Arte Romana. Le tecniche di costruzione
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- Umberto Romeo
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1 Arte Romana Le tecniche di costruzione
2 Arte bipolare Arte ufficiale (memoria collettiva di eventi storici e personaggi di rilievo) Arte colta (citazioni e imitazioni dei modelli classici della grecità) Arte pubblica Arte plebea Arte popolare (realistica e narrativa) Arte di destinazione privata
3 Un arte anonima L interesse dello Stato prevale su quello dei singoli cittadini tanto che difficilmente viene ricordato il nome dell artefice di un manufatto artistico. Per questo l arte romana è considerata un arte anonima.
4 Arte del ritratto Il culto per gli antenati, ereditato dai popoli italici e dagli Etruschi, consolida l interesse altissimo per il genere del ritratto, sia nel solo busto sia nella figura intera; l iconografia religiosa e i temi mitologici utilizzano i modelli ellenici; mentre per narrare la storia militare e politica, ma anche la quotidianità, la cultura romana fa prevalere un linguaggio realistico all interno di una struttura a narrazione continua.
5 Le opere pubbliche Con l espansione territoriale e la fondazione delle prime colonie iniziano a delinearsi specifiche tipologie edilizie che caratterizzano la civiltà romana, quali Acquedotti Ponti Anfiteatri Impianti termali Nuove forme templari
6 L Arco
7 Dall arco alla volta La volta è un sistema di copertura che si basa sul principio dell arco, poiché risulta composta da tanti conci affiancati che trasmettono alle murature che la sostengono (impòste) il peso proprio e quello di tutto quanto sta loro sopra. Le volte possono essere di varie tipologie:
8 Volta a botte È la più semplice delle coperture in muratura e viene impiegata soprattutto per coprire spazi di forma rettangolare. Geometricamente appare come se fosse composta da un immaginario arco a tutto sesto (detto direttrice) che scorre lungo due rette parallele (dette generatrici) costituite dalla sommità dei muri, gli elementi verticali di sostegno.
9 Volta a botte
10 Volta a crociera È data dall intersezione di due volte a botte le cui direttrici stanno sui quattro lati dell ambiente da coprire.
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12 Volta a padiglione È ottenuta dall intersezione di due volte a botte che hanno le linee di imposta sui lati opposti dell ambiente da coprire.
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14 La cupola È una superficie detta di rotazione poiché si genera facendo ruotare un semicerchio attorno a un asse verticale. Essa, vera e propria invenzione romana, viene solitamente utilizzata per coprire ambienti a pianta circolare, quadrata o poligonale.
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16 La malta Questo materiale, di larghissimo uso presso i romani, è un composto formato da: Un legante o agglomerante (cioè la sostante che tiene unite tutte le altre), la calce; Uno o più aggreganti (o inerti), sabbia o pozzolana; Acqua (sostanza che innesca l azione del legante)
17 Il calcestruzzo Unendo alla malta la ghiaia o piccole scaglie irregolari di pietra o di mattone si otteneva il calcestruzzo (dal latino calx, calce, e strùere, ammassare), un materiale non molto diverso da quello che anche oggi si usa in edilizia e che, dopo la lenta evaporazione dell acqua, a seguito di reazioni chimiche, si trasformava in un unico blocco, avente la stessa consistenza e resistenza della pietra. Fu proprio grazie al calcestruzzo che i romani poterono costruire edifici grandiosi con coperture a volta o a cupola che si ergevano su spazi immensi.
18 òpus caementìcium Il calcestruzzo costituiva, solitamente, anche il riempimento dello spazio interposto fra due muri. La costruzione così realizzata era detta òpus caementìcium (opera cementizia) e la muratura che ne deriva si definisce muratura a sacco.
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20 I paramenti murari Opus incertum (opera incerta): il muro è realizzato con pietre piccole e di forme svariate;
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22 I paramenti murari Opus reticulàtum (opera reticolata): il muro è composto da elementi in pietra di forma tronco-piramidale affogati nel calcestruzzo, dei quali rimangono in vista solo le basi maggiori quadrate. Tali elementi venivano accostati gli uni agli altri con i lati di base inclinati di 45 rispetto all orizzontale.
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24 I paramenti murari Opus vittàtum (opera listata): tecnica che consiste nel disporre blocchetti di pietra, parallelepipedi e tutti della stessa altezza, in filari orizzontali. È, quindi, la stessa apparecchiatura dell opera isodoma o pseudoisodoma, ma impiegando materiale di piccola pezzatura;
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26 I paramenti murari Opus testàceum (opera di mattoni): si dice di ogni tipo di muratura che faccia uso esclusivo dei mattoni. Fu il paramento murario di cui, tra l altro, i Romani si servirono con maggior frequenza. Le più antiche costruzioni erano invece in mattoni crudi: si parla allora di opus laterìcium (opera in laterizio, dal latino làter, mattone crudo).
27 Opus testàceum
28 I paramenti murari Opus spicàtum (opera a spiga): le pietre sagomate o i mattoni vengono disposti inclinati di circa 45 rispetto all orizzontale e fra loro di 90 invertendo la loro inclinazione a ogni filare.
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30 I paramenti murari Opus mixtum (opera mista): consiste nel raggruppare nella stessa opera diversi tipi di muratura.
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32 I paramenti murari Opus poligonale (opera poligonale): muro formato da massi di forma irregolare sovrapposti senza l uso di malta;
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34 I paramenti murari Opus quadràtum (opera quadrata): muro formato da grandi blocchi squadrati a parallelepipedo, impilati in filari uniformi.
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