Le novità del nuovo regolamento D.P.G.R.T. 18 dicembre /R
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1 Ing. Irene Chirizzi REGIONE TOSCANA Direzione Generale Diritti di cittadinanza e coesione sociale Settore Prevenzione e sicurezza in ambienti di vita e di lavoro, alimenti e veterinaria Le novità del nuovo regolamento D.P.G.R.T. 18 dicembre /R Empoli 10 Dicembre 2014
2 INDICATORI DI DANNO Gli indicatori di salute e di danno: il contesto degli infortuni in edilizia
3 25 INFORTUNI MORTALI in Toscana nel comparto edilizia, registrati dai Dip.ti Prevenzione Aziende U.S.L.* * esclusa manutenzione coperture
4 Incidenza percentuale degli INFORTUNI MORTALI in Toscana per caduta dall alto nel comparto edilizia (esclusa manutenzione coperture) 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 67% 59% 62% 54% 56% 50% 46% 38% 36% 29% 29% 25% 25%25% 25% 0%
5 INFORTUNI MORTALI in Toscana nel comparto edilizia, registrati dai Dipartimenti di Prevenzione nel 2014 Azienda USL Toscana FIRENZE PISA Data accadimento Tipologia lavoratore 27/08/2014 DIPENDENTE 12/09/2014 TITOLARE (esclusa manutenzione coperture) Modalità accadimento L'infortunato mentre procedeva a posizionare un accessorio di sollevamento ad un tubo posizionato sopra il piano di un rimorchio, subiva l'elettrocuzione per contatto o arco elettrico del braccio di un autogru con una linea elettrica in tensione sovrastante. L'infortunato insieme a due dipendenti stava sollevando un collettore aria di peso 100 kg e dimensioni 4x3x1 m con l'ausilio di un sollevatore pneumatico impropriamente adibito allo scopo in quanto adatto a sollevare carichi di dimensioni inferiori. L'infortunato stazionava al di sotto del carico in quanto impegnato a manovrare il comando del pistone pneumatico di sollevamento quando improvvisamente il carico rompeva il sistema di ritenuta cadendo sull'infortunato colpendolo alla testa. totale 2 Regione Toscana - Direzione Generale Diritto alla Salute - Settore Prevenzione e Sicurezza
6 INFORTUNI MORTALI in Toscana nel comparto edilizia, registrati dai Dipartimenti di Prevenzione nel 2013 (esclusa manutenzione coperture) Azienda USL Toscana PISTOIA Data acca di mento Tipologia lavoratore 01/08/2013 dipendente Modalità accadimento Mentre il lavoratore stava utilizzando una benna miscelatrice per preparare l'impasto di cemento rimaneva impigliato e schiacciato dalla coclea della macchina stessa. PISA 23/10/2013 lavoratore "in nero" Si ipotizza che l'infortunato nel tentativo di passare dall'impalcato ad un vicino terrazzo sia caduto nel vuoto. PISA LIVORNO 06/12/2013 lavoratore autonomo 18/12/2013 dipendente X Caduta dall'alto mentre il lavoratore stava demolendo un solaio Sprofondamento delle volte sopra le quali stava lavorando per la ricostruzione delle stesse. L'infortunato sprofondava sul ponteggio sottostante. totale 4 Regione Toscana - Direzione Generale Diritto alla Salute - Settore Prevenzione e Sicurezza
7 INFORTUNI MORTALI in Toscana nel comparto edilizia, registrati dai Dipartimenti di Prevenzione nel 2012 Azienda USL Toscana MASSA Data acca dimento Tipologia lavoratore Modalità accadimento 18/01/2012 dipendente X Sviluppo di incendio a seguito della rottura della tubatura del metanodotto. LIVORNO GROSSETO AREZZO LUCCA AREZZO AREZZO 27/01/2012 dipendente 29/03/2012 datore di lavoro 20/07/2012 legale rappresentante 29/10/2012 socio lavoratore 10/11/2012 dipendente 28/12/2012 dipendente L'infortunato alla guida di bobcat (trattore "Pasquali 970" anno immatricolazione 1983 privo di telaio antiribaltamento e di cintunre di sicurezza) dopo aver lasciato il cantiere iniziava la discesa che lo avrebbe portato all'abitato di Marciana (Elba).Per cause ancora da definire il mezzo si è ribaltato e l'uomo è rimasto schiacciato sotto il trattore. Durante i lavori di ristrutturazione di un fabbricato, nella fase di demolizione crollava il solaio e l'infortunato veniva colpito dalle macerie Sfondamento lastra di copertura in fibrocemento durante le lavorazioni di posa in opera di pannelli fotovoltaici. Sfondamento lastra di copertura in fibrocemento durante le lavorazioni di posa in opera di pannelli fotovoltaici. Autista per un impresa di escavazioni perdeva il controllo del mezzo che conduceva (camion carico di ghiaia), uscendo fuori strada e ribaltandosi. Mentre stava effettando lavori stradali veniva investito da un'automobile che sopraggiungeva. totale 7 29% degli infortuni mortali per caduta dall'alto
8 INFORTUNI MORTALI in Toscana nel comparto edilizia Lavori di manutenzione, senza allestimento di cantiere (manutenzione coperture) Regione Toscana - Direzione Generale Diritto alla Salute - Settore Prevenzione e Sicurezza
9 Azienda USL Toscana INFORTUNI MORTALI in Toscana nel comparto edilizia Lavori di manutenzione, senza allestimento di cantiere Data accadimento Tipologia lavoratore M odalità accadimento 2000 FIRENZE 18/10/2000 lavoratore autonomocaduto dall'alto (geom., ispez.copertura in eternit cap.ind.,sfond.) 2001 PRATO 05/04/2001 lavoratore autonomosfondamento eternit (idraulico, preventivo x inst. impianti) 2001 LUCCA 14/05/2001 lavoratore dipendentesfondamento tetto (idraulico x manutenz. imp. raffredd.) 2001 GROSSETO 22/05/2001 lavoratore autonomocaduto dall'alto (lav.aut.manutenz.impianti, sfondato tetto) 2001 LIVORNO 19/09/2001 lavoratore dipendentecaduto dall'alto (impiantista, montaggio aspiratore, sfondato eternit) 2002 PRATO 20/03/2002 lavoratore dipendentecaduto dall'alto (errato uso di scala) durante installazione di parabola su tetto) 2003 AREZZO 29/04/2003 lavoratore dipendentecaduto dall'alto (pensionato, manutenz. tetto, sfondamento della copertura stessa) 2003 PISA 16/07/2003 lavoratore autonomocaduto dall'alto (lav.ed., manut.copertura in eternit capannone industriale, sfondato lucernario) 2004 AREZZO 16/02/2004 lavoratore interinale caduto dall'alto (idraulico su copertura in eternit cap.industriale x inst. canne fumarie) 2004 PRATO 30/09/2004 impresa individuale caduto dall'alto (elettricista da scala a pioli interno capannone ind., durante installaz. impianti) 2004 GROSSETO 23/11/2004 lavoratore autonomocaduto dall'alto (pulizia canna fumaria su copertura piana) 2004 GROSSETO 23/11/2004 lavoratore autonomocaduto dall'alto (pulizia canna fumaria su copertura piana) 2004 FIRENZE 03/12/2004 lavoratore dipendentecaduto dall'alto (tecnico x rilevazione inquin. elettromagn.antenna telefoni su tetto civ abit.) 2005 FIRENZE 16/03/2005 lavoratore dipendentecaduto dall'alto (edile durante manutenzione copertura, sfondato eternit) 2005 EMPOLI 29/04/2005 lavoratore autonomocaduto dall'alto (antennista, montaggio antenna sfondato lucernario) 2005 PISA 28/07/2005 lavoratore autonomocaduto dall'alto (lattoniere, ribaltato cestello durante installaz. gronda in rame) 2005 MASSA 06/10/2005 lavoratore dipendentecaduto dall'alto (lav. Ed., durante manutenz. copertura ex magazzino alimentare,sfondamento) 2006 VIAREGGIO 08/07/2006 lavoratore autonomocaduto dall'alto (lav. Ed., durante manutenz. copertura piana, rifacimento impermeabilizzazione) 2007 PISTOIA 16/04/2007 lavoratore dipendentecaduto dall'alto (pensionato, manutenz copertura in eternit cap.ind.,sfond.) 2007 PISTOIA 17/10/2007 lavoratore dipendentecaduto dall'alto (impiegato autosalone, manut condiz. su cop.ra eternit autosalone.) 2008 PISA 27/03/2008 tecnico dipendente caduto dall'alto (sfond.to copertura capannone ind. - soprall. per installaz pannelli fotovolt.) 2008 GROSSETO 09/10/2008 dipendente caduto dall'alto (sfond.to copertura capannone ind. durante manutenzione ordinaria) 2009 VIAREGGIO 04/02/2009 dipendente caduto dall'alto (caduto da scaleo durante accesso a copertura per manut.e ordinaria) 2009 PISA 27/05/2009 pensionato caduto dall'alto (sfondato copertura eternit durante accesso a copertura per ispezione) totale 24 (manutenzione coperture)
10 INFORTUNI MORTALI in Toscana nel comparto edilizia Lavori di manutenzione, senza allestimento di cantiere (manutenzione coperture) 2011 PRATO 04/02/2011 caduto dall'alto (sfondamento lastra ondulina durante ispezione del tetto) 2011 PRATO 31/03/2011 lavoratore autonomo caduto dall'alto (sfondamento lucernaio in materiale plastico di copertura lab. Industriale) 2011 FIRENZE 27/05/2011 antennista caduto dal tetto dell'edificio dove installava l'antenna 2011 AREZZO 29/06/2011 lavoratore dipendente caduto dall'alto (sfondamento lucernaio, manutenzione copertura amianto) 2011 EMPOLI 29/08/2011 dipendente non regolarizzato caduta dall'alto per sfondamento manto copertura 2011 PISTOIA 13/09/2011 titolare impresa caduta dall'alto per sfondamento manto copertura in fibrocemento 2012 FIRENZE 09/08/2012 dipendente, straniero caduta dall'alto per sfondamento manto di copertura in fibrocemento 2013 LIVORNO 08/06/2013 lavoratore autonomo caduta dall'alto per sfondamento manto copertura in fibrocemento 2013 SIENA 06/11/2013 lavoratore autonomo 2013 FIRENZE 06/11/2013 lavoratore dipendente caduta dall'alto, il lavoratore si trovava sul cestello di una PLE che veniva utilizzata per eseguire lavori di manutenzione alla copertura. Sul cestello erano state caricate tegole e calcinacci, il braccio sovraccaricato ha fatto ribaltatre il mezzo. caduta dall'alto, cedimento del montante intermedio del ponteggio al quale il lavoratore era appoggiato con la schiena mentre murava dei coppi nella parte finale del tetto.
11 Incidenza percentuale degli INFORTUNI MORTALI in Toscana per caduta dall alto nel comparto edilizia 80% 70% 60% 50% 40% 30% 41% 59% 61% 70% 67% 64% 64% 67% 56% 56% 50% 44% 40% 38% 25% 20% 10% 0%
12 LE AZIONI DELLA REGIONE NEL SETTORE EDILIZIA L.R. n. 1 del 03/01/2005 art.82 comma 15 adesso L.R. n. 65 del 10/11/2014 art. 141 comma 13 in vigore il 27/11/2014 Riscrittura del regolamento 62/R 2005: Emanazione del D.lgs.81/08, D.lgs. 163/06 Nuova riscrittura e ampliamento delle definizioni adeguate ai testi normativi nazionali o allineate alle indicazioni ANCI, ad es. la definizione di copertura, copertura calpestabile Maggior chiarezza nel campo di applicazione del regolamento con inclusione di interventi sulla copertura indipendentemente dal titolo edilizio (ad esempio i pannelli fotovoltaici, la cui installazione veniva interpretata come manutenzione ordinaria, confondendola evidentemente con l'attività libera). Nuova ridefinizione degli interventi esclusi dal campo di applicazione del regolamento con applicazione semplificata (ad esempio manufatti di altezza inferiore a 4 metri privi di impianti tecnologici, i pergolati, le coperture di manufatti temporanei ecc.).
13 La Legge Regionale n. 65 del 10/11/2014 art. 141 comma 13 Riscrittura del regolamento 62/R 2005: Ridefinizione delle soluzioni progettuali ammissibili con differenziazione tra sistemi di protezione fissi (elemento inamovibile stabilmente ancorato all edificio, che non può essere rimosso se non intervenendo con una demolizione parziale o totale della struttura a cui viene fissato) e sistemi di protezione permanenti (elemento in dotazione stabile all edificio che può essere rimosso e posizionato al momento della sua effettiva utilizzazione quale una scala, un parapetto.) Individuazione di modelli di riferimento per la redazione degli elaborati previsti con emanazione di una delibera successiva n. 178/2014, (art. 5 comma 4). Gli allegati sono scaricabili ed editabili da
14 La Legge Regionale n. 65 del 10/11/2014 art. 141 comma 13 Riscrittura del regolamento 62/R 2005: Individuazione degli elementi indispensabili per la valutazione del rischio da riportare in forma grafica nella planimetria allegata all elaborato tecnico della copertura (bordo soggetto ad arresto caduta, a trattenuta, raggiungibile dal basso, ecc. ). Ridefinizione dei compiti dei vari soggetti che la normativa individua (vedi committente, direttore dei lavori, progettista e coordinatore).
15 La Legge Regionale n. 65 del 10/11/2014 art. 141 comma 13 Principali novità del nuovo regolamento 75/R 2013: Art.2 Esclusioni Gli interventi di manutenzione ordinaria che riguardano le opere di riparazione, rinnovamento e sostituzione delle finiture degli edifici e quelle necessarie ad integrare o mantenere in efficienza gli impianti tecnologici esistenti, i pergolati e le coperture di manufatti aventi carattere temporaneo, le coperture che non espongono ad un rischio di caduta dall alto da un altezza maggiore di 2 metri misurata dal punto più elevato rispetto al piano sottostante, gli interventi impiantistici diversi da quelli definiti successivamente, le coperture prive di impianti tecnologici di qualsivoglia tipologia, in cui il dislivello tra il punto più elevato della copertura ed il piano di campagna naturale o artificiale sottostante non sia superiore a 4 metri, non necessitano di misure preventive e protettive fisse o permanenti.
16 La Legge Regionale n. 65 del 10/11/2014 art. 141 comma 13 Principali novità del nuovo regolamento 75/R 2013: Art. 3 Definizioni: vengono riformulate e rese più chiare e univoche alcune definizioni. L art. 3, comma 1 lettera d), definisce gli interventi impiantistici inclusi per la prima volta nell ambito di applicazione del nuovo regolamento: gli impianti di produzione, trasformazione, trasporto, distribuzione, utilizzazione dell energia elettrica, compresi gli impianti da fonti di energia rinnovabili (FER), gli impianti di protezione contro le scariche atmosferiche, gli impianti di riscaldamento, climatizzazione, condizionamento, refrigerazione di qualsiasi natura o specie, compresi impianti da fonti di energia rinnovabili (FER), comprese le opere di evacuazione dei prodotti della combustione e delle condense; E stato deciso di estendere il campo di applicazione del Regolamento anche a questi interventi che si configurano come attività edilizia libera, esclusa dal precedente regolamento.
17 La Legge Regionale n. 65 del 10/11/2014 art. 141 comma 13 Principali novità del nuovo regolamento 75/R 2013: Art. 4 Adempimenti: vengono aggiornati gli adempimenti previsti a carico del progettista in seguito delle novità introdotte nella normativa autorizzativa in materia di edilizia civile e industriale, pubblica e privata, vedi istanze di permesso a costruire, segnalazioni certificate di inizio attività edilizia (SCIA), attività di edilizia libera e di interventi impiantistici, varianti in corso d opera, etc.; Art. 5 e 6 Elaborato tecnico della copertura: viene adeguata la parte relativa agli adempimenti con riferimento all entrata in vigore del D.lgs 81/08 e l abrogazione del D.lgs 494/96. Viene migliorata la descrizione dei contenuti tecnici obbligatori e resi fruibili una serie di allegati esemplificativi.
18 La Legge Regionale n. 65 del 10/11/2014 art. 141 comma 13 Principali novità del nuovo regolamento 75/R 2013: Art. 7, 8, 9 e 10 criteri generali di progettazione:è la parte più tecnica ed è stata migliorata descrivendo e specificando in modo più chiaro, completo ed esaustivo cosa si intende per percorso, accesso e transito in copertura, con puntuale illustrazione delle problematiche tecniche più comuni e analisi delle priorità di scelta di soluzioni progettuali e attrezzature, sempre in linea con i principi generali di tutela dati dall art. 15, 111 e 115 del D.lgs 81/08, ovvero: 1. priorità ai dispositivi di protezione collettiva rispetto a quelli individuali; 2. riduzione rischio alla fonte; 3. presa in considerazione delle problematiche ergonomiche, di salvataggio per eventuali cadute e sospensione inerte da copertura,priorità alle soluzioni fisse e permanenti; 4. priorità alle scale fisse a gradini a rampe con sviluppo rettilineo, alle linee vita rispetto agli ancoraggi puntuali; 5. indicazioni sulle geometrie degli accessi, all illuminazione dei percorsi, etc.
19 La Legge Regionale n. 65 del 10/11/2014 art. 141 comma 13 Principali novità del nuovo regolamento 75/R 2013: Criteri generali di progettazione art. 7, comma 6, D.P.R.G. n. 75/R Novità Negli interventi impiantistici comportanti l installazione sulle coperture calpestabili di pannelli solari devono essere previsti appositi spazi di dimensioni sufficienti a consentire l installazione e l uso di un sistema anticaduta garantendo la manutenzione in sicurezza della copertura e delle sue dotazioni. Tale disposizione non si applica nel caso di adozione di dispositivi di protezione collettiva permanenti.
20 La Legge Regionale n. 65 del 10/11/2014 art. 141 comma 13 Regime transitorio tra il vecchio ed il nuovo regolamento 75/R 2013 Casistica Lavori in copertura ultimati ma cantiere in esecuzione; Progetto approvato dalle autorità competenti con o senza deposito della Comunicazione di Inizio Lavori ; Progetto depositato ma con iter di approvazione non concluso; Varianti in corso d opera che non comportino, o non abbiano comportato, sospensione dei relativi lavori, di cui all art. 83 bis della L.R. 1/2005 Norme per il governo del territorio.
21 La Legge Regionale n. 65 del 10/11/2014 art. 141 comma 13 Regime transitorio tra il vecchio ed il nuovo regolamento 75/R 2013 Ricordiamo che l'elaborato tecnico della copertura è un allegato del titolo abilitativo edilizio che viene presentato a seconda della tipologia di lavori da realizzare (SCIA, permesso di costruire). L'articolo 82 comma 14 della l.r. 1/2005 (adesso art.141 c.14 della L.R. 65/2014) stabilisce infatti che La mancata previsione delle misure di cui al comma 13 (appunto, le misure preventive e protettive dettagliate nell'elaborato) costituisce causa ostativa al rilascio del permesso di costruire ed impedisce altresì l'efficacia della SCIA di cui all'articolo 84 (art.145 della L.R. 65/2014)
22 La Legge Regionale n. 65 del 10/11/2014 art. 141 comma 13 Con la nuova legge regionale Norme per il governo del territorio n. 65 del 10 novembre 2014 la mancata previsione delle misure preventive e protettive dettagliate nell'elaborato prevede ai sensi dell'art. 215 sanzioni amministrative pecuniarie al proprietario dell'immobile, o altro soggetto responsabile della gestione o della manutenzione del medesimo, e al coordinatore alla progettazione e all'esecuzione dei lavori. L'accertamento delle violazioni è competenza dell' azienda USL, la competenza all'applicazione delle relative sanzioni amministrative è del comune nel cui territorio la sanzione è stata accertata.
23 La Legge Regionale n. 65 del 10/11/2014 art. 141 comma 13 Regime transitorio tra il vecchio ed il nuovo regolamento 75/R 2013 Il regolamento è entrato in vigore il 4 gennaio 2014, nella casistica presentata tre di esse (lavori in copertura ultimati; progetto approvato, con o senza deposito della comunicazione di inizio lavori; varianti in corso d'opera che non comportino sospensione dei lavori ex art. 83-bis l.r. 1/2005 sostituito da art. 143 l.r. 65/2014) si riferiscono a procedimenti conclusi, o in cui quantomeno la fase decisoria è stata sicuramente espletata. In questi casi è sufficiente verificare la data di rilascio dei titoli abilitativi, e fare applicazione del principio generale per cui tempus regit actum, laddove l'atto in questione è costituito proprio dal titolo abilitativo: se esso è antecedente al 4 gennaio 2014 si applicherà il regolamento approvato con d.p.g.r. 62/R/2005, e l'elaborato, redatto secondo le disposizioni di tale regolamento, potrà essere depositato per la richiesta dell'abitabilità.
24 La Legge Regionale n. 65 del 10/11/2014 art. 141 comma 13 Regime transitorio tra il vecchio ed il nuovo regolamento 75/R 2013 Per le attività edilizie libere, ossia eseguibili senza titolo abilitativo (articolo 80 l.r. 1/2005, sostituito da art. 136 l.r. 65/2014), il principio è il medesimo, e sarà pertanto sufficiente considerare la data di inoltro al comune della comunicazione di inizio lavori (per gli interventi di cui all'art. 80 comma 2 l.r. 1/2005), ovvero la data di presentazione dell'elaborato tecnico al committente (per i restanti interventi di cui al citato art. 80), e applicare il regolamento 62/2005 se la data è antecedente al 4 gennaio 2014.
25 La Legge Regionale n. 65 del 10/11/2014 art. 141 comma 13 Regime transitorio tra il vecchio ed il nuovo regolamento 75/R 2013 Per la quarta fattispecie progetto depositato ma con iter di approvazione non concluso il procedimento è ancora evidentemente in itinere, se il riferimento all'iter di approvazione del progetto va inteso proprio al procedimento di rilascio del titolo abilitativo. Se quindi il procedimento non risulta ancora concluso alla data del 4 gennaio 2014, dovranno essere applicate le disposizioni del d.p.g.r. 75/R/2013, e quindi l'elaborato tecnico della copertura dovrà essere integrato con gli elementi richiesti appunto dal nuovo regolamento.
26 L E G E N D A A R E E A r e a c o n p r e s c r i z i o n i s o g g e t t a a r i s c h i o p a r t i c o l a r e A r e a n o n P r a t i c a b i l e Area Raggiungibile in trattenuta Misurata sulla falda R ,00 7,50 B O R D I B o r d o P r o t e t t o ( p a r a p e t t o ) B o r d o s o g g e t t o a T r a t t e n u t a B o r d o s o g g e t t o a d A r r e s t o C a d u t a B o r d o r a g g i u n g i b i l e d a l b a s s o D i s t a n z a l i b e r a d i c a d u t a 4, 5 0 ( c a l c o l a t a n e l p u n t o + b a s s o ) D I S P O S I T I V I L i n e a o r i z z o n t a l e U N I c l a s s e C L i n e a o r i z z o n t a l e U N I c l a s s e D L i n e a v e r t i c a l e / i n c l i n a t a U N I R i g i d a L i n e a v e r t i c a l e / i n c l i n a t a U N I F l e s s i b i l e A n c o r a g g i o U N I T i p o A T i p o B P a l o U N I c l a s s e A 1 Area Calpestabile in trattenuta Misurata sulla falda A n c o r a g g i o U N I c l a s s e A 1 c l a s s e A 2 R 2.00 R 2.60 R ,00 6,00 2,30 Av. dim 0.75 x 1,50 0,60 1,50 1,50 1, R 2.60 R 2.00 Copertura non oggetto di progettazione Ancoraggi con funzione di percorso Uso di doppio cordino L. max. 2,00 m P U N T O D I A C C E S S O A e e s t e r n o A v i n t e r n o c o n a p e r t u t a v e r t i c a l e A i i n t e r n o c o n a p e r t u r a o r i z z o n t a l e o i n c l i n a t a P e r c o r s o d i A c c e s s o S c a l i n i d i t r a n s i t o e s t. 7,50 R 2.00 Esempio di planimetria R 2.00 R 2.60
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