IMPRESE MULTIFUNZIONAL IN SINERGIA CON IL PUBBLICO

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "IMPRESE MULTIFUNZIONAL IN SINERGIA CON IL PUBBLICO"

Transcript

1 Il Divulgatore n 1/2006 Per un agricoltura sicura e multifunzionale pagg IMPRESE MULTIFUNZIONAL IN SINERGIA CON IL PUBBLICO Da un lato l azienda agricola, che grazie alla legge di orientamento può estendere la propria attività fornendo svariati servizi, dall altro le amministrazioni pubbliche col compito di incentivare la fruizione del territorio e la valorizzazione delle sue tipicità: due esigenze che si possono coniugare attraverso la stesura di apposite convenzioni. THE MULTIFUNCTIONAL FARM AND THE PUBLIC ADMINISTRATION In this context, we see the interaction of two partners: 1) the multifunctional farm offering diversified services and 2) the Public Administration, promoting territory valorisation and product typicality. By means of specific agreements the goals of each partner can be reached. Since the Orientation Law has been approved, different Public Authorities of Bologna Province offered work and services to many farmers. It is worthwhile to mention the project about the valorisation of longdistance footpaths. This project is the result of a collaboration between the Five Bologna Valleys Mountain Community and the Mario Fantin CAI section of Bologna. It aims at the ordinary and extraordinary maintenance of mountain footpaths, involving local farmers in all operations. La Provincia di Bologna intende accompagnare il processo di innovazione in atto nel settore agricolo attraverso l affermazione del ruolo multifunzionale che le aziende agricole possono assumere per lo sviluppo sostenibile del territorio. La multifunzionalità si pone fra l altro come uno dei principi da realizzare secondo documenti programmatici dell Unione europea, da Agenda 2000 al Trattato (articoli 158 e 174). A livello nazionale, con l entrata in vigore del D. Lgs , n. 228 Legge di orientamento per il settore agricolo, viene innovato il concetto di imprenditore agricolo attraverso la modifica dell art del Codice Civile e viene ridisegnato il suo ruolo nella conduzione dell azienda. Le nuove competenze dell impresa agricola Con il suddetto decreto si opera una rivisitazione generale del settore e viene normato il nuovo ruolo multifunzionale che l azienda agricola in questi ultimi anni ha assunto in virtù delle numerose attività che in taluni casi svolge. All interno di un sistema economico l agricoltura, a fianco della funzione prioritaria volta alla produzione di beni agroalimentari, svolge funzioni dirette a salvaguardare il territorio rurale e alla produzione di nuovi servizi di natura turistica, ricreativa e sportiva che valorizzano l ambiente. Si pensi in particolare all attività agrituristica, all attività di vendita al dettaglio, al ruolo di conservazione e valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale e forestale, di ricezione e ospitalità e a nuovi servizi per la collettività sia in ambito rurale che urbano. Il punto chiave è la nuova definizione di imprenditore agricolo contenuta nell art. 1 del decreto che cita È imprenditore agricolo chi esercita una delle seguenti attività: coltivazione del fondo, selvicoltura, allevamento di animali e attività connesse. Proprio l introduzione del concetto di attività connesse è l elemento che legittima l azienda agricola e l imprenditore ad assumere compiutamente un ruolo multifunzionale. Per attività connesse infatti si intendono le attività, esercitate dal medesimo imprenditore agricolo, dirette alla manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione che abbiano per oggetto prodotti ottenuti prevalentemente dalla coltivazione del fondo o del bosco o dell allevamento di animali, nonché le attività dirette alla fornitura di beni o servizi mediante l utilizzazione prevalente di attrezzature o risorse dell azienda normalmente impegnate nell attività agricola esercitata, ivi comprese le attività di valorizzazione del territorio e del patrimonio rurale e forestale, ovvero di ricezione ed ospitalità come definite dalla legge. Nascono così nuove competenze per l imprenditore agricolo, non solo incentrate alla produzione, bensì dirette alla gestione del territorio e alla fornitura di nuovi beni e servizi alla collettività. Due ambiti di intervento La generica definizione di attività connesse che il decreto fornisce lascia ampio spazio riguardo alle tipologie di lavoro e di servizi che l agricoltore può fornire, mantenendo comunque prioritario l utilizzo di risorse e mezzi che normalmente vengono impiegati nell attività agricola principale.

2 Grazie all introduzione del concetto di attività connesse, lo stesso D. Lgs. rende possibile con gli artt. 14 e 15 la stipula di contratti di appalto e convenzioni tra aziende agricole e pubbliche amministrazioni. In tal modo vengono ampliate le possibilità di effettuare attività connesse, allargando la gamma di servizi e lavori possibili ma anche attribuendo esplicitamente all azienda agricola un ruolo nella gestione, manutenzione e valorizzazione del bene pubblico. Se dal punto di vista degli enti pubblici si apre la possibilità di instaurare rapporti di collaborazione con chi vive e sviluppa la propria attività sul territorio, con conseguenti maggiori garanzie di monitoraggio e salvaguardia dello stesso, dal punto di vista dell imprenditore agricolo si crea la possibilità di svolgere attività, appunto, connesse alla normale attività agricola, che permettono l integrazione del reddito aziendale tipico, quindi permettono il rafforzamento e lo sviluppo delle imprese. L art. 14 della Legge di orientamento consente in specifico l instaurazione di collaborazioni tra enti pubblici ed agricoltori prioritariamente con lo scopo di promuovere le vocazioni produttive del territorio, la tutela delle produzioni di qualità e delle tradizioni locali, quindi delle tradizioni e dei prodotti tipici, biologici e di qualità che distinguono determinati distretti agroalimentari. Ciò comporta la partecipazione diretta degli agricoltori all organizzazione e gestione di eventi promozionali sul territorio e all esterno di esso, rivolti in particolar modo al consumatore finale, ma anche un loro coinvolgimento nella programmazione degli enti pubblici per lo sviluppo del settore. Con l art. 15, invece, l ente pubblico può sottoscrivere convenzioni specifiche direttamente con l agricoltore per lo svolgimento di attività finalizzate alla sistemazione e manutenzione del territorio in senso generale, quindi alla salvaguardia del paesaggio agrario e forestale, alla cura e al mantenimento dell assetto idrogeologico e pertanto prestazioni per la tutela della vocazioni produttive presenti. Quest ultima disposizione consente all imprenditore agricolo di svolgere molteplici lavori e servizi, di seguito approfonditi. Contenuto delle convenzioni Proseguendo con l esame dell articolo 15 si può affermare che si consente alle pubbliche amministrazioni di stipulare contratti d appalto con gli imprenditori agricoli, in deroga alle norme vigenti in materia, fissando i relativi importi massimi annuali. In riferimento a questi ultimi, l importo degli appalti diretti non può essere superiore a ,83 euro nel caso di imprenditore singolo e a ,10 euro nel caso di imprenditori agricoli in forma associata. Riguardo ai lavori e servizi che l amministrazione pubblica può commissionare a un imprenditore agricolo, come abbiamo visto la legge lascia ampi spazi d interpretazione. Estrapolando le descrizioni fornite dalla classificazione ufficiale CPV (Common Procurement Vocabulary) dell Unione europea per gli acquisti pubblici, si è formulato un elenco delle possibili attività previste per lavori e per servizi (tabelle 1-2). I lavori e i servizi elencati possono essere effettuati da un azienda agricola con l utilizzazione prevalente di attrezzature o risorse dell azienda, normalmente impiegate nell attività agricola esercitata (art del Codice Civile). Ciò comporta la verifica da parte dell amministrazione pubblica dell adeguatezza della dotazione di macchine, mezzi e materiali posseduti dall azienda agricola con cui si appresta a sottoscrivere un appalto di lavori o di servizi in rapporto alla loro tipologia. Contestualmente occorre verificare l affidabilità tecnico-funzionale e il rispetto delle norme di sicurezza delle attrezzature necessarie. Il concetto di prevalenza lascia comunque la possibilità all azienda agricola di utilizzare anche attrezzature o risorse non proprie, quindi la facoltà di noleggiare mezzi e acquisire risorse non necessariamente impiegate nella propria attività produttiva agricola. Il concetto di prevalenza in questo caso meriterebbe un approfondimento. Le esperienze in atto Dall entrata in vigore della Legge di orientamento, diverse amministrazioni pubbliche del territorio della provincia di Bologna hanno affidato lavori e servizi a imprenditori agricoli. Lo stesso Assessorato Provinciale Agricoltura ha promosso, in accordo con la Comunità Montana Alta e Media Valle del Reno, l affidamento dei lavori di recupero e miglioramento di alcuni ettari di prato pascolo attraverso specifici appalti di servizio con imprenditori agricoli locali. A fianco di questa esperienza si registra in generale la tendenza degli enti pubblici ad affidare agli imprenditori agricoli servizi inerenti al monitoraggio e alla manutenzione della viabilità, per garantire la sicurezza e l agevole fruibilità delle strade e per incentivare la fruizione del territorio anche a scopo turistico-ricreativo.

3 Tab.1 Lavori appaltabili alle imprese agricole Classificazione Descrizione europea Lavori di disboscamento Lavori di stabilizzazione del terreno Lavori di drenaggio terreni Lavori primari per servizi Lavori di sviluppo di siti Lavori di scavo e movimento terra Lavori di scavo di fossi Rimozione di terra Lavori di sterro Lavori di riporto Lavori di dissodamento di siti Bonifica di terre incolte Lavori di scavo Lavori di scavo di fosse Terrazzamento di pendii collinari Lavori di movimento terra Lavori di scavo e riporto Lavori di architettura paesaggistica Lavori di architettura paesaggistica per aree verdi Lavori di architettura paesaggistica per parchi Lavori di architettura paesaggistica per giardini Lavori di architettura paesaggistica per giardini pensili Lavori di architettura paesaggistica per cimiteri Lavori di architettura paesaggistica per aree ricreative e sportive Lavori di architettura paesaggistica per campi di golf per centri di equitazione Lavori di architettura paesaggistica per campi gioco Lavori di architettura paesaggistica per strade e autostrade Lavori di architettura paesaggistica per aeroporti Tubature per la conduzione di acqua piovana Lavori di costruzione di drenaggi Lavori di drenaggio e di superficie Lavori di drenaggio Drenaggi Lavori di superficie Lavori di superficie per impianti sportivi vari Lavori di superficie per campi sportivi Lavori di superficie per campi da golf Lavori di superficie per campi da tennis Lavori di superficie per piste di competizione Lavori di superficie per piste atletiche Lavori di riparazione di campi sportivi Lavori di superficie per impianti ricreativi Lavori di superficie per aree da gioco Lavori di superficie per giardini zoologici Lavori di superficie per giardini Lavori di superficie per parchi Lavori di riparazione di zone ricreative Lavori di costruzione per dighe, canali, reti di irrigazione e acquedotti Canale di irrigazione Canale di drenaggio Lavori di scarico di pietrame Impianto di compostaggio Lavori di posa di drenaggi Installazione di recinzioni Citiamo ad esempio il Comune di Budrio, che ha stipulato con imprenditori agricoli convenzioni dirette a garantire la manutenzione delle strade bianche comunali, e l Assessorato alla Viabilità della Provincia di Bologna, che con il progetto Viabilità minore ha affidato servizi funzionali alla sistemazione e alla manutenzione dei sentieri e della viabilità aziendale allo scopo di garantire il facile e sicuro transito pedonale e ciclistico senza pericolo per l incolumità delle persone e dei mezzi. Altre esperienze hanno visto l affidamento del servizio di sgombero neve, di manutenzione di fossi per il drenaggio superficiale e di taglio delle superfici erbose. Un ruolo determinante nella realizzazione delle convenzioni sopra avviate è stato svolto dalle Organizzazioni agricole sia nella diretta promozione di alcune iniziative sia per il ruolo di coordinamento tra le amministrazioni pubbliche e gli agricoltori al fine di selezionare e garantire l affidabilità degli operatori in funzione dei lavori da svolgere. Interessante l iniziativa dell associazione Terre di Pianura che, attraverso la definizione di un protocollo d intesa tra Comuni associati e Organizzazioni agricole, ha incentivato la sottoscrizione di convenzioni con imprese agricole secondo le disposizioni della Legge di orientamento. Se da un lato le amministrazioni pubbliche si impegnano ad appaltare determinati servizi definendo gli schemi delle convenzioni attraverso la condivisione con le Organizzazioni agricole, queste ultime si impegnano a dare la massima informazione e divulgazione delle opportunità offerte dall accordo presso le imprese agricole e a raccogliere e comunicare alle amministrazioni la disponibilità degli operatori. Con questo accordo verranno inoltre costituite le liste e un albo degli operatori agricoli qualificati, facilitando così alle amministrazioni la procedura per il reperimento dei fornitori. La Provincia di Bologna, in virtù delle competenze specifiche in materia di gestione del territorio provinciale e nello specifico per il proprio ruolo di coordinamento tra gli enti, potrebbe stimolare il dialogo e la concertazione con i Comuni e le Organizzazioni professionali per strutturare intese e momenti attuativi che diano il via a un processo di coinvolgimento sistematico delle imprese agricole nella tutela e gestione del territorio, un percorso che dovrebbe attuarsi attraverso i seguenti passaggi: 1. definizione di un protocollo d intesa che indichi gli obiettivi, strumenti e azioni concordati in sede di concertazione; 2. istituzione di un albo degli imprenditori agricoli interessati e idonei a queste attività, organizzato per Comune e anche per aree territoriali omogenee o per distretti agricoli; 3. individuazione negli strumenti di programmazione delle opere e dei servizi che potrebbero essere gestiti ai sensi del D. Lgs. 228/2001; 4. stesura e sottoscrizione tra le parti di convenzioni e capitolati tipo; 5. monitoraggio e rendicontazione periodica degli

4 interventi realizzati nell ambito degli accordi sottoscritti. Tab.2 Servizi appaltabili alle imprese agricole Classificazione europea Descrizione Servizi di architettura paesaggistica Servizi di giardinaggio paesaggistico Servizi di pulizia di parcheggi Servizi di accoglienza Servizi di pozzi Servizi agricoli, forestali e orticoli Servizi agricoli Servizi connessi alla produzione agricola Servizi di compostaggio Servizi forestali Servizi di lavorazione boschiva Servizi connessi alla lavorazione boschiva Servizi di sfruttamento forestale Trasporto di tronchi nell'ambito dell'area forestale Servizi di disboscamento Servizi di taglio alberi Servizi di manutenzione alberi Seminagione di piante Servizi connessi alla silvicoltura Servizi di gestione silvicola Servizi di piantagione e manutenzione di zone verdi Servizi di manutenzione di giardini ornamentali o ricreativi Servizi di diserbatura Servizi di trattamento erbicida Servizi di manutenzione parchi Servizi di manutenzione terreni Servizi di realizzazione di manti erbosi Servizi di semina Servizi di manutenzione di campi sportivi Servizi di assetto floreale Potatura di alberi e siepi Potatura di alberi Potatura di siepi Servizi zoologici Servizi zootecnici Servizi di ripopolamento selvaggina Servizi di caccia Servizi di collocamento trappole Servizi connessi alla pesca Servizi di pulizia stradale Servizi di spazzamento strade Servizi di sgombero neve Servizi di lotta contro il gelo Servizi di pulizia dei pozzetti stradali Servizi di spurgo dei pozzetti stradali Servizi di protezione dell'ambiente Servizi di manutenzione ambientale Servizi di miglioramento ambientale Servizi ecologici Servizi di riserve naturali Servizi di salvaguardia della fauna selvatica

5 AGRICOLTORI CUSTODI DEL TERRITORIO Un progetto di manutenzione dei sentieri di montagna rappresenta l esempio concreto del nuovo rapporto fra amministrazioni pubbliche e imprese multifunzionali. L Assessorato Agricoltura della Provincia di Bologna con Delibera di Giunta n. 530 del ha partecipato al finanziamento del progetto Interventi di valorizzazione della rete sentieristica a lunga percorrenza proposto dalla Comunità Montana Cinque Valli Bolognesi, con la collaborazione della Sezione CAI Mario Fantin di Bologna, finalizzato alla manutenzione ordinaria e straordinaria dei sentieri CAI attraverso il coinvolgimento attivo degli imprenditori agricoli locali. Obiettivo dell Assessorato è quello di indirizzare risorse economiche dell Ente alla sperimentazione di modalità attuative della multifunzionalità, rafforzando la possibilità di differenziazione e integrazione del reddito agricolo, in accordo con le possibilità offerte dall art. 15 del D. Lgs. 228/01, descritte nelle pagine precedenti. Il progetto si inserisce anche all interno delle iniziative avviate dall Assessorato per il sostegno dell economia agricola montana e la valorizzazione del territorio montano nel suo complesso nell attuazione della LR 2/04 Legge per la montagna. L elaborazione del progetto è ancora in fase preliminare ma si collega a un più vasto programma avviato dalla Comunità Montana Cinque Valli Bolognesi per la valorizzazione della rete sentieristica a lunga percorrenza, che ha già visto la realizzazione dei progetti esecutivi relativi agli interventi nei sentieri Monterenzio - Sasso Marconi per i due tratti Monterenzio capoluogo - Località Gruppi e Località Gruppi - Sasso Marconi. Sei itinerari fra Monterenzio e Sasso Marconi La scelta degli itinerari da valorizzare è caduta su direttrici aventi interesse storico testimoniale che non fossero interessate da problematiche legate a frane attive o quiescenti. Ciò avrebbe, infatti, comportato un impegno progettuale ed esecutivo eccessivo per le possibilità offerte dagli agricoltori in termini di operatività e di mezzi meccanici a disposizione. Per questo sono stati indicati tracciati che ricalcano sentieri e strade vicinali esistenti, la cui manutenzione non comporti consistenti movimenti di terreno. In particolare sono state individuate le seguenti direttrici: - Via degli Dei, Bologna-Firenze e Flaminia Minor in direzione nord-sud; - Via Etrusca, Percorso dell Energia e Traversata dei Laghi in direzione est-ovest. Gli interventi su queste direttrici consentono di definire una rete a maglie larghe che va a completare la possibilità di percorsi a lunga percorrenza per escursioni a piedi, in mountain bike e a cavallo nei territori della Comunità Montana. Il progetto prevede anche la realizzazione di una carta sentieristica scala 1: e di una segnaletica coordinata identificativa da disporre sul territorio. Il nuovo ruolo degli agricoltori Il valore aggiunto del progetto risiede nell intenzione di coinvolgere gli agricoltori locali nella realizzazione delle opere necessarie alla riqualificazione della viabilità sentieristica. È sembrato naturale pensare all imprenditore agricolo quale figura operativa in base alla considerazione che i percorsi, attraversando il territorio, di fatto ricadono nella proprietà privata di chi vi risiede. Ciò ha convinto ancor di più a considerare le opportunità fornite dal Decreto 228 e a trasformare l agricoltore nella nuova figura di custode del territorio, offrendo possibilità di integrazione al reddito agricolo. Gli interventi previsti consistono in opere di realizzazione di taglia-acqua, gradonature nei sentieri meno agevoli, passerelle pedonali su corsi d acqua e di costruzione e messa a dimora di panche e staccionate, nonché di semplici opere di manutenzione come decespugliamenti e risagomature, livellamento e compattazione dei tracciati maggiormente dissestati. Intenzione dell Assessorato è quella di sperimentare in questa sede la procedure di appalto per il conferimento di incarichi agli imprenditori agricoli messi a punto con il Progetto Coala.

6 Contratto di appalto fra amministrazioni pubbliche e imprenditori agricoli Proposta di capito ato ai sensi dell art. 15 del Decreto Legislativo 228/01 Art. 1 - Richiamo alle premesse Le premesse fanno parte integrante e sostanziale del presente negozio. (aggiungere sintetica descrizione del quadro di contesto con richiamo ai principi della Legge di orientamento) Art. 2 - Oggetto e finalità dell appalto L appalto ha per oggetto la fornitura dei servizi funzionali alla manutenzione, sistemazione, recupero (citare la nomenclatura corretta eventualmente ricorrendo alle classificazioni esemplificative tipiche)... in relazione alla finalità (precisare in particolare le esigenze dell Amministrazione richiamando eventualmente la premessa). L appalto viene regolato dalle clausole del presente capitolato che saranno inserite, a seguito del perfezionamento, in apposito contratto. Art. 3 Rapporti tra amministrazione appaltante e appaltatore Descrizione delle interazioni organizzative tra le parti (ruoli in funzione delle responsabilità) e riferimenti alla Legge di orientamento. Art. 4 - Descrizione dei servizi I servizi oggetto dell appalto dovranno essere prestati tenendo conto delle seguenti specificazioni: (indicare caratteristiche essenziali, luoghi e contesto territoriale, elementi intrinseci del servizio attesto, standard di base e modalità/livelli di verifica anche in relazione ad uno specifico processo produttivo, ecc.). In particolare il processo per l effettuazione del servizio dovrà svilupparsi secondo il seguente percorso e relativi standard:... (indicare livelli di resa, frequenze nella resa delle prestazioni, dimensionamento, margini di flessibilità, misurabilità delle ricadute per l utenza e/o per il territorio, ). Solo per affidamento a trattativa diretta: In detto ambito l appaltatore potrà evidenziare in sede di offerta i possibili aspetti migliorativi da inserire nel contratto d appalto con i relativi indicatori per verificare i margini di miglioramento del processo. Art. 5 - Profili operativi e dell esecuzione Le prestazioni dedotte in contratto dovranno essere eseguite direttamente dall imprenditore agricolo appaltatore con autonoma organizzazione mediante macchine, attrezzature e risorse della sua azienda normalmente impiegate nell attività agricola esercitata. È fatto divieto di subappalto e di cessione del contratto o del credito maturato. Si applicano le seguenti condizioni di fornitura delle prestazioni (descrivere gli aspetti operativi di maggior dettaglio con specificazione particolari: competenze degli operatori, precisazione dei luoghi di realizzazione, indicazioni di tempi, eventuali prestazioni complementari). Art. 6 - Durata dell appalto La durata dell appalto viene concordata in mesi decorrenti dalla data di stipulazione del contratto. Considerato che il servizio da assicurare è concordemente ritenuto di interesse per la collettività / territorio / ambiente, viene esclusa la possibilità di recesso unilaterale. Art. 7 - Profili economici In relazione all oggetto dell appalto e in ragione degli standard prestazionali viene definito un valore a corpo dello stesso, soggetto all esito di trattativa con il criterio del prezzo più basso, pari a, Iva esclusa, calcolato tenendo conto dei costi medi delle macchine / attrezzature da impiegare, della manodopera, dei materiali e della consistenza delle superfici su cui si opererà (aggiungere ulteriori elementi ovvero computare a misura, prevedendo l elenco delle voci su cui richiedere l offerta di prezzo). Detto valore deriva dall utilizzazione dei prezzi unitari applicabili alle varie voci di intervento secondo i prezziari/listini ufficiali raccordato con le quantità di prestazioni da assicurare. La liquidazione dei corrispettivi a cura del funzionario incaricato avverrà, previa verifica di regolarità dei servizi prestati, con cadenza su presentazione di regolare documentazione fiscale che rappresenti lo stato di realizzazione. I relativi pagamenti dovranno comunque essere effettuati entro 30 giorni dalla presentazione della suddetta documentazione. A tal fine l imprenditore agricolo richiede espressamente che i pagamenti vengano disposti (indicare gli estremi della modalità prescelta). Il corrispettivo contrattuale si intende immodificabile salvo accadimenti eccezionali dovuti a fattori esterni alle parti che richiedano l adozione di interventi o misure straordinarie, nei limiti di legge, per non pregiudicare il buon esito del servizio dedotto in contratto e ferma restando la prevista copertura finanziaria dei maggiori oneri. Non sono ammesse variazioni o aggiunte al contratto che ne possano mutare la sostanza rispetto all oggetto e alle finalità. Art. 8 - Obblighi e responsabilità L imprenditore dichiara di assumere in proprio ogni responsabilità per infortuni e per danni occorsi a terzi in dipendenza di colpa, manchevolezza o trascuratezza rispetto alle prestazioni oggetto del presente contratto. Si impegna inoltre ad attivare dalla data di stipula del contratto una adeguata copertura assicurativa per

7 responsabilità civile verso terzi e (indicare ulteriori coperture richieste dal tipo di attività rapportate al valore dell appalto). L imprenditore si obbliga inoltre: - ad ottemperare a tutti i doveri verso i propri dipendenti in base alle disposizioni legislative e regolamentari vigenti in materia di lavoro e di assicurazioni sociali, assumendo a suo carico tutti gli oneri relativi; - ad attuare nei confronti dei lavoratori dipendenti, occupati nei lavori oggetto del contratto, condizioni normative e retribuzioni non inferiori a quelle risultanti dai contratti collettivi di lavoro applicabili alla categoria e nella località in cui si svolgono le lavorazioni, nonché condizioni risultanti da successive modifiche e integrazioni ed, in genere, da ogni altro contratto collettivo, successivamente stipulato per la categoria, applicabile nella località; - a continuare ad applicare i suindicati contratti collettivi anche dopo la loro scadenza e fino alla loro sostituzione; i suddetti obblighi vincolano l impresa anche nel caso che non sia aderente alle associazioni stipulanti o receda da esse. L appaltatore si impegna infine ad adottare gli accorgimenti per la sicurezza delle attività previste dall appalto secondo i processi produttivi concordati, a rispettare gli obblighi alla fiscalità, a garantire la tutela dell ambiente in cui opera. Art. 9 - Specifiche tecniche e garanzie I mezzi e le attrezzature impiegate per i servizi affidati dovranno essere idonei e rispondenti alla normativa vigente in materia e, se previsto, regolarmente collaudati. Specificare eventuali garanzie per i mezzi impiegati o per i processi/prodotti attuati. Valutare se si rende necessario un deposito cauzionale con l indicazione del relativo valore, che potrebbe essere del 5% in rapporto all ammontare dell appalto). Art Verifiche di regolare esecuzione Fermi restando i controlli finalizzati alla liquidazione dei periodici stati di realizzazione, l Amministrazione effettuerà entro due mesi dal termine delle attività una verifica conclusiva destinata ad attestare formalmente la regolare esecuzione del contratto nel suo complesso, che dovrà avvenire in collegamento agli standard dei processi produttivi e ai parametri delle prestazioni precisati negli articoli precedenti. Qualora risulti un esito negativo parzialmente negativo il funzionario preposto dovrà indicare (specificare anche la forma scritta e i termini per la contestazione e le prescrizioni rivolte all appaltatore). In caso di verifica positiva il funzionario preposto attesterà la regolare esecuzione dei servizi, consentendo in tal modo lo svincolo della cauzione (se prevista). Resta inteso che l intervenuto collaudo non libera l appaltatore da eventuali difetti o imperfezioni non rilevabili secondo la normale perizia o diligenza al momento della verifica. Art Penali Viene prevista unicamente una penale per il ritardo nell esecuzione in relazione a quanto concordato negli articoli 4 e 5: tale ritardo dovrà essere contestato per iscritto entro 5 giorni dall avvenuto accertamento con l indicazione del valore della penalità calcolata sulla base della consistenza dell inadempienza in rapporto al valore dello stato di avanzamento interessato. La penalità sarà trattenuta sull importo del successivo acconto o sul saldo finale. Art. 12 Risoluzione del contratto La risoluzione del contratto è prevista per inadempimenti parziali o totali che possano pregiudicare nella sostanza il raggiungimento del fine contrattuale. A tal fine il contraente interessato dovrà comunicare preventivamente, a mezzo raccomandata con ricevuta di ritorno, la volontà di recedere all altra parte concedendo 10 giorni per controdeduzioni finalizzate a chiarire le cause e i motivi della situazione rilevata. Qualora l Amministrazione proceda alla risoluzione l appaltatore avrà diritto esclusivamente al corrispettivo per i servizi regolarmente eseguiti; tale importo sarà decurtato della somma per i danni subiti dall Ente. Art Oneri e spese Considerato il carattere fiduciario ed esclusivo del negozio non vengono previste né la cauzione, né penali (in caso positivo togliere i riferimenti alla cauzione e alla penale negli articoli precedenti). Tutte le spese inerenti e conseguenti al contratto, come pure gli oneri fiscali, eccetto Iva, sono a carico dell appaltatore. Art. 14 Trattamento dei dati personali Ai sensi dell art. 11 del D.Lgs. 196/03, il trattamento dei dati contenuti nel presente contratto avverrà esclusivamente per lo svolgimento delle attività e per l assolvimento degli obblighi previsti dalla legislazione vigente. Art Controversie Qualsiasi controversia insorta in corso o al termine del rapporto negoziale, non definita in via amministrativa, viene concordemente devoluta alla competenza del foro di Bologna.

Bologna, IL DIRIGENTE (..) Allegati: - modello per la richiesta di iscrizione - disciplinare amministrativo tipo per gli appalti PAG.

Bologna, IL DIRIGENTE (..) Allegati: - modello per la richiesta di iscrizione - disciplinare amministrativo tipo per gli appalti PAG. AVVISO PUBBLICO PER LA FORMAZIONE DI UN ELENCO DI IMPRESE AGRICOLE CANDIDATE AD ASSUMERE IN APPALTO SERVIZI DI MANUTENZIONE DEL TERRITORIO NELLA PROVINCIA DI BOLOGNA (periodo 2010/2014) La Provincia di

Dettagli

SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra

SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra Regione Campania SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA fra L Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano La Provincia di Salerno Le Comunità Montane..., La Comunità Montana..., La Comunità Montana..., Ecc

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA

PROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA PROTOCOLLO D INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI ATTIVITÀ DI RICERCA, DIDATTICA, FORMAZIONE E ORIENTAMENTO TRA L Università degli Studi di Ferrara (di seguito denominata brevemente Università ) Codice Fiscale

Dettagli

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005;

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005; Oggetto: LEGGE 12.03.1999 N. 68 - APPROVAZIONE CONVENZIONE PROGRAMMATICA PER L ASSUNZIONE DI 1 UNITÀ DI PERSONALE APPARTENENTE ALLE LISTE EX ART. 8 L. 68/1999. ASSICURAZIONI GENERALI SPA. VISTA la legge

Dettagli

tutto quanto sopra premesso e considerato, tra:

tutto quanto sopra premesso e considerato, tra: Protocollo d intesa tra la Regione Piemonte e la Direzione Investigativa Antimafia - Centro Operativo di Torino per le modalità di fruizione di dati informativi concernenti il ciclo di esecuzione dei contratti

Dettagli

CONTRATTO DI COLLABORAZIONE AUTONOMA PER LO SVOLGIMENTO DI UN SUPPORTO TECNICO SPECIALISTICO DI TIPO

CONTRATTO DI COLLABORAZIONE AUTONOMA PER LO SVOLGIMENTO DI UN SUPPORTO TECNICO SPECIALISTICO DI TIPO Reg. Inc. n. Pordenone, lì CONTRATTO DI COLLABORAZIONE AUTONOMA PER LO SVOLGIMENTO DI UN SUPPORTO TECNICO SPECIALISTICO DI TIPO INFORMATICO ALL ATTIVITÀ DI ESTRAPOLAZIONE, ELABORAZIONE E MONITORAGGIO STATISTICO

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

TURISMO. Decreto N. 185 del 22-07-2013. Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA

TURISMO. Decreto N. 185 del 22-07-2013. Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA TURISMO Dirigente: PERUZZINI ALBERTO Decreto N. 185 del 22-07-2013 Responsabile del procedimento: Pubblicità/Pubblicazione: ATTO NON RISERVATO,PUBBLICAZIONE SUL SITO DELL'AGENZIA Ordinario [X ] Immediatamente

Dettagli

ALLEGATOA alla Dgr n. 582 del 29 aprile 2014 pag. 1/6

ALLEGATOA alla Dgr n. 582 del 29 aprile 2014 pag. 1/6 giunta regionale 9^ legislatura ALLEGATOA alla Dgr n. 582 del 29 aprile 2014 pag. 1/6 CONVENZIONE PER LA REALIZZAZIONE DELLA SPERIMENTAZIONE DEL MODELLO DI INTERVENTO IN MATERIA DI VITA INDIPENDENTE L

Dettagli

REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE

REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE NELL AMBITO DI PROGRAMMI E PROGETTI FINALIZZATI ART.1 AMBITO DI APPLICAZIONE Il presente Regolamento definisce e disciplina

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

PROVINCIA DI BERGAMO Assessorato all Ambiente e alla Tutela risorse naturali Settore Ambiente

PROVINCIA DI BERGAMO Assessorato all Ambiente e alla Tutela risorse naturali Settore Ambiente PROVINCIA DI BERGAMO Assessorato all Ambiente e alla Tutela risorse naturali Settore Ambiente BANDO PER IL SOSTEGNO DI PROGETTI PER LA SOSTENIBILITA AMBIENTALE 1. Oggetto e finalità L Assessorato all Ambiente

Dettagli

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N

SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N SCHEMA DI REGOLAMENTO DI ATTUAZIONE DELL ARTICOLO 23 DELLA LEGGE N.262 DEL 28 DICEMBRE 2005 CONCERNENTE I PROCEDIMENTI PER L ADOZIONE DI ATTI DI REGOLAZIONE Il presente documento, recante lo schema di

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA REGIONE LAZIO ASSOCIAZIONE REGIONALE COMUNI DEL LAZIO (ANCI LAZIO) UNIONE DELLE PROVINCE DEL LAZIO (UPI LAZIO)

PROTOCOLLO DI INTESA REGIONE LAZIO ASSOCIAZIONE REGIONALE COMUNI DEL LAZIO (ANCI LAZIO) UNIONE DELLE PROVINCE DEL LAZIO (UPI LAZIO) PROTOCOLLO DI INTESA PER IL MIGLIORAMENTO DELL EFFICACIA DEGLI INVESTIMENTI IN SICUREZZA STRADALE TRA REGIONE LAZIO ASSOCIAZIONE REGIONALE COMUNI DEL LAZIO (ANCI LAZIO) E UNIONE DELLE PROVINCE DEL LAZIO

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI

REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI REGOLAMENTO PER LA RIPARTIZIONE DEGLI INCENTIVI PER LA PROGETTAZIONE DI CUI AL CODICE DEI CONTRATTI PUBBLICI Art. 1: Ambito di applicazione. CAPO 1 Oggetto e soggetti Il presente Regolamento definisce

Dettagli

Agosto 2015 EUR/A/IM CONDIZIONI

Agosto 2015 EUR/A/IM CONDIZIONI ACQUISTI MICHELIN ITALIA Agosto 2015 EUR/A/IM CONDIZIONI GENERALI DI ACQUISTO 1 CONDIZIONI GENERALI DI ACQUISTO 1. Premessa... 3 2. Principi etici... 3 3. Prezzi... 3 4. Consegna della fornitura... 3 5.

Dettagli

Art. 1 Campo di applicazione

Art. 1 Campo di applicazione DOCUMENTO TECNICO CRITERI GENERALI PER LA PRESTAZIONE DELLE GARANZIE FINANZIARIE CONSEGUENTI AL RILASCIO DELLE AUTORIZZAZIONI ALL ESERCIZIO DELLE OPERAZIONI DI SMALTIMENTO E RECUPERO RIFIUTI - AI SENSI

Dettagli

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO

REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO REGOLAMENTO SUGLI INTERVENTI DI VOLONTARIATO Approvato con deliberazione del Consiglio Comunale n. 126 del 22.11.1999 www.comune.genova.it Regolamento sugli interventi di volontariato ART. 1 Finalità In

Dettagli

Unione Montana dei Comuni del Mugello All. B)

Unione Montana dei Comuni del Mugello All. B) Unione Montana dei Comuni del Mugello All. B) Città Metropolitana di Firenze SCRITTURA PRIVATA APPALTO DI SERVIZIO PER ATTIVITA INCENTIVANTI LE ADOZIONI DEI CANI RANDAGI CATTURATI SUI TERRITORI COMUNALI

Dettagli

PROVINCIA DI BRINDISI

PROVINCIA DI BRINDISI $//(*$72³% DOOD'HWHUPLQD]LRQH'LULJHQ]LDOH1BBBBBGHOBBBBBBBBBBB PROVINCIA DI BRINDISI 9LD'H/HR%5,1',6, CAPITOLATO SPECIALE D APPALTO SERVIZIO DI MANUTENZIONE ORDINARIA E STRAORDINARIA (parte meccanica ed

Dettagli

SCHEMA CONTRATTO DI APPALTO SERVIZI ASSISTENZIALI SANITARI E ALTRI SERVIZI AUSILIARI

SCHEMA CONTRATTO DI APPALTO SERVIZI ASSISTENZIALI SANITARI E ALTRI SERVIZI AUSILIARI 1 SCHEMA CONTRATTO DI APPALTO SERVIZI ASSISTENZIALI SANITARI E ALTRI SERVIZI AUSILIARI Codice CIG L anno duemila, il giorno del mese di nella sede della Casa per Anziani Umberto I - Piazza della Motta

Dettagli

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza D. LGS 81/2008 I RAPPORTI CON I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è istituito a livello territoriale o di

Dettagli

REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI VOLONTARIATO COMUNALE

REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI VOLONTARIATO COMUNALE REGOLAMENTO PER IL SERVIZIO DI VOLONTARIATO COMUNALE Pagina 1 di 7 INDICE Art. 1 Oggetto e finalità.... pag. 3 Art. 2 Ambito di applicazione...... pag. 3 Art. 3 Requisiti richiesti... pag. 4 Art. 4 Formazione

Dettagli

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007

SVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007 Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,

Dettagli

lavorativo di persone con provvedimenti penali detentivi e/o in esecuzione penale esterna.

lavorativo di persone con provvedimenti penali detentivi e/o in esecuzione penale esterna. Allegato alla Delib.G.R. n.32/ 45 del 15.9.2010 L.R. n. 1 del 24.2.2006, art 9, comma 11. L.R. n. 2 del 29.5.2007, art 33, comma 11. Finanziamento di un programma di attività finalizzate al recupero e

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

CONVENZIONI PRIVATI TRA

CONVENZIONI PRIVATI TRA Legge 12 Marzo 1999, n. 68 Norme per il diritto al lavoro dei disabili CONVENZIONE EX ART. 11 Premesso che a) le parti si sono determinate nella stipula della presente convenzione al fine di consentire

Dettagli

AREA VIII DISCIPLINA DEL MERCATO SERVIZIO CONTRATTUALISTICA E CONCORRENZA

AREA VIII DISCIPLINA DEL MERCATO SERVIZIO CONTRATTUALISTICA E CONCORRENZA AREA VIII DISCIPLINA DEL MERCATO SERVIZIO CONTRATTUALISTICA E CONCORRENZA CONTRATTO DI AFFIDAMENTO LAVORI IN MATERIA DI IMPIANTISTICA ELETTRICA RELATIVI AD IMMOBILI CIVILI DI PROPRIETA CONDOMINIALE (INSTALLAZIONE,

Dettagli

***** ACCORDO PER LO SPOSTAMENTO DELLE LINEE TELEFONICHE INTERFERENTI CON I LAVORI DI COSTRUZIONE DELLA NUOVA SP N. 91 VALLE CALEPIO 2

***** ACCORDO PER LO SPOSTAMENTO DELLE LINEE TELEFONICHE INTERFERENTI CON I LAVORI DI COSTRUZIONE DELLA NUOVA SP N. 91 VALLE CALEPIO 2 PROVINCIA DI BERGAMO TELECOM ITALIA SPA ***** ACCORDO PER LO SPOSTAMENTO DELLE LINEE TELEFONICHE INTERFERENTI CON I LAVORI DI COSTRUZIONE DELLA NUOVA SP N. 91 VALLE CALEPIO 2 LOTTO DA COSTA DI MEZZATE

Dettagli

PROTOCOLLO DI INTESA. tra

PROTOCOLLO DI INTESA. tra Prefettura di Torino Ufficio Territoriale del Governo PROTOCOLLO DI INTESA Il Prefetto di Torino nella persona del Dott. Alberto Di Pace tra e il Dirigente dell Ufficio di Ambito Territoriale per la provincia

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

Dipartimento per la programmazione la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali

Dipartimento per la programmazione la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali Dipartimento per la programmazione la gestione delle risorse umane, finanziarie e strumentali Direzione Generale per la politica finanziaria e per il bilancio Ufficio Settimo Nota prot. n. 5743 del 17

Dettagli

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli;

4. Essere informati sui rischi e le misure necessarie per ridurli o eliminarli; Lezione 3 Le attribuzioni del Rappresentante dei Lavoratori per la sicurezza Il diritto alla salute Abbiamo già sottolineato che il beneficiario ultimo del testo unico è la figura del lavoratore. La cui

Dettagli

CONTRATTO DI COLLABORAZIONE COORDINATA E CONTINUATIVA

CONTRATTO DI COLLABORAZIONE COORDINATA E CONTINUATIVA CONTRATTO DI COLLABORAZIONE COORDINATA E CONTINUATIVA (LAVORO A PROGETTO) Tra le sotto indicate Parti: La Società.. srl, costituita ai sensi della Legge italiana con sede a Milano in via., C.F. e P. IVA.,

Dettagli

COMUNE DI SPOTORNO Provincia di Savona

COMUNE DI SPOTORNO Provincia di Savona REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI FORME DI PREVIDENZA E ASSISTENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA MUNICIPALE DEL COMUNE DI SPOTORNO APPROVATO CON DELIBERAZIONE CONSIGLIO COMUNALE N. 10 DEL

Dettagli

Accordo Quadro. Confesercenti nazionale. Intesa SanPaolo S.p.A.

Accordo Quadro. Confesercenti nazionale. Intesa SanPaolo S.p.A. Accordo Quadro Confesercenti nazionale Intesa SanPaolo S.p.A. Data di sottoscrizione: 15 aprile 2002 Validità : annuale Anno 2007: in vigore Art. 1 Intesa SanPaolo e Confesercenti valuteranno congiuntamente

Dettagli

ELENCO PREZZI PER LE PRESTAZIONI ACCESSORIE AL SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE DEL GAS

ELENCO PREZZI PER LE PRESTAZIONI ACCESSORIE AL SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE DEL GAS ELENCO PREZZI PER LE PRESTAZIONI ACCESSORIE AL SERVIZIO DI DISTRIBUZIONE DEL GAS Finalità Nelle more dell emanazione da parte dell Autorità per l Energia Elettrica ed il Gas di provvedimenti per la determinazione

Dettagli

SCHEMA DI CONTRATTO DI FILIERA

SCHEMA DI CONTRATTO DI FILIERA ALLEGATO IV SCHEMA DI CONTRATTO DI FILIERA Premesso che: La Regione Basilicata, con deliberazione della Giunta Regionale n. del, ha approvato il bando pubblico Progetti Integrati di Filiera, che disciplina

Dettagli

84 12.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1169

84 12.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1169 84 12.1.2011 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 2 DELIBERAZIONE 28 dicembre 2010, n. 1169 Criteri per la concessione dei contributi previsti dalla l.r. 70 del 19.11.2009 (Interventi di sostegno

Dettagli

CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA

CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA CONVENZIONE PER L UTILIZZAZIONE DI STRUTTURE DA PARTE DELLE SCUOLE DI SPECIALIZZAZIONE DI AREA PSICOLOGICA DELL UNIVERSITÁ DEGLI STUDI DI TORINO TRA La Scuola di Specializzazione in Psicologia della Salute

Dettagli

REGOLAMENTO DELLE ASSUNZIONI ALER MILANO

REGOLAMENTO DELLE ASSUNZIONI ALER MILANO REGOLAMENTO DELLE ASSUNZIONI ALER MILANO Ind Pagina 1 di 7 Indice Art. 1 Oggetto...3 Art. 2 Esclusioni...3 Art. 3 Documenti di riferimento...3 Art. 4 Finalità...4 Art. 5 Programmazione delle attività di

Dettagli

COMUNE DI POGGIO A CAIANO

COMUNE DI POGGIO A CAIANO COMUNE DI POGGIO A CAIANO (Provincia di Prato) ACCORDO TRA IL COMUNE DI POGGIO A CAIANO E LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO AUSER, ANTEA E ADA PER L INSERIMENTO DI ANZIANI, PENSIONATI O IN ETA PENSIONABILE,

Dettagli

Regolamento comunale per la valorizzazione delle attivita agro-alimentari tradizionali locali. Istituzione della De.Co. (denominazione comunale)

Regolamento comunale per la valorizzazione delle attivita agro-alimentari tradizionali locali. Istituzione della De.Co. (denominazione comunale) Città di Novi Ligure Regolamento comunale per la valorizzazione delle attivita agro-alimentari tradizionali locali. Istituzione della De.Co. (denominazione comunale) Approvato con deliberazione del Consiglio

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL CENTRO DIURNO PER ANZIANI DI VIA KENNEDY

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL CENTRO DIURNO PER ANZIANI DI VIA KENNEDY CITTA DI CONEGLIANO PROVINCIA DI TREVISO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL CENTRO DIURNO PER ANZIANI DI VIA KENNEDY - Approvato con del. C.C. n. 80-640 del 26.10.1993 (CO.RE.CO. prot. n. 8555 del 15.11.1993)

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente CITTÀ DI AGROPOLI Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente Approvato con deliberazione della Giunta comunale n 358 del 06.12.2012 Regolamento per

Dettagli

COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI IMPRESE MEDIANTE CONFERIMENTO DI MANDATO COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA

COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI IMPRESE MEDIANTE CONFERIMENTO DI MANDATO COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA COSTITUZIONE DI ASSOCIAZIONE TEMPORANEA DI IMPRESE MEDIANTE CONFERIMENTO DI MANDATO COLLETTIVO SPECIALE CON RAPPRESENTANZA I sottoscritti: a) (Capofila). nato a il. nella sua qualità di.. e legale rappresentante

Dettagli

ALLEGATO D. Roma lì, / / Equitalia S.p.A. il Titolare

ALLEGATO D. Roma lì, / / Equitalia S.p.A. il Titolare 1 Premessa e quadro normativo Il Contratto sottoscritto da Equitalia S.p.A. e ha ad oggetto l affidamento dei servizi di implementazione e manutenzione del nuovo Sistema Informativo Corporate - Sistema

Dettagli

Regolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale

Regolamento per la formazione professionale continua del Consiglio Nazionale Consiglio Nazionale dei Dottori Commercialisti e degli Esperti Contabili FORMAZIONE PROFESSIONALE CONTINUA degli iscritti negli Albi tenuti dagli Ordini dei dottori commercialisti e degli esperti contabili

Dettagli

Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali

Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali Comune di Firenze Direzione Servizi Sociali Avviso pubblico esplorativo per la ricerca e la selezione di proposte progettuali, ai sensi dell art. 60 del Regolamento generale per l attività contrattuale

Dettagli

Co.Ge.S.Co. Consorzio per la Gestione di Servizi Comunali

Co.Ge.S.Co. Consorzio per la Gestione di Servizi Comunali Oggetto: Determinazione a contrarre ai fini dell affidamento della gestione associata del Servizio di Assistenza Domiciliare Socio-assistenziale Anziani e Disabili - periodo: 01/01/2013-30/06/2015. IL

Dettagli

LA GIUNTA REGIONALE. VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6, e successive modificazioni;

LA GIUNTA REGIONALE. VISTA la legge regionale 18 febbraio 2002, n. 6, e successive modificazioni; Oggetto: Approvazione del protocollo d intesa-tipo tra Regione Lazio ed enti o soggetti interessati concernente la promozione di un programma di interventi strutturali finalizzati al potenziamento dell

Dettagli

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363

154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 154 31.3.2010 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 13 DELIBERAZIONE 22 marzo 2010, n. 363 Protocollo d intesa Costituzione di un Centro regio nale per la promozione e lo sviluppo dell auto

Dettagli

COMUNE DI ARQUATA SCRIVIA REGOLAMENTO COMUNALE PER LA SPONSORIZZAZIONE DELLE AREE VERDI PUBBLICHE

COMUNE DI ARQUATA SCRIVIA REGOLAMENTO COMUNALE PER LA SPONSORIZZAZIONE DELLE AREE VERDI PUBBLICHE Regione Piemonte Provincia di Alessandria COMUNE DI ARQUATA SCRIVIA REGOLAMENTO COMUNALE PER LA SPONSORIZZAZIONE DELLE AREE VERDI PUBBLICHE Approvato con deliberazione del Consiglio n. 61 in data 30/11/2009

Dettagli

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte.

REGIONE PIEMONTE. Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. REGIONE PIEMONTE Legge regionale 13 aprile 2015, n. 7. Norme per la realizzazione del servizio civile nella Regione Piemonte. (B.U. 16 aprile 2015, n. 15) Il Consiglio regionale ha approvato IL PRESIDENTE

Dettagli

Allegato 3. Indice generale 1. OGGETTO DEL SERVIZIO... 3 2. SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO... 5 3. OBBLIGHI DEL BROKER... 5 4. OBBLIGHI DI ANSF...

Allegato 3. Indice generale 1. OGGETTO DEL SERVIZIO... 3 2. SVOLGIMENTO DEL SERVIZIO... 5 3. OBBLIGHI DEL BROKER... 5 4. OBBLIGHI DI ANSF... AGENZIA NAZIONALE PER LA SICUREZZA DELLE FERROVIE CAPITOLATO SPECIALE Procedura aperta per l affidamento del servizio di brokeraggio assicurativo per le esigenze dell Agenzia Nazionale per la Sicurezza

Dettagli

Convenzione. per la realizzazione del progetto didattico denominato ...

Convenzione. per la realizzazione del progetto didattico denominato ... Prot.n. Luogo, data Convenzione tra l'istituto Scolastico... rappresentato dal Dirigente Scolastico, prof.... con sede in... Prov... cap... Via... tel...fax...e mail... (di seguito indicato come l Istituto

Dettagli

CAV S.p.A. Concessioni ni Autostradali Venete

CAV S.p.A. Concessioni ni Autostradali Venete CAV S.p.A. Concessioni ni Autostradali Venete Sede Legale: via Bottenigo, 64 a 30175 Marghera Venezia Tel. 041 5497111 - Fax. 041 935181 R.I./C.F./P.IVA 03829590276 Iscr. R.E.A. VE 0341881 Cap. Sociale

Dettagli

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI LIBERALI DELLA BANCA

REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI LIBERALI DELLA BANCA REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI LIBERALI DELLA BANCA - 1 - INDICE REGOLAMENTO PER LE EROGAZIONI LIBERALI DELLA BANCA 3 ART. 1 3 ART. 2 3 ART. 3 3 ART. 4 4 ART. 5 4 ART. 6 4 ART. 7 4 ART.8 4 ART. 9 4 ART.

Dettagli

CONTRATTO DI RICERCA COMMISSIONATA

CONTRATTO DI RICERCA COMMISSIONATA CONTRATTO DI RICERCA COMMISSIONATA Tra la Società GHEPI s.r.l., con sede legale in Cavriago 42025 (RE), via 8 marzo, 5 - P.Iva e CF n. 01692480351, in persona del Legale Rappresentante Mariacristina Gherpelli,

Dettagli

PROVINCIA REGIONALE DI SIRACUSA

PROVINCIA REGIONALE DI SIRACUSA PROVINCIA REGIONALE DI SIRACUSA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEI PRESTITI AGEVOLATI DA ACCORDARE DA PARTE DEGLI ISTITUTI DI CREDITO ALLE PICCOLE E MEDIE IMPRESE DELL INDUSTRIA, DEL COMMERCIO, DEI SERVIZI

Dettagli

Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI

Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI Erice è. con i diversamente abili: un percorso che continua PROGETTO DI INCLUSIONE SOCIO-LAVORATIVA PER I SOGGETTI DIVERSAMENTE ABILI PREMESSA L art. 3, II comma della Costituzione Italiana recita: è compito

Dettagli

CAPITOLATO DI APPALTO PER L AFFIDAMENTO DI SERVIZI FINANZIARI RELATIVI ALLA CONCESSIONE DI UN MUTUO DI 6.480.000,00 PER IL FINANZIAMENTO DELL

CAPITOLATO DI APPALTO PER L AFFIDAMENTO DI SERVIZI FINANZIARI RELATIVI ALLA CONCESSIONE DI UN MUTUO DI 6.480.000,00 PER IL FINANZIAMENTO DELL CAPITOLATO DI APPALTO PER L AFFIDAMENTO DI SERVIZI FINANZIARI RELATIVI ALLA CONCESSIONE DI UN MUTUO DI 6.480.000,00 PER IL FINANZIAMENTO DELL ESECUZIONE DI OPERE ED IMPIANTI A VANTAGGIO DELLA GESTIONE

Dettagli

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito

Dettagli

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di

Dettagli

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE

PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE PROGRAMMA PROVINCIALE SPERIMENTALE SULLA DISABILITA (L.R. 41/96 ARTT. 5 21) TRIENNIO 2011 2013 PIANO DI ATTUAZIONE Definizione obiettivi: descrizione degli obiettivi di piano riferiti agli obiettivi generali

Dettagli

COMUNE DI PALERMO R A G I O N E R I A G E N E R A L E SERVIZIO ECONOMATO ED APPROVVIGIONAMENTI ART. 1) OGGETTO DELLA FORNITURA E DESCRIZIONE

COMUNE DI PALERMO R A G I O N E R I A G E N E R A L E SERVIZIO ECONOMATO ED APPROVVIGIONAMENTI ART. 1) OGGETTO DELLA FORNITURA E DESCRIZIONE COMUNE DI PALERMO R A G I O N E R I A G E N E R A L E SERVIZIO ECONOMATO ED APPROVVIGIONAMENTI CAPITOLATO SPECIALE D ONERI PER LA FORNITURA DI: MANGIME PER CANI E GATTI IMPORTO DISPONIBILE 47.603,31 OLTRE

Dettagli

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI

4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI Unione Industriale 35 di 94 4.5 CONTROLLO DEI DOCUMENTI E DEI DATI 4.5.1 Generalità La documentazione, per una filatura conto terzi che opera nell ambito di un Sistema qualità, rappresenta l evidenza oggettiva

Dettagli

IL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29;

IL RETTORE. VISTO lo Statuto di autonomia dell Università del Salento ed in particolare l art. 29; OGGETTO: Emanazione del Regolamento per la formazione del personale tecnicoamministrativo novellato dalla delibera del Consiglio di Amministrazione in data 22/12/2010. IL RETTORE D.R. N. 1 VISTO lo Statuto

Dettagli

Settore Formazione Professionale, Lavoro, Politiche Sociali Ufficio :Centri per l impiego

Settore Formazione Professionale, Lavoro, Politiche Sociali Ufficio :Centri per l impiego Allegato 2 (Da presentare in triplice copia) PROT. DEL CONVENZIONE DI INTEGRAZIONE LAVORATIVA PER L AVVIAMENTO DI DISABILI CHE PRESENTANO PARTICOLARI CARATTERISTICHE E DIFFICOLTA DI INSERIMENTO NEL CICLO

Dettagli

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione

REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE. della Regione REGOLAMENTO CONVOL REGIONALE della Regione Art. 1 Costituzione E costituita su delibera della ConVol nazionale la Rete regionale ConVol della Regione come articolazione regionale della ConVol nazionale,

Dettagli

P R O T O C O L LO D I N T E S A

P R O T O C O L LO D I N T E S A Piano strategico della Provincia di Treviso P R O T O C O L LO D I N T E S A tra Provincia di treviso ISTITUTO PER IL CREDITO SPORTIVO C.o.n.i. comitato di treviso per la Concessione di mutui agevolati

Dettagli

Regolamento per la collaborazione tra il Comune di Crespellano e i singoli volontari per lo svolgimento di attivita solidaristiche promosse dal Comune

Regolamento per la collaborazione tra il Comune di Crespellano e i singoli volontari per lo svolgimento di attivita solidaristiche promosse dal Comune Allegato n.1 alla delibera di Consiglio Comunale n.78 del 27/07/2000 Regolamento per la collaborazione tra il Comune di Crespellano e i singoli volontari per lo svolgimento di attivita solidaristiche promosse

Dettagli

CITTA DI SAN MAURO TORINESE

CITTA DI SAN MAURO TORINESE Allegato delib. C.C. n. 35 / 2015 CITTA DI SAN MAURO TORINESE REGOLAMENTO PER L ADOZIONE DI AREE VERDI PUBBLICHE Approvato con deliberazione Consiglio comunale n. 35 dell 11 maggio 2015 1 REGOLAMENTO PER

Dettagli

Art. 1 Definizioni. Art. 2 Finalità. Art. 3 Costituzione Fondo Regionale. Art. 4 Durata. Art. 5 Beneficiari del Fondo. Art. 6 Iniziative ammissibili

Art. 1 Definizioni. Art. 2 Finalità. Art. 3 Costituzione Fondo Regionale. Art. 4 Durata. Art. 5 Beneficiari del Fondo. Art. 6 Iniziative ammissibili REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL FONDO REGIONALE DI GARANZIA Art. 1 Definizioni Art. 2 Finalità Art. 3 Costituzione Fondo Regionale Art. 4 Durata Art. 5 Beneficiari del Fondo Art. 6 Iniziative ammissibili

Dettagli

Sviluppo Investimenti Territorio s.r.l.

Sviluppo Investimenti Territorio s.r.l. 161/13 Sviluppo Investimenti Territorio s.r.l. Regolamento per l affidamento di incarichi professionali a soggetti esterni Sommario Articolo 1 Oggetto del Regolamento... 2 Articolo 2 Presupposti e limiti...

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI FORME DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA MUNICIPALE DEL COMUNE DI FINALE LIGURE

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI FORME DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA MUNICIPALE DEL COMUNE DI FINALE LIGURE REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI FORME DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA MUNICIPALE DEL COMUNE DI FINALE LIGURE ALLEGATO SUB A) alla deliberazione di C.C. N. 41 del 20.04.2009

Dettagli

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO

REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO REGOLAMENTO DELLA CONSULTA DEL VOLONTARIATO E DELL ASSOCIAZIONISMO Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 36 del 04.05.2006 Indice ART. 1 - OBIETTIVI...2 ART. 2 - FUNZIONI DELLA CONSULTA...2

Dettagli

CAPITOLATO SPECIALE D ONERI PER L ATTIVITA DI TRASPORTO SCOLASTICO E ASSISTENZA AL TRASPORTO DI ALUNNI E STUDENTI DISABILI

CAPITOLATO SPECIALE D ONERI PER L ATTIVITA DI TRASPORTO SCOLASTICO E ASSISTENZA AL TRASPORTO DI ALUNNI E STUDENTI DISABILI CAPITOLATO SPECIALE D ONERI PER L ATTIVITA DI TRASPORTO SCOLASTICO E ASSISTENZA AL TRASPORTO DI ALUNNI E STUDENTI DISABILI 1 INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 ART. 7 ART. 8 ART. 9 ART. 10

Dettagli

SCHEMA TIPO DI CONVENZIONE DI INSERIMENTO LAVORATIVO ex ART. 12, L. 68/99

SCHEMA TIPO DI CONVENZIONE DI INSERIMENTO LAVORATIVO ex ART. 12, L. 68/99 SCHEMA TIPO DI CONVENZIONE DI INSERIMENTO LAVORATIVO ex ART. 12, L. 68/99 Il giorno I Servizi per l Impiego della Provincia di rappresentati da Il Datore di lavoro rappresentato da.. La Cooperativa Sociale/il

Dettagli

IL COMUNE DI GENOVA, di seguito per brevità, denominato Comune, con sede in via Garibaldi 9, Codice Fiscale 00856930102, rappresentato

IL COMUNE DI GENOVA, di seguito per brevità, denominato Comune, con sede in via Garibaldi 9, Codice Fiscale 00856930102, rappresentato CONTRATTO FRA IL COMUNE DI GENOVA E... PER L ESECUZIONE DEL SERVIZIO DI ACCOMPAGNAMENTO EDUCATIVO A FAVORE DI MINORI E NUCLEI DI NAZIONALITÀ STRANIERA SEGUITI DALL UFFICIO CITTADINI SENZA TERRITORIO PERIODO...

Dettagli

Linee guida per le Scuole 2.0

Linee guida per le Scuole 2.0 Linee guida per le Scuole 2.0 Premesse Il progetto Scuole 2.0 ha fra i suoi obiettivi principali quello di sperimentare e analizzare, in un numero limitato e controllabile di casi, come l introduzione

Dettagli

S.A.C. Società Aeroporto Catania S.p.A.

S.A.C. Società Aeroporto Catania S.p.A. S.A.C. Società Aeroporto Catania S.p.A. Capitolato tecnico per Affidamento del servizio di consulenza per la progettazione, implementazione e certificazione di un Sistema di Gestione Integrato per la Qualità

Dettagli

CONTRATTO PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTO DI RETE COMUNE PER LA CONNESSIONE. l sig. o la società.,sede legale, persona del legale

CONTRATTO PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTO DI RETE COMUNE PER LA CONNESSIONE. l sig. o la società.,sede legale, persona del legale CONTRATTO PER LA REALIZZAZIONE DI IMPIANTO DI RETE COMUNE PER LA CONNESSIONE Tra: l sig. o la società.,sede legale, persona del legale rappresentante pro-tempore, in proprio nonché quale procuratore di.,

Dettagli

REGOLAMENTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARIATO IN ATTIVITA SOCIALMENTE UTILI

REGOLAMENTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARIATO IN ATTIVITA SOCIALMENTE UTILI REGOLAMENTO PER L IMPIEGO DI VOLONTARIATO IN ATTIVITA SOCIALMENTE UTILI Approvato con D.C.C. n. 2 in data 12-02-2015 Art.1 Il Comune di Roncaro volendo garantire nell ambito del proprio territorio attività

Dettagli

CONVENZIONE D'INSERIMENTO LAVORATIVO TEMPORANEO CON FINALITÀ FORMATIVE ex art. 12 LEGGE n. 68/99

CONVENZIONE D'INSERIMENTO LAVORATIVO TEMPORANEO CON FINALITÀ FORMATIVE ex art. 12 LEGGE n. 68/99 CONVENZIONE D'INSERIMENTO LAVORATIVO TEMPORANEO CON FINALITÀ FORMATIVE ex art. 12 LEGGE n. 68/99 Il giorno Tra la PROVINCIA DI ROVIGO con sede legale in Rovigo, via Celio, 10, C.F. 93006330299 rappresentata

Dettagli

PROGETTO DI POLITICHE ATTIVE SUL LAVORO a valere sull UPB 2.1.4.2.70.CAP.908 della Regione Lombardia

PROGETTO DI POLITICHE ATTIVE SUL LAVORO a valere sull UPB 2.1.4.2.70.CAP.908 della Regione Lombardia PROVINCIA DI SONDRIO PROGETTO DI POLITICHE ATTIVE SUL LAVORO a valere sull UPB 2.1.4.2.70.CAP.908 della Regione Lombardia Radar dalla conoscenza allo sviluppo delle politiche attive del lavoro PROGETTAZIONE

Dettagli

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI D.P.C.M. 30 marzo 2001: ATTO DI INDIRIZZO E COORDINAMENTO SUI SISTEMI DI AFFIDAMENTO DEI SERVIZI ALLA PERSONA PREVISTI DALL ART. 5 DELLA LEGGE 8 novembre 2000, n. 328 IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO DEI MINISTRI

Dettagli

CITTA DI AVIGLIANO. Provincia di Potenza. 3 SETTORE "Urbanistica-Lavori Pubblici-Manutenzione del Territorio

CITTA DI AVIGLIANO. Provincia di Potenza. 3 SETTORE Urbanistica-Lavori Pubblici-Manutenzione del Territorio CITTA DI AVIGLIANO Provincia di Potenza 3 SETTORE "Urbanistica-Lavori Pubblici-Manutenzione del Territorio SERVIZIO OPERE PUBBLICHE AMBIENTE MANUTENZIONE DETERMINAZIONE COPIA Raccolta particolare del servizio

Dettagli

DATALOGIC S.P.A. RELAZIONE ALL ASSEMBELA DEGLI AZIONISTI

DATALOGIC S.P.A. RELAZIONE ALL ASSEMBELA DEGLI AZIONISTI DATALOGIC S.P.A. RELAZIONE ALL ASSEMBELA DEGLI AZIONISTI ACQUISTO E DISPOSIZIONE DI AZIONI PROPRIE DELIBERAZIONI INERENTI E CONSEGUENTI Consiglio di Amministrazione 1 aprile 2016 Signori Azionisti, l Assemblea

Dettagli

il PRSS individua tra le misure da attuare per il miglioramento della sicurezza stradale le seguenti azioni:

il PRSS individua tra le misure da attuare per il miglioramento della sicurezza stradale le seguenti azioni: REGIONE PIEMONTE BU1 05/01/2012 Deliberazione della Giunta Regionale 28 novembre 2011, n. 117-3019 Approvazione dello schema di Protocollo di Intenti fra la Regione Piemonte e la Fondazione A.N.I.A. (Associazione

Dettagli

Condizioni generali di vendita Art. 1 Oggetto del contratto Art. 2 Ricevimento dell ordine Art. 3 Esecuzione del contratto e tempi di consegna

Condizioni generali di vendita Art. 1 Oggetto del contratto Art. 2 Ricevimento dell ordine Art. 3 Esecuzione del contratto e tempi di consegna Condizioni generali di vendita Art. 1 Oggetto del contratto Le presenti condizioni generali di vendita si applicano a tutti i contratti stipulati dalla società Ghibli Design srl (d ora innanzi Ghibli)

Dettagli

Città di Tortona Provincia di Alessandria

Città di Tortona Provincia di Alessandria Città di Tortona Provincia di Alessandria REGOLAMENTO PER L ALIENAZIONE DEL PATRIMONIO COMUNALE Approvato con Deliberazione del Consiglio Comunale n. 6 del 24/01/2013. Pagina 1 di 6 Sommario ART.1 - OGGETTO

Dettagli

Comune di Cagliari SERVIZIO ATTIVITA' PRODUTTIVE E TURISMO

Comune di Cagliari SERVIZIO ATTIVITA' PRODUTTIVE E TURISMO Comune di Cagliari SERVIZIO ATTIVITA' PRODUTTIVE E TURISMO DETERMINAZIONE DEL DIRIGENTE Oggetto: PROGETTO DI COMUNICAZIONE FINALIZZATO ALLA PROMOZIONE TURISTICA DELLA CITTA' DI CAGLIARI E DEGLI EVENTI

Dettagli

In esecuzione della Determinazione Dirigenziale n.. del SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE

In esecuzione della Determinazione Dirigenziale n.. del SI CONVIENE E SI STIPULA QUANTO SEGUE ALLEGATO B) all Avviso Schema di CONVENZIONE TRA COMUNE DI FORLì E ASSOCIAZIONE DI (VOLONTARIATO /PROMOZIONE SOCIALE) (nome). PER L ATTUAZIONE DEL PROGETTO CRESCERE NEL CENTRO PREMESSO - che l Amministrazione

Dettagli

ART. 1 SCOPO ED ARTICOLAZIONE DEL REGOLAMENTO

ART. 1 SCOPO ED ARTICOLAZIONE DEL REGOLAMENTO REGOLAMENTO PER CONFERIMENTO DI INCARICHI PROFESSIONALI, SPESE DI SPONSORIZZAZIONE, SPESE PER RELAZIONI PUBBLICHE, CONVEGNI, MOSTRE, PUBBLICITÀ E RAPPRESENTANZA. ART. 1 SCOPO ED ARTICOLAZIONE DEL REGOLAMENTO

Dettagli

MANDATO DI ASSISTENZA PER LA GESTIONE DELLE ANAGRAFI ZOOTECNICHE

MANDATO DI ASSISTENZA PER LA GESTIONE DELLE ANAGRAFI ZOOTECNICHE MANDATO DI ASSISTENZA PER LA GESTIONE DELLE ANAGRAFI ZOOTECNICHE Con la presente scrittura privata, da fare valere ad ogni effetto di legge, tra le sottoscritte parti: e Paolo Ciceri in qualità di Presidente

Dettagli

DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N. 81 E S.M.I. ASPETTI DELLA NORMATIVA CHE RIGUARDANO LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO

DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N. 81 E S.M.I. ASPETTI DELLA NORMATIVA CHE RIGUARDANO LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO DECRETO LEGISLATIVO 9 APRILE 2008 N. 81 E S.M.I. ASPETTI DELLA NORMATIVA CHE RIGUARDANO LE ASSOCIAZIONI DI VOLONTARIATO Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 Decreto Legislativo 3 agosto 2009, n. 106

Dettagli

3.4.1 Descrizione del Programma

3.4.1 Descrizione del Programma PROGRAMMA N - 014 REALIZZAZIONE E MANUTENZIONE DELLE OPERE PUBBLICHE E DEI BENI DEMANIALI E PATRIMONIALI RESPONSABILE ING. LEO GALLI (Il riferimento al Responsabile è puramente indicativo, individuazione

Dettagli

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola

VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola Premessa VALeS Valutazione e Sviluppo Scuola progetto sperimentale per individuare criteri, strumenti e metodologie per la valutazione delle scuole e dei dirigenti scolastici Le precedenti sperimentazioni

Dettagli