Relazione fi nanziaria semestrale consolidata al 30 giugno In ogni momento della vita
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- Luca Ferrario
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1 Relazione fi nanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 In ogni momento della vita
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3 La vita è piena di sorprese. Alcune positive, altre meno. Per questo è necessario poter contare su una banca che sia un partner affidabile e ci aiuti ad affrontare ogni momento della vita. Nel bilancio di quest anno sono presenti fotografie ispirate alla vita reale, che ritraggono alcuni fra gli aspetti più piacevoli che la vita può riservare, accanto a situazioni meno gradite. Le immagini presentano quindi un susseguirsi di contrasti, mentre la copertina dipinge un caleidoscopio di momenti di vita quotidiana. Così è la vita: dagli aspetti più entusiasmanti a quelli ordinari, dagli eventi programmati a quelli imprevisti, la vita ci mette continuamente alla prova con i suoi tanti cambiamenti. E UniCredit è presente in ogni momento della vita. Il nostro compito, che va oltre la semplice offerta di prodotti e la gestione di operazioni finanziarie, è quello di capire a fondo le esigenze di tutti i nostri clienti, dai singoli individui alle famiglie, fino alle imprese. Il nostro obiettivo è quello di fornire soluzioni per le situazioni quotidiane che si trovano ad affrontare, offrendo risposte concrete adatte ad ogni cliente, giorno dopo giorno. Relazione fi nanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011
4 In ogni momento della vita
5 Indice Introduzione 5 Cariche sociali e Società di revisione 7 Nota alla Relazione finanziaria semestrale consolidata 8 Relazione intermedia sulla gestione 11 Principali dati del Gruppo 12 Schemi di bilancio riclassificati 14 Evoluzione trimestrale 16 Confronto secondo trimestre 2011/ Risultati per settori di attività 19 Dati storici del Gruppo 20 L azione UniCredit 21 Risultati del Gruppo 22 Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo 34 Altre informazioni 69 Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo ed evoluzione prevedibile della gestione 76 Bilancio consolidato semestrale abbreviato 78 Schemi di Bilancio consolidato 80 Note illustrative 91 Attestazione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato ai sensi dell art. 81-ter del Regolamento Consob n del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni 245 Relazione della Società di revisione 249 Avvertenze Nelle tavole sono utilizzati i seguenti segni convenzionali: linea (-) quando il fenomeno non esiste; due punti (..) o n.s. quando i dati non raggiungono la cifra rappresentativa dell ordine minimo considerato o risultano comunque non signifi cativi; n.d. quando il dato non è disponibile. L eventuale mancata quadratura tra i dati esposti nella Relazione intermedia sulla gestione, nonché fra quest ultima e il Bilancio consolidato semestrale abbreviato, dipende esclusivamente dagli arrotondamenti. UniCredit Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno
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7 Introduzione Cariche sociali e Società di revisione 7 Nota alla Relazione finanziaria semestrale consolidata 8 UniCredit Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno
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9 Cariche sociali e Società di revisione Consiglio di Amministrazione Dieter Rampl Luigi Castelletti Farhat Omar Bengdara Vincenzo Calandra Buonaura Fabrizio Palenzona Presidente Vice Presidente Vicario Vice Presidenti Federico Ghizzoni Amministratore Delegato Giovanni Belluzzi Manfred Bischoff Enrico Tommaso Cucchiani Donato Fontanesi Francesco Giacomin Piero Gnudi Friedrich Kadrnoska Marianna Li Calzi Luigi Maramotti Antonio Maria Marocco Carlo Pesenti Lucrezia Reichlin Hans-Jürgen Schinzler Theodor Waigel Anthony Wyand Franz Zwickl Lorenzo Lampiano Consiglieri Segretario Collegio Sindacale Maurizio Lauri Cesare Bisoni Vincenzo Nicastro Michele Rutigliano Marco Ventoruzzo Massimo Livatino Paolo Domenico Sfameni Presidente Sindaci Effettivi Sindaci Supplenti Roberto Nicastro Direttore Generale Marina Natale Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari KPMG S.p.A. Società di revisione UniCredit S.p.A. Sede Sociale: Via Alessandro Specchi Roma Direzione Generale: Piazza Cordusio Milano Capitale sociale euro ,50 interamente versato Banca iscritta all Albo delle Banche e Capogruppo del Gruppo Bancario UniCredit Albo dei Gruppi Bancari: cod Cod. ABI Iscrizione al Registro delle Imprese di Roma, Codice Fiscale e P. IVA n Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi e al Fondo Nazionale di Garanzia UniCredit Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno
10 Introduzione Nota alla Relazione finanziaria semestrale consolidata Aspetti generali La presente Relazione finanziaria semestrale consolidata, predisposta in attuazione dell articolo 154-ter comma 2 del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58, è redatta secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS, in conformità a quanto indicato dallo IAS 34 relativo all informativa infrannuale, nella versione sintetica prevista dal paragrafo 10, in luogo dell informativa completa prevista per il Bilancio annuale. Si segnala che la presente Relazione finanziaria semestrale consolidata risulta redatta facendo riferimento al primo aggiornamento della circolare Banca d Italia n. 262/2005 del 18 novembre Sul sito web di UniCredit sono inoltre disponibili i comunicati stampa relativi ai fatti di rilievo del periodo, la presentazione effettuata al mercato sui risultati del secondo trimestre e l informativa al pubblico relativa al III Pilastro di Basilea 2. Come ricordato anche nelle Avvertenze alla Relazione finanziaria semestrale consolidata, l eventuale mancata quadratura tra i dati esposti nella Relazione intermedia sulla gestione, nonché fra quest ultima e il Bilancio consolidato semestrale abbreviato, dipendono esclusivamente dagli arrotondamenti. Principi generali di redazione La Relazione finanziaria semestrale consolidata comprende: la Relazione intermedia sulla gestione nella quale vengono utilizzati schemi di bilancio riclassificati, che comprende, oltre ai commenti sui risultati del periodo ed a quelli sugli altri fatti di rilievo, le ulteriori informazioni richieste dalla CONSOB; gli schemi di Bilancio consolidato semestrale abbreviato, esposti a confronto con quelli del 2010, in particolare, come previsto dallo IAS 34, lo stato patrimoniale è stato confrontato con i dati al 31 dicembre 2010, mentre il conto economico, il prospetto della redditività complessiva, le variazioni del patrimonio netto ed il rendiconto finanziario sono confrontati con i corrispondenti dati relativi al primo semestre dell anno precedente; le Note illustrative, che comprendono, oltre alle informazioni di dettaglio richieste dallo IAS 34, esposte secondo gli schemi adottati in bilancio, le ulteriori informazioni richieste dalla CONSOB e quelle ritenute utili per dare una rappresentazione corretta della situazione aziendale consolidata; l Attestazione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato ai sensi dell articolo 81-ter del Regolamento CONSOB n del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni; la relazione della Società di revisione KPMG S.p.A., nella forma della revisione contabile limitata. Area di consolidamento Nel corso del primo semestre 2011 sono intervenute le seguenti variazioni all interno dell area di consolidamento: le società consolidate integralmente sono passate da 735, di fine 2010, a 762 a giugno 2011 con un incremento di 27; le società consolidate proporzionalmente sono passate da 19, di fine 2010, a 30 a giugno 2011 con un incremento di 11; le società consolidate con il metodo del patrimonio netto sono passate da 45, di fine 2010, a 49 a giugno 2011 con un incremento di 4. Per ulteriori informazioni si rinvia alle Note illustrative Parte A - Politiche contabili - Sezione 3 - Area e metodi di consolidamento. 8 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 UniCredit
11 Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione Nella situazione patrimoniale al 30 giugno 2011, le principali attività riclassificate - in base al principio contabile IFRS 5 - tra le attività non correnti e i gruppi di attività in via di dismissione sono principalmente quelle relative alla partecipazione in Banca Agricola Commerciale della Repubblica di San Marino S.p.A. e a IRFIS - Finanziaria per lo Sviluppo della Sicilia S.p.A.. Per ulteriori informazioni si rinvia: alla sezione Altre Informazioni - Operazioni di razionalizzazione delle attività del Gruppo ed altre operazioni societarie della Relazione intermedia sulla gestione; alla Parte B - Informazioni sullo Stato Patrimoniale Consolidato - Attivo - Sezione 15 del Bilancio consolidato semestrale abbreviato - Note illustrative. Risultati per settori di attività Come anticipato in Relazioni e Bilancio Consolidato 2010, a partire dal 1 gennaio 2011 i risultati per settori di attività vengono presentati e commentati sulla base della seguente nuova articolazione, correntemente utilizzata nella reportistica direzionale per il controllo dei risultati del Gruppo: F&SME Network Italy; F&SME Network Germany; F&SME Network Austria; F&SME Network Poland; F&SME Factories; Corporate & Investment Banking (CIB); Private Banking; Asset Management; Central Eastern Europe (CEE); Group Corporate Center (quest ultimo include Global Banking Services, Corporate Centre, elisioni e rettifiche di consolidamento non attribuite ai singoli settori di attività). I risultati di conto economico vengono forniti per le macrovoci dello schema riclassificato fino all utile dell operatività corrente, tranne per CEE, per cui si fornisce anche il risultato dopo le imposte. I conti economici dei periodi precedenti sono stati ricostruiti per tener conto delle variazioni di perimetro. UniCredit Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno
12 In ogni momento della vita
13 Relazione intermedia sulla gestione Principali dati del Gruppo 12 Schemi di bilancio riclassificati 14 Stato patrimoniale consolidato 14 Conto economico consolidato 15 Evoluzione trimestrale 16 Stato patrimoniale consolidato 16 Conto economico consolidato 17 Confronto secondo trimestre 2011/ Conto economico riclassificato 18 Risultati per settori di attività 19 Dati storici del Gruppo 20 L azione UniCredit 21 Risultati del Gruppo 22 Scenario macroeconomico, contesto bancario e mercati finanziari 22 Scenario internazionale 22 Contesto bancario e mercati finanziari 23 Principali risultati e performance del periodo 25 La formazione del risultato netto di gestione 26 La formazione dell utile netto di pertinenza del Gruppo 30 Capital and Value Management 32 Principi di creazione di valore e allocazione del capitale 32 Ratio patrimoniali 33 Il patrimonio netto di pertinenza del Gruppo 33 Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo 34 Family & Small Medium Enterprise (F&SME) 35 Corporate & Investment Banking (CIB) 51 Private Banking 56 Asset Management 59 Central Eastern Europe (CEE) 62 Altre informazioni 69 Operazioni di razionalizzazione delle attività del Gruppo ed altre operazioni societarie 69 Attestazioni e altre comunicazioni 72 Rafforzamento patrimoniale 72 Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di bilancio riclassificato 72 Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo ed evoluzione prevedibile della gestione 76 Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo 76 Evoluzione prevedibile della gestione 77 Gli importi, ove non diversamente indicato, sono espressi in milioni di euro. UniCredit Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno
14 Relazione intermedia sulla gestione Principali dati del Gruppo Dati economici (milioni di ) 1 SEMESTRE VARIAZIONE Margine d intermediazione ,6% di cui: - interessi netti ,7% - dividendi e altri proventi su partecipazioni ,6% - commissioni nette ,0% Costi operativi (7.783) (7.745) + 0,5% Risultato di gestione ,1% Utile lordo dell operatività corrente ,5% Utile netto di pertinenza del Gruppo ,5% A partire dal primo trimestre 2011 la PPA relativa all acquisizione di HVB, in precedenza distribuita su più voci di conto economico, è interamente allocata alla voce Effetti economici della Purchase Price Allocation (come fatto per la PPA relativa all operazione di fusione Capitalia). I precedenti periodi sono stati coerentemente riesposti. Nell ambito dell operazione di aggregazione, avvenuta nel novembre 2010, che ha comportato la fusione per incorporazione delle banche collocatrici nella banca emittente, sono stati riclassificati i dati - pubblicati nel primo semestre relativi alle risultanze dell attività di collocamento titoli emessi da UniCredit S.p.A., da commissioni nette a interessi netti. Dati patrimoniali (milioni di ) CONSISTENZE AL VARIAZIONE Totale attivo ,2% Attività finanziarie di negoziazione ,5% Crediti verso Clientela ,1% di cui: - crediti deteriorati ,1% Passività finanziarie di negoziazione ,1% Raccolta da clientela e titoli ,5% di cui: - clientela ,1% - titoli ,0% Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo ,8% I dati sono riferiti agli schemi di stato patrimonale e conto economico riclassificati. Dati di struttura DATI AL VARIAZIONE Numero dipendenti Numero dipendenti (pro-quota le società consolidate proporzionalmente) Numero sportelli di cui: - Italia Estero Full Time Equivalent (FTE): personale conteggiato per le ore effettivamente lavorate e/o pagate dall azienda presso cui presta servizio. Nei dati indicati le società consolidate proporzionalmente, tra cui il Gruppo Koç Financial Services, sono incluse al 100%. 2. Nei dati indicati le società consolidate proporzionalmente, tra cui il Gruppo Koç Financial Services, sono considerate al 100%. 12 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 UniCredit
15 Indici di redditività 1 SEMESTRE VARIAZIONE EPS 1 ( ) 0,14 0,07 0,07 ROE 2 5,2% 2,7% + 2,5 Cost/income ratio 3 58,2% 58,8% - 0,6 EVA 4 (milioni di ) (756) (872) Dato annualizzato. Per il primo semestre 2011, ai fini del calcolo dell EPS, l utile netto pari a milioni si riduce a milioni a seguito degli esborsi addebitati al patrimonio netto e relativi al contratto di usufrutto di azioni proprie stipulato nell ambito dell operazione Cashes. 2. Il patrimonio utilizzato per il rapporto è quello medio del periodo (esclusi dividendi da distribuire e riserve di valutazione su attività disponibili per la vendita e su cash-flow hedge), al netto dell avviamento iscritto nell attivo in seguito alle acquisizioni di HVB e Capitalia, effettuate con scambio di azioni e contabilizzate secondo le regole dell IFRS Il dato relativo al primo semestre 2010 è stato ricalcolato in conseguenza della rivisitazione dello schema riclassificato di conto economico. Il Cost/income ratio si è comunque mantenuto allo stesso livello. 4. EVA: Economic Value Added, calcolato come differenza tra NOPAT (risultato netto operativo dopo le tasse) e il costo del capitale. Indici di rischiosità DATI AL COMPARABILE 1 Crediti in sofferenza netti / crediti verso clientela 2,98% 2,94% 2,95% Crediti deteriorati netti / crediti verso clientela 6,80% 6,74% 6,89% 1. Per maggiori informazioni si rimanda al paragrafo Le rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni della presente Relazione intermedia sulla gestione. Patrimonio e coefficienti di vigilanza DATI AL INCLUSI CASHES ESCLUSI CASHES DATI AL Patrimonio di vigilanza (milioni di ) Totale attività ponderate per il rischio (milioni di ) Core Tier 1 Ratio 9,12% 8,49% 8,58% Patrimonio totale Vigilanza / Totale attività ponderate 13,49% 13,49% 12,68% Per maggiori dettagli si rimanda al paragrafo Capital and Value Management - Ratio patrimoniali. Ratings DEBITO A BREVE DEBITO A MEDIO LUNGO OUTLOOK Fitch Ratings F-1 A STABLE Moody s Investors Service P-1 Aa3 REVIEW 1 Standard & Poor s A-1 A STABLE 1. Attualmente in fase di revisione per possibile downgrade. UniCredit Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno
16 Relazione intermedia sulla gestione Schemi di bilancio riclassificati Stato patrimoniale consolidato ATTIVO (milioni di ) CONSISTENZE AL VARIAZIONE ASSOLUTA % Cassa e disponibilità liquide ,8% Attività finanziarie di negoziazione ,5% Crediti verso banche ,9% Crediti verso clientela ,1% Investimenti finanziari ,3% Coperture ,3% Attività materiali ,1% Avviamenti ,9% Altre attività immateriali ,1% Attività fiscali ,9% Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione ,9% Altre attività ,8% Totale dell attivo ,2% (milioni di ) CONSISTENZE AL VARIAZIONE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO ASSOLUTA % Debiti verso banche ,5% Debiti verso clientela ,1% Titoli in circolazione ,0% Passività finanziarie di negoziazione ,1% Passività finanziarie valutate al fair value ,0% Coperture ,5% Fondi per rischi ed oneri ,0% Passività fiscali ,2% Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione ,0% Altre passività ,0% Patrimonio di pertinenza di terzi ,4% Patrimonio di pertinenza del Gruppo: ,8% - capitale e riserve ,2% - riserve di valutazione attività disponibili per la vendita e di Cash-flow hedge 20 (336) n.s. - utile netto ,2% Totale del passivo e del patrimonio netto ,2% Rispetto ai dati pubblicati in precedenza, a partire dal primo trimestre 2011 Debiti verso clientela e Titoli in circolazione sono esposti separatamente. 14 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 UniCredit
17 Conto economico consolidato (milioni di ) 1 SEMESTRE VARIAZIONE ASSOLUTA % NORMALIZZATA 1 Interessi netti ,7% - 0,8% Dividendi e altri proventi su partecipazioni ,6% + 24,1% Commissioni nette ,0% - 0,7% Risultato negoziazione, copertura e fair value ,2% + 59,7% Saldo altri proventi/oneri ,7% - 58,8% MARGINE DI INTERMEDIAZIONE ,6% + 1,5% Spese per il personale (4.675) (4.653) ,5% - 0,0% Altre spese amministrative (2.762) (2.742) ,7% + 0,4% Recuperi di spesa ,9% + 4,0% Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali (563) (559) ,7% - 0,4% Costi operativi (7.783) (7.745) ,5% - 0,0% RISULTATO DI GESTIONE ,1% + 3,6% Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni (2.685) (3.507) ,4% - 23,2% RISULTATO NETTO DI GESTIONE ,3% + 51,9% Accantonamenti per rischi ed oneri (405) (262) ,7% + 55,4% Oneri di integrazione (6) (11) ,8% - 42,5% Profitti netti da investimenti ,0% - 42,0% UTILE LORDO DELL OPERATIVITÀ CORRENTE ,5% + 45,9% Imposte sul reddito del periodo (1.018) (724) ,7% + 38,7% UTILE NETTO DELL OPERATIVITÀ CORRENTE ,8% + 50,7% Utile (Perdita) delle attività in via di dismissione al netto delle imposte UTILE (PERDITA) DI PERIODO ,8% + 50,7% Utile di pertinenza di terzi (205) (119) ,2% + 69,1% UTILE NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO ANTE PPA ,6% + 48,4% Effetti economici della Purchase Price Allocation (29) (96) ,8% - 70,8% Rettifiche di valore su avviamenti - (162) ,0% - 100,0% UTILE NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO ,5% + 100,0% Note: 1. Variazioni a cambi e perimetri costanti. A partire dal primo trimestre 2011 la PPA relativa all acquisizione di HVB, in precedenza distribuita su più voci di conto economico, è interamente allocata alla voce Effetti economici della Purchase Price Allocation (come fatto per la PPA relativa all operazione di fusione Capitalia). I precedenti periodi sono stati coerentemente riesposti. Nell ambito dell operazione di aggregazione, avvenuta nel novembre 2010, che ha comportato la fusione per incorporazione delle banche collocatrici nella banca emittente, sono stati riclassificati i dati - pubblicati nel primo semestre relativi alle risultanze dell attività di collocamento titoli emessi da UniCredit S.p.A., da commissioni nette a interessi netti. UniCredit Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno
18 Relazione intermedia sulla gestione Evoluzione trimestrale Stato patrimoniale consolidato CONSISTENZE AL CONSISTENZE AL (milioni di ) ATTIVO Cassa e disponibilità liquide Attività finanziarie di negoziazione Crediti verso banche Crediti verso clientela Investimenti finanziari Coperture Attività materiali Avviamenti Altre attività immateriali Attività fiscali Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione Altre attività Totale dell attivo (milioni di ) CONSISTENZE AL CONSISTENZE AL PASSIVO E PATRIMONIO NETTO Debiti verso banche Debiti verso clientela Titoli in circolazione Passività finanziarie di negoziazione Passività finanziarie valutate al fair value Coperture Fondi per rischi ed oneri Passività fiscali Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione Altre passività Patrimonio di pertinenza di terzi Patrimonio di pertinenza del Gruppo: capitale e riserve riserve di valutazione attività disponibili per la vendita e di Cash-flow hedge 20 (384) (336) utile netto Totale del passivo e del patrimonio netto Rispetto ai dati pubblicati in precedenza, a partire dal primo trimestre 2011 Debiti verso clientela e Titoli in circolazione sono esposti separatamente. 16 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 UniCredit
19 Conto economico consolidato (milioni di ) TRIM. 1 TRIM. 4 TRIM. 3 TRIM. 2 TRIM. 1 TRIM. Interessi netti Dividendi e altri proventi su partecipazioni Commissioni nette Risultato negoziazione, copertura e fair value Saldo altri proventi/oneri MARGINE DI INTERMEDIAZIONE Spese per il personale (2.342) (2.333) (2.196) (2.356) (2.331) (2.322) Altre spese amministrative (1.418) (1.345) (1.407) (1.330) (1.401) (1.341) Recuperi di spesa Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali (279) (284) (282) (284) (278) (281) Costi operativi (3.925) (3.858) (3.720) (3.859) (3.903) (3.842) RISULTATO DI GESTIONE Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni (1.181) (1.504) (1.751) (1.634) (1.716) (1.791) RISULTATO NETTO DI GESTIONE Accantonamenti per rischi ed oneri (244) (161) (472) (32) (106) (156) Oneri di integrazione (3) (3) (254) (16) (6) (6) Profitti netti da investimenti (15) 84 (155) UTILE LORDO DELL OPERATIVITÀ CORRENTE Imposte sul reddito del periodo (463) (555) 509 (380) (331) (393) UTILE NETTO DELL OPERATIVITÀ CORRENTE Utile delle attività in via di dismissione al netto delle imposte UTILE (PERDITA) DI PERIODO Utile di pertinenza di terzi (99) (107) (80) (122) (56) (63) UTILE NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO ANTE PPA Effetti economici della Purchase Price Allocation (14) (15) (30) (49) (52) (44) Rettifiche di valore su avviamenti - - (199) - (162) - UTILE NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO Note: A partire dal primo trimestre 2011 la PPA relativa all acquisizione di HVB, in precedenza distribuita su più voci di conto economico, è interamente allocata alla voce Effetti economici della Purchase Price Allocation (come fatto per la PPA relativa all operazione di fusione Capitalia). I precedenti periodi sono stati coerentemente riesposti. Nell ambito dell operazione di aggregazione, avvenuta a novembre 2010, che ha comportato la fusione per incorporazione delle banche collocatrici nella banca emittente, sono stati riclassificati i dati - dei primi tre trimestri relativi alle risultanze dell attività di collocamento titoli emessi da UniCredit S.p.A., da Commissioni nette a Interessi netti. UniCredit Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno
20 Relazione intermedia sulla gestione Confronto secondo trimestre 2011/2010 Conto economico riclassificato (milioni di ) 2 TRIMESTRE VARIAZIONE ASSOLUTA % NORMALIZZATA 1 Interessi netti ,3% - 0,9% Dividendi e altri proventi su partecipazioni ,4% - 6,9% Commissioni nette ,4% - 2,8% Risultato negoziazione, copertura e fair value ,6% + 399,1% Saldo altri proventi/oneri ,5% - 69,6% MARGINE DI INTERMEDIAZIONE ,3% + 0,7% Spese per il personale (2.342) (2.331) ,5% + 0,1% Altre spese amministrative (1.418) (1.401) ,2% + 0,7% Recuperi di spesa ,2% + 5,4% Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali (279) (278) ,2% - 1,6% Costi operativi (3.925) (3.903) ,6% + 0,0% RISULTATO DI GESTIONE ,0% + 1,8% Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni (1.181) (1.716) ,2% - 30,6% RISULTATO NETTO DI GESTIONE ,8% + 68,9% Accantonamenti per rischi ed oneri (244) (106) ,6% + 132,5% Oneri di integrazione (3) (6) ,2% - 43,0% Profitti netti da investimenti (15) n.s. n.s. UTILE LORDO DELL OPERATIVITÀ CORRENTE ,1% + 48,1% Imposte sul reddito del periodo (463) (331) ,0% + 35,9% UTILE NETTO DELL OPERATIVITÀ CORRENTE ,1% + 57,4% Utile (Perdita) delle attività in via di dismissione al netto delle imposte UTILE (PERDITA) DI PERIODO ,1% + 57,4% Utile di pertinenza di terzi (99) (56) ,3% + 70,7% UTILE NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO ANTE PPA ,8% + 55,4% Effetti economici della Purchase Price Allocation (14) (52) ,0% - 73,7% Rettifiche di valore su avviamenti - (162) ,0% - 100,0% UTILE NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO ,3% + 257,1% Note: 1. Variazioni a cambi e perimetri costanti. A partire dal primo trimestre 2011 la PPA relativa all acquisizione di HVB, in precedenza distribuita su più voci di conto economico, è interamente allocata alla voce Effetti economici della Purchase Price Allocation (come fatto per la PPA relativa all operazione di fusione Capitalia). I precedenti periodi sono stati coerentemente riesposti. Nell ambito dell operazione di aggregazione, avvenuta nel novembre 2010, che ha comportato la fusione per incorporazione delle banche collocatrici nella banca emittente, sono stati riclassificati i dati del secondo trimestre - pubblicati nel relativi alle risultanze dell attività di collocamento titoli emessi da UniCredit S.p.A., da Commissioni nette a Interessi netti. 18 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 UniCredit
21 Risultati per settori di attività Dati di sintesi per settore di attività (milioni di ) F&SME NETWORK ITALIA F&SME NETWORK GERMANIA F&SME NETWORK AUSTRIA F&SME NETWORK POLONIA F&SME FACTORIES CORPORATE & INVESTMENT BANKING PRIVATE BANKING ASSET MANAGEMENT CENTRAL EASTERN EUROPE GROUP CORPORATE CENTER 1 TOTALE CONSOLIDATO DI GRUPPO Dati economici MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 1 semestre (699) semestre (197) Costi operativi 1 semestre 2011 (2.215) (720) (439) (356) (438) (1.370) (284) (235) (1.091) (634) (7.783) 1 semestre 2010 (2.296) (694) (416) (347) (425) (1.381) (285) (242) (1.040) (620) (7.745) RISULTATO DI GESTIONE 1 semestre (1.333) semestre (816) UTILE LORDO OPERATIVITÀ CORRENTE 1 semestre (1.589) semestre (26) (967) Dati patrimoniali CREDITI VERSO CLIENTELA al 30 giugno al 31 dicembre RACCOLTA DIRETTA CLIENTELA E TITOLI al 30 giugno al 31 dicembre RWA TOTALI al 30 giugno al 31 dicembre EVA 1 semestre 2011 (173) (8) (14) 60 (33) (1.701) (756) 1 semestre 2010 (280) (56) (22) 40 (30) (979) (871) Cost/income ratio 1 semestre ,4% 89,8% 75,2% 61,8% 44,7% 30,6% 59,9% 56,0% 46,8% -90,7% 58,2% 1 semestre ,4% 89,9% 70,6% 65,3% 42,9% 34,4% 61,1% 58,7% 46,4% n.s. 58,8% Numero Dipendenti 2 al 30 giugno al 31 dicembre Note: I dati 2010 sono stati ricostruiti, ove necessario, su base omogenea per tenere conto delle variazioni intervenute dopo il 31 marzo 2011 nei perimetri dei settori di attività e nella metodologia di calcolo EVA. 1. Global Banking Services, Corporate Centre, elisioni e rettifiche di consolidamento non attribuite ai singoli settori di attività. 2. Full Time Equivalent. Nei dati indicati le società consolidate proporzionalmente, tra cui il Gruppo Koç Financial Services, sono incluse al 100%. UniCredit Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno
22 Relazione intermedia sulla gestione Dati storici del Gruppo UniCredit S.p.A. (già Unicredito Italiano S.p.A.) e l omonimo gruppo di società alla stessa facente capo nascono dalla integrazione, realizzata nell ottobre 1998, tra l allora Credito Italiano S.p.A., fondato nel 1870 con il nome di Banca di Genova, e Unicredito S.p.A., holding che deteneva le partecipazioni di controllo in Banca CRT, CRV e Cassamarca. In virtù di tale integrazione, il gruppo Credito Italiano ed il gruppo Unicredito hanno messo in comune la forza dei rispettivi prodotti e la complementarietà della copertura geografica allo scopo di competere più efficacemente sui mercati dei servizi bancari e finanziari sia in Italia che in Europa, dando così vita al gruppo UniCredit. Fin dalla sua creazione, il Gruppo ha continuato ad espandersi in Italia e nei Paesi dell Europa dell Est, sia tramite acquisizioni, sia attraverso la crescita organica, consolidando il proprio ruolo anche in settori di rilevante significatività al di fuori dell Europa, quali il settore dell Asset Management negli Stati Uniti d America. Tale espansione é stata caratterizzata, in modo particolare: dall integrazione con il gruppo HVB, realizzata attraverso un offerta pubblica di scambio promossa da UniCredit in data 26 agosto 2005 per assumere il controllo di HVB e delle società facenti capo alla stessa. A seguito di tale offerta, perfezionata nel corso del 2005, UniCredit ha infatti acquisito una quota pari al 93,93% del capitale sociale di HVB (la partecipazione è ora al 100%, in seguito all acquisto, concluso il 15 settembre 2008, delle quote di minoranza - c.d. squeeze-out - come previsto dalla normativa tedesca); dall integrazione con il gruppo Capitalia, realizzata mediante fusione per incorporazione di Capitalia in UniCredit, divenuta efficace a far data dal 1 ottobre Dati storici del Gruppo IAS/IFRS DL 87/92 1 SEM Conto economico (milioni di ) Margine di intermediazione Costi operativi (7.783) (15.483) (15.324) (16.692) (14.081) (13.258) (6.045) (5.701) (5.941) (5.703) (5.483) (5.263) Risultato di gestione Utile lordo dell operatività corrente Utile (perdita) del periodo Utile netto di pertinenza del Gruppo Stato patrimoniale (milioni di ) Totale attivo Crediti verso clientela di cui: sofferenze Raccolta da clientela e titoli Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo Indici di redditività (%) ROE 1 5,2 2,7 3,8 9,5 15,6 16,7 15,6 15,7 17,9 17,7 17,2 18 Risultato di gestione/totale attivo 1 0,61 1,17 1,32 0,97 1,16 1,24 0,63 1,73 1,67 2,00 2,16 2,27 Cost/income ratio 58,2 58,8 55,6 62,1 54,4 56,5 54,8 55,9 57,3 54,5 54,3 52,7 1. Dati annualizzati. I dati esposti in tabella sono i dati storici pubblicati nei diversi periodi. Essi non consentono un confronto omogeneo in quanto non vengono riesposti a seguito di riclassifiche. Totale attivo (miliardi ) SEM. DL 87/92 IAS/IFRS Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 UniCredit
23 L azione UniCredit Informazioni sul titolo azionario 1 SEM Prezzo ufficiale azione ordinaria ( ) - massimo 1,990 2,336 2,769 5,697 7,646 6,727 5,864 4,421 4,425 5,255 5,865 - minimo 1,365 1,512 0,634 1,539 5,131 5,564 4,082 3,805 3,144 3,173 3,202 - medio 1,700 1,931 1,902 3,768 6,541 6,161 4,596 4,083 3,959 4,273 4,830 - fine periodo 1,435 1,570 2,358 1,728 5,659 6,654 5,819 4,225 4,303 3,808 4,494 Numero azioni (milioni) - in circolazione a fine periodo , , , , , , , , , , ,4 - con diritto godimento del dividendo , , , , , , , , , , ,1 di cui: azioni di risparmio 24,2 24,2 24,2 21,7 21,7 21,7 21,7 21,7 21,7 21,7 21,7 - medio , , , , , , , , Dividendo - complessivo (milioni di ) (*) unitario per azione ordinaria 0,030 0,030 (*) 0,260 0,240 0,220 0,205 0,171 0,158 0,141 - unitario per azione di risparmio 0,045 0,045 (*) 0,275 0,255 0,235 0,220 0,186 0,173 0, Il numero di azioni è al netto delle azioni proprie e comprende n. 967,6 milioni di azioni detenute a titolo di usufrutto. (*) Il dividendo relativo all esercizio 2008 è stato assegnato per cassa nella misura di 0,025 euro per ogni azione di risparmio (per complessivi 0,5 milioni) e mediante attribuzione di nuove azioni con un aumento di capitale gratuito. Indici di borsa IAS/IFRS DL. 87/92 1 SEM Patrimonio netto (milioni di ) Utile netto (milioni di ) Patrimonio netto per azione ( ) 3,35 3,33 3,56 4,11 4,34 3,72 3,42 2,30 2,21 2,06 1,95 1,89 Price/ Book value 0,43 0,47 0,66 0,42 1,30 1,79 1,70 1,84 1,91 2,09 1,96 2,38 Earnings per share 1 ( ) 0,14 0,06 0,10 0,30 0,53 0,53 0,37 0,33 0,34 0,31 0,29 0,28 Payout ratio (%) 41,6 32,3 (*) 58,1 45,6 92,1 60,2 55,1 55,2 49,8 Dividendo azione ordinaria/ prezzo medio (%) 1,55 1,58 (*) 3,97 3,90 4,79 5,02 4,32 3,70 2,92 (*) Il dividendo relativo all esercizio 2008 è stato assegnato per cassa nella misura di 0,025 euro per ogni azione di risparmio (per complessivi 0,5 milioni) e mediante attribuzione di nuove azioni con un aumento di capitale gratuito. Il dato relativo all EPS del 2008, pubblicato in occasione della relazione consolidata al 31 dicembre 2008, pari a 0,30 euro, si è modificato in 0,26 euro per l incremento del numero di azioni rivenienti dall aumento di capitale gratuito (IAS 33 28). A seguito degli esborsi addebitati al patrimonio netto e relativi al contratto di usufrutto di azioni proprie stipulato nell ambito dell operazione Cashes, ai fini del calcolo dell EPS l utile netto di esercizio del 2009 pari a milioni si è modificato in milioni, l utile netto del 2010, pari a milioni, si è modificato in milioni. L utile di periodo del primo semestre 2011 pari a milioni si è modificato in milioni. 1. Dati annualizzati. Utile per azione ( ) 0,60 0,50 0,53 0,53 0,40 0,30 0,28 0,29 0,31 0,34 0,33 0,37 0,30 0,20 0,10 0,10 0,06 0,14 0, SEM. DL 87/92 IAS/IFRS Dato annualizzato. UniCredit Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno
24 Relazione intermedia sulla gestione Risultati del Gruppo Scenario macroeconomico, contesto bancario e mercati finanziari Scenario internazionale USA/Eurozona La ripresa dell economia mondiale continua a procedere e sembra aver raggiunto una certa sostenibilità. Gli indicatori più recenti, comunque, mostrano un rallentamento dell attività globale nel secondo trimestre del Questo rallentamento riflette in parte gli effetti del terremoto in Giappone sull economia del paese e, attraverso la catena di distribuzione mondiale, sull economia globale, ed una moderazione delle dinamiche di crescita negli Stati Uniti, dovuta all aumento dei prezzi del petrolio e delle materie prime, al maltempo e ai problemi di distribuzione legati al terremoto in Giappone. Il rallentamento, dunque, sembra essere legato soprattutto a fattori temporanei. Le prospettive di breve termine, comunque, presentano alcuni rischi. Innanzitutto, in alcune economie emergenti, la forte crescita ha alimentato un aumento delle pressioni inflazionistiche, che ha indotto le autorità monetarie (ad esempio, in Cina) ad implementare una politica monetaria restrittiva. Quest ultima probabilmente contribuirà a rallentare leggermente la crescita nei prossimi mesi con possibili ripercussioni sull economia globale. Inoltre, il necessario consolidamento fiscale nei paesi avanzati potrebbe contribuire a rallentare la crescita già modesta di questi paesi, in particolare negli Stati Uniti, Giappone e nella periferia dell area euro. Molto dipenderà anche dal mix di misure adottate al fine di ridurre il deficit di bilancio. Per quanto riguarda la crisi del debito sovrano, il recente accordo tra i membri dell area euro circa un secondo piano di aiuti alla Grecia sembra aver calmato i mercati, anche se le misure approvate probabilmente non saranno risolutive della crisi del debito. Negli Stati Uniti, il prodotto interno lordo è cresciuto del 1,9% nel primo trimestre del 2011 (tasso trimestrale annualizzato), rallentando rispetto al 3,1% registrato nel quarto trimestre del Questo rallentamento riflette principalmente una crescita più moderata dei consumi. Gli indicatori più recenti anticipano una crescita ancora più modesta nel secondo trimestre. Il rallentamento sembra essere principalmente legato a fattori temporanei quali l aumento del prezzo del petrolio e delle materie prime, che ha ridotto il reddito disponibile delle famiglie, e ai problemi di distribuzione legati al terremoto in Giappone. La situazione del mercato del lavoro, dopo un miglioramento nei primi mesi dell anno, ha registrato un deterioramento a maggio. L aumento degli occupati è stato di soltanto unità, il valore più basso da settembre Il tasso di disoccupazione è aumentato di un punto percentuale, attestandosi al 9,1%. Anche il deterioramento nel mercato del lavoro, comunque, sembra essere imputabile prevalentemente a fattori temporanei. Il deficit federale rimane una delle questioni spinose. L agenzia Standard and Poor s ha abbassato le prospettive di rating di lungo termine per gli Stati Uniti da stabili a negative a causa del permanere di un deficit elevato (10,6% del PIL) e della mancanza di misure concrete per la sua riduzione nel medio termine. Inoltre, le continue discussioni sull aumento del tetto del debito contribuiscono ad alimentare un clima di incertezza. L area euro ha registrato una crescita solida nel primo trimestre del 2011 (0,8% rispetto al trimestre precedente), guidata dai paesi core ed in particolare dalla Germania (1,5%) e dalla Francia (1,0%). Il principale motore della crescita nel primo trimestre è stata la domanda interna ed in particolare gli investimenti (2,1%) che hanno evidenziato una crescita superiore alle attese. Un altra sorpresa è stata la spesa governativa (0,8%), mentre la crescita dei consumi si è mostrata relativamente modesta (0,3%). Il fatto che la crescita nel primo trimestre dell anno sia stata guidata principalmente dalla domanda domestica evidenzia che la ripresa economica ha ormai raggiunto piena sostenibilità. I primi dati relativi all attività economica disponibili per il secondo trimestre suggeriscono un potenziale rallentamento della crescita nell area euro, che comunque rimane su livelli solidi. Questa decelerazione sembra essere dovuta prevalentemente ad un rallentamento della attività nel settore manifatturiero, dovuto agli spill-over negativi del terremoto in Giappone ed all aumento dei prezzi dell energia. Nonostante i primi segnali di indebolimento dell economia ed il persistere di tensioni nella periferia dell area euro, la Banca Centrale Europea ha segnalato l intenzione di alzare il tasso di riferimento a luglio, dopo l aumento di 25 punti base che ha portato il tasso all 1,25% ad aprile. È anche molto probabile che al meeting di luglio il presidente Trichet segnali l intenzione di lasciare la porta aperta ad ulteriori aumenti prima della fine dell anno. Di conseguenza, ci attendiamo il tasso refi a 1,75% alla fine del All inizio di giugno, la Banca Centrale ha anche rivisto leggermente in rialzo le proiezioni di crescita ed inflazione per l anno in corso (rispettivamente, da 1,7% a 1,9%, e da 2,3% a 2,6%), confermando l idea che la ripresa nella area euro è comunque ben radicata. Negli USA, la Federal Reserve continua a mantenere il tasso sui Fed funds invariato al minimo storico - in un intervallo compreso tra 0% e 0,25% - e ad escludere azioni imminenti sul tasso di interesse. Le minute di aprile del FOMC confermano che, secondo la Fed, le condizioni economiche correnti richiedono tassi ad un livello eccezionalmente basso per un periodo di tempo protratto al fine di supportare l economia e ad assicurare la stabilità dei prezzi. Alla fine di giugno la Fed ha inoltre completato il programma di acquisto di titoli pubblici a lungo termine pari a USD 600 miliardi, come previsto. 22 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2011 UniCredit
25 Contesto bancario e mercati finanziari Nel primo semestre del 2011, la dinamica dei prestiti bancari al settore privato nei principali paesi dell area euro si è mostrata in miglioramento, seppure il trend di recupero prosegua ancora a ritmi moderati, dato il permanere di dinamiche divergenti tra paesi. In particolare, per l area euro nel complesso, i prestiti al settore privato hanno evidenziato a maggio una crescita del 2,7% a/a, trainata da un progressivo recupero dei prestiti alle società non finanziarie e da una stabilizzazione, nell intorno del 3% a/a, dei prestiti alle famiglie. Per questi ultimi, una maggiore incertezza ha caratterizzato l evoluzione del credito al consumo, dove una limitata necessità di finanziamento di beni durevoli, una dinamica ancora debole del reddito disponibile ed alti livelli di indebitamento delle famiglie tendono a limitare le potenzialità di recupero di questo segmento. La ripresa del credito al settore privato è proseguita, nel corso del primo semestre, nei paesi di riferimento del Gruppo, ad eccezione della Germania, dove sembra ancora prevalere un quadro di generale debolezza. In Italia si è osservato il ritmo di espansione più sostenuto, con i prestiti al settore privato che hanno evidenziato una crescita, su base annua, del 6,2% in aprile (ultimo dato disponibile), confermandosi in buon recupero sia rispetto allo scorso dicembre (3,8% a/a) sia rispetto ad aprile dello scorso anno (0,8% a/a). La positiva evoluzione del credito bancario è stata alimentata soprattutto da una decisa ripresa dei prestiti alle imprese, in crescita del 4,8% a/a (1,6% a/a a dicembre 2010) - miglioramento che si è mostrato in linea con la ripresa ciclica, sorprendendo lievemente al rialzo. L attesa era, infatti, per un minore ricorso al finanziamento esterno da parte delle imprese italiane e l avvio di un processo di develeraging, data una maggiore vulnerabilità delle imprese in quest ultima fase espansiva ed un più elevato livello di indebitamento rispetto al passato (84,1% del PIL a fine 2010, a fronte di una leva al 67% a fine 2005). I prestiti alle famiglie hanno confermato una espansione a tassi sostenuti nella prima parte del 2011 (8,4% a/a), ben superiori alla media di eurozona, con una tenuta dei prestiti per acquisto abitazione che ha bilanciato un nuovo rallentamento nella dinamica del credito al consumo (in crescita ancora all 1,8% a/a in aprile). Un quadro di maggiore debolezza continua invece a caratterizzare il credito bancario in Germania, dove i prestiti al settore privato sembrano non evidenziare un chiaro trend di miglioramento, attestandosi nell intorno di una crescita nulla (secondo le statistiche mensili della BCE). I prestiti alle società non finanziarie in Germania permangono ancora in territorio negativo, mentre, per il credito alle famiglie, i prestiti per acquisto abitazione hanno continuato ad espandersi a tassi prossimi a solo l 1,0% a/a e il credito al consumo ha evidenziato una decelerazione al 2,5% a/a ad aprile, da un più 3,7% a dicembre dello scorso anno. In Austria, i prestiti al settore privato non hanno mostrato ulteriori spunti nel corso del primo semestre, confermando una moderata espansione, nell intorno del 2,0% a/a ad aprile (2,9% a/a a dicembre 2010). In particolare, il credito alle famiglie si è mostrato in lieve decelerazione, a seguito di una crescita più contenuta dei prestiti per acquisto abitazione e di un ulteriore contrazione del credito al consumo, mentre i prestiti alle società non finanziarie hanno esibito una sostanziale stabilizzazione nel corso del primo semestre, con una espansione attestatasi nell intorno del 2,0% a/a. A fronte di una dinamica comunque di ripresa per i prestiti bancari, il primo semestre del 2011 si è contraddistinto per un andamento piuttosto debole per l attività di raccolta del sistema delle banche. Per quanto riguarda i principali paesi di riferimento per il Gruppo, in Italia si è registrato il rallentamento più netto, con i depositi alla clientela che in aprile, per la prima volta negli ultimi dieci anni, hanno evidenziato una crescita nulla, indotta da una contrazione dei depositi in conto corrente (-2,0% a/a ad aprile) e da una decelerazione dei depositi rimborsabili con preavviso (3,8% a/a, da 5,4% a/a a dicembre 2010). In questo quadro di generale debolezza, è, comunque, incoraggiante il recupero osservato nella detenzione di obbligazioni bancarie, che sono tornate ad esibire una crescita positiva, seppure ancora modesta in un ottica storica. La crescita dei depositi alla clientela si è indebolita anche in Germania, attestandosi al 3,5% a/a ad aprile 2011, dopo aver toccato un picco al 4,7% a/a a novembre dello scorso anno. Il rallentamento è imputabile anche qui soprattutto ad un ridimensionamento nella crescita dei depositi in conto corrente, a fronte di un lieve recupero dei time deposits, in coerenza con uno scenario di rialzi dei tassi di interesse. In Austria, infine, i depositi verso la clientela, dopo un rallentamento marcato nei primissimi mesi dell anno, si sono riportati ad aprile sui livelli di fine 2010, con i depositi alle famiglie, in particolare i depositi in conto corrente, che hanno evidenziato una crescita prossima al 5% a/a, mentre i depositi diversi dai conti correnti hanno continuato a contrarsi di circa l 1,0% a/a. Per quanto riguarda i tassi bancari, sia i tassi attivi sia i tassi passivi si sono mostrati in rialzo, sostanzialmente, in tutti e tre i paesi di riferimento, recependo in parte l evoluzione dei tassi del mercato monetario. In Italia, i tassi di interesse bancari sui prestiti si sono attestati al 3,76% in aprile, dal minimo a 3,55% toccato a luglio dello scorso anno. La dinamica di rialzo dei tassi di interesse sui depositi è stata più contenuta, inducendo un lieve aumento della forbice bancaria (differenza fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sui depositi) a 2,98% in aprile, da 2,93% a dicembre Una dinamica simile si è osservata in Austria, dove lo spread bancario è risultato in aumento, seppure a ritmi più modesti, raggiungendo il 2,07% in aprile, da 1,98% a dicembre In lieve controtendenza la Germania, dove ad una stabilizzazione dei tassi di interesse sui prestiti, notoriamente più vischiosi, ha fatto seguito un aumento dei tassi di interesse sui depositi, determinando una ulteriore limatura della forbice bancaria al 3,49%, dal 3,56% a fine dello scorso anno. UniCredit Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno
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