Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno Più semplicità. È facile con UniCredit.

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1 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2010 Più semplicità. È facile con UniCredit.

2 Noi persone di UniCredit ci impegniamo a generare valore per i nostri clienti. Siamo una banca leader in Europa e questo significa per noi contribuire allo sviluppo delle comunità in cui viviamo e voler essere uno dei migliori posti di lavoro. Aspiriamo all eccellenza e vogliamo che la relazione con noi sia facile. Realizzare questi impegni ci permetterà di creare valore sostenibile per i nostri azionisti.

3 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2010 Più semplicità. È facile con UniCredit.

4 Marco Colacicco, Cliente Private Banking Italia «Il 30 dicembre ho presentato una proposta commerciale al mio relationship manager di UniCredit Private Banking. Sapevo che, trovandoci a ridosso delle festività natalizie e trattandosi di un finanziamento cospicuo a lungo termine, non avevo molte speranze di ricevere una risposta celere con sole tre settimane di preavviso. Nonostante questo, la prima settimana di gennaio ho consegnato tutta la documentazione, eccetto la relazione edilizia e, in appena due settimane, il 25 gennaio, mi hanno comunicato che UniCredit Private Banking aveva attivato la linea di credito richiesta. Sono rimasto estremamente soddisfatto della tempestività del servizio erogato dalla banca e da quel momento ho deciso di farvi confluire ulteriori asset sotto forma di depositi e fondi.» È facile con UniCredit.

5 Indice Introduzione 5 Cariche sociali e Società di revisione 7 Nota alla Relazione finanziaria semestrale consolidata 8 Relazione intermedia sulla gestione 11 Principali dati del Gruppo 12 Schemi di Bilancio riclassificati 14 Evoluzione trimestrale 16 Confronto secondo trimestre 2010/ Risultati per settori di attività 19 Dati storici del Gruppo 20 L azione UniCredit 21 Risultati del Gruppo 22 Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo 35 Altre informazioni 64 Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo ed evoluzione prevedibile della gestione 72 Bilancio consolidato semestrale abbreviato 75 Schemi di Bilancio consolidato 77 Note illustrative 87 Allegati 229 Attestazione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato ai sensi dell art. 81-ter del Regolamento Consob n del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni 241 Relazione della Società di revisione ai sensi dell art. 156 del D.Lgs. del 24 febbraio 1998, n Avvertenze Nelle tavole sono utilizzati i seguenti segni convenzionali: linea (-) quando il fenomeno non esiste; due punti (..) o (n.s.) quando i dati non raggiungono la cifra rappresentativa dell ordine minimo considerato o risultano comunque non signifi cativi; n.d. quando il dato non è disponibile. L eventuale mancata corrispondenza tra i dati esposti nella Relazione fi nanziaria semestrale consolidata dipende esclusivamente dagli arrotondamenti. UniCredit Group Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno

6 Dace Markeviča Uralchem Trading Sia Cliente Corporate Banking Lettonia «Per qualsiasi esigenza finanziaria - incluse le operazioni più comuni come i pagamenti - Uralchem Trading può contare sulle soluzioni proposte da UniCredit Bank in quanto vantaggiose e costruttive per entrambe le parti. Il personale della banca è sempre pronto a fornire consulenze utili per avere successo nelle nostre attività, ponendo le basi per un rapporto duraturo e fondato sulla fiducia.» È facile con UniCredit.

7 Introduzione Cariche sociali e Società di revisione 7 Nota alla Relazione finanziaria semestrale consolidata 8 UniCredit Group Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno

8 Resoconto intermedio di gestione consolidato

9 Cariche sociali e Società di revisione Consiglio di Amministrazione Dieter Rampl Luigi Castelletti Farhat Omar Bengdara Vincenzo Calandra Buonaura Fabrizio Palenzona Alessandro Profumo Giovanni Belluzzi Manfred Bischoff Enrico Tommaso Cucchiani Donato Fontanesi Francesco Giacomin Piero Gnudi Friedrich Kadrnoska Marianna Li Calzi Salvatore Ligresti Luigi Maramotti Antonio Maria Marocco Carlo Pesenti Lucrezia Reichlin Hans-Jürgen Schinzler Theodor Waigel Anthony Wyand Franz Zwickl Lorenzo Lampiano Presidente Vice Presidente Vicario Vice Presidenti Amministratore Delegato Consiglieri Segretario Collegio Sindacale Maurizio Lauri Cesare Bisoni Vincenzo Nicastro Michele Rutigliano Marco Ventoruzzo Massimo Livatino Paolo Domenico Sfameni Presidente Sindaci Effettivi Sindaci Supplenti KPMG S.p.A. Marina Natale Società di revisione Dirigente preposto alla redazione dei documenti contabili societari UniCredit S.p.A. Sede Sociale: Roma, via A. Specchi, 16 Direzione Generale: Milano, Piazza Cordusio Iscrizione al Registro delle Imprese di Roma, codice fiscale e partita IVA n Iscritta all Albo delle Banche Capogruppo del Gruppo Bancario UniCredito Italiano Albo dei Gruppi Bancari cod Aderente al Fondo Interbancario di Tutela dei Depositi Capitale sociale: euro ,50 interamente versato UniCredit Group Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno

10 Introduzione Nota alla Relazione finanziaria semestrale consolidata Aspetti generali La presente Relazione finanziaria semestrale consolidata, predisposta in attuazione dell articolo 154 ter comma 2 del D.Lgs. 24 febbraio 1998 n. 58, è redatta secondo i principi contabili internazionali IAS/IFRS, in conformità a quanto indicato dallo IAS 34 relativo all informativa infrannuale, nella versione sintetica prevista dal paragrafo 10, in luogo dell informativa completa prevista per il Bilancio annuale. Si segnala che la presente Relazione finanziaria semestrale consolidata, come già indicato nel Bilancio consolidato al 31 dicembre 2009, risulta modificata in considerazione delle indicazioni emerse a seguito del primo aggiornamento della circolare Banca d Italia n. 262/2005 del 18 novembre 2009, che ha recepito le modifiche nel frattempo intervenute nei principi contabili internazionali IAS/IFRS ed avvicinato maggiormente gli schemi di bilancio bancari a quelli di vigilanza sugli IAS/IFRS armonizzati in sede europea (FINREP). Si veda in proposito la Parte A - Politiche contabili del Bilancio consolidato semestrale abbreviato. Sul sito web di UniCredit sono inoltre disponibili i comunicati stampa relativi ai fatti di rilievo del periodo, la presentazione effettuata al mercato sui risultati del secondo trimestre e l informativa al pubblico relativa al III Pilastro di Basilea 2. Come ricordato anche nelle Avvertenze alla Relazione finanziaria semestrale consolidata, l eventuale mancata quadratura tra i dati esposti nella Relazione intermedia sulla gestione, nonché fra quest ultima e il Bilancio consolidato semestrale, dipendono esclusivamente dagli arrotondamenti. Principi generali di redazione La Relazione finanziaria semestrale consolidata comprende: la Relazione intermedia sulla gestione nella quale vengono utilizzati schemi di bilancio riclassificati, che comprende, oltre ai commenti sui risultati del periodo ed a quelli sugli altri fatti di rilievo, le ulteriori informazioni richieste dalla CONSOB con comunicazione n del 28 luglio 2006 (in particolare i raccordi tra gli schemi riclassificati e quelli obbligatori); gli schemi di Bilancio consolidato semestrale abbreviato, esposti a confronto con quelli del 2009, in particolare, come previsto dallo IAS 34, lo stato patrimoniale è stato confrontato con i dati al 31 dicembre 2009, mentre il conto economico, il prospetto della redditività complessiva, le variazioni del patrimonio netto ed il rendiconto finanziario sono confrontati con i corrispondenti dati relativi al primo semestre dell anno precedente; le Note illustrative, che comprendono, oltre alle informazioni di dettaglio richieste dallo IAS 34, esposte secondo gli schemi adottati in bilancio, le ulteriori informazioni richieste dalla CONSOB e quelle ritenute utili per dare una rappresentazione corretta della situazione aziendale consolidata; l Attestazione del Bilancio consolidato semestrale abbreviato ai sensi dell articolo 81-ter del Regolamento CONSOB n del 14 maggio 1999 e successive modifiche e integrazioni; la relazione della Società di revisione KPMG S.p.A., nella forma della revisione contabile limitata. Come già evidenziato nel bilancio 2009 si segnala che i risultati trimestrali pubblicati del primo e secondo trimestre 2009 sono stati riclassificati trasferendo i risultati economici di private equity da Risultato di negoziazione, copertura e fair value a Profitti netti da investimenti. Area di consolidamento Nel corso del primo semestre 2010 non si sono registrate significative variazioni nell area di consolidamento; comunque i dati sono stati riesposti, ove necessario, su basi omogenee per tenere conto delle variazioni intervenute nell area stessa, nel perimetro operativo, nonché delle riclassificazioni delle attività in via di dismissione ai sensi dell IFRS 5. Le variazioni intervenute nell area di consolidamento si riferiscono a 9 società consolidate integralmente, le quali sono passate da 679 a dicembre 2009 a 688 al giugno 2010, mentre le società consolidate proporzionalmente sono 17, invariate rispetto al dicembre Le società consolidate al patrimonio netto sono passate dalle 42 di fine dicembre 2009 alle 53 di fine giugno 2010, con un incremento di 11 società. Per ulteriori informazioni si rinvia alle Note illustrative Parte A - Politiche contabili - Sezione 3 - Area e metodi di consolidamento. Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione Le principali attività riclassificate in base al principio contabile IFRS 5 tra le attività non correnti e i gruppi di attività in via di dismissione, nella situazione patrimoniale al 30 giugno 2010, sono quelle relative alla partecipazione in IRFIS Mediocredito della Sicilia S.p.A. e in UniCredit Suisse Bank SA. Relativamente a quest ultima, è stato raggiunto un accordo con l attuale Management di UniCredit Suisse Bank che rileverà le quote detenute da UniCredit Private Banking in UniCredit Suisse Bank, grazie anche al supporto di un investitore locale di grande rilevanza: Banca dello Stato del Cantone Ticino. L accordo, che è stato firmato il 22 luglio, è soggetto ad autorizzazione da parte di FINMA, prevista per la fine di settembre Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2010 UniCredit Group

11 Risultati per settori di attività Il Gruppo UniCredit conferma il modello organizzativo adottato lo scorso anno che ha portato, in particolare, alla costituzione delle tre aree strategiche (Strategic Business Area - SBA): (i) Retail, (ii) Corporate & Investment Banking e Private Banking (CIB&PB), (iii) Global Banking Services (GBS), poste sotto la diretta responsabilità dei rispettivi Deputy CEO. Alle predette SBA fanno capo, in particolare, le Business Unit ( BU ) - con esclusione dell Asset Management - che prendono il seguito delle precedenti Divisioni. Riportano direttamente all Amministratore Delegato (CEO) i responsabili dell Asset Management e del programma di divisionalizzazione dell area CEE (CEE Divisionalization Program). I risultati per settori di attività vengono peraltro presentati e commentati sulla base della seguente articolazione, correntemente utilizzata nella reportistica direzionale per il controllo dei risultati del Gruppo: Retail, Corporate & Investment Banking, Private Banking, Asset Management e Central & Eastern Europe (dal secondo trimestre 2010 i risultati della Polonia sono rappresentati all interno delle rispettive Aree di business di riferimento e i conti economici dei periodi precedenti sono stati ricostruiti per tener conto di tali variazioni di perimetro). I risultati di conto economico vengono forniti per le macrovoci dello schema riclassificato fino all utile dell operatività corrente, tranne per CEE, per cui si fornisce anche il risultato dopo le imposte. Si ricorda, inoltre, che nel primo trimestre 2010 si è registrato il passaggio di alcune società CAIB dal settore di attività CIB a quello CEE. I conti economici dei periodi precedenti sono stati ricostruiti per tener conto di tali variazioni di perimetro; in particolare sono stati riclassificati i dati di CEE e CIB anche per il passaggio della società IMB Leasing, avvenuto nel corso del quarto trimestre UniCredit Group Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno

12 Talgat Baimagambetov, ALSI Cliente Corporate Banking Kazakhstan «La nostra società, sin dal primo giorno, è cliente di ATF Bank. Successivamente, la banca è entrata a far parte di UniCredit Group, ampliando l offerta internazionale e adottando, nel 2009, un nuovo modello di servizio che per noi vuol dire avere un singolo relationship manager per i prodotti principali della banca. I servizi offerti dalla banca, nella quale già nutriamo piena fiducia, sono in continuo miglioramento e questo è per noi molto importante. Oggi la banca offre tempi di risposta ancor più rapidi.» È facile con UniCredit.

13 Relazione intermedia sulla gestione Principali dati del Gruppo 12 Schemi di Bilancio riclassificati 14 Stato Patrimoniale consolidato 14 Conto Economico consolidato 15 Evoluzione trimestrale 16 Stato Patrimoniale consolidato 16 Conto Economico consolidato 17 Confronto secondo trimestre 2010/ Conto Economico riclassificato 18 Risultati per settori di attività 19 Dati storici del Gruppo 20 L azione UniCredit 21 Risultati del Gruppo 22 Scenario macroeconomico, contesto bancario e mercati finanziari 22 Scenario Internazionale 22 Contesto bancario e mercati finanziari 23 Principali risultati e performance del periodo 25 La formazione del risultato di gestione 26 La formazione del risultato di gestione per settori di attività 27 La formazione dell utile netto 30 Capital and Value Management 33 Principi di creazione di valore e allocazione del capitale 33 Ratio patrimoniali 34 Il patrimonio 34 Contributo dei settori di attività ai risultati di Gruppo 35 Retail 36 Corporate & Investment Banking (CIB) 44 Private Banking 50 Asset Management 53 Central Eastern Europe (CEE) 56 Altre informazioni 64 Operazioni di razionalizzazione delle attività del Gruppo ed altre operazioni societarie 64 Rafforzamento patrimoniale 67 Il progetto ONE4C 67 Schemi di riconduzione per la predisposizione dei prospetti di Bilancio riclassificato 68 Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo ed evoluzione prevedibile della gestione 72 Fatti di rilievo successivi alla chiusura del periodo 72 Evoluzione prevedibile della gestione 73 Gli importi, ove non diversamente indicato, sono espressi in milioni di euro. UniCredit Group Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno

14 Relazione intermedia sulla gestione Principali dati del Gruppo Dati Economici (milioni di ) 1 SEMESTRE VARIAZIONE Margine d'intermediazione ,6% di cui: - margine di interesse ,0% - commissioni nette ,2% Costi operativi (7.817) (7.690) + 1,6% Risultato di Gestione ,3% Utile lordo dell'operatività corrente ,6% Utile netto di pertinenza del Gruppo ,6% 1. I dati pubblicati in occasione del 1 semestre 2009 sono stati modificati dalla riclassifica dei risultati dell attività di private equity da Risultato di negoziazione, copertura e fair value a Profitti netti da investimenti. Dati Patrimoniali (milioni di ) CONSISTENZE AL VARIAZIONE Totale attivo ,8% Attività finanziarie di negoziazione ,6% Crediti verso Clientela ,1% di cui: - crediti deteriorati ,3% Passività finanziarie di negoziazione ,3% Raccolta da clientela e titoli ,2% di cui: - clientela ,4% - titoli ,2% Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo ,9% I dati sono riferiti agli schemi di Stato Patrimonale e Conto Economico riclassificati. Dati di Struttura DATI AL VARIAZIONE Numero dipendenti Numero dipendenti (pro-quota le società consolidate proporzionalmente) Numero sportelli di cui: - Italia Estero Full time equivalent (FTE): personale conteggiato per le ore effettivamente lavorate e/o pagate dall azienda presso cui presta servizio. Nei dati indicati le società consolidate proporzionalmente, tra cui il Gruppo Koç Financial Services, sono incluse al 100%. 2. Nei dati indicati le società consolidate proporzionalmente, tra cui il Gruppo Koç Financial Services, sono considerate al 100%. 12 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2010 UniCredit Group

15 Indici di Redditività 1 SEMESTRE VARIAZIONE EPS ( ) 1 0,07 0,11-0,04 ROE 2 2,7% 4,2% - 1,5 Cost/income ratio 58,8% 53,4% + 5,4 EVA (milioni di ) 3 (872) (653) Dato annualizzato. Per il primo semestre 2010 ai fini del calcolo dell EPS, l utile netto pari a 669 milioni si è modificato in 592 milioni a seguito degli esborsi addebitati al patrimonio netto e relativi al contratto di usufrutto di azioni proprie stipulato nell ambito dell operazione Cashes. L utile netto al 30 giugno 2009 pari a 937 milioni si riduce di 48 milioni a seguito degli esborsi relativi al 2009 addebitati al patrimonio netto e relativi al contratto di usufrutto di azioni proprie stipulato nell ambito dell operazione Cashes. 2. Dato annualizzato. Il patrimonio utilizzato per il rapporto è quello medio del periodo (esclusi dividendi da distribuire e riserve di valutazione su attività disponibili per la vendita e su cash-flow hedge), al netto dell avviamento iscritto nell attivo in seguito alle acquisizioni di HVB e Capitalia, effettuate con scambio di azioni e contabilizzate secondo le regole dell IFRS EVA: Economic Value Added, calcolato come differenza tra NOPAT (risultato netto operativo dopo le tasse) e il costo del capitale. I dati 2009 sono stati ricostruiti, ove necessario, su base omogenea per tenere conto delle variazioni intervenute nei perimetri dei settori di attività e nella metodologia di calcolo. Indici di Rischiosità DATI AL VARIAZIONE Crediti in sofferenza netti / crediti verso clientela 2,66% 2,25% 0,42 Crediti deteriorati netti / crediti verso clientela 6,24% 5,50% 0,75 Patrimonio e Coefficienti di Vigilanza DATI AL DATI AL POST AUMENTO DI CAPITALE ANTE AUMENTO DI CAPITALE Patrimonio di vigilanza (milioni di euro) Totale attività ponderate per il rischio (milioni di euro) Core Tier 1 Ratio 8,41% 8,47% 7,62% Patrimonio totale Vigilanza/Totale attività ponderate 12,74% 12,88% 12,02% 1. I dati 2009 Post Aumento di Capitale considerano l effetto dell aumento di capitale annunciato il 29 settembre 2009 e concluso il 24 febbraio Ratings DEBITO A BREVE DEBITO A MEDIO LUNGO OUTLOOK Fitch Ratings F-1 A NEGATIVO Moody's Investors Service P-1 Aa3 STABILE Standard & Poor's A-1 A STABILE UniCredit Group Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno

16 Relazione intermedia sulla gestione Schemi di Bilancio riclassificati Stato Patrimoniale consolidato (milioni di ) CONSISTENZE AL VARIAZIONE ATTIVO ASSOLUTA % Cassa e disponibilità liquide ,7% Attività finanziarie di negoziazione ,6% Crediti verso banche ,6% Crediti verso clientela ,1% Investimenti finanziari ,3% Coperture ,1% Attività materiali ,5% Avviamenti ,5% Altre attività immateriali ,2% Attività fiscali ,6% Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione ,1% Altre attività ,0% Totale dell'attivo ,8% CONSISTENZE AL VARIAZIONE (milioni di ) PASSIVO E PATRIMONIO NETTO ASSOLUTA % Debiti verso banche ,0% Raccolta da clientela e titoli ,2% Passività finanziarie di negoziazione ,3% Passività finanziarie valutate al fair value ,7% Coperture ,2% Fondi per rischi ed oneri ,3% Passività fiscali ,4% Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione ,0% Altre passività ,2% Patrimonio di pertinenza di terzi ,9% Patrimonio di pertinenza del Gruppo: ,9% - capitale e riserve ,4% - riserve di valutazione attività disponibili per la vendita e di cash-flow hedge ,8% - utile netto ,7% Totale del passivo e del patrimonio netto ,8% 14 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2010 UniCredit Group

17 Conto Economico consolidato 1 SEMESTRE VARIAZIONE (milioni di ) ASSOLUTA % NORMALIZZATA 1 Interessi netti ,7% - 16,5% Dividendi e altri proventi su partecipazioni ,4% + 22,4% Margine d'interesse ,0% - 15,8% Commissioni nette ,2% + 15,5% Risultato negoziazione, copertura e fair value ,0% - 36,6% Saldo altri proventi/oneri ,9% - 9,1% Proventi di intermediazione e diversi ,8% + 4,3% MARGINE DI INTERMEDIAZIONE ,6% - 9,0% Spese per il personale (4.653) (4.545) ,4% + 1,7% Altre spese amministrative (2.742) (2.750) + 8-0,3% - 1,4% Recuperi di spesa ,0% - 1,3% Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali (631) (606) ,1% + 1,7% Costi operativi (7.817) (7.690) ,6% + 0,7% RISULTATO DI GESTIONE ,3% - 20,0% Rettifiche di valore su avviamenti (162) n.s. n.s. Accantonamenti per rischi ed oneri (262) (223) ,3% + 16,6% Oneri di integrazione (11) (309) ,4% - 96,4% Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni (3.507) (4.081) ,1% - 14,4% Profitti netti da investimenti 107 (166) n.s. n.s. UTILE LORDO DELL OPERATIVITÀ CORRENTE ,6% - 21,0% Imposte sul reddito del periodo (745) (697) ,9% + 4,3% UTILE (PERDITA) DI PERIODO ,7% - 34,8% Utile di pertinenza di terzi (119) (166) ,5% - 33,6% UTILE NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO ANTE PPA ,4% - 34,9% Effetti economici della Purchase Price Allocation 2 (115) (129) ,5% - 10,2% UTILE NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO ,6% - 38,2% Note: I dati pubblicati in occasione del 1 semestre 2009 sono stati modificati trasferendo i risultati derivanti dall attività di investimento in fondi di private equity da Risultato di negoziazione, copertura e fair value a Profitti netti da investimenti. 1. Variazioni a cambi e perimetri costanti. 2. Prevalentemente attribuibile all operazione di fusione Capitalia. UniCredit Group Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno

18 Relazione intermedia sulla gestione Evoluzione trimestrale Stato Patrimoniale consolidato ATTIVO (milioni di ) CONSISTENZE AL CONSISTENZE AL Cassa e disponibilità liquide Attività finanziarie di negoziazione Crediti verso banche Crediti verso clientela Investimenti finanziari Coperture Attività materiali Avviamenti Altre attività immateriali Attività fiscali Attività non correnti e gruppi di attività in via di dismissione Altre attività Totale dell'attivo CONSISTENZE AL CONSISTENZE AL (milioni di ) PASSIVO E PATRIMONIO NETTO Debiti verso banche Raccolta da clientela e titoli Passività finanziarie di negoziazione Passività finanziarie valutate al fair value Coperture Fondi per rischi ed oneri Passività fiscali Passività associate a gruppi di attività in via di dismissione Altre passività Patrimonio di pertinenza di terzi Patrimonio di pertinenza del Gruppo: capitale e riserve riserve di valutazione attività disponibili per la vendita e di cash-flow hedge (513) (695) - utile netto Totale del passivo e del patrimonio netto Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2010 UniCredit Group

19 Conto Economico consolidato (milioni di ) TRIM 1 TRIM 4 TRIM 3 TRIM 2 TRIM 1 TRIM Interessi netti Dividendi e altri proventi su partecipazioni Margine d'interesse Commissioni nette Risultato negoziazione, copertura e fair value (93) Saldo altri proventi/oneri Proventi di intermediazione e diversi MARGINE DI INTERMEDIAZIONE Spese per il personale (2.331) (2.322) (2.277) (2.276) (2.249) (2.296) Altre spese amministrative (1.401) (1.341) (1.321) (1.337) (1.426) (1.324) Recuperi di spesa Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali (314) (317) (350) (325) (305) (301) Costi operativi (3.939) (3.878) (3.803) (3.831) (3.868) (3.822) RISULTATO DI GESTIONE Rettifiche di valore su avviamenti (162) Accantonamenti per rischi ed oneri (106) (156) (232) (154) (155) (68) Oneri di integrazione (6) (6) 63 (12) (242) (67) Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni (1.716) (1.791) (2.068) (2.164) (2.431) (1.650) Profitti netti da investimenti (133) (33) UTILE LORDO DELL OPERATIVITÀ CORRENTE Imposte sul reddito del periodo (342) (403) (124) (188) (363) (334) UTILE (PERDITA) DI PERIODO Utile di pertinenza di terzi (56) (63) (63) (103) (90) (76) UTILE NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO ANTE PPA Effetti economici della Purchase Price Allocation 1 (58) (58) (62) (66) (64) (65) UTILE NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO Note: Come già evidenziato nel Bilancio 2009 si segnala che i risultati trimestrali pubblicati del primo e secondo trimestre 2009 sono stati riclassificati trasferendo i risultati economici derivanti da investimenti in fondi di private equity da Risultato di negoziazione, copertura e fair value a Profitti netti da investimenti. 1. Prevalentemente attribuibile all operazione di fusione Capitalia. UniCredit Group Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno

20 Relazione intermedia sulla gestione Confronto secondo trimestre 2010/2009 Conto Economico riclassificato 2 TRIMESTRE VARIAZIONE (milioni di ) ASSOLUTA % NORMALIZZATA 1 Interessi netti ,6% - 16,6% Dividendi e altri proventi su partecipazioni ,5% + 25,7% Margine d'interesse ,6% - 15,4% Commissioni nette ,0% + 15,6% Risultato negoziazione, copertura e fair value ,4% - 94,3% Saldo altri proventi/oneri ,7% - 1,4% Proventi di intermediazione e diversi ,2% - 22,8% MARGINE DI INTERMEDIAZIONE ,1% - 18,3% Spese per il personale (2.331) (2.249) ,7% + 3,5% Altre spese amministrative (1.401) (1.426) ,7% - 2,2% Recuperi di spesa ,8% - 4,6% Rettifiche di valore su immobilizzazioni materiali e immateriali (314) (305) ,0% + 0,5% Costi operativi (3.939) (3.868) ,8% + 1,4% RISULTATO DI GESTIONE ,6% - 37,2% Rettifiche di valore su avviamenti (162) n.s. n.s. Accantonamenti per rischi ed oneri (106) (155) ,8% - 32,8% Oneri di integrazione (6) (242) ,7% - 97,7% Rettifiche nette su crediti e su accantonamenti per garanzie e impegni (1.716) (2.431) ,4% - 29,7% Profitti netti da investimenti 39 (133) n.s. n.s. UTILE LORDO DELL OPERATIVITÀ CORRENTE ,0% - 46,3% Imposte sul reddito del periodo (342) (363) ,8% - 8,0% UTILE (PERDITA) DI PERIODO ,4% - 66,7% Utile di pertinenza di terzi (56) (90) ,0% - 40,4% UTILE NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO ANTE PPA ,8% - 70,8% Effetti economici della Purchase Price Allocation 2 (58) (64) ,1% - 10,0% UTILE NETTO DI PERTINENZA DEL GRUPPO ,7% - 78,3% Note: I dati del secondo trimestre 2009 pubblicati in occasione della Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2009 si sono modificati per effetto della riclassifica dei risultati dell attività di investimento in fondi di private equity da Risultato di negoziazione, copertura e fair value a Profitti netti da investimenti. 1. Variazione a cambi e perimetro costanti. 2. Prevalentemente attribuibile all operazione di fusione Capitalia. 18 Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2010 UniCredit Group

21 Risultati per settori di attività Dati di sintesi per settori di attività (milioni di ) RETAIL CORPORATE & INVESTMENT BANKING (CIB) PRIVATE BANKING ASSET MANAGEMENT CENTRAL EASTERN EUROPE (CEE) CAPOGRUPPO E ALTRE SOCIETÀ (INCLUSO ELISIONI E RETTIFICHE) TOTALE CONSOLIDATO Dati Economici MARGINE DI INTERMEDIAZIONE 1 semestre (44) semestre (75) COSTI OPERATIVI 1 semestre 2010 (3.803) (1.804) (286) (242) (1.039) (643) (7.817) 1 semestre 2009 (3.924) (1.740) (282) (226) (956) (562) (7.690) RISULTATO DI GESTIONE 1 semestre (687) semestre (637) UTILE LORDO OPERATIVITÀ CORRENTE 1 semestre (1.070) semestre (976) Dati Patrimoniali CREDITI VERSO CLIENTELA al 30 giugno al 31 dicembre RACCOLTA DIRETTA CLIENTELA E TITOLI al 30 giugno al 31 dicembre RWA TOTALI al 30 giugno al 31 dicembre EVA 1 semestre 2010 (153) (29) (971) (872) 1 semestre (1.308) (653) Cost/income ratio 1 semestre ,8% 34,6% 68,0% 58,9% 46,8% n.s. 58,8% 1 semestre ,3% 31,5% 60,9% 65,7% 39,9% n.s. 53,4% Numero Dipendenti 1 al 30 giugno al 31 dicembre Note: I dati 2009 sono stati ricostruiti, ove necessario, su base omogenea per tenere conto delle variazioni intervenute nei perimetri dei settori di attività e nella metodologia di calcolo EVA. 1. Full time equivalent. Nei dati indicati le società consolidate proporzionalmente, tra cui il Gruppo Koç Financial Services, sono incluse al 100%. UniCredit Group Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno

22 Relazione intermedia sulla gestione Dati storici del Gruppo UniCredit (già UniCredito Italiano S.p.A.) e l omonimo gruppo di società alla stessa facente capo nascono dalla integrazione, realizzata nell ottobre 1998, tra l allora Credito Italiano S.p.A., fondato nel 1870 con il nome di Banca di Genova, e UniCredito S.p.A., holding che deteneva le partecipazioni di controllo in Banca CRT, CRV e Cassamarca. In virtù di tale integrazione, il gruppo Credito Italiano ed il gruppo UniCredito hanno messo in comune la forza dei rispettivi prodotti e la complementarietà della copertura geografica allo scopo di competere più efficacemente sui mercati dei servizi bancari e finanziari sia in Italia che in Europa, dando così vita al Gruppo UniCredit. Fin dalla sua creazione, il Gruppo ha continuato ad espandersi in Italia e nei Paesi dell Europa dell Est, sia tramite acquisizioni, sia attraverso la crescita organica, consolidando il proprio ruolo anche in settori di rilevante significatività al di fuori dell Europa, quali il settore dell asset management negli Stati Uniti d America. Tale espansione è stata recentemente caratterizzata, in modo particolare: dall integrazione con il gruppo HVB, realizzata attraverso un offerta pubblica di scambio promossa da UniCredit in data 26 agosto 2005 per assumere il controllo di HVB e delle società facenti capo alla stessa. A seguito di tale offerta, perfezionata nel corso del 2005, UniCredit ha infatti acquisito una quota pari al 93,93% del capitale sociale di HVB (la partecipazione è ora al 100%, in seguito all acquisto concluso il 15 settembre 2008 delle quote di minoranza - c.d. squeeze out - come previsto dalla normativa tedesca); dall integrazione con il gruppo Capitalia, realizzata mediante fusione per incorporazione di Capitalia in UniCredit, divenuta efficace a far data dal 1 ottobre Dati storici del Gruppo IAS/IFRS DL 87/92 1 SEM Conto Economico (milioni di ) Margine di intermediazione Margine di interesse Proventi di intermediazione e diversi Costi operativi (7.817) (15.324) (16.692) (14.081) (13.258) (6.045) (5.701) (5.941) (5.703) (5.483) (5.263) (4.752) Risultato di gestione Utile lordo dell'operatività corrente Utile (perdita) del periodo Utile netto di pertinenza del Gruppo Stato Patrimoniale (milioni di ) Totale attivo Crediti verso clientela di cui: sofferenze Raccolta da clientela e titoli Patrimonio netto di pertinenza del Gruppo Indici di redditività (%) ROE 1 2,7 3,8 9,5 15,6 16,7 15,6 15,7 17,9 17,7 17, ,2 Risultato di gestione/totale attivo 1 1,15 1,32 0,97 1,16 1,24 0,63 1,73 1,67 2 2,16 2,27 2,25 Cost/income ratio 58,8 55,6 62,1 54,4 56,5 54,8 55,9 57,3 54,5 54,3 52, Dati annualizzati. Totale attivo (miliardi ) SEM. DL 87/92 IAS/IFRS Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2010 UniCredit Group

23 L azione UniCredit Informazioni sul titolo azionario 1 SEM Prezzo ufficiale azione ordinaria ( ) - massimo 2,336 2,769 5,697 7,646 6,727 5,864 4,421 4,425 5,255 5,865 - minimo 1,563 0,634 1,539 5,131 5,564 4,082 3,805 3,144 3,173 3,202 - medio 2,000 1,902 3,768 6,541 6,161 4,596 4,083 3,959 4,273 4,830 - fine periodo 1,838 2,358 1,728 5,659 6,654 5,819 4,225 4,303 3,808 4,494 Numero azioni (milioni di ) - in circolazione a fine periodo , , , , , , , , , ,4 - con diritto godimento del dividendo , , , , , , , , ,1 di cui: azioni di risparmio 24,2 21,7 21,7 21,7 21,7 21,7 21,7 21,7 21,7 - medio , , , , , , , Dividendo - complessivo (milioni di ) 550 (*) unitario per azione ordinaria 0,030 (*) 0,260 0,240 0,220 0,205 0,171 0,158 0,141 - unitario per azione di risparmio 0,045 (*) 0,275 0,255 0,235 0,220 0,186 0,173 0, Il numero di azioni è al netto delle azioni proprie. (*) Il dividendo relativo all esercizio 2008 è stato assegnato per cassa nella misura di 0,025 euro per ogni azione di risparmio (per complessivi 0,5 milioni) e mediante attribuzione di nuove azioni con un aumento di capitale gratuito. Indici di borsa IAS/IFRS DL. 87/92 1 SEM Patrimonio netto (milioni di ) Utile netto (milioni di ) Patrimonio netto per azione ( ) 3,34 3,56 4,11 4,34 3,72 3,42 2,30 2,21 2,06 1,95 1,89 Price/ Book value 0,55 0,66 0,42 1,30 1,79 1,70 1,84 1,91 2,09 1,96 2,38 Earnings per share ( ) 2 0,07 0,10 0,30 0,53 0,53 0,37 0,33 0,34 0,31 0,29 0,28 Payout ratio (%) 32,3 (*) 58,1 45,6 92,1 60,2 55,1 55,2 49,8 Dividendo azione ordinaria/ prezzo medio (%) 1,58 (*) 3,97 3,90 4,79 5,02 4,32 3,70 2,92 (*) Il dividendo relativo all esercizio 2008 è stato assegnato per cassa nella misura di 0,025 euro per ogni azione di risparmio (per complessivi 0,5 milioni) e mediante attribuzione di nuove azioni con un aumento di capitale gratuito. Il dato relativo all EPS del 2008, pubblicato in occasione della relazione consolidata al 31 dicembre 2008, pari a 0,30 euro, si è modificato in 0,26 euro per l incremento del numero di azioni rivenienti dall aumento di capitale gratuito (IAS 33 28). A seguito degli esborsi addebitati al patrimonio netto e relativi al contratto di usufrutto di azioni proprie stipulato nell ambito dell operazione Cashes, ai fini del calcolo dell EPS l utile netto di esercizio pari a milioni si è modificato in milioni, l utile netto di periodo 2010 pari a 669 milioni si è modificato in 592 milioni. 2. Dati annualizzati. Utile per azione ( ) 0,60 0,50 0,53 0,53 0,40 0,30 0,28 0,29 0,31 0,34 0,33 0,37 0,30 0,20 0,10 0,10 0,07 0, SEM. DL 87/92 IAS/IFRS Dato annualizzato. UniCredit Group Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno

24 Relazione intermedia sulla gestione Risultati del Gruppo Scenario macroeconomico, contesto bancario e mercati finanziari Scenario Internazionale USA/Eurozona La prima metà del 2010 è stata caratterizzata da una forte turbolenza sui mercati finanziari, a causa dell intensificarsi di tensioni sul debito sovrano di alcuni Paesi dell area euro, in modo particolare della Grecia. Tuttavia, ciò non ha impedito che si consolidassero i segnali di ripresa economica a livello globale: diverse economie emergenti stanno infatti beneficiando dell entrata nella crisi finanziaria del con bilanci più solidi, sia nel settore pubblico che in quello privato. La sostenibilità della ripresa presenta invece maggiori incertezze in molte economie avanzate, nonostante il forte contributo derivante dalla domanda estera e da una politica monetaria ancora in territorio fortemente espansivo. Infatti, a fronte del debito pubblico accumulato durante la recessione, molti governi stanno preparando politiche di rientro che necessariamente implicheranno una stance fiscale più restrittiva nei prossimi anni. Nel primo trimestre dell anno, la crescita in area euro è stata solo moderata (+0,2% t/t), ma ciò è stato in gran parte dovuto alle avverse condizioni metereologiche in gran parte dell Europea Settentrionale, che hanno pesato sull attività nel settore industriale e delle costruzioni. Grazie a condizioni meteo più favorevoli, l Italia è riuscita mettere a segno un aumento dello 0,4% t/t, grazie anche al forte contributo delle esportazioni, che sono cresciute del 5,3% t/t, il dato più alto dal Negli Stati Uniti la ripresa è stata più marcata con un tasso di crescita del PIL del 2,7% su base annualizzata (circa 0,6-0,7% su base trimestrale). Il sostegno fornito dalla domanda estera ha portato ad un miglioramento della produzione industriale che in Eurozona è cresciuta dello 0,9% m/m sia in aprile che in maggio. Indicazioni confortanti provengono anche da alcuni indicatori più prospettici come le indagini di fiducia condotte presso le imprese: il PMI manifatturiero a giugno si è assestato a 55,6, in leggera discesa dopo il picco di aprile (57,6); lo stesso dicasi per la componente relativa agli ordini dall estero, pari a 56,6 in giugno, in leggera discesa rispetto ai dati precedenti. Nonostante le recenti diminuzioni, la lettura di tali dati rimane positiva, visto che, posizionandosi ben al di sopra della soglia di 50, sono coerenti con una fase espansiva dell economia. La situazione negli Stati Uniti è molto simile, con l ISM manifatturiero che è sceso a 56,2 a giugno dopo il picco di aprile (60,4). La recessione globale si è tradotta ovunque in un mercato del lavoro caratterizzato da un aumento del tasso di disoccupazione. Nell area euro a maggio, per il terzo mese consecutivo, il tasso è stato pari al 10%, un valore mai toccato negli anni precedenti la crisi. Tuttavia, il dato aggregato racchiude situazioni molto differenti tra loro: l Italia a maggio ha registrato un tasso di disoccupazione del 8,7%, la Germania del 7,7% (l unica economia di Eurozona a registrare una diminuzione), mentre la Spagna è il Paese dove la disoccupazione è aumentata in modo più consistente, arrivando a sfiorare il 20% (19,9% a maggio). L alta disoccupazione unita ad una moderata inflazione ha portato in Eurozona ad una dinamica di stabilità dei consumi privati che sono rimasti su livelli molto simili dal 2009 ad oggi, registrando una variazione di -0,1% t/t nei primi tre mesi del Negli Stati Uniti, il tasso di disoccupazione a giugno è stato del 9,5%, in discesa rispetto ai due mesi precedenti. Il tasso di inflazione (indice HICP) a giugno in Eurozona si è attestato all 1,4% scendendo di 0,2 punti percentuali rispetto al dato del mese precedente grazie alla diminuzione dei prezzi dell energia. L inflazione sugli alimenti è uscita, per la prima volta in un anno, dal territorio negativo, attestandosi allo 0,2% a/a. Come detto, sui mercati finanziari, i primi sei mesi del 2010 sono stati caratterizzati dall intensificarsi delle tensioni sul debito sovrano di alcuni Paesi dell area euro. In particolare, la situazione della Grecia, caratterizzata da un deficit/pil prossimo al 13%, ha portato gli investitori a richiedere premi sul debito pubblico greco sempre crescenti, facendo salire la pressione anche su altri Paesi dell area euro (Spagna, Portogallo e, in parte, Italia). Di fronte alla possibilità che la Grecia non riuscisse a far fronte alle proprie obbligazioni, l Unione Europea e il Fondo Monetario Internazionale hanno varato un piano di aiuti pari a 110 miliardi di euro in tre anni, sottoposto alla condizione che il governo greco mettesse in atto una serie di misure dal lato fiscale per riportare la dinamica del debito pubblico su un sentiero più sostenibile nei prossimi anni. Tuttavia, di fronte a tensioni crescenti che iniziavano a riguardare la stessa esistenza dell area euro, a inizio maggio sono state varate delle misure senza precedenti: l Unione Europea e il Fondo Monetario Internazionale hanno creato un fondo di 750 miliardi di euro per far fronte a difficoltà dei bilanci pubblici dei Paesi membri. Inoltre la Banca Centrale Europea (BCE) si è impegnata a comprare le obbligazioni governative e a continuare a fornire liquidità in maniera illimitata al sistema bancario a tassi fissi. Negli Stati Uniti, la Federal Reserve continua a mantenere al minimo storico, tra 0 e 0,25%, il tasso sui Fed Funds, in modo da favorire ulteriormente la ripresa economica e il miglioramento graduale del mercato del lavoro. A fronte delle tensioni sul mercato del debito sovrano, la moneta unica europea ha visto un progressivo indebolimento, che l ha portata a 1,18 contro il dollaro USA intorno alla metà di maggio per poi recuperare e tornare in area 1,23 a fine giugno. La situazione critica della Grecia ha portato una maggiore attenzione a livello internazionale sui bilanci dei diversi Stati e molti di questi hanno deciso di adottare delle politiche volte a ridurre l entità del deficit e del debito in rapporto al PIL. L Italia, ad esempio, ha approvato una correzione di bilancio dell entità di 24 miliardi di euro che prevede di riportare il rapporto tra deficit pubblico e PIL al di sotto della soglia del 3% nel Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno 2010 UniCredit Group

25 Contesto bancario e mercati finanziari Nel primo semestre del 2010, la dinamica dei prestiti bancari al settore privato nei principali paesi dell area euro ha mostrato qualche segnale di distensione, in coerenza con il progressivo recupero dell attività economica. In generale, i prestiti alle imprese, dopo la forte debolezza evidenziata proprio all inizio di questo anno, hanno proseguito su un trend di recupero, sebbene si mostrino ancora in contrazione. Questo andamento è in linea con la tendenza delle imprese a fare ricorso all autofinanziamento nella fase iniziale di ripresa dell attività. Per contro, i prestiti alle famiglie hanno mostrato una buona accelerazione nel loro trend di crescita, trainati soprattutto dall aumento dei prestiti per acquisto abitazione, mentre l espansione del credito al consumo si conferma ancora contenuta. Nel complesso, nei primi cinque mesi del 2010 la crescita dei prestiti bancari al settore privato si è mostrata in miglioramento in tutti e tre i paesi di riferimento per il Gruppo, con la Germania che sembra evidenziare la maggiore debolezza. In questo paese, i prestiti bancari al settore privato si sono contratti ancora dello 0,7% a/a in maggio (ultimo dato disponibile, secondo le statistiche mensili della BCE), in lieve recupero dal -1,6% a/a registrato a fine del A pesare sulla dinamica del credito bancario in Germania, una contrazione ancora sostenuta dei prestiti alle imprese (-3,6% a/a a maggio, da -4,8% a/a a dicembre 2009), con le imprese industriali, soprattutto le medio-grandi e maggiormente orientate alle esportazioni, che sono risultate particolarmente colpite dagli effetti della recessione economica. La debolezza dei prestiti alle imprese in Germania ha potuto solo in parte essere compensata del recupero dei prestiti alle famiglie, che in questo paese continuano ad evidenziare tassi di espansione molto contenuti, con i prestiti per acquisto abitazione in aumento di solo lo 0,5% a/a. Per contro, in Italia, i prestiti al settore privato hanno registrato a maggio del 2010 una crescita, su base annua, del 2,5%, in buon recupero dal minimo dello 0,1% a/a toccato ad ottobre dello scorso anno. La positiva evoluzione del credito bancario in Italia è sostenuta in particolare dalla netta ripresa dei prestiti alle famiglie, grazie soprattutto ad una buona espansione dei mutui ipotecari, in crescita a maggio dell 8,5% a/a. La maggiore predisposizione delle famiglie italiane all investimento immobiliare, in un generale contesto di basso costo del finanziamento, sta trainando la migliore performance dei prestiti per acquisto abitazione in Italia rispetto ai principali paesi dell area euro (+3,1% a/a a maggio la crescita dei mutui relativa all intera area). I prestiti alle imprese in Italia si sono mostrati a maggio ancora in contrazione dell 1,5% a/a, seppure evidenziando un chiaro trend di recupero dai minimi registrati a gennaio di quest anno (-3,1% a/a). Infine, in Austria i prestiti alle famiglie ed alle società non finanziarie si sono mostrati in crescita dell 1,0% a/a, anche qui trainati da una buona espansione dei prestiti alle famiglie (+2,9% a/a a maggio) e da una contrazione più contenuta dei prestiti alle imprese (-0,7% a/a). A fronte di un iniziale recupero per i prestiti bancari, il primo semestre del 2010 si è contraddistinto per una stabilizzazione dell attività di raccolta per il sistema delle banche, dopo la marcata espansione osservata nei due anni precedenti. Questo assestamento nell attività di raccolta sembra scaturire principalmente da una sempre più limitata disponibilità di liquidità sia per le famiglie che per le imprese. A titolo di esempio, per le famiglie italiane, tradizionalmente risparmiatrici, il tasso di risparmio si è attestato nel primo trimestre del 2010 al 13,4%, il valore più basso degli ultimi dieci anni. Scendendo in più dettaglio nella dinamica della raccolta, nei primi cinque mesi del 2010, la crescita dei depositi da clientela si è attestata intorno al 2,0% a/a in Germania, con una progressiva riduzione dei time deposits, detenuti soprattutto dalle imprese (-12,4% a maggio 2010), che ha fatto da contrappeso ad una continuata, sebbene in tono minore, espansione dei depositi in conto corrente, detenuti prevalentemente dalle famiglie (16,5% a/a, da 23,3% a/a a fine 2009). Parimenti, in Austria i depositi da clientela hanno registrato un aumento di solo lo 0,9% a/a, con i depositi in conto corrente che si sono mostrati ancora in aumento del 10,3% a/a, mentre i depositi a più lunga scadenza si sono contratti del 4,4% a/a. Un netto rallentamento nel ritmo di espansione dei depositi si è osservato anche in Italia, sebbene qui la dinamica di moderazione abbia caratterizzato in misura più omogenea le diverse tipologie di depositi bancari, investendo sia i depositi in conto corrente sia i depositi rimborsabili con preavviso. In Italia, infine, si è registrato un rallentamento particolarmente marcato nella detenzione di obbligazioni bancarie, il cui tasso di crescita si è ridotto dall 11,2% a/a a dicembre 2009 a poco sopra l 1,0% a maggio di quest anno. È proseguita anche nella prima parte del 2010 la riduzione dei tassi di interesse bancari, sulla scia della diminuzione registrata nei tassi del mercato monetario fino ad aprile di quest anno, prima dell inversione di tendenza che ha portato il tasso Euribor a 3 mesi allo 0,73% in giugno (0,64% in aprile). In particolare, la riduzione degli ultimi mesi ha portato sia i tassi sui prestiti sia i tassi sui depositi bancari (relativi alle consistenze) ad attestarsi su livelli particolarmente contenuti e tra i più bassi degli ultimi dieci anni. Come conseguenza, in Italia ed in Austria nei primi mesi del 2010 si è registrata un ulteriore riduzione della forbice bancaria (differenza fra il tasso medio sui prestiti e quello medio sui depositi), attestatasi rispettivamente al 3,03% ed all 1,94%. Anche in Germania, dove lo spread bancario ha continuato ad espandersi fino all inizio di questo anno, data una minor reattività dei tassi sui prestiti alla riduzione dei tassi di riferimento, si è recentemente rilevata una progressiva riduzione, con lo spread bancario che si è stabilizzato al 3,62%. L intensificarsi delle tensioni sul debito sovrano di alcuni paesi dell area euro ha continuato a pesare sui mercati finanziari, con la performance dei mercati azionari che si è deteriorata sensibilmente nel periodo maggio-giugno. La Borsa italiana ha chiuso il primo UniCredit Group Relazione finanziaria semestrale consolidata al 30 giugno

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