)). 22

27 Fig Andamento del ph in H2O, ph in KCl e valori del ΔpH in funzione della profondità. Fig Andamento del C organico, N totale e del rapporto C/N in funzione della profondità. 23

28 Campioni superficiali composti punto ( * ) profondità ph H 2O Tab Zonizzazione dell area: dati relativi ai parametri pedologici. ph KCl P ass C org % N tot % C/N Zn Pb Cr A ,4 4,1 9,91 2,08 0,22 9,5 66,00 69,00 54,00 F A ,1 4,8 8,55 2,21 0,22 10,2 86,00 72,00 53,75 FS A ,2 4,8 12,65 1,93 0,21 9,3 86,00 78,00 50,75 F Cl tess USDA media 6,2 4,8 10,60 2,07 0,22 9,8 86,00 75,00 52,25 da F a FS (*) Ogni punto è composto dall unione di 5 campioni prelevati ad una distanza di circa 20 m l uno dall altro. La Zona 1 (arancio) coincide con il tacco nord-orientale dell area investigata, limitata a nord da via Novara ed a sud dal fontanile Briolo. Il bosco misto che si estende in questa zona (A1) - all interno del quale predominano bagolaro (Celtis australis) e acero (genere Acer) - è caratterizzato dalla presenza di un sottobosco abbastanza rado, che si fa più fitto soltanto nella sua porzione centrale, a causa della presenza di piante spinose (in prevalenza rovi, Rubus ulmifolius). L area, nel complesso, non presenta pietrosità superficiale ed anche lo scheletro risulta essere scarso (dall 1 al 5 %). La Zona 2 (verde) si estende prevalentemente in senso longitudinale da nord - a partire dal fontanile Briolo - a sud, fino ad arrivare ad una strada sterrata che attraversa i campi agricoli limitrofi. Tale area è caratterizzata da parcelle boscate con caratteristiche pedologiche alquanto simili (A2) e da zone a prato (A3). Mediamente, l intera area non presenta pietrosità superficiale, sebbene nella zona a prato nella parte sudoccidentale si è riscontrata la presenza di qualche pietra di piccole dimensioni, inferiori a 7,5 (classe di pietrosità: comune dall 1 al 3 %). Lo scheletro risulta essere scarso nei suoli delle parcelle boscate e comune (dal 5 al 15 %) in quelle a prato. Inoltre, la zona nel suo complesso a partire dai 20 di profondità presenta mattoni più o meno degradati. Entrambe le zone non mostrano segni di ristagno idrico superficiale: quindi, nel complesso, il drenaggio risulta essere buono. 24

29 Fig Fig Figg Valori medi dei parametri pedologici (ph, C org, N tot, P ass) nelle diverse zone. Fig Per quanto concerne il ph (fig. 4.16), il suolo mostra una reazione acida nella porzione più a nord (zona 1) e subacida nel resto dell area (zona 2). Mediamente, il Bosco presenta un elevato contenuto di C organico ed N totale (fig. 4.17); viceversa, in entrambe le zone è stato rilevato un contenuto medio-basso di P (fig. 4.18). 25

30 4.4. Parco delle Cave Fig Parco delle Cave: suddivisione dell area in zone con caratteristiche pedologiche similari. 26

31 Profilo P4 (Cava Ongari) Data di rilevamento: 25/11/2014 A 0-6 umido; colore della matrice 10YR 3/3; sabbiosofranco; scheletro frequente, piccolo e molto piccolo, da non a poco alterato; struttura granulare media debolmente sviluppata; radici molte, molto fini e fini; assenza di effervescenza all'hcl; limite inferiore abrupto con andamento lineare CB umido; colore della matrice 10YR 4/3; sabbiosofranco; scheletro abbondante, da molto piccolo a medio, da non a mediamente alterato; incoerente; radici comuni, molto fini e fini; assenza di effervescenza all'hcl; limite inferiore abrupto con andamento ondulato CB umido; colore della matrice 2,5Y 4/2; sabbiosofranco; scheletro abbondante, da molto piccolo a medio, da non a mediamente alterato; incoerente; radici poche, molto fini; assenza di effervescenza all'hcl; limite inferiore chiaro con andamento ondulato C umido; colore della matrice 2,5Y 5/3; sabbioso; scheletro abbondante, da molto piccolo a grande, da non a mediamente alterato; incoerente; radici assenti; assenza di effervescenza all'hcl; limite inferiore graduale con andamento lineare C molto umido; colore della matrice 2,5Y 5/3; sabbioso-franco; scheletro abbondante, da molto piccolo a grande, da poco a mediamente alterato; incoerente; radici assenti; assenza di effervescenza all'hcl; limite inferiore sconosciuto Orizzonti diagnostici: nessuno Classificazione WRB: Leptic Regosol (Dystric, Episkeletic) 27

32 orizzonte profondità ph H 2O ph KCl CaCO 3 C org % N tot % C/N P ass. CSC ol(+)kg Zn Pb Cr A 0-6 7,3 6,7 0,8% 1,77 0,15 12,1 6,24 8,94 43,00 24,60 44,75 CB ,8 7,3 0,6% 0,33 0,02 15,2 1,52 5,81 35,25 19,50 48,50 CB ,8 6,7-0,16 0,02 7,9-6,70 37,00 10,00 50,25 C ,7 6,4 0,2% 0,15 0,02 8,1-5, C ,8 6,7 0,1% 0,11 0,01 7,7-6, orizzonte profondità Sabbia gr. Sabbia fine Sabbia tot. g/kg Limo gr. Limo fine Limo tot. g/kg Argilla g/kg A SF CB SF CB SF C S C SF Cl. tess. USDA La tipologia di suolo rinvenuta nell area in esame non mostra alcun orizzonte ben sviluppato dal momento che gli strati fortemente scheletrici (strati CB e C) sono prossimi alla superficie. Tale suolo risulta essere molto sottile, con una profondità inferiore ai 25. Dal punto di vista chimico, la reazione del terreno è subalcalina lungo tutto lo spessore del profilo (fig. 4.20, pag. 29). Il carbonio organico e l azoto totale tendono a diminuire con l aumentare della profondità (fig. 4.21, pag. 29): invece, il rapporto C/N - nei primi 32 - tende ad aumentare a causa di una diminuzione di azoto totale più che proporzionale rispetto al carbonio organico. Viceversa, la capacità di scambio cationico (CSC) diminuisce soltanto a cavallo tra i primi due orizzonti (orizz. A e strato CB1), tendendo poi a stabilizzarsi attorno ad un valore di circa 6 ol(+)/kg. Dal punto di vista fisico, il suolo presenta una tessitura grossolana (SF e S). Il drenaggio, a causa della presenza di una sequenza di strati incoerenti, tende ad essere piuttosto rapido. 28

33 Fig Andamento del ph in H2O, ph in KCl e valori del ΔpH in funzione della profondità. Fig Andamento del C organico, N totale e del rapporto C/N in funzione della profondità. 29

34 Campioni superficiali composti punto ( * ) profondità ph H 2O Tab Zonizzazione dell area: dati relativi ai parametri pedologici. ph KCl P ass CaCO 3 % C org % N tot % C/N Zn Pb Cr C ,8 6,1 15,23-1,77 0,15 12,0 55,00 49,75 53,50 FS C ,4 7,0 14,04 1,8 2,49 0,19 13,2 93,75 96,75 59,00 FS C ,8 6,6 17,83 0,6 5,75 0,35 16,4 116,00 146,50 68,25 FS media 7,0 6,6 15,70 0,8 3,34 0,23 13,9 88,25 97,67 60,25 FS C ,0 5,0 12,65-2,06 0,19 11,1 106,50 86,25 73,75 FL C ,5 4,5 29,48-3,24 0,27 12,0 63,50 74,50 60,50 FS C ,0 5,0 22,89-2,24 0,22 10,3 78,25 57,50 76,00 F C ,2 4,4 24,12-1,86 0,17 10,8 68,75 48,50 61,50 FS media 5,7 4,7 22,29-2,35 0,21 11,1 79,25 66,69 67,94 C ,3 5,6 35,54-2,70 0,22 12,3 379,00 27,50 107,75 FS C ,9 3,9 21,87-1,50 0,13 12,0 46,00 32,50 47,00 FS (*) Ogni punto è composto dall unione di 5 campioni prelevati ad una distanza di circa 20 m l uno dall altro. Cl tess USDA da FS a FL La Zona 1 (blu) comprende le parcelle di terreno limitrofe alla zona umida ed alle cave della porzione meridionale del Parco (da nord a sud: Casati, Aurora e Cabassi). Essa presenta una buona eterogeneità dal punto di vista della pietrosità superficiale: infatti, nella sua porzione più a sud (C1), il parametro ricade nella classe frequente (copertura del soprassuolo compresa tra il 3 ed il 15 %); viceversa, nell area compresa tra la zona umida e la cava Casati (C2 e C3), la pietrosità è compresa tra l 1 ed il 3 % (classe: comune). Invece, lo scheletro risulta essere comune (tra il 5 ed il 15 %) in tutta la zona investigata. In alcuni punti di campionamento, prossimi ai vialetti ghiaiosi (che ricadono nei campioni composti C2 e C3) che percorrono il Parco, è stata riscontrata una leggera reazione all HCl sia in campo sia in laboratorio dovuta alla presenza di materiale di natura carbonatica. E da evidenziare come l area in prossimità del punto C3 (a sud della cava Casati) presenta una morfologia superficiale ondulata: per tale motivo le caratteristiche pedologiche della stessa risultano particolarmente eterogenee (presenza di piccole collinette sabbiose e di artefatti). Da notare come in quest ultima area è stata riscontrata un elevata concentrazione di piombo. La Zona 2 (gialla) si trova nella parte più settentrionale del Parco, estendendosi attorno alla cava Ongari- Cerutti e comprendendo le parcelle che si sviluppano longitudinalmente alla zona dei parcheggi (ingresso di via Caldera). Essa presenta pietrosità scarsa o nulla in superficie e, nei primi 30, ha uno scheletro che varia tra il 5 ed il 15 % (classe: comune). La Zona 3 (rossa) corrisponde ad una lingua di terreno a nord della cava Casati: presenta anch essa uno scheletro comune ed una pietrosità superficiale scarsa o nulla. Tra i metalli investigati, in prossimità della sponda est della cava Casati è stata riscontrata una notevole concentrazione di zinco: si ipotizza che ciò potrebbe essere dovuto all accumulo nel corso degli anni di materiale metallico che ha provocato un aumento di tale elemento nel terreno. La Zona 4 (viola) coincide con il robinieto nella parte sud-orientale del Parco. A differenza delle precedenti zone, la reazione del terreno è acida; inoltre, non presenta pietrosità in superficie e, nei primi 30, ha uno scheletro che varia tra il 5 ed il 15 % (classe: comune). Il drenaggio risulta essere buono nella parte orientale del Parco (zona dei parcheggi a nord e robinieto a sud) e moderatamente rapido nelle restanti aree in prossimità delle cave a causa di substrati ghiaiosi sottosuperficiali (al di sotto dei 30 di profondità) riscontrati in vari punti di campionamento. 30

35 Fig Fig Figg Valori medi dei parametri pedologici (ph, C org, N tot, P ass) nelle diverse zone. Fig Per quanto concerne il ph (fig. 4.22), il Parco si presenta eterogeneo: nella porzione meridionale la reazione del suolo è neutra (zona 1), eccezion fatta per le zone 3 e 4, dove il ph risulta più basso (reazioni rispettivamente subacida ed acida); nella porzione settentrionale (zona 1) la reazione del terreno è subacida. Mediamente, il Parco presenta un contenuto medio-elevato di C organico, N totale e P (figg ). 31

36 4.5. Boscoincittà Fig. 4.25a. Fig. 4.25b. Figg. 4.25a-b Boscoincittà: localizzazione dei profili pedologici (a) e suddivisione dell area in zone con caratteristiche pedologiche similari (b). 32

37 Profili P0 (zona laghetto) 4 Data di rilevamento: 28 settembre 2012 A1 A2 CBd1 CBd2 CB umido; colore della matrice 10YR 3/2,5; franco; scheletro comune, piccolo e molto piccolo, non alterato; struttura poliedrica subangolare fine, moderatamente sviluppata; radici da poche ad abbondanti, grosse; assenza di effervescenza all'hcl; limite inferiore chiaro con andamento ondulato umido; colore della matrice 10YR 3/3,5; franco; scheletro comune, piccolo e molto piccolo, poco alterato; struttura poliedrica subangolare media, fortemente espressa; radici da comuni ad abbondanti, medie; assenza di effervescenza all'hcl; limite inferiore graduale con andamento ondulato poco umido; colore della matrice 10YR 3,5/4; franco-sabbioso; scheletro frequente, piccolo e molto piccolo, poco alterato; struttura massiva; radici da poche a molte, molto fini; assenza di effervescenza all'hcl; limite inferiore chiaro con andamento ondulato poco umido; colore della matrice 10YR 4/4; francosabbioso; scheletro frequente, piccolo e molto piccolo, poco alterato; struttura massiva; radici da poche a molte, molto fini; assenza di effervescenza all'hcl; limite inferiore chiaro con andamento ondulato poco umido; colore della matrice 10YR 3/3; francosabbioso; scheletro abbondante, da molto piccolo a medio, da poco a molto alterato; struttura poliedrica subangolare fine, debolmente sviluppata; radici da poche a molte, fini; assenza di effervescenza all'hcl; limite inferiore sconosciuto Orizzonti diagnostici: umbrico 0-27 Classificazione WRB: Haplic Umbrisol (Humic, Endoeutric) 4 Il profilo pedologico P0 è stato aperto, descritto ed in seguito analizzato dagli stessi autori del presente lavoro nel 2012, nell ambito di un progetto europeo denominato EMoNFUr (Establishing a Monitoring Network to assess lowland Forest and Urban plantation status in Lombardy Region and Slovenia [LIFE+ 10 ENV/IT/399]). 33

38 orizzonte profondità ph H 2O ph KCl C org % N tot % C/N P ass. CSC ol(+)kg A ,1 4,1 2,83 0,24 11,9 32,39 17,40 A ,7 3,7 1,60 0,14 11,1 12,06 14,21 CBd ,6 4,1 1,02 0,12 8,8-14,69 CBd ,1 4,5 0,71 0,08 9,2-13,26 CB ,0 4,4 0,34 0,03 10,6-14,86 orizzonte profondità Sabbia gr. Sabbia fine Sabbia tot. g/kg Limo gr. Limo fine Limo tot. g/kg Argilla g/kg A F A F CBd FS CBd FS Cl. tess. USDA CB FS La tipologia di suolo rinvenuta nell area in esame è caratterizzata dalla presenza di un orizzonte superficiale più scuro, ricco di sostanza organica e caratterizzato da un tasso di saturazione inferiore al 50 % (orizz. genetici: A1 ed A2; orizz. diagnostico: umbrico). Tale suolo risulta essere sottile (profondità fino a circa 30 dalla superficie). Dal punto di vista chimico, la reazione del terreno è acida nei primi due orizzonti nei quali diminuisce all aumentare della profondità - salvo poi aumentare attorno ai 30 (strato CBd1) ed attestarsi su valori subacidi negli strati sottostanti CBd2 e CB (fig. 4.26, pag. 35). Viceversa, il carbonio organico e l azoto totale tendono a diminuire con l aumentare della profondità (fig. 4.27, pag. 35); la capacità di scambio cationico (CSC) presenta un andamento simile soltanto nell orizzonte umbrico (orizz. genetici A1 ed A2), salvo poi rimanere costante per il restante spessore del profilo. Dal punto di vista fisico, il suolo presenta una tessitura media (F) nei primi 30, per poi diventare moderatamente grossolana (FS) negli strati sottostanti. I primi due strati sottosuperficiali (CBd1 e CBd2) presentano, inoltre, una struttura massiva, segno di un forte addensamento dovuto, presumibilmente, al passaggio di mezzi meccanici (profilo aperto in prossimità del vialetto sterrato a nord del laghetto). Il drenaggio risulta essere nel complesso buono, seppur il suolo presenti uno strato di circa 70 di spessore più denso rispetto agli orizzonti soprastanti, dal momento che non sono visibili segni di ristagno idrico superficiale. 34

39 Fig Andamento del ph in H2O, ph in KCl e valori del ΔpH in funzione della profondità. Fig Andamento del C organico, N totale e del rapporto C/N in funzione della profondità. 35

40 P5 (prato ad est del fontanile Giuscano) Data: 26/11/2014 Ap A1 Bw CB 2C1(g) 2C2(g) molto umido; colore della matrice 10YR 4/3; franco-sabbioso; scheletro scarso, piccolo e molto piccolo, da non a poco alterato; struttura granulare media moderatamente sviluppata; radici molte, da molto fini e medie; assenza di effervescenza all'hcl; limite inferiore chiaro con andamento lineare molto umido; colore della matrice 10YR 5/3; franco-sabbioso; scheletro da scarso a comune, piccolo e molto piccolo, da non a poco alterato; struttura poliedrica subangolare media debolmente sviluppata; radici molte, da molto fini a medie; assenza di effervescenza all'hcl; limite inferiore graduale con andamento ondulato molto umido; colore della matrice 10YR 4,5/3; franco-sabbioso; scheletro comune, piccolo e molto piccolo, da non a molto alterato; struttura poliedrica subangolare grande moderatamente sviluppata; radici molte, da molto fini a medie; assenza di effervescenza all'hcl; limite inferiore abrupto con andamento lineare molto umido; colore della matrice 2,5Y 5/3,5; franco-sabbioso; scheletro frequente, piccolo e molto piccolo, da non a molto alterato; struttura poliedrica subangolare grande moderatamente sviluppata; radici poche, fini e molto fini; assenza di effervescenza all'hcl; limite inferiore graduale con andamento irregolare molto umido; colore della matrice 2,5Y 5/3; franco-sabbioso; scheletro abbondante, da molto piccolo a medio, da non a mediamente alterato; incoerente; radici poche, da molto fini a medie; assenza di effervescenza all'hcl; limite inferiore diffuso con andamento irregolare molto umido; colore della matrice 2,5Y 6/2; franco-sabbioso; scheletro abbondante, da molto piccolo a medio, da non a mediamente alterato; incoerente; radici assenti; assenza di effervescenza all'hcl; limite inferiore sconosciuto Orizzonti diagnostici: cambico Classificazione WRB: Hypo-Endogleyic Cambisol (Epidystric, Endoskeletic) 36

41 orizzonte profondità ph H 2O ph KCl C org % N tot % C/N P ass. CSC ol(+)kg Zn Pb Cr Ap ,8 4,7 1,79 0,17 10,7 12,85 9,74 63,50 51,25 57,25 A ,5 4,3 1,00 0,10 10,2 14,24 7,64 65,00 76,75 49,75 Bw ,6 4,4 0,91 0,09 9,7 8,74 8,06 52,25 66,00 46,50 CB ,4 5,0 0,34 0,04 9,2-6, C1(g) ,4 4,7 0,22 0,02 8,9-7, C2(g) ,6 4,8 0,16 0,02 7,5-6, orizzonte profondità Sabbia gr. Sabbia fine Sabbia tot. g/kg Limo gr. Limo fine Limo tot. g/kg Argilla g/kg Cl. tess. USDA Densità app. g/ 3 Ap FS 1,04 A FS 1,14 Bw FS 1,31 CB FS - 2C1(g) FS - 2C2(g) FS - La tipologia di suolo rinvenuta nell area in esame è caratterizzata dalla presenza di un orizzonte con segni di alterazione chimica e/o fisica, ben strutturato rispetto agli orizzonti sottostanti (orizz. genetico: Bw; orizz. diagnostico: cambico). Tale suolo risulta essere sottile (profondità fino a circa 40 dalla superficie). Dal punto di vista chimico, la reazione del terreno è subacida che, eccezion fatta per il primo orizzonte (orizz. Ap), tende ad aumentare con la profondità (fig. 4.28, pag. 38). Il carbonio organico e l azoto totale tendono a diminuire con l aumentare della profondità (fig. 4.29, pag. 38); anche la capacità di scambio cationico (CSC) diminuisce soltanto a cavallo tra i primi tre orizzonti (orizz. Ap, A e Bw), tendendo poi a stabilizzarsi attorno ad un valore di circa 7 ol(+)/kg. Dal punto di vista fisico, il suolo presenta una tessitura moderatamente grossolana (FS). Il drenaggio risulta essere buono, seppur il suolo presenti leggeri caratteri gleyci negli ultimi 75 (strati 2C1g e 2C2 (g)). 37

42 Fig Andamento del ph in H2O, ph in KCl e valori del ΔpH in funzione della profondità. Fig Andamento del C organico, N totale e del rapporto C/N in funzione della profondità. 38

43 P6 (bosco ad est del fontanile Giuscano) Data: 26/11/2014 A A1 A2 CB C1 C2(g) molto umido; colore della matrice 2,5Y 3/2; franco-sabbioso; scheletro scarso, piccolo e molto piccolo, non alterato; struttura granulare media moderatamente sviluppata; radici molte, fini e molto fini; assenza di effervescenza all'hcl; limite inferiore abrupto con andamento lineare molto umido; colore della matrice 2,5Y 3,5/3; franco-sabbioso; scheletro comune, piccolo e molto piccolo, da non a poco alterato; struttura granulare media moderatamente sviluppata; radici molte, da molto fini a grosse; assenza di effervescenza all'hcl; limite inferiore chiaro con andamento ondulato molto umido; colore della matrice 2,5Y 3,5/3; franco-sabbioso; scheletro comune, piccolo e molto piccolo, da non a mediamente alterato; struttura granulare media debolmente sviluppata; radici molte, da molto fini a grosse; assenza di effervescenza all'hcl; limite inferiore chiaro con andamento lineare umido; colore della matrice 10YR 3/3; francosabbioso; scheletro abbondante, da molto piccolo a medio, da non a molto alterato; struttura poliedrica subangolare media debolmente sviluppata; radici molte, da molto fini a grosse; assenza di effervescenza all'hcl; limite inferiore graduale con andamento irregolare umido; colore della matrice 10YR 4/3; sabbiosofranco; scheletro abbondante, da molto piccolo a medio, da non a molto alterato; incoerente; radici molte, da molto fini a medie; assenza di effervescenza all'hcl; limite inferiore diffuso con andamento irregolare umido; colore della matrice 10YR 4/3; sabbiosofranco; scheletro abbondante, da molto piccolo a medio, da non a molto alterato; incoerente; radici molte, da molto fini a medie; assenza di effervescenza all'hcl; limite inferiore sconosciuto Orizzonti diagnostici: mollico 0-30 Classificazione WRB: Hypo-Endogleyic Phaeozem (Endoskeletic) 39

44 orizzonte profondità ph H 2O ph KCl C org % N tot % C/N P ass. CSC ol(+)kg Zn Pb Cr A 0-6 6,1 5,0 2,22 0,19 11,4 19,64 12,80 104,75 68,00 74,25 A ,8 4,6 1,34 0,13 10,5 12,85 11,63 102,50 56,75 90,50 A ,9 4,7 1,08 0,10 10,4 12,26 11,29 100,25 66,50 78,75 CB ,0 4,7 0,46 0,05 9,2-10, C ,3 4,9 0,25 0,03 8,3-7, C2(g) ,4 4,9 0,11 0,01 8,3-5, orizzonte profondità Sabbia gr. Sabbia fine Sabbia tot. g/kg Limo gr. Limo fine Limo tot. g/kg Argilla g/kg Cl. tess. USDA Densità app. g/ 3 A FS 0,79 A FS 0,92 A FS 0,78 CB FS - C SF - C2(g) SF - La tipologia di suolo rinvenuta nell area in esame è caratterizzata dalla presenza di un orizzonte superficiale più scuro, ricco di sostanza organica e caratterizzato da un tasso di saturazione superiore al 50 % (orizz. genetici: A, A1 ed A2; orizz. diagnostico: mollico). Tale suolo risulta essere sottile (profondità fino a circa 30 dalla superficie). Dal punto di vista chimico, la reazione del terreno è subacida che, eccezion fatta per il primo orizzonte (orizz. A), tende ad aumentare con la profondità (fig. 4.30, pag. 41). Viceversa, il carbonio organico, l azoto totale e la capacità di scambio cationico (CSC) tendono a diminuire con l aumentare della profondità (fig. 4.31, pag. 41). Dal punto di vista fisico, il suolo presenta una tessitura nel complesso - moderatamente grossolana (FS e SF). Il drenaggio risulta essere buono, seppur il suolo presenti leggeri caratteri gleyci nell ultimo strato (C2 (g)). 40

45 Fig Andamento del ph in H2O, ph in KCl e valori del ΔpH in funzione della profondità. Fig Andamento del C organico, N totale e del rapporto C/N in funzione della profondità. 41

46 P7 (prato - via Caldera) Data: 26/11/2014 Ap A BA 2BC 2C molto umido; colore della matrice 10YR 4/3; franco-sabbioso; scheletro assente; struttura granulare media debolmente sviluppata; radici molte, da molto fini a grosse; assenza di effervescenza all'hcl; limite inferiore chiaro con andamento lineare molto umido; colore della matrice 10YR 5/4; franco; scheletro scarso, piccolo e molto piccolo, non alterato; struttura subangolare grande moderatamente sviluppata; radici molte, da molto fini a medie; assenza di effervescenza all'hcl; limite inferiore chiaro con andamento lineare molto umido; colore della matrice 10YR 5/3; franco; scheletro scarso, molto piccolo, non alterato; struttura subangolare da grande a molto grande, moderatamente sviluppata; radici comuni, da molto fini a medie; assenza di effervescenza all'hcl; limite inferiore abrupto con andamento lineare molto umido; colore della matrice 10YR 4/3; franco sabbioso-argilloso; scheletro frequente, piccolo e molto piccolo, da non a poco alterato; struttura poliedrica subangolare da grande a molto grande, debolmente sviluppata; radici poche, fini e molto fini; assenza di effervescenza all'hcl; limite inferiore graduale con andamento ondulato molto umido; colore della matrice 2,5Y 4/1; franco sabbioso-argilloso; scheletro abbondante, da molto piccolo a medio, da non a poco alterato; incoerente; radici assenti; assenza di effervescenza all'hcl; limite inferiore sconosciuto Orizzonti diagnostici: argico Classificazione WRB: Haplic Luvisol (Abruptic, Epidystric, Endoskeletic) 42

47 orizzonte profondità ph H 2O ph KCl C org % N tot % C/N P ass. CSC ol(+)kg Zn Pb Cr Ap 0-8 5,6 4,2 1,46 0,14 10,7 7,01 10,29 52,25 61,25 50,00 A ,5 4,1 1,12 0,12 9,7 6,05 10,53 54,75 72,25 51,75 BA ,0 4,3 0,50 0,06 8,6 2,83 13,42 43,00 18,00 60,00 2BC ,2 4,4 0,29 0,04 7,9-15, C ,2 4,4 0,40 0,06 7,0-16, orizzonte profondità Sabbia gr. Sabbia fine Sabbia tot. g/kg Limo gr. Limo fine Limo tot. g/kg Argilla g/kg Cl. tess. USDA Densità app. g/ 3 Ap FS 1,16 A F 1,29 BA F 1,54 2BC FSA - 2C FSA - La tipologia di suolo rinvenuta nell area in esame è caratterizzata dalla presenza di un orizzonte profondo che presenta un contenuto di argilla maggiore del 15 % ed un incremento illuviale della stessa superiore al 3 % rispetto all orizzonte soprastante (orizz. genetici: BA e 2BC; orizz. diagnostico: argico). Tale suolo risulta esser moderatamente profondo (profondità fino a circa 80 dalla superficie). Dal punto di vista chimico, la reazione del terreno è subacida che tende ad aumentare con la profondità (fig. 4.32, pag. 44). Il carbonio organico e l azoto totale tendono a diminuire con l aumentare della profondità (fig. 4.33, pag. 44); viceversa, la capacità di scambio cationico (CSC) aumenta (orizz. BA, 2BC e strato 2C): ciò si può spiegare a causa di un evidente incremento di argilla rispetto agli orizzonti soprastanti (infatti, la presenza di argilla, a causa della sua particolare conformazione chimica - insieme alla sostanza organica - contribuisce generalmente ad incrementare il valore di CSC). Dal punto di vista fisico, il suolo presenta una tessitura media nei primi 50 dalla superficie (FS fine e F) che diventa moderatamente fine più in profondità (FSA). Il drenaggio risulta essere buono: infatti, l acqua viene rimossa prontamente dal suolo ma non rapidamente. 43

48 Fig Andamento del ph in H2O, ph in KCl e valori del ΔpH in funzione della profondità. Fig Andamento del C organico, N totale e del rapporto C/N in funzione della profondità. 44

49 P8 (bosco - via Cascina Bellaria) Data: 26/11/2014 Ap A1 A2 Bw(g) 2BC C molto umido; colore della matrice 10YR 4/2; franco-limoso; scheletro assente; struttura granulare media debolmente sviluppata; radici molte, molto fini e fini; assenza di effervescenza all'hcl; limite inferiore abrupto con andamento lineare molto umido; colore della matrice 10YR 4/3; franco; scheletro scarso, piccolo e molto piccolo, non alterato; struttura granulare grande debolmente sviluppata; radici molte, da molto fini a medie; assenza di effervescenza all'hcl; limite inferiore graduale con andamento irregolare molto umido; colore della matrice 10YR 4/3; franco; scheletro scarso, piccolo e molto piccolo, non alterato; struttura granulare grande debolmente sviluppata; radici molte, da molto fini a medie; assenza di effervescenza all'hcl; limite inferiore abrupto con andamento irregolare molto umido; colore della matrice 2,5Y 6/2,5; franco-limoso; scheletro scarso, piccolo e molto piccolo, da non a mediamente alterato; struttura poliedrica subangolare grande, moderatamente sviluppata; radici comuni, molto fini; assenza di effervescenza all'hcl; limite inferiore abrupto con andamento irregolare molto umido; colore della matrice 2,5Y 6/3; sabbioso-franco; scheletro comune, piccolo e molto piccolo, da non a mediamente alterato; incoerente; radici comuni, molto fini; assenza di effervescenza all'hcl; limite inferiore abrupto con andamento lineare bagnato; colore della matrice 2,5Y 6/2; francosabbioso; scheletro abbondante, piccolo e molto piccolo, da non a mediamente alterato; incoerente; radici assenti; assenza di effervescenza all'hcl; limite inferiore sconosciuto Orizzonti diagnostici: cambico Classificazione WRB: Endogleyic Cambisol (Humic, Endosiltic) 45

50 orizzonte profondità ph H 2O ph KCl C org % N tot % C/N P ass. CSC ol(+)kg Zn Pb Cr Ap ,1 5,1 2,61 0,25 10,5 33,23 17,49 94,75 91,00 73,75 A ,4 5,5 1,53 0,15 9,9 28,44 14,73 113,00 96,75 80,75 A ,4 5,6 1,57 0,15 10,4 36,38 15,13 122,00 109,25 82,00 Bw ,7 5,5 0,37 0,04 8,2-10, BC ,8 6,0 0,14 0,01 9,2-4, Cg ,9 5,6 0,18 0,03 7,2-10, orizzonte profondità Sabbia gr. Sabbia fine Sabbia tot. g/kg Limo gr. Limo fine Limo tot. g/kg Argilla g/kg Cl. tess. USDA Densità app. g/ 3 Ap FL 1,26 A F 1,31 A F 1,31 Bw FL 1,47 2BC SF - Cg FS - La tipologia di suolo rinvenuta nell area in esame è caratterizzata dalla presenza di un orizzonte con segni di alterazione chimica e/o fisica, ben strutturato rispetto agli orizzonti sottostanti (orizz. genetico: Bw; orizz. diagnostico: cambico). Tale suolo risulta essere profondo (profondità fino a circa 100 dalla superficie). Dal punto di vista chimico, la reazione del terreno è subacida, che tende ad aumentare con la profondità, fino a raggiungere valori prossimi alla neutralità (fig. 4.34, pag. 47). Viceversa, il carbonio organico, l azoto totale e la capacità di scambio cationico (CSC) tendono a diminuire con l aumentare della profondità (fig. 4.35, pag. 47), sebbene quest ultimo parametro torni a salire nell ultimo strato: ciò si può spiegare a causa di un incremento di argilla in quest ultimo. Dal punto di vista fisico, il suolo presenta una tessitura media nei primi 75 dalla superficie (FL e F) che diventa moderatamente grossolana all aumentare della profondità (SF e FS). Il drenaggio risulta essere lento, a causa sia della presenza di caratteri gleyci (poco evidenti nell orizzonte Bw che, pur essendo alterato, mostra piccole screziature; ben più evidenti nello strato Cg che, al momento del campionamento è risultato anche allagato) sia della vicinanza di una piccola roggia. 46

51 Fig Andamento del ph in H2O, ph in KCl e valori del ΔpH in funzione della profondità. Fig Andamento del C organico, N totale e del rapporto C/N in funzione della profondità. 47

52 Campioni superficiali composti punto ( * ) profondità ph H 2O Tab Zonizzazione dell area: dati relativi ai parametri pedologici. ph KCl P ass C org % N tot % C/N Zn Pb Cr Cl tess USDA B ,8 4,4 25,55 1,82 0,18 10,1 63,50 62,25 61,00 F B ,7 4,2 15,83 1,34 0,14 9,7 58,00 50,00 53,50 F media 5,8 4,3 20,69 1,58 0,16 9,9 60,75 56,13 57,25 F B ,2 6,8 22,48 2,39 0,22 10,7 66,50 37,00 59,25 FS B ,2 4,1 17,00 2,00 0,19 10, F B ,2 4,3 12,05 2,24 0,22 10,1 116,50 71,50 102,00 FS B ,2 4,1 14,65 2,01 0,23 8,9 128,00 80,50 97,25 F B ,3 4,3 8,96 2,02 0,22 9,4 96,75 77,75 78,75 F B ,4 4,0 17,83 2,01 0,20 10,0 83,00 125,90 71,75 FL media 5,3 4,2 14,10 2,06 0,21 9,8 106,06 88,91 87,44 da FS a FL B ,9 4,4 32,39 1,52 0,15 9,8 58,25 74,30 58,50 FL B ,3 3,9 32,18 1,80 0,18 10,1 59,50 107,25 61,50 F B ,5 4,1 24,73 1,72 0,16 10,7 58,25 44,00 54,00 F B ,2 4,0 24,73 1,99 0,18 10,9 70,75 53,50 61,00 F B ,2 3,9 28,23 1,43 0,14 10,2 55,00 48,75 51,00 F media 5,4 4,1 28,45 1,69 0,16 10,3 60,35 65,56 57,20 da F a FL B ,9 4,5 8,74 1,72 0,15 11,1 57,25 69,75 58,25 FL B ,3 5,3 26,37 1,85 0,16 11,3 75,50 96,50 59,00 F B ,8 4,4 23,91 1,73 0,16 10,6 109,50 88,70 74,75 F media 6,1 4,9 25,14 1,79 0,16 11,0 92,50 92,60 66,88 F B ,2 4,7 8,55 0,82 0,08 10,1 42,75 267,25 63,50 FL B ,7 4,2 9,52 1,31 0,12 11,1 60,50 59,70 61,00 FL media 6,0 4,5 9,04 1,07 0,10 10,6 51,63 163,48 62,25 FL (*) Ogni punto è composto dall unione di 5 campioni prelevati ad una distanza di circa 20 m l uno dall altro. La Zona 1 (arancio) e la Zona 2 (verde) comprendono le aree nelle quali è stato effettuato un recente rimboschimento, a sud di via Novara. Entrambe le zone presentano in media una pietrosità scarsa o nulla e, nei primi 30, uno scheletro scarso. La Zona 3 (gialla) corrisponde all incirca alla porzione del Parco situata a nord dei parcheggi disposti lungo via Novara e comprende l area attorno alla cascina San Romano, la porzione nord-orientale attorno al laghetto e la parte boscata ad est del canale deviatore che attraversa tutto il Boscoincittà. L area presenta in media una pietrosità scarsa o nulla e, nei primi 30, lo scheletro risulta esser compreso tra l 1 ed il 15 % (classi: scarso e comune). Tra i metalli pesanti, il cromo nei pressi del canale deviatore (B2 e B3) è presente in concentrazione elevata; nei medesimi punti di campionamento, anche la concentrazione di zinco è piuttosto alta. Infine, sebbene la concentrazione di piombo nella Zona 1 sia mediamente bassa (inferiore ai 100 ), in prossimità del punto B6 si ha un valore di concentrazione più elevato. La Zona 4 (marrone) comprende due aree ben separate geograficamente, ma molto simili dal punto di vista pedologico, ad ovest e ad est della Zona 3 appena descritta: la prima si sviluppa nella parte sud-occidentale del laghetto (alla quale si aggiunge una piccola porzione a nord dello stesso) mentre la seconda corrisponde ad una zona recentemente rimboscata. L area presenta una pietrosità superficiale scarsa o nulla mentre lo scheletro risulta esser da scarso a comune. Per quanto concerne il drenaggio, soltanto in prossimità del punto B5 composto da campioni prelevati nella zona posta a sud del profilo P8 è stata riscontrata una maggior presenza di argilla nel subsoil, caratterizzata da qualche piccola screziatura, sintomi di un drenaggio 5 Campione superficiale composto B1: non sono presenti i valori di concentrazione di zinco, piombo e cromo, in quanto il campionamento e le relative analisi sono state effettuate durante il progetto europeo EMoNFUr, di cui alla nota 4 (cfr. pag. 33). 48

53 mediocre. Tra i metalli pesanti, soltanto in prossimità del punto B8 vi è una concentrazione di piombo abbastanza elevata. La Zona 5 (viola) si sviluppa nella porzione di bosco compresa tra il fontanile Giuscano ed il fontanile Cavo Parea e presenta caratteri pedologici peculiari, diversi da qualsiasi altro punto di campionamento effettuato all interno del Boscoincittà. Non vi è praticamente scheletro - salvo che nei punti di campionamento nei pressi del fontanile Giuscano - né pietrosità superficiale: dal punto di vista fisico, il terreno presenta mediamente una tessitura franco-limosa (FL) in superficie, con un forte incremento di argilla nel subsoil, prevalentemente nella porzione nord dell area in esame. Tale arricchimento non consente all acqua meteorica di infiltrarsi facilmente nel terreno, portandola a rimanere nello strato superficiale (drenaggio da mediocre a lento), creando pozzanghere ed acquitrini, specialmente nella parte più vicina al fontanile Cavo Parea. Andando verso la parte opposta, ossia verso sud-ovest fino a raggiungere il fontanile Giuscano, si riscontra una minor presenza di argilla al di sotto dei 30, che consente lo sviluppo di piante arboree: infatti, se in prossimità del fontanile Cavo Parea si osservano perlopiù arbusti o canne palustri, viceversa nei pressi del fontanile Giuscano si è sviluppato un bosco caratterizzato da alberi alti anche m. La Zona 6 (blu) comprende la parte nord- occidentale del Boscoincittà e si sviluppa, sostanzialmente, lungo l asta del fontanile Giuscano ed a nord della parte più settentrionale del canale deviatore, fino al confine con il Depuratore Nord Milano (I.A.NO.MI. SpA); quest ultima area (in prossimità del campione composto B17) presenta un arricchimento di argilla nel subsoil (intorno ai di profondità), nonché di mattoni e di scheletro prevalentemente alterato e di screziature. Ciò fa supporre che, in alcuni periodi dell anno, l acqua venga rimossa piuttosto lentamente dal suolo (drenaggio mediocre). Dal punto di vista fisico, la pietrosità di entrambe le zone di campionamento (B14 e B17) è scarsa o nulla mentre lo scheletro nei primi 30 - risulta esser compreso tra l 1 ed il 15 % (classi: scarso e comune). Infine, la Zona 7 (rossa) comprende due parcelle boscate situate a sud del Depuratore - che, pur avendo impianti di età differente (nei pressi del punto B15 è stato effettuato un rimboschimento più recente rispetto al B16), non presentano sostanziali differenze dal punto di vista pedologico nel topsoil (scheletro scarso e pietrosità superficiale assente). Al di sotto di quest ultimo - in prossimità del punto di campionamento B16 la presenza di strati di circa 20 di spessore, umidi e con screziature, determinano un drenaggio mediocre. Da notare, inoltre, come nel punto B15 il piombo risulti esser presente in concentrazioni più elevate rispetto al valor medio riscontrato all interno del Boscoincittà. Fig Valori medi di ph nelle diverse zone. 49

54 Fig Valori medi di C organico e N totale nelle diverse zone. Fig Valori medi di P assimilabile nelle diverse zone. La maggior parte delle aree del Boscoincittà (zone 1, 5, 6 e 7) presentano suoli con una reazione subacida (fig. 4.36, pag. 49); la porzione centro-meridionale del Bosco (zone 3 e 4) e quella a sud di via Novara (zona 2) hanno un ph rispettivamente acido e neutro. Il Bosco presenta un contenuto medio-elevato di C organico ed alto-molto alto di N (fig. 4.37), eccezion fatta per la zona 7 che mostra valori più bassi di entrambi i parametri, specialmente quello riferito al C organico (basso). Il contenuto di P risulta essere da medio a molto alto in cinque zone (1, 2, 3, 4 e 6) mentre nelle rimanenti due (zone 4 e 7), in cui si è riscontrato ristagno idrico superficiale, il quantitativo di P è significativamente più basso (fig. 4.38). 50

55 4.6. Area inceneritore AMSA Silla 2 Fig Area inceneritore AMSA Silla 2: suddivisione dell area in zone con caratteristiche pedologiche similari. 51

56 Campioni superficiali composti punto ( * ) profondità ph H 2O Tab Zonizzazione dell area: dati relativi ai parametri pedologici. ph KCl P ass C org % N tot % C/N Zn Pb Cr S ,2 6,5 7,58 1,63 0,13 12,3 67,25 51,00 77,00 FS S ,8 4,8 93,27 1,85 0,17 10,8 89,50 54,50 45,25 FS S ,4 4,1 5,86 1,45 0,14 10,4 58,00 59,00 49,75 FS (*) Ogni punto è composto dall unione di 5 campioni prelevati ad una distanza di circa 20 m l uno dall altro. Cl tess USDA La Zona 1 (verde) comprende l area attorno al termovalorizzatore: la porzione a sud - in prossimità del punto di campionamento S1 - presenta una pietrosità superficiale molto scarsa (0,01-0,3%). Per quanto concerne, invece, le aree a nord e ad ovest del termovalorizzatore non è stato possibile effettuare alcun campionamento a causa della presenza di insediamenti rom: da ciò che si è potuto osservare sul campo, tali aree rientrano comunque nella zona verde. La Zona 2 (rossa) presenta uno scheletro scarso nei primi 30, con presenza di qualche mattone. Al di sotto dei 30 l area può essere suddivisa verticalmente a sua volta in due parcelle: una più sabbiosa sul lato del fontanile Bongiovanni ed una più argillosa sul lato del fontanile Retorto. La pietrosità superficiale è assente e lo scheletro risulta essere scarso anche dai 30 ai 60. La Zona 3 (blu) presenta in alcuni punti una pietrosità superficiale frequente (3-15 %), mentre in altri assente (presenza di strato erbaceo): in quest ultimi si riscontra anche un ristagno idrico superficiale indicato dalla presenza di uno strato di argilla di notevole spessore al di sotto dei 40. Lo scheletro, come la pietrosità superficiale, è comune in alcune aree ed assente in altre. Per quanto concerne il drenaggio, sebbene tutta l area abbia un topsoil mediamente franco-sabbioso (FS), le zone 2 e 3 mostrano caratteristiche subsuperficiali peculiari: la prima presenta un drenaggio mediocre dovuto al fatto che la sua porzione più ad est (fontanile Retorto) è più argillosa rispetto a quella più ad ovest (fontanile Bongiovanni). La seconda (zona 3) presenta anch essa, nella sua parte centrale, un drenaggio mediocre causato dalla presenza di un evidente strato argilloso subsuperficiale; le restanti porzioni di queste due zone (2 e 3) possono esser assimilabili alla zona 1, che presenta un drenaggio da buono a moderatamente rapido. 52

57 Fig Fig Fig Figg Valori medi dei parametri pedologici (ph, C org, N tot, P ass) nelle diverse zone. La reazione del suolo (fig. 4.40) nell area circostante l inceneritore (zona 1) è neutra, mentre nelle zone 2 e 3 risulta essere rispettivamente subacida ed acida. Tutte e tre le zone presentano un contenuto medio-elevato di C organico e N totale (fig. 4.41). Si può, infine, notare dalla fig come nella zona 2 è stato riscontrato un contenuto di P decisamente superiore rispetto alle altre due (zone 1 e 3), dove risulta essere carente (rispettivamente basso e molto basso). 53

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