CAA, la Comunicazione Aumentativa Alternativa, dall'integrazione all'interazione tra soggetti diversamente abili.
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- Aniella Corradi
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1 L'Istituto Comprensivo di Provaglio d'iseo e nello specifico la Scuola Primaria di Provezze intende presentare il progetto PER IL BANDO DI CONCORSO SPERIMENTAZONE PER L'INTEGRAZIONE del CENTRO TERRITORIALE DI RISORSE PER L'HANDICAP di Chiari dal titolo: CAA, la Comunicazione Aumentativa Alternativa, dall'integrazione all'interazione tra soggetti diversamente abili. 1- Presenza dell'impegno economico della scuola richiedente volto a sostenere economicamente il progetto: L'Istituto Comprensivo di Provaglio d'iseo intende sostenere il progetto con una partecipazione attiva del 10% sul costo complessivo. 2- Significatività didattica dell'oggetto della sperimentazione: Il progetto che si intende proporre è incentrato sull'integrazione scolastica di un bambino **** certificato per la presenza di un quadro da Disturbo generalizzato dello Sviluppo (Autismo). Questo bambino è in Prima, presso la scuola Primaria di Provezze che fa riferimento all'istituto Comprensivo di Provaglio d'iseo e pertanto ha incominciato il suo percorso scolastico quest'anno. L'alunno non presenta una comunicazione volontaria e i messaggi inviatigli non raggiungono il fine desiderato. Proprio per questo motivo, per la sua piena integrazione scolastica che non può prescindere da una comunicazione biunivoca, chiara e chiarificatrice del mondo nel quale vive si è progettato un percorso sulla Comunicazione Alternativa Aumentativa (CAA). I bisogni formativi che il progetto tende a sopperire sono relativi alla formazione di tutto il personale che lavora all'interno della struttura scolastica e a cascata di tutti gli alunni al suo interno: dopo che i formatori hanno trasferito i contenuti per poter organizzare in modo efficace la CAA agli insegnanti di tutta la scuola, loro stessi istruiranno gli allievi sul ruolo, l'efficacia e la valenza di questo nuovo strumento comunicativo simbolico-iconico. Ogni ambiente sarà identificato mediante un'immagine posta al suo ingresso che lo rappresenta, così come ogni azione (ad esempio andare in bagno o lavarsi le mani), sarà rappresentata mediante una sequenza di immagini che ne esplicano e ne raffigurano chiaramente il fine, utilizzando una Comunicazione Non Verbale Iconica. Questo nuovo modo di comunicare all'alunno autistico ed a tutti i bambini con possibili problemi comunicativi rappresenta una piena Integrazione all'interno della struttura scolastica e all'interno della Comunità nella quale il bambino vive: la CAA può e deve essere utilizzata a scuola, a casa, in biblioteca e presso tutte quelle strutture pubbliche e non che i bambini frequentano e vivono. Il processo che si intende sviluppare nasce come percorso di Integrazione che raggiunga anche il fine dell'interazione tra l'alunno diversamente abile ed i suoi compagni: è fondamentale trovare un terreno comune, un codice di scambio comune per poter Interagire e la CAA risulta essere uno strumento imprescindibile.
2 Cosa è la CAA? La comunicazione aumentativa è ogni tipo di comunicazione che aumenta e che sostiene la comunicazione verbale. Può dunque essere utilizzata con bambini che non riescono a parlare o che hanno un linguaggio molto limitato. E' possibile definire Comunicazione Aumentativa/Alternativa (CAA) ogni forma di comunicazione che sostituisce, integra, aumenta il linguaggio verbale orale. Uno dei problemi principali dell autismo è l incapacità di comunicare con gli altri. Ma quali sono le ragioni principali per cui molti bambini affetti da autismo possono trarre vantaggio dalla Comunicazione Alternativa Aumentativa? Vi è un delicato equilibrio tra la difficoltà e la volontà di comunicare. Se lo sforzo richiesto è eccessivo, la volontà di comunicare diminuisce; al contrario, se si riesce a limitare lo sforzo il desiderio di comunicare aumenterà. Lo sforzo decresce utilizzando delle immagini, dunque un linguaggio visivo. Molti bambini autistici riescono ad elaborare il mondo attraverso i loro occhi, quindi per questi bambini lo stimolo uditivo non ha molto significato. Per questo motivo la CAA presenta un sistema di comunicazione che utilizza il linguaggio visivo. Inoltre i bambini autistici hanno difficoltà ad affrontare i cambiamenti; il linguaggio visivo permette loro di lavorare in un ambiente più statico che risulta dunque meno problematico (perché vengono eliminati molti aspetti non verbali della comunicazione). La CAA è dunque un settore della pratica clinica che si pone come obiettivo la compensazione di una disabilità (temporanea o permanente) del linguaggio espressivo; vengono infatti create le condizioni affinché il disabile abbia l'opportunità di comunicare in modo efficace, ovvero di tradurre il proprio pensiero in una serie di segni intelligibili per l'interlocutore. Grazie a tecniche e strumenti di CAA molte persone disabili sono ora in grado di utilizzare un codice efficace che dà loro la possibilità di usufruire di nuove opportunità educative e sociali. E' importante sottolineare che gli interventi di CAA sono percorsi che non sempre arrivano a raggiungere gli obiettivi prefissati nel breve periodo. Specialmente nel caso di soggetti che soffrono di patologie congenite, il potenziamento o lo sviluppo delle competenze comunicative, compresa la motivazione a comunicare, divengono obiettivi irrinunciabili. Il percorso che viene creato parte dunque dai bisogni comunicativi della persona; gli strumenti che vengono forniti devono essere adattati alle sue esigenze attuali, ma al tempo stesso devono essere flessibili ed evolversi nel tempo parallelamente all'evoluzione della persona in tutti i suoi aspetti (cognitivi, emotivi, sociali, etc.). Un altro aspetto di fondamentale importanza è il coinvolgimento dell'ambiente, ovvero delle figure significative appartenenti ai diversi contesti di vita del disabilità. 3- Progettualità: La progettualità pur nascendo all'interno della scuola Primaria di Provezze intende estendersi a tutta la rete di strutture pubbliche della comunità: la scuola di Provezze è in rete con la sua scuola dell'infanzia, con la scuola dell'infanzia, Primaria e Secondaria di primo grado di Provaglio d'iseo, con la scuola Primaria di Passirano. L'intento finale è quello di creare una rete di supporto per tutti quei bambini che hanno problemi comunicativi utilizzando il nostro codice linguistico. Pertanto il progetto partendo da un Istituto (che comunque ospita al suo interno anche la biblioteca comunale) intende estendersi ad una rete di Istituti e ad una rete di istituzioni.
3 4- Gli Obiettivi che ci si è prefissati di raggiungere sono: Integrazione del soggetto e più in generale di tutti quei soggetti con deficit comunicativi Fornire finalmente uno Strumento pratico al bambino, dandogli la possibilità di poter comunicare, decodificare i messaggi che quotidianamente gli arrivano e codificarli per farsi capire Diminuzione di tutti quei comportamenti problema dei quali il soggetto soffre per mancanza di comunicazione Coinvolgimento della Comunità nell'uso della CAA: maggior consapevolezza a livello di Comunità delle problematiche dei suoi cittadini e delle possibili risoluzioni Consapevolezza da parte dei bambini ed educazione alla Diversità, in modo che i deficit possano rappresentare un momento di crescita psichica, emotiva e cognitiva. Insegnare un nuovo codice comunicativo ai soggetti coinvolti: nel caso degli alunni si potrà affiancare il metodo della CAA e nello specifico delle Immagini iconiche ad ogni disciplina. Attraverso una pluralità di linguaggi anche gli apprendimenti potranno risultare semplificati, soprattutto per quei soggetti problematici. Solo in questo modo ci potrà essere una reale Integrazione ed Interazione tra tutti i bambini durante l'orario scolastico, un linguaggio comune, un terreno condiviso sul quale poter interagire. 5- Numerosità: Tutte le 5 classi della Scuola Primaria di Provezze saranno coinvolte nella fase iniziale. La numerosità degli allievi coinvolti ammonta a circa 80 bambini della scuola Primaria. Gli insegnanti coinvolti sono 10 di cui 2 di sostegno, 3 operatori scolastici, 1 assistente alla persona 6- Condivisione: Come già riferito tutti i soggetti all'interno della struttura scolastica verranno coinvolti nel progetto; le modalità di coinvolgimento sono, riprendendo gli Obiettivi: Coinvolgimento della Comunità nell'uso della CAA: maggior consapevolezza a livello di Comunità delle problematiche dei suoi cittadini e delle possibili risoluzioni Consapevolezza da parte dei bambini ed educazione alla Diversità, in modo che i deficit possano rappresentare un momento di crescita psichica, emotiva e cognitiva. Insegnare un nuovo codice comunicativo ai soggetti coinvolti: nel caso degli alunni si potrà affiancare il metodo della CAA e nello specifico delle Immagini iconiche ad ogni disciplina. Attraverso una pluralità di linguaggi anche gli apprendimenti potranno risultare semplificati, soprattutto per quei soggetti problematici. Solo in questo modo ci potrà essere una reale Integrazione ed Interazione tra tutti i bambini durante l'orario scolastico, ci potrà essere un linguaggio comune, un terreno comune sul quale poter interagire. 7- Interistituzionalità: La fase attuativa vede la partecipazione alla Fase 1 degli Insegnanti della scuola dell'infanzia di Provezze e della Biblioteca comunale di Provezze per tutte le Fasi. Anche nella fase valutativa verranno coinvolte le istituzioni sopraccitate.
4 8- Ripetibilità e trasferibilità: L'esperienza nasce per rimanere e fissarsi nei e sui muri delle strutture coinvolte. Proprio quelli che ora si possono chiamare muri per i soggetto autistico potranno rappresentare ponti per aprirsi al suo mondo, quel codice comunicativo fatto da lettere e numeri per lui indecifrabili e senza nessuna connessione tra significante e significato potranno tradursi in immagini leggibili e traducibili. La ripetibilità e trasferibilità del progetto è implicito in esso, poiché si fisserà in ognuno dei soggetti coinvolti e che entreranno nell'istituto. Inoltre si intende ripetere l'esperienza nella scuola dell'infanzia di Provezze e all'interno di tutto l'istituto Comprensivo di Provaglio d'iseo ed a Passirano. 9- Fattibilità: Il progetto prevede delle ore di formazione ai docenti ed al personale coinvolto da parte di 2 esperte in CAA: Bortoletti AnnaRosa Bonomelli Chiara Gli insegnanti a cascata trasferiranno i saperi agli alunni. Fase 1 (12 ore): Formazione ai docenti Cos'è la CAA e come si usa Come utilizzare la CAA all'interno della struttura scolastica Uso del Software BoardMaker Come utilizzare il Software per le diverse discipline Come valutare l'applicazione della CAA all'interno della scuola Fase 2: (6 ore) Applicazioni pratiche I formatori supporteranno i docenti nell'organizzazione degli spazi e valuteranno l'applicazione della CAA all'interno delle discipline Fase 3: (4 ore) Valutazione finale I formatori ed i docenti stileranno un documento nel quale saranno esplicitati i risultati della sperimentazione.
5 L'intero progetto si svolge per 20 ore con i supporto delle formatrici Bortoletti Annalisa e Bonomelli Chiara, per poi continuare per tutto l'anno scolastico. Si prevede di iniziare il progetto a Gennaio 2009 per proseguire fino al termine dell'anno scolastico. All'interno dei costi fissi del progetto c'è l'acquisto del Software BoardMaker della casa Mayer- Johnson del costo di 300 Euro. Costi relativi alla fase 1-2-3: Euro 700 Costo complessivo del progetto: Euro Indicazione delle modalità di valutazione della sperimentazione: Il progetto verrà valutato sia in itinere che al termine. I formatori insieme ai docenti valuteranno l'applicazione pratica dell'operato Programmazione degli incontri valutativi: un incontro a Febbraio un incontro nel bimestre Marzo- Aprile un incontro nel bimestre Maggio- Giugno un incontro finale a Giugno 11- Modalità di documentazione e disseminazione : La documentazione verrà prodotta in formato digitale per facilitarne la trasferibilità e pubblicata in Internet sul sito dell Istituto Comprensivo i risultati verranno presentati attraverso un incontro finale con tutti i genitori e con la pubblicazione di un documento da inviare alle scuole del territorio per promuovere l'iniziativa. Riferimenti: - I.C. Provaglio d'iseo Dirigente Scolastico: Prof.ssa Monica Gozzini Turelli Indirizzo: Via Martiri della Libertà, Provaglio d'iseo (BS) tel.: fax: Dott. Turelli Alberto (insegnante di sostegno) albelli@inwind.it 328/
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