Informatica applicata alle discipline umanistiche (ovvero: Informatica umanistica)

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1 Proposta Informatica applicata alle discipline umanistiche (ovvero: Informatica umanistica) Da molto tempo, in concomitanza con la diffusione e lo sviluppo dei calcolatori elettronici digitali, l interesse degli studiosi di discipline umanistiche è stato sollecitato sia dalla ricerca di tecniche e metodi nuovi da applicare (p.es.) nel dominio degli studi linguistici (traduzione automatica, analisi di testi, linguistica computazionale) e degli studi storici (metodi di calcolo per la ricostruzione e la datazione storica), sia dalla riflessione critica sulle forme digitali di rappresentazione della conoscenza, che sono proprie dei diversi campi di studio delle discipline umanistiche.. Storicamente l informatica si è formata come disciplina e ha visto riconosciuta la sua autonomia all interno di Facoltà di carattere scientifico o tecnologico. Per sua natura essa comprende tuttavia una molteplicità di aspetti, che finora sono stati ricondotti a due rami principali: a) quello tecnologico, che si occupa di studiare i risvolti fisicomatematici e ingegneristici delle risorse destinate al calcolo automatico, così come le teorie e le tecniche di comunicazione; b) quello più specificamente informatico, che studia il metodo informatico, basato su modellizzazione, formalizzazione e verifica sperimentale, e dunque la teoria degli automi, la logica formale, le teorie del linguaggio, con un interesse molto affine a quello degli studi filosofici e linguistici coltivati nelle Facoltà umanistiche. Nel corso degli anni si è instaurata un interazione feconda tra l informatica, soprattutto nel suo aspetto di multimedialità, e gli studi umanistici, che ha dato luogo ad una riflessione sempre crescente sulla novità rappresentata per le discipline umanistiche dall adozione di procedure computazionali, e di tecniche e metodi multimediali, e anche sull importanza dei contributi provenienti dalla formazione umanistica per una piena e consapevole comprensione dei nuovi tipi di comunicazione. Tutto ciò rende necessaria l enucleazione di un settore disciplinare che copra lo studio di tali procedure e metodologie, e delle possibili interazioni tra cultura umanistica e competenze informatiche, ben differenziato dai due rami sopra menzionati, e collocato nell ambito della Facoltà di Lettere (e Facoltà equiparate).

2 Page 2 PROPOSTA SETTORE SC.-DISC. Gen In particolare, ricorderemo come nell ambito degli studi linguistici siano stati affrontati i problemi legati allo studio dei formalismi del linguaggio e siano state sviluppate importanti tecniche di analisi e di generazione automatica del linguaggio, con importanti ricadute anche nella progettazione dei linguaggi di programmazione informatica, dando vita a una vera e propria «industria della lingua», che interessa per molti aspetti anche il problema della comunicazione scientifica a livello internazionale. Analogamente nell ambito degli studi filologici, si è andato definendo un nuovo di concetto del lavoro di analisi critica e ecdotica, basato sulla gestione automatica dei manoscritti codificati e registrati su supporto magnetico. Gli studi storici hanno sviluppato una nuova visione dell analisi e della sintesi della documentazione raccolta nelle banche di dati fattuali e prosopografici, con notevole incremento degli studi di storia economica e sociale, e con l affermarsi di un nuovo concetto di «fonte» storica più poliedrico e multiforme. Anche gli studi filosofici, oltre ad aver contribuito a fare dell informatica stessa un tema di studio, hanno usato i computer in modo essenziale, trasformando il metodo stesso della ricerca. Gli studi archeologici hanno messo a punto nuove tecniche e metodi per lo studio topografico e il rilievo del territorio, e per la gestione e la presentazione dei reperti di scavo, grazie all uso di tecniche di simulazione; e anche strumenti per la classificazione, l inventariazione e la catalogazione dei beni archeologici, con la costituzione di basi di dati e con l impiego di metodi statistici. Gli studi letterari hanno tratto profitto dai nuovi metodi di indagine e di analisi dei testi, ponendo particolare attenzione allo studio del lessico, all analisi dello stile e all attribuzione d autore. Gli studi storico-artistici hanno individuato nuovi criteri di valutazione delle opere d arte, tramite l analisi numerica delle componenti grafiche e coloristiche. Gli studi storico-musicali hanno affrontato l esame delle fonti musicali ai fini della ricostruzione storica e dell analisi musicale. A ciò si aggiunge che l attività didattica stessa è stata trasformata, e tanto più potrà esserlo, dall introduzione di sistemi computazionali. Ciò che più conta, la riflessione sulle applicazioni realizzate ha indotto a riflettere più incisivamente sulle novità prodotte nella metodologia di lavoro delle discipline umanistiche, soprattutto per quanto riguarda la rappresentazione dei dati e la formalizzazione delle diverse fasi del lavoro di ricerca, ed inoltre sull opportunità di una profonda interazione fra tradizione umanistica e nuova cultura informatica.

3 Gen PROPOSTA SETTORE SC.-DISC. Page 3 Appare quindi necessario che l ormai rilevante messe di contributi e riflessioni prodotte a livello nazionale e internazionale costituisca parte integrante della formazione disciplinare degli studenti delle Facoltà umanistiche, attraverso una rosa di insegnamenti da includere nei vari Corsi di laurea. Per quanto attiene alla personalità degli insegnanti, sembra opportuno sottolineare che la corretta applicazione di tecniche e metodi dell informatica debba essere affidata a chi, per formazione di studio e per consuetudine di ricerca, abbia esperienza diretta delle metodologie umanistiche informatizzate. Questo, soprattutto, per evitare che si crei una cesura nella continuità tra le metodologie tradizionalmente coltivate nell ambito degli studi umanistici e quelle computazionali, per non rischiare di disperdere un patrimonio plurisecolare di studio e di ricerca. Le esperienze condotte negli ultimi dieci anni presso alcune Facoltà umanistiche italiane e presso le Istituzioni culturali e gli Enti pubblici di ricerca che collaborano in stretto contatto con il mondo accademico stanno a testimoniare la possibilità dell inserimento diretto dell insegnamento di metodologie informatiche nelle Facoltà umanistiche, la capacità del personale insegnante e di ricerca di tali Facoltà di provvedere ad assolvere i compiti di insegnamento e di ricerca, offrendo agli studenti concrete prospettive di apertura alle nuove realtà professionali.

4 Page 4 PROPOSTA SETTORE SC.-DISC. Gen Formuliamo pertanto la proposta di costituzione di un Settore scientifico-disciplinare, denominato INFORMATICA APPLICATA ALLE DISCIPLINE UMANISTICHE (ovvero: INFORMATICA UMANISTICA) da inserire nell Area 10: Scienze dell antichità, filologico-letterarie e storico-artistiche, e nell Area 11: Scienze storiche, filosofiche, pedagogiche e psicologiche, con la seguente declaratoria. Declaratoria Il settore comprende le competenze relative alle innovazioni metodologiche prodotte dall utilizzazione delle procedure computazionali e dei sistemi multimediali nell ambito delle discipline umanistiche, soprattutto per quanto riguarda la rappresentazione dei dati, la formalizzazione delle diverse fasi del lavoro di ricerca, e le tecniche di diffusione dei risultati. In particolare, nell ambito degli studi linguistici prende in considerazione i problemi legati allo studio dei formalismi del linguaggio e alle tecniche di analisi delle regole e delle strutture linguistiche e lessicali, di generazione automatica di enunciati linguistici, di progettazione gestione e diffusione in linea di repertori e basi di dati linguistici, lessicali e terminologici («industria della lingua»). Nell ambito degli studi filologici, prende in considerazione il lavoro di analisi critica e ecdotica, basato sulla gestione automatica dei manoscritti codificati e registrati su supporto magnetico. Nell ambito degli studi storici si occupa dell analisi e della sintesi della documentazione raccolta nelle banche di dati fattuali e prosopografici, e della loro diffusione multimediale. Nell ambito degli studi filosofici e storico-filosofici si occupa di trattamento automatico dei testi, di analisi dei linguaggi filosofici, della portata teorica dei vari modi di rappresentazione della conoscenza, e della possibilità di tradurre problematiche filosofiche nelle nuove metodologie, forme di espressione, e modalità di comunicazione. Nell ambito degli studi archeologici si occupa delle nuove metodologie per l analisi e il rilievo del territorio e per la gestione e la presentazione dei dati di scavo. Si occupa anche degli strumenti per l inventariazione, la catalogazione e la classificazione dei beni archeo-

5 Gen PROPOSTA SETTORE SC.-DISC. Page 5 logici, mediante la costituzione di basi di dati e l impiego di metodi statistici. Nell ambito degli studi letterari si occupa dei nuovi metodi di indagine e di analisi dei testi con strumenti informatici multimediali. Nell ambito degli studi storico-artistici si occupa dei nuovi criteri di valutazione delle opere d arte, tramite l analisi numerica delle componenti grafiche e coloristiche, e dei metodi multimediali per la catalogazione, la conservazione e la fruizione del patrimonio storico-artistico. Nell ambito degli studi storico-musicali si occupa dell esame degli spartiti ai fini della ricostruzione storica e dell analisi musicale. Nell ambito delle metodologie didattiche si occupa del corretto uso degli strumenti computazionali nella progettazione e nello svolgimento dell attività didattica. Tito Orlandi, Università di Roma La Sapienza Giovanni Adamo, CNR e Università di Roma La Sapienza Edoardo Ballo, Università di Milano Dino Buzzetti, Università di Bologna Carlo Cellucci, Università di Roma La Sapienza Fabio Ciotti, Università di Roma La Sapienza Paolo D Alessandro, Università di Milano Domenico Fiormonte, Università di Roma Tor Vergata Elio Franzini, Università di Milano Leopoldo Gamberale, Università di Roma La Sapienza Raul Mordenti, Università di Roma Tor Vergata Paola Moscati, CNR e Università di Roma Tor Vergata Massimo Parodi, Università di Milano Gino Roncaglia, Università della Tuscia Pasquale Smiraglia, Università di Roma Tre Giovanni Solimine, Università della Tuscia Pasquale Stoppelli, Università di Roma La Sapienza Nicola Tangari, Università di Lecce

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