I Romani. Tecniche costru-ve e archite0ura 03/05/16. I Romani - classe I LA Colombo, prof. Giulia Persico

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1 I Romani Tecniche costru-ve e archite0ura 1 Immagine 1: Rilievo della Tomba degli Haterii, fine I secolo d.c., Marmo, Ci0à del VaMcano, Museo Gregoriano.

2 Il rapporto dei romani con l arte. I romani ebbero un rapporto con l arte diverso da quello dei Greci. Se per i greci le discussioni filosofiche e ar4s4che dimostravano la loro sensibilità alla bellezza, per i romani erano invece indice di perdite di tempo, rilassamenm che potevano allontanare dalle tradizioni e dai costumi dei loro antena4 romani che si circondavano di materiali poveri, cara:erizza4 da fa:ura modesta. Man mano che Roma avanzava le sue conquiste (prima nel Lazio, poi dell Italia, dei Paesi mediterranei e dell Europa nord- occidentale fino all Inghilterra e nord- orientale fino al Danubio) raccoglieva ogni ricchezza dai Templi e dalle ci:à vinte, portando i romani a un nuovo rapporto con l arte: opere elleniche, denaro, metalli preziosi e altre opere di varie culture cos4tuirono collezioni ecleache da esporre nei templi romani o nelle dimore di patrizi e cavalieri romani. Opere funzionali: L arte romana si manifestava in linea con la tradizione e la funzione specifica che doveva assolvere l opera: 1) il ritra0o per trasme0ere le fa0ezze degli antenam. 2) le grandi opere pubbliche realizzate per l umlità comune e dello Stato. 3) i rilievi e le archite0ure onorarie che dovevano celebrare un evento o un personaggio, quindi a funzione commemoramva. Opere Anonime: Per il cara0ere meramente funzionale, per l umlità comune e per la forza accentratrice dello Stato, l opera non riportava il nome dell autore (come invece avveniva per i Greci), e se compariva un nome associato all opera, era quello del commi:ente, dell imperatore o del personaggio a cui era dedicato. 2

3 Tecniche costruttive dei romani Archite0ura Molto umlizzato nell archite0ura romana Greca Sistema trilimco Romana Sistema archivoltato Non umlizzato nell archite0ura trilimca Greca L ARCO Già umlizzato dagli Etruschi prima dei romani CosMtuito da un elemento orizzontale e due vermcali UMlizza il principio dell arco, e della volta 3

4 L Arco Etrusco. L arco: è un sistema costru-vo già visto nell archite0ura etrusca. Ad esempio nelle porte m o n u m e n t a l i n e l l e m u r a ci0adine: Porta Marzia a Perugia (in travermno) Arco Etrusco a Perugia (in travermno) Porta di Giove a Civita di Castellana (in travermno) Porta all Arco di Volterra (in tufo e panchina) 4

5 Il tempio greco ado0a un sistema trili4co Sistema archivoltato già in uso con gli Etruschi Le forze di contrasto per evitare il collasso deve venire dalla muratura laterale. 5

6 Il sistema trilitico La trave è sogge0a a carico quindi fle0e I piedri- (pilastri o colonne) sono sogge- a compressione. Nel sistema trilimco l elemento orizzontale, de0o trave, è sogge0o a flessione: le sue fibre tendono a comprimersi nella parte inferiore. I due elemenm vermcali, de- pilastri, per effe0o della forza- peso vermcale scaricata ai due estremi dalla trave sono soggea c o m p r e s s i o n e semplice: le loro fibre tendono a schiacciarsi uniformemente. 6

7 Archi Volte - Cupole Link web sistemi trilimci e sistemi archivoltam Link web le costruzioni romane basate sui sistemi archivoltam. (Pantheon) Il classico arco romano è a tu:o sesto (un semicerchio), ne derivano la volta a bo:e (traslazione orizzontale dell arco) e la cupola (archi in piano). Altri Mpi di volte comuni: anulare, crociera, padiglione (derivano dalla volta a bo0e) 7

8 L uso sistemamco dell arco e della volta permise ai romani di coprire spazi immensi. Le volte e gli archi, a causa di ben precise leggi della stamca, spingono i propri sostegni vermcali verso l esterno, con il rischio di farli crollare, è quindi necessario opporre una forte resistenza a questa grande spinta, ciò è risolto con il grande spessore delle mura laterali. Nomenclatura: Piano d imposta, estradosso, intradosso, freccia, luce, archivolto, conci, giunm, concio in chiave. 8

9 Materiali edili romani Link video calcestruzzo e sistemi costru-vi romani Malta composto formato da: Calce InerM (sabbia di cava o di fiume o pozzolana 1 ) Acqua dolce (che fa da legante) Le proporzioni possono variare, quelle descri0e da Vitruvio sono: 3 parm di Sabbia di cava e 1 parte di calce 2 parm di sabbia di fiume o di mare e 1 parte di calce. ü Alla sabbia di fiume o di mare può essere aggiunto 1/3 di frammenm di coccio passam al setaccio per migliorare la composizione della malta. Unendo alla malta la ghiaia o piccole scaglie irregolari di pietra o di ma0one (quindi di diversa pezzatura, granulometria) si o0eneva il calcestruzzo. Nota1 pozzolana, sabbia vulcanica molto comune nella zona di Pozzuoli. Opus cemenhcium ( o p e r a cemenmzia). Il calcestruzzo era umlizzato anche per eseguire murature a sacco. I paramenm murari che ne derivavano erano diversi: Opus incertum Opus remcolatum Opus vi0atum Opus testaceum Opus spicatum Opus mixtum Solitamente tali apparecchiature di elemenm lapidei (in pietra o in laterizio) erano poi rivesmm con materiali pregiam, ad esempio marmo bianco di Carrara (per i Romani marmor lunensis, "marmo di Luni"). 9

10 Schema compositivo malta sabbia calce acqua malta 10

11 Schema realizzativo di una muratura a sacco 11

12 PARAMENTI MURARI ROMANI 12

13 opere pubbliche Grande importanza assumono le opere pubbliche sia di umlità comune, sia di umlità polimco- militare. Opere urbane e infrastru0ure: strade, pon4, por4, acquedoa, fognature. edifici di interesse colle-vo: archivi, magazzini, merca4, terme, basiliche civili. I Romani crearono u n a Mpologia costru-va per ogni funzione a cui la stru0ura era desmnata. 13 Sezione schemamca di una strada romana.

14 Centuriazione (graticolato romano) La disposizione degli accampamenm militari, a pianta quadrata e divisi in qua0ro se0ori da due strade principali (il cardo e il decumano) fu l esempio che i Romani ado0arono anche per la divisione regolare dei terreni agricoli e per la fondazione delle colonie. Il territorio a nord- est di Padova cosmtuisce un esempio pressoché unico di conservazione fino ad oggi delle tracce della suddivisione agraria regolare, operata nella seconda metà del I sec. a.c. Risale a quell'epoca la divisione del terreno in centurie, corrispondenm a quadram di circa 710 metri di lato (= 20 actus), e la sua assegnazione ai coloni, solitamente veterani, che venivano così ricompensam per il loro servizio nell'esercito. 14 Link- web il museo della centuriazione romana a Padova.