AREADISERVIZIO GENITORI COMUNQUE. Storie di affetti. dentro e fuori il carcere CARCERE + TERRITORIO GIUGNO 2010

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1 14 GENITORI COMUNQUE Storie di affetti dentro e fuori i carcere TRIMESTRALE N 2 ANNO Autorizzazione de Tribunae di Genova n di ruoo 3951/08. reg. stampa n 1/2009. Distribuzione gratuita. Poste Itaiane S.p.A. Spedizione in abbonamento postae D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) art. 1, comma 2 e 3, GENOVA. GIUGNO 2010 CARCERE + TERRITORIO AREADISERVIZIO

2 02 SOMMARIO 03 UNA RUBRICA MANCANTE editoriae 04 GENITORI COMUNQUE intervista a Cara Fregoni e Lucia Casteano de Carcere di Boate 07 I COLLOQUI CON I FAMILIARI NEL CARCERE 09 I COLLOQUI E RAPPORTI CON LE FAMIGLIE intervista a Dott. Luca Morai, Comandante dea Poizia Penitenziaria de Carcere di Marassi 10 MANTENERE GLI AFFETTI IN CARCERE, IN ITALIA E IN EUROPA 12 VECCHIA, CARA... AMICA LETTERA testimonianze 15 IL GARANTE DEI DIRITTI DEI DETENUTI IN LIGURIA: IL PUNTO DELLA SITUAZIONE intervista a Franco Coreone, garante dei diritti dee persone recuse de Comune di Firenze 18 LE SCUOLE UOMINI DENTRO L IMMAGINARIO DELLA COSTRIZIONE A PALAZZO DUCALE 20 NON DI SOLI LIBRI... POETI DENTRO 21 MUSICA A 380 GRADI! 22 NOTIZIE DAL CDT NUOVO CENTRO CLINICO REGIONALE 24 SMS DIRETTORE RESPONSABILE Ansemo Roveda SEGRETERIA ORGANIZZATIVA Maria Ceciia Averame IN REDAZIONE Abbate Savatore, Agneini Aex, Asan Abert, Bavastro Chiara, Cacagno Nadia, Candea Mauro, Coosimo Sebastiano, Dasara Tuio, De Rosa Ciro, Eder Giovanna, Esposito Fuvio, Guainetti Massimiiano, Id Bentaeb Mustafà, Jordan Christian, Liotti Cristian, Paradiso Enzo, Puppo Ivan. Con a coaborazione de Istituto Comprensivo Marassi Ata. Gi articoi o parte di essi sono riproducibii citando a fonte. PROGETTO GRAFICO FOTO DI COPERTINA Luisa Ferrari e Sabrina Losso, tratta daa mostra fotografica MEA CULPA VIGNETTE Marina Fedee Distribuzione gratuita, si richiede un contributo di 4 per a spedizione. A CURA DI CON IL CONTRIBUTO DI Via Sottoripa, 1/ Genova

3 UNA RUBRICA MANCANTE 03 Si sta concudendo un giugno rovente, forse non cimaticamente ma certo per e carceri itaiane. E si prospetta un estate ancora peggiore. Più di 68 mia detenuti e 39 casi di suicidio da inizio de anno, a maggior parte degi istituti penitenziari ha abbondantemente superato i imiti di affoamento accettabii. Ormai un anno fa a Corte Europea dei Diritti Umani ha condannato Itaia per a vioazione de art. 3 per aver detenuto persone in meno dei tre metri quadri previsti, ma e cee che ospitano otto e forse più persone sono abituai in moti carceri.anche a Marassi, dove vi sono recuse otre 760 persone contro e 450 previste, e condizioni si stanno veocemente deteriorando. Più vote in questo mese si sono verificati episodi di protesta con a ormai abituae battitura dee stovigie sue sbarre dee cee a richiamare attenzione. Quando abbiamo cominciato a parare di questo numero, nea redazione interna de carcere quacuno aveva proposto una piccoa rubrica fissa dove proporre cose sempici da fare a Marassi, cui non si può dire di no. C era già anche una piccoa iniziativa: richiedere a quache associazione pennei e coori per tinteggiare una dee saette-visita, per rendera più piacevoe agi occhi dei bambini che vengono a trovare i oro genitori. Magari disegnando quache pupazzetto sui muri, giusto perché i più piccoi notino anche quei e non soo e sbarre. Poi nessuno si è sentito di scrivera. Si sta troppo mae, non vae a pena fare battagie per cose di questo genere. Non ha senso fare dee proposte, tanto e emergenze sono ben atre. E a rubrica è stata tota, e assieme ad essa a speranza di poter cambiare quacosa da dentro. Fra i diversi interventi su affettività e su importanza di mantenere i propri egami famiiari durante a detenzione, abbiamo avuto occasione di confrontarci con Lucia Casteano, direttrice de carcere mianese di Boate, e con Franco Coreone, garante dei diritti dee persone recuse de Comune di Firenze. Lucia Casteano ci ha aiutato a rifettere su piccoi interventi, a costo zero o estremamente basso (magari in coaborazione con i privato-sociae) che possono contribuire a modificare i cima di tensione a interno di un carcere. E Franco Coreone, pur evidenziando a necessità di un intervento poitico a iveo nazionae, e sottoineando come in carcere trentamia detenuti sono già troppi, ha parato di battagie per a sostituzione di vecchi materassi, o di maggiori automatismi per sempificare i cooqui con i parenti, otre che dea necessità di un organo di controo, a iveo territoriae, che intervenga e monitori a situazione degi istituti penitenziari. Perché per mitigare i cima di tensione servono interventi ati, ma anche piccoe azioni quotidiane e maggiori interventi da parte degi enti ocai. E anche a Marassi iniziative significative non mancano: come a panetteria a interno de carcere, che compie quattro anni di attività, a partecipazione di nove detenuti iguri a Festiva di Poesia di Genova (ne potete eggere acune a pag. 20 ), i teatro che nei prossimi mesi verrà reaizzato a interno de cortie de carcere, e mote atre. Che continueremo a segnaare numero dopo numero. ENZO PARADISO M. CECILIA AVERAME EDITORIALE

4 04 GENITORI COMUNQUE La verità narrabie che un genitore detenuto può raccontare a suo figio INTERVISTA Quai sono e difficotà maggiori che un genitore in carcere deve affrontare con i propri figi, e come è possibie intervenire per sostenere a reazione? Moti genitori non riescono da soi ad accompagnare i percorso dea cosiddetta verità narrabie, ovvero spiegare i uogo in cui si trovano, i tempi ed i vincoi dea detenzione, arrivando a dire bugie (a più comune è che sono qui per avorare) e rimandano continuamente i momento de confronto con i bambino. Da queste considerazioni è derivata ipotesi progettuae di costruire una stanza de affettività, ormai chiamata da tutti casetta, che si affiancasse agi spazi cooqui già presenti. Uno spazio aestito in modo tae da evocare un ambiente domestico, con a possibiità di cucinare, un tavoo da pranzo per mangiare insieme e fare i compiti, un divano per stare seduti insieme o guardare un dvd di animazione, un angoo riservato ai giochi, insomma uno spazio più a dimensione domestica, che, da un ato permette a possibiità di sperimentarerisperimentare gesti quotidiani, da atro consente una maggiore tranquiità e serenità per affrontare argomenti difficii e spinosi. In cosa consiste i vostro intervento? L intervento con ogni nuceo famiiare prevede dei cooqui di supporto a esercizio dea genitoriaità che consentono esporazione dei vissuti, dee fatiche emotive, dee criticità rispetto essere padri/madri in condizioni ristrette e incontri con i propri figi a interno dea casetta. Con ogni nuceo si predispone un progetto di avoro, condiviso con i genitori coinvoti, che procede per obiettivi individuati per quea situazione particoare. Per noi è importante avorare sia con i genitore dentro che con chi si occupa dei minori fuori, in modo tae da accompagnare tutte e persone coinvote in un processo che sostenga a crescita dei minori a interno di una fase critica dea vita quae è a detenzione Come può un genitore recuso raccontare i carcere ai propri figi? Esiste una verità narrabie? Ne carcere di Boate da 2005 a Cooperativa Spazio Aperto gestisce i progetto Genitori Dentro, con o scopo di mantenere e sostenere a reazione figi-genitori anche durante a detenzione. Cara Fregoni, responsabie dee attività, descrive i funzionamento dea stanza de affettività. di un genitore. I bambini vanno sostenuti rispetto a vissuto di abbandono, supportati, per quea che è a oro età e e risorse emotive, a comprendere che cosa sia i carcere e quai siano i vincoi che tae situazione determina nea propria famigia. Generamente si accompagna ogni nuceo soo per i tempo ritenuto necessario per faciitare incontro e a comprensione reciproca di minori-genitori, rendere maggiormente fuida a comunicazione tra i membri dea famigia, e permettere espicitazione di emozioni, anche faticose da nominare e riconoscere (paura, rabbia, disiusione ). Sua base dee caratteristiche dee persone coinvote si definisce a cadenza degi incontri, vautando con oro anche o svogimento o meno dei cooqui ordinari. Naturamente, ne caso in cui ci sia un decreto de Tribunae per i Minorenni, gi incontri sono caibrati secondo e disposizioni previste, con modaità concordate con i

5 05 Niente di più di que che prescrive a egge Servizi Sociai coinvoti. I avoro con i Servizi viene svoto in sinergia ed attraverso periodici incontri di rete che permettano di vautare e ricadute per i bambini coinvoti in un ottica di perseguimento de maggior benessere psicoogico possibie, stante a situazione. Chi sostiene economicamente i progetto? La reaizzazione de progetto è stata possibie fino a anno scorso grazie a contributi provinciai, attuamente è sostenuto daa Fondazione Caripo (attraverso un progetto di incusione sociae promosso dae cooperative sociai de area carcere de nostro consorzio Sistema Impresa Sociai) e grazie a macroprogetto promosso a Boate a interno de bando regionae per a promozione e o sviuppo di una rete a favore dee persone sottoposte a provvedimenti de autorità giudiziaria e dee oro famigie. Da quai figure è composta a vostra équipe, e con chi coaborate? L équipe di operatori è costituita da psicoogi, esperti di sistemi e dinamiche famiiari, ed operanti anche in atri servizi dea cooperativa che riguardano e reazioni minori-genitori, e da una criminooga. C è una coaborazione sinergica con gi agenti di poizia penitenziaria, nea convinzione che i mantenimento-recupero di una dimensione affettiva e famiiare sana sia parte integrante di un processo di incusione sociae efficace. Naturamente si avora anche con i servizi sociai e i Tribunae dei Minori. Riuscite a soddisfare tutte e domande di assistenza? Esiste una ista di attesa? Siamo consapevoi che e richieste e e necessità di presa in carico sono maggiori rispetto a quee che di fatto riusciamo a seguire, questo è i motivo per cui, a vote, siamo costretti a dire no a situazioni che beneficerebbero sicuramente di un accompagnamento, nea profonda convinzione che per tutti i bambini sarebbe beo ed importante poter incontrare i proprio genitore in uno spazio i più famiiare possibie. Siamo costretti a dare a precedenza a quee situazioni in cui e criticità assumono e caratteristiche de emergenza e de urgenza, accompagnando, nei imiti de possibie, gi atri ae diversificate proposte di appoggio aa famigia che atre reatà offrono a Boate. Esiste una ista di attesa che ad oggi conta cinque persone, che pensiamo di assorbire ne giro dei mesi estivi. Fondamentae, in termini di preseezione rispetto a partecipazione a progetto, a coaborazione con gi educatori e gi esperti de area trattamentae, che operano un azione di fitro ed orientamento sua base dee necessità/richieste dee persone. a cura dea REDAZIONE INTERNA DI AREA DI SERVIZIO Lucia Casteano è a direttrice de Carcere di Boate, e negi utimi anni ha promosso diverse iniziative per favorire i rapporto fra genitori e figi, e i mantenimento dei egami famiiari dee persone recuse. Durante un incontro presso i carcere di Padova ei ha detto di aver fatto né più né meno di ciò che prevede a egge per favorire i rapporti famiiari dei detenuti di Boate. Eppure non tutte e carceri in Itaia possono disporre di stanze dove effettuare i cooqui, specie con i minori, in serenità, o di usufruire di aree verdi. Vi sono particoari condizioni per poter dare vita a esperienze di questo genere? La normativa vigente non prevede che vi sia a possibiità di effettuare i cooqui nee aree verdi: dice che i cooqui si svogono nee aree verdi, e basta. Certamente un carcere che non dispone di aree verdi non ha a possibiità di favorire questo genere di incontro, ma se vi sono, i cooqui devono essere fatti ì. Le sae cooqui poi devono essere adeguate secondo una normativa che è stata promugata ormai più di dieci anni fa. Acune modifiche necessarie e obbigatorie per favorire i mantenimento dei egami famigiari possono essere fatte a costo zero, anche in mancanza di aree verdi. Per esempio, eiminazione dei divisori in muratura, ancora presenti in diversi carceri. Abbattere un muretto in saa cooqui non INTERVISTA

6 06 GENITORI COMUNQUE INTERVISTA richiede investimenti. Basta un piccone, una piccoa ruspa e un carreo, è un avoro che può essere svoto internamente, quaunque MOF (Manutenzione Ordinaria Fabbricato, a siga indica i detenuti che si occupano dei avori di manutenzione idrauica ed ediizia interni a carcere) può svogera senza aggravio per amministrazione. È un atto che per un detenuto può essere veramente iberatorio, e può migiorare i cima a interno de Istituto. Da punto di vista dea sicurezza svogere i cooqui nee aree verdi presenta maggiori o minori difficotà? Dipende da cosa si intende per sicurezza. Certo se pensiamo escusivamente a ordine, aa vigianza e a controo è sicuramente più pernicioso. Ma se sicurezza vuo dire anche prevenzione degi atti di esionismo e migioramento de cima a interno de carcere, con un ambiente più tranquio e informae dove effettuare i cooqui, aumenta. Si avora su cima e sua fiducia, si crea un meccanismo che distende gi animi e rende più tranquii i detenuti, e quindi più coaborativi, e diventa un deterrente per atti di esionismo e per i maessere dea detenzione. Quai atre attività a costo zero possono essere fatte per migiorare i rapporto con i famiiari e favorire incontro con i figi? A San Vittore, che ha una struttura priva di aree verdi, ad esempio si è sceto di avorare suo spazio di attesa, su tempo che i parenti e i figi trascorrono prima di incontrare i genitore. Si è creata una stanza giaa dove i bambini hanno a possibiità di fare i compiti, di giocare e aspettare in un uogo adatto, meno egato a istituzione carceraria. Se si pone come obiettivo i migioramento dea reazione e dei cooqui si fa que che si può con queo che si ha: per esempio instaurando coaborazioni con i privato-sociae o con i mondo de voontariato, che possono usufruire di finanziamenti a iveo europeo e nazionae e favorire a nascita di attività per i migioramento de rapporto che per istituzione sono a costo zero. E non incidono sua famosa sicurezza. Atre attività più difficii da costruire riguardano aumento de numero dei cooqui, visto che i minore ha diritto a fare 8 incontri mensii con i genitore. O organizzare e favorire i pranzi. A Boate, con i giovani detenuti (detenuti che hanno da poco passato a maggiore età) si promuovono per Natae, per Pasqua, per eventuai feste come a fine dea scuoa. Rappresenta anche una sorta di riconoscimento per impegno manifestato in particoari attività: dao studio a teatro. Tai attività non richiedono un maggior impegno de personae di poizia penitenziaria? No, per i pranzi per esempio visto che non si era in grado di preparari anche per i parenti, si è deciso che i cucinassero i detenuti stessi. Certo sarebbe stato più piacevoe poter mangiare arrosto dea mamma, ma non è possibie, tuttavia si fornisce uguamente un opportunità di stare assieme in maniera conviviae. Anche rispetto ae aree verdi, in termini di numero di agenti non costa ed è anche più facie, i detenuti non si amentano da punto di vista deo stress è megio anche per gi agenti. Non c è a sensazione di acquario dove vieni guardato attraverso i vetri. I progetto per a reazione genitore-figio invece ha un costo, per questo motivo possiamo far partecipare soo 16 famigie, ma i mini-appartamento destinato a attività sembra veramente un be monoocae, tanto che bambini più piccoi di 5 6 anni quasi non si rendono conto di stare in carcere. Non ci sono poiziotti a interno, ma 4 aperture con e teecamere, e dietro uno psicoogo e un poiziotto. I controo è quindi sia visivo e che auditivo, mentre per a egge potrebbe essere escusivamente visivo. I poiziotto svoge i compito di sorvegianza, mentre o psicoogo si occupa de controo sue dinamiche e offre consuenza ae famigie, un sostegno per ritrovare serenità famiiare. Per gi agenti di poizia penitenziaria effettuare i cooqui in maniera più informae richiede maggiori competenze o responsabiità, e un aggravio dei oro compiti? Sicuramente ci vuoe un gran avoro per impostare e attività, ma e risposte che abbiamo ricevuto sono di estrema soddisfazione. I compito degi agenti non deve imitarsi aa sicurezza e a controo: i regoamento penitenziario art. 28 dispone che è necessario rinsadare e mantenere egame con i famiiari e istituzione penitenziaria e gi agenti sono i tutori di questo diritto. La oro mansione non è stare a guardare ma anche organizzare, favorire, verificare. Per gi agenti che si occupano dei cooqui avere a che fare con i parenti è certamente impegnativo, ma proprio per questo fonte di soddisfazioni ne momento in cui si fa bene i proprio avoro, e nee diverse occasioni in cui sia i singoo agente, sia i carcere viene segnaato e ottiene dei riconoscimenti per i avoro svoto. I compito degi agenti è duro: è necessario ascotare e oro esigenze e in caso di difficotà trovare una souzione assieme. Per fare un esempio a Boate si svogevano i cooqui anche a domenica mattina, ma effettivamente con 1100 detenuti e 390 agenti non si riusciva più a sostenero. Parandone assieme, abbiamo concordato di proungare orario i sabato pomeriggio per favorire uguamente chi avora durante a settimana. La disponibiità a diaogo e accettazione dee proposte è servita per trovare una souzione che andasse bene a tutti, in una situazione dove i personae è comunque ridotto. a cura dea REDAZIONE INTERNA DI AREA DI SERVIZIO

7 I COLLOQUI CON I FAMILIARI NEL CARCERE DI MARASSI 07 COME AFFRONTARE UN COLLOQUIO CON I PARENTI IN VISITA Gi orari di visita da parte dei parenti ai detenuti sono uguai per tutte e sezioni ma in giorni diversi. Ogni cooquio ha a durata di un ora, savo permessi speciai, che riguardano i parenti provenienti da fuori regione o quei che hanno probemi di orari di avoro (cooqui proungati: durano due ore, e si possono richiedere se nea settimana precedente non hai usufruito di atri cooqui. Quindi, in pratica, con questa opzione ci si trova a fare quattro ore mensii anziché sei). I cooqui sono preceduti daa perquisizione dei parenti e seguiti da quea dei detenuti: per questo capita che si accumuino dei ritardi. La stanza è attrezzata per consentire o svogimento di 15 cooqui contemporaneamente, ciascuno dei quai con un massimo di tre parenti, compresi i bambini (se di età inferiore ai dieci anni non vengono conteggiati). Compessivamente i detenuti hanno a disposizione per i cooqui sei ore in un mese, ma esiste anche i cooquio straordinario che si può chiedere, indicando vaide motivazioni, anche quando si sono esaurite e sei ore. Per i cooqui straordinari non vi è una ista di motivazioni da addurre, e vengono concessi a discrezione de Direttore, ed è estremamente difficie otteneri. destinatario, ne controano i contenuto e firmano a ricevuta. Se quacosa non viene consegnata, i parenti o vengono a sapere soo a cooquio utimato quando recuperano a cesta con gi indumenti da avare e ciò che non è stato consegnato. LA STANZA DEI COLLOQUI La stanza dei cooqui è unga circa 20 m. x 7. I bancone è unico, ato 90 cm., ed è di cemento, con una tavoa di egno sovrapposta. Sua supeficie de tavoone, ogni 90 cm. circa c è un vetro di 50 cm. che divide un nuceo famiiare da atro. Ci sono anche due saette per i cooqui individuai: una singoa e una doppia. La priorità de cooquio individuae è data ai detenuti protetti (cooro che a causa dea tipoogia di reati commessi non possono stare assieme agi atri detenuti). Se c è a disponibiità viene assegnata anche agi atri, ma non è cosa sempice, anzi è moto rara. I detenuti siedono su uno sgabeo fisso deo stesso materiae de bancone (cemento con tavoa di egno). Anche i parenti hanno o stesso tipo di sedie ma ungo i doppio rispetto a queo dei detenuti. La parete di fondo dea stanza è attrezzata con uno specchio dietro a quae stanno gi agenti che possono vigiare senza essere visti. Ae pareti sono instaate quattro teecamere. APPROFONDIMENTi MODALITÀ DI SVOLGIMENTO A entrata in Istituto, i parente riceve una cesta di pastica che serve per contenere i pacchi con indumenti e cibo. Le ceste vengono consegnate a Ufficio sporteo cosiddetto ruota-pranzi, dove vengono controate e passate a detenuto portapacchi i quae ha i compito di recapitare nea cea de interessato. I peso massimo mensie consentito di 20 chii, divisi in quattro pacchi mensii. I ibri non hanno imitazioni di peso, ma devono avere a copertina morbida. I compagni di cea non impegnati ne cooquio ricevono i pacco per conto de

8 08 APPROFONDIMENTi Progetto carcere gaeggiante presentato su IL SECOLO XIX ad aprie SPAZIO: entità e concetto indefinito, entro cui si coocano i corpi. Nea C.C. di Marassi, mancano e necessarie strutture ricreative sia per gi agenti di custodia che per i detenuti, quest utimi sono costretti a trascorrere così venti ore rinchiusi in cee sovraffoate. La nostra Costituzione, prevede che a pena abbia otre che uno scopo affittivo anche riabiitativo. Purtroppo viene appicato soprattutto i primo punto mentre i secondo è in gran parte disatteso. La sentenza emessa da Tribunae di Strasburgo, per i Diritti de Uomo, pubicata su quasi tutti i quotidiani d Itaia prevede i seguenti spazi: 7,20 m² e 13 m³ pro capite. Ne ritroviamo circa 3 m² pro capite (dati D.A.P.), tanto che ae denunce da parte di detenuti, o stesso Tribunae sui Diritti de Uomo di Stra sburgo ha condannato o St ato It aiano, a risarcimento de danno arrecato a un detenuto per mancanza di spazio vitae. Per fare un esempio, nei progetti di carcere gaeggiante che sono stati presentati aa stampa ad aprie, giugno e settembre 2009, e misure previste per e cee erano già inferiori a quee stabiite. I progetti sono poi stati bocciati ma senza acun riferimento ae dimensioni dee cee. STRISCIA LA NOTIZIA nei suoi servizi ha cercato, con i propri inviati ocai, stutture sovraffoate, trovandone tantissime. Sono intervenuti vari operatori dee forze de ordine. È finita con vari arresti e denunce e i rinvio a giudizio dei responsabii e a chiusura dee stesse strutture. Peccato, si trattava di canii municipai abusivi. Evidentemente, sono più importanti i cani, che i detenuti, con i rispetto dovuto ai cani... SEBASTIANO COLOSIMO

9 COLLOQUI E RAPPORTI CON LE FAMIGLIE A MARASSI 09 La preparazione de personae per sopperire e difficotà di una struttura architettonicamente vecchia. Come coniugare a necessità di sicurezza a mantenimento dea reazione de detenuto con i propri famiiari? I Dott. Luca Morai, Comandante dea Poizia Penitenziaria de Carcere di Marassi, presenta e difficotà proprie de primo carcere genovese. Coniugare a sicurezza con a necessità di garantire i rapporti con e famigie ai detenuti: a che punto è Marassi? Ogni carcere, a di à de perseguire i medesimo obiettivo e di avere a stessa funzione, ha a mio parere una vocazione differente. Per vocazione intendo un insieme di fattori, come a Regione in cui si trova, a storia, a struttura che a contiene, che in un certo modo determina anche i tipo di attività e approccio. Carceri come Marassi, Torino e atri hanno sempre avuto una vocazione più custodiaistica. Eppure in questi utimi anni stanno affrontando una inversione di rotta, e prestano maggior attenzione ae attività trattamentai. E si fa sempre più attenzione ae visite, a rapporti con i parenti e ae attività. Quai sono e difficotà particoari di Marassi? Nea ristrutturazione effettuata ne 1990 non sono stati predisposti adeguati spazi per e attività ricreative e per i cooqui. È una struttura funzionae ed adeguata dove si avora bene, ma in fase di ristrutturazione non è stata priviegiata a componente ricreativa e pedagogica. Mancano i uoghi. Se i avoro con i personae ha fatto sì che si cercasse di favorire rapporti e contatti anche fisici fra i detenuti e i oro parenti, a struttura non viene incontro in questo compito. Per esempio, un attività che coinvoge diversi detenuti di sezioni differenti che vanno chiamati e raggruppati assieme per noi è impegnativa sia per a gestione di rapporti fra detenuti misti, sia operativamente. Otre a piano pedagogico si aggiungono poi svariate attività, che devono essere gestite e favorite, ma a oro organizzazione si somma ae mansioni ordinarie, e spesso non sono moto integrate fra oro. Si tende sempre a favorire e attività, ma a difficotà sta ne integrazione. Riguardo ai cooqui, a Marassi c è una saetta singoa: chi ne è favorito ne utiizzo? Se ne priviegia uso da parte dei detenuti con figi minori di dieci anni, ma non sempre è possibie. Si cerca per o meno di fare a rotazione, in modo che tutti ne possano usufruire ameno una vota. La sceta però deve tenere conto anche di motivi di sicurezza e situazioni particoari. Dobbiamo organizzarci con gi spazi a disposizione. Una difficotà che è emersa parando con i detenuti dea redazione de carcere è a presenza de divisorio in muratura, che snatura i rapporto, divide... Riguardo ai cooqui, bisogna chiarirsi sua funzione e sue priorità: per favorire a naturaezza de cooquio, possiamo concentrare i momento dea sicurezza nea fase iniziae, a ingresso, durante a perquisizione. I muretto non è una sceta: è un componente strutturae. Quea che invece è una sceta è atteggiamento degi agenti di poizia penitenziaria, che tendono a favorire rapporti e contatti, speciamente in presenza di bambini, a di à dea presenza fisica de muretto. Quai sono e difficotà maggiori per un agente in saa cooqui? I Dipartimento di Poizia Penitenziaria ha da utimo sottoineato che i cooquio è un diritto soggettivo de detenuto affrontando a deicata questione dea regoarità su territorio itaiano de famigiare che accede aa struttura per un cooquio. I probema è che i posto di poizia penitenziaria è comunque un posto di poizia, con tutte e norme de caso. Le due cose si conciiano difficimente. Comunque, in saa cooqui agente non è soo a servizio per a sicurezza, ma svoge mansioni di coordinamento, di faciitazione dei cooqui. E fra tutti gi agenti di poizia, si trova ad aver a che fare non soo con i detenuti, ma anche con persone esterne a carcere e ibere, i rapporto è quindi diverso, e necessita una cura particoare. Riguardo ae teefonate, come è possibie garantire a privacy? Vi sono teefonate ordinarie e straordinarie: a tendenza è quea di favorire i più possibie anche e straordinarie. Questo fatto, ma soprattutto i sovraffoamento e a presenza di una soa inea, causa certo criticità ne affusso, ma obiettivo è sempre queo di favorire a teefonata. E riguardo ae chiamate verso i ceuari? È una probematica che si sta affrontando a iveo nazionae, in questo periodo. I Dipartimento mostra dee aperture. Prima erano vietate, adesso si stanno cercando di definire acune regoe per rendere possibii. I fatto è che e regoe proposte fino ad adesso (consentite soo in caso non vi sia teefono fisso, da fare in un moduo di auto-dichiarazione che poi deve essere verificato, dietro presentazione de anagrafica de intestatario da richiedere a gestore teefonico, previa verifica de numero etc.) sono cose che sono difficiissime da verificare e richiedere, nea situazione attuae. Per o meno c è una prima apertura, si è cominciato a prendere a strada di rendere possibii. Ritornando aa gestione dei cooqui e ai minori, è possibie una coaborazione con associazionismo o i privato-sociae per iniziative vota a favorire i rapporto con i figi (una saa d attesa apposita, a presenza di educatori per far passare i tempo di attesa ai bambini etc)? In questo momento in cui a gestione dei cooqui è ben avviata e gi agenti preparati a oro compito, si potrebbe studiare quache forma di coaborazione. Peratro a Marassi ci sono gi spazi di attesa interni, mentre in atri carceri i parenti sono obbigati a restare fuori per diverso tempo, anche sotto a pioggia. C è da dire che non abbiamo ricevuto proposte in ta senso. MAURO CANDELA M. CECILIA AVERAME APPROFONDIMENTi

10 10 MANTENERE GLI AFFETTI IN CARCERE, IN ITALIA E IN EUROPA Che fatica per un cooquio! APPROFONDIMENTi L argomento che ci prestiamo ad affrontare è, senza ombra di dubbio, questione spinosa e difficie da trattare: affettività in carcere. Due termini i cui soo accostamento è già in contrapposizione, dato che i carcere è per definizione uogo di privazione, non soo dea ibertà in senso fisico, ma rappresenta anche e soprattutto i uogo principe dea disumanizzazione de individuo. Un processo ento e inesorabie, che porta inevitabimente a aienazione. Come coniugare, quindi, affettività e carcere? Vediamo cosa prevede in materia i regoamento penitenziario itaiano ( summa dee eggi che vincoano diritti e doveri de detenuto), se e cosa viene in reatà appicato nei numerosi istituti penitenziari ed infine ciò che prevedono atri stati europei in termini di tutea dei diritti de detenuto e di percorso di rieducazione e reinserimento nea società civie. In Itaia, i regoamento penitenziario dispone che ogni detenuto possa usufruire di sei cooqui visivi mensii e possa ricevere quattro pacchi contenenti generi aimentari o vestiario per i peso compessivo di kg 20. L Art. 37 de suddetto regoamento dispone che i cooqui possano essere effettuati sotanto con famiiari, congiunti o conviventi. (Già qui vi è impicita una grave discriminazione che va a copire ed emarginare uteriormente chi è detenuto e a contempo soo, poiché senza famiiari conviventi o congiunti. I detenuti extracomunitari sono per ovvie ragioni più facidiati da ta si ottusa norma). Sempre in funzione de Art. 37 è disposto che, savo quando sussistano ragioni sanitarie o di sicurezza, i cooqui debbano svogersi in ocai senza mezzi divisori o in spazi a aperto appositamente designati. I cooquio, cito testuamente, «... ha a durata massima di un ora. In considerazione di eccezionai circostanze, è consentito proungare a durata de cooquio con congiunti e conviventi. Questo è comunque proungato quaora i medesimi risiedano in un comune diverso da queo in cui ha sede istituto, se nea settimana precedente i detenuto o internato non abbia fruito di acun cooquio e se e esigenze e organizzazione de istituto o consentono. I cooqui, in ogni caso, si svogono sempre sotto i controo a vista de personae di Poizia penitenziaria. Ogni detenuto ha inotre diritto a ricevere ed inviare posta: quaora non possa provvedervi a proprie spese, amministrazione fornisce gratuitamente occorrente per scrivere una ettera e affrancatura ordinaria. È prevista anche a possibiità dea teefonata settimanae, previa acquisizione da parte dea direzione de istituto dea boetta teefonica de utente, che anche in questo caso non può che essere parente convivente o congiunto». Sei cooqui visivi con parenti o conviventi, 20 Kg di pacchi mensii. Diritto o concessione? È così in tutta Europa? Una opinione da Marassi. Ho esposto per sommi capi e norme che regoano i contatti affettivi fra i detenuti e i propri cari. In reatà, tai diritti vengono quotidianamente ed impunemente vioati e/o ignorati quasi nea oro totaità: a responsabiità di tai reiterate vioazioni è da addebitare ad un sistema disorganizzato che soffoca nee entezze dea propria burocrazia e a norme cieche che non tengono conto dee varie reatà individuai. La cosiddetta popoazione detenuta è formata dae persone più eterogenee: va da sé che a regoa, seppur necessaria, non può essere a contempo uguae e garante dei diritti dei singoi. Per esempio, nea maggior parte dee patrie-gaere, i cooqui si svogono ancor oggi con bancone divisorio; e gi istituti che dispongono di spazi aperti per i cooqui sono una percentuae irrisoria. È inotre frequente che i detenuti che possono beneficiare di due ore di cooquio (perché residenti in comune o regione diversi da quei ove sono detenuti) si vedono negare questo diritto: a giustificazione più gettonata è di soito quea de sovraffoamento dee carceri e a conseguente carenza di personae penitenziario addetto a controo. Sebbene questi utimi siano probemi oggettivamente reai, non si vede perché non si cerchino e adottino souzioni tese a risovere una situazione che perdura da anni! In uno stato di diritto, quaora esistesse, si tuteerebbero i diritti dei detenuti con a stesa soecitudine con a quae vengono irrogate e condanne. Infine, (per citare un atra dee tante vioazioni dei diritti de detenuto previsti da regoamento penitenziario itaiano) non è assoutamente vero che ai detenuti sprovvisti di mezzi economici viene fornito daa direzione occorrente per scrivere una ettera: tae incombenza viene ufficiosamente deegata a prete o ai voontari dea Misericordia o Caritas. Da tutto ciò emerge chiaramente i seguente assunto: non soo a regoamentazione in materia di affettività non viene rispettata, ma anche quaora o fosse, apparirebbe comunque insufficiente ed inefficace a fine di preservare i già minati rapporti tra detenuti e famiiari.

11 11 La verità è che nee carceri itaiane unica affettività esistente è quea viipesa, soffocata, stritoata e negata da quee stesse istituzioni che affermano che a condanna deve avere innanzitutto un fine rieducativo. Se o scopo de appicazione dea misura cauteare de carcere è a savaguardia dea sicurezza dei cittadini, non si comprende utiità de negare a detenuto affettività dei propri cari, e viceversa. Che ci sia anche in questo uno scopo rieducativo? Forse che ne trasformare i detenuto in un individuo sociamente aienato vi sia un quache oscuro utie per a cosiddetta società civie? Perché, questo è certo, questo individuo presto o tardi uscirà da carcere! È necessario porsi una domanda. Può esistere affettività senza intimità? Forse che aa mercé di mie occhi indiscreti questa presunta affettività si riduca ad un mero surrogato e divenga, in definitiva, a morte de affettività? E ancora: affettività, reativamente a congiunti conviventi o fidanzati si può scindere daa sessuaità? Qua è a ragione perché in Itaia tutto ciò è negato? Qua è utiità ai fini de futuro reinserimento nea società de detenuto? Viene da chiedersi come mai nea quasi totaità degi atri paesi europei (vedi Svizzera, Spagna, Oanda etc.) i regoamento penitenziario preveda ed addirittura incoraggi a cotivazione ed i mantenimento dei rapporti affettivi in toto (quindi anche a sessuaità) tra i detenuto e e persona a ui care. E o fa favorendo in primis i permessi a esterno de carcere (che vengono concessi più precocemente rispetto a Itaia) e, anche per quei detenuti che per eevato tasso di pericoosità sociae e/o per una pena importante non possano a momento accedervi, prevedono che per questi utimi venga periodicamente messa a disposizione una struttura a interno dea recinzione ove gi stessi possano incontrarsi con i propri cari a riparo da occhi indiscreti. I fatto che in questi stati i tasso di recidiva, cioè di reiterazione dei reati, sia sensibimente inferiore rispetto ad atri stati che adottano un regoamento più severo, può essere senza tema di smentita un eemento di seria rifessione. La spiegazione sta forse rinchiusa ne seguente eementare concetto: più i diritti e a dignità umana vengono rispettati, più i carcere si apre e muove coraggiose iniziative, meno sono i tempo e i motivi a disposizione de detenuto per trasformarsi in un cinico sociopatico, pieno di rabbia e frustrazione. Per giungere a tai ovvie concusioni non è certo necessario essere un uminare: viene da chiedersi se non ci sia quindi una voontà interessata a mantenere o status-quo dee carceri itaiane e dea Giustizia in genere. In questo Be Paese, dove a Giustizia è sempre forte con i deboi e deboe con i forti, dove i magistrati, causa e migiaia di fascicoi giacenti e marcescenti, sono ormai i guardiani dei depositi di spazzatura, i servi iusi e sciocchi di un potere degenerato, gi oscuri e non sempre inconsapevoi gregari dea deinquenza istituzionae, gi inganni persecutori dee singoe quotidiane specifiche iegaità e mai di quee compessive e generai, gi speciaisti ne argomentare per e prime cinquanta pagine di una sentenza che a zebra è nera con e righe bianche e repicare nee seconde cinquanta che invece è bianca con e righe nere: un Paese dove ognuno è troppo occupato a mantenere i proprio piccoo miserabie benessere per aver a vogia o i coraggio di guardare, e finamente vedere, è un Paese destinato a restare cieco. IVAN PUPPO APPROFONDIMENTi

12 12 VECCHIA, CARA... AMICA LETTERA TESTIMONIANZE Niente cooqui per chi non è parente o convivente, niente teefonate verso chi non ha un teefono fisso, niente visite per chi non ha i documenti in regoa. A vote carta e penna sono utima risorsa... Senza fissa dimora La maggioranza dea popoazione straniera giunta in Itaia è senza fissa dimora, non ha un posto dove dormire, dove vivere e questo incide fortemente sua sua identità. Sono candestini spinti in Itaia da bisogno di trovare un avoro, ma arrivano qui in città ostii, nemiche, che non offrono niente, neanche un tetto che possa ospitari. Spesso si ammucchiano presso quache paesano che i accogie, dividendo o spazio e e spese per i mantenimento, ma sono sistemazioni provvisorie, in attesa di un avoro che renda stabie e definitiva a oro permanenza in territorio straniero. Se i avoro non si trova, faisce i progetto di vita e si entra in un vortice di sconfitte che spingono extra comunitario verso strade devianti, se non addirittura criminai. Non avere un avoro, un abitazione, significa essere una non persona e ciò porta a deragiare da quei binari su cui non si è potuti stare. I. M. Iogici trasferimenti Secondo i Regoamento penitenziario (Art. 41) dovrebbero essere evitati, per quanto possibie, i trasferimenti in atri Istituti dei detenuti impegnati in attività scoastiche. Tuttavia in moti casi per cause di forza maggiore o per motivi gravi, acuni detenuti che frequentano a scuoa sono stati trasferiti. Quanto premesso non è giustificabie, nemmeno ipotizzando a causa de sovraffoamento, poiché i numero dei detenuti presenti a interno de Istituto Penitenziario consente aa direzione di poter disporre in modo seettivo i trasferimento per acuni di essi. Ne consegue una paese contraddizione in merito a quanto sancito da Regoamento Penitenziario. Un atra incomprensibie condizione è quea cui sono assoggettati acuni detenuti provenienti da atre città, costretti ontano da uogo di residenza, che si vedono respingere a richiesta di avvicinamento presso Istituto di pena dea città in cui risiedono i propri famiiari. Tutto ciò è giustificato da sovraffoamento, in reatà si è constatato che si tende a discriminare, per vari motivi, i detenuti che sono ristretti ontano daa propria famigia, che devono scontare a pena con aggravio di non poter usufruire dei cooqui, essendo così privati degi affetti famiiari. Sovente si viene a conoscenza che acuni detenuti stranieri vengono trasferiti sempicemente per decisione dea direzione. Concudendo, occorrerebbe avere maggior riguardo nei confronti dee necessità di vita dea popoazione detenuta, in ta modo si verrebbe incontro anche ae esigenze dei famiiari (tauni anziani e invaidi) che si recano a far visita ai oro cari. I. M.

13 13 Difficotà di affetto Nea Costituzione Itaiana i carcere deve essere un uogo di rieducazione e non deve impedire i egami affettivi ed è proprio di questo fatto che vogio parare, dea difficotà che si ha in Itaia per avere un cooquio con i propri cari. Nea maggior parte dei paesi democratici per fare un cooquio con un proprio caro basta avere un documento de identità, mentre in Itaia a situazione è tanto confusa e non è neppure uniforme tra e varie carceri. Tante vote ho sentito discussioni su introduzione dei cosiddetti cooqui intimi, ma credo che in Itaia non si sia ancora così evouti da permettere quacosa de genere. Intanto credo sia megio impegnarsi per riuscire ad avere i cooqui a norma di egge, cioè non più un bancone dove siamo ammassati uno a atro, dove non esiste nessun tipo di privacy. A vote ti senti in imbarazzo e si crea una sorta di soggezione perché senza voere si ascotano i discorsi degi atri. Credo che a cosa migiore per faciitare affetto sia quea di creare dee apposite aree per i detenuti che fanno cooqui con bambini piccoi; togiere i bancone unico e sostituiro con tavoi singoi per a tranquiità di ogni detenuto. Le probematiche di cui ho parato prima sono probematiche di tutti noi detenuti, mentre ora vogio parare dea difficotà che abbiamo noi stranieri per ottenere i cooqui. Otre aa necessità di avere i permesso di soggiorno c è i rischio che i cooquio non venga autorizzato, creando sconforto, mentre in Sud America, considerata più arretrata, affettività è favorita a massimo. Infatti chiunque può farti visita, basta che sia munito di documento e senza particoari richieste. I cooquio deve essere un diritto per tutti. CHRISTIAN JORDAN Affettività teefonica In assenza di cooqui visivi è concessa a corrispondenza teefonica con e modaità di cooquio (4 mensii più 2 uteriori) in ogni caso favorisce bandamente i famiiari, ciò è confermato da fatto che a corrispondenza teefonica, se diretta a persone estranee a nuceo famiiare, può essere considerata soo quando vi siano eccezionai ragioni di emergenza. (Art.37 quarto comma reg. esecuz.) Consentendo inotre, in simiitudine di quanto avviene per i cooqui visivi, abbinamento di due o più teefonate (tenuto conto dee premiai) a fine di rendere i contatto teefonico un momento significativo di rapporto de detenuto con i famiiari e non una mera sintetica comunicazione. Come è noto, attuae normativa non prevede ascoto e a registrazione dee teefonate dei detenuti non rientranti in particoari categorie soggette a maggior sicurezza. In ogni caso a riservatezza dee conversazioni teefoniche deve comunque essere tuteata anche da interferenze e disturbi che potrebbero verificarsi in assenza di idonee strutture ove effettuare e teefonate stesse. Per tanto e S.S.L.L. dovranno provvedere a instaazione di cabine o campane teefoniche in spazi ocai prossimi ai uoghi di pernottamento dei detenuti, a riparo da rumori e confusione. È inotre da favorirsi effettuazione dee teefonate in teeseezione, internazionai ed intercontinentai nee fasce di minimo costo (dopo e ore 18). Traasciando e disposizioni e e normative di egge che indirizzano e Direzioni sue organizzazioni teefoniche, in codesto Istituto apparecchio teefonico è posto su una fatiscente mensoina posta in sezione, ciò inibisce i rapporto affettivo con a famigia e imita a conversazione con a stessa perché viene vioata a propria privacy a causa dei detenuti che ti passano accanto formando capannei per discutere, quindi ascotano (non voutamente) ogni tua paroa in netta vioazione dea circoare poc anzi citata. Senza contare che questa situazione ha creato maumore nei detenuti, perché non possono esternare i propri sentimenti, che atrimenti diventerebbero di dominio pubbico, quindi imita i rapporto sentimentae con i propri cari. Questo momento (già troppo imitato) diventa una sintetica comunicazione, e non un momento di intimità e affetto con a famigia. FULVIO ESPOSITO TESTIMONIANZE

14 14 VECCHIA, CARA... AMICA LETTERA TESTIMONIANZE Agi occhi dei nostri figi, siamo sempre degi eroi, e questo ci da a forza di affrontare i percorso carcerario in maniera dignitosa. Papà quando ritorni a casa? La mia è 'esperienza di uomo rinchiuso dentro quattro mura, che si trova costretto a vivere gi affetti e i sentimenti in una maniera diversa da tutto queo che è normaità. In pratica viviamo di rendita grazie ai sentimenti seminati fuori nea vita normae. Incomincio raccontando a mia personae esperienza: sono un uomo di 45 anni, sono sposato e padre di 2 ragazzi di 14 e 12 anni. Loro vivono a Paermo, a mia città natae, dove sono radicato da generazioni. Dopo i mio arresto sono stato trasferito a Genova Marassi, un carcere e una città che non conosco, di conseguenza a distanza dai miei affetti è drasticamente aumentata per motivi economici e di coegamenti Paermo-Genova. Per fare un esempio, per ogni cooquio a mia famigia si trova a spendere circa euro cacoando bigietti aerei treni aberghi, e in più a perdita di tre giorni di avoro di mia mogie e scoastici dei miei figi che frequentano e scuoe medie. Tutto questo trambusto è causato primo daa ontananza e secondo perché ne 2010 non c è ancora un voo diretto Paermo Genova. Esistono anche e mie difficotà interne che sono: a richiesta di fare e 4 ore di cooquio consecutivi, a mia ansia derivante da sapere i viaggio che i miei cari devono affrontare. Infine arriva i famoso cooquio: ti ritrovi dopo 2 o 3 mesi davanti ai tuoi cari, divisi da una barriera fisica che esiste ancora in ben poche carceri. Purtroppo qui a Marassi non c è un aria verde per dare a possibiità ai bambini di non trovarsi bruscamente di fronte a impatto carcerario, o dei tavoini che potrebbero dare più normaità a un incontro tra i famiiari. Un marito, un padre in carcere vive di tanti pensieri e preoccupazioni: a nostra vita dentro viene trasformata proprio grazie a que ora di cooquio che ti fa tornare ad una dimensione umana, e ti fa ricordare che fuori hai asciato una vita e degi affetti, e che in reatà a vera sofferenza è principamente di chi ti aspetta fuori continuando a fare una vita di apparente normaità. Ne cooquio con i propri famiiari cerchiamo i più possibie di trasmettere tranquiità, continuando a ripetere che va tutto bene e che e giornate passano e purtroppo per acuni di noi anche gi anni. Moti di noi hanno dei bambini o ragazzi da seguire. È un vero cavario, perché a oro quasiasi cosa dici o spieghi, non ti ascotano ma vogiono soo sapere quando ritorni a casa. Ognuno di noi se o sarà sentito ripetere centinaia di vote e a risposta e sempre a stessa: presto. Internamente invece a verità non a sa nessuno di noi (che siamo ancora in attesa di giudizio), visto i percorso dea giustizia moderna. L importante è ricordarsi sempre che agi occhi dei nostri ragazzi siamo sempre degi eroi e unica cosa possibie è fare i nostro percorso carcerario in maniera dignitosa. SALVATORE ABBATE L amicizia per i detenuti L amicizia in carcere è un argomento che va trattato con e pinze. Tutti noi detenuti, in inea di massima, avevamo una vita sociamente attiva prima di entrare in questo micro-cosmo e, probabimente, a riavremo. I fucro di questo articoo non vuo incentrarsi su prima o su dopo, ma su periodo di tempo che ognuno resterà fuori daa ibertà. Tempo. Perché più tempo passa, più e persone che avevi vicino iniziano a dissoversi, fino a perdere que egame di compicità e d intesa che c era, riducendosi a sempici cartoine con frasi scritte in grande per riempire gi spazi. Durante i primo periodo di detenzione ricevevo tantissima posta, tra cartoine e ettere; e devo dire che i sentire presenti amici e parenti ha giocato un ruoo moto importante di sostegno a iveo psicoogico per affrontare impatto con i mondo carcerario, ma più si andava avanti e più diminuiva i bottino postae. Fino ad arrivare ad oggi, in cui a media mensie è di sette/dieci ettere Qui in Itaia rispetto ad atre nazioni, è moto più difficie continuare i rapporti umani con esterno. In Spagna, ad esempio, i cooqui con i detenuti può fari chiunque e senza tante compicazioni: basta presentarsi davanti a carcere con i documenti e i gioco è fatto. Qui invece non c è acuna possibiità di vedere o sentire gi amici perché i regoamento non o prevede e i caro e vecchio francoboo, da noi tanto utiizzato, è stato soppiantato da internet. Gi amici che ancora scambiano corrispondenza con me spesso mi dicono che è compicatissimo prendere fogio e penna e raccontare queo che succede in giro. Moti miei amici vorrebbero venire a trovarmi (cosa che gi riuscirebbe più sempice che scrivere!), ma questo è impossibie. Ora vi ascio con questa domanda; mi hanno privato dea ibertà, e questo potrebbe stare nee regoe de gioco, ma perché togiermi affetto dee persone care? TULLIO DASARA

15 IL GARANTE DEI DIRITTI DEI DETENUTI IN LIGURIA: IL PUNTO DELLA SITUAZIONE 15 Trentamia son già troppi! Franco Coreone, garante dei diritti dee persone recuse de Comune di Firenze, e i coraggio di dire e cose ad ata voce. 16 Comuni, 5 Province e 9 Regioni da 2003 ad oggi hanno istituito a figura de Garante dei Diritti dei detenuti. In Liguria tutto tace, nonostante impegno de mondo de privato-sociae e de voontariato penitenziario che chiedono aa nuova Giunta Regionae un impegno serio per i prossimo mandato. Franco Coreone viene da Firenze, dove i Garante è presente sia a iveo comunae che regionae, fino in Liguria, dove ancora si dibatte su quai dovrebbero essere e funzioni di tae figura. A Genova incontra gi operatori che a vario titoo operano in carcere e rifette su ruoo e sue condizioni necessarie per dare vita ad un ufficio che si occupi dea tutea dei diritti de detenuto. Per i mondo de privato-sociae e de voontariato penitenziario infatti avorare dietro e sbarre diventa ogni giorno sempre più critico: anche Don Sandro Spriano, cappeano de Carcere di Rebibbia, durante i convegno Overbooking, i protagonismo, come uscire daa crisi penitenziaria preservando i diritti umani o scorso 26 Maggio ha denunciato come a presenza di voontari in carcere stia diminuendo vertiginosamente. Gi operatori soffrono di imitazioni sempre maggiori, i ritardi e i cambiamenti di orario dee attività e incontri sono a ordine de giorno. Difficie ragionare sua professionaità de proprio intervento quando è necessario aspettare ore per far chiamare i detenuti dae sezioni, o si attende che agente termini un atra mansione per essere accompagnati a interno. Le cause spesso riportate a mancanza di personae, di spazi, i sovraffoamento- non nascondono un vuoto di idee e prospettive, e anche i mondo de voontariato ha difficotà a progettuaizzare i proprio intervento. Secondo Franco Coreone La verità è che manca una poitica a iveo nazionae, una idea di perché si sia arrivati in questa situazione e cosa sia necessario fare per risovere emergenza. Perché ormai a misura è coma, come efficacemente si intitoa a reazione di fine anno de suo ufficio, è non è coma soo per e carceri, ma anche per o stato d animo degi operatori, e dei detenuti stessi. I carcere è una struttura infantiizzante che porta i detenuto a regredire: in questa situazione viene meno a capacità di paroa, e i corpo resta unico strumento per comunicare, attraverso atti di autoesionismo, di vioenza e di rivota. In carcere - continua Coreone - stupisce a capacità di rassegnazione, assuefazione e accettazione di una condizione ai imiti de umano. I maessere dei detenuti, non in grado di eaborare dee proposte o fare dee richieste precise, sfocia in piccoe rivote non organizzate e non finaizzate a scopi precisi, che si prestano a una strumentaizzazione degi incidenti. E a situazione tende a peggiorare sensibimente. Quai sono i compiti de garante? I garante ha una funzione di monitoraggio e controo, anche se manca ancora a figura a iveo nazionae, benché prevista daa Convenzione ONU contro a tortura. I poteri de Garante non dovrebbero essere soo di controo, ma anche di segnaazione di modifiche necessarie, in modo che vi sia un passaggio veoce fra azione di monitoraggio e intervento vero e proprio. La sua istituzione è utie soprattutto nee carceri strapiene INTORNO A GENOVA

16 16 IL GARANTE DEI DIRITTI DEI DETENUTI IN LIGURIA: IL PUNTO DELLA SITUAZIONE INTORNO A GENOVA dove e condizioni di vita sono poco conosciute a esterno: i Garante infatti è fondamentae ne far conoscere episodi e quindi preveniri. E a atto pratico quai strumenti ha in mano un garante? Ogni garante svoge i proprio ruoo a seconda de uogo e de suo stie: ci sono garanti che si trovano costretti a suppire svogendo compiti che in reatà sarebbero propri dee istituzioni ocai. A mio parere, sarebbe indicato segnaare que che e istituzioni dovrebbero fare senza intervenire a oro posto. Io avoro partendo da una concezione fondata sui diritti, ovvero incentivando quei che restano propri de detenuto anche durante a detenzione, e quei diritti specifici che vengono vioati costantemente. La difficotà maggiore consiste ne far capire che un detenuto ha dei diritti non soo a opinione pubbica fuori da carcere, ma soprattutto a detenuto stesso. Franco Coreone eenca acune proposte che tengono conto dea necessità di trovare uno spazio per autonomia e a ibertà che i detenuto deve avere anche a interno de carcere, cominciando da idea che si debba smettere di compiare domandine quando in reatà i detenuto non chiede niente, ma esercita escusivamente un diritto. Ad esempio, è possibie automatizzare i processo di autorizzazione dee visite di parenti, che è un diritto e non una richiesta, per arrivare a incentivazione di iniziative cuturai a interno de carcere con un pubbico misto, cui possa partecipare anche a società esterna; o anche a creazione di minimarket a interno dee carceri, dove i detenuti possano comprarsi autonomamente e iberamente ciò di cui hanno bisogno, magari a prezzi camierati. Suggerisce organizzazione di attività e controi anche in orari differenti da quei diurni e abituai, tipo a sera e a notte, quando i carcere si isoa ancora di più, o a necessità di comunicare fatti quai ambuanza che giunge ae porte de carcere in sette minuti e poi ce ne mette atri trenta per accedere a interno dea struttura, per impedire che possano ripetersi nuovamente. Un garante dei diritti dei detenuti è uno strumento utie anche per i mondo de informazione, e per comunicare i carcere aa società: suggerisce che a gestione dee misure aternative venga tota a Dipartimento de Amministrazione Penitenziaria e passi ae Regioni, perché i reinserimento sociae è una responsabiità coettiva. Perché i numero dei reati caa mentre i numero di detenuti cresce, e, in carcere, trentamia detenuti son già troppi. Ma a Genova e in Liguria i Garante non c è: quai sono e pre-condizioni necessarie per istituzione di un garante dei diritti dei detenuti? L assunto di base è che i Garante abbia a possibiità di entrare, e muoversi iberamente in carcere. Detto questo, si potrebbero poi evidenziare tre precondizioni: Un sostegno dagi enti autonomi ocai. Una o più persone a oro interno che condividano e credano ne progetto, e che possano muoversi per attivaro da interno. Una sorta di promotore de consenso a interno dea pubbica amministrazione. Una richiesta forte da parte de mondo de associazionismo, degi enti che avorano quotidianamente in carcere e che conoscono a reatà. Che esprimano ad ata voce a necessità de istituzione di tae figura. Un interesse da parte dea stampa, che sia consapevoe che istituzione di tae figura può faciitare i passaggio di informazioni fra interno ed esterno de carcere, che per ei sia un servizio da punto di vista de informazione, di segnaazione e indicazione di ciò che avviene in carcere. Che gi permette di essere aggiornata e fornire informazioni più precise. I voontariato penitenziario da anni si è attivato per sottoineare a necessità di un garante in Liguria e ne coinvogere i mondo de informazione (e AREA DI SERVIZIO si è impegnata in un percorso di coaborazione con a stampa, per migiorare i passaggio di informazioni e a comunicazione da carcere): si resta in attesa che e istituzioni sappiano cogiere a disponibiità di risorse e competenze, per dare una risposta che vaga per sette carceri iguri in quattro diversi Comuni. MARIA CECILIA AVERAME La richiesta forte de mondo de voontariato penitenziario in Liguria. La Conferenza Regionae Voontariato Giustizia Liguria (CRVGL) riunisce e associazioni e i gruppi impegnati in esperienze di voontariato operanti nei vari ambiti dea giustizia penae ao scopo di costituire un tavoo di confronto per e esperienze e e proposte da queste provenienti. Da 2005 ha promosso una serie di incontri e momenti di rifessione con e istituzioni per promuovere a cutura de Garante dei Diritti dei Detenuti.

17 17 LA MISURA È COLMA Che avoro fa i Garante? I risutati dea Reazione dee attività 2009 de Garante dei diritti dee persone private dea ibertà personae di Firenze. La reazione attività de 2009 contiene dati e numeri dee presenze nee carceri di Firenze e dea Toscana, un quadro con i decessi avvenuti in carcere, e e cause, e indicazioni quantitative e quaitative dee attività compiute (quante visite, con descrizione dee attività proposte). Un eenco degi incontri con a Stampa (5 in un anno), e i titoi degi incontri, una descrizione quantitativa e quaitativa degi Istituti penitenziari fiorentini. L'eenco dee attività proposte da Comune e i dati degi enti che i attuano, 'attività svota a fine di istituire un Garante Nazionae, 'eenco dei convegni e incontri pubbici cui i garante ha partecipato, acuni appei e proposte. Non soo un sunto dee attività svote, ma anche indicazioni e richieste per i 2010, rivote rispettivamente a'amministrazione Penitenziaria. Si richiede ad esempio a chiusura dea casa di cura e custodia, 'eaborazione di un piano per 'appicazione integrae de Regoamento Penitenziario già esistente, a necessità di garantire e teefonate per i detenuti (anche verso i ceuari...). A'Amministrazione Comunae 'individuazione immobie da destinare aa semiibertà, un progetto per inserimento in case-famigia dee detenute madri, etc, e aa Regione 'attivazione competa dea Riforma Sanitaria, nonché un progetto piota per 'uscita di persone tossicodipendenti. In particoare: > Ne 2005 a Conferenza ha preso parte a un convegno promosso da Associazione A buon diritto de senatore Luigi Manconi da titoo Tra custodi e custoditi I Garante dei diritti dei detenuti a Genova. In quea occasione aora Assessore Paoo Veardo sosteneva a necessità che fosse istituita tae figura con vaenza comunae e che si sarebbe impegnato in ta senso. > Fra i 2005 e 2006 sono state presentate a Consigio regionae tre proposte di egge su Garante: una sottoscritta da un gruppo di Consigieri tra cui Moreno Veschi, una proposta da Gruppo dei Verdi e che porta a firma de Consigiere Cristina Morei, atra de Gruppo Consiiare di Rifondazione Comunista (Vincenzo Nesci, Giacomo Conti). > Ne anno 2006 a Conferenza, avvaendosi de suo Comitato scientifico, su suggerimento de Consigiere regionae Fabio Brogia, redigeva una proposta di egge regionae che affiancava e sintetizzava e tre proposte presentate dai Gruppi. La proposta dea Conferenza è a tutt oggi depositata presso a Commissione che esamina e proposte. > I 28 giugno 2007 a Conferenza si è fatta promotrice un incontro da titoo Chi ha paura de garante? Tutea dei diritti dei ristretti e ruoi istituzionai a Chiavari. L incontro, moderato da Avv. Marco Cafiero, speciaizzato in criminoogia cinica e membro de Comitato scientifico dea Conferenza, ha visto presenze autorevoi: Avv. Fernanda Contri, giudice emerito dea Corte Costituzionae, i Prof. Franco Deacasa, ordinario di diritto processuae penae a Università di Genova, a Dott.ssa Maria Miano, aora direttrice de Carcere di Chiavari, a Dott.ssa Desi Bruno, Garante dei diritti dei detenuti di Boogna, Avv. Fabio Brogia, Consigiere regionae e aora presidente dea Commissione Saute e Sicurezza sociae dea Regione Liguria. Ne corso de dibattito sono intervenuti anche i Consigiere regionae Moreno Veschi, firmatario di una dee proposte a vagio de Consigio Regionae, e i Provveditore de PRAP Dott. Giovanni Saamone; > Negi anni successivi, nonostante a voontà quasi unanime di dare seguito a istituzione di questa figura, nessun provvedimento in ta senso è stato assunto. La Conferenza, tuttavia, ha continuato a promuovere a necessità di tae reaizzazione, mantenendo i contatti con gi Enti ocai e partecipando ad incontri di sensibiizzazione su tema. Ricordiamo ad es. a Giornata di studio (18 dicembre 2009) su tema I uoghi di tutea extragiudiziaria dei diritti in Liguria: difensore civico garante de infanzia e de adoescenza, garante dei detenuti e dee persone private dea ibertà personae promossa da Consigio Regionae Assembea Legisativa dea Liguria in coaborazione con i Difensore Civico Regionae. Nea terza sessione de incontro, dedicata specificamente a Garante dei detenuti, ha partecipato in quaità di reatori Avv. Marco Cafiero con una reazione da titoo I garante dei detenuti e a possibie discipina de Istituto: i parere de Avvocato e de Voontario, in cui viene evidenziata a proposta di egge formuata daa Conferenza. A cura dea CONFERENZA REGIONALE VOLONTARIATO GIUSTIZIA LIGURIA INTORNO A GENOVA

18 18 LE SCUOLE UOMINI DENTRO L Immaginario dea Costrizione a Paazzo Ducae DA MARASSI A interno dei Istituto Penitenziario di Marassi ci sono diversi corsi scoastici, di afabetizzazione inguistica e secondaria di 1 grado (istituto Marassi Ata), di grafica pubbicitaria (Istituto Vittorio Emanuee Ruffini) e Odontotecnico (istituto Gasini) Visto ambiente, i corsi scoastici per i detenuti sono anche un modo per uscire, in senso metaforico, da circuito carcerario ed entrare in un mondo diverso e ibero : a scuoa, anche se ne è a interno, non è egata ae regoe de carcere. Lo sforzo dei professori per rendere funzionae i corsi non sono indifferenti: e probematiche di gestione e di compatibiità con a struttura carceraria portano ogni giorno difficotà diverse. Ne sono un esempio e probematiche inguistiche e cuturai, data a frequentazione anche di studenti stranieri, e difficotà di organizzazione dei aboratori, ecc. Per i detenuti-studenti a scuoa è un modo di aprirsi a conoscenze diverse sia da punto di vista cuturae che di carattere interpersonae. Ne corso degi anni diverse persone hanno dato esami di icenza di scuoa secondaria di 1 grado, di maturità e moti hanno acquisito una buona preparazione di base. Otre aa scuoa, grazie a interesse di acuni docenti, a interno de carcere ruotano diverse iniziative, come i teatro, e anche quest anno si sta preparando un nuovo spettacoo. Un atra iniziativa è stata quea musicae, proposta daa Giovane Orchestra Genovese che ha previsto tre incontri: due di preparazione a ascoto e i terzo in cui si è tenuto un concerto di vioa su musica di Bach, eseguito da Francesco Fiore, prima vioa de orchestra di Napoi. Inotre équipe medica ha tenuto dee conferenze presentando i caratteri e i rischi dee maattie infettive. CIRO DE ROSA Si è chiusa i 2 giugno, dopo una proroga dovuta a successo di pubbico, a mostra Uomini dentro. L immaginario dea costrizione, dedicata a vissuto dea condizione carceraria attuae, frutto di un idea nata ne ambito dei corsi di afabetizzazione inguistica e di grafica pubbicitaria di Marassi. Aa mostra è stato dedicato un numero speciae dea nostra rivista, che non a caso ne sottotitoo aude a un ponte gettato tra carcere e territorio. L ambizione dea mostra, infatti, non era certo quea di esibire quache manufatto carcerario artistico o artigianae e non soo quea di documentare con immagini fotografiche gi ambienti e a vita a interno de carcere. Si trattava soprattutto di rendere partecipe i pubbico di un esperienza vissuta, nutrita di rumori, sapori, odori, pensieri e nostagie, ricordi e aspettative. Per far questo sono stati utiizzati materiai in gran parte prodotti ne corso de attività didattica ordinaria: testi, immagini visive, reperti sonori che rinviano a esperienze di vita dei detenuti, in prevaenza stranieri, a tema de viaggio, aa memoria di que che si è asciato a casa, a perché dea sceta di espatriare, ai motivi dea condotta che i ha portati aa detenzione, a immaginazione di ciò che sta fuori de carcere e de futuro che i aspetta.

19 19 Ma a sceta chiave dea mostra è stata quea di presentare tutto questo e in un certo senso di mettero in scena negi ambienti dea Torre Grimadina di Paazzo Ducae, ossia nee cee storiche di Genova, che per moti secoi fino a inizio de ventesimo hanno ospitato i detenuti e hanno conservato sui propri muri e tracce de oro passaggio consegnate a graffiti, scritte e disegni, così simii ai segni tracciati oggi sua carta o appesi nee cee. In questo modo è stato più facie per o spettatore passare da una a atra situazione e immedesimarsi ne vissuto carcerario che era i tema dea mostra, come moti visitatori hanno riconosciuto asciando e oro impressioni a cado ne quaderno dei commenti. LE CURATRICI DELLA MOSTRA Chiara Bavastro, Daniea Bruzzone, Mirea Cannata, Giovanna Eder, Maria Eena Giuffrida, Margherita Isoa, Giorgia Matarese Ecco acune impressioni asciate su quaderno da chi ha visitato a mostra: Abbiamo visto i fimato di un detenuto che dimostra che quando sei in carcere perdi te stesso. Quando sei in carcere, perdi a tua identità, non ti senti più ibero ed è difficie stare ontano dai propri affetti. In quest esperienza ho capito che, stando in carcere, non sai chi sei, perdi a tua identità e quindi sembra che tu viva una seconda vita. Dire emozionante è poco, a reaizzazione di questa mostra è una ezione di vita che ogni essere umano dovrebbe vedere per poter apprezzare ogni istante dea vita. Compimenti a tutti cooro che hanno permesso tutto questo. La sempicità e essenziaità di questa mostra arrivano dritte a cuore, grazie. Grazie per opportunità che ci avete dato di conoscere a reatà e a sofferenza che prova chi sta in carcere. Le ettere ci hanno toccato moto!!! Forza ragazzi! Noi crediamo in voi e ne vostro percorso verso a ibertà. :-) Moto toccante, difficie non immedesimarsi e soffrirne. DA MARASSI

20 20 NON TITOLO DI SOLI GRANDE LIBRI... TITOLO POETI DENTRO PICCOLO LIBRIFILM In occasione dea 16ª Edizione de FESTIVAL DELLA POESIA di Genova per i terzo anno consecutivo anche i detenuti dee carceri iguri hanno partecipato, a interno de iniziativa Poeti dentro. Un centinaio di poesie ricevute e nove vincitori, quattro donne e cinque uomini. Ecco acune dee poesie vincitrici. Un ora a aria verde con Favio Oggi ho potuto vederti Favio ogni tuo sguardo ogni tratto de tuo viso ogni paroa da te pronunciata ho catturata deicatamente e portata ne mio cuore. Tutto ciò che proviene da te Favio è un frammento di vita meravigioso e per questo prezioso da conservare con cura ne uogo dove nascono i miei sogni. Sei beissimo piccino mio di una beezza infinita fatta di sguardi di bee paroe di spontaneità e docezza immensa. Tesoro mio tutto ciò che proviene da te nea purezza de tuo amore si trasforma in me in un attimo di vita. ROCCO MASTROGIACOMO L origano Una bea mattina de mese di Giugno, a età di quattordici anni, prendo in casa un sacco di juta vuoto, me o metto sue spae e mi incammino ungo a strada fuori de paese per raggiungere a campagna. Mi inerpico su per una coina raggiungendo a cima sotto a montagna per cercare sui prati origano, dagi stei co fiore bianco come a neve e da profumo inebriante. Ne raccogo motissimo, o tagio con un facetto a raso e o metto ne sacco che mi ero portato dietro. Dopo parecchie ore, raccotone un be po, discendo a coina e me ne torno verso casa. Fuori, sua porta di casa, c è a mia mamma che mi aspetta. Entro in casa e ci mettiamo a tavoa, pranziamo insieme e poi vado fuori ne cortie e mi metto a puire, steo per steo, questi fiori bianchi profumati, unendoi tra oro formando dei mazzetti a mo di fiore perché i devo vendere. L indomani mi azo di buon ora, metto i mazzetti ne sacco per portari a vendere, mi incammino ungo a strada asfatata, sotto i soe che bruciava a pee, co sacco in spaa. Dopo un paio di ore raggiungo i paese di mare dove origano è moto richiesto. Lo vendo tutto, circa 25, 30 ire a mazzo. Sono contento e me ne ritorno i mio paeseo, moto stanco e un po deuso perché dopo tutto questo avoro per raccogiere i fiore dao steo bianco come a neve e da profumo inebriante, ho guadagnato poco più di un migiaio di ire. CACCIATORE ANTONIO I piccoo abero In una foresta c era un piccoo abero, così piccoo che non aveva né uce né aria né acqua. Era triste, ma viveva con i pensiero che un giorno sarebbe cresciuto grande anche ui e avrebbe potuto avere anche ui un pochino di uce e un po aria. Un giorno, in quea foresta arrivarono dei boscaioi e tagiarono tutti gi aberi grossi e ati che erano intorno a piccoo abero. Aora ui capì che i suo giorno era arrivato, ma non era contento, sembrava tutto così strano intorno a ui, aveva aria e uce, tutto, ma era da soo, senza a protezione dei grandi e aora comprese che un giorno a stessa fine avrebbe copito, era scritta anche per ui. LUCIAN TARARA

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